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Siete Fieri Di Essere Italiani?


Bismarck_fan

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Notizia da "Repubblica.it"

 

ROMA - I sommergibili nucleari americani della base di Santo Stefano, La Maddalena, saranno trasferiti fuori dal territorio nazionale, "secondo tempi e modi che dovranno essere definiti più avanti". Lo ha concordato il ministro della Difesa Antonio Martino nell'incontro con il suo collega Usa Donald Rumsfeld.

 

L'operazione, spiega il ministero, "si inserisce nel quadro di ridislocazione delle forze Usa in Europa e conferma che le notizie relative al potenziamento della presenza di sommergibili nucleari Usa alla Maddalena e di un ampliamento della Base erano prive di fondamento e che non è prevista alcuna cessione di parte o di tutto l'Arsenale alla Us Navy".

 

A Rumsfeld, Martino ha espresso la propria condivisione e l'apprezzamento per la decisione presa, evidenziandone la coincidenza alle istanze regionali e ha anche voluto esprimere "tutta la riconoscenza italiana agli Stati Uniti per l'importante presidio di sicurezza che la Base ha rappresentato per oltre un trentennio e per il grande contributo che la sua presenza ha fornito allo stesso sviluppo ed alla crescita economico-sociale dell'area".

 

Riconoscenza che senz'altro non è condivisa dai movimenti autonomisti, ambientalisti e pacifisti che da anni si battono per la chiusura della base militare, ritenuta tra le altre colpevole di un grave inquinamento radioattivo. Nell'isola di Santo Stefano sono ancorati infatti i sommergibili a propulsione nucleare impiegati dalla marina Usa in entrambe le guerra del Golfo.

 

La presenza statunitense alla Maddalena risale al 1972, quando il governo Andreotti e l'amministrazione statunitense siglarono un patto segreto che rendeva esecutivo un altro accordo del 1954, ugualmente top secret. Intese di cui gli oppositori dell'insediamento contestano la legittimità, non essendo mai stati ratificati dal Parlamento, come previsto invece dall'articolo 80 della Costituzione per tutti i trattati internazionali "di natura politica" o che comportano "variazioni del territorio".

 

La base, composta da due strutture, una della Nato ed

una dichiaratamente Statunitense (un distaccamento del Navy Support Activity costituito da 18 mila metri cubi di edifici e da una nave appoggio per l'assistenza ai sottomarini nucleari) gode di fatto - caso unico in Italia - di un regime di extraterritorialità ed extragiurisdizionalità.

 

Non a caso l'annuncio di Martino è stato accolto con entusiasmo dal presidente della regione Sardegna Renato Soru. "E' una cosa fantastica - ha comme

ntato - è la più bella notizia degli ultimi tempi".

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Visitatore Pesce persico
Non a caso l'annuncio di Martino è stato accolto con entusiasmo dal presidente della regione Sardegna Renato Soru. "E' una cosa fantastica - ha comme

ntato - è la più bella notizia degli ultimi tempi".

 

Ecco, miglior commento non poteva farlo. Un presidente di regione non ha proprio proprio altro a cui pensare o di cui gioire?

 

Mah.

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Un presidente di regione non ha proprio proprio altro a cui pensare o di cui gioire?

 

beh... se la regione è sotto la sua amministrazione!

 

tra l'altro è stato eletto proprio perchè aveva promesso di fare il duro con gli americani.

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Si visto che ci siamo sbaracchiamo pure SPERINTER.....tanto a che serve addestrarsi con i missili, poi anche capo Teulada.....a cosa serve addestrarsi con i cannoni.........poi smantelliamo anche Elmas......a cosa serve una difesa aerea in Sardegna......si dai magari, con la benedizione di Soru facciamo al posto di queste basi un bel campo di addestramento dei talebani e terroristi irakeni (che qualcuno definisce resistenti) così magari danno una mano durante le elezioni.

 

Soru pensi a sbaraccare la sua villa abusiva a pochi metri dal mare.

 

Sono sbigottito, andiamo sempre peggio, ci si mettono anche i ministri della repubblica a mettersi a pigrecomezzi a questi simil pacifisti, no-global, girotondini.

 

Ormai mi vergogno di essere italiano.

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Il marchio di fabbrica dell'itaGlia è l'8 settembre 1943, nei secoli dei secoli.

Sono pienamente concorde. L'8/9/43 il ns paese se lo porterà come un tatuaggio indelebile, penalizzandoci

sempre e ovunque. A volte vien fatto di pensare che quella data sia semplicemente un tracciato di

DNA stampato da una macchina di CSI Miami ! Comunque resta solo da dire che anche qualcun altro ha

il suo bello scheletro nell'armadio , leggi Vichy,Dunkerque, e quant'altro.

Purtroppo l'Itaglia è caduta nelle spire del benessere,del perbenismo,del buonismo a tutti i costi.

Massimo Decimo Meridio li voleva magri e famelici ! Noi siamo grassi e sazi , nonostante ci sia ancora

tanta povertà in giro, almeno moralmente .

La guerra e la violenza sono cose da non auspicare mai , ma neanche l'inettitudine,l'acquiescenza,il grasso che cola , il buonismo etc...........fanno tanto bene al genere umano.

Un vecchietto che abita accanto a me disse tempo fa : sono contento di avere 80 anni e di avere più

poco da vivere. Non mi riconosco più in questo paese e non c'è da aspettarsi nulla da esso. Siamo

solo allo sbando morale.

Forse lui esagerava un tantino,ma quanta verità in fondo a quelle amare parole.

Decima Marinai !

CTE ETNA

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volevo solo dire che il mio post precedente non voleva prendere le parti di questa o quella fazione (caso strano!! :s03: ). la mia voleva solo essere una precisazione.

 

per quello che dici etna sono in parte d'accordo sulla nostra italia di oggi. sto leggendo ora le memorie di Garibaldi, in pratica una suo "piccola" autobiografia, e ti dirò che le brutte abitudini italiche da te descritte facevano imbestialire anche lui! (un secolo prima circa dell' otto settembre...). anche io leggendo vedevo una perfetta descrizione dell'italia morale di oggi e in pratica mi sentivo addosso tutto lo scoraggiamento che puoi immaginare...

 

credo cmq che il meglio della nostra nazione venga fuori nei tempi difficili! quando siamo ricchi e stiamo bene moltissime volte siamo troppo gradassi e arrivati/arrivisti!

molto facilmente ci dimentichiamo di quando c'era la fame e tutti si stava di m###a!

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Che si sia allo sbando morale non v'e' dubbio, secondo me, basta guardare la televisione. Quoto in pieno il Com/te Archimede.

Per metterla in politica, salvo poche eccezioni, sembrano tutti uguali, destra e sinistra.... Quasi tutti ottosettembrini....Che squallore....

:s05:

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Vi sono segnali inquietanti che provengono da varie parti d'Italia......a Casalecchio di Reno la maggioranza al consiglio comunale si è detta contraria ad intitolare una via o piazza ai caduti di El Alamein, a Imola si sono scagliati contro all'intitolazione di una via ai caduti di El Alamein, in un comune vicino Napoli il sindaco ha annullato un ordinanza del commissario prefettizio per l'intitolazione di una lapide ai caduti di Nassiria insultando ed offendendo i caduti di Nassiria dicendo di voler intitolare la lapide ad Arafat e facendo un bel consiglio comunale con la sala consigliare tappezzata di bandiere della Palestina.

 

Questi, per me, sono atti di terrorismo.....ma una volta non interveniva la questura?????????

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C.te Archimede non so se Soru abbia una villa abusiva a pochi metri dal mare ma in ogni caso è in buona compagnia...

Per il resto la notizia non me la aspettavo e sebbene fosse prevedibile un certo disimpegno degli USA dalle basi italiane temo che questo significhi un'ulteriore perdita di importanza del nostro Paese a livello internazionale. Dato che gli SSN in Mediterraneo ce li terranno comunque mi aspetto che aprano una base in Turchia,Grecia o forse Israele!Noin siamo sempre più marginali...a meno di non assumerci decisamente qualche altra responsabilità nel campo della Sicurezza o una chiara e assertiva politica "Mediterranea" ma questo con la classe dirigente che ci ritroviamo è pura fantascienza.

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Riconoscenza che senz'altro non è condivisa dai movimenti autonomisti, ambientalisti e pacifisti che da anni si battono per la chiusura della base militare, ritenuta tra le altre colpevole di un grave inquinamento radioattivo.

 

:s12:

Ci sono anche sottomarini dismessi in quella base?

Altrimenti non vedo come dei sottomarini nucleari funzionanti possano essere innocui per l'equipaggio e dannosi per l'ambiente.

Se dico della cavolate correggetemi

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L'8/9/43 il ns paese se lo porterà come un tatuaggio indelebile, penalizzandoci

sempre e ovunque.

...

 

Un vecchietto che abita accanto a me disse tempo fa : sono contento di avere 80 anni e di avere più

poco da vivere. Non mi riconosco più in questo paese e non c'è da aspettarsi nulla da esso. Siamo

solo allo sbando morale.

 

Non sono d'accordo e da sempre mi oppongo a questo rassegnativismo, a questa predisposizione mentale. Lamentarsi dei problemi che affliggono il nostro paese con un tono sconsolato, caldeggiare la tesi: "Tanto l'italia è e sarà sempre una nazione di cialtroni" o ancor peggio rifugiarsi in un idignazione imbronciata del tipo "Oramai mi vergogno di essere italiano" è la soluzione più comoda, più semplice e forse la meno matura.

 

L'italia non è un entità remota, a noi avversa. L' Italia è la nostra PATRIA, l'Italia è fatta in primo luogo di ITALIANI, prima di essere fatta di istituzioni. In molti cavillano su quanto poco l'Italia faccia per loro, ma davvero pochi sono quelli che si pongono la domanda inversa: Cosa faccio io per l'ITALIA?

 

Come può una nazione essere una Grande Nazione se i suoi cittadini per primi non ci credono, indugiando supinamente di fronte all'atteggiamento di spiccolo disfattismo che spesso si adotta di fronte ai disservizi?

Come può una squadra vincere il campionato se, ancor prima che la dirigenza e l'allenatore, non sono convinti di poter vincere e non si impegnano per farlo, lamentandosi e scoraggiandosi se il fondo non tiene e se il campo è in salita?

 

I disservizi esistono in tutte le nazioni, ma è una caratteristica tipicamente italiana (e per queste cose mi concedo anchio di usare la lettera minuscola) trovarsi in crocchi nella piazza del paese e rimuginarci sopra infinite lagnanze.

 

Dovremmo imparare dagli Stati Uniti, importando quelle poche cose positive che abbia la cultura americana. Una di queste è il senso di patriottismo. Qualsiasi americano, anche se in aperto contrasto con le scelte del proprio governo, anche se ha perso il lavoro a causa di politiche sociali che non condivide, non andrà mai in giro dicendo di vergognarsi di essere americano. Non si lagnerà all'infinito con gli amici, sparando a zero su quella che per lui è PATRIA ancor prima di Nazione.

 

L'opposizione politica americana muove critiche, ma non sono critiche sterili e distruttive, non vengono boicottate sistematicamente tutte le decisioni del governo, solo perchè al governo c'è la fazione opposta. Non si fa politica rubacchiando vilmente voti attraverso l'alimentazione dei contrasti in essere all'interno del paese.

 

Posso essere chi si lamenta del fatto che si stava meglio un tempo, che non si riconosce più nell'Italia di oggi, nel riconoscere che un tempo il senso di identià nazionale era più diffuso. Il regime fasciasta ha sicuramente portato una quantità innumerevole di sciagure, ma la storia di quei tempi ha ancora da insegnarci cosa possa fare una nazione con meno mezzi di quelli che ha l'Italia di oggi, quando il suo popolo è un popolo fiero, quando gli Italiani sono fieri di essere ITALIANI.

 

Durante la guerra ci sono stati ragazzi di 20 anni che hanno scelto la morte perchè per loro era sicuramente meglio rispetto a veder infangata la Bandiera, veder sopraffatta la loro Patria. Nel deserto fanti hanno resistito fino all'ultima cartuccia per non cedere una singola oasi. Sui mari sommergibilisti hanno sfidato a cannonate incrociatori ausilari con potenza di fuoco superiore di molte volte a quella del loro battello perchè erano convinti di star agendo per il bene della Patria che stavano difendendo. La nostra storia è piena di questo tipo di episodi che ci devono portare a riflettere.

 

E anche quei ragazzi erano Italiani come noi, a anche a quei tempi l'Italia era piena di guai, ed il carattere del suo popolo era lo stesso di adesso.

 

Di fronte a tale sacrificio, cosa diamo noi alla nostra Patria? Cosa facciamo noi per contribuire al futuro del nostro paese? Consatato che l'italia non è come la vorremmo, cosa facciamo, qual'è la nostra disposizione mentale nel sentirci ITALIANI ? Siamo noi in grado di superare l'individualismo che ci caratterizza nel mondo, e pensare a livello di comunità, di Nazione?

 

Indulgere in difattismo rassegnato, pestare i piedi e rifiutarci di giocare quando le regole non sono di nostro gradimento è la scelta sbagliata, la scelta meno matura.

 

In questi giorni i media parlano sovente di antiamericanismo serpeggiante, vuoi nella magistratura con la richiesta di estradizione di funzionari CIA, vuoi per il caso della base di Santo Stefano (La Maddalena) vuoi per mille altri motivi.

 

Ma prima di preoccuparci di cosa fanno gli stati uniti, di attaccarli o di difenderli a spada tratta, sarebbe forse il caso di combattere l'ondata di antiITALIANISMO che ci pervade, di vincere gli stupidi pregiudizi e gli insensati luoghi comuni che attribuiscono infinita ragione a chi spiattella a destra e a manca che tutto quello che si fa in Italia è di serie B, che il peso internazionale dell'Italia è nullo e sarà destinato ad essere inequivolcabilmente sempre minore.

 

Se vogliamo una Nazione che sia NAZIONE è necessario innanzitutto CREDERCI. Abbandonare lo spirito disfattista che và così di moda.

 

Per citare Il Decalogo: devi avere il coraggio dei forti, non quello dei disperati.

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Comandante Betasom, il ragionamento che fai si puo' condividere, ma vallo a raccontare in Inghilterra per esempio, e vediamo quanti ci crederanno. Le decisioni di quegli amministratori locali piu' su citati sono da esempio...

Modificato da Mizar X
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Non sono d'accordo e da sempre mi oppongo a questo rassegnativismo, a questa predisposizione mentale. Lamentarsi dei problemi che affliggono il nostro paese con un tono sconsolato, caldeggiare la tesi: "Tanto l'italia è e sarà sempre una nazione di cialtroni" o ancor peggio rifugiarsi in un idignazione imbronciata del tipo "Oramai mi vergogno di essere italiano" è la soluzione più comoda, più semplice e forse la meno matura.

 

L'italia non è un entità remota, a noi avversa. L' Italia è la nostra PATRIA, l'Italia è fatta in primo luogo di ITALIANI, prima di essere fatta di istituzioni. In molti cavillano su quanto poco l'Italia faccia per loro, ma davvero pochi sono quelli che si pongono la domanda inversa: Cosa faccio io per l'ITALIA?

 

Come può una nazione essere una Grande Nazione se i suoi cittadini per primi non ci credono, indugiando supinamente di fronte all'atteggiamento di spiccolo disfattismo che spesso si adotta di fronte ai disservizi?

Come può una squadra vincere il campionato se, ancor prima che la dirigenza e l'allenatore, non sono convinti di poter vincere e non si impegnano per farlo, lamentandosi e scoraggiandosi se il fondo non tiene e se il campo è in salita?

 

I disservizi esistono in tutte le nazioni, ma è una caratteristica tipicamente italiana (e per queste cose mi concedo anchio di usare la lettera minuscola) trovarsi in crocchi nella piazza del paese e rimuginarci sopra infinite lagnanze.

 

Dovremmo imparare dagli Stati Uniti, importando quelle poche cose positive che abbia la cultura americana. Una di queste è il senso di patriottismo. Qualsiasi americano, anche se in aperto contrasto con le scelte del proprio governo, anche se ha perso il lavoro a causa di politiche sociali che non condivide, non andrà mai in giro dicendo di vergognarsi di essere americano. Non si lagnerà all'infinito con gli amici, sparando a zero su quella che per lui è PATRIA ancor prima di Nazione.

 

L'opposizione politica americana muove critiche, ma non sono critiche sterili e distruttive, non vengono boicottate sistematicamente tutte le decisioni del governo, solo perchè al governo c'è la fazione opposta. Non si fa politica rubacchiando vilmente voti attraverso l'alimentazione dei contrasti in essere all'interno del paese.

 

Posso essere chi si lamenta del fatto che si stava meglio un tempo, che non si riconosce più nell'Italia di oggi, nel riconoscere che un tempo il senso di identià nazionale era più diffuso. Il regime fasciasta ha sicuramente portato una quantità innumerevole di sciagure, ma la storia di quei tempi ha ancora da insegnarci cosa possa fare una nazione con meno mezzi di quelli che ha l'Italia di oggi, quando il suo popolo è un popolo fiero, quando gli Italiani sono fieri di essere ITALIANI.

 

Durante la guerra ci sono stati ragazzi di 20 anni che hanno scelto la morte perchè per loro era sicuramente meglio rispetto a veder infangata la Bandiera, veder sopraffatta la loro Patria. Nel deserto fanti hanno resistito fino all'ultima cartuccia per non cedere una singola oasi. Sui mari sommergibilisti hanno sfidato a cannonate incrociatori ausilari con potenza di fuoco superiore di molte volte a quella del loro battello perchè erano convinti di star agendo per il bene della Patria che stavano difendendo. La nostra storia è piena di questo tipo di episodi che ci devono portare a riflettere.

 

E anche quei ragazzi erano Italiani come noi, a anche a quei tempi l'Italia era piena di guai, ed il carattere del suo popolo era lo stesso di adesso.

 

Di fronte a tale sacrificio, cosa diamo noi alla nostra Patria? Cosa facciamo noi per contribuire al futuro del nostro paese? Consatato che l'italia non è come la vorremmo, cosa facciamo, qual'è la nostra disposizione mentale nel sentirci ITALIANI ? Siamo noi in grado di superare l'individualismo che ci caratterizza nel mondo, e pensare a livello di comunità, di Nazione?

 

Indulgere in difattismo rassegnato, pestare i piedi e rifiutarci di giocare quando le regole non sono di nostro gradimento è la scelta sbagliata, la scelta meno matura.

 

In questi giorni i media parlano sovente di antiamericanismo serpeggiante, vuoi nella magistratura con la richiesta di estradizione di funzionari CIA, vuoi per il caso della base di Santo Stefano (La Maddalena) vuoi per mille altri motivi.

 

Ma prima di preoccuparci di cosa fanno gli stati uniti, di attaccarli o di difenderli a spada tratta, sarebbe forse il caso di combattere l'ondata di antiITALIANISMO che ci pervade, di vincere gli stupidi pregiudizi e gli insensati luoghi comuni che attribuiscono infinita ragione a chi spiattella a destra e a manca che tutto quello che si fa in Italia è di serie B, che il peso internazionale dell'Italia è nullo e sarà destinato ad essere inequivolcabilmente sempre minore.

 

Se vogliamo una Nazione che sia NAZIONE è necessario innanzitutto CREDERCI. Abbandonare lo spirito disfattista che và così di moda.

 

Per citare Il Decalogo: devi avere il coraggio dei forti, non quello dei disperati.

 

 

 

Se un Uomo non difende le proprie Idee, o valgono poco le Idee o vale poco l'Uomo.

 

Io credo che essere Italiano sia una fortuna, e che la mia Patria mi abbia dato molto,

una buona vita, una buona istruzione, mi assiste quando stò male e tante altre cose, magari ha qualche magagna, però se mi guardo in giro non vedo molto di meglio...... Ho avuto la fortuna di vivere in un'era pacifica, non c'è stato bisogno del nostro coraggio e delle nostra vite, come invece è accaduto ai nostri padri e ai nostri nonni.

Ho avuto molto, che cosa ho dato? Forse di meno di quello che l'Italia di ha donato?

 

Fatevi questa domanda prima di cominciare a criticare e disprezzare questa nostra Patria.

 

Un Italiano Orgoglioso

Modificato da Ursus Atlanticus
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Comandante Ursus, c'e' un equivoco di fondo sull'argomento. Io, cosi' come altri qui su questo forum, non mi sogno di disprezzare la mia Patria, non avrei fatto quasi sei anni e mezzo di servizio militare altrimenti. Dico solo, vediamo come sta riducendosi dal punto di vista morale e per opera di chi. Il benessere materiale e i servizi poi sono una cosa variabile ed opinabile...Non so quante altre generazioni ci vorranno per superare l'effetto 8 settembre 43. La storia rimane; poi sara' anche vero che dovremmo fare di piu' per la Patria...

Modificato da Mizar X
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quoto in toto Beta. aggiungo che se su queste frasi alleveremo i nostri figli difficilmente la situazione "disfattista" che regna potrà cambiare. e neanche emigrare conta, mi sembra un voler imitare gli struzzi invece di trovare il modo di cambiare. Un piccolissimo esempio di come si possa cominciare a cambiare la testa degli Italiani ce l'ha data il nostro Presidente Ciampi.

 

Comandante Betasom, il ragionamento che fai si puo' condividere, ma vallo a raccontare in Inghilterra per esempio, e vediamo quanti ci crederanno. Le decisioni di quegli amministratori locali piu' su citati sono da esempio...

 

certo che lo vado a raccontare in inghilterra e con semplici esempi. l'inglese medio, grazie a una propaganda nata nel '40 ma che continua ad avere radici solide, stima poco l'Italiano ma se questi reagisce gli sbruffoni si zittiscono e le persone intelligenti (fatti alla mano) capiscono che forse in Italia non ci sono solo pecoroni vigliacchi. certo che se l'interlocutore Italiano è il primo a pensare all'8 setembre invece che ad Alessandria (per fare uno dei tantissimi esempi)...

e anche in inghilterra (o nella civilissima germania) hanno problemi di corruzioni o di amministratori che fanno "disastri".

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Quoto il C.te Betasom in TOTO, e aggiungo solo che siccome l'8 Settembre qualcuno ha gridato "per l'Onore" e si è fatto accoppare, già solo per rispetto di quella gente e per il loro sacrificio non scriverò MAI cose tipo "mi vergogno di essere Italiano".

E quoto Totiano per ciò che riguarda la propaganda Alleata: basta. Onore delle Armi a Culqualber, a Gondar, a El Alamein, al Morosini e a Milano nel '45 la dicono lunga su cosa pensano gli Inglesi del soldato italiano (e quindi degli Italiani). Qualcuno dei nostri Comandanti ha nella firma la frase "il soldato tedesco stupì il mondo, il soldato italiano stupì il soldato tedesco". E' tedesca, la frase. Quindi ridimensioniamo la percezione che abbiamo della Patria e delle generazioni che ci hanno preceduto...

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Mi vergogno di essere italiano e lo ribadisco. Davanti ad un sindaco che decide di infangare i 19 caduti di Nassiria e intitolare la via ad Arafat durante un consiglio comunale con la sala consigliare tappezzata di bandiere palestinesi c'e' solo da VERGOGNARSI. E poi questa dovrebbe essere la compaggine che ci vorrebbe governare Bhuuuaaaaaaaaa.

 

Davanti ad una giunta comunale che decide di non intitolare una via ai caduti di El Alamein mi rivergogno eccome!!!!!!!!!! VERGOGNA

 

Davanti a decine di politici che si ribellano e qualcuno va anche a manifestare contro la parata militare a Roma io non posso che vergognarmi.

 

Io ad El Alamein ci sono stato eccome!!!! e ce l'ho ancora nel cuore e nella mente l'emozione che ho provato durante quelle due ore di visita.

 

Ho prestato 4 anni di servizio militare e tutte le volte che c'era l'ammaina bandiera il cuore si fermava.

 

E dire che mi vergogno non vuol dire che sto disprezzando l'Italia o chi ha combattuto per essa prima e dopo l'armistizio. PUNTO

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Gli episodi che tu citi (da me sommamente schifati) non hanno a che fare con l'essere italiani. Hanno a che fare con l'essere str°#^i. E siccome escludo decisamente che tu rientri in quest'ultima categoria, non c'è da vergognarsi di essere italiani. Sono quelli che tu citi che si devono vergognare. Non gente come te che ha servito la Patria.

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Non ha senso identificare l'Italia con il comportamento di alcuni piccoli uomini che dall'alto della loro arrogante ingoranza credono che essere di sinistra segnifichi essere dei pacifisti integralisti autorizzati a disprezzare i caduti in nome dei loro ideali da pseudointelletualidi girotondini.

 

Gli errori di un sindacuccio di serie B non devono essere addossati sulle spalle della Nazione, ne intaccare la nostra percezione dell'Italia. Una Nazione non è fatta dai suoi politicanti, non è fatta dai piccoli bottegai che per strani giri possono finire a fare il sindaco o l'assessore, ne è fatta dai giudici che rimettono in libertà soggetti pericolosi che prontamente reiterano il reato.

 

Ci sono motivi molto più alti, rispetto agli atti di persone meschine, che devono essere considerati nel valutare quanto sia grande la nostra fierezza di essere Italiani.

 

Sono proprio gli episodi di manifesta e colpevole ingnoranza storica come quelli riportati nei due articoli citati da Pesce Persico che mi spingono a coltivare ancora più vivo il ricordo dei nostri caduti, discutendone con i miei amici, rievocando le loro gesta sia sulle pagine di Betasom che più semplicemente in una conversazione triviale. Più che mai sento che c'è bosigno di diffondere l'orgoglio per l'identià nazionale, e per questo apprezzo l'opera del nostro Presidente Ciampi, il sogno che vede gli Italiani raccolti attorno alla Bandiera.

 

Non ha senso essere Italiani e ma desiderare di non esserlo. E' come essere completi solo a metà. E che senso ha scappare negli stati uniti ad esempio, volendo rinnegare le proprie origini? Non si sarà mai comunque Americani, ne si sarà per nostra scelta Italiani. Emigrare volendo cancellare l'Italia dai nostri pensieri segnifica diventare apolidi, ma questo è un evento abbastanza raro.

 

Così come credo Fly possa confermarmi, per quanto si deceda di trasferirsi in un momento di amarezza, non si può negare quello che si è. E mi è capitato spesso di trovare gli spiriti maggiormente patriottici proprio tra gli Italiani all'estero, molti dei quali continuano a sognare di tornare in Italia, magari un giorno, magari in vecchiaia. Così come nei rapporti con le persone, anche in queste cose il tempo è un grosso livellatore, capace di farci scordare le disillusioni la cui causa possiamo aver attribuito alla Patria, lasciando riemergere i valori che ci rendono Italiani con Fierezza.

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Com/ti Betasom e O-nami, si puo' provare a volare alto, si possono educare i propri figli al meglio delle proprie possibilita', si puo' vivere da cittadini esemplari ed essere patrioti nel profondo dell'animo, purtroppo pero' la situazione non va verso l'evoluzione da voi auspicata, ma verso quella enunciata dal Com/te Archimede. Spiace dirlo, ma cattivi esempi non vengono solo da sindacucci cialtroni di serie b, ma anche da personaggi ben piu' famosi e di ogni ceto sociale, amministratori della cosa pubblica e da gente che dovrebbe rappresentarci in parlamento. Domina il dio denaro, il disprezzo per il prossimo, abbondano i cattivi insegnamenti dalla scuola, appunto, dalla televisione e dalla stampa. Sono d'accordo con il Com/te Archimede, lo stagno maleodorante purtroppo si allarga, anziche' andare verso la bonifica. Pertanto non mi sento di condannare chi decide di scegliere altri lidi, anche se personalmente non ho mai pensato di emigrare.

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A me non è mai passato per la testa di condannare chi parte. Ma se si decide di partire, ovunque si vada, è bene essere orgogliosi di essere nati qui. Soprattutto di fronte a stranieri. Le magagne ci sono eccome. E che magagne... Solo un cieco non le vederebbe. Ma ripeto: essere Italiani non è essere il sindaco di Marano, ringraziando Iddio...

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io credo che emigrare solo per fatti così marginali sia una cavolata tremenda!!

giustamente qualcuno diceva che un sindaco non è specchio dell'intera nazione.

 

io da persona di sinistra posso solo dire che non tutti i "rossi" sono stupidi filoguidati a distanza;ed è chiaro che finché si rivanga il '43 e l'otto settembre l'italia non sarà mai unita!

 

citando un mio saggio amico riporto una frase, di stampo calcistico, che da sola spiega più di centinaia di libri di sociologia:

 

"in italia si sa parlare solo di milan e juventus, non si sa parlare di calcio!"

 

a buon intenditor...

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io credo che emigrare solo per fatti così marginali sia una cavolata tremenda!!

giustamente qualcuno diceva che un sindaco non è specchio dell'intera nazione.

 

io da persona di sinistra posso solo dire che non tutti i "rossi" sono stupidi filoguidati a distanza;ed è chiaro che finché si rivanga il '43 e l'otto settembre l'italia non sarà mai unita!

 

citando un mio saggio amico riporto una frase, di stampo calcistico, che da sola spiega più di centinaia di libri di sociologia:

 

"in italia si sa parlare solo di milan e juventus, non si sa parlare di calcio!"

 

a buon intenditor...

Facile per il tuo amico, probabilmente tifa Inter. A parte gli scherzi, l'otto settembre da parte mia non veniva evocato solo come fatto in se', ma anche per indicare mancanza di dignita', voltagabbanismo e ricerca del solo tornaconto personale. I "valori" che oggigiorno contano di piu' nella nostra Patria (e non solo), in buona sostanza..

Modificato da Mizar X
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Visitatore Pesce persico

Cassibile, 3 settembre 1943 (giorno 7 settembre meno 4)

 

Alle ore 17.15 si ha la firma del cosiddetto "Armistizio corto", dopo che alle 17.00 era giunto un telegramma a firma del maresciallo Badoglio, appositamente richiesto dagli Alleati, nel quale si autorizzava esplicitamente il generale Castellano a firmare.

 

Sono presenti a tale firma il generale Dwight D. Eisenhower, il generale Walter Bedell Smith, il generale Kenneth Strong, il generale Rooks (del Reparto Operazioni), il commodoro Roger Dick (Capo di Stato Maggiore dell'ammiraglio Andrew B. Cunningham, Comandante in Capo delle Forze navali alleate nel Mediterraneo), il maggiore Luigi Marchesi ed il console Franco Montanari.

 

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Roma, 5 settembre 1943 (giorno 7 settembre meno 2)

 

Il generale Castellano invia al generale Ambrosio, tramite il maggiore Marchesi, i documenti ricevuti il giorno 3, nonché gli accordi raggiunti con gli Alleati in merito alle modalità da rispettare per la dichiara­zione ufficiale dell'armistizio.

 

Nel pomeriggio il generale Ambrosio convoca a Roma i tre Ministri della Forze Armate, Sorice (Esercito), de Courten (Marina) e Sandalli (Aeronautica), per metterli genericamente al corrente della situazione e facendo intendere che i documenti ricevuti erano quelli in corso di esame per giungere alla firma dell'armistizio.

 

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Basso Tirreno, 7 settembre 1943

 

Il Smg VELELLA, con altre dieci unità, salpa da Napoli con il compito di sbarrare la strada ai convogli nemici in vista dell'imminente sbarco a Salerno.

 

Alle ore 20.00 circa, al largo di Punta Licosa, a sud di Salerno, nel punto di latitudine 40°15' N e longitudine 14°30' E, il Smg britannico SHAKESPEARE lancia contro il VELELLA sei siluri, quattro dei quali colpiscono l'obbiettivo disintegrandolo.

 

Nessun superstite.

 

Col Smg. VELELLA, 4 giorni dopo la firma dell'armistizio, scompaiono:

 

- Ten. Vasc. Mario PATANE', Comandante

- S.Ten. Vasc. Roberto VITTORI, Uff.le in 2ª

- Ten. GN Pietro SERRAT, Direttore di Macchina

- Guardiamarina Enzo BAZZANI

- S.Ten. GN Ildebrando BANDINI

- Asp. Guardiam. Raffaele NOVELLINI

- C°2^cl. Andrea SESSA

- C°3^cl. Giuseppe ALUNNI

- C°3^cl. Eudecchio FELEPPA

- 2°C° Giovanni CAMPITO

- 2°C° Vittorio CASTELLANO

- 2°C° Antonino GIACALONE

- 2°C° Luigi MENIN

- 2°C° Marino MEONI

- 2°C° Giorgio SORRENTINO

- Sgt. Giuseppe CARUSO

- Sgt. Giovanni CHIAVEGATO

- Sgt. Carmelo RENZONI

- Sgt. Aldo SPINA

- Sc. Loris CIONI

- Sc. Ermenegildo FACCHINETTI

- Sc. Saverio FESTA

- Sc. Carlo GUALCO

- Sc. Armando MAFFEI

- Sc. Orlando PIRODDI

- Sc. Pietro SCHIAVONE

- Sc. Angelo SEVERINI

- Sc. Giannino ZAMBRINI

- Com. Achille ANTONINI

- Com. Giuseppe BIONDINI

- Com. Carlo CAIELLI

- Com. Saverio CAZZORLA

- Com. Francesco CERETTO

- Com. Renzo CILIO

- Com. Giovanni D'ASTA

- Com. Aurelio FABRIS

- Com. Cristoforo FULMISI

- Com. Duilio FURLAN

- Com. Salvatore INGRASSIA

- Com. Smilace LEONCINI

- Com. Ugo PARDETTI

- Com. Pietro RIZZI

- Com. Antonio RIZZA

- Com. Giuseppe SESTA

- Com. Eolo SIMONETTI

- Com. Giuseppe SIRUGO

- Com. Doroteo SPISANI

- Com. Salvatore TRAPANI

- Com. Luigi VENUTO

- Com. Aldo VESPUCCI

 

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Algeri, 8 settembre 1943

 

Cinque ore e mezza dopo l'affondamento del Velella, Radio Algeri annunzia al mondo l'armistizio con l'ItaGlia.

 

Magicamente, il Regio Esercito, l'esercito dei marmittoni, l'esercito dell'itaGliano "brava gente", l'esercito del mandolino del capitano Corelli, si trasforma in una possente e risoluta armata che si scaglia contro l'invasore ed intraprende l'eroica e vittoriosa lotta di liberazione, che riscatta la nazione e su cui, ancora oggi, si fonda la nostra bellissima Carta Costituzionale, una delle più avanzate al mondo.

 

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3 settembre, 5 settembre, 7 settembre, 8 settembre

 

2 + 2 = 4

 

Questa, secondo me, era, è (?) e sarà (?) la realtà dell'ItaGlia. L'equipaggio del Velella ci ha provato, ha abbandonato case e famiglie, ha lottato contro i mulini a vento, ma i "sindaci di Marano" e i Soru dell'epoca hanno avuto la meglio.

 

Secondo me, nulla è cambiato da allora, se non in peggio.

 

Nel mio piccolo, se ci riesco, contribuirò alla "fuga dei cervelli" (tranquilli, non è un granchè! :s04: )

Modificato da Pesce persico
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Spezia, 9 Settembre 1943

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La mattina del 9 Settembre alla caserma della X° Mas, a Spezia, il sorgere del sole è salutato dall'alzabandiera, con tutti gli organici schierati nel piazzale, così come era accaduto con regolarità nei giorni precedenti e così come accadrà nei seguenti anni di guerra.

 

Nessun marinaio, sottoufficiale o ufficiale ha abbandonato senza autorizzazione la caserma. Nessun materiale è stato trafugato, le armi sono nelle rastrelliere e la caserma è quantomai operativa. Tutti i marinai sono raccolti attorno al loro comandante e salutano la Bandiera.

 

Così descrisse Borghese quelle fatidiche ore:

 

"L' 8 settembre, al comunicato di Badoglio, io piansi. Piansi e non ho mai più pianto. E adesso, oggi, domani, potranno esserci i comunisti, potranno mandarmi in Siberia, potranno fucilare metà degli Italiani, non piangerò più.

Perchè quello che c'era da soffrire per ciò che l'Italia avrebbe vissuto come suo avvenire, io l'ho sofferto allora.

Quel giorno io ho visto il dramma che cominciava per questa nostra disgraziata nazione che non aveva più amici, non aveva più alleati, non aveva più l'onore ed era additata al disprezzo di tutto il mondo per essere incapace di battersi anche nella situazione avversa. Non ci si batte solo quando tutto va bene"

 

" Anch'io, in quei giorni del settembre 1943, fui chiamato ad una scelta. E decisi la mia scelta. Non me ne sono mai pentito. Anzi, quella scelta segna nella mia vita il punto culminante, del quale vado più fiero.

E nel momento della scelta, ho deciso di giocare la partita più difficile, la più dura, la più ingrata. La partita che non mi avrebbe aperto nessuna strada ai valori materiali, terreni, ma mi avrebbe dato un carattere di spiritualità e di pulizia morale al quale nessuna altra strada avrebbe potuto portarmi."

 

 

Questa è l'ITALIA, questo è quello che mi rende fiero di essere ITALIANO, questo è quello che sono pronto a ricordare, fino a conficcarlo nelle dure teste degli inglesi a martellate, quando qualcuno prova ad infangare la storia della mia Patria.

 

Questo come altri gesti sono rimasti nella storia, a dispetto di tutti gli sforzi fatti dai miseri omuncoli, saliti il montagna il 24 Aprile per discenderne con il fazzoletto rosso al collo ed il sorriso degli eroi il 25, per cancellare episodi di Patriottismo come questi.

 

Così come dice Pesce Persico, nulla è cambiato da allora: ci sono ancora persone che credono in qualcosa, ci sono persone che sanno sacrificarsi per dei valori più alti del loro meschino tornaconto immediato, ci sono persone che hanno ancora il coraggio, la fortezza morale e le doti per potersi permettere di continuare fieramente a sognare. Persone per le quali lasciar perdere equivale ad una resa, senza l'onore delle armi.

 

Fintanto che ci saranno persone che sapranno ricordare, fintanto che ci saranno persone che avranno comunque il coraggio e la fortezza d'animo per andar fieri delle proprie origini, che avranno la serenità di spirito per giudicare con equità le azioni dei nostri padri, senza indugiare traendovi cupo piacere, nei soli risvolti negativi della storia del nostro paese, io continuero a proclamarmi orgogliosamente ITALIANO.

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Scusate ma che c'entra l'8settembre con lo smantellamento della Base de La maddalena??E' una decisione degli Americani e ce l'hanno detto a cose fatte "non ci servite più e adesso andiamo da qualcuno che rompe meno di voi"; sarà pure superficiale e qualunquista ma a me sa che è andata più o meno così.

Lo ribadisco sono convinto che abbiamo scarso peso internazionale e questo a causa della nostra classe politica, ma la classe politica E' LO SPECCHIO FEDELE di un paese. che piaccia o no. quindi condivido molte delle cose che dice Beta e anche Totiano ma temo che siamo pochi a pensarla cosi'.

infine 8 settembre. sicuramente è stata la maniera peggiore di uscire da una guerra ed è costata la vita di molti e l'ONORE di una Nazione; ma siamo sicuri che fu SENSATO entrarci in quella guerra? Non fu un cialtronesco errore di calcolo STRATEGICO quello compiuto?Fu giusto infliggere al Paese queste sciagure per un' AZZARDO? Sarebbe bene o no considerare anche queste cose perchè altrimenti la Storia non insegna nulla.

Dopodichè questo non vuol mica dire che Le Forze Armate o tanti militari e civili non si siano comportati da eroi. Io però aggiungo PER CHE COSA??Sciagurata quella nazione che pretende dai suoi figli l'estremo sacrificio senza alcun senso! Non vorrei che la retorica del sacrificio nascondesse gli errori, le leggerezze,la follia di chi decide...E questo vale in tutti i tempi.

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quoto priaroggia in toto!

 

e dico a beta di stare attento a chiamare TUTTI i partigiani omuncoli!

 

il fascismo era un regime e non era il regime di TUTTI gli italiani!

quanti oppositori sono stati uccisi perchè combattevano per le libertà che il fascismo negava?

 

se siete pronti a condannare i regimi antidemocratici di diverso schieramento, siate pronti ugualmente a condannare anche il ventennio!

 

l'armistizio è stato un modo sicuramente indecoroso di uscire dalla guerra; ma questa guerra stava portando la nazione alla totale rovina!!

quella guerra l'ha voluta il fascismo pensando di cavalcare i successi tedeschi ma ha fatto male i conti; a me la cosa non tange (se non per i milioni di morti che ha provocato).

 

per me, come per la maggior parte della nazione, il fascismo è stato un buco nero e l'otto settembre un modo per uscirne (e se ne "sono" usciti male la colpa fu dei loro burocrati).

 

esisteva un paradigma democratico per essere contrari a tale regime, e per l'italia che all'epoca si schierò dalla parte avversa non ci fu tradimento : ci fu la liberazione!

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Scusate ma che c'entra l'8settembre con lo smantellamento della Base de La maddalena??E' una decisione degli Americani e ce l'hanno detto a cose fatte "non ci servite più e adesso andiamo da qualcuno che rompe meno di voi"; sarà pure superficiale e qualunquista ma a me sa che è andata più o meno così.

Lo ribadisco sono convinto che abbiamo scarso peso internazionale e questo a causa della nostra classe politica, ma la classe politica E' LO SPECCHIO FEDELE di un paese. che piaccia o no. quindi condivido molte delle cose che dice Beta e anche Totiano ma temo che siamo pochi a pensarla cosi'.

infine 8 settembre. sicuramente è stata la maniera peggiore di uscire da una guerra ed è costata la vita di molti e l'ONORE di una Nazione; ma siamo sicuri che fu SENSATO entrarci in quella guerra? Non fu un cialtronesco errore di calcolo STRATEGICO quello compiuto?Fu giusto infliggere al Paese queste sciagure per un' AZZARDO? Sarebbe bene o no considerare anche queste cose perchè altrimenti la Storia non insegna nulla.

Dopodichè questo non vuol mica dire che Le Forze Armate o tanti militari e civili non si siano comportati da eroi. Io però aggiungo PER CHE COSA??Sciagurata quella nazione che pretende dai suoi figli l'estremo sacrificio senza alcun senso! Non vorrei che la retorica del sacrificio nascondesse gli errori, le leggerezze,la follia di chi decide...E questo vale in tutti i tempi.

E l'avere scarso peso internazionale secondo te e' riconducibile al solo fatto che abbiamo una classe politica inadeguata? E' vero, come hai ricordato, che siamo andati OT, ma credo ci siano date ed avvenimenti che pesano come macigni, per intere generazioni. Che la guerra (dopo averla persa) sia risultata un grande errore di calcolo (io il cialtronesco lo lascerei per altri personaggi che non Mussolini-in fondo lui ha pagato il suo errore, al contrario di altri), questo lo sanno tutti, cosi' come tutti sanno che la guerra porta lutti e sciagure. Prima avevi detto che che l'otto settembre e' stato il modo peggiore per uscirne, e questo intendevo anche io con i post precedenti. Siamo si scivolati OT, ma forse non cosi' tanto come pensi tu...

Modificato da Mizar X
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Visitatore Pesce persico

piazza_venezia.jpg

 

Piazza Venezia, 10 giugno 1940. Un'immagine di numerosi cittadini, quasi tutti di sinistra, costretti dalle minoritarie squadracce del regime ad inscenare finte immagini di esultanza.

 

Chissà quanti di questi poveri cittadini, queste povere anime pie spinte in piazza a suon di manganellate (poverini!), pochi anni dopo, erano ansiosi di essere liberati...

 

f6.jpg

 

Gli itaGliani: un popolo sempre pronto a correre in soccorso del vincitore.

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quoto priaroggia in toto!

 

e dico a beta di stare attento a chiamare TUTTI i partigiani omuncoli!

 

il fascismo era un regime e non era il regime di TUTTI gli italiani!

quanti oppositori sono stati uccisi perchè combattevano per le libertà che il fascismo negava?

 

se siete pronti a condannare i regimi antidemocratici di diverso schieramento, siate pronti ugualmente a condannare anche il ventennio!

 

l'armistizio è stato un modo sicuramente indecoroso di uscire dalla guerra; ma questa guerra stava portando la nazione alla totale rovina!!

quella guerra l'ha voluta il fascismo pensando di cavalcare i successi tedeschi ma ha fatto male i conti; a me la cosa non tange (se non per i milioni di morti che ha provocato).

 

per me, come per la maggior parte della nazione, il fascismo è stato un buco nero e l'otto settembre un modo per uscirne (e se ne "sono" usciti male la colpa fu dei loro burocrati).

 

esisteva un paradigma democratico per essere contrari a tale regime, e per l'italia che all'epoca si schierò dalla parte avversa non ci fu tradimento : ci fu la liberazione!

 

L' intervento si commenta da solo, se tu ne avessi l'eta' ti direi che e' da partigiano rosso. E quanti erano gli antifascisti il 10 giugno del 1940? E secondo te l'Italia e' stata liberata militarmente dai partigiani? E quante rovine sono state risparmiate con l'otto settembre? Quante stragi avrebbero compiuto i tedeschi senza quella data? Quante unita' della Regia Marina sono state risparmiate dopo quasi due anni di co-belligeranza, dopo la promessa che i vincitori avrebbero lasciato la flotta intatta? Per me quelli cosi' chiamati da Beta restano (quasi) tutti OMUNCOLI.

 

 

Vedo che Pesce Persico mi ha preceduto in qualche argomento...

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Visitatore Pesce persico

Notare che, fino a fine anni '70, chiunque in un concorso pubblico potesse esibire un "certificato di aver fatto la resistenza" (rilasciato non si sa su quali basi), otteneva un maggior punteggio finale (...).

 

Oggigiorno, probabilmente, sarebbe sufficiente un'autocertificazione...

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io non ho mai detto che l'italia sia stata liberata militarmente dai partigiani: ho detto che l'italia "fu libera".

 

e mio nonno non era un omunculo: con la sua squadra assalì un autocolonna tedesca e la costrinse alla resa!

il comandante si sparò per il disonore... vinto da dei "briganti"! (non era un imboscato: rischiò la sua vita per combattere).

 

detto questo, riconosco anche il valore militare e l'eroismo della folgore ad el alamein e di borghese ad alessandria (2 esempi tra i tantissimi!).

 

io dico solo che in guerra non ci sarebbe dovuti entrare e se ci si è entrati i conti con la propria coscienza li avranno fatti i responsabili di allora e i loro eredi che ne condividono gli ideali tutt'ora.

 

senza polemica!

:s02:

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Io non dico che chi scelse il Sud o la montagna fosse privo di Onore. Ricordo il C.te Forza, al Sud, o alcune formazioni partigiane con cui anche la Xa aveva contatti e con cui certe volte collaborava per il bene dell'Italia e degli Italiani. E' indubbio, però, che in Italia si sia sempre evitato di trattare gli anni dal '22 al '45 (e in particolare dal '43 al '45) con obiettività. Dal dipingere la X MAS come delinquenti rastrellatori di civili al nascondere o giustificare le porcate schifose che certi partigiani continuarono a compiere anni dopo che la guerra era finita. Come è indubbio che la resistenza sia vista come un dogma intoccabile, come una religione i cui sacerdoti sono tutti puri e luminosi, contrapposti al Male Assoluto... Questo non è certo sano.

Ma passeranno ancora cento anni, prima di poter guardare con obiettività storica a quel periodo.

Mio nonno era un Fascista della prima ora. Si raffreddò decisamente dal '38, quando furono promulgate le Leggi Razziali: molti Ebrei suoi amici avevano fatto la Marcia su Roma. E i tedeschi non gli erano tanto simpatici, vista l'esperienza del 15-18... Quindi nel '43 si mise a fare il partigiano, facendo scappare alla Gestapo tutti gli Ebrei che gli capitavano a tiro. Aiutato, in questo, dalla Xa Flottiglia MAS. Mai sparò ad un altro italiano... Ma queste cose oggi non si possono raccontare... Quelli della Xa erano tutti schifosi delinquenti...

Non tutti i partigiani erano Omuncoli, come non tutti quelli della RSI erano Eroi. Come in tutte le cose, il bianco e il nero non sono mai così netti. Quello che non va bene in Italia, è che questo, dopo quasi 70 anni, non è ancora riconosciuto. Forse è questa mancanza che mi ha fatto militare nelle file di chi ha perso per tanti anni. Per, diciamo, riequilibrare un po' la situazione... Tant'è che il mio nonno, pace all'anima sua, non ebbe mai niente in contrario... :s01:

P.S.: Scusate l'OT... :s11:

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o nami! se tuo nonno si indignò per le leggi razziali bene gliene incolga! (tutto a suo onore).

 

qui non si sta parlando di X° o altro. si sta parlando di italia e voltagabbana!

 

se nel '43 il fascista badoglio firmò un armistizio disonorevole, sono fatti loro!

 

loro sono entrati in guerra e loro ne sono usciti!

 

a me come a 3/4 (o 4/5 0 5/6) della nazione oggi non importa!

 

l' otto settembre è una cosa che quando ci tirano per il cu#o all' estero nessuno prende in considerazione.

 

 

 

un "certificato di aver fatto la resistenza" (rilasciato non si sa su quali basi)

 

CLN, e Aventino ti dicono niente?

poi di questo certificato non ho mai sentito parlare... anzi!

 

p.s se la foto di pesce persico dovesse convicermi che l'italia intera fosse fascista nel '40, allora gli rispondo come lui, mi sembra, rispose in un altro post: ne voglio vedere 30 - 40.000.000 tutti assieme!

Modificato da LupozÆ R.Smg-77
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Visitatore Pesce persico

Link

 

In questo interessante, imparziale e ben documentato sito web si legge, tra l'altro:

 

Non neghiamo che, come pacifisti, non nutriamo alcuna simpatia per i sistemi darma ed in particolare per quelli che, come i sottomarini, sono stati sviluppati, fino dal loro esordio nella Prima Guerra Mondiale, essenzialmente come mezzi d'attacco. Ricordiamo che, soprattutto a seguito dello sdegno che seguì all'affondamento del transatlantico "Lusitania" avvenuto il 7 maggio 1915 a sud dell'Irlanda ad opera del sommergibile tedesco U20 [2], nelle trattative che portarono alla firma della Protocollo di Ginevra del 1925 sulla condotta delle operazioni belliche, si era discusso della possibilità di includere i sottomarini nel novero delle "armi proibite". Non se ne fece nulla, perché ormai tutti gli ammiragliati del mondo erano divenuti entusiasti sostenitori di quest'arma che poteva colpire il nemico di sorpresa [3].

 

[3] Ricordiamo il truce inno della famigerata "X MAS" fascista: "Rapidi ed invisibili, partono i sommergibili"

 

:s12: :s04: :s04: :s04:

 

L'Urss aveva lanciato il progetto relativo a due grandi portaerei a propulsione nucleare. Di questa vera e propria sfida al gigante americano resta oggi soltanto la Kuznetzov. La gemella Varjag, impostata nel 1985 e completata - alla sospensione del lavori nel 1992 - al 75 percento, nel 1998 è stata venduta ad una società di Macao per essere trasformata in albergo-attrazione galleggiante.

 

Una buona idea per la nuova portaerei italiana e per evitare una nuova stangata sui contribuenti.

 

:s12:

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Il sito che hai presentato sarà anche imparziale come dici, (anche se non mi sembra), ma in ogni

caso non sembrano essere molto informati sugli Inni.

 

([3] Ricordiamo il truce inno della famigerata "X MAS" fascista: "Rapidi ed invisibili, partono i sommergibili")

 

:s03: :s03: :s03: :s03:

 

Condivido la tua risata.

 

Ciao

Luciano

Modificato da luciano46
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Circa lo smantellamento della Base degli SSN USA, a La Maddalena, (A parte le considerazioni pro e contro che avete esposto in merito), vorrei esprimere la mia opinione.

Credo che lo smantellamento di quella Base non sia stato dettato dalle proteste della Popolazione, o dei Sindaci, ma piuttosto dalla necessità, visto l'attuale quadrante strategico, della Nato, di avere disponibilità, di Basi posizionate molto più a Sud, per dare modo ai mezzi di supporto di poter intervenire più rapidamente.

Mi sembra che La Maddalena oggi sia in posizione troppo decentrata, riguardo lo scacchiere operativo.

Credo che questo faccia parte del riposizionamento in atto già da qualche anno (vedi lo spostamento a Sud delle basi missilistiche Russe, etc. etc.)

A questo punto penso che la polemica sia ormai inutile, sia da parte di quelli pro che da parte di quelli contrari, a meno che qualcuno non approfitti della situazione per scopi Politico/Elettorali.

 

 

:s01: :s01: :s01: :s01: :s01:

 

Ciao

 

Luciano

Modificato da luciano46
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Visitatore Pesce persico
Il sito che hai presentato sarà anche imparziale come dici, (anche se non mi sembra), ma in ogni

caso non sembrano essere molto informati sugli Inni.

 

Luciano, ero in assetto ironico! :s02:

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E l'avere scarso peso internazionale secondo te e' riconducibile al solo fatto che abbiamo una classe politica inadeguata? E' vero, come hai ricordato, che siamo andati OT, ma credo ci siano date ed avvenimenti che pesano come macigni, per intere generazioni. Che la guerra (dopo averla persa) sia risultata un grande errore di calcolo (io il cialtronesco lo lascerei per altri personaggi che non Mussolini-in fondo lui ha pagato il suo errore, al contrario di altri), questo lo sanno tutti, cosi' come tutti sanno che la guerra porta lutti e sciagure. Prima avevi detto che che l'otto settembre e' stato il modo peggiore per uscirne, e questo intendevo anche io con i post precedenti. Siamo si scivolati OT, ma forse non cosi' tanto come pensi tu...

 

Infatti io non mi riferivo solo a Mussolini,difatti non l'ho neanche citato, ma all'intera classe dirigente del periodo,alte gerarchie militari incluse, le quali salvo rarissime eccezioni presero dal regime gli onori e le prebende che c'erano da spartire e poi a poche settimane dall'inizio della guerra si accorsero che il Paese non era assolutamente in grado di affrontarla(vedi promemoria al Duce di Cavagnari e lui ebbe almeno l'onestà di farlo!)Questa io la chiamo cialtroneria ed è il minimo che si possa fare...

Per quanto riguarda il peso internazionale hai ragione, non dipende solo dalla classe dirigente, però ripeto questa è lo specchio fedele del paese che rappresenta e ne riassume le magagne.

Siamo sempre più OT ma credo che queste cose sia un bene che si discutano senza remore,ovviamente senza offendere nessuno, perchè certi avvenimenti del passato che come tu giustamente ricordi pesano poi per generazioni, vanno dibattuti secondo me senza ipocrisie e con serietà in modo da poterli metabolizzare e farne dei punti di forza anzichè di debolezza nelle vita futura di un popolo; possibile che in Spagna abbiano "digerito" una tragedia come quella della Guerra Civile e qui da noi non si riesca a elaborare una storia condivisa di quegli episodi?

 

 

piazza_venezia.jpg

 

Piazza Venezia, 10 giugno 1940. Un'immagine di numerosi cittadini, quasi tutti di sinistra, costretti dalle minoritarie squadracce del regime ad inscenare finte immagini di esultanza.

 

Chissà quanti di questi poveri cittadini, queste povere anime pie spinte in piazza a suon di manganellate (poverini!), pochi anni dopo, erano ansiosi di essere liberati...

 

f6.jpg

 

Gli itaGliani: un popolo sempre pronto a correre in soccorso del vincitore.

 

Fino a 5 minuti prima della caduta del Muro di Berlino una foto come questa avresti potuto vederla in qualche reportage da Mosca. Vuol dire che erano tutti degli entusiasti sostenitori del Regime?

 

Infatti io non mi riferivo solo a Mussolini,difatti non l'ho neanche citato, ma all'intera classe dirigente del periodo,alte gerarchie militari incluse, le quali salvo rarissime eccezioni presero dal regime gli onori e le prebende che c'erano da spartire e poi a poche settimane dall'inizio della guerra si accorsero che il Paese non era assolutamente in grado di affrontarla(vedi promemoria al Duce di Cavagnari e lui ebbe almeno l'onestà di farlo!)Questa io la chiamo cialtroneria ed è il minimo che si possa fare...

Per quanto riguarda il peso internazionale hai ragione, non dipende solo dalla classe dirigente, però ripeto questa è lo specchio fedele del paese che rappresenta e ne riassume le magagne.

Siamo sempre più OT ma credo che queste cose sia un bene che si discutano senza remore,ovviamente senza offendere nessuno, perchè certi avvenimenti del passato che come tu giustamente ricordi pesano poi per generazioni, vanno dibattuti secondo me senza ipocrisie e con serietà in modo da poterli metabolizzare e farne dei punti di forza anzichè di debolezza nelle vita futura di un popolo; possibile che in Spagna abbiano "digerito" una tragedia come quella della Guerra Civile e qui da noi non si riesca a elaborare una storia condivisa di quegli episodi?

Fino a 5 minuti prima della caduta del Muro di Berlino una foto come questa avresti potuto vederla in qualche reportage da Mosca. Vuol dire che erano tutti degli entusiasti sostenitori del Regime?

Mi riferisco alla prima foto...

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@ Priaroggia

Ma l'Amm. Cavagnari era il Capo della Regia Marina (ho letto la sua biografia e devo dire che il personaggio era di onesta' cristallina e si prodigava al massimo per la RM e la Nazione).Forse gli altri due (RA e RE) rientrano nella categoria che tu intendi, tanto per restare nelle Forze Armate e tralasciando certi gerarchi (qui' siamo d'accordo).

Completo il mio precedente intervento con: "la guerra porta lutti e sventure, salvo ad alcuni, ai quali porta lutti e fortune(vedi USA con la 2° guerra mondiale)".

Saluti.

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Visitatore Pesce persico

Beh, tanto per restare in tema:

 

R.A.: Pricolo e Valle, uno più scandaloso dell'altro. Sempre pronti a giustificare le proprie magagne, sempre pronti a brigare per sabotare qualsiasi tentativo di aviazione parallela. A dimostrazione che in itaGlia nulla cambia, il fatto si è ripetuto negli anni '80 (!!!), con l'infantile, ridicola, patetica, cialtrona e frustrata opposizione dell'Aeronautica agli Harrier sul Garibaldi...RI-DI-CO-LI...anzi, RI-DI-CO-LI al cubo

 

R.E.: mi viene in mente Cavallero...Cavall...ngh...BLOOB...GLOARGH - scusate - GLOARGH...non riesco ad andare avanti... :s03:

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Beh, tanto per restare in tema:

 

R.A.: Pricolo e Valle, uno più scandaloso dell'altro. Sempre pronti a giustificare le proprie magagne, sempre pronti a brigare per sabotare qualsiasi tentativo di aviazione parallela. A dimostrazione che in itaGlia nulla cambia, il fatto si è ripetuto negli anni '80 (!!!), con l'infantile, ridicola, patetica, cialtrona e frustrata opposizione dell'Aeronautica agli Harrier sul Garibaldi...RI-DI-CO-LI...anzi, RI-DI-CO-LI al cubo

 

R.E.: mi viene in mente Cavallero...Cavall...ngh...BLOOB...GLOARGH - scusate - GLOARGH...non riesco ad andare avanti... :s03:

Avevo sentito qualcosa su quei due CSM..

Tuttora la AM vuol tenere lo zampino sugli Harrier (ufficialmente).

:s06:

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@ Priaroggia

Ma l'Amm. Cavagnari era il Capo della Regia Marina (ho letto la sua biografia e devo dire che il personaggio era di onesta' cristallina e si prodigava al massimo per la RM e la Nazione).

 

 

Non dubito della cristallina onestà del Cavagnari, ci mancherebbe. Dubito però che i suoi prodighi sforzi - sicuramente in buona fede - abbiano giovato alla RM e alla Nazione.

Visto da due che lo conobbero bene: sul piano umano del personaggio, si legga lo spiritoso da Zara, perenne vittima degli urlacci di "Mingo"; per la critica al concetto strategico, se mai ve ne fu, Bernotti docet.

 

GM Andrea

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Non dubito della cristallina onestà del Cavagnari, ci mancherebbe. Dubito però che i suoi prodighi sforzi - sicuramente in buona fede - abbiano giovato alla RM e alla Nazione.

Visto da due che lo conobbero bene: sul piano umano del personaggio, si legga lo spiritoso da Zara, perenne vittima degli urlacci di "Mingo"; per la critica al concetto strategico, se mai ve ne fu, Bernotti docet.

 

GM Andrea

Si potrebbe anche aprire un altro 3d sull'argomento. Certo e' che Cavagnari perlopiu' taceva. Altri brillanti Ammiragli amavano parlare piu' di lui....

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Bene ! Ho letto un po' tutti i post e devo dire che esiste comunque un filo conduttore comune in tutte

le varie opinioni ovvero l'orgoglio di essere italiani.

Io sono cresciuto in una famiglia dove moltissimi sono stati in marina , salvo mio padre , che comunque

ha vissuto la guerra in altro modo. In casa mia si parlava di Fecia di Cossato ,Faggioni,Buscaglia, Castagna

etc............! E' una lista lunghissima e quindi la dice lunga sul valore degli italiani. E' un valore che nessuno

al mondo può negarci ! Per quanto mi riguarda sono stato cresciuto ed educato con molta disciplina e

soprattutto a credere nella disciplina e in quei valori che fanno degli italiani "gente a posto "!

Il mio non è disfattismo. E' solo amarezza. Il facile giudizio spicciolo su di noi è un po' come il luogo

comune fra nord e sud , nulla di più . Quando navigavo ed entravo in contatto con gente locale,indiani,americani,inglesi........................(anche qui la lista è lunga) i giudizi su di noi erano diversi e contrastanti. Ma di fondo potevo percepire sempre una sottile invidia,fra l'altro mal celata. Una volta a Bombay nel 1970 o 71 , per poco non creavo un incidente "diplomatico" con un ufficiale di dogana che

con molto sussiego si abbandonò ad una frase che ricordo così : In fin dei conti l'India e l'Italia sono

la stessa cosa,sono uguali, due facce della stessa medaglia.

Rimasi folgorato di fronte a questa enormità ! Io rispetto ed amo l'India dove sono stato tantissime volte,e ho imparato a conoscere ed apprezzare la cultura di quel paese fantastico e anch'esso ricco di storia.

Ma all'epoca non lasciavo soffrire eccessivamente la mia testa e risposi in modo molto sgarbato e offeso.

Con il tempo e la maturità ho avuto modo di pentirmi negli anni a venire di quella risposta data.

Ma nel fondo di ogni giudizio verso la ns Patria , è sempre stato riconoscibilissimo un sottile sentimento

di invidia. Noi abbiamo un solo grande limite che è quello di dare il meglio solo in situazioni estreme.

Come dire che sappiamo di essere gente con le p....e , ma con molto snobbismo non riteniamo di doverci sempre impegnare a dimostrare chi siamo. Non dobbiamo sempre essere sotto esame e non dobbiamo

dimostrare nulla a nessuno, non siamo secondi a nessuno !!!

Non sarebbe meglio un po' più di sano spirito di squadra ?

Ai Greci antichi,una volta fuori delle proprie mure,non g-l-i-e-n-e-f-r-e-g-a-v-a-n-i-e-n-t-e !

Roma,al contrario ha costruito qualcosa di grandioso e mai più eguagliato.

Ma ora il discorso si allarga fuori misura e mi fermo qui.

Io amo l'Italia . Sono orgoglioso di essere ITALIANO.

Ma provo una profonda pena e un senso di impotenza di fronte a ciò che vedo ogni giorno.

Non è facile disfattismo , ma un profondo senso di scoramento al quale non so più reagire.

Forse non ho più le risorse degli anni giovanili , ma fatto sta che questo innegabile degrado morale

si va diffondendo in maniera preoccupante e umiliante.

Ve ne racconto una e non rompo più le scatole : un mio amico aveva comprato un berretto blu con

lo stemma della X mas . Ebbene non l'ha più indossato e sapete perchè ?

Perchè gli dicevano di tutto !!! Il berretto è ora sulla mia testa .

Viva l'Italia ! Viva Betasom !

CTE ETNA

Guglielmo

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