malaparte* Posted March 6, 2014 Report Share Posted March 6, 2014 Qualcuno di voi ha per caso a portata di mano un qualche repertorio o simili fa cui si ricavi l'armamento della RN (era una torpediniera, giusto?) Alessandro Volta nel 1890?? Forse il Galuppini?? Se dovete trafficare, lasciate perdere, chiedo all' USMM. Ma se per caso l'avete sott'occhio (confido molto nelle vostre biblioteche) magari faccio prima. Grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
danilo43* Posted March 6, 2014 Report Share Posted March 6, 2014 (edited) Aspetta che arrivi a casa. Su Le torpediniere italiane del Pollina dovrebbe esserci tutto. Maledetto iphone e per giunta in tram !!! Edited March 6, 2014 by danilo43 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lefa Posted March 6, 2014 Report Share Posted March 6, 2014 (edited) VOLTA ex DUNDEE (1883)? trasporto VOLTA ex EUROPA ex CORTELLAZZO ex MARCO POLO (1892)? ariete corazzato VOLTA ex CAPRERA (1921)? nave appoggio ssmmgg Nel caso fosse la seconda: 6 pezzi da 152/40 (6in), 10 da 120/40 (4.7in), 9 da 57/40, 2 o 4 pezzi da sbarco da 37/20 (a seconda delle fonti), 2 mitragliatrici MG, 5 ttllss da 17.7in, 2 cannoni da campo da 75mm. Edited March 6, 2014 by Lefa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted March 6, 2014 Author Report Share Posted March 6, 2014 In base alle date, credo la prima che hai detto... trasporto? boh...magari in effetti può essere, se si trattava di trasporto"adattato". Il problema è questo: nel 1890 un s.ten.vasc, Carlo Zavagli, e un marinaio, Angelo Bartorello, vengono uccisi dai somali. Erano del Volta, per cui il comandante, cap. freg. Giuseppe Amari, pensò bene di bombardare Merca, ma, a quanto pare, con scarsi risultati. Lasciando perdere l'eticità del bombardamento di Merca (che non c'entrava nulla!), mi chiedo la ragione degli "scarsi risultati". Secondo Del Boca (/ma non so dove abbia preso i dati), il Volta ha sparato 56 colpi da 3000 metri. Da quella distanza, possibile che 56 colpi (non tanti, ma neanche pochi) non abbiano fatto effetto su un villaggio di capanne? La faccenda venne ufficialmenter addebitata (Po-Ferrando) a "scarso armamento". Ecco perché mi incuriosisce sapere qual era l'armamento. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lefa Posted March 6, 2014 Report Share Posted March 6, 2014 Allora non può essere MARCO POLO dato che all'epoca non si chiamava VOLTA. Siccome non mi risultano altri VOLTA (non che sia una garanzia..) direi che parliamo del primo, il talvolta impreciso "Tutte le Navi Militari d'Italia 1861-2011" di Franco Bargoni, USMM, 2011 non scrive dell'armamento ma sull'unità dice: VOLTA (ex mercantile britannico DUNDEE) - trasporto - disl.2520t - cant. Gourlay Brothers Company Dundee (Gran Bretagna) - v. 25.01.1883 - is. 18.04.1885 - r. 01.03.1914 - acquistato in Gran Bretagna nel 1884 - dopo la radiazione venduto a privati. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
chimera Posted March 6, 2014 Report Share Posted March 6, 2014 (edited) Al dilá delle caratteristiche delle armi il risultato deludente potrebbe essere dovuto alla tecnica di puntamento dei cannoni nel il tiro controcosta dell'epoca, che, onestamente ignoro. La cosa sembra banale ma sparare da una piattaforma in movimento (la nave era in movimento?) assai più difficile che sparare da fermi. Non per niente ai tempi delle navi a vela le distanze di combattimento erano di poche centinaia di yards tra navi in movimento su rotte quasi parallele (i cannoni erano sui fianchi e molto poco brandeggiabili) che avevano quindi velocitá relative basse. Il Ronca, nel suo manuale suggerisce, qualora a terra non ci fossero state difese, di sparare da fermi ma premette conunque che "per distruggere completamente una grande estensione di fabbricati occorre parecchio tempo e molte munizioni, perciò in generale i danni effettivi di un bombardamento non potranno essere molto gravi". Notare che il Manuale del tiro del Ronca è del 1901, undici anni prima può darsi che la tecnica fosse ancora meno avanzata e, di conseguenza, i risultati non sarebbero potuti essere migliori di quelli prospettati dal Ronca soprattutto se la nave eseguì il bombardamento in movimento. Si tenga presente, inoltre, che all'epoca (prima del 1900) non c'erano ne telemetri propriamente detti, ne regoli calcolatori come la "frittata" inventata dal Ronca, ne un metodo di miglioramento (aggiustamento) del tiro anch'esso messo a punto dal Ronca. La distanza veniva calcolata a occhio o misurando angoli verticali con micrometri, sestanti-telemetri o, in Italia, col telemetro Fincanti che era in pratica ciò che oggi chiamiamo stadimetro. Per il funzionamento di tali strumenti era necessario conoscere o stimare l'altezza delle alberature della nave avversaria. Dubito fossero utili nel bombardamento controcosta. Per chi volesse saperne di più: - G. Ronca, Manuale del Tiro, Livorno, Giusti, 1901; - M. Santarini, La misura della distanza in mare prima dell'avvento del radar, Bollettino USMM giugno 1995, pagg. 115-145. Edited March 7, 2014 by chimera Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Secondo Marchetti Posted March 6, 2014 Report Share Posted March 6, 2014 Se si trattava di un mercantile di sole 2000 t il suo armamento sarà stato di uno o due pezzi di piccolo calibro (47 o 57 mm). Questo potrebbe anche spiegare la modesta entità dei danni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
danilo43* Posted March 7, 2014 Report Share Posted March 7, 2014 In base alle date, credo la prima che hai detto... trasporto? boh...magari in effetti può essere, se si trattava di trasporto"adattato". Il problema è questo: nel 1890 un s.ten.vasc, Carlo Zavagli, e un marinaio, Angelo Bartorello, vengono uccisi dai somali. Erano del Volta, per cui il comandante, cap. freg. Giuseppe Amari, pensò bene di bombardare Merca, ma, a quanto pare, con scarsi risultati. Lasciando perdere l'eticità del bombardamento di Merca (che non c'entrava nulla!), mi chiedo la ragione degli "scarsi risultati". Secondo Del Boca (/ma non so dove abbia preso i dati), il Volta ha sparato 56 colpi da 3000 metri. Da quella distanza, possibile che 56 colpi (non tanti, ma neanche pochi) non abbiano fatto effetto su un villaggio di capanne? La faccenda venne ufficialmenter addebitata (Po-Ferrando) a "scarso armamento". Ecco perché mi incuriosisce sapere qual era l'armamento. Andando otre al tuo quesito ed alla questione puramente balistica, ben affrontata da Chimera, mi porrei un diverso problema che, a questo punto, solo l'USMM può risolvere: l'identità della fantomatica R. Nave Volta. Ho trovato citato il fatto, da te esposto, in più fonti concordanti: fa testo soprattutto la relazione con la quale il Ministro della Marina proponeva al Sovrano la ricompensa alla memoria per i valorosi che in quell'avvenimento avevano perso la vita: Nel mattino del 24 aprile scorso la regia nave Volta, proveniente da Zanzibar, ancorò sulla rada di Warsheik, ed il comandante spedì alla spiaggia la barca a vapore comandata dal sottotenente di vascello Zavagli Carlo colle seguenti istruzioni …... Ho consultato gli stessi testi dei colleghi betasomiani, venendo alle loro medesime conclusioni. Ritrovo inoltre l'allora comandante del Volta, C.F. Giuseppe Amari al comando, in qualità di C.V., dell'ariete torpediniere Stromboli, nel 1884 (GLI INCROCIATORI ITALIANI, USMM, Roma 1976, pag. 166). Mi pare strano provenisse ed avesse fatto carriera, dal comando di un “caccaracio” simile a questo: Non ho la certezza che si tratti del nostro, pare di minor tonnellaggio:, ma è pure uno dei Dundee costruiti in Scozia in quegli anni. Attenzione, le tonnellate espresse da Bargoni, rappresentano il dislocamento, non la stazza e 2500 mc (circa) di volume di carena sono ben poca cosa, fatevi un po' di conti per ipotizzarne il dimensionamento. Una barchetta da non inviarsi in missione in Oceano Indiano !!! C'è qualcos'altro che non mi quadra nei testi del Bargoni (quello citato e l'edizione precedente del 1987): Dall' Alphabetical List of Gourlay Bros Shipping Plans ( gli stessi cantieri che costruiranno il Baron Gautsch, cost. 229 del 1908 di subacquea memoria), trovo solamente due Dundee, la cost. 117 e la 128, ambedue varate nello stesso anno, il 1885. Quote : VOLTA (ex mercantile britannico Dundee) - trasporto - disl. 2520 t - cant Gourlay Brothers Company Dundee (Gran Bretagna) - v. 25. 01.1883 - is. 18. 04. 1885 - r. 01. 03. 1914 - acquistato in Gran Bretagna nel 1884 - dopo la radiazione venduto a privati. Da un mistero all'altro...... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
danilo43* Posted March 7, 2014 Report Share Posted March 7, 2014 (edited) Non è facile trovare nei libri registro contemporaneamente le caratteristiche di stazza e dislocamento di una nave. Ne ho trovata una simile, costruita in Inghilterra, a Sunderland nel 1894 per un armatore austriaco. Il s/s Napried. Lg. 79,46 - larg. 10,46 - immers carico 5,49 - brt. 1671 - nrt 1021 - dislocamento 2400 dwt - c. i. (cavalli indicati) 777 - vel. 9 nodi. Una barchetta impiegata per la navigazione in Adriatico. (Die Handelsschiffe Österreich- Ungarns im Weltkrieg 1914 - 1918, Wladimir Aichelburg, H. Weishaupt Verlag, Graz 1988) Edited March 7, 2014 by danilo43 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lefa Posted March 7, 2014 Report Share Posted March 7, 2014 (edited) .. Attenzione, le tonnellate espresse da Bargoni, rappresentano il dislocamento, non la stazza e 2500 mc (circa) di volume di carena sono ben poca cosa, fatevi un po' di conti per ipotizzarne il dimensionamento. Una barchetta da non inviarsi in missione in Oceano Indiano !!! C'è qualcos'altro che non mi quadra nei testi del Bargoni (quello citato e l'edizione precedente del 1987): Dall' Alphabetical List of Gourlay Bros Shipping Plans ( gli stessi cantieri che costruiranno il Baron Gautsch, cost. 229 del 1908 di subacquea memoria), trovo solamente due Dundee, la cost. 117 e la 128, ambedue varate nello stesso anno, il 1885. Quote : VOLTA (ex mercantile britannico Dundee) - trasporto - disl. 2520 t - cant Gourlay Brothers Company Dundee (Gran Bretagna) - v. 25. 01.1883 - is. 18. 04. 1885 - r. 01. 03. 1914 - acquistato in Gran Bretagna nel 1884 - dopo la radiazione venduto a privati. Da un mistero all'altro...... 2500t di dislocamento non mi sembrano insufficienti per eventuali lunghe navigazioni. Sulle date credo che l'errore sia dell'archivio di dundeecity.gov.uk, che confonde l'anno del varo con quello dell'entrata in servizio; l'ottimo miramar ship index nell'entry del DUNDEE concorda in parte con Bargoni: Single Ship Report for "1086373" IDNo: 1086373 Year: 1883 Name: DUNDEE Keel: Type: Passenger/cargo Launch Date: 23.5.83 Flag: GBR Date of completion: 5.83 Tons: 1565 Link: 1620 DWT: Yard No: 117 Length overall: Ship Design: LPP: Country of build: GBR Beam: Builder: Gourlay Bros Material of build: Location of yard: Dundee Number of screws/Mchy/ Speed(kn): Naval or paramilitary marking : A: * End: 1914 Subsequent History: 85 VOLTA Disposal Data: stricken 1914 Non è facile trovare nei libri registro contemporaneamente le caratteristiche di stazza e dislocamento di una nave. Ne ho trovata una simile, costruita in Inghilterra, a Sunderland nel 1894 per un armatore austriaco. Il s/s Napried. Lg. 79,46 - larg. 10,46 - immers carico 5,49 - brt. 1671 - nrt 1021 - dislocamento 2400 dwt - c. i. (cavalli indicati) 777 - vel. 9 nodi. Una barchetta impiegata per la navigazione in Adriatico. (Die Handelsschiffe Österreich- Ungarns im Weltkrieg 1914 - 1918, Wladimir Aichelburg, H. Weishaupt Verlag, Graz 1988) Attenzione, si parla di deadweight tonnage (DWT, portata), che non dovrebbe essere un'espressione del dislocamento ma della capacità di carico. Edited March 7, 2014 by Lefa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
danilo43* Posted March 7, 2014 Report Share Posted March 7, 2014 Si Lefa, hai ragione. Resta che per un piroscafo vale più o meno il rapporto Sl = ½ D, pertanto i numeri sono simili. Per tagliare la testa al toro sarebbe da rintracciare le misure effettive della nave, che non credo siano molto lontane da quelle ipotizzate.. Resto sempre dell'idea che una barchetta di 80 metri, a quel tempo, era inadeguata per la navigazione oceanica. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lefa Posted March 7, 2014 Report Share Posted March 7, 2014 Non c'è dubbio che le dimensioni siano più o meno quelle, in linea con quello che trafficava in quei mari in quel periodo. Credo che per le navigazioni passanti per il canale di Suez e per le esplorazioni coloniali le unità relativamente piccole e dallo scarso pescaggio fossero l'ideale, per poterti fare un'idea, un mio avo fra i suoi molti imbarchi era sulla regia cannoniera GOVERNOLO durante la campagna in Oceano Indiano del 1899, in quell'occasione prestarono soccorso a un piroscafo tedesco che si era arenato su un banco di sabbia; la GOVERNOLO dislocava 1222t, il piroscafo ZANZIBAR poi CAMPIDANO 1270t, abbondantemente inferiori rispetto a nave VOLTA. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted March 7, 2014 Author Report Share Posted March 7, 2014 Resto sempre dell'idea che una barchetta di 80 metri, a quel tempo, era inadeguata per la navigazione oceanica.Be', si trattava di navigazione di cabotaggio... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted March 8, 2014 Author Report Share Posted March 8, 2014 Il mistero si infittisce... trovato il Volta sul Ferrando - Po: sarà la diversa prospettiva, ma non mi pare un "caccaracio"... anzi, a me pare diversa da quella postata da Danilo43...a ciò si aggiunga che aveva abbastanza potenza da rimorchiare in Italia da Massaua la torpediniera Pegaso... (p. 107) Si vedrà forse all' USMM... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
danilo43* Posted March 8, 2014 Report Share Posted March 8, 2014 Il mistero si infittisce... trovato il Volta sul Ferrando - Po: sarà la diversa prospettiva, ma non mi pare un "caccaracio"... anzi, a me pare diversa da quella postata da Danilo43...a ciò si aggiunga che aveva abbastanza potenza da rimorchiare in Italia da Massaua la torpediniera Pegaso... (p. 107) Si vedrà forse all' USMM... ..............Non ho la certezza che si tratti del nostro, pare di minor tonnellaggio:, ma è pure uno dei Dundee costruiti in Scozia in quegli anni............... Non mi pare proprio che il mistero si infittisca. La foto è risolutiva, quanto meno per la tipologia della nave. Mi aveva spiazzato la definizione di "mercantile". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted March 31, 2014 Author Report Share Posted March 31, 2014 (edited) Per tagliare la testa al toro sarebbe da rintracciare le misure effettive della nave, che non credo siano molto lontane da quelle ipotizzate.. Mi aveva spiazzato la definizione di "mercantile". Recuperato il Galuppini, Guida alle Navi d'Italia. E' riportata come TRASPORTO A ELICA e le date citate sono le stesse riportate da Danilo: varo 25 gennaio, 1883, servizio 6 aprile 1885, radiazione 1 marzo 1914. Le misure: lunghezza 85,6 - larghezza 9,74, - immersione 5,55 - dislocamento t. 2842 Apparato motore: 1 macchina alternativa; 1 lica; 2 caldaie ; potenza CV 2500 ; velocità 12 nodi Equipaggio: 9 + 122 (in 85 mt; si stava vicini vicini...) armamento: 5 cannoni da 57 mm; 4 da 37 mm. EDIT: Non mi ci raccapezzo: il Volta, con 5 cannoni da 57 e 4 da 37, viene classificato come trasporto; il contemporaneo Curtatone (stessa zona operativa), molto più piccolo, lungo 56,80 m, con 6 cannoni da 57 e 2 da 37 (che mi sembrano calibri piccoli) viene classificato come cannoniera. E' normale?? RI-EDIT: perfino il mitico Galuppini può sbagliare!!! Aveva dimenticato , per il Curtatone, i 4 cannoni da 120!! http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/almanacco/Pagine/cannoniere/curtatone.aspx Edited March 31, 2014 by malaparte Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sidescanner Posted April 4, 2014 Report Share Posted April 4, 2014 Intervengo (in evidente OT) giusto per segnalare che la Regia Marina intitolò a Carlo Zavagli una batteria antinave posta sull'isola di Spargi ed armata con 4 cannoni da 120/40 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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