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Forze Speciali Guardia Costiera Russa Abborda Arctic Sunrise


lazer_one

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Le forze di sicurezza russe hanno abbordato la Arctic Sunrise a 3 miglia da una piattaforma petrolifera russa in acque internazionali (ma all'interno della zona di interesse economico)

le notizie sono per ora discordanti..

 

http://italian.ruvr.ru/2013_09_20/Greenpeace-la-Russia-nega-il-trasporto-di-Arctic-Sunrise-a-Murmansk/

 

http://247.libero.it/focus/26840612/1/arrestato-in-russia-attivista-italiano-della-greenpeace-arctic-sunrise/

 

 

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Ricorsdo sempre l' episodio del 2004, quando i genitori di un ragazzo giapponese ucciso in Iraq, dove si era recato in piena guerra per pura "curiosità" ( cretino lui, anche se magari posso capirlo), chiesero scusa per il fastidio arrecato alle autorità. Purtroppo, in rete ho frettolosamente trovato solo questo, ma ricordo bene l' episodio http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=803227

 

Ecco, invece... cuore di mamma ( o di babbo...)

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1314889/Greenpeace--il-padre-dell-attivista-italiano--ho-fiducia-nella-Farnesina.html

 

Mi vengono in mente gli antimilitaristi che corrono da Carabinieri quando a loro viene rubato il motorino...

Ok Ok, boccaccia mia statte zitta!!!

Modificato da malaparte
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Francamente non riesco ad essere dispiaciuto. Penso ci siano altri modi e molto più sicuri per la navigazione di protestare...

 

Non vedo come,basti ricordare i due agenti del servizio segreto russo (un uomo e una donna) che iniettarono una siringata di tranquillante nella spalla di una madre che protestava per avere notizie del figlio inbarcato sul Kursk ...il tutto incuranti di essere fotografati e in pieno giorno...questo farebbe escludere qualsiasi forma di protesta in "loco".

Inoltre non è che in quelle zone ci sia gran traffico navale,il pericolo delle trivellazioni artiche è fortemente sottovalutato e taciuto da tutti in Usa,figurarsi in Russia.

L'amibizione neanche troppo mascherata è di avere in mano il monopolio energetico del continente europeo,già adesso aprono e chiudono i rubinetti del gas a loro piacimento,l'artico è una zona troppo strategica per non tutelare i propri interessi in maniera simile all'ex USSR.

Uno sversamento di grandi proporzioni o peggio un incidente simile a quello della Deep Horizont avrebbe conseguenze non calcolabili,in quelle acque non è possibile operare come da altre parti.

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Le problematiche di sicurezza ambientale intorno a piattaforme petrolifere sono sempre molto complesse.

Vorrei pero' sottolineare che le condizioni generali del golfo del Messico ed in particolare quelle dei Deepwater, non sono immediatamente rapportabili a quelle artiche.

Innazitutto le profondita' sono molto inferiori nell'artico.

Dal punto di vista climatico non ci sono le tempeste tipiche della fascia tropicale ma una situazione piu' stabile: la grande massa fredda del pack crea una sorta di stabilizzatore in centro e delle zone tempestose ai margini ovvero nel mare del Nord.

Ovviamente il mare si ghiaccia... Ma da decenni e' assicurato il transito lungo la rotta artica grazie ad una flotta di navi specializzate in continua espansione: i soldi del petrolio permettono di investire in nuove navi specifiche al ritmo di 3-5 all'anno, tipicamente progettate insieme agli specialisti finlandesi della Aker e costuiti tra la Finlandia e St. Petersburg.

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Mi paiono argomentazioni poco a tema,il traffico di naviglio idoneo alle alte latitudini non è in relazione ad un disastro dovuto ad un blow out o a un banale incendio o esplosione a bordo.

 

Un regime totalitario come l'ex USSR non credo proprio abbia a cuore la tutela ambientale,basti pensare allo smaltimento dei vecchi reattori dei sub atomici,per fare un esempio.

 

Lassù è terra di nessuno,nel senso che non c'è nessuno o quasi a testimoniare che succede,a differenza di altri luoghi meno remoti e ostili.

 

Nel Golfo del Messico si interrompono le operazioni se le condimeteo superano una soglia,l'incidente avvenne in bonaccia o quasi:l'alta profondità non è un fattore molto limitante,piuttosto in quel caso si applicarono metodologie che non erano mai state sperimentate prima,con i conseguenti problemi che conosciamo.

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Non voglio essere polemico ma occorrerebbe informarsi sui programmi navali: attualmente sono in costruzione diverse unità dette IBORV (Icebreaking oil spill response and rescue vessel) su progetto Aker Arctic che si andranno ad aggiungere ai vari IB di supporto alle operazioni navali costituendo una flotta molto più estesa ed all'avanguardia rispetto a quelle operanti in Alaska...

 

OMZ-Special-Steels-Manufactures-Sheet-Pr

 

asymmetricsidewaysicebreaker.jpg

 

 

 

In ogni caso resta il mio giudizio abbastanza negativo su operazioni tipo quelle di Greenpeace e Sea Shepard che spesso superano i limiti naturali per la manifestazione delle proprie idee. In questo caso specifico, proprio per ragioni di sicurezza degli impianti, trovo assolutamente fuori luogo il tentativo di "abbordare" la piattaforma petrolifera.

Modificato da lazer_one
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Grazie delle informazioni,saluti.

it → en
Well, I have the option to zero at those latitudes ... extraction zero zero pollution ( and I support Sea Shepherd ) . I worked years on offshore vessels and platform , I do not see that " damage " may cause a few protesters whose aim is certainly not to damage the structures ( let's give him act that are not so stupid ... ) but to draw attention to media about a problem sconosciouto Bei means , then you have to see how much would be operational in the event of spills of large proportions ... I do not think we can wait for it to melt the ice to collect the product.
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Non voglio essere polemico ma occorrerebbe informarsi sui programmi navali: attualmente sono in costruzione diverse unità dette IBORV (Icebreaking oil spill response and rescue vessel) su progetto Aker Arctic che si andranno ad aggiungere ai vari IB di supporto alle operazioni navali costituendo una flotta molto più estesa ed all'avanguardia rispetto a quelle operanti in Alaska...

 

OMZ-Special-Steels-Manufactures-Sheet-Pr

 

asymmetricsidewaysicebreaker.jpg

 

 

 

In ogni caso resta il mio giudizio abbastanza negativo su operazioni tipo quelle di Greenpeace e Sea Shepard che spesso superano i limiti naturali per la manifestazione delle proprie idee. In questo caso specifico, proprio per ragioni di sicurezza degli impianti, trovo assolutamente fuori luogo il tentativo di "abbordare" la piattaforma petrolifera.

Però se non avessero assaltato la piattaforma petrolifera non saremmo qui a parlarne...se avessero semplicemente scritto su qualche quotidiano nessuno avrebbe letto la notizia....il fatto di essere stati arrestati ha portato gli occhi del mondo su di loro e sul problema delle piattaforme artiche...

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Però se non avessero assaltato la piattaforma petrolifera non saremmo qui a parlarne...se avessero semplicemente scritto su qualche quotidiano nessuno avrebbe letto la notizia....il fatto di essere stati arrestati ha portato gli occhi del mondo su di loro e sul problema delle piattaforme artiche...

 

Senza dubbio si tratta di problema molto importante non limitato alla Russia ma che coinvolge numerose aree, ad esempio Alaska, che sono già state teatri di disastri ambientali...

Le attuali capacità delle Guardie costiere US e canadesi sono oggi ben più limitate in caso di interventi in seguito ad incidenti petroliferi rispetto ai paesi nordeuropei, baltici ed alla Russia.

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Credo che attualmente il possibile danno ecologico, passi in secondo piano, rispetto alla ricerca di nuovi campi petroliferi. Tutte le industrie, sono affamate di petrolio, pertanto premono sui governi al fine chiudere un occhio, su possibili complicazioni ambientali. Se non sbaglio, la notizia non è stata trasmessa da nessun TG serale.

per quanto riguarda le acque internazionali, credo che abbordare una piattaforma, sia come abbordare una nave, un atto di pirateria.

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[...]

 

per quanto riguarda le acque internazionali, credo che abbordare una piattaforma, sia come abbordare una nave, un atto di pirateria.

A mali estremi....estremi rimedi...per ogni azione occorrerebbe verificare le ragioni per le quali sono state poste in essere. Quelli di Greenpeace sono stati sempre bersaglio dei governi. Negli anni ottanta o giù di li i servizi segreti francesi gli hanno fatto saltare il Rainbow Warrior con due mine sullo scafo...un fotografo, ospite a bordo, è morto annegato. A Mururoa nel 1995 il Rainbow Worrior II è stato assaltato dalle forze speciali francesi e l'equipaggio sequestrato, la nave affondata...Nella campagna contro la caccia alle balene sono stati presi a cannonate dai Giapponesi...Per non parlare della caccia alle foche e di altre campagne...

 

Insomma, bisogna pur ammettere che non si può invocare il diritto internazionale se poi si è i primi a violarlo e, anche il caso indiano ci insegna, i governi non sono proprio i più inclini a rispettare la legge internazionale...Voi mi direte, ci sono altri modi per sensibilizzare l'opinione pubblica e protestare...verissimo ma sono meno efficaci perché tendenzialmente, alla gente non interessa nulla se non le cose che toccano da vicino...

 

Io sono contro gli estremismi e i fanatismi, di qualunque forma o colore siano...però confesso che in alcuni casi stento a distinguere l'azione fanatica da quella estrema...

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A mali estremi....estremi rimedi...per ogni azione occorrerebbe verificare le ragioni per le quali sono state poste in essere. Quelli di Greenpeace sono stati sempre bersaglio dei governi. Negli anni ottanta o giù di li i servizi segreti francesi gli hanno fatto saltare il Rainbow Warrior con due mine sullo scafo...un fotografo, ospite a bordo, è morto annegato. A Mururoa nel 1995 il Rainbow Worrior II è stato assaltato dalle forze speciali francesi e l'equipaggio sequestrato, la nave affondata...Nella campagna contro la caccia alle balene sono stati presi a cannonate dai Giapponesi...Per non parlare della caccia alle foche e di altre campagne...

 

Insomma, bisogna pur ammettere che non si può invocare il diritto internazionale se poi si è i primi a violarlo e, anche il caso indiano ci insegna, i governi non sono proprio i più inclini a rispettare la legge internazionale...Voi mi direte, ci sono altri modi per sensibilizzare l'opinione pubblica e protestare...verissimo ma sono meno efficaci perché tendenzialmente, alla gente non interessa nulla se non le cose che toccano da vicino...

 

Io sono contro gli estremismi e i fanatismi, di qualunque forma o colore siano...però confesso che in alcuni casi stento a distinguere l'azione fanatica da quella estrema...

sono perfettamente d'accordo, ormai vige il ricorso al diritto internazionale, quando fa comodo e sopratutto quando ho ragione, per tutte le volte che si ha torto si cerca qualsiasi scusa plausibile. Alla faccia delle leggi.

Se non erro, dai Giapponesi sono stati anche speronati, e si sono salvati per puro caso.

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sono perfettamente d'accordo, ormai vige il ricorso al diritto internazionale, quando fa comodo e sopratutto quando ho ragione, per tutte le volte che si ha torto si cerca qualsiasi scusa plausibile. Alla faccia delle leggi.

Se non erro, dai Giapponesi sono stati anche speronati, e si sono salvati per puro caso.

Si esatto, si salvarono per miracolo...

Fuor di polemica, ripeto, sono contro gli estremismi però sono anche contro l'arroganza e la presunzione degli stati esteri che fanno del diritto internazionale carta straccia, salvo poi appellarsi alle leggi quando gli fa comodo. Sinceramente i Russi non sono proprio dei paladini del nerome interazionali....Spesso solo con le contestazioni più dure e dirette sono stati concessi i diritti più sacrosanti...

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  • 2 weeks later...
  • 1 year later...

Seguendo le info sul giudizio INCLOS ai fucilieri, ho trovato questo notizia, che vale come completamento delle informazioni sull'argomento. E' sul sito del Corriere relatiuvo al processo Italia vs India http://www.corriere.it/esteri/15_agosto_10/caso-maro-tribunale-mare-da-india-disprezzo-giusto-processo-888be380-3f34-11e5-9e04-ae44b08d59fb.shtml

 

"

Il precedente: l'Arctic Sunrise

Davanti al Tribunale del mare di Amburgo, l'Italia ha citato anche la vicenda dell'Arctic Sunrise, la nave rompighiaccio di Greenpeace sequestrata nel settembre del 2013 dalle autorità russe dopo un blitz di protesta su una piattaforma di Gazprom nell'Artico. L'intero equipaggio, composto da 28 attivisti (tra cui l'italiano Christian D'Alessandro) e due giornalisti freelance, fu arrestato. Portati a Murmansk e condannati a 2 mesi di reclusione, gli attivisti furono trasferiti in strutture di detenzione a San Pietroburgo il 12 novembre, e in seguito rilasciati su cauzione di 45 mila euro, ma senza poter lasciare la Russia. Nel documento delle "Richieste italiane di misure cautelari" si ricorda che nel caso dell'Arctic Sunrise, battente bandiera olandese, il Tribunale, chiamato in causa dai Paesi Bassi contro la Russia, prese atto che la detenzione dell'equipaggio prolungata, in attesa della soluzione alla controversia, avrebbe provocato un «danno» all'Olanda. Il Tribunale riconobbe inoltre il carattere di «urgenza» sottolineando che «ogni giorno passato in detenzione è irreversibile», frase che l'Italia cita nel proprio documento. L'Itlos decise quindi, in poche settimane, le «misure cautelari» a tutela dell'equipaggio, ordinando a Mosca di liberare gli attivisti e di consentire alle persone coinvolte e alla nave di lasciare il Paese non appena l'Aja avesse versato una cauzione di 3,6 milioni di euro. La vicenda finì il 18 dicembre dello stesso anno con l'amnistia decisa dalla Duma su proposta del presidente Vladimir Putin in occasione dei 20 anni della Costituzione russa post-sovietica."

 

 

E lo cito solo qui, anziché anche nell'argomento fucilieri, perchè, a naso, il reato in discussione mi sembra diverso e i 2 mesi di condanna idem. Quindi non so quanto effetto abbia prodotto un precedente del genere sui giudici. Ma parlo a naso.

Modificato da malaparte
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