picpus Inviato 25 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 25 Giugno, 2010 Si tratta dell'esercitazione "Soleil du sud 2010", realizzata dal 17 al 25 giugno nella rada di Tolone, con la messa in opera del "Nato Submarine Rescue System" (NSRS), per il salvataggio dell'equipaggio di un sottomarino spagnolo posato su di un fondale di 50 metri. L'esercitazione in argomento si è articolata in varie fasi, che hanno permesso di mettere alla prova nel suo complesso, il sistema di salvataggio NSRS sviluppato ed utilizzato da Gran Bretagna, Francia e Norvegia, operativo dal 2008 e che può intervenire fino a 610 metri di profondità, in qualsiasi parte del mondo, nel giro di 72 ore (è aerotrasportabile). Eccovi alcune foto (notizie e foto tratte dal sito francese "Mer et Marine"; se qualcuno è interessato ad ulteriori dettagli, sarò lieto di indicare il link all'approfondito articolo relativo, in francese): Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 25 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 25 Giugno, 2010 Please, carry on! :s20: :s02: Grazie per le immagini, aspettiamo i link! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picpus Inviato 25 Giugno, 2010 Autore Segnala Share Inviato 25 Giugno, 2010 Please, carry on! :s20: :s02: Grazie per le immagini, aspettiamo i link! Posto quanto richiestomi: http://www.meretmarine.com/article.cfm?id=113518 . Mi permetto di allargarmi e per chi desidera un articolo più sintetico, dal sito ufficiale del Ministero della Difesa francese, inserisco il link seguente: http://www.defense.gouv.fr/dga/votre_espac...resse_en_france . Una considerazione personale mi sorge spontanea: non sarebbe stato utile a suo tempo e tuttora possibile, credo, che la nostra Marina si associasse all'iniziativa europea, vista anche la situazione economico-finanziaria che non ritengo permetterà a breve la sostituzione della nave salvataggio "Anteo" con altra unità destinata al medesimo scopo che, peraltro, non penso potrebbe mai garantire una similare tempestività d'intervento, quanto meno in mari lontani dalla madrepatria?! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 25 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 25 Giugno, 2010 le STANAG sono delle normative di unificazione in ambito militare adottate dai paesi della NATO (e non solo) su svariati argomenti. una parte di queste standardizzazioni è destinata al soccorso ai sommergibili sinistrati permettendo l'interoperabilita dei mezzi di soccorso. Una interoperabilità testata ogni 2 anni (mi sembra) con una esercitazione internazionale in cui l'Italia è sempre stati tra i punti di riferimento. questa lunga premessa per parllare del progetto dei veicolo di soccorso in oggetto, che stava diventando estremamente oneroso a fronte di un mezzo che l'Italia gia possiede e che puo essere trasferito tramite Antonov proprio come si vede in una foto. Non voglio esprimere un giudizio sulla scelta italiana di uscire dal progetto, non ho tutti i parametri a disposizione per farlo, però l'SRV 300 si è dimostrato piu affidabile di altri mezzi e, ad essere sincero, lo avrei scambiato solo per un REMORA, che ha l'indubbio vantaggio di non avere un equipaggio a bordo e consentire, quindi , una maggiore sicurezza di intervento (meno rischi per gli operatori, magior numero id naufraghi trasferiti a partita di spazio ecc). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 25 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 25 Giugno, 2010 Premettendo che non sono il massimo esperto mi permetto però una serie di osservazioni: La Royal Navy ha delle specifiche Moship (RMAS Salmor, RMAS Salmaid, ...) che non sono decisamente recenti. L'unica Moship realmente nuova è la Norvegese Harstad che è predisposta per il sistema NSRV prodotto e promosso da Rolls Royce Marine. Il concetto NSRV è interessante nella misura in cui può essere installato su (quasi) qualunque AHTS in giro per il mondo... ammesso che a bordo ci sia personale addestrato. La Francia ha preso in affitto l'Argonaute dalla compagnia Bourbon ed sta attrezzando ora il Jason (sempre acquistato dalla Bourbon): in effetti per coprire l'Atlantico ha bisogno dell'Argonaute di base a Brest e per il Mediterraneo del Jason; è curioso come sia stato veloce l'allestimento dell'Argonaute (progettato da Rolls Royce) e quanto sia lunga invece la certificazione del Jason costruito da Keppel Marine. Interessante poi il fatto che il sottomarino da soccorrere sia spagnolo: se pensiamo alla recente fornitura alla Spagna di due unità di soccorso/salvataggio/emergenza ambientale basate su progetto RR (Don Inda e Clara Campoamor) il tutto mi sembra una bella forma di promozione del prodotto RR! Effettivamente perchè tali unità non sono ancora attrezzate per imbarcare il NSRV ?!? Aggiungendo infine il nostro Anteo e la moship Turca in fase di realizzazione il Mediterraneo mi sembra fin troppo affollato... tant'è che qualche anno fa transitava difronte a Taranto addirittura un rompighiaccio :s03: Lazer_ :s02: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picpus Inviato 26 Giugno, 2010 Autore Segnala Share Inviato 26 Giugno, 2010 ...Interessante poi il fatto che il sottomarino da soccorrere sia spagnolo: se pensiamo alla recente fornitura alla Spagna di due unità di soccorso/salvataggio/emergenza ambientale basate su progetto RR (Don Inda e Clara Campoamor) il tutto mi sembra una bella forma di promozione del prodotto RR! Effettivamente perchè tali unità non sono ancora attrezzate per imbarcare il NSRV ?!? ... La scelta del sottomarino spagnolo, per l'esercitazione in argomento, può essere dovuta anche ad altri fattori: 1) come viene specificato nell'articolo di "Mer et Marine", un tale tipo di test non può essere condotto su di un sottomarino nucleare che, per motivi di sicurezza, a puro titolo di esercitazione, non si posa sul fondo (e la Francia, come è noto, ha operativi solo sottomarini nucleari); 2) la Spagna, anche ciò è riportato nell'articolo, è uno dei paesi che coopera al programma (gli altri indicati sono Olanda, Grecia, Polonia e non meglio individuati paesi della zona Asia/Pacifico); 3) infine, e qui si tratta di una mia considerazione, un sottomarino spagnolo della medesima classe di quello che ha partecipato all'esercitazione, a dicembre 2008 ha subito una gravissima avaria, mentre era in immersione a 300 metri di profondità (vedasi topic "Componente Sottomarina Spagnola In Grave Difficoltà!", in atto a pagina 4 di questa stessa sezione del forum). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 26 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 26 Giugno, 2010 OK! però la Royal Navy ha il sommergibile ed le Moships come piure l'Italia ha l'Anteo con le proprie attrezzature pronte imbarcate. Francia, Spagna, Norvegia,... si devono appoggiare alla RN "ricevendo" il sommergibile via aerea, fermo restando che occorre avere un aereoporto adeguato vicino e poi comunque resta sempre il tragitto in mare da parte della Moship a 15-18 nodi ovvero a 30-35 km/h!!! Le esercitazioni sono importanti ma speriamo che non si debba mai intervenire realmente! Lazer_ :s02: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 28 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 28 Giugno, 2010 Molto interessante. Sarà una mia idea ma dover dipendere dalla disponibilità degli AN-124 Ruslan/Condor non mi pare il massimo. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 28 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 28 Giugno, 2010 vero, sicuramente meglio costruirsi in casa il Galaxy ma non tutte le marine posso permetterselo. I Russi, se uno paga, sono disposti a molto e credo sia un fatto assodato: non credo ci sarebbero problemi ad ottenere la disponibilità dell'aereo (magari possiamo discutere sulla affidabilità....) però ci sono molte considerazioni da fare. a partire dalla cooperazione e aptto di assistenza reciproca tra le Marine Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 28 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 28 Giugno, 2010 (modificato) vero, sicuramente meglio costruirsi in casa il Galaxy .... Ciao Dir, certamente. Ma pensavo al fatto che i Ruslan siano tutti (ne sono stati costruiti poche decine, non so quanti tutt'ora in servizio) nelle disponibilità russe: TA, Aeroflot o campagnie annesse. E questo mi fa scattare la "sindrome da gasdotto" non so se mi spiego :s02: Poi posso pensare vengano noleggiati perchè i C-5 o non sono disponibili o costano di più e ciò è perfettamente logico e può andar bene in tempi senza tensioni. Da vecchio attrezzo che non si rassegna ai tempi moderni mi piacerebbe una completa autonomia, non in ambito Paese ma in ambito NATO/Occidente; questo vale anche per tutti quegli Il-76 Candid che vedo noleggiati... Essendoci di mezzo francesi ed inglesi sarebbe interessante sapere se il nuovo A400 ha queste capacità (che i C-17 mi pare proprio non abbiano). Modificato 28 Giugno, 2010 da Charlie Bravo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 29 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 29 Giugno, 2010 (quasi) tutte le forze armate del mondo sono al risparmio. confesso di non sapere perche, a suo tempo, non si è mai parlato di Galaxy. nei consessi cui ho avuto il piacere e l'onore di partecipare si parlava esclusivamente di antonov e di contratti con le flotte aeree russe.... con un contratto firmato e in caso di reale necessità, se i russi non onorassero gli impegni sarebbero sottoposti a una "gogna" mediatica e politica senza precedenti, anche peggio dl Kursk Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 29 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 29 Giugno, 2010 (quasi) tutte le forze armate del mondo sono al risparmio. confesso di non sapere perche, a suo tempo, non si è mai parlato di Galaxy. nei consessi cui ho avuto il piacere e l'onore di partecipare si parlava esclusivamente di antonov e di contratti con le flotte aeree russe.... con un contratto firmato e in caso di reale necessità, se i russi non onorassero gli impegni sarebbero sottoposti a una "gogna" mediatica e politica senza precedenti, anche peggio dl Kursk Probabilmente siamo in periodo di saldi da parte dell'ex Unione Sovietica...Ovviamente resta l'incognita della manutenzione di tali aerei. Lazer_ :s02: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 29 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 29 Giugno, 2010 Probabilmente siamo in periodo di saldi da parte dell'ex Unione Sovietica...Ovviamente resta l'incognita della manutenzione di tali aerei. Lazer_ :s02: ne Sembra che passato il "decennio eltsiniano" si siano dati una certa regolata in questo senso. Però l'An-124 è un aereo sovietico; non so il caso specifico ma a quell'epoca gli studi di progettazione e gli stabilimenti di produzione era sparpagliati sull'intero territorio dell'URSS: per esempio progettazione in Russia, avionica nei Paese Baltici, fusoliera in Uzbekistan, motori in Ucraina, carrelli e meccanica in Bielorussia, ecc ecc. Immagina cosa è accaduto dopo la disgregazione. Aggiungendo che progettisti e tecnici specializzati si sono spostati sia all'interno della ex URSS che emigrando. E questo di riflesso riguarda anche la VMF. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picpus Inviato 30 Giugno, 2010 Autore Segnala Share Inviato 30 Giugno, 2010 Al link che segue: http://www.corlobe.tk/article20202.html , una serie di foto relative all'esercitazione in argomento. Penso che più che dire che sono interessanti, non vi sia altro da commentare: si tratta solo di guardarle. Ritengo pure che per degli esperti della materia, come lo sono i Comandanti del forum, non sia neanche necessario tradurre i pochi termini tecnici presenti nelle didascalie delle foto. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 30 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 30 Giugno, 2010 ... allora devo fare al più presto il disegno della Jason con NSRV! Lazer_ :s02: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 30 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 30 Giugno, 2010 Grazie per le foto. Mi chiedevo però se tutti questi vari sistemi in dotazione (americani, francesi, inglesi, italiani ecc) siano standardizzati e compatibili. Cioè se possono essere impiegati indifferentemente su tutti i battelli NATO. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 30 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 30 Giugno, 2010 Grazie per le foto. Mi chiedevo però se tutti questi vari sistemi in dotazione (americani, francesi, inglesi, italiani ecc) siano standardizzati e compatibili. Cioè se possono essere impiegati indifferentemente su tutti i battelli NATO. le esercitazione sorbet royal servono proprio a testare la compatibilità di tutti i sistemi (e non solo dei DSRV). il nostro SRV300 credo sia appontato su tutti i battelli NATO del Mediterraneo e anche qualche kilo ... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picpus Inviato 1 Luglio, 2010 Autore Segnala Share Inviato 1 Luglio, 2010 Ed ora eccovi il link ad un breve filmato: http://www.corlobe.tk/article20212.html . Nel video viene precisato che si tratta dell'unico sistema al mondo che presenta ambedue le seguenti caratteristiche: 1) è in grado di recuperare gli uomini di un sottomarino sinistrato, mantenendoli e trasferendoli in superficie sempre alla medesima pressione; 2) è interamente aerotrasportabile. Chiedo agli esperti del forum se quanto sopra corrisponde al vero. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picpus Inviato 2 Luglio, 2010 Autore Segnala Share Inviato 2 Luglio, 2010 Ed ora eccovi il link ad un breve filmato: http://www.corlobe.tk/article20212.html . Nel video viene precisato che si tratta dell'unico sistema al mondo che presenta ambedue le seguenti caratteristiche: 1) è in grado di recuperare gli uomini di un sottomarino sinistrato, mantenendoli e trasferendoli in superficie sempre alla medesima pressione; 2) è interamente aerotrasportabile. Chiedo agli esperti del forum se quanto sopra corrisponde al vero. Deduco che sarà vero che il sistema di salvataggio in argomento è l'unico al mondo che presenta ambedue le caratteristiche elencate (basandomi sul detto "chi tace acconsente" che poi non sarebbe altro che la trasposizione del concetto giuridico del "silenzio-assenso"). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 2 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 2 Luglio, 2010 che fai, ti adombri se non hai risposte in tempo reale? :s68: :s03: devo dire che personalmente non mi risulta, buon Pic. A cominciare da chi ha inventato il sistema (gli states) con il DSRV fino ai vari URF/ Remora /LR5. anche per la parte pressione vale lo stesso discorso, almeno fino all'arrivo n superficie. dal quel momento dipende dal sistema affiancato al DSRV, se la camera iperbarica della Moship è compatibile con gli agganci del minisub di soccorso ed in prossimità della stessa allora la cosa è realizzabile. Se ben ricordo anche il remora ha la possibilità della camera iperbarica a portata di mano, mente per lo LR5, che si appoggia "a chi trova", la cosa potrebbe essere piu problematica... questo era un ottimo sito per il tipo di informazioni richieste (anche perche è da un po che sono fuori dal giro...) http://www.ismerlo.org/ Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 2 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 2 Luglio, 2010 Ho aspettato la risposta del Dir. che conferma quello che sapevo anch'io. Il sistema completo NSRV comprende (o dovrebbe comprendere) oltre al minisub di soccorso anche 3 (o forse) 4 containers predisposti opportunamente vicino alla gru a portale. Il portale nuovo installato sul Jason è quello NSRS ma non ri riesce a capire dalle foto se ci sono i container a corredo. per i dettagli ed una bella foto dall'alto dell'intstallazione sull'Harstad guarda in questo documento http://www.ismerlo.org/assets/NSRS/NSRS%20...-res1%20_2_.pdf Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picpus Inviato 2 Luglio, 2010 Autore Segnala Share Inviato 2 Luglio, 2010 (modificato) che fai, ti adombri se non hai risposte in tempo reale? :s68: :s03: ... No, no, assolutamente, non esistono problemi di questo tipo con me; sarà però consentita anche a me qualche battuta, di tanto in tanto! :s51: Quindi, se ho ben capito, esistono altri sistemi che hanno, contemporaneamente, le due caratteristiche: aerotrasportabilità e mantenimento in pressione costante del personale del sottomarino sinistrato, durante il trasferimento in superficie. Ah, dimenticavo, grazie ad entrambi per le risposte. Modificato 2 Luglio, 2010 da picpus Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 2 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 2 Luglio, 2010 Quindi, se ho ben capito, esistono altri sistemi che hanno, contemporaneamente, le due caratteristiche: aerotrasportabilità e mantenimento in pressione costante del personale del sottomarino sinistrato, durante il trasferimento in superficie. è proprio quel "trasferimento in superificie il "problema". tutti i mezzi moderni trasferiscono il personale a pressione costante, pari a quella del battello sinistrato. la quasi esclusiva del NSNR è proprio nel poter trasferire il personale DOPO l'arrivo in superficie. credo lo possa fare solo il remora di traslocare assieme alle proprie camere iperbariche.... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 3 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 3 Luglio, 2010 Il tema è interessante ne approfitto per qualche domanda. I battelli anche ai giorni nostri possono essere riforniti di aria dall'esterno? Anche acqua? Mi immagino uno scenario come quello del nostro Medusa, del Thetis o del Kursk. Poi ripensando a una "leggenda" o racconto di fantasia degli anni della Guerra Fredda: tecnicamente può accadere che un battello pur senza affondare sia impossibilitato anche ad emergere rimanendo per così dire in sospensione ? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picpus Inviato 3 Luglio, 2010 Autore Segnala Share Inviato 3 Luglio, 2010 Il tema è interessante ne approfitto per qualche domanda.I battelli anche ai giorni nostri possono essere riforniti di aria dall'esterno? Anche acqua? Mi immagino uno scenario come quello del nostro Medusa, del Thetis o del Kursk. Poi ripensando a una "leggenda" o racconto di fantasia degli anni della Guerra Fredda: tecnicamente può accadere che un battello pur senza affondare sia impossibilitato anche ad emergere rimanendo per così dire in sospensione ? Ti rispondo al quesito che ho evidenziato in grassetto. Una fase dell'esercitazione in argomento, prevedeva proprio ciò. Dal link http://www.corlobe.tk/article20176.html , riporto la parte relativa al ricambio d'aria: " ... Avec les bâtiments français, le Mistral a effectué des exercices de ventilation, au cours desquels un robot sous-marin sans équipage branche les manches de ventilation sur le pont du sous-marin pour injecter de l’air pur à l’intérieur et extraire l’air vicié. Cette opération permet de renouveler l’air du sous-marin et de prolonger la durée de survie de l’équipage, jusqu’à l’arrivée d’un véhicule de sauvetage. ...". Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 4 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 4 Luglio, 2010 Ciao Pic, grazie per la precisazione. Nel caso dell'aria in effetti si trattava di una conferma mentre mi è balenata l'ipotesi magari strampalata dell'acqua nel caso di operazioni di soccorso di lunga durata. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picpus Inviato 4 Luglio, 2010 Autore Segnala Share Inviato 4 Luglio, 2010 Ho aspettato la risposta del Dir. che conferma quello che sapevo anch'io.Il sistema completo NSRV comprende (o dovrebbe comprendere) oltre al minisub di soccorso anche 3 (o forse) 4 containers predisposti opportunamente vicino alla gru a portale. Il portale nuovo installato sul Jason è quello NSRS ma non ri riesce a capire dalle foto se ci sono i container a corredo. per i dettagli ed una bella foto dall'alto dell'intstallazione sull'Harstad guarda in questo documento http://www.ismerlo.org/assets/NSRS/NSRS%20...-res1%20_2_.pdf Con riferimento al tuo dubbio (da me evidenziato in grassetto), dal link http://www.meretmarine.com/article.cfm?id=113518 (già inserito al messaggio n° 3), posto la seguente fotografia, con didascalia: Caisson embarqué sur le Jason (© : JEAN-LOUIS VENNE) nonché il testo seguente: " ... Chaque caisson offre une capacité de 36 places, dont 6 médicalisées. Le caisson de transfert permettant de loger 12 personnes et l'engin de sauvetage 15 marins supplémentaires, avec les deux caissons de décompressions, le système NSRS peut traiter, d'un coup, jusqu'à 99 personnes, soit plus que l'équipage de la plupart des sous-marins en service, à l'exception des grands SNLE et SNA. Une fois dans le caisson de décompression, les naufragés vont, comme des plongeurs, revenir progressivement au niveau de la pression extérieure avant de sortir du dispositif. L'ensemble de ce matériel est stocké sur le pont du bateau, qui doit en plus embarquer un portique de mise à l'eau et les équipements nécessaires au fonctionnement du dispositif (oxygène, compresseurs d'air, climatisation...) C'est pourquoi les bâtiments support doivent présenter un pont plat d'une surface minimale de 420 m2, compatible avec l'encombrement du système. ... ". Viene quindi precisato che vi sono 2 "caisson" di decompressione, ognuno con una capacità di 36 posti + il "caisson" di trasferimento (12 posti) + il sottomarino di salvataggio (15 posti), per un totale di 99 posti, cioè superiore alla maggior parte dei sottomarini in servizio, eccetto i più grandi SSN e SSBN. L'insieme delle attrezzature necessarie per il funzionamento del sistema di salvataggio, rende necessario che la nave supporto abbia un ponte piatto, avente una superficie minima di 420 m2. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 4 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 4 Luglio, 2010 grazie Pic, integro con qualcosina: Il tema è interessante ne approfitto per qualche domanda.I battelli anche ai giorni nostri possono essere riforniti di aria dall'esterno? Anche acqua? Mi immagino uno scenario come quello del nostro Medusa, del Thetis o del Kursk. Poi ripensando a una "leggenda" o racconto di fantasia degli anni della Guerra Fredda: tecnicamente può accadere che un battello pur senza affondare sia impossibilitato anche ad emergere rimanendo per così dire in sospensione ? una foto puo dire piu di mille parole... questo è il raccordo per mandare aria a bordo dei battelli. ne esistono 2 per ogni compartimento, uno di ingresso e uno di uscita la foto proviene dal sito della Marina ne cercavo anche un'altra, con operazioni in corso a battello immerso, se la trovo provvedo... riguardo all'altro dubbio escludo che possa accadere. un battello non è mai perfettamente in assetto, necessita sempre di correzioni. potrebbe esistere un sistema di assetto automatico, ma all'esaurirsi della carica della batterie il battello seguirebbe la sua ultima tendenza. Se incontrasse un forte strato termico (mi è successo) potrebbe rimanere sospeso per qualche ora, forse qualche giorno. sicuramente non a tempo indefinito... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 5 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 5 Luglio, 2010 Ciao Dir, grazie per le spiegazioni. Continuando con le mie domande strampalate di cui faccio ammenda in anticipo: ma se i soccorsi dovessero andare per le lunghe con l'acqua potabile come si fa visto che la sua mancanza dopo pochi giorni può diventare letale ? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 a bordo ci sono viveri di emrgenza per 5 giorni, è uno standard comune a tutte le marine. si suppone, infatti, che questo sia il tempo limite per l'arrivo dei soccorsi con certezza di salvare i naufraghi. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 L'argomento delle Moship e del soccorso è spesso un tabù ma questa discussione sta chiarendo molti punti. Se non ci sono gravi danni si hanno quindi circa 4-5 giorni per intervenire riportando a galla il personale. Ho capito che solo il NSRS prevede il trasbordo dell'equipaggio direttamente in camera iperbarica. Ma a cosa serve la camera iperbarica? ovvero l'equipaggio non dovrebbe essere a pressioni "normali"? In effetti il sistema NSRS prevede che siano installate la gru a portale con l'attacco speciale, più due container (direi da 40 piedi) più quello centrale per il trasbordo dell'equipaggio. I container non sono sicuramente spedibili con l'aereo e tantomeno la gru: quindi devono essere già a bordo della nave oppure, al massimo, in porto pronti per essere caricate (e fissati) a bordo mentre il sottomarino di recupero sta volando... Resto perplesso... Lazer_ :s07: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 Antonio mi inviti a nozze! :s03: tralascio il discorso della camera imperbarica perche non ho info certe. ricordo che il Remora puo farlo e forse anche qualcun'altro. nel momento in cui un battello ha una grave falla per cui non puo riemergere la pressione interna sarà sicuramente aumentata per l'ingresso dell'acqua. fosse anche solo un bar, le ripercussioni sul fisico per molti giorni comportano comunque l'impiego della camera iperbarica. Inoltre è possibile che la caduta sul fondo o la causa della falla abbia provocato anche lesioni sulle tubolature dell'aria (senza contare che qualche minima perdita c'è sempre). riguardo i 5 giorni ci sono tante discussioni a riguardo, spesso poco trattate anche solo per scaramanzia anche se supportate dai fatti. in quei 5 giorni si presume che i soccorsi siano arrivati ma sul numero influiscono anche altre cause. Difficilmente, infatti, le paratie stagne sono veramente e completamente stagne nonostante i controlli continui. in quei 5 giorni è possibile supporre che anche gli altri compartimenti si saranno allagati. compartimenti che sui convenzionali modern sono pochissimi e sugli SSN non cosi tanti come si potrebbe supporre. Non sapendo se è un dato classificato vi prego di non chiedere i numeri. Inoltre anche altre cause potrebbero interferire con la sopravvivenza in queste condizioni estreme com schock o disattenzioni (cio che accadde ai sopravvissuti del Kursk). Infine si deve anche fare i conti con gli spazi disponibili a bordo.... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 Grazie, questa spiegazione chiarisce qualcosa che non mi era chiaro. Quale è invece la situazione delle pressioni parziali in superficie con una risalita da -100 con la tuta? immagino che la botta di equalizzazione nella garitta di fuoriuscita si accusi da quote così importanti. A questo proposito, l'equalizzazione è brusca o dosata? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 bruschissima Lefa, al punto che tra le raccomandazioni che si fanno al fuoriuscente c'è proprio quella di fare attenzione al dolore ai timpani e concentrarsi sulle manovre. La compressione in garitta credo duri meno di un minuto a quote "importanti" Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 Non equalizzano progressivamente per una quesione di tempi (intesi come priorità, meglio un timpano bucato di nessun timpano) o per altri motivi? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 Ma queste razioni (cibo e acqua) d'emergenza sono in tutti i compartimenti o c'è il rischio che le razioni siano in un locale e l'equipaggio chiuso in un'altro? Poi continuando con le impertinenze chiedo al Dir: ma se tu senza problemi di bilancio nè per l'acquisizione nè per l'addestramento/mantenimento/logistica, poniamo con fondi illimitati, dovessi scegliere se installare sui battelli un sistema di soccorso esterno come quelli del post o uno interno e autonomo come le capsule tedesche o russe cosa preferiresti? Se con l'impertinenza sono andato oltre è per via della canicola :s68: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 comincio con Lefa: è esattamente una questione di tempi, gli allagamenti sono tarati appositamente sul diametro. tutta la dotazione di sicurezza va moltiplicata per il numero di compartimenti, non solo i viveri, quindi, ma anche le tute di fuoriscita, i sistemi di monitoraggio atmosfera ecc. ecc. se avessi soldi a sufficenza sceglierei ... tutto! perchè precludermi una possibilità? ogni sistema potrebbe rimanere danneggiato e la ridondanza sarebbe una manna! poi, però, bisogna fre i conti con gli spazi disponibili e e le filosofie di impiego e le cose cambiano. i tedeschi, ad esempio, prediligono l'abbandono nave di emergenza in superficie e snobbano il DSRV (i loro battelli non sono neache predisposti) e la fuoriuscita individuale a favore di quella collettiva. però mi piacerebbe testare le capsule di salvataggio, ne sono rimasto affascinato e, probabilmente, propenderei per quelle se dovessi scegliere un solo sistema... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 dove è di base il nostro Anteo? Lazer_ :s02: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 6 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2010 comincio con Lefa: è esattamente una questione di tempi, gli allagamenti sono tarati appositamente sul diametro. Temo di non aver afferrato :s01: Oltre ai Russi, chi utilizza le capsule di salvataggio? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 7 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 7 Luglio, 2010 nel senso che è come ipotizzavi, ovvero si cerca di tenere sotto pressione il fuoriuscente pe ril minor tempo possibile, anche con rischio di sfasciare i timpani. la sfera ce l'hanno gli indiani (e mi sembra anche i koreani, dovrei verificare) sui 209/1500 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
picpus Inviato 7 Luglio, 2010 Autore Segnala Share Inviato 7 Luglio, 2010 dove è di base il nostro Anteo? Lazer_ :s02: ne La Spezia, se non erro. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 7 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 7 Luglio, 2010 Ancora sulla compensazione in garitta: che tecniche insegnano per compensare al meglio una botta così brusca? Nel senso, per compensare si utilizzano in genere due manovre, Valsalva o Marcante Odaglia, alcuni soggetti particolarmente predisposti riescono ad attivare il meccanismo della Marcante Odaglia utilizzando altri muscoli. Nel caso di uno sbalzo critico di pressione, immagino che se ci si lascia cogliere impreparati al momento dell'inizio del cambiamento poi diventi molto difficle compensare per via dell'eccessiva differenza pressoria fra l'orecchio medio e l'esterno, lì si potrebbe bucare il timpano. Insegnano ad anticipare la manovra per evitare di trovarsi in una simile situazione? Il dolore è certo in tutti i fuoriuscenti o ci sono soggetti particolarmente abili che riescono a gestire una compensazione adeguata anche se così repentina? Chiedo questo perchè io compenso la quota in maniera costante, non equalizzo l'orecchio quando sento la pressione che si accumula ma attuo un meccanismo che non so spiegare che lascia "le porte sempre aperte". Ciò mi permette di gestire l'equalizzazione in maniera costante, senza sbalzi pressori o dolorose estroflessioni del timpano. Ho immaginato che questa tecnica potesse essere verosimilmente impiegata per anticipare la manovra di compensazione in garitta. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LT Melekhin * Inviato 7 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 7 Luglio, 2010 L'argomento delle Moship e del soccorso è spesso un tabù ma questa discussione sta chiarendo molti punti.In effetti il sistema NSRS prevede che siano installate la gru a portale con l'attacco speciale, più due container (direi da 40 piedi) più quello centrale per il trasbordo dell'equipaggio. I container non sono sicuramente spedibili con l'aereo e tantomeno la gru: quindi devono essere già a bordo della nave oppure, al massimo, in porto pronti per essere caricate (e fissati) a bordo mentre il sottomarino di recupero sta volando... Resto perplesso... Lazer_ :s07: ne I container non sono due/tre ma molti di più, fino a formare una cittadella su più livelli Tutti i container di cui sopra, più il A-frame, sono aviotrasportabili L'assetto completo è di base in UK L'Anteo (III) fa base La Spezia Saluti Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 7 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 7 Luglio, 2010 grazie Giacomo, speravo proprio in un tuo intervento... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 7 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 7 Luglio, 2010 I container non sono due/tre ma molti di più, fino a formare una cittadella su più livelli Tutti i container di cui sopra, più il A-frame, sono aviotrasportabili L'assetto completo è di base in UK L'Anteo (III) fa base La Spezia Saluti Grazie mille dei chiarimenti. Quanto tempo ci vuole prendere il mare dal momento dell'arrivo del materiale in porto? Lazer_ :s02: ne Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 7 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 7 Luglio, 2010 (modificato) Ancora sulla compensazione in garitta: che tecniche insegnano per compensare al meglio una botta così brusca?Nel senso, per compensare si utilizzano in genere due manovre, Valsalva o Marcante Odaglia, alcuni soggetti particolarmente predisposti riescono ad attivare il meccanismo della Marcante Odaglia utilizzando altri muscoli. Nel caso di uno sbalzo critico di pressione, immagino che se ci si lascia cogliere impreparati al momento dell'inizio del cambiamento poi diventi molto difficle compensare per via dell'eccessiva differenza pressoria fra l'orecchio medio e l'esterno, lì si potrebbe bucare il timpano. Insegnano ad anticipare la manovra per evitare di trovarsi in una simile situazione? Il dolore è certo in tutti i fuoriuscenti o ci sono soggetti particolarmente abili che riescono a gestire una compensazione adeguata anche se così repentina? scusami andrea, mi era sfuggito il tuo post... si propone la Valsalva, che è la piu semplice da spiegare e per cui il tutto viene predisposto. la tuta di fuoriuscita è infatti dotata di uno stringinaso visto che le mani saranno altrmenti impegnate... c'è comunque liberta di scelta, l'importante è compensare... Modificato 7 Luglio, 2010 da Totiano Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 7 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 7 Luglio, 2010 Figurati! (Matteo) :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LT Melekhin * Inviato 8 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 8 Luglio, 2010 Quanto tempo ci vuole prendere il mare dal momento dell'arrivo del materiale in porto?Lazer_ :s02: ne In esercitazione, tre giorni (su una squadra rinforzata) In caso reale, tra 20 e 40 ore (senza sosta, su più squadre che lavorano a turno) Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 8 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 8 Luglio, 2010 Come mai l'esercitazine non simula il tempo di reazione che si ha in caso di una vera emergenza? Seguendo la "regola" dei cinque giorni, fra trasporto e approntamento, non rimane poco tempo per lavorare al recupero? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 8 Luglio, 2010 Segnala Share Inviato 8 Luglio, 2010 perchè ci sarebbe uno spreco di risorse inutile, considerando che il target è addestrarsi al recupero in questo tipo di esercitazioni. ci sono anche esercitazioni di "sopravvivenza sul fondo" che vengono attuate in maniera differente e solamente dal battello... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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