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Compito In Classe Per Comandanti


pugio

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Comandanti buongiorno.

Vorrei presentare un "compito in classe" di natura navale, pensando al Comandante Alagi come "Professore" di correzione o da Lui designato come tale.

 

PROBLEMA

 

Abbiamo 4 incrociatori ormeggiati a Suez, e più precisamente i seguenti tipi:

 

N.1 incrociatore Nachi

N.2 incrociatore Zara

N.3 incrociatore Devonshire

N.4 incrociatore Houston

 

Calcolare, in base alle caratteristiche peculiari di ciascuna unità, su una rotta di 5000 miglia nautiche Suez - Singapore l'ordine di arrivo delle varie unità tenendo conto di condizioni marine e metereologiche ideali, ad una velocità di 20 nodi costante. Calcolare anche quale unità potrebbe non arrivare per problemi di autonomia.

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Comandanti buongiorno.

Vorrei presentare un "compito in classe" di natura navale, pensando al Comandante Alagi come "Professore" di correzione o da Lui designato come tale.

 

PROBLEMA

 

Abbiamo 4 incrociatori ormeggiati a Suez, e più precisamente i seguenti tipi:

 

N.1 incrociatore Nachi

N.2 incrociatore Zara

N.3 incrociatore Devonshire

N.4 incrociatore Houston

 

Calcolare, in base alle caratteristiche peculiari di ciascuna unità, su una rotta di 5000 miglia nautiche Suez - Singapore l'ordine di arrivo delle varie unità tenendo conto di condizioni marine e metereologiche ideali, ad una velocità di 20 nodi costante. Calcolare anche quale unità potrebbe non arrivare per problemi di autonomia.

 

N.B. Si può anche sceglere una velocità di 28 nodi

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SVOLGIMENTO

 

Secondo me dovrebbe essere questo:

 

A 20 NODI

N.1 Houston

N.2 Nachi

N.3 Devonshire

N.4 Zara ma con serio dubbio data l'autonomia

 

A 28 NODI

Credo sia solo lo Houston ad avere probabilità di arrivare a Hong Kong.

 

In attesa di correzione :s01:

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Scusa ma se vanno alla stessa velocità come puoi esserci un ordine d'arrivo, al limite qualcuno che non c'è la fa per mancanza d'autonomia

 

Hai ragione, me ne sono avveduto dopo, e ho corretto a 28 nodi, ma forse è più giusto dare libertà di velocità, fermo restando i 28 nodi max.

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Il problema è interessante: bisogna vedere quale fra di questi aveva la "velocità economica" più elevata, perché partendo a 28 nodi non arrivano nemmeno ad uscire dal Mar Rosso.

 

Lo Zara potreva fare, a 16 nodi, 5361 miglia

 

Il Nachi 5100 a 18

 

Il Devonshire 9120 a 12

 

Lo Houston 13000 (i soliti esagerati :s10: ) a 15

 

Quindi sia Devonshire che Houston dovrebbero avere margine per andare oltre l'andatura economica. Ma così sulla carta non si può prevedere gran che. Bisognerebbe osservare e confrontare i grafici del consumo/velocità di ogni nave, e tener presente l'usura e l'efficienza delle macchine al momento della corsa.

Una cosa del genere, ma con un solo concorrente, fu fatta dai tedeschi, che sfiancarono il Von Der Tann portandolo ad una media di 24 nodi fino a Tenerife: per tutto il resto della sua carriera quella nave ebbe noie alle macchine dovute a quella galoppata.

Più in piccolo, al rientro dalla rivista navale di Spithead del 1953 lo Sverdlov ed il Tre Kronor improvvisarono una corsetta per il Mare del Nord e l'italo-svedese (anche il russo in realtà aveva parenti lontani in Italia, ma la razza del Tre Kronor era meno ibridata) non ebbe problemi a tenersi il russo dietro per tutto il percorso.

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Complimenti per l'iniziativa: seguo da vicino lo svolgimento del compito in classe.

E a chi copia, una bella nota sul registro e una visitina nell'ufficio del preside (Totiano ?) :s03:

 

Più in piccolo, al rientro dalla rivista navale di Spithead del 1953 lo Sverdlov ed il Tre Kronor improvvisarono una corsetta per il Mare del Nord e l'italo-svedese (anche il russo in realtà aveva parenti lontani in Italia, ma la razza del Tre Kronor era meno ibridata) non ebbe problemi a tenersi il russo dietro per tutto il percorso.

Mi risulta che - in tempi più recenti - una nostra "Maestrale" si sia impegnata in una gara di velocità - con partenza da fermo - avendo come avversario una fregata inglese (direi tipo "Amazon") che fu regolarmente battuta.

Su You tube dovrebbe esserci il filmato, chi avesse tempo e voglia i cercarlo... :s02:

Modificato da Alagi
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Il problema è interessante: bisogna vedere quale fra di questi aveva la "velocità economica" più elevata, perché partendo a 28 nodi non arrivano nemmeno ad uscire dal Mar Rosso.

 

Lo Zara potreva fare, a 16 nodi, 5361 miglia

 

Il Nachi 5100 a 18

 

Il Devonshire 9120 a 12

 

Lo Houston 13000 (i soliti esagerati :s10: ) a 15

 

Quindi sia Devonshire che Houston dovrebbero avere margine per andare oltre l'andatura economica. Ma così sulla carta non si può prevedere gran che. Bisognerebbe osservare e confrontare i grafici del consumo/velocità di ogni nave, e tener presente l'usura e l'efficienza delle macchine al momento della corsa.

Una cosa del genere, ma con un solo concorrente, fu fatta dai tedeschi, che sfiancarono il Von Der Tann portandolo ad una media di 24 nodi fino a Tenerife: per tutto il resto della sua carriera quella nave ebbe noie alle macchine dovute a quella galoppata.

Più in piccolo, al rientro dalla rivista navale di Spithead del 1953 lo Sverdlov ed il Tre Kronor improvvisarono una corsetta per il Mare del Nord e l'italo-svedese (anche il russo in realtà aveva parenti lontani in Italia, ma la razza del Tre Kronor era meno ibridata) non ebbe problemi a tenersi il russo dietro per tutto il percorso.

 

Quindi, tenendo condo dei dati del Comandante Secondo Marchetti, e non avendo le effettive tavole di paragone autonomia/velocità, non è azzardata l'ipotesi che a 20 nodi, si avrebbe una situazione simile:

N.1 Houston

N.2 Nachi

con seri dubbi se il Zara e il Devonshire arrivano a Hong Kong ???

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Inserisco una variabile al compito in classe:

proviamo a considerare una o più soste in porti intermedi per il rifornimento di nafta... Ciò consentirebbe il mantenimento di velocità medie più alte (ma non "tiriamo" gli apparati motori a 28 nodi per 5.000 miglia, sennò si fonde tutto. :s02:

 

Bisogna quindi calcolare le nuove rotte, le relative distanze e il tempo necessario per raggiungere i porti, come pure le eventuali miglia in più da percorrere.

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tabella copiata dal sito del canale di Suez

 

la prima colonna è per POrt Said la seconda per Suez, si vede che Suez Singapore è 4927 Mg.

 

Distanza da A Port-Said in miglia Distanza da Per Suez in miglia

Pireo 593 Aden 1316

Odessa 1128 Dubai 2836

Genova 1419 Mombasa 7907

Marsiglia 1412 Capo di Buona Speranza 5214

Gibilterra 1913 Karachi 2772

Rotterdam 3274 Mumbai 2959

Liverpool 3174 Singapore 4927

Göteborg 3718 Fremantle 6214

Gdynia 4087 Sydney 8209

Dakar 3411 Hong Kong 6387

New York 5114 Shanghai 7119

New Orleans 6483 Yokohama 7819

Rio de Janeiro 6103 Inchon 7479

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Per le unità che fanno operazioni di bunkeraggio sceglierei Gibuti che dista circa 1200 miglia nautiche sa Suez, quindi rimarrebbero circa 3.70miglia nautiche per arrivare a Singapore:

Lo Houston potrebbe farcela senza scalo a Gibuti, mantenendo una ipotetica velocità di 22 nodi;

Il Nachi facendo bunkeraggio ridotto di 1800 tons, per guadagnare tempo,( stimando 10 ore?? di bunkeraggio) e nella tratta Gibuti Singapore aumentando la velocità a 25 nodi potrebbe quasi recuperare sullo Houston

Mia personale opinione è che il Zara, facendo bunkeraggio totale, ma mantenendo una velocità stimata più alta nella prima tratta, sia un buon terzo arrivato, anche se il Devonshire avrebbe ottime chance.

Però suppongo che dovrei anche tener conto del dislocamento delle unità :s12: :s12: :s12:

Anche se grosso modo siamo più o meno là :s14:

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Non ho capito molto bene, ma mi intriga! :s20:

Se vanno tutti alla medesima velocità, ammesso che abbiano tutti un'autonomia adeguata al raggiungimento del punto, arriveranno tutti nello stesso momento; per fare un calcolo approssimativo credo che servano altri dati, come le motorizzazioni, i consumi, il carico e compagnia bella, no?

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Non ho capito molto bene, ma mi intriga! :s20:

Se vanno tutti alla medesima velocità, ammesso che abbiano tutti un'autonomia adeguata al raggiungimento del punto, arriveranno tutti nello stesso momento; per fare un calcolo approssimativo credo che servano altri dati, come le motorizzazioni, i consumi, il carico e compagnia bella, no?

 

Bisogna tenere conto delle caratteristiche di massima delle varie unità: prendendo per riferimento indicativo(data la mancanza delle tabelle reali) quelle postate da Secondo Marchetti :s01:

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Dati che potrebbero servire:

 

Nachi 12 caldaie Kanpon 130.000 shp

Houston 8 caldaie White Foster 107.000shp

Zara 8 caldaie Thornycrof 95.000 shp

Devonshire 8 caldaie Parson 80.000 shp

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Bisogna tenere conto delle caratteristiche di massima delle varie unità: prendendo per riferimento indicativo(data la mancanza delle tabelle reali) quelle postate da Secondo Marchetti :s01:

Integro i dati relativi all'autonomia di queste unità, considerando i valori più bassi e quindi più realistici:

 

Classe "Zara":

4.480 mg a 16 nodi

3.000 mg a 18 nodi

1.150 mg a 31 nodi

(nafta 2.300 - 2.400 tonn)

[da: Bagnasco/De Toro, Le navi da guerra italiane 1940-1945, Parma, Albertelli, 2004]

 

Classe "County"

10.400 mg a 12 nodi

9.900 mg. a 14 nodi

2.300 mg. a 31 nodi

(nafta ca- 3.000 tonn)

[da: N. Friedman, British cruisers, Londra, Seaforth, 2011 e Giorgerini, Gli incrociatori della seconda guerra mondiale, Parma, Albertelli, 1974]

 

Classe "Northampton"

7.280 mg a 15 nodi

5.250 mg a 20 nodi

(nafta 2.957 tonn)

[da: N. Friedman, U.S. cruisers - an illustrated design history, Annapoilis, USNI, 1984]

 

Si tratta di quanto più vicino ai dati delle tabelle ufficiali delle tre Marine, essendo i volumi sopra indicati basati su dati ricavati da documentazione degli enti tecnici della regia MArina, della Royal Navy e dell'U.,S. Navy.

 

Per i "Nachi" l'opera da consultare (che io purtroppo non ho) è:

Lacroix/Wells, Japanese cruisers of the Pacific War, Londra, Chatham Publishing 1999

comunque dovremmo stare su:

8.500 mg. a 14 nodi

7.000 mg. a 16 nodi

 

Spero che possa servire per il compito in classe... :s02:

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Integro i dati sul NACHI. 2470 t nafta, 8.000 miglia a 14 nodi (8.500 dopo la modernizzazione del 1939-41, con 130.250 shp, 33.8 nodi max). 10.000 /12.374 dislocam. standard/in carico normale, 130.000 shp, 35.5 nodi; dopo la modernizz. 13.000/14.980 t

 

Fonte: Jentschura, Jung, Mickel, "Warships of the IJN, 1869-1945", Arms & Armour Press, 1977.

 

P.S. Osservo che dei quattro solo il DEVONSHIRE è arrivato a fine carriera (a Singapore?).

Modificato da de domenico
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STEP 1 Suez - Gibuti

 

Secondo i miei calcoli, tutte e 4 le navi possono arrivare a Gibuti più o meno nel medesimo tempo, tenendo il conto di una velocità di circa 25 nodi con un consumo +o- di:

Nachi circa 1500 tonnellate

Zara " 1700 "

Houston " 1900 "

Devomshire 1600 "

 

Tenuto conto di una distanza di circa 1200 nm Suez-Gibuti , velocità 25 nodi, tempo +o- 50 ore.

Svilupperò quanto prima i calcoli da Gibuti a Singapore.: e qui si possono cominciare ad avere delle belle sorprese!! :s07: :s07:

Chiedo al professore di sottoporre a verifica questi miei calcoli. :s01: :s01:

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STEP 1 Suez - Gibuti

 

Secondo i miei calcoli, tutte e 4 le navi possono arrivare a Gibuti più o meno nel medesimo tempo, tenendo il conto di una velocità di circa 25 nodi con un consumo +o- di:

Nachi circa 1500 tonnellate

Zara " 1700 "

Houston " 1900 "

Devomshire 1600 "

 

Chiedo al professore di sottoporre a verifica questi miei calcoli. :s01: :s01:

Sostanzialmente corretti. :s01:

 

 

Chiedo l'inserimento, quale concorrente nr.5 (fuori concorso) del GRAF SPEE :s03: :s03: :s03:

Se non vado errato, accreditato di 8900 miglia di autonomia a 20 nodi

 

Molto grossolanamente, potrebbero corrispondere a poco più di 5000 miglia a 26 nodi... (?) :s10:

Considerando la curva parabolica dei consumi direi 3.000 / 3.500 mg max. :s02:

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Bisogna anche tener presente che una nave non può sviluppare velocità elevate per lunghi periodi. Gli stacchi al di sopra dei 20 nodi non dovrebbero durare più di una mezza giornata, a meno che le navi non possano essere considerate a perdere. Teoricamente, ci dovrebbero essere fra di queste delle navi che possono forzare più di altre in virtù della robustezza, dell'usura e dello stato di manutenzione delle macchine.

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entro un'attimo poi torno alla finestra, promesso.

non credo si acorretto inserire le variabili in questo gioco, sono tali e tante che potrebbero falsare i valori in campo che, invece, è probabilmente piu giusto rimangano quelli di progetto.

 

per avere un'idea, oltre alla forza del mare e alle andature di massima forza continuativa, che sono differenti da nave a nave, entrano in gioco il carico dell'unità (in pace, in guerra, ritorno da missione di guerra), lo stato della carena, i consumi dei lubrificanti, le manutenzioni periodiche di cui i macchinari necessitano e che obbligano alla fermata di un macchinario. se poi volete entra anche in campo la sensibilità alle avarie e alle temperature esterne che possono variare le prestazioni delle navi.

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Considerando la curva parabolica dei consumi direi 3.000 / 3.500 mg max. :s02:

 

Questo il mio calcolo:

In assenza di dati ottenuti sul campo (non ne ho a disposizione), quindi da un punto di vista puramente teorico, la potenza varia con il cubo della velocità.

Il rapporto tra 26 e 20 nodi è pari a 1.3 ed il suo cubo corrisponde a 2.197; ne consegue che, ipotizzando un consumo specifico costante alle varie andature (cosa ragionevolmente possibile per un diesel), i consumi a 26 nodi dovrebbero essere 2.197 volte superiori a quelli a 20 nodi.

Valutando il dato iniziale di autonomia (8900 miglia a 20 nodi), l'unità impiegherebbe 445 ore per esauirire il proprio combustibile; ne consegue che a 26 nodi, con consumi 2.197 volte superiori, l'autonomia oraria si ridurrebbe a 445/2.197= 202 ore circa.

Con andatura 26 nodi, in 202 ore si percorrono circa 5250 miglia.

 

Chiedo pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, una revisione del giudizio :s03: :s03: :s03:

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Chiedo pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, una revisione del giudizio :s03: :s03: :s03:

Aveva sbagliato i calcoli.

Giudizio rivisto e rovesciato! :s03:

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STEP 2 Gibuti-Singapore.

 

Come dicevo nello step precedente, secondo me qui la partita si gioca sul giusto bilanciamento consumo/velocità.

Sicuramente tutte e quattro le unità fanno carico massimo di carburante, sopratutto il Zara che suppongo dovrà fare un'altra sosta per carburante, a meno che non voglia arrivare a Singapore mantenendo una velocità non superiore ai 12 nodi. Potrebbe effettuare la seconda sosta rifornimento a Colombo, ma sicuramente è tra le ultime ad arrivare a Singapore.

to be continued.....

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Dati che potrebbero servire:

 

Nachi 12 caldaie Kanpon 130.000 shp

Houston 8 caldaie White Foster 107.000shp

Zara 8 caldaie Thornycrof 95.000 shp

Devonshire 8 caldaie Parson 80.000 shp

 

Unità classe GRAF SPEE (1936):

  • Otto motori diesel MAN a 9 cilindri in linea, su due assi (4+4)
  • Potenza complessiva 54000 HP
  • Velocità massima 28.5 nodi

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Analizzo i dati del Nachi.

Prendendo in considerazione l'ammodernamento del 39/41.

Con il carico massimo di combustibile può contare su un raggio di azione di circa 8.200 miglia: la distanza da percorrere per arrivare a Singapore è circa 5000 nm. Impostando una velocita di 18 nodi, e mantenendola per circa 200 ore copre una distanza di 3700 miglia con un consumo stimato di circa 1700/1800 tonnellate.Con una rimanenza di circa 600 tonnellate, e considerando l'alleggerimento di peso, e impostando una velocità a 21 nodi dovrebbe ( :s01: ) riuscire ad arrivare a Singapore dopo 60 ore dall'ultimo punto. Quindi un tempo di attraversata Gibuti Singapore di circa 260 ore. Mantenendo un'andatura che non sottopone a sforzo le macchine, data anche una potenza di 130.000 shp, penso che il Nachi possa agevolmente fare questa rotta senza nessun problema meccanico.

Devo analizzare le rimanenti... :s01: :s01:

2ro26wo.jpg

Modificato da pugio
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Analizzo i dati del Zara:

Partito da Gibuti con il carico massimo di combustibile di 2400 tonnellate mette prua verso Colombo (Sry Lanka) pari al una distanza da Gibuti di circa 4000 miglia. Imposta una velocità di 16 nodi per coprire la distanza in sicura autonomia. In 250 ore percorre la distanza.A Colombo si rifornisce ,diciamo 10 ore, e riparte per coprire la rotta Colombo Singapore di circa 2.700 miglia. Per recuperare le ore perdute imposta una velocità di 22 nodi per coprire in circa 120 ore la distanza fino a Singapore dove giunge dopo 380 ore di navigazione complessiva e con una percorrenza maggiore di circa 1900 miglia in più.

5e6ct3.jpg

Modificato da pugio
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Analizzo i dati del Zara:

Partito da Gibuti con il carico massimo di combustibile di 2400 tonnellate mette prua verso Colombo (Sry Lanka) pari al una distanza da Gibuti di circa 4000 miglia. Imposta una velocità di 16 nodi per coprire la distanza in sicura autonomia. In 250 ore percorre la distanza.A Colombo si rifornisce ,diciamo 10 ore, e riparte per coprire la rotta Colombo Singapore di circa 2.700 miglia. Per recuperare le ore perdute imposta una velocità di 22 nodi per coprire in circa 120 ore la distanza fino a Singapore dove giunge dopo 380 ore di navigazione complessiva e con una percorrenza maggiore di circa 1900 miglia in più.

5e6ct3.jpg

 

Chiederei verifica dei calcoli........ande evitare errori clamorosi :s03: :s03: :s03:

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Analizzo i dati dello Houston.

Anche lui parte da Gibuti con il carico massimo di combustibile, 2900 tonnellate. In effetti è l'unità più avvantaggiata:

difatti, avendo un' autonomia di circa 5200 miglia ad una velocità di 20 nodi, impostata questa velocità copre la distanza da Gibuti a Singapore in circa 248 ore, arrivando in piena sicurezza di autonomia e senza danno alcuno alle macchine. Al momento sembre la prima unità ad arrivare a Singapore.

2wpv2tu.jpg

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Analizzo i dati del Devonshire.

Credo ci sia una sorpresa :s07: Anche il Devonshire a Gibuti si rifornisce al massimo di combustibile, 3000 tonnellate. Può contare su una autonomia molto ampia, 9900 miglia a 14 nodi.

Quindi, imposta una velocità di 23 nodi,(tale da non pregiudicare le macchine) e in circa 215 ore :s07: :s07: arriva a Singapore. Se non ho toppato alla grande i calcoli dovrebbe essere questo l'ordine di arrivo:

N.1 Devonshire

N.2 Houston

N.3 Nachi

N.4 Zara

vynn2u.jpg

 

Il mio Compito è finito.......attendo correzione :s03: :s03: :s03:

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Analizzo i dati del Devonshire.

Credo ci sia una sorpresa :s07: Anche il Devonshire a Gibuti si rifornisce al massimo di combustibile, 3000 tonnellate. Può contare su una autonomia molto ampia, 9900 miglia a 14 nodi.

Quindi, imposta una velocità di 23 nodi,(tale da non pregiudicare le macchine) e in circa 215 ore :s07: :s07: arriva a Singapore. Se non ho toppato alla grande i calcoli dovrebbe essere questo l'ordine di arrivo:

N.1 Devonshire

N.2 Houston

N.3 Nachi

N.4 Zara

vynn2u.jpg

 

Il mio Compito è finito.......attendo correzione :s03: :s03: :s03:

In una navigazione di 215 ore a 23 nodi si percorrono 4945 miglia.

Domanda: i classe DEVONSHIRE erano in grado di sviluppare una tale autonomia all'andatura, appunto, di 23 nodi? :s12:

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In una navigazione di 215 ore a 23 nodi si percorrono 4945 miglia.

Domanda: i classe DEVONSHIRE erano in grado di sviluppare una tale autonomia all'andatura, appunto, di 23 nodi? :s12:

 

Per il mio calcolo ho preso come riferimento quelli postati dai Comandanti Alagi e Secondo marchetti:

ovvio che ho fatto un calcolo molto teorico, cercando di restare più o meno in parametri accettabili.

Lascio la valutazione dei risultati ai nostri Professori che sicuramente ne sanno molto più di me :s01: :s01:

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Per il mio calcolo ho preso come riferimento quelli postati dai Comandanti Alagi e Secondo marchetti:

ovvio che ho fatto un calcolo molto teorico, cercando di restare più o meno in parametri accettabili.

Lascio la valutazione dei risultati ai nostri Professori che sicuramente ne sanno molto più di me :s01: :s01:

 

 

Dati per la classe LONDON, di cui faceva parte il DEVONSHIRE: capacità 3.190 t di carburante, autonomia 12.500 miglia nautiche a 12 nodi (consumo 2.9 t/ora, calcolo basato sul consumo del 95% della capacità, ossia 3.030 t). Consumo alla massima velocità (32.25 nodi in mare aperto) pari a 31.5 t/ora, pari ad un'autonomia alla massima velocità di 2.930 miglia nautiche.

 

Fonte: Alan Raven & John Roberts, "British Cruisers of World War Two", Arms and Armour Press, 1980.

Modificato da de domenico
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Integro i dati relativi all'autonomia di queste unità, considerando i valori più bassi e quindi più realistici:

 

Classe "County"

10.400 mg a 12 nodi

9.900 mg. a 14 nodi

2.300 mg. a 31 nodi

(nafta ca- 3.000 tonn)

[da: N. Friedman, British cruisers, Londra, Seaforth, 2011 e Giorgerini, Gli incrociatori della seconda guerra mondiale, Parma, Albertelli, 1974]

 

...Si tratta di quanto più vicino ai dati delle tabelle ufficiali, essendo il volume sopra indicato basato su dati ricavati da documentazione degli enti tecnici della Royal Navy...

C'è qualcosa che non torna...? :s14:

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Classe "County"

10.400 mg a 12 nodi

9.900 mg. a 14 nodi

2.300 mg. a 31 nodi

(nafta ca- 3.000 tonn)

[da: N. Friedman, British cruisers, Londra, Seaforth, 2011 e Giorgerini, Gli incrociatori della seconda guerra mondiale, Parma, Albertelli, 1974]

Dati per la classe LONDON, di cui faceva parte il DEVONSHIRE: capacità 3.190 t di carburante, autonomia 12.500 miglia nautiche a 12 nodi (consumo 2.9 t/ora, calcolo basato sul consumo del 95% della capacità, ossia 3.030 t). Consumo alla massima velocità (32.25 nodi in mare aperto) pari a 31.5 t/ora, pari ad un'autonomia alla massima velocità di 2.930 miglia nautiche.

Fonte: Alan Raven & John Roberts, "British Cruisers of World War Two", Arms and Armour Press, 1980.

C'è qualcosa che non torna...? :s14:

Si tratta di dati riportati da due diverse pubblicazioni, i cui autori sono assolutamente autorevoli su una base paritaria.

Evidentemente, per quanto "ufficiali" in entrambi i casi, i dati discordano.

Si potrebbe propendere per una maggiore esattezza per i dati riportati dal Friedman, dato che il volume è più recente, ma non è possibile saperlo con esattezza. D'altro canto, bisogna vedere come erano strutturati i dati su cui si sono basati i diversi autori. Si potrebbe pensare che i dati di Raven & Roberts facciano riferimento a parametri relativi all'unità alle prove, con carena pulita e inferiore dislocamento; parimenti, i dati del Friedman potrebbero essere maggiormente operativi.

Non potendo sapere con esattezza (e - si badi bene - entrambe le serie di dati potrebbero essere valide attese le possibili diverse condizioni in cui sono stati rilevati), suggerirei di fare una media delle due serie oppure, conservativamente, di prendere in considerazione quella con le autonomie più ridotte. :s02:

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Si tratta di dati riportati da due diverse pubblicazioni, i cui autori sono assolutamente autorevoli su una base paritaria.

Evidentemente, per quanto "ufficiali" in entrambi i casi, i dati discordano.

Si potrebbe propendere per una maggiore esattezza per i dati riportati dal Friedman, dato che il volume è più recente, ma non è possibile saperlo con esattezza. D'altro canto, bisogna vedere come erano strutturati i dati su cui si sono basati i diversi autori. Si potrebbe pensare che i dati di Raven & Roberts facciano riferimento a parametri relativi all'unità alle prove, con carena pulita e inferiore dislocamento; parimenti, i dati del Friedman potrebbero essere maggiormente operativi.

Non potendo sapere con esattezza (e - si badi bene - entrambe le serie di dati potrebbero essere valide attese le possibili diverse condizioni in cui sono stati rilevati), suggerirei di fare una media delle due serie oppure, conservativamente, di prendere in considerazione quella con le autonomie più ridotte. :s02:

 

 

Se non ho capito male, i dati di Friedman si riferirebbero a tutti gli incrociatori pesanti classe COUNTY. Invece nel libro di Raven e Roberts ci sono tre serie di dati diverse, una per ciascuna delle sotto-classi dei COUNTY: io ho citato solo quelli dei LONDON.

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Si tratta di dati riportati da due diverse pubblicazioni, i cui autori sono assolutamente autorevoli su una base paritaria.

Evidentemente, per quanto "ufficiali" in entrambi i casi, i dati discordano.

Si potrebbe propendere per una maggiore esattezza per i dati riportati dal Friedman, dato che il volume è più recente, ma non è possibile saperlo con esattezza. D'altro canto, bisogna vedere come erano strutturati i dati su cui si sono basati i diversi autori. Si potrebbe pensare che i dati di Raven & Roberts facciano riferimento a parametri relativi all'unità alle prove, con carena pulita e inferiore dislocamento; parimenti, i dati del Friedman potrebbero essere maggiormente operativi.

Non potendo sapere con esattezza (e - si badi bene - entrambe le serie di dati potrebbero essere valide attese le possibili diverse condizioni in cui sono stati rilevati), suggerirei di fare una media delle due serie oppure, conservativamente, di prendere in considerazione quella con le autonomie più ridotte. :s02:

 

Presumo, comunque dati vengano utilizzati, che non dovrebbe cambiare di molto l'ipotesi da me fatta o si?? :s01:

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