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Luci Rosse!


Totiano

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nessun film hard, non preoccpatevi.

mi riferisco alle luci rosse che vediamo nei film a bordo dei battelli e che i piu fortunati hanno potuto provare di persona sul Toti nel recente raduno di Milano.

il post si presta tanto a tecnica che a storia che al quadrato, vedremo insieme quale sara la sezione piu opportuna a seconda della direzione intrapresa..

 

scopo delle luci rosse è quello di consentire agli occhi di abituarsi rapidamente ad una visione notturna, nella fattispecie se un battello a quota profonda deve tornare rapidamente a quota periscopica l'ufficiale di guardia deve poter vedere SUBITO cosa circonda il battello. nei film le luci rosse aumentano il pathos e ne fanno un uso forse eccessivo, ma è comunque vero che alcune luci di emergenza sono rosse. Questo a chiarimento di quanto riportato dalle guide del Toti che imputerebbero, invece, le luci rosse ai bioritmi dell'uomo.

 

fatta la premessa passiamo all'evento:

la vista a bordo del Toti l'ho effettuata al seguito del sig. Ghezzi (che tende a emozionarsi facilmente per cui volevo essere pronto a dare man forte alla figlia) e quando arriviamo inmanovra, come da copione, la guida spegne le luci bianche e accende le rosse. In quel momento ho temuto che ricordi troppo forti, fatti di bombe di profondità e sapore aspro della paura, riaffiorassero prepotentemente! Invece, onore alla tempra del Ghezzi rimane relativamente impassibile...

e fino qui, se avete letto i rapporti sul raduno dovreste essere aggiornati, fatto sta che mi scrive la figlia Ileana con queste parole:

 

Il Ghezzi, stamattina, ha "divorato" tutto [sta parlando dei rapporti del raduno. nda]. Mi ha detto che loro non avevano la luce rossa. Per loro era sempre bianca e la frase che annunciava unattacco era: "chiudere le porte stagne ed indossare le scarpette di gomma". Questo subito dopo il fischio della rapida.

A te commenti e cercare di saperne di più da papà: solo tu sei riuscito a farlo parlare per più di un'ora.

 

ecco cosa succede a dare le cose per scontate, penso subito, ma riflettendo ci sono cose che non tornano: spiego a Ileana a cosa servono effettivamente le luci rosse specificando che questo avviene solo in camera manovra, negli altri compartimenti la luce rimaneva bianca anche di notte (tranne dove si dormiva, ovviamente).

MI viene quindi il dubbio che, col fatto che il Ghezzi era di guardia a poppa, forse non era a conoscenza di eventuali luci rosse accese in camera manovra. Inoltre una lama di luce poteva filtrare dal portello (se in navigazione in superficie) dichiarando la presenza del Cappellini. Però il Ghezzi ha detto che faceva anche guardia di vedetta in plancia e quindi doveva transitare da questi locali. invece la cara ileana risponde:

 

sto scrivendo sotto dettatura, incredibile.........................(chi l'avrebbe detto solo 5 mesi fà)!

"A bordo del Cappellini le luci rosse non le ho mai viste, se forse c'era qualcosa era in camera manovra. Io non le ho mai viste anche perchè dal momento in cui l'ufficiale che c'era in plancia fischiava la rapida, ci precipitavamo giù. Io, essendo l'ultimo, chiudevo il portello ed andavamo più che veloci ai nostri posti di combattimento. il mio era a poppa, ai siluri. E comunque il momento e la tensione erano tali che non avrei notato assolutamente nulla"

 

 

Ebbene, a parte questa piccola chicca adesso c'è da risolvere un piccolo mistero: esistevano le "luci rosse?"

Modificato da Totiano
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Uno spunto davvero interessante!

Sinceramente non ricordo nulla a riguardo nei libri che ho letto, ma forse non ci ho mai fatto caso. Andrò a rileggermi qualche azione notturna e vedo se si accenna a qualcosa.

Non mi risulterebbe difficile immaginare che abbiano aggiunto l'effetto nei film per creare un po' di ambiente, ogni esplosione che si vede in tivù è sempre accoppiata al fuoco sebbene le esplosioni non generino alcuna fiamma.

 

Riguardo la spiegazione delle guide del Toti, anche io quando lo visitai rimasi colpito dalle spiegazioni sul bioritmo (anche perchè la giornata non è suddivisa in turni di 12 ore, sbaglio?).

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Riguardo la spiegazione delle guide del Toti, anche io quando lo visitai rimasi colpito dalle spiegazioni sul bioritmo (anche perchè la giornata non è suddivisa in turni di 12 ore, sbaglio?).

 

 

non proprio e comunque varia da classe a classe di smgg. esempio: sui Toti i turni erano 4 ore di guardia e 4 di riposo, su navigazioni lunghe la notte si faceva 6 e 6.

sui Sauro l'equipaggio è in 4 e 8. sui nucleari americani addiritura 4 e 12 (se non è cambiato qualcosa)

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Nella mia ingenua e folle ignoranza, ero convinta che l'alternanza luci rosse- luci bianche (ma dove mai l'avevo letto???) servisse anche e soprattutto a rendere l'idea di tempo. Penso a chi è rimasto in grotta per esperimenti (tipo Montalbini) che aveva perso il controllo del tempo proprio per la mancanza di alternanza di luce.

Me se lo dite voi, vi credo ciecamente.

Modificato da malaparte
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Per quel che ho letto tutti gli esseri viventi hanno un bioritmo (per l'uomo è di 24 ore, per alcuni molluschi è di 28 gg (Ciclo lunare)), tale bioritmo si resetta con gli impulsi esterni (tramonto del sole o luna piena). In assenza di tali impulsi il bioritmo si modifica adattandosi al singolo individuo, oppure forzando gli impulsi si fa cambiare il bioritmo.

Nel primo caso il soggetto avrà stabilito un suo bioritmo che potrà essere di 23 ore o di 25 ore (comunque una traccia delle 24 ore permane).

Nel secondo caso il soggetto si adatta al bioritmo imposto (spesso viene chiamato jet-lag).

In alcuni posti di lavoro dove manca un riferimento naturale per il giorno-notte si cerca di ricrearlo tramite le luci.

Tali studi sono molto recenti e dubito che nel 40 c'era una tale sensibilità per il problema.

Comunque il colore rosso eccita in modo minimo i bastoncelli (responsabili della visione scotopica, ovvero al buio) e quindi passare da un ambiente illuminato di rosso ad uno buio rende più semplice l'adattamento dell'occhio.

 

Comunque il mistero delle luci rosse permane!

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Inoltre una lama di luce poteva filtrare dal portello (se in navigazione in superficie) dichiarando la presenza del Cappellini.

 

Premesso che ho una enorme ignoranza in materia, però anch'io avevo pensato che le luci bianche e le rosse servissero principalmente per scandire (e distinguere) il trascorrere del tempo. Pensando a questi uomini in immersione non mi risultava difficile.

Credevo anche che, in caso di "inseguimento" o di "fuga", si usassero solo quelle rosse (proprio come già chiarito sopra) e come si vede nei film.

 

Questa affermazione della luce che filtra invece mi fa venire un dubbio. Ma, i sommergibili non hanno oblò o aperture simili, giusto? In cima alla torretta non è tutto chiuso e di "ferro", tutto "omogeneo"?

Mi sfugge come potrebbe esserci quindi un "bordino" da cui filtra quella luce, con tutta la tenuta stagna necessaria alla sua immersione.

Forse è meglio che domani vada a vedermi una foto dall'alto di un sommergibile, mi sa che mi sfugge qualcosa. :s21:

 

Roberta

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non ti sfugge nulla Roberta, ti manca un particolare che ho dato per scontato. siamo nella second aguerar mondiale per cui parliamo di navigazione i n superficie. diverse fonti (Sandroni e Patrelli Campagnano per citare le piu famose) ci parlano di sigarette fumate al contrario (con la parte accesa in bocca!) pur di non far vedere la piccola fiamella. il portello che porta alla torretta, se sotto le luci sono bianche, non puo che lasciare passare una lama di luce se è aperto...

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non ti sfugge nulla Roberta, ... il portello che porta alla torretta, se sotto le luci sono bianche, non puo che lasciare passare una lama di luce se è aperto...

 

 

Ma no :s10: è solo che, da "principiante", a volte cerco di capire bene le cose e mi concentro :s09: su alcuni particolari.

 

Non avevo pensato al portello aperto, immagino questo succeda soprattutto per cambiare l'aria. Ma allora mi sorge una nuova domanda:

il portello ha varie possibilità di apertura? Cioè può essere spalancato oppure può essere socchiuso, è così?

 

Grazie delle varie precisazioni.

Roberta

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Girando per Internet sembra che le luci rosse (e pure blu) siano (e siano state) utilizzate.

La motivazione più gettonata è il fatto che con la luce rossa l'occhio risponda "più velocemente" nei passaggi luce-buio (ci sono molte spiegazioni dal punto di vista scientifico, si parla di sottomarini, torri di controllo ed altro).

Sugli U-boot pare siano esistiti........ma sui battelli italiani ?????

 

....

per loro era sempre bianca e la frase che annunciava unattacco era: "chiudere le porte stagne ed indossare le scarpette di gomma". Questo subito dopo il fischio della rapida.

.....

sto scrivendo sotto dettatura, incredibile.........................(chi l'avrebbe detto solo 5 mesi fà)!

"A bordo del Cappellini le luci rosse non le ho mai viste, se forse c'era qualcosa era in camera manovra. Io non le ho mai viste anche perchè dal momento in cui l'ufficiale che c'era in plancia fischiava la rapida, ci precipitavamo giù. Io, essendo l'ultimo, chiudevo il portello ed andavamo più che veloci ai nostri posti di combattimento. il mio era a poppa, ai siluri. E comunque il momento e la tensione erano tali che non avrei notato assolutamente nulla"

 

Sò di andare OT ma "sentire" questi racconti dal Sig Ghezzi mi vengono i brividi, leggo le sue parole creando un film con l'immaginazione..........."il momento e la tensione erano tali che non avrei notato assolutamente nulla".....provo ad immgainarlo sapendo di essere distante chilometri da ciò che era la realtà.

Modificato da Von Faust
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E' un fattore poco noto ,ma il solo fatto di creare un determinato tipo di luce in fasi di combattimento e di massima allerta sembra aiuti molto la concentrazione.. degli operatori ai sistemi d'arma.. presumo anche sui battelli a questo punto.

 

Sempre a tal punto mi viene in mente del perchè molti vascelli del XVIII - XIX secolo avessero le murate interne dipinte di rosso.... specie nelle zone di batteria... semplicemente per via del fatto che i marinai non vedendo sangue continuavano a combattere (sebbene a volte feriti) e specialmente nelle fasi concitate di una battaglia ciò era psicologicamente essenziale..

 

Se non ricordo male fu proprio uno studi dell'ammiragliato inglese che per primo approfondì studi a riguardo...

 

Sebbene le luci rosse (o blu) e le murate rosse dei vascelli dei secoli scorsi non abbiano attinenza, tutti e due sono stati creati per un unico scopo .. la concentrazione in fase di battaglia.. di qua si sconfina nella psiche umana..

e qua mi fermo..

 

ciao

marco

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