Tra L' Incudine Ed Il Martello: Un Pensiero Per L' Equipaggio Di Nave Diciotti

[Alfabravo 59*]

MI pare d' averlo già scritto in altra occasione: il nostro Stato è bravissimo a combattere se stesso. Ne abbiamo attualmente una conferma con la vicenda di Nave DICIOTTI il cui Equipaggio ( circa 45 Persone) e 150 immigrati son "consegnati" a bordo nel porto di TraPani in attesa di vedere quale dei numerosi ingranaggi politico-burocratici abbia il sopravvento per porre fine a questa vicenda.

 

In più c'è la "passerella" di rappresentanti della politica e di altre indefinite organizzazioni. In serata non è mancata una manifestazione "a partiti contrapposti".

 

Comprendo che la prolungata permanenza a bordo di quelle 150 persone non sia piacevole, ma questo topic è un mio semplice pensiero per l' Equipaggio che mi pare un po' trascurato dai "media".

 

Un pensiero particolare a chi attualmente deve sobbarcarsi il maggior fardello: il C.F. Massimo KOTHMEYER, C.te di Nave DICIOTTI.

 

 

[Totiano*]

Giusto Antonio, al di fuori di ogni polemica politica, l'equipaggio del Diciotti è stato "sequestrato" e apparentemente non sarà per tempi brevi. Sul web ho visto ben pochi articoli a riguardo, qualcosa del nostro presidente GM Andrea che rimandava ad analisi difesa e un articolo di un rappresentante del Cocer (per chi no lo sa, fatte le debite proporzioni sono i sindacalisti della Forza Armata)

 

Tutta la nostra solidarietà agli uomini e le donne del Diciotti e al comandante della Guardia Costiera

[madmike]

Davvero. Che da alcune parti, con vero sprezzo del ridicolo, vengono addirittura additati come una quinta colonna contro alcuni ministri.... follia, come se il personale non facesse semplicemente, ed egregiamente, il proprio lavoro.

 

Se non si vuole che lo facciano, nelle modalità attuali, si cambino le regole, e come sempre la Marina e la GC ubbidirà agli ordini.

 

Ma farli apparire come il vaso di coccio fra i vasi di ferro, è davvero vergognoso.

[madmike]

A scanso di equivoci: non sto facendo un discorso politico. Ma rilevo che si legge in giro roba simile.

 

Forse non molte persone sanno che la Marina Militare guadagna soldi con il recupero in mare di migranti. Non voglio dire che la Marina salva migranti al solo scopo di guadagnare soldi. Vogliamo credere che lo facciano anche per ragioni etiche. Ma questo andarli a cercare senza che i migranti lo richiedano... Certo che ritrovarsi in busta paga, anche per un semplice marinaio, un po' di soldini in più non è così malvagio.

 

 

Personalmente, non posso che scrivere una sola parola: Vergogna!

[Totiano*]

Si vergogna! E vediamo di chiarire questo concetto dei soldi in più:

 

Chiunque esce in mare ha una indennità che è funzione dei giorni passati in mare, del tipo e del pericolo della missione. L'indennità è (giustamente) percepita sia che il personale sia davanti alla Libia a salvare vite umane, in oceano Indiano a cacciare i pirati o in Golfo Persico in zona di guerra.

A queste persone sarebbe interessante offrire la possibilità di prendere il posto del personale della Marina e poter usufruire di queste indennità.

Forse scoprirebbero che quanto percepito ben difficilmente può essere definito "correlato" ai rischi (luogo di lavoro, salute per contatto con altri luoghi e persone, conflitti ...) e ai sacrifici (guardie a bordo, mal di mare, lontananza da casa, cibo, privacy....)

[nostromodiroma *]

chi meno sa più urla...

[max42 *]

Bellissime riflessioni di fronte ad atteggiamenti vergognosi. Tanto di cappello a tutto l'equipaggio del DICIOTTI.

[malaparte*]

Chiunque esce in mare ha una indennità che è funzione dei giorni passati in mare, del tipo e del pericolo della missione. L'indennità è (giustamente) percepita sia che il personale sia davanti alla Libia a salvare vite umane, in oceano Indiano a cacciare i pirati o in Golfo Persico in zona di guerra.

A queste persone sarebbe interessante offrire la possibilità di prendere il posto del personale della Marina e poter usufruire di queste indennità.

Forse scoprirebbero che quanto percepito ben difficilmente può essere definito "correlato" ai rischi (luogo di lavoro, salute per contatto con altri luoghi e persone, conflitti ...) e ai sacrifici (guardie a bordo, mal di mare, lontananza da casa, cibo, privacy....)

Scusa, non ho proprio capito. Stai dicendo che nel "chiunque esce in mare" sono comprese le persone delle ONG? Volontari ecc.? Dici che è in funzione del pericolo della missione. Chi stabilisce, nel caso, il pericolo? A quanto ammonta e a carico di quale Ministero?

Non voglio piantare grane pubbliche. Si puo continuare in PM.

Modificato 26 Agosto, 2018 da malaparte

[Regia Marina *]

Scusa, non ho proprio capito. Stai dicendo che nel "chiunque esce in mare" sono comprese le persone delle ONG? Volontari ecc.? Dici che è in funzione del pericolo della missione. Chi stabilisce, nel caso, il pericolo? A quanto ammonta e a carico di quale Ministero?

Non voglio piantare grane pubbliche. Si puo continuare in PM.

Credo che intendesse il personale militare imbarcato e quindi anche gli equipaggi delle unità della guardia costiera ma non quelli delle ONG

[Totiano*]

Nessuna grana Valeria.

Stavo parlando di militari e, come tali, ogni cosa è codificata. Per cui c'è una "diaria" ogni volta che si esce in mare, cui si aggiunge un indennizzo se si opera in contesti particolari che, a seconda del pericolo di vita, vedono aumentare l'importo.

I fondi vengono dal Ministero della Difesa, che significa dal contrinuente.

[malaparte*]

Rileggendo, ho capito....di non aver capito. Scusate.