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Tensione Nello Stretto Di Hormuz Tra Iran E Usa


Corto Maltese

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"Usa: «Non tollerabile la chiusura Hormuz»

L'Iran aveva minacciato di chiudere lo stretto per ritorsione contro le sanzioni. L'avvertimento della V Flotta

 

MILANO- Tensione alle stelle tra Stati Uniti e Iran. Infatti dopo l'annuncio che Teheran avrebbe chiuso lo stretto di Hormuz, dove passano le esportazioni di greggio degli stati del Golfo membri dell'Opec, se ci fossero ulteriori sanzioni sul petrolio. Ma la V Flotta americana replica: «Ogni impedimento alla navigazione nello stretto di Hormuz non sarà tollerato».

L'AVVERTIMENTO- Insomma l'ipotesi di chiudere il passaggio spaventa. E anche molto. Tanto che il portavoce della flotta non ha dubbi sulla posizione da sostenere. « Il libero flusso di merci e servizi attraverso lo stretto di Hormuz è vitale per la prosperità della regione e globale». Per poi aggiungere: «Chiunque minacci di interrompere la libertà di navigazione in uno stretto internazionale è chiaramente fuori dalla comunità della nazioni. Qualsiasi interruzione non sarà tollerata».

LA MINACCIA- È stato il vicepresidente Mohamed Reza Rahimi a minacciare questa presa di posizione da parte di Teheran nel caso in cui i Paesi occidentali volessero imporre nuove sanzioni sulle consegne di petrolio. Un'ipotesi questa ventilata nel tentativo di bloccare il programma nucleare iraniano. «Non abbiamo alcun desiderio di ostilità o di violenza ... (ma) i nemici rinunceranno ai loro complotti solo il giorno in cui li costringeremo a stare al loro posto», ha spiegato Rahimi. Redazione Online 28 dicembre 2011"

Tratto da http://www.corriere.it/esteri/11_dicembre_...ccdb19a32.shtml

Modificato da Corto Maltese
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in genere quando si fanno queste minacce o si tende allo schrezo o ci sono decenti possiilità di realizzarle. Chissà qual'è la valutazione di affidabilità dei sistemi iraniani....

Mi sbaglierò, ma l'Iran ha tutta l'aria del provocatore. Da una parte abbiamo gli USA che, ovviamente, non si sognano nemmeno di permettere la chiusura dello stretto per ovvi motivi, dall'altra c'è l'Iran che dice "prima di tutto è roba nostra, ne facciamo quel che vogliamo, secondo potrebbe eessere un modo per tenere i nostri avversari al loro posto".

 

Non voglio nemmeno immagine cosa potrebbe venirne fuori se venissero alle mani... :s06:

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in genere quando si fanno queste minacce o si tende allo schrezo o ci sono decenti possiilità di realizzarle. Chissà qual'è la valutazione di affidabilità dei sistemi iraniani....

 

Non penso che sia particolarmente difficile "chiudere" lo stretto di Hormuz, nè che dall'altra parte il suo "sblocco" sia propriamente una passeggiata, anche per la V flotta USA. La reazione americana dovrebbe essere necessariamente "globale", ovvero un nuovo Iraq. Solo che per Desert Storm gli USA hanno avuto tra le mani un movente a cui l'opinione pubblica era molto sensibile (l'aggressione del Kuwait), per il secondo attacco si sono parecchio screditati con la storia delle armi di distruzione di massa, ed ora giustificare agli occhi del mondo una simile reazione per il blocco di uno stretto (per quanto strategicamente importante) potrebbe essere addirittura impossibile.

 

Temo che sfortunate esplosioni in aree militari iraniane siano destinate ad intensificarsi...

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Beh, a onore del vero non pare sia proprio cosi'..... l'Iran ha usato la 'minaccia' dicendo cose molto diverse, come si puo' leggere qui:

 

http://borsaitaliana.it.reuters.com/articl...E7BR01620111228

 

Ovvero: possiamo chiuderlo, ma non lo faremo perchè non ne abbiamo bisogno. Il che e' il segreto di Pulcinella: da 30 anni, ovvero dall'inizio della guerra Ira Iraq, si sono posate mine, avuto danneggiamenti, lanciati missili.....

 

Qui il contesto è diverso: l'Iran ha fatto arrivare la 'minaccia', a seguito dei ripetuti tentativi di molti paesi di inasprire sanzioni ecc ecc, sempre a seguito della presunta minaccia nucleare.

 

Meir Dagan, non esattamente un signor nessuno essendo stato capo del Mossad, ha più volte ribadito che l'Iran non ha alcuna possibilità di costruire una bomba, comunque non entro il 2015, e che un attacco sarebbe catastrofico (per Israele).

 

http://www.nytimes.com/2011/06/04/world/mi...t/04mossad.html

 

Poi di che meravigliarsi: se l'occidente minaccia l'Iran di sanzioni commerciali, loro minacciano noi di problemi economici (non potendo sanzionarci...).

 

Ognuno usa le armi che ha,

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Visitatore giovannibandenere

Solo per dire che - secondo me - un eventuale attacco non sarebbe una catastrofe per Israele; indipendentemente da qualsiasi autorità del Mossad lo abbia detto.

Alla più brutta, muoia Sansone con tutti i filistei. Ma non sarà necesario.

 

Israele è una realtà complessa di molto difficile decrittazione.

azhs7b.jpg

 

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Per quanto riguarda tutto il resto, non escluderei aprioristicamente una guerra di quelle vere.

Forse non in questa circostanza, ma ce ne sarà un'altra e poi un'altra ancora.

Sono in troppi a volerla: i paesi poveri ex-ricchi perchè non hanno nessuna intenzione di morire di fame.

I paesi ricchi perchè hanno scoperto di essere ricchi soltanto di carta straccia.

E l'Europa nel suo miliardo di contraddizioni comincia a capire che se non è UNA, è destinata a scomparire. Non è la prima volta che le capita, ma questa è veramente l'ultima.

Opinioni, Giovanni.

(ps: sempre secondo me, l'Iran non è da solo; è lo strumento di qualcuno)

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rischio di entrare nella fantapolitica, ma è chi si schiera a fianco dell'Iran che preoccupa. rimarrà da solo? arriveranno i draghetti cinesi, l'India o magari la Russia?

 

Caro Dir, da come stanno le problematiche internazionali attuali, dubito che ci sia un appoggio diretto di chicchessia all'Iran, dubito India e Cina, perchè la loro forza stà nelle economie occidentali, come durante la crisi libica, dove hanno rinunciato ad essere preponderanti nel sostituirsi agli Occidentali nell'estrazione del petrolio, piuttosto vedrei un affiancamento con aiuti concreti in sistemi ed alta tecnologia da parte del Cremlino visto il passo da lupo solitario che ultimamente ha la Russia ed i problemi interni di Putin. Visto sotto gli occhi di un capo popolo in difficoltà sarebbe come una manna dal cielo far distogliere gli occhi della popolazione dai brogli interni. In passato sono stato dello stesso parere quando scoppiò la guerra delle Falkland, ricordiamoci che i conservatori della Tatcher avevano problemi insormontabili con scioperi e privatizzazioni, riprendendosi quei piccoli pezzi di UK hanno ricompattato il Paese e hanno risollevato le loro sorti politiche. Quale motivo è più trainante del potere? :s06:

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"Navi Usa passano Hormuz senza problemi

29 Dicembre 2011 19:51 ESTERI

(ANSA) - WASHINGTON - Due navi da guerra americane hanno attraversato senza problemi lo stretto di Hormuz nonostante le minacce iraniane di chiudere il passaggio strategico. Lo ha annunciato la portavoce della Quinta Flotta Usa. La portaerei Uss John C. Stennis e l'incrociatore lanciamissili Uss Mobile Bay ''hanno compiuto un passaggio di routine programmato attraverso lo stretto di Hormuz'', ha precisato. Le due navi americane hanno fatto una sosta nel porto di Jebel Ali, negli Emirati arabi Uniti".

 

Tratto da http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/...000903407.shtml

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"Navi Usa passano Hormuz senza problemi

29 Dicembre 2011 19:51 ESTERI

(ANSA) - WASHINGTON - Due navi da guerra americane hanno attraversato senza problemi lo stretto di Hormuz nonostante le minacce iraniane di chiudere il passaggio strategico. Lo ha annunciato la portavoce della Quinta Flotta Usa.

E qui mi verrebbe da fare il maligno, affermando che le due navi hanno attraversato lo stretto per sottolineare che nulla è cambiato, che si passa senza problemi e che non bastano vuote minaccie per mettergli paura.

 

La portaerei Uss John C. Stennis e l'incrociatore lanciamissili Uss Mobile Bay ''hanno compiuto un passaggio di routine programmato attraverso lo stretto di Hormuz'', ha precisato. Le due navi americane hanno fatto una sosta nel porto di Jebel Ali, negli Emirati arabi Uniti".
Scrivono che la sosta era programmata: non c'è motivo per non credergli però la coincidenza (del passaggio nella giornata di ieri) è sospetta.

 

Ad ogni modo l'Iran non ha detto che bloccano lo stretto, dall'oggi al domani senza alcuna ragione, bensì che se le sanzioni riguardo il loro programma nucleare procederanno o si inaspriranno potrebbero considerarla una mossa per tenere "al proprio posto" gli altri stati.

 

Dal mio punto di vista la situazione è un po' come quando vengono fatti degli ostaggi: la polizia non tratta con i rapitori, per regola e principio, e gli ostaggi sono in balia della determinazione e disperazione dei rapitori; l'Iran può essere paragonato al rapitore, con tutto il rispetto per la citata nazione, e gli ostaggi tutti i naviganti dello stretto. La polizia (che per l'occasione possiamo identificarli negli USA, ma potebbero tranquillamente essere tutte le nazioni che hanno interessi in quell'area) non cede alle richieste e da prova di forza facendo quello che i rapitori hanno minacciato di punire a spese degli ostaggi.

I rapitori dicono "non vogliamo più sanzioni per la categoria!" e la polizia aggiunge severissime pene per complici, familiari e amici dei familiari; i rapitori dicono "dovete liberare Tizio e Caio!" e la polizia arresta pure Sempronio e tutti quelli il cui nome comincia con T, C e S.

 

Il problema è: chi si stufa per primo? Chi ne farà le spese e chi si prenderà la responsabilità di rimettere ordine?

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temo che si stia fornendo il "casus belli" agli statunitensi, che attendono da 30 anni l'occasione come una partita di risico, hanno accerchiato lo "stato canaglia" minando la stabilità interna e togliendo appoggio della comunità internazionale...

il petrolio attira gli interessi di molti, ma i primi che arrivano sono sempre loro."si vis paem para bellum" è il loro pensiero,ma qui solo guerre senza pace.

le tensioni internazionali sono sempre un bell'argomento per distogliere l'opinione pubblica dai fatti di politica/economia interna.

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Visitatore giovannibandenere

Ciao nostromodiroma, devo dire che dopo attenta rilettura ti condivido moltissimo; anche se da un punto di vista che forse è un pò diverso; per come interpreto.

In effetti c'è un "qualcuno" (Russia? Cina?) che si serve dell'Iran, che cerca la lite e offre il casus bellis. Ne ha offerti più d'uno.

Gli Usa non sono particolarmente interessati a quella rotta, ma si sentono o vogliono sentirsi coinvolti in prima persona.

Direi anche per fortuna; pensa se noi italiani chiudessimo il Canale di Sicilia, sai quanti vaffan'kenia ci prenderemmo.

Comunque come già detto prima, sono in tanti a volere la rissa perchè come giustamente dici tu e non solo tu, le crisi e magari anche le guerre sono il miglior antidoto non solo per attrarre le pubbliche opinioni ma anche per una fantastica spesa pubblica, anticamera di ripresa economica con sacrifici non più concertabili ma obbligatori; e con successiva ricostruzione al termine.

Tanto tuonò che piovve.

Ciao Giovanni.

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intervengo ampiamente su questo.

 

Prima, un risvolto "tecnico" che non e' segreto:

 

L' USS Stennis e' la prima del sottogruppo 100.000 tons delle Nimitz, e non ha lo scafo migliorato delle ultime due Nimitz, e il dislocamento maggiore del 10% rispetto al progetto originario ha il suo ovvio impatto, il che va preso in considerazione in questo contesto, visto che nel peggiore dei casi resta imbottigliata per un po' nel golfo persico (una componente delle minacce iraniane essendo appunto la riduzione dei CVBG disponibili in caso di altre emergenze in giro per il mondo....)

 

poi, per rispondere a GBN, quando abbiamo davvero chiuso il canale di Sicilia, alla fine chi ci ha rimesso non e' stata l' Italia.... e qui ci ricolleghiamo a quanto scrivi nell' altro post sui paesi ricchi e poveri ex-ricchi. L' Italia dove la collochi ? e non e' una domanda provocatoria, notoriamente l' Italia e' stata sulla linea tra le maggiori potenze e quelle intermedie, il che ha un peso da non poco, specie dal pdv delle potenze intermedie. Anche per questo il problema europeo va risolto bene ed in maniera duratura (cioe' che vada bene ai cittadini) ASAP, a causa della polveriera in fiamme intorno. Meno banche e finanza e più cittadinanza, insomma.

 

Personalmente trovo che il problema non vada disgiunto da quello del Regno unito e per estensione, della city Londinese; reputo difatti non improbabile un QUARTO Blocco continentale-insulare dopo quello Napoleonico e delle due Guerre Mondiali, e a differenza degli altri tre, la RN non sembra precisamente all' altezza del compito, e forse neanche alla portata della USN....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Visitatore giovannibandenere

Caro dPg,

per me il Regno Unito non costituisce nessun problema; faccia tutto quello che vuole, ma proprio tutto, tutto, tutto.

L'Europa, se mai si farà, non ha bisogno di loro; è semmai vero il viceversa.

Mi perdonino gli anglofili se possono, ma per me l'Inghilterra è una vecchia zitella che gradisce essere spasimata e poi non si concede;

magari avessero i soldi ... invece sono poveri peggio di noi.

 

Ci mancherebbe anche un quarto blocco..! magari con invasione della Russia, così imparano quegli isolani ...

Eppoi, a qual'uopo? cui prodest?

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Con tutto ciò riconosco e sostengo i loro indiscutibili pregi e le loro qualità, la loro storia.

Ma quella storia è finita per sempre, sono stati bravi ma adesso qualcuno gli dica che Napoleone è morto.

Ciao caro dPg, sono soltanto mie opinioni. Giovanni.

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Notizia fresca fresca:

 

 

"Iran, non si fermano i test:

lanciato un altro missile a lungo raggio

Sale la tensione nel Golfo Persico: i militari di Teheran sperimentano nuove armi

 

MILANO- Un'altra giornata di test missilistici per l'Iran. Dopo il lancio di domenica di un missile a medio raggio, l'Iran rilancia la sfida agli Usa che hanno firmato nuove sanzioni contro Teheran con un altro test nel Golfo Persico: i militari hanno sperimentato con un successo, secondo l'agenzia nazionale Irna, un altro vettore a lunga gittata e hanno in previsione di lanciarne altri due nella giornata di lunedì. L'episodio è avvenuto nell'area dello Stretto di Hormutz, considerata strategica per il rifornimento mondiale di petrolio. «Abbiamo lanciato un missile a lunga gittata costa-mare denominato Qader (Capace), che è riuscito a distruggere bersagli predeterminati nel Golfo», ha scritto l'agenzia iraniana citando il vice comandante della Marina Mahmoud Mousavi, che ieri aveva confermato l'altro esperimento spiegando «che si trattava di un missile di produzione interamente iraniana in grado di eludere radar e sistemi elettronici che ne deviano la traiettoria» .

PRODOTTA BARRA DI URANIO- Nella stessa giornata di domenica, gli scienziati del paese guidato da Ahmadinejad hanno annunciato di aver prodotto la prima barra a combustibile a base di uranio arricchito. Un componente fondamentale per la realizzazioni di reattori nucleari: per ora è sarebbe stata inserita all'interno del nocciolo di una struttura utilizzata per la ricerca, ma in futuro potrebbe servire ad alimentare centrali dal momento che le sanzioni internazionali vietano a Teheran di acquistare le barre sul mercato. La Marina militare iraniana intende testare nella giornata di lunedì altri due missili ultramoderni. «Il missile terra-mare a lunga gittata è stato testato con successo per la prima volta», ha annunciato l'agenzia. «Questo missile costruito dagli esperti iraniani è riuscito a raggiungere con successo il suo obiettivo e lo ha distrutto», ha dichiarato l'ammiraglio Mahmoud Mussavi, portavoce delle manovre navali in corso nello Stretto di Hormuz."

 

Tratta da http://www.corriere.it/esteri/12_gennaio_0...cba8ba4ff.shtml

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La mia opinione è che gli Iraniani, soprattutto per motivi di ordine interno, stiano tendendo al massimo la corda: ottengono visibilità sulla stampa internazionale, fanno la faccia feroce verso il Nemico Globale, danno l'impressione all'interno di non aver paura di nulla ... soprattutto di una guerra che riporterebbe tutta la zona all'età della pietra.

Speriamo che, dall'altra parte, si riesca a dare "acqua alle corde": la nostra economia non ha bisogno di una terza guerra in quella zona.

 

poi, per rispondere a GBN, quando abbiamo davvero chiuso il canale di Sicilia, alla fine chi ci ha rimesso non e' stata l' Italia....

Quando è stato ? Nella II GM la Royal Navy riusci sempre a rifornire Malta, anche se a caro prezzo (ma eravamo noi o il X CAT ad aver tentato di chiudere il Canale di Sicilia ?).

 

Personalmente trovo che il problema non vada disgiunto da quello del Regno unito e per estensione, della city Londinese; reputo difatti non improbabile un QUARTO Blocco continentale-insulare dopo quello Napoleonico e delle due Guerre Mondiali, e a differenza degli altri tre, la RN non sembra precisamente all' altezza del compito, e forse neanche alla portata della USN....

 

è interessante la tua idea di quarto blocco, piergiorgio. ma lo intendi solo econmico o anche militare?

La guerra è già in corso, mio buon Piergiorgio, la stiamo combattendo ogni giorno, tra borse, spread, attacchi speculativi, mercati internazionali ed altro e non sappiamo con certezza nemmeno chi è il nemico e chi sono gli amici. :s05:

La Royal Navy non sarebbe riuscita a bloccare il Continente neanche durante la II GM senza l'aiuto a Stelle e Strisce.

La US Navy non è costruita per bloccare il Continente, ma per "dominare le onde". :s01:

Ciao e buon 2012.

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Rispondo ad Odisseo.

 

Il punto non e' solo l' aggressione economico-finanziaria, che parte principalmente oltremanica ed oltreatlantico, allo scopo di spezzare l' unità europea. Presumo che prima o poi sara' inevitabile il passare alle vie di fatto, il che non è necessariamente a nostro sfavore. Gli Stati Uniti sono consapevoli che non possono permettersi una guerra "classica" contro le tre o quattro Potenze europee (continentali) in quanto le perdite comprometterebbero seriamente il loro dominio del mare, e indebolirebbero il loro dominio dell' aria, oltre a perdere alleati chiave, mentre il Regno Unito, che e' dipendente molto più di prima dalle importazioni e ha la sua storica prima (e principale) linea di difesa ai minimi storici (non si era mai vista una RN senza First Rates, o capital ships....)

 

Tralascio i dettagli tecnici, bastera' accennare alla "campana inversa" delle prestazioni areonautiche tra le due sponde dell' Atlantico che discende dal fatto che F-22>Typhoon>F-18E quindi per la USN e' una partita dura, specie se non ci stanno sufficienti -22 rischierati in UK ed al fatto che le navi del commercio di oggi sono, per dirla gentilmente, "troppe uova in un paniere" e basterebbe una giornata particolarmente fortunata per il naviglio subacqueo continentale per rovinare, e non poco, le condizioni interne del Regno Unito....

 

Vedete voi.....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Queste le odierne novità:

 

 

"L'Iran: «Via la portaerei americana»

Teheran insiste e minaccia ritorsioni

Terminate le esercitazioni nel Golfo di Oman, le Forze Armate hanno provato la serrata dello Stetto di Hormuz

«Consigliamo vivamente alla portaerei americana che ha attraversato lo stretto di Hormuz e che attualmente si trova nel Golfo di Oman di non ritornare nel

 

Golfo Persico. La Repubblica Islamica d'Iran non ha l'intenzione di ripetere questo consiglio».

Proseguono le tensioni in Medio Oriente dopo le esercitazioni navali che per dieci giorni si sono svolte nello scenario dello Stretto di Hormuz. Teheran avvisa Washington e l'Occidente attraverso le parole di Ataollah Salehi, Comandante in Capo delle Forze armate, riportate dall'Agenzia di stato Irna.

IRRAZIONALE - La scorsa settimana, nel cuore delle 10 giorni di esercitazioni, la portaerei a propulsione nucleare Uss Stennis ha lasciato il Golfo Persico facendo rotta sul Golfo di Oman e, contemporaneamente, gli Stati Uniti hanno criticato in maniera ufficiale il «comportamento irrazionale» di Teheran, sottolineando come non saranno tollerati «intralci al traffico marittimo nello Stretto di Hormuz», proprio mentre la marina iraniana effettuava esercitazioni in tal senso.

PETROLIO - Lo stretto di Hormuz, tra Iran, Emirati Arabi e Oman, è una delle principali rotte per il transito del petrolio proveniente dall'Iraq e dal Kuwait verso il Mar Arabico e gli oceani: vi transita circa un terzo del greggio mondiale. Negli scorsi mesi l'Iran ha più riprese affermato di poter chiudere lo Stretto se il Paese venisse colpito da ulteriori sanzioni contro le esportazioni petroliere, come minacciano Stati Uniti e paesi dell'Unione europea se Teheran non dovesse rinunciare al suo programma nucleare. Domenica scorsa gli scienziati del paese guidato da Mahmud Ahmadinejad hanno confermato la realizzazione di una barra a combustibile a base di uranio arricchito, un componente fondamentale tanto per la ricerca scientifica quanto per la realizzazioni di reattori nucleari.

MINACCIA - Lunedì, poi, la marina iraniana ha effettuato dei test con numerosi missili da crociera con gittata di 200 km, in grado quindi di colpire sia bersagli sullo Stretto di Hormuz sia nei Golfi Persico e di Oman. Ulteriori esercitazioni delle Forze Armate di Teheran sono previste nelle prossime settimane. La Marina militare, infatti, è responsabile per quanto riguarda il Golfo di Oman e i Guardiani della Rivoluzione, meglio noti come Pasdaran, svolgono annualmente esercitazioni nel Golfo Persico. Redazione Online 3 gennaio 2012"

Tratto da http://www.corriere.it/esteri/12_gennaio_0...25975e917.shtml

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Piergiorgio, scusami: tu credi veramente alla possibilità di una guerra nel senso classico della parola tra Anglosassoni ed Europei ?

 

... cioè tra le Democrazie Anglosassoni e le Democrazie Europee ? :s01:

 

E chi lo sa cosa potrebbe succedere tra dieci o venti anni?

Certo che finora l'Unione Europea sembra niente più che un bluff riuscito male, ma da questo a una "guerra di secessione europea" il passo sembra veramente grande. Il rischio, semmai, mi sembra quello di un risveglio tedesco.

Un LIMES di qualche tempo fa ipotizzava il ritorno a due blocchi contrapposti, con USA e Cina da una parte e Germania e Russia dall'altra, con il resto d'Europa spezzettato in tanti vassalli dell'una o dell'altra parte.

 

Dal sito di LIMES:

chimericaeurussia800.jpg

 

Fantascienza? Chissà...

Saluti :s03:

Modificato da LT Melekhin
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Visitatore giovannibandenere

E' dai tempi della GM.1 che esiste una normale competizione tra gli stili di vita americano ed europeo.

Loro ci accusano di guardare troppo al sociale costosissimo trascurando tutto il resto;

viceversa noi li accusiamo di guardare troppo al profitto trascurando tutto il resto.

Siccome mi sembra un pò pochino per scatenare una guerra di quelle vere, può darsi che esistano situazioni gravissime che al momento non conosco.

Naturalmente avrei bisogno di conoscere nel dettaglio questi motivi.

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Immagino un fantastico scenario di guerra Usa+Uk contro Eu.

L'Europa Unita è talmente disunita che al momento e fino al sine die, potrebbe condurre soltanto una guerra contro le mosche e con esito incerto.

In conclusione non sbarchiamo in GB neanche questa volta, gli americani sono già presenti in forze in Europa e ci riconducono alla ragione in quattro e quattr'otto.

La sola ad avere -a torto o a ragione, velleitariamente o non velleitariamente- motivi di rancore verso gli Usa, è la Francia a partire dal 1918 e fino alla Guerra del Golfo-2.

Resterebbe solo lei col cerino in mano ma lo spengerebbe facendo finta di niente, magari dando la colpa ai soliti italiani.

La strana guerra europea vista da gbn.

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beh, scherzando, ma fino a un certo punto, direi che l' asso nella manica dell' Italia e' proprio la Capitale :s10:

 

Fuor di facezia, la carta postata da Iskandar non rende bene il punto cruciale, servirebbe una carta politica geograficamente completa, come questa:

 

il Primo Impero ai tempi del Divo Trajano

 

da cui emerge il vero punto chiave: il Limes europeo ricercato prima da Cesare e poi Trajano e' stato raggiunto, con le grosse implicazioni di sicurezza che porta, ed la crescita in sicurezza dell' UE avrebbe presto portato all' allargamento verso sud e sud-est, il che avrebbe compromesso per sempre (o quasi) qualsiasi altro sogno imperialistico.

 

Poiche', come ho gia' fatto notare, una guerra sarebbe autodistruttiva per l' Occidente anche senza l' uso di armi nucleari, si e' scelto di guerreggiare economicamente, ed e' questa la situazione attuale; finalita' di questa guerra economica e' la disintegrazione dell' UE, cosa che i Paesi dell' UE non possono permettersi.

 

continuerò, forse, più avanti.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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l'impero Romano, la prima società globalizzata.

ed anche abbastanza estesa...

map_traiano.gif

... ora come allora, però, qualche migliaio di chilometri più a destra c'è l'impero cinese.

Ciao.

 

P.S.: ... ed ora anche l'India, il Giappone, il Brasile, il Sud Africa (spero di non dimenticare nessuno :s01: ).

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Visitatore giovannibandenere

Ci sarebbe anche Israele che ha ancora il dentino un pò avvelenatello nei confronti di Tito e Adraino, alla terza volta dice per via di un certo Shimon Bar Kokhba che non ci stava...

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brevemente @Odisseo:

 

e' per questo che ho scritto:

 

il che avrebbe compromesso per sempre (o quasi) qualsiasi altro sogno imperialistico.

 

:s02:

 

@Bande Nere: In realta' entreremmo in un campo OT molto particolare ma basti dire che e' da tempo che ho un intuizione in merito all' assedio di Gerusalemme, mi sembra che ne avevo gia' accennato; basti dire che gli antichi romani avevano un singolare rito religioso-metafisico usato durante gli Assedi, in cui si prometteva al Genius Loci della citta' assediata un più grande culto a Roma se lasciavano che i Romani prendessero la città assediata... fin qui nulla di anormale, solo che... attenzione.... Quale e' (o era) il Genius Loci di Gerusalemme ?? Il fatto che questa solenne promessa solenne sia stata fatta e mantenuta dal Divino Tito mi sembra "leggermente" comprovato dall' esistenza continuata del Pontefice Massimo e dall' esistenza della sede apostolica in Roma, oltre che della continuata ed ininterrotta presenza della Gens Judaica in Roma (di cui vado fiero di essere parte).

 

Una mia preoccupazione e' che questo "secondario" dettaglio della Storia Romana venga ben utilizzato dalla Gens Judaica in caso di collasso dei Eretz Ysrael, con conseguenze semplicemente inimmaginabili. la potenza metafisica di Roma non e' da sottovalutare di certo, e sotto una guida Ebraica (gente dalla dura cervice con un altissima predisposizione per le cose metafisiche...) porterebbe a fenomeni interessanti (per dire il minimo....)

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Visitatore giovannibandenere

Caro Piergiorgio, stiamo davvero scivolando fuori tema. Poi ritorniamo al tema originario.

Quella di Eretz Ysrael è una storia infinita con diverse interpretazioni.

Si va dal biblico al pragmatico e per "collasso di Eretz Ysrael" dipende da cosa si intende per Eretz Ysrael.

Cmq si, per un verso o per un altro le sonseguenze sarebbero piuttosto brutte, l'ho sempre sostenuto.

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Tornando al tema in corso (anche quello OT) perchè gli Usa dovrebbero temere così tanto una EU inesistente, quando nemmeno gli europei la vedono questa Europa?

La temono così tanto da volerla distruggere ancora allo stato fetale?

Io credo che loro abbiano bisogno di una Europa forte, autosufficente e che sia capace di arrangiarsi da sola, ne hanno abbastanza di farci da badante;

il problema vero per loro è il drago cinese e l'orso russo che continua a guardare a ovest e che ha -la Russia sì !- comprensibili interessi in una Europa a pezzettini.

Il resto è tutta concorrenza ed i mali dell'Europa sono imputabili ai soli europei;

dovremmo smetterla di accusare a turno americani, tedeschi, inglesi, francesi;

dovremmo smettrla di cercare alibi e finalmente guardarci allo specchio: l'Europa dipende solo dagli europei, se vogliono; altrimenti, ciccia.

Il tutto è: secondo me.

Ciao giovanni.

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  • 3 weeks later...

Un aggiornamento riguardo la faccenda da un ARTICOLO del Corriere della Sera: l'ONU ha ha deciso di attuale un embargo petrolifero contro Teheran a causa del programma nucleare. Gli appartenenti all'ONU avranno tempo fino all'1 luglio per rescindere i contratti petroliferi in corso con l’Iran, icontratti appena firmati saranno invece annullati immediatamente.

 

Gli USA hanno fatto scortare la vecchia Abe (leggasi portaerei USS Abraham Lincoln) all’interno del Golfo per mettere un "piede nella porta", nel caso in cui l'Iran decida di attuale la minaccia di chiudere lo stretto di Hormuz.

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Un aggiornamento riguardo la faccenda da un ARTICOLO del Corriere della Sera: l'ONU ha ha deciso di attuale un embargo petrolifero contro Teheran a causa del programma nucleare. Gli appartenenti all'ONU avranno tempo fino all'1 luglio per rescindere i contratti petroliferi in corso con l’Iran, icontratti appena firmati saranno invece annullati immediatamente.

 

Gli USA hanno fatto scortare la vecchia Abe (leggasi portaerei USS Abraham Lincoln) all’interno del Golfo per mettere un "piede nella porta", nel caso in cui l'Iran decida di attuale la minaccia di chiudere lo stretto di Hormuz.

 

Nel gruppo navale c'erano anche un'unità inglese e una francese. Una bella dimostrazione, non c'è che dire!

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web120119nyl945272.jpg

 

Dal sito US Navy:

120119-N-YL945-272 ARABIAN SEA, (Jan 19, 2012) The Nimitz-class aircraft carriers USS Abraham Lincoln (CVN 72) and USS John C. Stennis (CVN 74) join for a turnover of responsibility in the Arabian Sea. Both ships are deployed to the U.S. 5th Fleet area of responsibility. (U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 2nd Class Colby K. Neal/Released)

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sembra che al Task Group americano si siano unite unità Francesi e inglesi. vi riporto l'articolo di defencetalk a link http://www.defencetalk.com/british-french-...f-hormuz-39956/

 

 

British, French ships join US carrier in Strait of Hormuz

 

 

British and French ships joined a US carrier group in a six-strong flotilla of warships which passed through the sensitive Strait of Hormuz, Britain's Ministry of Defence said.

 

The ministry said a Royal Navy frigate, HMS Argyll, was part of a US-led carrier group to sail through the waterway which Iran has threatened to close over Western moves to impose new sanctions over Tehran's nuclear programme.

 

A spokesman said: "HMS Argyll and a French vessel joined a US carrier group transiting through the Strait of Hormuz, to underline the unwavering international commitment to maintaining rights of passage under international law."

 

He said Britain maintained "a constant presence in the region as part of our enduring contribution to Gulf security".

 

British warships have been patrolling in the Gulf continuously since the 1980s.

 

The US aircraft carrier USS Abraham Lincoln on Sunday passed through the Strait and is now in the Gulf, the Pentagon said.

 

"USS Abraham Lincoln ... completed a regular and routine transit of the Strait of Hormuz... to conduct maritime security operations as scheduled," Pentagon spokesman Navy Captain John Kirby said in an email to AFP.

 

"The transit was completed as previously scheduled and without incident."

 

The carrier, which can have up to 80 planes and helicopters on board, was escorted by the guided-missile cruiser USS Cape St George and two destroyers.

 

While allied ships often participate in US naval exercises and sometimes are part of joint naval flotillas, the presence of British and French ships seemed to be a message to Tehran about the West's resolve to keep the route open.

 

Iran's military and political leaders had warned they could close the strait -- a key transit route for global oil supplies -- if increased Western sanctions over Tehran's suspect nuclear program halt Iranian oil exports.

 

The Islamic republic's navy had also warned it will react if the United States tried to redeploy one of its aircraft carriers to the waterway.

 

US Defense Secretary Leon Panetta has repeatedly said that closing the strait would cross a "red line." Two of the 11 US aircraft carriers are currently in the region.

 

Since then, Iran has tried to ease tensions, with Foreign Minister Ali Akbar Salehi saying last week that Tehran had never tried to close the strait.

 

We want peace and stability in the region," Salehi said.

 

European Union foreign ministers meeting in Brussels on Monday are expected to agree to sanction Iran's central bank and announce an embargo on buying Iranian oil.

 

The United States, France, Britain and Germany accuse Iran of seeking to build a nuclear bomb, but Tehran says its nuclear drive is peaceful.

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  • 2 weeks later...

Sebbene non legato al movimento di unità navali, questo ARTICOLO mette in evidenza aspetti preoccupanti: Teheran avrebbe accumulato abbastanza materiale da costruire fino a quattro bombe atomiche.

 

La notizia arriva dal Mossad, i servizi di intelligence israeliani, a monte di una escalation di minacce e spostamenti di forze navali, come abbiamo visto nelle settimane scorse.

 

A questo punto non riesco a immaginare il prossimo passo...

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