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Mas 527 1/20...da Ventimiglia


Steffsap

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Ora mi domando: chi è questo dotato concittadino dal misterioso nick "secondo" (secondo cosa? nostromo? ufficiale? ... me? hmmm....)

e sopratutto: COME OSA postare su uno sconoscito sito albionico invece che qui in patria? :s03:

ed infine: ma la nostra colonia ligure non lo conosce? orsù, suvvia, ci si organizzi, si percorra l'aurelia onusta di glorie passate e lì dove le legioni segnarono i loro trionfi piegando alla luce civilizzatrice di roma i barbari galli, si sequestri il mezzo impunemente mostrato a rischio di divulgare i più riposti segreti dell'italico genio alla malevola attenzione della perfida albione e si riconduca il vile autore, evidente attratto da passeggera bieca notorietà internazionale, agli autarchici siti, dove egli possa essere adeguatamente festeggiato con una o più casse di Spalletti, o più, ove la sua resistenz costringa ad estremi mezzi.... :s03:

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B@@@n...come dicono i nostri comandanti liguri!

In alcune immagini sembrava vero!

Chiediamo all'intelligence ligure di Betasom di indagare approfonditamente su questa vicenda.

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B@@@n...come dicono i nostri comandanti liguri!

In alcune immagini sembrava vero!

Chiediamo all'intelligence ligure di Betasom di indagare approfonditamente su questa vicenda.

 

Provvederemo. :s45:

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Eccolo il colpevole... sono io.

Questo sarebbe il mio primo post in questo forum e ne approfitto per presentarmi.

Mi son dato come pseudonimo Secondo su tutti e due i forum perchè dovrebbe essere il nome del protagonista di un romanzo storico che vorrei scrivere un giorno. Dato che sarebbe un antieroe, ovvero un debole, per l'onomaturgia (la scelta dei nomi in letteratura... un giorno vorrei fare il prof :s03: ) ho deciso di chiamarlo così. Ma nella RL mi chiamo Lucio, appassionato di mare in generale, di storia e modellismo navale in particolare.

Ho postato prima sull'altro forum perchè volevo mostrare a tutto il mondo la bellezza insuperabile dei nostri '500... altro che le ELCO e le MTB!

Bene, volevo comunque postare la stessa discussione anche qui, naturalmente, quindi... chiedete pure

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Eccoti qua, subito saltato fuori :s20: :s20: , ti consiglio di aprire un topic di presentazione ed offrirci un calice di nettare che, vista la vicinanza, potrebbe anche essere NON virtuale.... :s20: :s20: :s28: :s28:

 

Benvenuto alla base atlantica

Modificato da lugher
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Fatto, fatto! :s01: Grazie per il benvenuto

 

Cominciando a parlarvi del mio '527, il secondo esemplare della II serie della classe 500, come si trovava al Giugno 1940: per costruirlo mi sono basato sui piani della ANB (non molto completi, ma già grazie di esistere) ed ho voluto usare una tecnica inusuale, lo stampaggio in fibra di vetro.

Questo per tre motivi: perchè volevo farlo navigante (e sportiveggiante, come il vero) e volevo uno scafo leggero ed indistruttibile; perchè non sapevo come distribuire i pesi e mi serviva avere l'interno quanto più libero possibile; e soprattutto perchè contavo di realizzarne più esemplari: difatti ne ho stampato una copia e l'ho affidata a mio cugino, anch'egli valente costruttore, perchè riproduca il '531 della Squadriglia Castagnacci a Porto

Maurizio nel 1944.

Purtroppo durante lo stampaggio ho incontrato molti problemi e lo scafo definitivo non è rimasto col grado di finitura che desideravo: il difetto più evidente sono le alette paraspruzzi lungo le murate, che sono più spesse delle vere: ma queste non sono ottenute con lo stampo, dato che hanno un sottosquadro le ho fatte con due profili triangolari malamente incollati.

Per poterne fare più di uno, ho anche stampato il ponte in fibra di vetro ed almeno quello, dato che ormai ci avevo preso la mano, è rimasto bene al primo colpo.

Per i due Whitehead, ho tornito un vecchio manico di scopa ed ho stampato in resina pure quello.

La tuga della sala motori è di compensato, mentre la plancia ha tetto in legno (sistema pane e burro, sempre il migliore per forme simili) ed il resto è in plasticard. Le prese d'aria le ho termoformate su dei master di legno: un lavoraccio, ma la differenza col pezzo pieno si vede.

Poi, dettagli... la Breda '31, tanto bella quanto inutile, è di legno, plexiglass (per il caricatore) e plasticard per l'affusto. I lanciasiluri Minisini, interamente in plasticard, erano forse la parte peggio documentata nei piani e sono molto improvvisati. La rastrelliera per le 6 b.t.g. da 50 kg invece sembra complessa ma non lo è: non è altro che una ragnatela di profilati evergreen. Le ringhiere sono in filo di rame saldato: su parti di queste dimensioni è senza dubbio il sistema migliore, robusto e "definitivo".

Mi piacerebbe invogliare qualcuno a cimentarsi con lo stesso soggetto, spero che le foto del modello riescano a conquistare i miei colleghi modellisti :s02:

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Ciao Secondo Marchetti,

 

dalle foto mi sembra un bel modello. Inoltre ti domando, la fibra di vetro, e' stata distesa direttamente sul prototipo, oppure da questo hai fatto uno stampo femmina e distesa all'interno del guscio ? Quale motorizzazione hai montato ? Se e' possibile mi piacerebbe vederlo in navigazione.

Ciao.

Modificato da Anteo
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Visitatore UPS2

Complimenti Secondo Marchetti,davvero un bel lavoro :s20: :s20: !

 

Se devo quotare il C.te Steffsap perchè non hai scelto di postare per primo le foto sulla Base, devo anche ringraziarti per non averlo fatto, perchè sul nostro sito vedo ben poche foto, mentre sull'altro ho potuto vedere il tuo veramente encomiabile lavoro!

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Complimenti vivissimi, sia per esserti iscritto al forum e in particolare per la notevole manualità che hai dimostrato nella costruzione di questo modello. Ti invidio...io sono rimasto ai modelli prestampati degli anni '70, che inevitabilmente sciupavo nella verniciatura a pennello.

 

L'unico appunto se mi permetti, nel tuo dettagliato rapporto di costruzione: la dizione ringhiera in marina non è contemplata, in tal caso ci si esprime con draglia o battagliola.

Modificato da malaspina
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Riprendo la vecchia abitudine di caricare le immagini, per averne una anche qui

 

copiadimas52713fs7.jpg

 

@ Anteo: lo scafo "definitivo" è completamente in fibra di vetro: ho costruito prima il master di legno col metodo tradizionale, su quello ho fatto uno stampo in fibra di vetro che a sua volta mi è servito per fare i due scafi.

Quindi lo stampo l'ho passato ad un artigiano di Torino specializzato in kit di montaggio in grande scala (non so se posso mettere il link al suo sito, mi rileggo le regole del forum e se del caso vi dico :s01: ), perciò fra qualche tempo potreste perfino trovarlo in scatola, chissà...

La motorizzazione conta due motori da 8,4 V accoppiati direttamente agli assi, ma non ho avuto modo di terminarla, non riuscendo a reperire le batterie adatte, quelle al NiMH; farò delle prove con delle 12 V al piombo sul suo gemello '531, motorizzato a 9,6 V: se daranno buon esito adotterò quella soluzione anche sul '527. Di interessante c'è il servo del timone, che agisce con due frenelli di spago, come il vero: i bozzelli a poppa nascondono due sezioni di tubetto d'ottone che portano i frenelli al tamburo del servo in basso.

Inoltre, i bracci portaelica sono stranamente a poppa delle eliche anzichè davanti: questo mi ha costretto a farli smontabili, perchè altrimenti non potrei rimuovere gli assi senza smontare anche i motori.

@ altri: grazie, e scusate per la svista "terricola"; negli effetti era che credevo che le battagliole fossero solo quelle sul trincarino.

Modificato da Secondo Marchetti
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Aggiungo i miei complimenti Secondo! Anche se ormai in tanti ti hanno elogiato, questo modello merita veramente molte altre lodi.

Una domanda, che potresti dirmi dove ti sei procurato la bandiera? Ne vendono altre anche in scale più piccole? Mi servirebbe il White Ensign e la bandiera della Homefleet (la Croce di San Giorgio con i due pallini rossi nei due quadranti destri per intenderci) in 1:400 per il modello del Norfolk della JSC di cui presto aprirò un thread. Quelle in dotazione di carta non mi piacciono poi molto e sono parecchio rovinate.

Poi aggiungo la mia richiesta a quella di Anteo: non avresti qualche foto o qualche filmato del modello in navigazione?

 

Alessio

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@ Malaspina: della portata del radiocomando, modello basico ed economico a due canali, non avendolo mai provato non ne ho idea... ma se ben ricordo, era garantito per 50 metri. All'inizio pensavo che stendendo il cavo della ricevente al posto delle antenne, la portata sarebbe aumentata, ma pare che questo sia ininfluente. Ad ogni modo, dato che il solo specchio d'acqua dolce navigabile di cui dispongo è la foce del fiume Roja, non credo che sfiderò la sorte portando i miei modelli al limite della portata :s03: Meglio non vederseli partire per la Corsica.

Faremo esperimenti sul '531 e vi terrò al corrente sui nostri risultati: ad ogni modo credo che il mio '527 non navigherà mai.

Un altro sistema interessante che tenterò di realizzare sul '531 è l'impianto di raffreddamento ad acqua per motori e regolatore: le nostre brave ditte di accessori per il dinamico producono tutto il necessario, tranne le pompe per la circolazione dell'acqua. Mi è stato suggerito di usare una pompa per tergicristalli, che va a 12 V e si può recuperare per poco da qualsiasi demolitore.

Naturalmente le uscite del circuito le sistemeremo come al vero negli scarichi dei motori sulle murate.

Non credo che planerà, col peso delle due batterie al piombo, ma almeno farà la sua degna impressione!

@ Stefano: grazie, senza l'ammirazione degli altri noi modellisti saremmo molto meno motivati. Restate in ascolto per i prossimi progetti!

@ Makarov: inutile cercare bandiere di stoffa per modelli così piccoli. Recuperale dal web, stampale in carta e disegna con photoshop quelle che non trovi.

 

Aggiungo ora una vista da poppa

 

mas5278gd2.jpg

 

Si intravedono le pastrine di fissaggio dei bracci portaelica: le viti sono molto antiestetiche ma l'unica alternativa era saldare alla faccia interna delle piastrine le sole barre filettate, e di imbullonarli dall'interno dello specchio di poppa: procedura lunga e penosa, mi son tenuto le teste delle viti che sporgono. Prossimamente, svelerò il segreto della finitura metallizzata dei Whitehead

Modificato da Secondo Marchetti
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Anche questa ultima foto mi meravioglia molto...difficile dire che si tratta di un modello se non si sapesse.

Curioso pensare che quei bei siluri hanno un passato da manico di scopa!

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Ciao Secondo ,

 

Aggiungo i miei complimenti a quelli degli altri comandanti :s20: :s20: , è reale dalle foto che hai fatto :s20: . Ho letto anche il post su Modelwarships e le tue foto mi serviranno da spunto per realizzare i due Mas 500 della Chorosky in scala 1/72 per un mio amico.

 

Ciao

Giampiero

 

Ps aspettiamo il segreto :s45: della finitura metallizzata dei Whitehead

Modificato da giampyg
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Salve a tutti,

a titolo di cronaca, posseggo un vecchio radiocomando "Futaba" semplice a due canali con il quale in passato ho fatto navigare a lungo un rimorchiatore. Nelle istruzioni c'e' scritto che il raggio d'azione e': 1000 metri in aria, 500 metri sulla terra. Naturalmente non ho mai testato queste misure, anche perche', un modello di circa un metro nell'acqua, quando si allontana a 40, 50 metri, cominci quasi a non vederlo piu', e allora finisce il divertimento.

Per quanto riguarda il raffreddamento dei motori, non ho esperienza diretta, ma detto da chi l'ha provato. Al posto della pompetta tergi, hanno realizzato una serpentina di tubo, con l'ingresso rivolto verso prua. Di conseguenza quando il modello naviga, automaticamente l'acqua entra a forza nella serpentina e fuoriesce dallo scarico situato a poppa, raffreddando cosi' i motori.

Gia' che ci sono, faccio una divagazione....tanto si spende uguale..... :s03:

 

Tempo fa, mi e' stato regalato un motore a scoppio nuovo di un tagliaerba, cilindrata 38 cc. E naturalmente ho cominciato a pensare di un suo eventuale utilizzo. L'ideale sarebbe di montarlo su un mas. Di certo planerebbe. Che ne dite di un progetto cosi' ?? :s02:

Ciao.

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Ecco un'altra vista dall'alto in cui si vedono però un pò di magagne

 

mas5273fa3.jpg

 

@ Giampiero: ottenere quella finitura è davvero molto semplice: si parte da una base di colore grigio metallizzato (il solito "gun metal" che tutti hanno in catalogo), e quando è ben ancorata ci si passa sopra una mina di matita.

Secondo i regolamenti le testate cariche dei siluri dovevano essere rosse: ma dalla mia foto del '527 si vede chiaramente che non c'è differenza cromatica fra il corpo del siluro e la testata, ho quindi supposto che fossero interamente in metallo naturale.

Se serve documentazione sui 500 II serie, chiedi pure.

@ Anteo: ci avevo pensato al sistema della presa dinamica, ma lo tengo come riserva perchè preferirei non avere appendici strane sulla carena, e inoltre funziona solo quando il modello naviga: con una pompa, posso avere delle prese d'acqua a raso ed il flusso per il raffreddamento si mantiene sempre costante, col solo inconveniente del consumo sulle batterie.

Certo...i manicotti dei tubi all'uscita della pompa devono essere perfettamente serrati, altrimenti si trasformerebbe in una specie di kingston :s03:

Quanto al motore di tagliaerba, la difficoltà maggiore sarebbe forse il collegamento con gli assi eliche, perchè ci vorrebbe un treno di ingranaggi od un paio di cinghie di trasmissione. E naturalmente non potrebbe avere la marcia indietro. Avrebbe inoltre bisogno di un consistente raffreddamento, si potrebbe provare con la serpentina, e per lo scarico... si fa come al vero, diretto senza marmitta sulle murate. Dato che il suo calore rovinerebbe lo scafo, si dovrebbe far uscire l'acqua di raffreddamento negli scappamenti, per tenerli refrigerati.

Comunque io alla base sono un elettricista, di motori a scoppio marinizzati ne capisco poco...meglio chiedere a qualche motonauta veterano

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@ Makarov: inutile cercare bandiere di stoffa per modelli così piccoli. Recuperale dal web, stampale in carta e disegna con photoshop quelle che non trovi.

 

Primaditutto, complimenti per il modello!

 

Quanto alle bandiere sul web, questo:

http://www.crwflags.com/fotw/flags/

penso sia il sito migliore tra i tanti disponibili.

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Tempo fa, mi e' stato regalato un motore a scoppio nuovo di un tagliaerba, cilindrata 38 cc. E naturalmente ho cominciato a pensare di un suo eventuale utilizzo. L'ideale sarebbe di montarlo su un mas. Di certo planerebbe. Che ne dite di un progetto cosi' ?? :s02:

Ciao.

 

 

Ganzo Sandro un motore così a scoppio.

Perchè non realizzi un MTM con pilota che abbandona il barchino nella fase finale dell'avvicinamento?

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Comunque io alla base sono un elettricista, di motori a scoppio marinizzati ne capisco poco...meglio chiedere a qualche motonauta veterano

 

 

Erich Topp...ti stanno chiamando!

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Ganzo Sandro un motore così a scoppio.

Perchè non realizzi un MTM con pilota che abbandona il barchino nella fase finale dell'avvicinamento?

 

In effetti, con un motore cosi', ci si puo' sbizzarrire nei progetti piu' incredibili. Pensa, un mio amico, me lo avrebbe chiesto per montarlo su un modello di un trattore. Naturalmente rapportato convenientemente. :s68:

 

@ Secondo. In questa mia idea/progetto, avevo pensato anche alla trasmissione. Una frizione centrifuga all'uscita dell'albero motore, al minimo il motore gira in folle, quando si da gas, si inserisce la trasmissione e gira l'elica. Non ho inventato niente di nuovo, lo stesso sistema dei ciclomotori senza cambio. Per il raffreddamento questo motore e provvisto di una ventola dentro un carter che avvolge la testa dove viene convogliata l'aria che lo raffredda. Per quanta riguarda la retro marcia, qui' il discorso si complica, bisognerebbe progettare un' inversore a ingranaggi. Una specie di cambio per auto, ma a questo punto, mi si offuscano l'idee. :s14: :s12:

Ciao.

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Uhm... a vedere dalle foto, dubito che possa entrare in un MAS, almeno non con le dimensioni del mio che sono ridotte. Credo che avrebbe bisogno di uno scafo costruito ad hoc, dato anche che non può funzionare al chiuso se è raffreddato ad aria, a meno di non lasciare aperti tutti gli osteriggi, cosa che sarebbe comunque insufficente a fargli arrivare abbastanza aria.

Per la retromarcia, teoricamente ci sarebbero le eliche a passo reversibile, ma ne esistono in scala? La mia cultura in materia di cataloghi di accessori non va oltre il piede Schottel... Tutto sommato, rimango dell'idea che la propulsione elettrica sia la migliore per dei modelli storici.

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Non ci avevo pensato, ma ora che ho dato un'occhiata mi pare che la capacità non sia all'altezza, oltre a costare un pò care... per avere un'autonomia decente, a noi servono come minimo 10 AH. Anche il peso diventa un fattore secondario, dato che lo scafo ha un grande volume interno,volendo avere una linea di galleggiamento realistica deve essere caricato. Faccio affidamento sulla pura forza bruta dei "9,6" per farlo decollare. Comunque se proprio non vorrà saperne di planare, credo che proveremo con batterie più leggere.

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Grazie, grazie :s01:

Già che ci sono, aggiungo una foto in cui si scorge qualcosa dell'interno della plancia.

 

mas5279gw1.jpg

 

Avendo perso il numero di Storia Militare con le foto dell'interno giusto in tempo per quando mi serviva, ho dovuto affidarmi alla memoria ed a quel poco che si vedeva sui piani. I colori di tutto l'interno ed i settori dei telegrafi di macchina sono frutto di pure congetture.

Domandina: dato che i "tubi C" per l'ascolto idrofonico, che sarebbero quell'incrocio malriuscito fra una stampella ed uno stetoscopio che stanno ancorati a prua (quello di sinistra peraltro era fuori dalla sua sede e non me ne sono accorto), erano assolutamente inutili, perché venivano caparbiamente tenuti a bordo?

Fiducia nei potenti mezzi autarchici, o passiva rassegnazione alle ottusaggini degli alti comandi?

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  • 1 month later...
  • 9 months later...

Altra riesumazione: ho "sbolognato" le sole quattro foto passabili del '527 anche a questo sito francese, che probabilmente conoscete già. Trovo che sia notevole e meritevole del nostro interesse un sito estero interamente dedicato alle nostre Forze Armate, quindi ho risposto subito al loro appello.

Se anche voi avete foto di modelli che potrebbero interessare e volete inviargliele, posso farvi da traduttore :s02:

 

Edit: credo peraltro che Giampyg sia già nella lista dei collaboratori :s55:

Modificato da Secondo Marchetti
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Altra riesumazione: ho "sbolognato" le sole quattro foto passabili del '527 anche a questo sito francese, che probabilmente conoscete già. Trovo che sia notevole e meritevole del nostro interesse un sito estero interamente dedicato alle nostre Forze Armate, quindi ho risposto subito al loro appello.

Se anche voi avete foto di modelli che potrebbero interessare e volete inviargliele, posso farvi da traduttore :s02:

 

Edit: credo peraltro che Giampyg sia già nella lista dei collaboratori :s55:

 

E si con Aymeric ci conosciamo virtualmente da un po' di tempo :s01:

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  • 2 years later...

Rispolvero questo topic perché sono stato contattato da una persona molto interessata al '527 che si è offerta di comprarlo; essendo molto affezionato a questo modello ho risposto senza esitazioni che l'articolo non era in vendita

però...

avendo un minimo di senso degli affari e di piacere a trattare con un vero appassionato mi sono offerto di costruire un modello identico a quello; inoltre, essendo egli interessato alla versione "finlandese", potrei fargli avere un modello esatto.

 

Il problema è... quanto gli chiedo? So che un modello come questo varrebbe alcune migliaia di euro come minimo, visto che senza superbia posso dire che in Italia di II Serie accurati come questo, e come quello che rifarei, non ve ne sono, e d'altronde per riprodurlo dovrei dedicargli un anno almeno di tempo libero tralasciando i miei progetti. Io per il momento gli ho preventivato 5000 euro. Ora vorrei avere le vostre opinioni, se sono stato troppo esoso o se al contrario mi farei infinocchiare.

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considerando:

le ore di lavoro,

materiali vari,

stampi&master che penso dovrai creare (se non c'hai pensato fallo, per le altre riproduzioni che spero e ti auguro realizzerai abbrevieresti notevolmente i tempi!)

tempo libero sacrificato

esclusività del modello

artigianalità

last but not least il know how di cui occorre disporre per una simile realizzazione...

 

io credo che puoi chiedere con tranquillità non meno di € 4000,00

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Vi dirò, io mi sono basato sui prodotti di un artigiano (lo stesso a cui ho ceduto gli stampi per questo modello, ma non prima di aver fatto un'ultima copia dei pezzi per me, copia che userei per questo progetto) che vendeva la Bismarck in scala 1/160 a 5-6000 euro: grossa il doppio del MAS, ma di dettaglio comparabilmente inferiore, dunque tuttosommato equivalente in valore, a mio avviso.

Personalmente trovo che 5000 euro siano una somma di tutto rispetto, non avrei il coraggio di chiedere di più :s03: Però ci tenevo al vostro parere, e ve ne ringrazio molto :s01:

 

Ho proposto anche l'alternativa ridotta: partire dall'Italeri in 1/35 ed accorciarlo. Mi sapreste ricordare lunghezza e larghezza dello scafo dei 500 IV serie? So che sono più lunghi dei II serie, ma non so di quanto: volevo saperlo per valutare la fattibilità di questa via. Se la differenza sta attorno al metro, come mi pare di ricordare, credo che la cosa sarebbe fattibile.

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Rispolvero questo topic perché sono stato contattato da una persona molto interessata al '527 che si è offerta di comprarlo; essendo molto affezionato a questo modello ho risposto senza esitazioni che l'articolo non era in vendita

però...

avendo un minimo di senso degli affari e di piacere a trattare con un vero appassionato mi sono offerto di costruire un modello identico a quello; inoltre, essendo egli interessato alla versione "finlandese", potrei fargli avere un modello esatto.

 

Il problema è... quanto gli chiedo? So che un modello come questo varrebbe alcune migliaia di euro come minimo, visto che senza superbia posso dire che in Italia di II Serie accurati come questo, e come quello che rifarei, non ve ne sono, e d'altronde per riprodurlo dovrei dedicargli un anno almeno di tempo libero tralasciando i miei progetti. Io per il momento gli ho preventivato 5000 euro. Ora vorrei avere le vostre opinioni, se sono stato troppo esoso o se al contrario mi farei infinocchiare.

 

 

 

da base artica, marco

 

i lavori dei modellisti sono molto difficili da quantificare ecconomicamente :s68: .

la 1 cosa importante riguarda sempre se si tratta di un modello unico nel suo caso sul mercato. allora il prezzo ee solo questione di emozioni e trattativa.

 

ma nel caso del mas anche se di eccelsa fattura, credo che 3000€ siano gia oltre i limiti. so che le ore lavoro non si pagano, ma se si considera che un riva aquarama in scal1:5 oggi fatto in europa con tutti i dettagli, si trova a 3000-2500 € sai fare i rapporti.

 

credo che devi offrire varie alternative che si differenziano dalla qualita dei dettagli per quanto riguarda il prezzo ( un po come l auto e gli optional).

saluti marco

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Non so... per 3000 euro personalmente non me la sento di riaffrontare tutta la trafila dei Minisini, delle prese d'aria termoformate e della ragnatela delle btg... offrirglielo ad un livello di dettaglio inferiore non se ne parla: sotto quel modello ci sarà il mio nome e dovrà dunque essere fatto a modo mio

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Non so... per 3000 euro personalmente non me la sento di riaffrontare tutta la trafila dei Minisini, delle prese d'aria termoformate e della ragnatela delle btg... offrirglielo ad un livello di dettaglio inferiore non se ne parla: sotto quel modello ci sarà il mio nome e dovrà dunque essere fatto a modo mio

 

 

 

da base artica, marco.

 

be ti posso dare ragione, ma se vuoi un consiglio alllora prova cosi:

 

25% all ordine

25 % a scafo finito ( solo scafo)

25 % finito ma non verniciato

25 % alla consegna

 

il tutto con scritto da ambo le parti di impegno.

 

conosco un inglese che fa auto in tal stile ( modelli in 1:10) e viaggia alla grande.

naturalmente devi dare anche dei tempi di realizzazione visibili.

saluti marco

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Anche questo temo non potrei farlo: mi terrorizzerebbe l'essere vincolato da soldi già ricevuti a completare in modo perfetto il modello; preferirei lavorare senza pressione, sapendo che se il modello va perduto in corso di lavorazione non mi sarà intentata una causa di risarcimento con annessi danni morali :s03:

Anche fornire una stima sul tempo di completamento l'ho escluso: potrei finirlo in sei mesi come in due anni, a seconda delle altre insignificanti vicissitudini della mia vita reale.

Teniamo presente che non sto avviando uno studio di modellismo professionale, non voglio vedermi imporre contratti, pastecche e scadenze: se accetto è per fare un favore ad un altro appassionato, e mi faccio pagare bene perché il lavoro che mi si richiede è pregiato, lungo ed antipatico assai.

 

Comunque grazie dei consigli

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da base artica, marco

 

..mmmmmmm! :s14: :s14:

 

caso molto difficile direi impossibile :s41: , se vuoi mio consiglio :s01: , o vendi il tuo o lascia stare,

io stesso mi sono autosilurato dicendo si a un certo lavoretto ed ora sono a fare i turni di notte per stare nei tempi.

 

salutoni marco

Modificato da bussolino
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Caro Secondo,

sono cinquant'anni che mi aggiro :s68: nel campo del modellismo.

Ho assistito alla vendita di diversi modelli, pagati cifre che per l'acquirente sembravano sempre altissime.

Lasciamo perdere il costo dei materiali.....che non incidono più di tanto, ma la mano d'opera, le ore trascorse,

per la realizzazione del modello come le quantifichiamo ???

Questo un quesito mai risolto. In genere il profano ti dice "ma tanto è un passatempo" si, lo è se lo fai per

diletto. Ma se c'è una scadenza, un impegno e per di più il modello non lo hai scelto tu, ti assicuro che diventa

un gran sacrificio e il vile denaro passa in secondo ordine.

La cifra che hai menzionato è molto tentatrice e può far perdere di vista tutto il resto.

Anni fa, ho costruito dei modelli (non di navi e quindi non mi piacevano) che dovevano avere certe caratteristiche, la consegna

era stabilita e inderogabile, più si avvicinava la scadenza, e più aumentava l' agitazione il tormento di non farcela.

Negli ultimi giorni non riuscivo addirittura a dormire, insomma una sofferenza.

Comunque il consiglio che posso darti...pensaci bene.

Comunicaci poi la decisione.

Buon lavoro e tanti salutoni.

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Io non ho mai costruito un modello navale, ma avendo studiato progettazione ho costruito davvero molta roba, anche piuttosto articolata. Nel settore è pieno di laboratori di modellistica che si offrono di fare la prototipazione al posto tuo (molti asiatici) e i prezzi solitamente li quantificavano ad ore di lavoro (non parlo certo di prototipazione rapida stereolitografica ma di cose fatte a mano).

Spesso, la percezione (Marco ha detto bene, è questione di emozioni) che abbiamo di un nostro lavoro supera il valore che in realtà ha, questo perchè lo abbiamo fatto noi, è una nostra creatura nella quale abbiamo investito molto impegno e passione, teoricamente non ha prezzo. Ma qui si parla di vendere quindi un prezzo lo si deve trovare.

Io credo che dovresti stimare le ore di lavoro e dar loro un valore, al quale aggiungi il prezzo dell'emozione e della difficoltà realizzativa (parti complesse, finiture ecc..), questo è il tuo prezzo, che va ponderato (ancora una volta quoto Marco quando parlava del Riva) sui prezzi di mercato: se la domanda non incontra l'offerta non vendi.

Qualora avessi trovato qualcuno disposto a pagare la cifra che chiedi hai risolto il tuo dubbio, altrimenti credo che il prezzo vada costruito come sopra.

 

Personalmente, per 5K vorrei un modello dinamico con finiture realisticamente maniacali (in stile modello del 212 conservato a Taranto), motorizzato con velocità in scala e armato di due siluri propulsi ed esplosivi ad impatto! :s03:

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Boh, io porrò come conditio sine qua non l'assenza di scadenze e di qualsiasi altra pastecca prima del completamento del modello: io mi impegno a finirlo in un tempo ragionevole ma non prevedibile, lui si impegna a potermelo pagare, fine del contratto. A modello consegnato il pagamento. D'altronde per fortuna di quei soldi non ne ho bisogno immediato e posso scegliere le mie condizioni, quindi niente scadenze. Se poi si troverà il cinese che potrà costruirglielo a 50 euro in sette giorni e ventidue ore, pazienza.

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  • 4 months later...

Affermativo, il mio cliente è parente di un membro dell'equipaggio.

 

Gli chiedo un pagamento perché l'oggetto finito è di valore e per costruirlo ci vuole tanto lavoro, a volte piacevole ma sovente ripetitivo se non persino potenzialmente pericoloso per la salute. La metà del tempo che ho già passato a lavorarci l'ho passata con una maschera in faccia per non respirare polvere o vapori di resina. Anche se sono in ottimi rapporti col committente, credo sia mio diritto chiedergli un corrispettivo per il tempo e l'attenzione che dedico al suo modello.

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Marchetti ciao, scusa se mi permetto. Ti sei accertato perché la persona che ti ha contattato é così interessata alla ricostruzione del MAS 527? E' forse parente di qualche militare che era imbarcato su quel MAS? E se così fosse penseresti ugualmente al guadagno?

 

 

Patrizia, ciao, da noi e abitudine presentarsi nella sezione apposita con una bella bevuta virtuale di Spalletti...

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Ho assistito alla vendita di diversi modelli, pagati cifre che per l'acquirente sembravano sempre altissime

 

mai parole furono più profetiche...

 

per un tipo incontrato su un forum ho fatto questo (lasciate stare i...baffi, la scritta era di prova...) in commercio non ci sono più decalc simili

 

dscf0003ot.jpg

 

dimensioni delle lettere 3mm... tre mascherine in lamierino di ottone (e quelle del leone non è che potevano avere chissachè, di fuori registro)... ho fatto tutto da zero, ricavando il disegno del leone da una foto, trasportandolo in vettoriale, ecc... ho ricreato il font della scritta, perchè tutti quelli in giro hanno i trattini di collegamento delle lettere in verticale, mentre quello del battaglione in libano li aveva in orizzontale... acidi e compagnia bella.... prima di mettere mano al tutto avverto anche che con il mio sistema ci si deve un pò accontentare in fatto di precisione (altrimenti con un portafoglio ad organino si ottiene tutto...) il tutto per 5 miseri euro, che tarabaralla coprono si e no le spese del materiale usato... risultato: il tipo si è anche offeso perchè gli ho chiesto i soldi (non vi dico come ci sono rimasto) e la maschera è rimasta a me...

 

comunque poco male, la "riciclo" nel progetto del "camillino"...

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La mia non voleva essere una critica ma un suggerimento. Siccome tu stesso hai detto che hai il senso degli affari ed al tempo stesso hai chiesto aiuto al prossimo per sapere quanti soldi potevi ricavare dalla vendita la mia domanda era finalizzata a stabilire se ti eri accertato che collegamento poteva esservi tra il MAS 527 e la persona interessata ad acquistarlo. Che tu abbia diritto ad un corrispettivo non vi é alcun dubbio anche se un affare non cercherei di farlo magari con qualcuno che ha dato qualcosina per la patria. Tutto qui il mio suggerimento. Scusami tuttavia se sono stata indiscreta. Quanto al fatto che tu sia in ottimi rapporti con il committente mi fa solo piacere; continua così che sicuramente lo farai contento.

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