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Incendio Su Sommergibile Indiano


Totiano

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Esatto, Malaparte: in molti paesi asiatici si punta ogni quattro zeri invece che tre da noi e la lingua rispecchia questo (o viceversa, ma è in India che si è formato il sistema posizionale...).

 

Anche in Giappone ripartiscono ogni quattro zeri: "Tenno Banzai" significa "Diecimila anni all' Imperatore", da noi (o in altri paesi euromediterrannei) sarebbe reso meglio con "Mille anni all' Imperatore" [sclero sulla "traduzione" ed "adattamento" di film ecc. Giapponesi rimosso]

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Al di la delle considerazioni economiche, sarei molto curioso di sapere come mai sono necessari ben 3 mesi per riportare a galla l'unità. Pensavo che fosse sufficiente un pontone sommergibile e una gru che rialzassa il Kilo dal fondale e lo posizionasse su di essa. Aggiungendo anche delle pompe per portare via l'acqua dallo scafo, così da alleggerirlo, e un sistema per tappare la falla, i tempi sono plausibili?

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ci stavo ragionando anch'io Simone. con tante ipotesi perchè l'articolo è davvero troppo vago. Ad esempio, i 3 mesi contemplano i trasferimenti del pontone? Come vogliono operare, turando la falla o lasciando tutto inalterato per fare analisi alla luce del sole?

La gru in banchina, da sola, difficilmente potrebbe sollevare il battello dal galleggiamento, figurarsi allagato e con il risucchio del fango.

ti riporto (da http://www.delfinidacciaio.it/viaggio_toti_cremona.html ) una foto del sollevamento del Toti che, all'epoca, pesava attorno alle 300t

 

12.jpg

 

un'altra difficoltà sta nell'essere certi che esistano o si possano creare compartimenti stagni per svuotare il compartimento poppiero.

Infine il pontone che dovrà sollevare circa 4500 t.(se non lo svuotano) o comunque almeno 3500t. (se rimane allagata solo la parte prodiera) cui andra aggiunto il risucchio del fango (1000 t., ma è una mera ipotesi) avrà serie difficoltà tra ormeggi e pescaggi. non credo ci siano piu di 14 metri di fondale, visto che le antenne emergono dalla superficie.

 

Ipotizzo che vorranno lasciare intonsa la parte incriminata e che non scaveranno sotto lo scafo per portare le fasce di sollevamento. Ipotizzo che saldino una serie di punti di forza lungo lo scafo per forzare il sollevamento con una gru/pontone dopo avere dato aria alla parte poppiera. in effetti per un lavoro simile servono almeno un paio di mesi tra studio e lavori. vedremo

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Suppongo che la ditta in oggetto abbia già compiuto studi e simulazioni: ti immagini se arrivassero lì e dicessero "bene, ora vediamo che fare".

 

Magari non hanno dati certi al 100%, ma qualche valutazione avanzata la dovranno pure avere...

 

Il peso da sollevare è notevole già di suo, svuotarlo renderebbe le cose più semplici. Se non intendono scavare per passare le fasce di sollevamento, preferendo saldare qualcosa sullo scafo, spero che questo riesca a sopportare lo sforzo in punti localizzati con tanto peso. E' anche vero che forse non gli occorre portarlo completamente su, magari qualche metri utile a spostarlo su una chiatta sommergibile, come dicevo poco sopra.

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I sopralluoghi li avranno fatti prima di formulare l'offerta, dovranno anche bonificare la prora prima di consentire l'accesso alla società civile che vincerà la gara.

Secondo me è molto danneggiato, con uno squarcio a prua irreparabile e con almeno due paratie stagne deformate; prendendo in considerazione la compartimentazione del Kilo, se ha due paratie andate l'acqua allaga i compartimenti 6 (camera di lancio), 5 (camera di manovra) e 4 (locali vita), che sono quasi 2/3 dello sviluppo dell'unità, peraltro i 2/3 più capienti quanto a volume.

Il fatto che sia affondato in porto permette una certa semplicità nella scelta del pontone, non tutte le gru in grado di sollevare simili carichi possono prendere il mare. Comunque la lentezza indiana è sconcertante, sembra che le offerte delle società in gara siano state depositate da mesi.

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Comunque la lentezza indiana è sconcertante, sembra che le offerte delle società in gara siano state depositate da mesi.

 

La lentezza indiana è palese anche in altri campi, di cui sappiamo bene...

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beh, se preferiscono non usare il più semplice ed efficiente sistema dei cassoni di sollevamento, i danni allo scafo sono più vasti di quello che appare....

 

Beh, al momento appare ben poco :wink:

 

L'unica cosa certa, comprovata dalle foto rese pubbliche mesi fa, lo scafo è posato sul fondo, come se avesse fatto una normale immersione verticale. Come dice Lefa, la prua deve avere un grande squarcio, dovuto all'esplosione dei siluri e di tutte le componenti esplosive (come le batterie, giusto sotto).

 

Io sono convinto che tutto il sottomarino sia allagato, perchè non credo che in porto le porte stagne fossero chiuse o che qualcuno abbia fatto in tempo a chiuderle dopo un'esplosione del genere (vedesi video/foto dell'incendio).

 

Direi che è decisamente devastato; quanto alle tecniche di recupero, senza altri dati sono tutte ipotesi.

 

Magari un esperto come Varo5 può aiutare la discussione :wink::smiley19:

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certo, tutto è possibile...

 

Già, e la Marina Indiana sembra averti preso in parola: un articolo tratto da NDTV ventila l'ipotesi di recuperare il sottomarino.

 

A dire la verità, l'articolo è impregnato di accuse tra il Ministero della Difesa e la Marina sui recenti incidenti, ma in apertura c'è la seguente frase, appunto

New Delhi: Expressing hope of reusing the sunken INS Sindhurakshak submarine, the Navy today said its record was "not all that bad" in terms of accidents when compared to other navies in the world.

 

Non è un po' utopistico?

 

Fonte: NDTV "Navy hopeful of reusing sunken INS Sindhurakshak"

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Se è esploso sarà ridotto un po' come il Kursk, dubito ci sia ancora qualcosa di recuperabile, e poi mettendo per assurdo che ci riescano a ripararlo e rimetterlo in servizio, vi fidereste a farlo tornare in servizio?

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Secondo me non ci torna in servizio..

 

Comunque ancora non si sa nulla sulla dinamica dell'incidente, le armi sui KILO si imbarcano con carica frontale con un attrezzo simile al 'rinoceronte' che si usava sui TOTI, dove è esplosa l'arma? in banchina? sulla gru? sul rinoceronte? nel tubo durante il transito? sulla sella nella camera di lancio?

A seconda della posizione dell'arma rispetto al SMG durante lo scoppio avremo danni decisamente differenti, se è esplosa dal TSL in giù i danni saranno ovviamente maggiori e la possibilità che siano state coinvolte altre armi per simpatia aumenta; in questo caso, siccome il SMG non era in immersione l'esplosione avrà sfogato sia verso l'alto che verso poppa.

 

[edit]

 

86ce13a2b1a97c9d60bf8dc1fda144e0.jpg

Modificato da Lefa
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L' imbarco o sbarco di armi spiegherebbe la presenza di un numero anomalo di Uff.li Superiori tra i caduti.

 

Pensandoci sopra, se uno o più TLS erano effettivamente aperti per imbarco e sbarco armi, si formerebbe un pecorso di minore resistenza "classico" che potrebbe aver limitato i danni più a poppa; presumo che (velleitariamente ?) avrebbero l' idea di "fare un Zubian" unendo due mezzi Kilo....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Io sono concorde con Lefa: l'unità non tornerà in servizio.

 

Anche pensare di unire due scafi mi pare assurdo (se ho capito bene costa intendeva Piergiorgio, giacchè non capisco la frase "fare un Zubian").

 

Come ho scritto quando ho riportato l'articolo, la frase era buttata lì, non approfondita, un po' come se un passante dicesse "Mah, si potrebbe anche riusare...". Solo che non parliamo di un modellino affondato in un laghetto, a cui possiamo cambiare le batterie e revisionare l'elettronica: parliamo di un SSK di 2300 tonnellate che ha subito ingenti danni da esplosione, coinvolgendo tutta la zona prodiera.

 

L'acqua avrà riempito tutto, o quasi tutto, lo scafo, danneggiando irrimediabilmente le apparecchiature, i cablaggi, ... . Le batterie, stoccate nel ponte più basso, potrebbero essere esplose per simpatia, insieme alle armi, e questo vuol dire aver portato l'esplosione a tutta la parte inferiore dello scafo (dove corrono le batterie).

 

Anche nelle migliore delle ipotesi (un'esplosione contenuta, l'allagamento di "solo" 2/3 dello scafo e la permanenza dello scafo sott'acqua per tanti mesi, soggetto alla corrosione), il costo per il recupero e le riparazioni deve essere enorme! Come si può giustificare la sua rimessa in servizio? Ci sono dei precedenti, anche solo lontanamente simili, che possano servire ad una comparazione?

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Ser [1],

 

hai capito correttamente, scusatemi se linko alla WP:

 

http://en.wikipedia.org/wiki/HMS_Zubian

 

sulla giustificazione, credo che sia fin troppo palese a tutti che in india seguono una logica bizzarra.....

 

[1] spero che il dibattito non si incarti di nuovo sulle problematiche del tuo nick... :wink::laugh::tongue:

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Considerando reali o presunti problemi di macchina del Vikramanditya, non si puo' escludere che ci sia un kilo indiano coll' apparato motore nato male....

 

Ma non è una portaerei?

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Concordo con Simone, per me dentro è tutto andato, sicuramente tutte le componenti costose e la tecnologia (non ultime le batterie!) è un total loss, però potrebbero fare una magia di questo tipo, conoscete la storia del SMG più lungo del mondo?

Nell'ambiente i russi hanno sempre scherzato sul fatto che oltre a detenere il "nastro azzurro subacqueo" hanno anche il SMG più lungo del mondo, l'unità che detiene i record è la stessa, il capoclasse del progetto 705 (ALFA) K-64; nel 1972 il reattore di questa unità si 'congelò', ovvero il metallo liquido usato come raffreddatore primario del reattore divenne solido, dovettero ritirare la costosissima unità dal servizio e nel 1974 lo tagliarono in due.

Le sezioni prodiera e poppiera furono inviate a Leningrado per fungere da piattaforma addestrativa, la sezione col reattore rimase a Sverodvinsk e sarà stata smaltita (si spera) assieme al mucchio di reattori che stanno seppellendo negli ultimi dieci anni.

Ora, gli indiani non hanno certo bisogno di una piattaforma addestrativa di questo tipo, hanno parecchie unità e dovrebbero conoscerle bene, però potrebbero vendere delle sezioni ai vietnamiti che li hanno appena comprati..

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mi riferivo al produttore.... che pare che nel caso della Vikramanditya (ex-Baku) non abbia fatto un buon lavoro proprio in relazione alle macchine.

 

In altri termini, non escludo che possa esserci qualche kilo (sommergibili fatti o progettati in Russia) abbia seri problemi all' apparato motore, ma per il resto perfettamente efficiente.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Recenti vicissitudini ben note a tutti mi fanno pensare che gli indiani siano piuttosto propensi ad anteporre le ragioni dell'immagine a quelle del buon senso e sarei pronto a scommettere che rimetteranno in servizio questo battello anche se dovesse costargli tre volte l'acquisto di uno nuovo: giusto per poter affermare che non è affondato per incidente, pressapoco come si fece noialtri rimettendo follemente in sesto il Cavour solo per poter dire che nessuna corazzata era stata affondata nella notte di Taranto...

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... o come fecero gli inglesi con queen elizabeth e valiant. :wink:

 

Secondo non ha tutti i torti, diversi segnali che provengono dall'india vanno in quella direzione, anche se gli costerà un patrimonio.

se ben ricordo l'esplosione è avvenuta di notte e in camera lancio quindi dovrebbe esserci una grossa lacerazione dello scafo resistente. Sara davvero una spesa notevole la rimessa in servizio. peraltro correva voce che i motori termici dei kilo indiani non fossero propriamente affidabili (anche peggio dei Collins). E' solo una voce, ma se fosse vera penso dovrebbero davvero concentrarsi sulle loro (tante) nuove costruzioni.

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Credo che il Dir intenda che non ha senso sprecare tanto tempo e soldi verso un progetto tanto ambizioso e dai risultati probabilmente minimi, se non addirittura un fallimento: sarebbe meglio desistere e pensare ai progetti che hanno in essere.

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Ci sono dei precedenti, anche solo lontanamente simili, che possano servire ad una comparazione?

 

Il club delle Marine che hanno recuperato un SMG affondato per poi rimetterlo in servizio si contano sulle dita di una mano, che io sappia solo US (USS SAILFISH ex USS SQUALUS), UK (HMS THUNDERBOLT ex HMS THETIS) e Pakistan (X-01, tascabile italiano!), forse anche la Russia ai tempi dell'Unione Sovietica.

 

Credo che l'unico caso utile ad immaginare le condizioni interne del battello sia il KURSK, personalmente lo immagino sciolto, completamente deformato.

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  • 2 weeks later...

Per due barra tre motivi:

 

- le armi sono affari classificati, nel caso degli indiani non tanto i siluri quanto i missili

- il lavoro subacqueo più è pericoloso, più costa, per la bonifica dovranno pagare "danger money"

- ogni Marina conosce i propri prodotti ed è abituata ad averci a che fare, la bonifica "interna" è sicuramente la via più veloce e se sono ben addestrati sicura

 

Mi sembra che non vogliano rischiare più nulla, mettono tutto in mano degli americani, forse anche la bonifica è fuori dalla loro portata..

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  • 5 months later...

Casualmente sono incappato su vecchi riferimenti riguardo l'INS Sindhurakshak, allora ho voluto fare una piccola ricerca che, senza difficoltà, mi ha premiato con interessanti aggiornamenti: con un articolo del 7 giugno 2014 pubblicato sul proprio sito, il New Delhi Television ha dato notizia del recupero dell'unità, dopo 14 mesi dall'esplosione che ne causò l'affondamento nel porto e 5 dall'assegnazione della commessa di recupero.

 

Sinduhurakshak_1_zpsa8b0313d.png

 

 

Lo scafo è stato recuperato usando un istema di catene passate sotto la chiglia, poi recuperate da due pontoni galleggianti posizionati a dritta e a sinistra:

 

2-chainsliftsindhurakshak_650_06051_zpsb

3-sindhurakshakliftedtosurface_650__zpse

 

 

Il risultato finale è il seguente:

 

Sinduhurakshak_3_zps021fb2f3.png

Sinduhurakshak_2_zps377f48b5.png

 

Ora che la Marina Militare indiana ha lo scafo a disposizione degli inquirenti, la commissione d'inchiesta convocata un anno fa per ipotizzare le cause dell'incidente verrà nuovamente riunita per investigare sul relitto e accertarle.

 

Ancora una volta si parla del refit e recommissioning dell'unità, anche se in termini pessimistici/realistici:

 

"The Naval Dockyard will conduct a probe to decide the submarine's seaworthiness and will see if any refits are to be undertaken or if it should be decommissioned. The cost incurred in the repairs will also be studied," said an officer.

The officials also said that a sonography of the hulk of the submarine will be conducted to determine the extent of damage. The electric cables will be tested and a study will be also conducted on the extent of corrosion of the metal.

 

In breve, i cantieri navali condurranno test approfonditi su scafo e sistemi elettrici per quantificare i danni e valutare la possibilità, anche in termini di costi, di riparare l'unità o, come è invece più probabile, il suo smantellamento, come sottolineato da un funzionario intervistato:

 

"We doubt that (if) it may be seaworthy after all the refits as fire was caused because of explosion of many missiles and torpedos and it would have damaged the hulk and the decommissioning seems to be imminent," the official said.

 

Immagino che il destino dell'unità sia segnato, anche perchè credo che un sommergibilista non avrebbe un gran piacere a navigare su un sottomarino con alle spalle un incidente del genere e riparato.

 

 

 

Fonte: NDTV, "Sunken Submarine INS Sindhurakshak Raised Out of Water"

Modificato da serservel
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  • 7 months later...

Trattando dell'ennesimo incidenti agli SSK della marina indiana, ho trovato alcuni riferimento all'INS Sindhurakshak: l'unità è stata riportata a galla da una società americana nel giugno del 2014 e, da quel momento, è rimasta in un pontone galleggiante a Mumbai a disposizione per i test sulla corrosione dello scafo e degli apparati.

 

Le ipotesi sul suo recupero e rientro in servizio si sono accavallate ma, con un articolo dell'11 febbraio 2015, sembra ci sia un'ipotesi concreta riportata da un ufficiale della marina: ripristinare le funzionalità essenziali del battello e usarlo per l'addestramento degli allievi del Cochin Diving School, i sommozzatori della marina indiana, e i sommergibilisti della Submarine training school di Vishakapatnam.

 

L'ufficiale in questione ha affermato: "Having a real submarine deep in the sea to be used by divers for training would be of immense value,", specie considerando che l'unità era stata sottoposta pochi anni fa ad un costoso refit in Russia e si prevedeva così un prolungamento della vita operativa per altri 10 anni.

 

Staremo a vedere cosa succederà, ma sostanzialmente cosa si aspettano di fare? Quali sono i sistemi che gli interessa riparare? Sicuramente ripristineranno l'integrità dello scafo, così da poterlo pressurizzare, e poi? Lo caleranno sul fondo per gli addestramenti per le operazioni di soccorso a sommergibile sinistrato?

 

 

 

Fonte: FirstPost.com, "US firm salvages INS Sindhurakshak out of water"

Modificato da serservel
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