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Navi Bersaglio Della M.m.


Alfabravo 59

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Navi come il ct. ARTIGLIERE, la ex corv. APE ed altre che non so, non sono state demolite, ma affondate come bersagli. Sono interessato a saperne di più e, naturalmente, a vedere delle foto. Grazie per l' aiuto.

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Navi come il ct. ARTIGLIERE, la ex corv. APE ed altre che non so, non sono state demolite, ma affondate come bersagli. Sono interessato a saperne di più e, naturalmente, a vedere delle foto. Grazie per l' aiuto.

 

 

Una bella foto dell'Artigliere in affondamento spezzato in due da un siluro A-184 si un Sauro, è su di uno dei primi numeri di STORI MILITARE (ora non ti posso confermare il numero perchè non l'ho qui).

Foto dell'Impetuoso in affondamento anch'esso diviso in due da un missile USA nello Ionio si trova su di un NOTIZIARIO DELLA MARINA (come sopra non l'ho qui ora, poi dovrei cercarlo, non mi ricordo l'anno di pubblicazione.)

Personalmente ho le diapositive di un classe Bergamini, che verso la metà degli anni '90 veniva usato a La Spezia per verificarne gli effetti di esplosioni vicino allo scafo. Mi ricordo che si vedono benissimo gli effetti delle concussioni a bordo.

Se riesco a digitalizzare la dia la posto.

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Cari Comandanti,

finora avete menzionato nomi di Unità combattenti ben note.

Nei miei ricordi, una gloriosa fine estate del 1983 su Nave Maestrale, nelle acque della Sardegna con tanti bellissimi ed intensi momenti...

Un bel giorno... (ahimé, non ho mai tenuto un diario...) abbiamo sperimentato il sistema d'arma TESEO (Otomat) con TG2 (il missile veniva "vettorato" oltre l'orizzonte da un AB-212 ASW/GE). A farne le spese fu il vetusto rimorchiatore ABBAZIA (già Lesina), stipato di fusti vuoti, in modo (credo) da aumentarne le possibilità di galleggiamento.

Ovviamente, a bordo si sperava di fare centro pieno. Io mi ero "infiltrato" in COC e ricordo ancora il momento dell'impatto ripreso da una telecamera (bianco e nero, abbastanza sfuocato, ma inequivocabile CENTRO!)

 

Ricordo che ai tempi fui sorpreso di ritrovare l'ABBAZIA, mia vecchia conoscenza, in acque sarde: il vecchio rimorchiatore infatti era stato in precedenza assegnato a GRUPNUL Napoli, mia prima assegnazione da Asp.GM(CM). A seguito di una mareggiata particolarmente violenta, affondò in porto e fu recuperato dopo qualche mese. Ovviamente, potete immaginare quale potesse essere l'utilità residua di una nave del 1915... eppure... anche se malconcio, ha svolto ancora un servizio onorevole, meritando una fine sicuramente più gloriosa di una demolizione.

 

Ciao

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Grazie Ragazzino di questo interessante racconto. Ho avidamente letto il tuo resoconto. Cerco di immaginarmi un Otomat contro un piccolo rimorchiatore...schiccolato!

 

Per Brin:

si anche l'Indomito ha fatto la stessa fine del gemello, ma non ho fotografie.

Come mai non ho provato a postarle (quelle che avevo promesso)?...semplice: perchè non ho potuto andare a cercarlo dove tengo i miei libri di Marina, spero domani, ma se non dovesi riuscirci mi sa che andremo verso fine settimana, devo andare via alcuni giorni per lavoro.

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Per Brin:

si anche l'Indomito ha fatto la stessa fine del gemello, ma non ho fotografie.

Come mai non ho provato a postarle (quelle che avevo promesso)?...semplice: perchè non ho potuto andare a cercarlo dove tengo i miei libri di Marina, spero domani, ma se non dovesi riuscirci mi sa che andremo verso fine settimana, devo andare via alcuni giorni per lavoro.

 

Sorte un po' triste, ma meglio della fiamma ossidrica....E' vero il racconto di ragazzino è molto interessante...Malaspina, fai pure con calma, noi aspettiamo fiduciosi le foto.

 

Luca

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Cari Comandanti,

sono contento che i miei ricordi (di mero spettatore...) siano stati apprezzati.

A proposito dell'Abbazia eccovi un link alla scheda del mio archivio in cui è ritratto in un momento migliore (sullo sfondo il DDG-39 USS MacDonough, quando a Napoli la 6^Flotta era di casa...).

Per rendere il giusto merito a questo "vecchio soldato", va detto anche (fonte: F.Bargoni, Tutte le Navi Militari d'Italia) che fu impiegato durante la 1^Guerra Mondiale come Scorta e Vedetta: unità combattente, quindi!

 

Ciao.

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Ci ho messo un pò, ma almeno le foto dell'Artigliere l'ho trovate. Tratte da STORIA MILITARE n. 5 del febbraio 1994, dall'articolo DUE "SOLDATI" DI ORGINE AMERICANA di Frencesco Roncallo.

 

artiglierecw2.jpg

 

Il relitto dell'Artigliere, il 27 maggio 1983, a largo della Spezia, in via di affondamento dopo l'esplosione del siluro da 533 mm del sommergibile Nazario Sauro. (Coll. E. Bagnasco)

 

artigliere2lz8.jpg

 

L'Artigliere ormai spezzato in due in fase finale di affondamento.

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Per MALASPINA: grazie per le foto! Intanto che ci sono ho letto sul Jane's 1980-81 che anche il Ct AVIERE è finito in fondo al mare.

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Per MALASPINA: grazie per le foto! Intanto che ci sono ho letto sul Jane's 1980-81 che anche il Ct AVIERE è finito in fondo al mare.

 

 

Cosservo gelosamente una targhetta di plastica con le lettere Nato che raccolsi sull'ex Aviere oramai disarmato durante un prelievo di una scala metallica, che nel 1976 venne posta a Maricendifo (Punta Santa Maria) per accedere al mare dal bagno sottufficiali di quell'Ente.

Anzi mi farebbe piacere sapere se tutt'ora è sempre in funzione questa scala

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  • 3 weeks later...
  • 2 weeks later...

86012800ff7.jpg

86012800ff7.18d3fb9780.jpg

 

Questa foto, proveniente dal solito www.shipspotting.com mostra alcune ns navi in disarmo. Il rimorchiatore a destra è pieno di fusti vuoti assai probabilmente perchè,essendo destinata a bersaglio per missili, con ciò si voleva ottenere una maggior segnatura radar. Questo rimorchiatore sembra essere l'ABBAZIA citato da RAGAZZINO.

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  • 4 years later...

Bella memoria......

non solo non mi ricordavo di questo topic, ma non ricordavo nemmeno di avevi partecipato (cosa scontata visto il mio interesse per le navi in disarmo!!)

 

Si invecchia bene!!!

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Rianimo questo vecchio topic di AB per proporre due sequenze molto interessanti e credo inedite, vi lascio il divertimento di individuare le unità, la circostanza e soprattutto la differenza nei lanci:

Grazie, LEFA! Allora a sn è l'ARTIGLIERE affondato da un siluro A184 lanciato da un sub cl. SAURO. A dx è l'INDOMITO (od il gemello IMPETUOSO, ma mi par di ricordare il primo...), venduto all'U.S. NAVY ed affondato come "target".

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Esatto AB!

A sinistra troviamo la sequenza dell’ARTIGLIERE, un po’ di dati: affondato dal Nazario Sauro ai comandi del CC Pietro Fabrizi con un A.184, matricola N° 051, uscito dal TLS numero 3 in modalità swim out (si allaga il tubo e si attiva l’arma all’interno dello stesso anzi che espellerlo con un impulso d’acqua, push out) il 18/05/1983; distanza al lancio 5000yrd, quota di crociera 20m, modalità di ricerca acustica passiva (dato che la nave era alla deriva attaccarono un generatore di rumore sotto la chiglia), acciarino a impatto, quota di impatto 2m.

Questo lancio fu filoguidato da un tecnico della Whitehead e non da un uomo della MMI, quindi rappresenta il primo impiego del nostro siluro filoguidato in configurazione di servizio e non il primo impiego reale della MMI, è curioso precisare che in origine era stato assegnato il Fecia di Cossato per questo lancio, essendo stato il primo della classe ad entrare in servizio, tuttavia il giorno dell’esercitazione ben due siluri risultarono difettosi al lancio e si dovette interrompere tutto, per altro scaricando in tutta fretta i TLS con le armi difettose a causa di un pericolo esplosione delle batterie.

Al Fecia di Cossato ai comandi del CC Cosimo Nicastro spetta l’affondamento, il 20/05/1999 nel golfo di Taranto, del caccia INDOMITO; l’arma è sempre un A.184 ma dotato di acciarino ad influenza acustica progettato per esplodere sotto la nave, questo mi risulta essere il primo lancio filoguidato con arma in configurazione di servizio della MMI.

Risulta evidente paragonando i momenti delle sequenze proposte sopra la differenza dei danni inferti: nel primo caso, con l’acciarino che impatta in chiglia a 2m, l’energia trova sfogo verso l’alto creando una grande dispersione (notare l’altezza della colonna sollevata); nel secondo, l’esplosione in profondità sfrutta la massa d’acqua (incomprimibile) ottimizzando l’energia a disposizione e generando danni molto più ingenti.

Ciò nonostante, l’INDOMITO ci mise più di 40 minuti ad andare giù, l’ARTIGLIERE solo 4, si scrive a causa della differenza fra i rispettivi dislocamenti e per i criteri di compartimentazione più evoluti dell’INDOMITO.

I crediti delle immagini sono dell’Archivio Storico Whitehead.

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... tuttavia il giorno dell’esercitazione ben due siluri risultarono difettosi al lancio e si dovette interrompere tutto, per altro scaricando in tutta fretta i TLS con le armi difettose a causa di un pericolo esplosione delle batterie.

 

Ciò nonostante, l’INDOMITO ci mise più di 40 minuti ad andare giù, l’ARTIGLIERE solo 4, si scrive a causa della differenza fra i rispettivi dislocamenti e per i criteri di compartimentazione più evoluti dell’INDOMITO.

 

Grazie, LEFA! Però mi sorprende e mi sconcerta il fatto di ben DUE lanci abortiti. Non solo, ma che avrebbero potuto causare l'affondamento del Fecia di COSSATO! :ohmy:

Per quanto riguarda le navi bersaglio sarei curioso di sapere se nei tests la portelleria stagna è chiusa per una maggiore aderenza alla realtà.

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Decisamente un grave pericolo, anche perchè non l'ho specificato, ma le armi (due all'epoca modernissimi A.184) sono state scaricate in mare, tanto per dipingere la pericolosità del caso.

Non ne sono sicuro ma credo che la compartimentazione sia chiusa come se la nave fosse in assetto da guerra, ai fini del test è importante valutare i danni inflitti alle navi protette come se fossero in un'azione di guerra.. senza la compartimentazione chiusa non credo che l'INDOMITO sarebbe riuscito a galleggiare così a lungo dopo aver subito i danni mostrati sopra.

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Esatto AB!

A sinistra troviamo la sequenza dell’ARTIGLIERE, un po’ di dati: affondato dal Nazario Sauro ai comandi del CC Pietro Fabrizi con un A.184, matricola N° 051, uscito dal TLS numero 3 in modalità swim out (si allaga il tubo e si attiva l’arma all’interno dello stesso anzi che espellerlo con un impulso d’acqua, push out) il 18/05/1983; distanza al lancio 5000yrd, quota di crociera 20m, modalità di ricerca acustica passiva (dato che la nave era alla deriva attaccarono un generatore di rumore sotto la chiglia), acciarino a impatto, quota di impatto 2m.

Questo lancio fu filoguidato da un tecnico della Whitehead e non da un uomo della MMI, quindi rappresenta il primo impiego del nostro siluro filoguidato in configurazione di servizio e non il primo impiego reale della MMI, è curioso precisare che in origine era stato assegnato il Fecia di Cossato per questo lancio, essendo stato il primo della classe ad entrare in servizio, tuttavia il giorno dell’esercitazione ben due siluri risultarono difettosi al lancio e si dovette interrompere tutto, per altro scaricando in tutta fretta i TLS con le armi difettose a causa di un pericolo esplosione delle batterie.

Al Fecia di Cossato ai comandi del CC Cosimo Nicastro spetta l’affondamento, il 20/05/1999 nel golfo di Taranto, del caccia INDOMITO; l’arma è sempre un A.184 ma dotato di acciarino ad influenza acustica progettato per esplodere sotto la nave, questo mi risulta essere il primo lancio filoguidato con arma in configurazione di servizio della MMI.

Risulta evidente paragonando i momenti delle sequenze proposte sopra la differenza dei danni inferti: nel primo caso, con l’acciarino che impatta in chiglia a 2m, l’energia trova sfogo verso l’alto creando una grande dispersione (notare l’altezza della colonna sollevata); nel secondo, l’esplosione in profondità sfrutta la massa d’acqua (incomprimibile) ottimizzando l’energia a disposizione e generando danni molto più ingenti.

Ciò nonostante, l’INDOMITO ci mise più di 40 minuti ad andare giù, l’ARTIGLIERE solo 4, si scrive a causa della differenza fra i rispettivi dislocamenti e per i criteri di compartimentazione più evoluti dell’INDOMITO.

I crediti delle immagini sono dell’Archivio Storico Whitehead.

 

Puoi specificare eventuali fonti, Matteo? :wink:

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Ciò nonostante, l’INDOMITO ci mise più di 40 minuti ad andare giù, l’ARTIGLIERE solo 4, si scrive a causa della differenza fra i rispettivi dislocamenti e per i criteri di compartimentazione più evoluti dell’INDOMITO.

Bisogna anche ricordare che l'ARTIGLIERE era veramente malconcio! A parte la maggiore età, era stato per alcuni anni semiaffondato a La Maddalena in seguito ad un attentato.

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Certo che si Roberto, tutte le informazioni come anche la sequenza di immagini sopra riportate provengono dall'ultimo libro societario della WASS, recensito in biblioteca a questo link: http://www.betasom.i...showtopic=36812

 

Ora vado a leggermelo questo interessante dettaglio!

GRazie dell'info.

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Meglio usarle come bersagli, piuttosto che demolirle... Ma quando venivano adibite a quest'uso, venivano svuotate di motori, componenti e quant'altro, oppure venivano lasciate allestite per rendere più reale l'affondamento?

Modificato da Antonio Palmira
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  • 2 months later...

Frugando nella raccolta 'Storia della Marina' ho trovato questa sequenza che potrà risultare familiare al nostro Navy60 ed anche ad altri, purtroppo non ho informazioni sulla vittima sacrificata, sembra un rimorchiatore:

 

OTOSP.jpg

 

[edit]

 

Per completezza, riporto le immagini relative alle navi bersaglio proposte negli anni su Betasom:

 

Con questa bella immagine tratta dal n. 4 anno XXXIII di aprile 1986 del Notiziario della Marina, voglio rendere omaggio alla ex corvetta, ex nave appoggio incursori Ape, che invece di farsi affettare dalla fiamma ossidrica di qualche cantiere di demolizione, giace dal 27 febbraio 1986 nelle acque del sud della Sardegna.

L'ex unità della MM fu utilizzata per il lancio con testa in guerra di un missile anti-nave Teseo, partito da Nave Espero con l'ausilio della direzione del tiro Argo 30 e con assistenza aerea da parte di un elicottero AB-212.

Dopo un volo di 100 km, nelle acque del poligono di Salto di Quirra il perfetto impatto divise quasi in due il bersaglio che affondò rapidamente.

 

 

ape.jpg

 

naveh.jpg

 

Nave Margottinii:

 

dsc0113xn5.jpg

foto: Moreno Cappatelli

 

immagine1dd0.png

foto: Maurizio Brescia

 

margottini04.jpg

 

margottini05.jpg

 

Allego una foto di un bersaglio usato per i lanci di missili sup-sup da Salto di Quirra ma a nche da unità missilistiche alla fine degli anni Settanta.

Si tratta di un vecchio dragamine ex trawler inglese fotografato, tanto per cambiare, in porto a Cagliari credo nel 79.

Questi bersagli venivano rimorchiati al largo di Quirra e, credo, lasciati in mare.

Nella foto si vedono i danni causati dall'impatto del missile senza carica esplosiva e le reti metalliche alzate in coperta per aumentare la riflettenza radar.

Sulla destra della foto si vede un altro DR col fumaiolo attraversato da un missile, di questo bersaglio credo di avere altre foto più ravvicinate, proverò a cercarle.

Ciao a tutti

Stefano

 

bersaglioex7.jpg

 

Fumaiolo sconosciuto bucato da un missile (che sia della nave che si intravede sullo sfondo della foto sopra? a me par proprio di si!):

 

u387vw0.jpg

 

Il DR316 rimorchiato a Cagliari per il suo ultimo compito:

 

v251a5316ei0.png

 

[edit2]

 

Queste altre immagini mostrano il caccia Impavido che attacca un bersaglio con un missile:

 

IMG_0003.jpg

 

IMG_0004.jpg

 

IMG_0005.jpg

Modificato da Lefa
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Puoi specificare eventuali fonti, Matteo? :wink:

in qualità di motorista navale facevo parte dell'equipaggio del mitico di COSSATO, per quanto riguarda la storia dei due siluri difettosi, un siluro era di un Battello classe Toti che in porto diede problemi è venne immediatamente espulso nel mar piccolo e successivamente recuperato, il secondo siluro difettoso è il primo che il di COSSATO lancio al bersaglio che per motivi tecnici manco il bersaglio, al secondo lancio fù affondato il bersaglio, al momento dell'esplosione ero sul portello dell'AS a prora e vi posso assicurare anche se in distanza di sicurezza il botto fu forte e il battello ebbe un sussulto, in quei momenti il mio pensiero era per i sommergibilisti in guerra e cercavo di capire le loro paure allo scoppio delle bombe di profondità.
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Non vediamo l’ora di sentire qualche altro aneddoto! (con particolare riferimento all'arma scaricata nel Mar Piccolo (!!))..

Però credo che tu abbia fatto confusione, l’episodio descritto sopra (i due lanci abortiti) non sembra il medesimo da te ricordato, ma una prova tenuta fuori dell’isola del Tino il 04/03/1983.

Cte dell’unità era il TV Bruno Bozza, al momento delle procedure di lancio, fu premuto il comando di attivazione della pila a cui non fece seguito la conferma di pila attivata sulla CCRG, l’arma non lasciò dunque il tubo; dato che era il primo lancio con la testa in configurazione di servizio la causa del malfunzionamento non fu isolata subito, si decise allora di provare a lanciare una seconda arma che diede lo stesso esito della prima, pila non attivata.

A questo punto fu fatto rientrare sulla sella il primo dei due siluri e solo in quel momento si accorsero che la pila, in realtà, era in pieno stato di attivazione anche se non scaricava sul motore; presa coscienza del serio pericolo di esplosione delle batterie, vista la posizione (40nm a SO del Tino) che impediva di rientrare al molo per scaricare le armi e dato che si scrive che la procedura standard in questi casi prevede lo sbarco entro due ore (confermate?) delle armi difettose, caricarono nuovamente il tubo e entrambi i siluri furono scaricati con l’ausilio dell’impianto di emergenza (visto che non avevano propulsione immagino fu usato un impulso d’acqua).

Queste due armi furono a perdere (un discreto danno economico di cui si fece carico la ditta costruttrice), naturalmente irrecuperabili in quei fondali.

 

[edit]

 

Qualcuno si ricorda dove è stata postata quella foto che mostra il Sauro frontalmente che carica un 184 con testa da guerra? quello è esattamente il siluro usato durante l'esercitazione che ha tirato giù l'Artigliere.

Modificato da Lefa
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