Venti Di Guerra Fra Le Due Coree

[sgt marcoz]

Mi ritrovo pienamenmte nell'analisi di Odisseo anzi la controfirmo

 

Marco

[Odisseo]

Nel frattempo, i Nord Coreani chiedono scusa per le vittime civili ...

 

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/to...1676378485.html

[de domenico]

Dico inutile perchè sono convinto che da quelle parti siano in tanti ad amare la Corea al punto di volerne sempre due (la battuta non è mia).

 

Vecchia battuta di Andreotti, che non era poi tanto favorevole alla riunificazione tedesca, vero Sire? (paventava una diminuita influenza cattolico-bavarese, come poi è stato ...)

Modificato 27 Novembre, 2010 da de domenico

[dott.Piergiorgio]

Rispomdo prima ad Odisseo, partendo dal p.s.

 

Non nascondo che il tuo primo post (di stamane) mi aveva un filino deluso, ma questo della mezza davvero mi fa piacere.

 

La tua osservazione e' giustissima. ma il punto non sta tanto nel tecnicismo (con tutti gli hard data ben secretati e sorvegliare) quanto nell' usare un insieme di astrazioni e dati obiettivi e non classificabili per loro natura. Iniziamo dall' aereo vs. cannone. un attacco aereo ha lunghi "tempi di ricarica" ed una "gittata" considerevole. Il tiro d' artigliera, più o meno l' opposto. Ora, mettiamo che la portata pratica di un cannone sia 1/x dell raggio tattico dell' aviazione imbarcata. se si riduce questa x fino a valori prossimi a 1 se non addirittura inferiori a 1, credo che si capisca che il pendolo oscilla nella direzione opposta a quella che aveva preso dal dicembre 1941...

 

Altra considerazione, nel 1905 tutte le maggiori Potenze avevano una flotta o squadra da battaglia, più o meno rispondente alle esigenze Navali nazionali. Oggi invece, le grandi portaerei sono un monopolio effettivo di una sola Marina. Presumo che sia ovvio, specie dopo che durante la precedente presidenza degli Stati Uniti, ogni Ammiragliato delle maggiori potenze sta ricercando assiduamente (e ovviamente, anche discretamente) come ridurre se non addirittura azzerare il valore bellico delle CVN americane.

 

Venendo al punto più "tecnico" penso che si sia capito che non si tratta molto di potenza di fuoco o penetrazione, quanto di ridurre al massimo il grosso gap di portata tra le due armi, quella aerea e quella balistica. Il resto sta sulle ginocchia di Marte e Minerva. Ma per darti una risposta, noto che, a prescindere dalle protezioni attive e passive (le cui prestazioni, specie in merito alle CVN sono un segreto ben curato e dalle capacita' di controllo danni, dove realmente i danni vanno fatti su una Nave Portaerei sono sul ponte di volo e hangar(s), bersagli reputo un filino più grossi, e anche più vulnerabili, di una o più torri di artiglieria.

 

Spero che mi si conceda il tempo di pranzare prima di rispondere singolarmente agli altri punti dei gradevolissimi feedback sul mio pensiero :s01: non nascondo che e' una cosa a cui ci tengo e ne sentivo molto la mancanza...

 

Saluti, e grazie 100.000 a tutti per la cortese attenzione :s01:

Dott. Piergiorgio.

[Odisseo]

Vecchia battuta di Andreotti, che non era poi tanto favorevole alla riunificazione tedesca, vero Sire? (paventava una diminuita influenza cattolico-bavarese, come poi è stato ...)

Siamo anziani, Signor De Domenico, ed ogni tanto scattano i ricordi del passato. :s01:

[Odisseo]

Rispomdo prima ad Odisseo, partendo dal p.s.

Spero che mi si conceda il tempo di pranzare prima di

Tranquillo, oggi è sabato e i ritmi sono rilassati.

Io resto qui, in compagnia di ... Lady Sara.

[dott.Piergiorgio]

Intanto, le nuove armi stanno assalendo l'Europa ... avete presente l'attuale crisi irlandese ? o le precedenti crisi greche ed iberiche ?

Saluti.

 

Questa e' di gran lunga la questione più importante di questi giorni; quanto va studiato sono nell' ordine il casus belli di questa guerra non dichiarata, la strategia generale adottata, e soprattutto gli possibili sviluppi e scenari di essa.

 

Ovviamente meritaerebbe una bella e partecipata discussione a parte, vedra' la moderazione se e' tecnicamente possibile scindere questi posts in un nuovo thread.

 

Prima il casus belli; ovviamente faccio astrazione dall' attaccante, anche se non serve molta intelligenza per una eventuale identificazione; Sostanzialmente il vero conflitto sociale e socioculturale ruota intorno alla cosiddetta globalizzazione, da un lato i sostenitori che un unico pensiero sociale, economico, culturale ecc. dovrebbe valere per tutti mentre da un altro lato i sostenitori della valorizzazione e rispetto delle diversità locali e regionali. Il campione della seconda linea credo che sia l' UE stessa, i cui valori e principi, attenzione, sono vecchi di millenni, e su di essi si basa, o si ispira, o ne è influenzata, la massima parte delle culture sul globo. Presumo che in assenza di distorsioni e ingerenze, la massima parte degli Stati e popolazioni siano propensi alla seconda linea. A differenza del o delle potenze sostenitrici della prima linea (chiamiamola "pensiero unico" per comodità) l' UE. che si basa sulla seconda linea (per comodità la chiamero' "valorizzazione delle specificità", anche se non mi piace...) In questo quadro, l' UE sta iniziando una ben decisa politica di allargamento nella sua sfera "naturale" il bacino Mediterranneo, il cui controllo ancora oggi è centrale nella politica globale. In essa l' Italia e' una paratia che divide a metà il Mare Mediterranneo, quindi inconsapevolmente l' Italia controllo dell' economia globale (siamo onesti, l' Impero Britannico e' morto il 10 Giugno 1940, colla jugulare tagliata di netto...) Da qui l' interesse della potenza o potenze globale di turno a limitare le capacità di potenza dell' Italia. Presumo che quando il Metternich diceva che l' Italia esisteva solo sulla carta geografica, forse più che un disprezzo delle aspirazioni nazionali, esprimeva meramente il riconoscimento dei desiderata della maggiore potenza Marittima e delle sue considerazioni geostrategiche.

 

Ma arriviamo al giorno di oggi, dopo due suicidi politico-economici, le Genti europee si sono rese conto che la politica e sistema istituizionale basato sugli stati Nazionali non poteva funzionare e che si doveva tornare appena possibile al vecchio ma collaudato sistema originatasi in Italia centrale un paro di millenni fa; si, mi sto riferendo all' Imperium, il cui principio di base era e resta federale (forse vivendo sotto il Vesuvio mi rendo conto meglio degli altri della sua amministrazione locale) Del resto il primo tentato suicidio politico-economico dell' Euruopa (cioè le guerre di religione del '500) fu sventato applicando principi di federalismo ("cuius regio, ejus religio" se non mi sbaglio) che e' stato ripreso e rimodernato con successo in Germania dopo le dolorosissime conseguenze subite nel seguire fino in fondo una politica di Stato Nazionale.

 

Federalismo, quindi, lungo le linee di comunalita' linguistica, sociale e culturale. Non più uno Stato Francese, Tedesco, Italiano o Polacco, bensi' una "Nazione" (nel senso originario Latino del termine) dei Francesi, Tedeschi, Italiani e Polacchi, quindi, ed accomunati da una serie di Ideali e aspirazioni comuni senza steccati e paletti. Diventa chiaro che ben presto di fronte all' alternativa "pensiero unico" o "valorizzazione delle specificità", Stati e Popoli sarebbero naturalmente inclini alla seconda. Ed e' questo che terrorizza i fautori del "pensiero unico". Epicentro di questo tipo di conflitto viene ad essere il centro ideale e simbolico dell' Unione Europea e del suo allargamento a Unione Euromediterrannea: l' Italia ed al centro di essa, Roma.

 

Purtroppo adesso mi devo fermare; spero di poter continuare in serata. Nel frattempo chi volesse, puo' anche iniziare a commentare.

 

Saluti, e grazie dell' attenzione e... pazienza nel leggere :s10:

Dott. Piergiorgio.

[Iscandar]

sul sito del Corriere

 

i punti salienti:

1) causa nebbia esercitazioni a fuoco durate solo 2 ore, i sud coreani erano pronti a tutto se i nord facevano rappresaglie;

2) l'ONU non si è messa d'accordo per la risoluzione, Cina e URSS, ops... Russia, non erano d'accordo, anzi rilanciavano dicendoa Seul di smetterla;

3) Nord Corea prende in considerazione un linea rossa tipo guerra fredda.

Modificato 20 Dicembre, 2010 da Iscandar

[Iscandar]

riaccendo questo topic...

 

fresca... fresca... calda... calda..

 

Ancora tensione, scambio di colpi in mare

SHANGHAI - La marina della Corea del Sud ha risposto al fuoco dopo che un proiettile di artiglieria nordcoreano è caduto vicino alla frontiera marittima tra i due paesi. Lo riferisce l'agenzia di stampa cinese Nuova Cina.

 

Sono stati tre i colpi esplosi dalla marina della Corea del Sud verso il confine nelle acque territoriali occidentali dove presumibilmente poco prima erano caduti colpi esplosi dalla Corea del Nord. Lo scrive l'agenzia sudcoreana Yonhap.

 

In una dichiarazione dei vertici militari di Seul viene spiegato che la marina sud coreana ha udito lo scoppio di tre colpi di artiglieria esplosi dalla Corea del Nord verso le acque dove corre il Northern Limit Line (Nll), il confine tra i due paesi intorno alle 13 di oggi ora locale. Circa un'ora dopo, la risposta della marina di Seul che ha esploso tre colpi di avvertimento. "Crediamo - ha detto un esponente militare sud coreano all'agenzia di stampa - che un proiettile nord Coreano sia caduto nei pressi della Nll. Non abbiamo informazioni circa movimenti particolari dei militari nord coreani, ma manteniamo un atteggiamento difensivo".

[serservel]

Ogni tanto si fanno risentire pure loro.

 

Ultimamente quella parte del mondo è agitata, sono convinto che in molti la tengono d'occhio...

[Totiano*]

nel secondo anniverasario dell'affodamento della loro corvetta. la Corea del Sud annuncia una esercitazione nel mar giallo assieme ad altri eventi collegati. non mi sembra il modo migliore di creare un clima di distensione...

da defencetalk al link http://www.defencetalk.com/south-korea-to-...llow-sea-40932/

 

 

 

South Korea to stage major drill in Yellow Sea

 

 

South Korea will hold a major military exercise near the disputed Yellow Sea border with North Korea later this month when Seoul hosts a global forum, officials said Wednesday.

 

The drill involving warships, jet fighters and Marine units will be staged as part of events to mark the second anniversary of the sinking of a corvette, the defence ministry said.

 

"It may come around March 26, but details have yet to be fixed," a ministry official told AFP on condition of anonymity.

 

Seoul accused its neighbour of torpedoing the ship on March 26, 2010, with the loss of 46 lives. The North denied responsibility for the sinking but shelled a South Korean border island eight months later, killing four people.

 

The exercise will show "our firm readiness to punish" any provocations by the North, a senior ministry official told reporters.

 

He said soldiers would hold drills or rallies separately at their barracks on March 26, when dozens of national leaders including US President Barack Obama gather for the Nuclear Security Summit in the capital.

 

The summit will focus on ways to safeguard atomic material worldwide and prevent acts of nuclear terrorism. The North has blasted it as an "unsavoury burlesque" intended to justify an atomic attack by South Korea and its US ally.

 

Pyongyang's new leaders have agreed a nuclear deal with the United States but have taken a consistently hostile tone with the South's conservative government and its President, Lee Myung-Bak.

 

The North has several times threatened to launch a "sacred" war against the South over what it sees as insults to new leader Kim Jong-Un and his late father Kim Il-Sung.

 

A South Korean defence ministry spokesman confirmed media reports that a military unit based at Incheon, west of Seoul, had posted photos of the two Kims inside a barracks, with messages reading "Let's beat Kim Jong-Il to death! Let's strike Kim Jong-Un to death!"

 

The spokesman declined to say whether the photos or messages were still on display, saying such matters were the responsibility of individual units.

 

The South's Yonhap news agency said Wednesday that about 130 North Korean officials visited the tense land frontier last week as Pyongyang intensified its threats.

 

The North's Defence Minister Kim Yong-Chun and military chief Ri Yong-Ho toured the border truce village of Panmunjom on March 4, Yonhap quoted an unidentified South Korean military official as saying.

 

The official said mid-level officials have since travelled to the village and vehicles carrying oil, food and other supplies were sighted in the area.

 

US and South Korean military officials had no comment on the report.

 

Kim Jong-Un on March 3 made a surprise inspection visit to the village, which straddles the borderline, and placed troops there on alert. He has made a series of trips to frontline military units since his father's death on December 17.

[Totiano*]

La Corea del nord ha indetto esercitazioni a fuoco vicino al confine, al confine. La Corea del sud non starà sicuramente a guardare... da defencetalk al link https://www.defencetalk.com/north-korea-launches-firing-drills-in-yellow-sea-64203/

North Korea launches firing drills in Yellow Sea

North Korea launched live-fire drills near the disputed sea border with South Korea late Wednesday, the Yonhap news agency reported, amid high tensions over Pyongyang’s recent submarine-launched ballistic missile test.

The reported firing drills — some shot from a war ship — came just hours after Pyongyang informed South Korea of its plans to conduct the exercise.

The artillery rounds were fired near the South’s Baengnyeong and Yeonpyeong islands, but none landed on the south side of the disputed border in the Yellow Sea, Yonhap reported.

The North’s military has said it will stage the firing drills any time between 3:00 pm (0600 GMT) Wednesday and midnight Friday in its territorial waters, South Korea’s Defence Ministry said.

The North’s plans, contained in a message sent through a military hotline, prompted South Korean troops to step up vigilance along the Yellow Sea border, a ministry spokesman told AFP.

For its drills, the North’s coast artillery designated two areas near South Korea’s front-line islands close to the sea border, he said.

“We see such drills as a threatening attitude aimed at stirring up tensions in a sensitive area,” he said, adding South Korea would react “sternly” if North Korean shells fell south of the border.

Cross-border tensions have soared since Pyongyang’s state media announced Saturday that a new submarine-launched ballistic missile (SLBM) had been successfully tested under the personal supervision of North Korean leader Kim Jong-Un, who described it as a “world-level strategic weapon”.

The test rang alarm bells in Seoul because a fully developed SLBM capability would take the North Korean nuclear threat to a new level, allowing deployment far beyond the Korean peninsula and the potential to retaliate in the event of a nuclear attack.

The North followed up the SLBM launch by test firing three anti-ship cruise missiles on Saturday.

Pyongyang has also threatened to fire on sight at South Korean navy patrol boats it accuses of routinely entering its territorial waters in the Yellow Sea.

Seoul has denied any incursions.

South Korean President Park Geun-Hye warned that Pyongyang’s SLBM development posed a “serious challenge” to regional stability and vowed a strong military response to any provocation from Pyongyang.

The two Koreas recognise different boundaries dividing their territorial waters in the Yellow Sea.

The North argues that the demarcation recognised by the South — the Northern Limit Line (NLL) — is invalid because it was unilaterally drawn by US-led United Nations forces after the 1950-53 Korean War.

The North recognises what it calls the Military Demilitarization Line, which is south of the NLL.

The maritime border has always been a flashpoint and was the scene of brief but bloody naval clashes in 1999, 2002 and 2009.

In November 2010, North Korea shelled Yeonpyeong island, killing four South Koreans and briefly triggering concerns of a full-scale conflict.

Most recently, North and South Korean naval patrol boats briefly exchanged warning shots in October last year.

Because the Korean conflict ended with a ceasefire rather than a treaty, the two Koreas remain technically at war

[Totiano*]

si è recentemente svolta un'esercitazione bilaterale Stati Uniti Corea al largo della Corea del Nord, ovviamente in risposta alla precedenti provocazioni con lancio di missile balistico (decantato come un successo).

questo l'articolo, anche se la notizia è la "controprovocazione", di defencetalk al link https://www.defencetalk.com/south-korea-us-stage-major-joint-anti-submarine-exercise-64389

South Korea, US stage major joint anti-submarine exercise

 

South Korea and the United States kicked off a major anti-submarine drill on Monday, weeks after North Korea claimed it had successfully tested a submarine-launched ballistic missile.

The three-day exercise, aimed at tackling provocations by North Korean submarines, is being conducted off the southern island of Jeju, the South’s defence ministry said.

“This is the largest joint anti-submarine exercise the allies have ever staged, in terms of its scale and the number of vessels involved,” a ministry spokesman told AFP.

The exercise involves more than 10 ships, including a South Korean Aegis destroyer, as well as submarines, surveillance planes and helicopters, he said.

Separately, South Korean artillery units, naval ships and jet fighters conducted a joint live-fire drill off the east coast of Goseong county, just south of the border with North Korea, the ministry said.

The drills come amid growing concern over the expansion of the North’s nuclear weapons and ballistic missile programmes.

As well as the SLBM test, Pyongyang recently boasted of its ability to miniaturise a nuclear warhead to fit on high-precision, long-range rockets.

Experts question such claims, but broadly agree that the North is moving ahead quickly with the development of both programmes.

A fully developed SLBM capability would take the North Korean nuclear threat to a new level, allowing deployment far beyond the Korean peninsula and the potential to retaliate in the event of a nuclear attack.

Modificato 16 Giugno, 2015 da Totiano

[sertore]

Ci siamo: la Nord Corea ha sperimentato con successo il lancio di un missile balistico nucleare da un sottomarino (QUI e QUI gli articoli, mentre su wikipedia è ben riassunto il percorso di sviluppo sino ad oggi).

 

A questo punto lo scenario si fa sempre più cupo, con il dittatore Kim Yong-un che lancia la sua sfida nucleare al mondo mentre incita al suo popolo a combattere la povertà alimentare mangiando carne di cane, perchè "contiene più vitamine di quella di pollo, manzo o maiale", ma solo se l'animale "viene ucciso a bastonate, per mantenere la carne più buona e conservarne la pelliccia".

Nonostante la scarsissima disponibilità di unità sottomarine efficienti, il raggiungimento del traguardo relativo alla disponibilità di SLBM aumenta a dismisura la pericolosità delle minaccie del dittatore: Sud Corea e Stati Uniti avranno di che preoccuparsi, insieme a tutti gli altri stati della terra...

Modificato 24 Agosto, 2016 da sertore