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Santa Maria....


drakkar

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Allora, come promesso, vorrei mostrarvi le foto delle varie fasi di costruzione del modello di S. Maria della revell.. che ho cominciato qualche giorno fa....

 

questa è la scatola...

SM5.jpg

 

La box art mostra una S. Maria (una delle tante interpretate)...

ma la mia attenzione si concentra sulla prua.....

 

SM4.jpg

 

Ho cominciato ad incollare i due semiscafi.. ed il ponte principale....

SM3.jpg

 

Non è poi così male... ma quella prua li... proprio non mi convince.. (ma potrei sbagliarmi...)

SM2.jpg

 

SM1.jpg

 

Infatti, secondo molti studiosi, il castello di prua dovrebbe esser più alto con un mascone molto accentuato...

Ma da altre foto che ho potuto osservare la S. Maria è come questa....

 

boh! :s12:

 

Effettivamente come dice Secondo Marchetti, questa è una caravella vera e propria.. E non è proprio una caracca come vogliono farci credere molti studiosi...

Comunque stiamo parlando di navi contemporanee del 15° sec.

 

secondo voi.... procedo...???

 

Tenendo presente che la farò in navigazione.... certo, non è nobile legno... è plasticaccia... ma questo è un'altro problema..

 

Questa è la S. Maria in legno costruita su disegni di V. Lusci tanto per avere un'idea

RinaldoFiacchi-SantaMaria2.jpg

 

ciaooo

Modificato da drakkar
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Grazie Pugio...

come pensavo ci sono due interpretazioni...

 

mi hai dato coraggio.. proseguo allora...

 

ciaooo

 

:s02: :s01: :s01: A vele spiegate...allora :s20: :s20: :s20: Mi raccomando...posta

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L'ho fatta anche io diversi anni fa, ma nell'impossibilità di un accordo sulla ricostruzione (come minimo esiste la ricostruzione italiana e quella spagnola, più altre varianti) l'ho semplicemente definita "nao" perchè in fondo tale era, con tre alberi e il bompresso.

 

Qui potete vedere qualche foto:

http://www.modelshipgallery.com/gallery/mi.../mda-index.html

 

L'araldica è tratta da quella spagnola coeva. La croce verde è l'insegna di Isabella.

 

Penso di poter dire, comunque, che la vela di gabbia fosse sicuramente quadrata e non trapezoidale perché tutta l'iconografia coeva o immediatamente posteriore riporta questo tipo di vela, e che la randa fosse esterna alle sartie e non interna per la stessa ragione (veniva manovrata in modo diverso, più complicato ovviamente, rispetto a quanto si faceva dopo). Anche le bigotte a cuore mi sembravano più corrette, date le stampe medievali.

 

ciao

Marcello d'Andrea

Modificato da marcel
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Marcello.. i tuoi modelli sono una "panacea" per gli occhi...

 

Tra l'altro ci siamo conosciuti di persona, e abbiamo scambiato 4 chiacchere... a Perugia.. mi sembra...

 

Esattamente come dici tu,.. non esiste un'iconografia ufficiale sulla S.Maria.. e hai fatto molto bene a chiamarla semplicemente "Nao" in effetti è più facile ricondurla alle imbarcazioni dell'epoca della seconda metà del 400'

 

Era sostanzialmente un mercantile...

 

Grazie...

 

 

marco

 

Però, con una randa latina esterna alle sartie, diventa impossibile farla virare... :s09:

 

... anche questo è vero....

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Sono andato su internet a cercare alcune immagini di quadri del XV sec per vedere se ritrovavo quanto mi ricordavo a memoria.

 

Intanto si può vedere il ciclo del "martirio di sant'orsola" di vittore carpaccio (fine XV sec):

 

qui ci sono diverse navi con lavela di gabbia e bompresso presenti:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...i_fidanzati.jpg

 

Qui si vedono sullo sfondo diverse navi con una piccola gabbia quadrata:

http://www.allpaintings.org/d/105222-1/Vit...+in+Cologne.jpg

 

In questa immagine qui la randa sembra chiaramente esterna alle sartie:

http://www.webalice.it/cherini/galeoni/Vit...0pellegrini.jpg

 

e anche in questa:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...rpaccio_048.jpg

 

ciao :-)

Marcello

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D'accordo, ma un conto è quanto disegnano i pittori, un conto è quello che impone la prassi... Una vela latina passata fuori dalle sartie è un controsenso, diventa molto più difficile farla virare perché l'antenna va portata a spasso su un perimetro di diversi metri mentre, stando all'interno, deve solo fare il giro dell'albero. E la cosa non era ininfluente, una randa rimasta a collo per errore o ritardo di manovra può impedire alla nave di virare e, presso una costa, portare a conseguenze disastrose. O i marinai rinascimentali volevano soffrire per espiare i peccati, oppure i pittori, per risparmiarsi la noia di riprendere la linea interrotta dalla vela, rappresentavano le cose al contrario :s03:

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Sì può essere. Comunque ho ritrovato anche la serie di articoli sulla vela quadra scritti le rivista di Lusci "Navi e modelli di navi" (e nessuno ha mai pensato di ettere i suoi articoli on line). Intendiamoci, sono il primo a dire che i piani costruttivi di Lusci vanno sempre presi con le pinze, a dispetto della fama. Io stesso ho trovato seri errori o semplificazioni e ho letto anche di altri. Comunque, gli articoli sono di Sergio Bellabarba, che era abbastanza competente per quanto ne so. Sul numero del marzo 1979 c'è la parte relativa alle rande. Purtroppo non ho trovato in rete le immagini che riporta l'articolo, si tratta di "nave del sacro romano impero su manoscritto tedesco del 1490", una "nave inglese dell'epoca tudor circa 1545", "navi inglesi, raffigurazione dal manoscritto di hastings circa 1510". Dò credito a Bellabarba che non se le sia inventate anche se mi dà fastidio questo modo un po' superficiale di citare le fonti.

 

Il dettaglio che fa notare nel leggere le immagini è l'assenza dello straglio di mezzana e nel caso della nave tudor anche i bracci della gabbia di maestra condotti al trinchetto e non alla mezzana. L'assenza dello straglio non è strettamente necesario, ma l'ipotesi per permettere a questo sistema (definito "antico", con l'antenna esterna) di funzionare è che comunque questo fosse almeno amovibile durante le manovre. C'è poi una serie di disegni per illustrare l'eventuale manovra della randa in virata col sistema antico. Non so come mettere le immaigni qui, se volete ve le spedisco via mail. Non sono un esperto per cui riporto le didascalie pari pari:

 

1) posizione di partenza col vento al gran largo da sinistra (mure a sinistra).

2) l'antenna è portata in posizione quasi verticale, la scotta mollata. La vela inizia a passare di bordo, esternamente alle sartie e sul davanti dell'albero.

3) l'antenna passa di bordo, la vela viene rinviata verso possa dal lato sinistro

4) posizione finale. La nave ha virato, il vento è al gran largo da dritta (mure a dritta), la scotta è di nuovo tesata. notare il paranco, stroppato con un collare al piede dell'albero, inattivo nelle posizioni 1 e 4, che coadiuva nella manovra per portare l'antenna in posizione verticale.

 

Il suddetto articolo aggiunge che la posizione "moderna" della randa, interna alle sartie, fu introdotta nella prima metà del 1500 da inglesi e olandesi che ne rivendicano l'invenzione. Bellabarba fa l'ipotesi che la superiore manovrabilità delle navi inglesi nei confronti di quelle spagnole e italiane dell'Armada di Filippo II fosse dovuta a anche questo progresso tecnico.

 

Questo è più o meno quello che so

 

ciao

Marcello

Modificato da marcel
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Contrordine, infatti :s03: Ho chiesto alla suprema autorità un lume sulla questione e m'è stato detto che la cosa era fattibile: nelle lunghe navigazioni sulla stessa mura era conveniente passare le sartie da esterne ad interne per averle entrambe in lavoro (mentre normalmente, con l'antenna interna, è imperativo che le sartie di sottovento siano mollate). Ora è tutto più chiaro!

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chi è la suprema autorità? :s01:

 

comunque sono contento di avere delle conferme esterne, siano lodati i forum ! :s20:

 

 

PS ma non sarebbe carino cercare di rimettere a disposizione quegli articoli e/o ritrovare quelle immagini (intyendo, sia le figure a illustrazione degli articoli che l'iconografia originale del XV sec.?

 

ciao

Marcello

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Ciao Marcello... ciao Secondo...

Mi fa piacere avere una così competente ridondanza di opinioni... (sinceramente alcuni termini non li capisco... ma ci arrivo dopo un pò. :s68: :s14: .)

 

Comunque il lavoro prosegue..

Ho incollato lo specchio di poppa... mmh! c'è da lavorarci parecchio.. perchè non si incastra proprio alla perfezione... così.. vai di stucco..

SM6.jpg

 

Poi.. nel frattempo,.. ho trovato una basetta che fa al caso mio... ne piccola,.. ne esageratamente grande..

 

SM7.jpg

 

In effetti, come già accennato la ambiento in acqua...

 

ciaooo

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ciao Drakkar

 

non voglio condizionarti più di tanto perché è giusto che tu rifinisca il modello come ti senti meglio, però suggerisco di togliere via quei rotoli di cordame sui ponti, potrai rifarli in un secondo tempo con il refe esattamente con l'apparenza che hanno adesso ma saranno infinitamente più realistici. Il fatto che asportandoli venga a mancare il disegno del tavolato è secondario perché, appunto, in quei punti puoi sistemare dei nuovi rotoli di refe che copriranno le mancanze.

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A questo punto diventa indispensabile tagliare lo scafo in modo da poterla incollare sulla base..

SM8.jpg

 

Ho quindi incollato l'albero di bompresso, in maniera che si possa centrare il modello sulla base senza che "debordi" troppo dai lati..

SM9.jpg

 

Poi, ho provato a secco la posizione...

SM10.jpg

 

Ho pensato bene, di proseguire la costruzione di questo modello come da scatola, visto che in rete ho trovato delle immagini interessanti...

Questo ad esempio, è il modello della Heller.. (per me come velieri in plastica è insuperabile)..

santamaria4.jpg

 

.. e molto probabile che il modello Heller sia stato fatto traendone le misure e dettagli da questa realizzazione navigante costruita nel 1927 su informazioni dello stesso Colombo trovati nei suoi diari..

img274.jpg

 

Infine una "chicca" filatelica che mi toglie quasi del tutto i dubbi....

622_big.jpg

 

segue....

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come ho scritto nell'altro topic, dalla foto non si vede dove va a finire il bompresso e se finisce sul ponte dela castello invece che sotto, più o meno alla base del trinchetto sul ponte di coperta, non va molto bene, sarebbe debolissimo.

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Nel caso del S Maria (o giù di lì), hai il bompresso (inclinato a prua) con il pennone di civada (la vela), il trinchetto con il pennone di trinchetto, la maestra con il pennone di maestra e sopra la gabbia con il pennone di gabbia, la mezzana con l'antenna di randa. Questa attrezzatura (tre alberi più il bompresso) si chiama "a nave".

 

In navi più recenti (galeoni etc.) avresti anche l'albero di parrocchetto e pennone relativo sopra il trinchetto e quello di belvedere e relativo pennone sopra la mezzana che allora comincerebbe ad avere anche un pennone basso a secco, cioè senza vela, dove vanno le manovre correnti (cioè mobili) della vela di belvedere.

 

 

In navi successive le cose si complicano ancora di più perchè ci sono altre vele sul bompresso e poi gli alberetti sopra quelli di gabbia, le vele sugli stragli etc. etc.

 

Però questa nomenclatura puoi trovarla anche in internet. :s01:

 

Riguardo il modello credo di sì, dovresti prolungare il bompresso fino al ponte di coperta perchè finiva lì sotto senz'altro.

Modificato da marcel
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da base artica, marco

 

se dovesse servire in merito:

 

http://avaxhome.ws/ebooks/history_military...r_Columbus.html scaricati questo libro ti portera a gonfie vele la dove devi :s10: .

 

http://www.admiraltyshipmodels.co.uk/acata...amp;_PINTA.html

 

saluti marco

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L'immagine di copertina del libro del primo link concorda abbastanza con le immagini tardo medievali che conosco, soprattutto per la forma della vela di gabbia, quadrata con le manovre della vela che vanno a finire dentro la coffa (per parlare semplice), così come si vede in diverse illustrazioni. Si nota anche la mancanza dello straglio di mezzana, ma dall'immagine non si capisce (dal momento che l'antenna di mezzana si trova a sinistra della nave, almeno così mi sembra perché si vede l'albero) se l'antenna di randa sia messa - conseguentemente - esterna alle sartie (oppure interna).

Modificato da marcel
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Salve comandanti,.. vi ringrazio per le dritte ed i preziosi consigli... (ne avrò bisogno..)

 

Nel frattempo, ho incollato l'albero di "Trinchetto"...

 

SM11.jpg

 

.. E su consiglio di Marcello ho provveduto al prolungamento dell'albero di "Bompresso" fino al ponte di coperta... visto e considerato che anche se di poco, si nota...

SM12.jpg

 

Mi chiedo solo se era normale che fosse leggermente dissestato rispetto l'asse longitudinale della nave.. va bene che cambia poco...

 

Siccome ho notato, inoltre, che sui vari modelli riprodotti, ci sono delle balaustre in legno poste a sicurezza tra i vari livelli del ponte, ma che la Revell non ha tenuto in considerazione, ho quindi pensato di realizzarle con dei piccoli pezzi di legno torniti che avevo nel mio "magazzino" e che sembrano esser utili allo scopo...

SM13.jpg

 

segue....

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Sei ancora in tempo a scalpellare via quelle matasse di cavo abbandonate in coperta? Su una nave a vela non hanno proprio luogo di esistere (ma se non ti va di farlo, prometto che non lo dico a nessuno :s21: )

 

Per Marcello, m'ero scordato di dirti chi era la "suprema autorità": mio padre :s34:

Gli ho insegnato io a distinguere le corazzate dagli incrociatori, ma in fatto di navi a vela e navigazione antica è un'autorità.

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Sei ancora in tempo a scalpellare via quelle matasse di cavo abbandonate in coperta? Su una nave a vela non hanno proprio luogo di esistere (ma se non ti va di farlo, prometto che non lo dico a nessuno :s21: )

 

Avrei voluto farlo.. e come dici tu.. che c'entrano... ma ho paura di rovinare il ponte.. (che tra l'altro sarei costretto a ricoprire in quei punti con altro cordame...)

 

Tra l'altro anche la "cucina" in mezzo al ponte di coperta... :s14:

 

Ma ti dirò caro Secondo... la faccio così da scatola... e me ne assumerò le responsabilità...

 

Mi sa che più avanti dovrò fare una seduta spiritica per chiedere al buon Cristoforo dettagli sulla S. Maria... :s12: :s12:

 

ciaooo

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nel frattempo...

 

è arrivato il momento di incollare alcuni dettagli esterni come le "lande" e le "bigotte" che serviranno per il sartiame..

ma mi accorgo che queste ultime (da scatola) non sono il massimo..

 

così decido di rifarle ex-novo...

"Ravanando" nei miei magazzini... ho trovato tre bustine di piccoli bozzelli della ditta "Euronavi".. che come dimensione fanno al caso mio..

DSC02108.jpg

 

Poi decido di sezionare le "bigotte" della Revell in maniera da modificarle in modo credibile...

Pratico quindi dei fori in prossimità delle corde in plastica e sullo scafo in maniera che con un pò di "refe" nero, riesco a ricrearle in modo più realistico...

DSC02111.jpg

 

Il lavoro si allungherà un pò di più,. ma ne varrà la pena...

 

segue...

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ciao, solo per chiacchierare di cose marinare... :s01:

le bigotte delle landre probabilmente non erano circolari (è un tipo più tardo) ma triangolari, così come potevano essere anche a cuore (cioè triangolari con un unico grosso foro centrale). Poi sono d'accordo con te che quelle del kit vanno cestinate e basta.

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Hai ragione Marcello... però mi sono basato su modelli precedenti come quello fornitami da Anteo...

 

Non sembrava male... anche se penso anch'io che questo tipo di bozzello sia più recente...

 

D'altronde ho solo questi....

 

 

 

ciaooo

Modificato da drakkar
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da base artica, marco

 

ciao marco ho trovato questo: http://www.modelarstwookretowe.pl/download/MO_05_wkladka.pdf

 

saluti marco

 

ps quando ci si vede??

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da base artica, marco

 

ciao marco ho trovato questo: http://www.modelarstwookretowe.pl/download/MO_05_wkladka.pdf

 

saluti marco

 

ps quando ci si vede??

 

Grazie Marco,... questo conferma che in fin dei conti sono sulla strada giusta.. (anche se sbagliata... và a saperlo....)

 

ciaooo

 

 

Ciao Drakkar,

 

"Antica bigotta a canali reperita nel porto di Palos, porto di partenza

della Santa Maria di Cristoforo Colombo"

(Le navi di Colombo) Mursia.

Non credo che queste bigotte si trovino in commercio.

Se trovo i bozzelli li posto.

Saluti.

 

bigotta.jpg

 

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Grazie Sandro... ma temo che dovrei farmeli... non ne ho mai visti in vendita..

 

Mmmh! almeno da queste parti...

 

ciaooo

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Allora, correggo il tiro.

Da "Le navi di Colombo" Mursia.

Inizialmente le casse dei bozzelli erano estremamente limitate. I bozzelli avevano stroppi, i quali

erano stroppati attraverso fori praticati nella cima delle casse che erano più lunghe di quelle

attuali........................Non sappiamo se le bigotte a canali fossero utilizzate per le sartie maggiori

poichè noi le conosciamo solo utilizzate per gli stragli. L'enciclopedia spagnola pone anche accanto

alla voce "vigota" (bigota) la riproduzione fotografica di una vecchia bigotta a canali proveniente

da Palos (vedi post sopra).........quella illustrazione di bigota sembrò in un primo tempo illuminante.

Ma la descrizione più recente nell'enciclopedia indica come bigotta un bozzello rotondo con due o

tre fori. La bigotta a canali in Spagna si chiama anche (bigota de estay) cioè bigotta di straglio.

Le casse dei bozzelli non erano in metallo; l'attacco alle bugne era effettuato con bastoncini infilati

fra l'anello dello stroppo e le bugne stesse............

Per concludere caro Marco, le bigotte delle sartie le realizzerei a goccia come da disegno.

I bozzelli sempre come disegno, le benedette "bigotte a canali) se credi per tesare gli stragli.

In alternativa li puoi tesare con paranchi di robusti bozzelli.

Buonanotte.

 

bigotteacuore.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

bozzelli.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

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da base artica, marco

 

poiche per lavoro sono quasi sempre a nord delle alpi, se hai bisogno e mi dai esattamente cosa necessiti posso provvedere. esempio , uno di tanti

 

http://www.hobby-lobby-modellbau.com/onlin...61060a22c431782

 

saluti marco

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da base artica, marco

 

poiche per lavoro sono quasi sempre a nord delle alpi, se hai bisogno e mi dai esattamente cosa necessiti posso provvedere. esempio , uno di tanti

 

http://www.hobby-lobby-modellbau.com/onlin...61060a22c431782

 

saluti marco

 

Moooolto interessante.....

 

grazie Marco..

 

ciaooo

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Dai che Viene un bel Modello Bravo Marco. :s02: :s20:

 

Grazie Christian.. sempre troppo buono...

 

...intanto si va avanti (piano piano..)

ecco la prima parte dei bozzelli già sistemati...

SM18.jpg

 

ed ecco cominciata l'altra parte...

SM19.jpg

 

Poi, decido di metter mano all'albero di "maestra"...

Ma a questo punto lo osservo bene, e risulta assai evidente che stì "pirlotti" della Revell mi vanno a stampare su di esso una specie di scala... mah!

io per non sbagliare la rimuovo pian piano a colpi di limetta...

SM17.jpg

 

una scaletta stampata sull'albero di maestra su di una caravella di fine 400'... ma roba da matti!!! :s12: :s12: :s12:

 

segue..

 

ciaooo

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  • 1 month later...

Riprendo il discorso (ed il lavoro) sulla S.M.

 

Allora.. visto che la sera ho avuto un pò di tempo.. sono andato un pò avanti con la realizzazione del mare.. (la modellatura delle onde),.. e l'invecchiamento con lavaggi ad acrilico dello scafo..

 

Dunque prima ho incollato la S.M. alla sua base,.. poi ho modellato il mare attorno ad essa con il DAS e poi ho cominciato a verniciare la nave, dapprima con il WOOD 110 HUMBROL (due mani) e poi, con passate di lavaggi ad acrilico con terra d'ombra, e terra di Siena.. + nero...

DSC02120.jpg

 

DSC02121.jpg

 

DSC02122.jpg

 

DSC02123.jpg

 

DSC02124.jpg

 

DSC02126.jpg

 

DSC02127.jpg

 

DSC02128.jpg

 

Una volta asciugati gli acrilici,.. sono passato a "lumeggiare" le parti più in rilievo con smalti Humbrol wood 110 e sand yellow 94 (specialmente per i ponti dove si consumava più facilmente)...

 

Adesso dovrò trattare il tutto con le polveri di pastello in zone mirate per ricrearne l'effetto dello sporco e dell'usura sullo scafo....

 

ciaooo

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Ciao Drakkar,

volevo farti una domanda. Ma sei sicuro del pescaggio?? Perche' la carena mi sembra troppo emersa.

Hai fatto delle verifiche sulla linea di galleggiamento??

 

Luca

 

CIAO Luca,.. mah! che dirti,.. mi sono basato sull'illustrazione della Box art,.. anche se non attendibile, mi sembra credibile per quanto concerne il pescaggio...

 

SM4.jpg

 

Poi è ovvio che qualche differenza ci sia.. (se c'è)... se per quello, non è neanche certa che la S. Maria sia proprio così... di questa forma..

 

Ma non si può neanche dire il contrario...

 

ciaooo

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Si in effetti vedo. Il diorama e' identico alla box art. Pero' mi voglio prendere la briga di andarmi a guardare la linea di galleggiamento su qualche modello

in kit. Sai giusto per mia curiosita'.

 

Complimenti per il diorama, molto bello. Hai valorizzato molto il modello.

 

Ciao

Luca

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Si in effetti vedo. Il diorama e' identico alla box art. Pero' mi voglio prendere la briga di andarmi a guardare la linea di galleggiamento su qualche modello

in kit. Sai giusto per mia curiosita'.

 

Complimenti per il diorama, molto bello. Hai valorizzato molto il modello.

 

Ciao

Luca

 

BEH! Luca... mi piacerebbe fosse in legno come il tuo Riva.... ma non ne sarei capace.... :s06:

 

ciaooo

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Bravo marco sta venendo un bel soggetto. :s01: :s20:

 

Guarda questo,magari lo puoi prendere come spunto mettendo la tua Santa Maria. :s01:

 

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.3...1886&type=3

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