Rostro Posted December 7, 2011 Report Share Posted December 7, 2011 Titolo: BOCCA DI SERCHIO – Album fotografico della base della X Flottiglia MAS Autore: Gianni Bianchi Casa editrice: Associazione Culturale Sarasota Anno di edizione: 2011 Pagine: 229 Dimensioni: 22,5 x 22,5 Prezzo: € 32,00 Reperibilita: facile Con questa sua ultima fatica Gianni Bianchi prosegue nella meritoria opera di tener vivo il ricordo delle imprese dei mezzi d’assalto della Marina. Si tratta di un bel libro fotografico nel quale sono raccolte numerose immagini scattate in buona parte a Bocca di Serchio, località dove si trovava la base segreta di addestramento dei nostri assaltatori. Le fotografie, molte delle quali inedite e provenienti da raccolte private, ritraggono tutti i principali protagonisti di quell’eccezionale reparto, ripresi in molteplici occasioni, prima della partenza e dopo il rientro dalla missioni, in divisa e in borghese, e anche nei momenti conviviali, di svago e di riposo come quelli trascorsi in compagnia del Duca Aimone di Savoia-Aosta che nelle sue visite al reparto si faceva volentieri coinvolgere in informali gare di tiro a segno con il fucile e in accanite partite di pallavolo. Possiamo rivedere gli edifici che in spartana semplicità ospitarono i componenti del reparto. Oggi, purtroppo, queste strutture giacciono in uno stato di colpevole abbandono. Luoghi che in altri paesi verrebbero considerati e valorizzati come monumento nazionale, in Italia sono stati lasciati andare in malora nel degrado più assoluto. E dire che Bocca di Serchio per la Marina italiana, e per gli Italiani tutti, riveste un’importanza storica ed ideale enorme. Un luogo mitico. Eppure, la casina di caccia della tenuta Salviati e i pochi altri edifici che facevano parte di quella base segreta ormai rischiano di sparire per sempre. Gianni Bianchi sottolinea questo deprimente stato di cose e, a modo suo, prova a scuotere l’indifferenza delle Istituzioni mettendo a confronto le immagini dell’epoca con quelle attuali, auspicando che qualcuno nelle alte sfere della Marina, mosso da sentimenti di rabbia ed indignazione, si muova per correre ai ripari, magari cercando di coinvolgere quelle ditte che nel corso degli anni hanno legato la loro attività a quella dei mezzi d’assalto o, aggiungo io, provando ad interessare il Ministero per i Beni Culturali. Marina Militare, Beni Culturali e sponsor privati: potrebbe essere questo il cocktail giusto per raggiungere lo scopo? Il volume è di grande suggestione. In ogni fotografia si percepisce lo spirito che univa quegli uomini e permette di rivivere l’atmosfera di goliardico cameratismo che regnava a Bocca di Serchio dove la consapevolezza dei rischi connessi all’attività del reparto non impediva di affrontare con il sorriso sulle labbra le fatiche delle estenuanti esercitazioni. Per rendere ancora più palpabile quell’atmosfera l’autore inserisce, tra i vari gruppi di foto, alcuni brani dei testi più conosciuti sull’argomento che descrivono in modo coinvolgente gli uomini, i mezzi, le missioni e le condizioni di vita al Serchio (Cento navi contro due flotte di Virgilio Spigai; Uomini contro navi di Beppe Pegolotti; Tesei e i Cavalieri Subacquei di Elios Toschi e Vita di marinaio di Gino Birindelli). Libro estremamente interessante, dunque, che non può mancare nella biblioteca di tutti gli appassionati dell’argomento. Non manca, peraltro, qualche pecca che emerge qua e là nelle didascalie di alcune foto. A pagg. 125 e 140, per esempio, è sicuramente errata l’ipotesi che azzarda Bianchi quando cerca di identificare un fantomatico reporter nel corrispondente di guerra Arnaldo Cappellini. Si tratta, in realtà, del Comandante Angelo Belloni munito di macchina fotografica. Del resto appare del tutto improbabile che al Serchio fossero ammessi giornalisti le cui eventuali cronache per ovvie ragioni di segretezza mai sarebbero potute apparire sui quotidiani. In un’altra foto a pag. 89 Bianchi ritiene di identificare il Capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta. Decisamente non è lui, non fosse altro che per il colore degli occhi (Martellotta li aveva neri, mentre il personaggio nella foto li ha decisamente chiari). E’ più probabile che si tratti di Marceglia. A pag. 211, poi, appare come anno dell’impresa di Alessandria il 1942 invece del 1941. E mi fermo qui, convinto che altre inesattezze non sfuggiranno all’attenta analisi dei molti esperti che sfoglieranno il libro. Ecco, se qualcosa si può imputare a Bianchi, sono proprio queste piccole superficialità che, con un pizzico di attenzione in più, avrebbero potuto essere facilmente evitate. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rostro Posted December 8, 2011 Author Report Share Posted December 8, 2011 Aggiungo una piccola correzione alla mia recensione. Il titolo del libro di Spigai naturalmente non è Cento navi contro due flotte ma Cento uomini contro due flotte. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted December 8, 2011 Report Share Posted December 8, 2011 Un altro piccolo errore c'è a pag. 143, laddove il Ten. Medico Moscatelli è chiamato Ennio in luogo di Elvio. Ciò non toglie che il volume sia meritevolissimo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted March 5, 2012 Report Share Posted March 5, 2012 finito di sfogliarlo ieri sera, con una lettura veloce al testo. quest'ultimo proviene da altri libri gia letti, ma rimane comunque interessante per contestualizzare le belissime foto, queste si inedite! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lefa Posted March 5, 2012 Report Share Posted March 5, 2012 Non ho ancora avuto il tempo di leggerlo.. da Dicembre! E' stato costantemente scavalcato da altri acquisti, le foto però le ho già studiate e sono molto belle! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ZULU Posted March 18, 2012 Report Share Posted March 18, 2012 BOCCA DI SERCHIO l'ho acquistato oggi di presenza da Bianchi.ricordatevi-alla bisogna- il 30% di sconto per noi Betasom. Un'opera piu' che interessante che si fa' perdonare le sbavature segnalate e magari altre a venire. Dopo centinaia di pagine scritte,ricopiate,strapazzate,in giro da vari autori, questa è una vera"immersione" nei luoghi che molti di noi ritengono sacri per aver condiviso da sempre spirito ed ideali di quella" banda" di giovani entusiasti.Gli "eroi" non erano ancora inflazionati................ Questa immersione nel passato e nel presente è -a mio avviso- permeata di genuinità e freschezza.Si legge d'un fiato per santa curiosità e poi si rigusta e si centellinano certe foto alla ricerca del particolare speciale o dell 'atmosfera. Auguriamoci che un bel giorno il ns. DIR riesca a combinare un giorno a comsubin e un altro in questi luoghi............ditemelo,sareste in tantissimi......vero? ZULU Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted March 19, 2012 Report Share Posted March 19, 2012 ci siamo già stato al Serchio, Zulu, anche se nulla ci vieta di tornarci... http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=17354 (purtroppo molte foto stanno scopmparendo) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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