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Siete Fieri Di Essere Italiani?


Bismarck_fan

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Io ho tatuato sull'avambraccio destro lo stemma della X MAS. Teschio con la rosa rossa tra i denti e la X di lato (leggera elaborazione dall'originale, il teschio e' visto di fronte e il gambo della rosa e' meno arcuato dell'originale). Grazie Guglielmo del tuo intervento, a me e' piaciuto molto..

Modificato da Mizar X
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IO SONO FIERO DI ESSERE FIGLIO DI UN SOMMERGIBILISTA CHE HA COMBATTUTO PER L'ITALIA...

 

SONO FIERO DI ESSERE STATO MARINAIO D'ITALIA..

 

SONO FIERO DI ESSERE ITALIANO....

 

MA!!!! ...SOLO ITALIANO...( chi ha orecchi intenda....)

 

 

X^ COMANDANTI ITALIANI DI BETASOM...

 

BERILLO :s01: :s15: :s15:

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Visitatore Pesce persico

Mi dispiace, ma io NON sono fiero di essere itaGliano.

 

Detto senza polemica, senza inveire, ma è così. Mai stato fiero, mai sentito parte di un tutto.

 

Il che non vuol dire che dico "io sono meglio", eh, semplicemente non mi sento parte di una presunta itaGlianità.

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Sono perplesso Persico.

 

confesso che dopo i primi post polemici nutrivo una certa insofferenza nei tuoi confronti.

insofferenza svanita di fronte alla sostanza dei post storici o tecnici, dove hai messo in evidenza una cultura davvero non comune della nostra storia e dei nostri Eroi.

 

proprio di fronte a questa cultura rimango perplesso. l'Italia non ha solo pessimi esempi da fornire, ne ha anche di positivi, e tanti. certo gli esempi non sono quasi mai al vertice ma piuttosto nei ranghi intermedi. eppure questo dovrebbe essere comunque un buon punto di riferimento per non fare di tutta un erba un fascio.

 

Cito a memoria: "non esistono cattivi soldati, esistono pessimi ufficiali comandanti".

 

allora perchè tutte le energie che poni nel disfattismo + truce non le riversi nel tentativo di migliorare (passatemi il termine) la testa della gente?

Non è un risultato che puoi vedere oggi, forse non lo vedrai neanche nel corso della tua vita, ma avrai fatto qualcosa per migliorare quell'entità ormai troppo astratta che è la Patria.

 

anche se dalle mie parole può trasparire, non ho la presunzione di volerti far cambiare opinione a tutti i costi.

Nè sei obbligato a parlare dei motivi per cui ti sei arreso a questo stato di fatto, se però può significare qlc per te hai comunque il mio rispetto.

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Sono d'accordo con totiano... capisco però che non sentirsi parte di un popolo o di una nazione possa essere uno stato d'animo che non fatica molto a penetrare nei pensieri di ognuno. E questo senso di impotenza a cambiare le cose non rende certamente le cosa più semplici... Personalmente sono fiero di essere Italiano, e dicendo questo non sono affatto modesto, perchè sono fiero di conoscere tante persone, tanti Italiani come me, che ritengo abbiano i miei stessi valori e che abbiano lo stesso mio coraggio di manifestarli e difenderli ad ogni costo. AD OGNI COSTO. Non parlo di fede politica o di amore per il calcio. Per troppo tempo i media hanno provato a convincerci... a incastonarci nella corteccia cerebrale che noi italiani siamo buoni solo a guardare il campionato e a mangiare gli spaghetti col parmigiano... quello che una volta era lo stereotipo dell'italiano medio è infine divenuto realtà per molti. Ma molti non significa tutti; e io sono fiero per quei POCHI che ancora hanno una testa pensante attaccata al collo, visto che sono quei POCHI che - volontariamente o meno - combattono la battaglia contro l'omologazione, che fungono e fungeranno per i loro figli come una memoria storica, come un faro per dirigere i valori e il senso di italianità che si portano dentro. Si, perchè credo che l'italianità che ci portiamo dentro, con tutti i suoi caratteri positivi E negativi, è un tratto culturalmente ereditario. Io spero di riuscire sempre a fare di tutto per proteggerlo e perpetrarlo.

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Visitatore Pesce persico

Grazie Totiano! :s01:

 

Preciso il mio pensiero: faccio "il mio", vivo onestamente e dignitosamente (ci provo... :s11: ), non sto seduto su una panchina a fissare il cielo mugugnando e/o maledicendo i miei simili. :s04:

 

Conosco un po' la storia, quindi so che ci sono stati grandi uomini anche "da voi" :s04: , Teseo Tesei in primis (il primo che mi viene in mente).

 

Ribadisco che non voglio lanciare invettive o altro, inneggiare a utopistiche secessioni o quant'altro: dico solo che, quando sento di un intero nucleo familiare di 20 persone con 20 falsi invalidi al 100 %, quando sento di una bella persona che prende a piccozzate il figlio ed è a spasso, quando sento il suo avvocato difensore, quando sento Soru, quando sento il sindaco che toglie la targa ai caduti e ci mette quella di Arafat, quando vedo il presidente del Genoa che compra le partite e che migliaia di persone lo difendono a spada tratta, non mi sento parte della stessa etnia, popolo, società, congrega, chiamiamola come vogliamo. Non esprimo alcuna classifica di merito, non dico "io sono meglio", non do giudizi, non discrimino (credo). Semplicemente, non provo alcuna affinità. Non sono disposto a fare il minimo sacrificio per questa gente. Se potessi, pagherei solo le tasse strettamente necessarie al mio solo mantenimento. Non voglio dare un euro a chicchessia (nè lo chiedo). Se trovo uno sdraiato per la strada mi scanso e passo oltre, hai visto mai che si alza e mi rapina? (se invece ci trovo un cane o un gatto, lo porto da un veterinario dovessi fare 20 km a piedi, per intenderci)

 

Ora, poiché gli episodi di cui sopra si stanno moltiplicando, capirai che è difficile pensare sempre e solo a Tesei, a Ferraro, Birindelli, ecc. ecc. ecc.

 

Detto questo, stop: continuo a fare il mio, non mi abbandono a cori da stadio anti-itaGliani, non predico separazioni, referendum o affini. Annamo avanti!

 

:s01:

 

P.S.: ma se mi va bene una certa situazione, nel 2006... "PLIN PLON...è in partenza dal cancello 10 il volo per..." :s04: :s04:

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Non vorrei essere tacciato di piaggeria ma riflettevo su alcune cose.

Ho riletto tutti i post e mi si sono affacciate alla mente tante considerazioni.

Finchè ci saranno uomini come Voi tutti e una base come Betasom dove confrontarsi serenamente

magari anche con toni vivi , questo paese D E V E sentirsi vivo e orgoglioso del proprio nome.

Questa non è retorica da quattro soldi e salottiera.

Volete proprio che ve la dica tutta?

Come Radioamatore sono stato iscritto in diverse associazioni, ma ora come ora , l'unico posto dove mi trovo a mio agio e fra gente seria è qui ! In Betasom !

In mezzo a tanti "sommergibilisti" , in mezzo a questo amato mare , con ancora il profumo di salsedine

sotto il naso !!

Qui si può discutere, ci si può confrontare , ognuno con le proprie motivazioni , senza rancore e sempre

nel pieno rispetto delle opinioni altrui.

Il tempo è galantuomo , ed è ancora troppo presto per giudicare serenamente la storia.

Ma un fatto è certo : ogni caduto merita rispetto,di qualunque colore sia stata la sua bandiera.

Quando l'ITALIA riuscirà a capire questo sono certo che avrà raggiunto un grado di maturità che

farà invidia a tutto il mondo cosiddetto civile e noi tutti ci toglieremo di dosso i troppi complessi

che ci affliggono.

Questo non è far finire tutto a "tarallucci e vino" come dicono dalle mie parti.

Ma solo e semplice serenità di giudizi. Ognuno è figlio della propria epoca. Quello che accadde il

secolo scorso non potrà mai più ripetersi non perchè non vuole l'uomo,semplicemente perchè i

tempi sono diversi. Però va anche detto che se malauguratamente accadesse che il

paese si dovesse trovare di nuovo in guerra , saremmo in grado di sopravvivere ?

Quella era una generazione di tosti ancorchè poveri ! L'America è andata in Vietnam con giovani

che ascoltavano musica in ogni momento e chi di noi non ricorda quelle canzoni ?

I figli dei fiori , i beat , i capelloni............etc .

Ma era una generazione un po' deboluccia nonostante il grande nazionalismo americano.

Da queste considerazioni nasce la mia profonda amarezza , il mio essere scettico e perplesso di

fronte all'oggi e ancor più per il futuro.

Le parole del CTE BETA mi hanno profondamente toccato come quelle di ognuno di Voi.

L'Italia deve essere unita e solidale e magari con un pizzico in più di sano nazionalismo.

Del resto se non c'è competizione non c'è partita !

Decima marinai !

CTE ETNA

Guglielmo

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PESCE PERSICO,...MI PIACEREBBE UN GIORNO CONOSCERTI,...

IO PENSO CHE TU SIA UNA BRAVA PERSONA,....

MA SOLO ALLA MANIERA CHE DICI " ITAGLIANI "...MI SEMBRA SARCASTICO...

TANTE VOLTE MI CHIEDO ( senza offesa )....MA SE NON VI TROVATE... ANZI,..SE NON RICONOSCETE IN QUESTO TERRITORIO LA VOSTRA PATRIA,...PERCHE' NON VE NE ANDATE A VIVERE DOVE PENSATE DI STARE MEGLIO?...

IO PENSO CHE TUTTO IL MONDO SIA PAESE,..CIOE' ...OVUNQUE VAI...TROVI DI PEGGIO E NON DI MEGLIO...L'IMPORTANTE E' IL NON DIMENTICARE LE PROPRIE ORIGINI.....

NON AVERTENE A MALE ...PESCE PERSICO,..IL MIO PENSIERO E' SOLO UNA RIFLESSIONE...

CIAO AMICO,...RICORDATI SEMPRE CHE NON TUTTI SONO UGUALI,..C'E' ANCHE GENTE SERIA E CHE PENSA CON LA PROPRIA TESTA ..E NON CON QUELLA DEGLI ALTRI...

IO SONO UN INVALIDO AL 100%.....SARO' VERO ..O..FALSO?....MAH!!!

 

BERILLO :s15:

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Visitatore Pesce persico
TANTE VOLTE MI CHIEDO ( senza offesa )....MA SE NON VI TROVATE... ANZI,..SE NON RICONOSCETE IN QUESTO TERRITORIO LA VOSTRA PATRIA,...PERCHE' NON VE NE ANDATE A VIVERE DOVE PENSATE DI STARE MEGLIO?...

BERILLO :s15:

 

Cercherò di farlo, ma per tanti motivi (denaro, opportunità lavorative, conoscenza della lingua, rapporti familiari, ecc.) non è una cosa facile, non si può improvvisare.

 

Io non cerco nè l'Eden, nè il paese del Bengodi. Cerco un paese con meno ipocrisia. :s01:

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Visitatore Ellenico U-571

Ai Greci antichi,una volta fuori delle proprie mure,non g-l-i-e-n-e-f-r-e-g-a-v-a-n-i-e-n-t-e !

 

Cosa odono le mie povere orecchie............... :s09:

Un popolo non si espande solo con le armi...........sentito mai parlare di cultura, commercio, ecc ecc ...........(con questo non dico che i romani portavano solo lutto nel mondo, ci mancherebbe non direi mai una sciocchezza del genere)...............

Siracusa (che si trova in Italia, per chi non lo sapesse) era una colonia greca.........e che colonia al suo tempo................. :s03: :s03: :s03:

 

Ma comunque............... :s01:

 

Ciao Fabio.

 

PS: scusami ma non resistevo a non rispondere, le origini dalle nostre parti sono ancora fortemente presenti :s11:

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al di la dei motivi politici e ideologici sono fiero di essere italiano perchè tutto il nostro essere è intriso dei millenni della nostra storia!

il paese italiano più povero ha sicuramente almeno una chiesa di 500 anni fa!

 

sono fiero di essere italiano perchè quando le calamità naturali colpiscono qualsivoglia paese nel mondo noi rispondiamo sempre numerosi sia come istituzioni, sia come privati cittadini con gare di solidarietà, croce rossa, protrezione civile e missioni di solidarietà!

 

sono fiero di essere italiano perchè mezzo pianeta usa il nostro alfabeto! :s08: :s02:

 

sono fiero di essere italiano perchè quando all'estero ci prendono per i fondelli non sanno quello che si perdono...

 

quello per cui non sono fiero di essere italiano intanto me lo tengo per me! :s04: :s01:

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Personalmente sono fiero di essere Italiano, Amo l'Italia e il Popolo Italiano, perchè nonostante, i soliti

difetti che tutti conosciamo, nelle vicende importanti, tutti usano il "Buon senso", e come si usa dire si "mettono una mano sul Cuore".

Da ragazzo ho vissuto in un altro Paese, e ho potuto realizzare molto bene la differenza che corre tra la mentalità Italiana media, e quella di altre popolazioni, al punto che come ho già detto in altri Post, ho rifiutato

la cittadinanza Americana che mi spettava di diritto, pur di rimanere Italiano.

Da quello che scrivi C.te Pesce Persico, si capisce che non hai vissuto all'Estero, perchè se lo avessi fatto, oggi sicuramente saresti in grado di capire, perchè nonostante tutte le difficoltà in cui periodicamente ci dibattiamo, molti preferiscono vivere in Italia e non nel loro paese d'origine.

Ciao

Luciano

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Visitatore Pesce persico
Da quello che scrivi C.te Pesce Persico, si capisce che non hai vissuto all'Estero, perchè se lo avessi fatto, oggi sicuramente saresti in grado di capire, perchè nonostante tutte le difficoltà in cui periodicamente ci dibattiamo, molti preferiscono vivere in Italia e non nel loro paese d'origine.

Ciao

Luciano

 

Luciano, a parte che all'estero ci ho vissuto eccome, ti faccio un esempio:

 

1) nello stanziamento dei fondi dell'agenzia mondiale contro l'AIDS, ogni anno gli USA attendono di sapere quant'è la cifra complessiva stanziata da tutti gli altri paesi messi assieme, dopodiche la aumentano di un terzo con i propri fondi.

 

2) noi, invece, siamo capaci di "grattare" perfino sugli aiuti all'Albania (vedi caso Missione Arcobaleno...). Non mi pare una grande utilizzazione del "buon senso" :s02:

Modificato da Pesce persico
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Se cercassi un motivo valido per essere fiero della mia italianità nella nostra classe dirigente che offre il Viagra a prezzi calmierati agli anziani e lascia crepare i malati di cancro senza alcun conforto per loro e le loro famiglie, credo che me ne andrei...

 

Se cercassi un motivo valido per essere fiero della mia italianità in certa cultura che non ha rispetto per l'uomo, a cui antepone un'ideologia intrisa d'odio, credo che avrei già acquistato un biglietto aereo per chissaddove...

 

Se cercassi un motivo valido per essere fiero della mia italianità nell'economia... beh, Dio ce ne scampi!!!!

 

Se cercassi un motivo valido per essere fiero della mia italianità negli italiani, ogni volta che incontro un falso invalido, un ladro, un truffatore, un assassino, un politico corrotto, un comandante che specula sulla vita dei propri uomini per far carriera o - peggio - per fare soldi, sinceramente sarei emigrato già da tempo...

 

Non sono cresciuto alla luce di uomini eccezionali come Teseo Tesei, Marceglia, Todaro, Di Cossato... A scuola non mi hanno insegnato molto nemmeno di Educazione Civica, perchè qualche illuminato ha deciso da tempo che è inutile insegnare agli italiani qualcosa in più sulla propria Patria...

 

Più semplicemente sono stato cresciuto da due persone eccezionali che mi hanno insegnato solo a compiere il mio dovere al massimo delle mie capacità prima di pretendere che mi siano riconosciuti dei diritti, mi hanno insegnato ad essere onesto anche quando tutti intorno a me non lo sono (ed hanno pagato per la propria onestà).

Queste persone mi hanno insegnato a "fare" non per gli altri, ma per me.

 

E scusate se è poco.

 

Sono fiero di essere italiano?

 

Sì, senza se e senza ma.

 

Perchè per ogni italiano che ruba alla Missione Arcobaleno, che ne sono almeno 19 che si fanno ammazzare per compiere il proprio dovere.

Perchè per ogni politico corrotto, ci sono milioni di italiani che vivono onestamente.

Perchè per ogni falso invalido, ci sono medici che muoiono nel tentativo di salvare vite umane.

Perchè per ogni sindaco o vescovo che insulta i morti di Nassirya, ci sono 1000 famiglie che vedono il proprio figlio, il proprio marito, il proprio padre servire la Nazione a prescindere da qualsiasi considerazione personale, solo perchè la Nazione gliel'ha chiesto.

 

Qualcuno ha detto che fa più rumore un albero che cade, rispetto ad una foresta che cresce.

E' vero! Fa più notizia un bastardo di un galantuomo; per parlare dei bastardi, è sufficiente un telegiornale di 30 minuti; per parlare dei galantuomini ce ne vorrebbe uno di 23 ore....

 

Non penso che all'estero ci sia meno ipocrisia che in Italia, nè che ci siano più persone oneste.

All'estero ho incontrato gente che è nè più nè meno come in Italia: forse, all'estero si vendono meglio di noi.

Sono più compatti, coesi nel tessuto sociale... Fanno più "gruppo"...

Probabilmente pesa il fatto che noi italiani siamo stati spaccati (e litigiosi) fino alla metà del 1800, mentre le altre nazioni, chi prima chi tardi, hanno trovato i propri punti di coesione...

 

Forse siamo anche noi italiani, abituati a piangerci addosso, lamentarci di tutto e di tutti...

 

Ma proviamo a ripensare al 24 maggio: fanti che venivano da ogni parte di un'Italia raffazzonata da 50 anni appena hanno respinto come un sol uomo un esercito meglio addestrato, più motivato, ben equipaggiato...

E che hanno vinto nonostante un co****ne di nome Badoglio, artefice della disfatta di Caporetto, sia rimasto saldamente al proprio posto...

E noi?

 

 

Scusate i pensieri buttati lì un po' così...

 

Silvio

 

 

 

P.S. Sono fiero di essere italiano perchè i miei genitori sono italiani e sono galantuomini: per me è sufficiente!

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Non posso che quotare praticamente tutti a parte Pesce Persico, anche se ovviamente rispetto le sue idee. Ma lui lo sa e non se la prenderà a male!! :s03: :s03: .

Io ringrazio Dio ogni giorno di essere Italiano. E non solo per il passato. Mi piace guardare crescere i miei cugini che hanno solo 14 anni, e vedere che c'è ancora speranza. Mi piace sentire storie di Italiani che fanno e non dicono, che sono e rimarranno sempre onesti. Che si schifano quanto me quando sentono certe cose.

Basta guardare chi frequenta questo Forum...

E poi ho fatto un Giuramento. Per me la parola data è qualcosa che vale ed è Sacra, come per i nostri Padri. E ci ho pensato bene, prima di arruolarmi e di giurare di difendere questa Nazione fino all'ultimo. Tanti miei ex-colleghi l'hanno già fatto e continuano a farlo ogni giorno.

Non sentirmi fiero di essere Italiano sarebbe insultare loro. E non lo farò mai.

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Visitatore Pesce persico

(Breve) pensierino prima di fare nanna.

 

Guardate che anche io mi alzo se sento l'inno, rispetto le istituzioni, la bandiera, studio la storia, pago le tasse, vivo all'insegna di un buon senso civico, tutto l'ambaradam insomma.

 

Ma è più per educazione, per soddisfazione interna mia e per distinguermi da chi non lo fa (e per fargli dispetto :s11: ), che per una reale convinzione.

 

Leo Longanesi, mezzo secolo fa, scriveva: "sono conservatore in un paese in cui non c'è nulla da conservare"...figuriamoci adesso...

 

Buonanotte! :s02:

 

P.S.: O-nami esigo che quoti anche a me, perdio! :s04: :s03: :s02:

Modificato da Pesce persico
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Visitatore Pesce persico

Tanto per rincarare la dose (poi vado a dormire, che domani devo guidare! :s03: )

 

Ecco due brevi estratti da un'intervista a Sergio Denti, autore, come saprete, dell'ultimo attacco vittorioso della X MAS (con un barchino esplosivo) nell'aprile '45. I tratti in grassetto sono miei.

 

«Soldi e cioccolata in cambio del famoso Panerai... »

“Il giorno dopo, di mattina presto, bendato alla testa e con la mano ancora sanguinante, il Comandante in seconda del cacciasommergibile mi accompagnò all'ospedale di Nizza. «Io ero sfinito: il comandante se ne accorse e, strada facendo, decise di offrirmit una cioccolata calda. Cosi ci fermammo in un bar, dove premurosamente il comandante mi fece accomodare a un tavolino. Al polso portavo l'orologio in dotazione ai piloti dei "Mezzi d'Assalto", il famoso e oggi introvabile 'Panerai'. Il comandante guardava alternativamente me e il mio orologio, e alla fine mi disse: "Lei si rende conto che questo orologio glielo leveranno senz’altro: io, se me lo cede, sono disposto a pagarglielo". E, senza neppure aspettare la mia risposta, cominciò a posare sul tavolino delle banconote di cui io ignoravo totalmente il valore: siccome guardavo sia lui che il denaro, il comandante pensò che io stessi valutando la sua offerta e continuò ad ammucchiare banconote fino a svuotarsi le tasche.â€Â

“A quel punto mi tolsi l'orologio, lo misi sul mucchietto e spinsi il tutto verso di lui, dicendogli: "Se è vero, come lei dice, che mi toglieranno senz'altro l'orologio, a maggior ragione mi toglieranno anche il denaro: quindi è meglio che tenga tutto lei". «Il comandante, stupito, volle a tutti i costi che gli dessi il mio indirizzo, ma poi non ne seppi più nulla.â€Â

“Lasciammo il bar e proseguimmo per l'ospedale di Nizza, dove il comandante mi raccomandò ai medici, che si presero cura di me con la massima attenzione e un ammirevole rispettoâ€Â.

“Naturalmente non mancarono gli episodi spiacevoli, come quello dell'interrogatorio piuttosto rude cui venni sottoposto da un emissario italiano del CLN, che mi colpì deliberatamente sulla ferita al capo, per punirmi di non aver voluto fornire informazioni (non solo di carattere militare) agli alleati.â€Â

“Infine fui tradotto al campo di concentramento di Bonrencontre, nei pressi di Tolone. Fu soltanto qui che appresi da alcuni miei camerati, già protagonisti dell'"Operazione Onore", le prime frammentarie notizie sui tragici avvenimenti italiani della fine di Aprile.â€Â

 

La nuova repubblica umilia i valorosi combattenti italiani

Il rientro alla cosiddetta "normalità" fu durissimo: a Denti, protagonista di un'impresa straordinaria, non venne conferita nessuna ricompensa per un atto riconosciuto di valore militare che avrebbe dato lustro ad ogni marina combattente.

Anzi, secondo un discutibile costume ben presto invalso nella nuova repubblica italiana, il militare che aveva rischiato di persona compiendo il proprio dovere fu costretto a subire ogni specie di persecuzione. Così, nell'immediato dopoguerra, il clima pesantemente discriminatorio nei confronti dei combattenti della RSI umiliò Denti ponendolo in congedo forzato per grave mancanza disciplinare. Eppure, a vederlo oggi, Sergio Denti appare pacato, sereno e convinto di aver speso bene la sua giovinezza: “E' così. Io amavo il mare. Quando ero ragazzo guardavo l'Arno e mi immaginavo il mare come un fiume molto più grande, con l'altra riva lontana lontana... Poi ho imparato a conoscere bene il fascino e le insidie del mare, ma più ancora le insidie degli uomini, quando portano la divisa di un nemico. Io conoscevo il mio dovere, e l'ho fatto fino in fondoâ€Â.

E questo, dunque, l'esempio vivente di come spesso gli italiani, specialmente quelli venuti dal popolo semplice e genuino, siano migliori di chi li governa. Uomini così, presso altri popoli più orgogliosi del nostro e più gelosi della propria storia, farebbero ormai già parte dell'epopea nazionale.

 

:s06:

 

Va beh, buonanotte... :s01:

 

...zz...zzzz...

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pensavo che la fonte fosse Nesi ma non ho trovato nulla, cita le fonti da cui prelevi il materiale Persico!

 

anche questo è parte di quella cultura da instillare nelle teste di cui parlavo nel mio post. In un paese che si lascia intorpidire la mente dalla televisione è indispensabile (è il mio punto di vista, naturalmente) dare ogni opportunità di documentarsi a chi ne ha voglia e opportunità!

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Visitatore Pesce persico
pensavo che la fonte fosse Nesi ma non ho trovato nulla, cita le fonti da cui prelevi il materiale Persico!

 

Totiano, l'ho trovato in un sito di cui dovrei recuperare il link, non ho sottomano i miei libri.

 

In realtà stavo cercando un altro episodio che Denti ha raccontato: mentre alcuni inglesi lo stavano rifocillando, entrò nella stanza un Sottotenente della Regia Aeronautica (uno di quelli "buoni", del regno del sud) e lo schiaffeggiò, così tanto per "guadagnare punti". Fu buttato fuori dagli stessi inglesi, schifati...

Modificato da Pesce persico
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@Pesce Persico: ti vorrei raccontare una vicenda...

 

Silvio Luvinetti, milanese, classe 1917.

Professione tipografo/litografo.

A 21 anni parte per il servizio di leva, destinazione Venaria Reale (TO) Reggimento Artiglieria Celere a Cavallo "Voloire".

Assegnato al 205° Gruppo Artiglieria "Venaria Reale", svolge il servizio militare tra Venaria, Mondragone e Cancellarnone.

E' molto più fortunato di tanti suoi commilitoni che moriranno ad El-Alamein oppure nella campagna di Russia.

Mentre è a Mondragone, durante un'esercitazione, cade da cavallo battendo il capo all'altezza del cervelletto, ma nulla di grave.

L'8 settembre 1943, il Sergente Maggiore Silvio Luvinetti abbandona la divisa e, indossati abiti civili, ritorna a Milano per stare vicino ai genitori e alla fidanzata.

Milano è squassata dai bombardamenti dei "liberatori" anglo-americani (chi vorrebbe ancora contestare i "corsi e ricorsi storici" di Vico?) e tutte le persone a lui più care sono lì, a rischio della propria vita: non hanno nemmeno i soldi per sfollare...

Il 2 giugno 1946 il Sergente Maggiore Silvio Luvinetti è congedato dall'esercito dopo 7 anni di servizio di leva.

Si sposa, nel 1947 nasce sua figlia e nel 1954 si ammala di cancro (al cervelletto, anche se non è dimostrabile il nesso con la caduta da cavallo).

Nel giugno di due anni dopo muore, lasciando una vedova e un'orfana.

 

Il Sergente Maggiore Silvio Luvinetti ha servito la Patria, non ha servito il Fascismo.

 

Ma la politica cialtrona dei "migliori" e degli scalfaro - uno che si era imbucato facendo il Pubblico Ministero nei tribunali fascisti (chissà se mandava a morte i partigiani arrestati...) ed è diventato vestale della nuova democrazia - ha negato a lui e soprattutto alla sua famiglia (che come potrai immaginare non navigava nell'oro...) il diritto alla pensione di guerra, perchè "il Sergente Maggiore Silvio Luvinetti ha servito il Fascismo".

 

Forse ho qualche motivo di livore anch'io verso una certa italietta...

 

Ma ho la certezza che per uno scalfaro, ci sono realmente migliaia di Silvio Luvinetti che compiono il proprio dovere nelle FFAA e nella società civile, e innalzano il valore morale e civile dell'Italia.

 

 

Comunque... Anch'io ho imparato l'Inno di Mameli per fare dispetto a chi lo fischiava... :s02:

 

Poi ho conosciuto un nonno che non ho mai potuto conoscere, e due genitori che mi hanno trasmesso gli stessi suoi Valori, gli stessi Valori della stragrande maggioranza di Noi Italiani.

 

 

Ciao

Silvio

Modificato da Silvio
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Ai Greci antichi,una volta fuori delle proprie mure,non g-l-i-e-n-e-f-r-e-g-a-v-a-n-i-e-n-t-e !

 

Cosa odono le mie povere orecchie............... :s09:

Un popolo non si espande solo con le armi...........sentito mai parlare di cultura, commercio, ecc ecc ...........(con questo non dico che i romani portavano solo lutto nel mondo, ci mancherebbe non direi mai una sciocchezza del genere)...............

Siracusa (che si trova in Italia, per chi non lo sapesse) era una colonia greca.........e che colonia al suo tempo................. :s03: :s03: :s03:

 

Ma comunque............... :s01:

 

Ciao Fabio.

 

PS: scusami ma non resistevo a non rispondere, le origini dalle nostre parti sono ancora fortemente presenti :s11:

Ascolta Fabio, io per necessità di sintesi ho espresso telegraficamente un concetto che gli stessi storici hanno trattato ben più a lungo ed estesamente. Io sono nato a Neapolis e quindi conosco bene il valore

ed il significato delle origini che mai e poi mai potrei rinnegare.

Il concetto fondamentale ( riprendo quanto scritto da Montanelli su Storia dei Greci) è che le antiche

citta stato (polis) pensavano ognuna per se. Da qui è inevitabile dire che fuori delle mura della proria

città a nessuno interessava cosa accadesse. Se i greci fossero stati meno individualisti e meno divisi dalle gelosie e dalle invidie sarebbero stati ben altro ; anzi, chissà se mai ci sarebbe stato spazio per Roma.

I rapporti con tutto ciò che era al di fuori avveniva solo per tornaconto proprio,per speculazioni commerciali e non certo per altri e più alti valori o sentimenti patrii .

Le colonie della Magna Grecia , in Sicilia e altrove furono una necessità demografica e il risultato di un necessario espansionismo commerciale. L' Ellade era un paese povero e privo di risorse e non poteva fare

diversamente. Il mio intento era solo quello di dimostrare che senza unità,senza solidarietà,senza politiche lungimiranti non si va da nessuna parte , oggi come allora. Per quanto riguarda le armi e la guerra io credo che debbano essere ricondotte ad un male genetico dell'umanità e come tale sono da considerarsi inevitabili.Tuttavia è necessario limitarne i danni ovvero circoscrivere la malattia onde evitare conseguenze ancora peggiori. Io non sono un guerrafondaio sia chiaro, ma le guerre sono un po come una sorta di chemioterapia del genere umano. E' forse un'esasperazione ,condivisibile o meno ,ma è cosi purtroppo.

Ciao Fabio e comunque grazie per aver risposto e avermi dato la possibilità di chiarire quanto detto.

Decima marinai

CTE ETNA

Guglielmo

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Visitatore Pesce persico

1) grazie O-nami! :s04:

 

2) Totiano, modificato il post! :s02:

 

3)

 

Piccole storie di vita vissuta!

 

Stamattina, mi sono recato presso un ufficio postale per fare circa 220 euri di bollettini postali urgenti, bollette, pagamenti, abbonamenti vari, tutto per contribuire al funzionamento della macchina statale... :s04:

 

Or bene, mi sono fatto circa 30-35 minuti in cerca di parcheggio, mentre intorno a me imperversava la guida selvaggia ed il parcheggio "a pacchetto" (termine marinaresco "adattato" :s01: ).

 

Infine parcheggio "legalmente", mi faccio i miei 300-400 metri a piedi e...VOILA'! Sorpresa! Un bel cartellino con su scritto "Ufficio chiuso per assemblea sindacale".

 

Ora, sorvoliamo sul fatto che in quell'ufficio sono tutte donne e che il mercoledì, in questa città è giorno di mercato :s02: : stamattina ritengo di aver vissuto all'insegna di un buon senso civico, ho rispettato le leggi ed il "contratto sociale", ma i bollettini non li ho fatti! :s11: :s11: :s11:

 

Mi sa che ora sto esagerando, però...o no!? :s04: :s02:

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1) grazie O-nami! :s04:

 

2) Totiano, modificato il post! :s02:

 

3)

 

Piccole storie di vita vissuta!

 

Stamattina, mi sono recato presso un ufficio postale per fare circa 220 euri di bollettini postali urgenti, bollette, pagamenti, abbonamenti vari, tutto per contribuire al funzionamento della macchina statale... :s04:

 

Or bene, mi sono fatto circa 30-35 minuti in cerca di parcheggio, mentre intorno a me imperversava la guida selvaggia ed il parcheggio "a pacchetto" (termine marinaresco "adattato" :s01: ).

 

Infine parcheggio "legalmente", mi faccio i miei 300-400 metri a piedi e...VOILA'! Sorpresa! Un bel cartellino con su scritto "Ufficio chiuso per assemblea sindacale".

 

Ora, sorvoliamo sul fatto che in quell'ufficio sono tutte donne e che il mercoledì, in questa città è giorno di mercato :s02: : stamattina ritengo di aver vissuto all'insegna di un buon senso civico, ho rispettato le leggi ed il "contratto sociale", ma i bollettini non li ho fatti! :s11: :s11: :s11:

 

Mi sa che ora sto esagerando, però...o no!? :s04: :s02:

STAVOLTA TI QUOTO IN PIENO ANCH'IO!!!!

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Su quello ti Quoto anch'io Pesce Persico, però sono sempre convinto, che la "Ragione", alberghi ancora

nel cuore degli Italiani, moltissimi ancora oggi sono in grado di farsi un esame di coscenza.

E' un problema di proporzioni, purtroppo all'Estero, le persone egoiste, ed indifferenti sono proporzionalmente molto più che in Italia, e parlo sempre come giustamente ha fatto rilevare Silvio, non dei Politici, e dei grossi personaggi, ma della gente "Comune".

Sarà anche vero che esistono grossi disservizi, ma è anche vero che alla fine nella maggior parte della Popolazione prevale sempre il "Buon Senso".

Quoto anche Silvio e gli altri, il fatto che su 58 milioni di persone, ci siano qualche centinaia di migliaia di farabutti, non può fare assolutamente Testo.

Andare via e trasferirsi all'Estero per Noi che la pensiamo in questo modo, vorrebbe solo dire di ammettere

la nostra sconfitta.Meglio restare e combattere, con l'esempio, per fare in modo che il Nostro Paese non diventi come altri, e che certi Valori possano rimanere impressi nelle menti di quelli che ci seguono.

Ciao

Luciano

 

 

 

 

:s01: :s01: :s01: :s01: :s01: :s01: :s01: :s01:

 

 

P.S. Post volutamente OT

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quoto priaroggia in toto!

 

e dico a beta di stare attento a chiamare TUTTI i partigiani omuncoli!

 

il fascismo era un regime e non era il regime di TUTTI gli italiani!

quanti oppositori sono stati uccisi perchè combattevano per le libertà che il fascismo negava?

 

se siete pronti a condannare i regimi antidemocratici di diverso schieramento, siate pronti ugualmente a condannare anche il ventennio!

 

l'armistizio è stato un modo sicuramente indecoroso di uscire dalla guerra; ma questa guerra stava portando la nazione alla totale rovina!!

quella guerra l'ha voluta il fascismo pensando di cavalcare i successi tedeschi ma ha fatto male i conti; a me la cosa non tange (se non per i milioni di morti che ha provocato).

 

per me, come per la maggior parte della nazione, il fascismo è stato un buco nero e l'otto settembre un modo per uscirne (e se ne "sono" usciti male la colpa fu dei loro burocrati).

 

esisteva un paradigma democratico per essere contrari a tale regime, e per l'italia che all'epoca si schierò dalla parte avversa non ci fu tradimento : ci fu la liberazione!

 

 

Giusto, giustissimo, quoto e stra quoto ! ben detto !

 

Concordo con il C.te Aaken, il vero pericolo sono incidenti o avarie che possono accadere, più che la permanenza e relativo passaggio nelle acque della Maddalena, come il caso del sottomarino britannico Tireless mentre era al largo della Sicilia. Il sottomarino aveva il reattore crepato ma l'equipaggio l'ha riacceso lo stesso, si sospettano contaminazioni del mare attorno alla zona dell'incidente avvenuto il 12 maggio 2000.

Penso inoltre che le rare e delicati operazioni di refueling e manutenzione dal gruppo di raffreddamento al reattore vero e proprio vengano effettuate in basi apposite, non italiane, con tutte le normative, DPI, attrezzature e precauzioni che le radiazioni ionizzanti prevedono.

 

Sì, vedi il russo K-19.

 

io non ho mai detto che l'italia sia stata liberata militarmente dai partigiani: ho detto che l'italia "fu libera".

 

e mio nonno non era un omunculo: con la sua squadra assalì un autocolonna tedesca e la costrinse alla resa!

il comandante si sparò per il disonore... vinto da dei "briganti"! (non era un imboscato: rischiò la sua vita per combattere).

 

detto questo, riconosco anche il valore militare e l'eroismo della folgore ad el alamein e di borghese ad alessandria (2 esempi tra i tantissimi!).

 

io dico solo che in guerra non ci sarebbe dovuti entrare e se ci si è entrati i conti con la propria coscienza li avranno fatti i responsabili di allora e i loro eredi che ne condividono gli ideali tutt'ora.

 

senza polemica!

:s02:

 

Tuo nonno è un vero eroe.......... come i miei, mio zio che fu internato in germania e un mio grande amico che è tuttora vivente.

 

La folgore ad El-alamein fu davvero coraggiosa, come borghese ad alessandria malgrado il suo credo politico.

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1) grazie O-nami! :s04:

 

2) Totiano, modificato il post! :s02:

 

3)

 

Piccole storie di vita vissuta!

 

Stamattina, mi sono recato presso un ufficio postale per fare circa 220 euri di bollettini postali urgenti, bollette, pagamenti, abbonamenti vari, tutto per contribuire al funzionamento della macchina statale... :s04:

 

Or bene, mi sono fatto circa 30-35 minuti in cerca di parcheggio, mentre intorno a me imperversava la guida selvaggia ed il parcheggio "a pacchetto" (termine marinaresco "adattato" :s01: ).

 

Infine parcheggio "legalmente", mi faccio i miei 300-400 metri a piedi e...VOILA'! Sorpresa! Un bel cartellino con su scritto "Ufficio chiuso per assemblea sindacale".

 

Ora, sorvoliamo sul fatto che in quell'ufficio sono tutte donne e che il mercoledì, in questa città è giorno di mercato :s02: : stamattina ritengo di aver vissuto all'insegna di un buon senso civico, ho rispettato le leggi ed il "contratto sociale", ma i bollettini non li ho fatti! :s11: :s11: :s11:

 

Mi sa che ora sto esagerando, però...o no!? :s04: :s02:

 

Piccola storia di vita vissuta:

 

1995: mio padre si reca in ospedale (pubblico), a Camposanpiero (ITALIA), per una visita di routine. Al momento della lettura degli esami del sangue il medico del centro diabetologico gli intima l'immediato ricovero. Seguono tre settimane di analisi (sangue, ecografie, tac, risonanze, colonscopie, gastroscopie), naturamente tutto gratis (ovvero pagato dal sistema sanitario nazionale). Assistenza medica ottima (due dottori seguono mio padre), assistenza infermieristica buona, (mio padre non si è mai lamentato) Dopo tre settimane di analisi la diagnosi: Carcinoma al colon, con interessamento dei linfonodi adiacenti, (in pratica un tumore maligno) , da operare il prima possibile. Quattro giorni dopo mio padre viene operato, operazione perfettamente eseguita, segueno sei mesi di terapia, poi esami semestrali per 5 anni, poi esami annuali (gratuiti, a parte il costo delle prenotazioni). Sono passati 10 anni, mio padre stà bene ed è guarito. Un esempio dell'Italia che funziona. Io sono fiero di essere Italiano, visto che la mia patria ha saputo aver cura di un suo cittadino ( a scanso di equivoci senza "santi in paradiso").

 

MORALE DELLA FAVOLA, CHI HA DESCRITTO LA VERA ITALIA, IO O TU?

Modificato da Ursus Atlanticus
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Piccola storia di vita vissuta:

 

1995: mio padre si reca in ospedale (pubblico), a Camposanpiero (ITALIA), per una visita di routine. Al momento della lettura degli esami del sangue il medico del centro diabetologico gli intima l'immediato ricovero. Seguono tre settimane di analisi (sangue, ecografie, tac, risonanze, colonscopie, gastroscopie), naturamente tutto gratis (ovvero pagato dal sistema sanitario nazionale). Assistenza medica ottima (due dottori seguono mio padre), assistenza infermieristica buona, (mio padre non si è mai lamentato) Dopo tre settimane di analisi la diagnosi: Carcinoma al colon, con interessamento dei linfonodi adiacenti, (in pratica un tumore maligno) , da operare il prima possibile. Quattro giorni dopo mio padre viene operato, operazione perfettamente eseguita, segueno sei mesi di terapia, poi esami semestrali per 5 anni, poi esami annuali (gratuiti, a parte il costo delle prenotazioni). Sono passati 10 anni, mio padre stà bene ed è guarito. Un esempio dell'Italia che funziona. Io sono fiero di essere Italiano, visto che la mia patria ha saputo aver cura di un suo cittadino ( a scanso di equivoci senza "santi in paradiso").

 

MORALE DELLA FAVOLA, CHI HA DESCRITTO LA VERA ITALIA, IO O TU?

 

Ecco l'ITALIA è entrambe queste cose insieme. Bisogna amarla così com'è...

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Credo che la mia percezione della Patria e della necessità di essere orgogliosi di essere Italiani si possa riasumere, semplificando, nel seguente ragionamento:

 

Sono nato e cresiuto in Italia. Ho preso coscenza della storia d'Italia e dei valori più alti che gli Italiani hanno saputo dimostrare; di questo passato e di questi valori mi sento orgoglioso.

Ho imparato dalla storia che noi Italiani abbiamo potenzialità tali da non farci sentire secondi a nessuno; abbiamo la capacità di eccellere, abbiamo tra noi menti brillanti e talenti innati, abbiamo ottime "scuole" che ci possono aiutare a crescere e a migliorarci. (Con scuole non intendo solo elementari, medie, superiori ed università, ma qualsiasi occasione per accumulare conoscenza, così come potrebbe essere ad esempio lavorare per una società con decenni di esperienza nella costruzione di materiale rotabile).

 

Noi Italiani siamo, tra tutte le popolazioni, forse quella caratterizzata dal maggiore individualismo. Questo ci porta a vederci come delle isole in mezzo ad un oceano di "altri", a focalizzare il nostro sguardo sulla nostra esistenza, dimenticandoci di guardare più lontano, di renderci conto di appartenere ad un gruppo, con interessi comuni. Ma la nostra individualità ci porta anche ad essere ambiziosi, a cercare un continuo miglioramento della nostra vita. E' grazie alle carattersistiche di individualità che noi Italiani siamo in grado di compiere azioni eroiche come quelle di Alessandria.

 

Ma per colpa della nostra individualità non riusciamo a funzionare bene come gruppo, anteponendo sempre e comunque il nostro tornaconto al rispetto degli altri. E' per individualità che parcheggiamo in doppia fila fregandocene del fatto che diamo fastidio, visto che è piò importante che IO non perda tempo rispetto al tempo che perdono gli altri a causa dell'ostacolo al traffico che causa la MIA macchina. E' per individualità che viene considerato come una persona brillante, da invidare, chi riesce a frodare le istituzioni trovando scappatoie vantaggiose, vedi le montagne di ricorsi e contestazioni per le multe, o chi riesce a curare i propri interessi sfruttando le risorse della società per la quale lavora, ad esempio abusando del telefono aziendale o facendo crestone su note spese e rimborsi carburanti.

 

Alla luce di questo è maturo e obbiettivo convenire del fatto che la nostra Nazione ha molti problemi da risolvere per poter diventare una Grande Nazione, ma è altrettanto maturo ed obbiettivo non guardare solo ai lati negativi e non abbandonarsi alla tentazione di ingigantire, con talento tutto italiano, i problemi italiani credendo che all'estero tutto vada comunque meglio che in Italia. Sarebbe una manifestazione di un complesso di inferiorità: tutto quello che è italiano comunque è destinato a non funzionare, ha delle gabole, non è buono come quello che è estero (sopratutto se americano).

 

Occorre giudicare con serenità, sapendo distinguere quello che è luogo comune dalla verità. Ma sopratutto occorre fare un onesto bilancio dei pregi e dei difetti. Per poter crescere, in qualisasi cose, innanzitutto occorre CREDERE di essere in grado di farlo. Come è possibile CREDERE di avere potenzialità mentre stiamo tutto il giorno a guardarci i piedi, mugugnando sulle nostre magagne senza mai alzare lo sguardo e mettere a fuoco su un panorama più vasto, guardando più lontano?

 

Tanto si guarda agli stati uniti come modello infallibile dei società perfetta. Che si impari quindi da loro, ma che si imparino solo le cose che meritano di essere imparate. L'america è una grande nazione perchè innanzitutto gli americani si sentono AMERICANI.

 

Essere coscenti del fatto che l'Italia abbia dei difetti, che la società Italiana abbia dei difetti e sinonimo di saggezza e di onestà morale nel valutare la propria situazione, ma occorre anche inizare a coltivare fiducia nei propri mezzi e nella propria Nazione, abbracciando il sano spirito di nazionalismo che faticosamente si cerca di far nascere in questi anni. A differenza del nazionalismo cieco e stupido all'Americana, che porta gli americani ad autoconvincersi di aver inventato tutto loro, pizza compresa, io auspico per la mia Patria un nazinalismo obbiettivo, che ci di slancio ed ottimismo mediati dalla consapevolezza dei nostri difetti.

 

Per risolvere i problemi infatti innanzitutto occorre individuarli, ma poi è necessaria la volontà e la perseveranza per rimuoverli.

 

Concludendo: La mia Patria ha dei lati negativi, ma sono convinto che gli Italiani e l'Italia hanno le capacità e le doti per migliorare su tutti i fronti,qualità che non ci vedono secondi a nessuno, di conseguenza CREDO nell'ITALIA e sono FIERO di essere ITALIANO.

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Visitatore Pesce persico
Piccola storia di vita vissuta:

 

1995: mio padre si reca in ospedale (pubblico), a Camposanpiero (ITALIA), per una visita di routine. Al momento della lettura degli esami del sangue il medico del centro diabetologico gli intima l'immediato ricovero. Seguono tre settimane di analisi (sangue, ecografie, tac, risonanze, colonscopie, gastroscopie), naturamente tutto gratis (ovvero pagato dal sistema sanitario nazionale). Assistenza medica ottima (due dottori seguono mio padre), assistenza infermieristica buona, (mio padre non si è mai lamentato) Dopo tre settimane di analisi la diagnosi: Carcinoma al colon, con interessamento dei linfonodi adiacenti, (in pratica un tumore maligno) , da operare il prima possibile. Quattro giorni dopo mio padre viene operato, operazione perfettamente eseguita, segueno sei mesi di terapia, poi esami semestrali per 5 anni, poi esami annuali (gratuiti, a parte il costo delle prenotazioni). Sono passati 10 anni, mio padre stà bene ed è guarito. Un esempio dell'Italia che funziona. Io sono fiero di essere Italiano, visto che la mia patria ha saputo aver cura di un suo cittadino ( a scanso di equivoci senza "santi in paradiso").

 

Vedo che è scattata una sorta di gara...va beh allora partecipo pure io.

 

Piccola storia di vita vissuta:

 

1940

 

Mio nonno materno, fresco sposo, viene inviato (via mare) in Africa settentrionale, inquadrato nel XII Rgt. Bersaglieri, Div. Cor. Littorio.

 

Viene assegnato al "reparto d'assalto" della divisione, con il compito di tendere agguati ai mezzi corazzati nemici, se possibile saltarvi sopra, applicarvi una rudimentale mina e lanciarsi a terra prima dell'esplosione (alcuni suoi commilitoni sono finiti impigliati nelle maglie dei cingoli e, quindi, spiaccicati come cimici).

 

Per sopravvivere, è costretto a bere l'acqua contenuta in fusti ex-benzina o, se proprio va male, l'acqua perduta dagli automezzi lungo la via Balbia, in altre parole l'acqua delle pozzanghere.

 

Durante un'azione in prima linea, scopre personalmente che l'automezzo che doveva rifornirli di munizioni, in realtà ha portato solo centinaia di scatolette di lucido da scarpe (episodio riportato da vari storici).

 

Preso prigioniero dagli inglesi, riesce a fuggire durante il trasferimento ad Alessandria. Abbigliamento di mio nonno dopo la fuga: calzoncini, anfibi, occhialini, completamente ricoperto di bombe a mano dalla vita in su (il moschetto era andato perduto). Dopo giorni e notti passati da solo nel deserto, riesce a rientrare nelle linee italiane.

 

1942

 

Gravemente ferito (avambraccio sinistro semi-staccato da colpo di mitragliatrice), viene rimpatriato.

 

1945-46

 

Lavora nei campi (in altre parole, vanga e zappa) per 5 lire nette al giorno. Assieme ad un collega, viene a sapere di un concorso per l'arruolamento in Finanza. Si presentano, ma scoprono che i bolli e le carte necessari a presentare la domanda ammontavano a 25 lire ciascuno...

 

1950

 

Probabilmente a causa dell'alimentazione di guerra, viene colpito da un'ulcera perforata. Operato d'urgenza, si salva ma perde mezzo stomaco. Per il resto della vita, potrà nutrirsi solo di verdure lesse, bracioline e poco altro.

 

1996 (Dulcis in fundo)

 

Quasi ottantenne, mio nonno ha il fisico di un 45enne (tirato, snello, muscoloso) e la testa di un 30enne, vispo, intelligente, attivo, curioso. E' lui che si occupa delle pratiche burocratiche di casa (bollette, ecc.), guida, va a caccia, ha un orto famoso in tutto il comune, ecc. ecc. ecc..

 

Viene ricoverato per una banale occlusione intestinale. Durante l'esecuzione di un clistere, la maldestra e sbadata applicazione dell'apparecchio gli provoca una grave lacerazione del tratto terminale dell'intestino.

 

Viene operato d'urgenza, gli viene asportato l'intero retto, cucito l'ano ed applicato un "sacchetto" nella parte destra dell'addome. La maldestra esecuzione dell'intubazione, gli provoca una grave lesione alle corde vocali, per cui perde quasi totalmente la parola. La maldestra esecuzione dell'anestesia, gli provoca uno scompenso cerebrale che, di lì a pochi mesi, gli causerà due ictus. In seguito ad uno degli ictus, cade in casa e si procura la frattura di una vertebra, diagnosticata solo in seguito a pressanti e pesanti insistenze della mia famiglia.

 

1997 (Dulcis in fundo 2)

 

Dopo un anno e mezzo di agonia, tra piaghe da decubito, sofferenze, infezioni e delirio, mio nonno muore, ridotto ad una larva gracchiante.

Completamente abbandonati dallo stato, i miei familiari hanno speso un capitale (morale ed economico) per cercare di alleviare le sofferenze del nonno, senza riuscirvi. Negli ultimi mesi non mi sono mai recato a visitarlo, perchè non potevo vederlo in quelle condizioni: spero che abbia capito, ma non lo so.

 

MORALE DELLA FAVOLA, CHI HA DESCRITTO LA VERA ITALIA, IO O TU?

 

Morale della favola, chi ha descritto la vera itaGlia, io o tu?

Modificato da Pesce persico
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Quindi? A cosa volgiamo arrivare? Vogliamo fare un elenco dei deplorevoli casi di mancanze sanitarie in Italia? Vogliamo elencare i favoritismi fatti nei confronti di chi ha "amici", mentre le persone normali lottano per far rispettare i propri diritti?

 

Per dimostrare cosa? Che il servizio sanitario Italiano commette degli sbagli? Che esistono medici incapaci ma che continuano ad operare? Che l'amministrazione pubblica ha al suo interno persone corrotte?

 

Questo credo lo sappiano tutti e sull'evidenza del fatto credo che siamo tutti d'accordo. Potremmo forse parlare delle probablità di incappare in un medico macellaio in Italia o in un altra Nazione, ma credo che nessuno di noi possa affermare qualcosa di certo in materia. Inoltre in questi casi basta anche solo un medico incapace su tutta la popolazione, per rovinarci la vita se commette la cappella mentre ci opera.

 

Ma ci stiamo lamentando delle ingiustizie della vita o delle ingiustizie della vita che accadono solo perchè siamo in Italia? Pesce Persico afferma di voler emigrare, andando a vivere in un posto migliore.

 

Qualsiasi sia la Nazione, basta aprire Google per trovare in essa casi analoghi a quelli da lui presentati. Nei prestigiosi stati uniti esistono casi di persone che hanno subito asportazioni di organi sani, persone morte di tumore perchè non avevano l'assicurazione giusta per pagarsi le spese sanitarie. E così potremmo procedere analogamente per tutte le altre nazioni.

 

L'assioma Italiano=Maldestro, Disorganizzato, Approssimativo, Impreparato, Inaffidabile è quanto mai un luogo comune assai facile da adottare, ma bisogna distinguere tra le ingiustizie della vita e quelle dell'Italia.

 

Esempio?

 

° Un'ingiustizia della vita: se non hai i contatti giusti, per bravo che tu sia non riuscirai mai ad andare più in là di un tanto.

 

° Un'ingiustizia tutta Italiana: se esponi il tricolore al balcone di casa tua, come minimo sei guardato male, e nel caso peggiore c'è sempre qualche persona, che si professa comunista senza davvero capire il segnificato

dell'affermazione, che ti puo mormorare dietro le spalle :"FASCISTA!".

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Non posso fare a meno di quotare in pieno Pesce Persico per la storia del glorioso Nonno!!!!

Comunque non si può fare di tutta l'erba un fascio. Posso assicurare che in America non si sta meglio.

Gli ospedali non sono tutti E.R. (medici in prima linea) e... se non hai soldi puoi pure "crepare"!!!!

Qundi quoto in pieno anche Betasom!!! Cerchiamo di essere italiani VERI nel nostro paese, iniziando a farci sentire per quello che siamo. Raccomandandoci con il nostro esempio.!!! E poi se ci saranno ancora raccomandati, peggio per loro... Se non sono in grado di distinguersi come buoni italiani, prima o poi si autoestingueranno. La vita spesso ci pone davanti queste brutture, ma saremmo dei vigliacchi se girassimo la faccia o mettessimo la testa sotto la sabbia come lo struzzo.

VIVA L'ITALIA. VIVA IL TRICOLORE!!!!!

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Visitatore Pesce persico

1) Grazie Toti! :s01:

 

2)

 

Betasom, io non capisco. Pare quasi che io mi accinga a far saltare in aria l'altare della patria, a fare una versione rap dell'inno di mameli, ad organizzare la vostra deportazione. Niente di tutto ciò.

 

Io mi limito a ribadire la mia volontà di chiamarmi fuori (anche se proprio ieri ho ricevuto una mezza doccia fredda...) ed a fare qualche osservazione "pepata", ve lo concedo.

 

Se voi siete così contenti del Bel Paese...ma chi ve lo tocca? :s01: Io no di certo!

 

Non è che vi voglio portare via con me, eh, non avrei nemmeno i soldi per il viaggio! :s04:

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1) Grazie Toti! :s01:

 

2)

 

Betasom, io non capisco. Pare quasi che io mi accinga a far saltare in aria l'altare della patria, a fare una versione rap dell'inno di mameli, ad organizzare la vostra deportazione. Niente di tutto ciò.

 

Io mi limito a ribadire la mia volontà di chiamarmi fuori (anche se proprio ieri ho ricevuto una mezza doccia fredda...) ed a fare qualche osservazione "pepata", ve lo concedo.

 

Se voi siete così contenti del Bel Paese...ma chi ve lo tocca? :s01: Io no di certo!

 

Non è che vi voglio portare via con me, eh, non avrei nemmeno i soldi per il viaggio! :s04:

 

Se un domani dovessi veramente espatriare, vedrai quanto di te ITALIANO porterai e quanto di Bel Paese porterai!!!!

P.S. Continuo a morire dalla voglia di conoscere di persona "Pesce Persico"

Modificato da toti88
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Visitatore Pesce persico
P.S. Continuo a morire dalla voglia di conoscere di persona "Pesce Persico"

 

:s04: Mi devo preoccupare? Devo iniziare a guardare fuori dal portone prima di uscire? :s02:

 

Cmq no, mi sa che (per ora) non gliela faccio ad emigrare...

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:s04: Mi devo preoccupare? Devo iniziare a guardare fuori dal portone prima di uscire? :s02:

 

Cmq no, mi sa che (per ora) non gliela faccio ad emigrare...

 

niente da preoccuparsi....solo che mi farebbe piacere conoscere giovani che "dentro" hanno più voglia di essere italiani di quello che fanno trasparire!!!!!

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Betasom, io non capisco.

 

A mia volta io non capisco te. Onori il passato del nostro Paese, coltivi la memoria di chi ha combattuto per la Bandiera, percepisco che guardi con ammirazione all'esempio degli eroi della nostra Marina e delle FF.AA. in generale, ma rinneghi quello per cui tali persone hanno combattuto: De La Penne, Bianchi, Martellotta, Marcegaglia, Arillo, Borghese, Todaro, Di Cossato, Gazzana, Piomarta, Romei, Di Giacomo, Grossi, Tesei e tutti gli altri hanno fatto quello che sono riusciti a fare traendo forza anche dal loro Amor di Patria.

 

Eppure spendi molto del tuo tempo libero a documentarti, ad approfondire, fino a poter possedere una solida cultura storica e tecnica.

 

Dalle tue parole sembra che apprezzi il gesto, ma non condividi gli ideali. Si percepisce che dentro di te comunque ci siano gli stessi valori che hanno condiviso personaggi notevoli della storia d'Italia, ma che tu amaramente li reprima con un ragionamento simile a: "Quest'Italia non mi merita, mi sento diverso da tutti quanti gli altri, mi sento isolato in mezzo a questi che vengono oggi definiti Italiani".

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HO RAGIONATO SOPRA A TUTTI I POST.....LA MIA CONCLUSIONE E'...

 

.........TUTTI SIAMO ITALIANI.........

 

CHE LO DICIAMO O NO,.....DENTRO DI NOI ..LO SIAMO..

 

NOI TUTTI,..AMIAMO LA NOSTRA PATRIA,...

 

ANCHE SE IN UNA MANIERA O NELL'ALTRA ,..CI OSTINIAMO DENTRO DI NOI...

 

A DIRCI IN NOI STESSI...NON LO SIAMO....QUALUNQUE SIA IL MOTIVO...

 

..........NOI SIAMO ITALIANI....NESSUNO CI CAMBIERA' MAI....

 

BRONTOLONI,...SCANSAFATICHE,...BURLONI,...PIAGNUCOLONI,...TRADITORI,...EROI...

 

MA,...PURCHE' SI DICA MOLTO SU DI NOI...MI CHIEDO...PERCHE' SIAMO COSI' AMATI NEL MONDO?...

 

................PERCHE' SIAMO ITALIANI.....E DIVERSI DA TUTTI,....SE NO,..NON LO SAREMMO..

 

IO AMO LA MIA PATRIA,...IO AMO IL POPOLO ITALIANO,....DAREI LA VITA PER L'ITALIA....

 

FINORA NON HO AVUTO LA POSSIBILITA' DI FARLO,....MA CREDETEMI ,..LO FAREI....

 

VI FACCIO UN REGALO.....UNA LACRIMA......VI VOGLIO BENE...

 

BERILLO :s15:

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Visitatore Etna
HO RAGIONATO SOPRA A TUTTI I POST.....LA MIA CONCLUSIONE E'...

 

.........TUTTI SIAMO ITALIANI.........

 

CHE LO DICIAMO O NO,.....DENTRO DI NOI ..LO SIAMO..

 

NOI TUTTI,..AMIAMO LA NOSTRA PATRIA,...

 

ANCHE SE IN UNA MANIERA O NELL'ALTRA ,..CI OSTINIAMO DENTRO DI NOI...

 

A DIRCI IN NOI STESSI...NON LO SIAMO....QUALUNQUE SIA IL MOTIVO...

 

..........NOI SIAMO ITALIANI....NESSUNO CI CAMBIERA' MAI....

 

BRONTOLONI,...SCANSAFATICHE,...BURLONI,...PIAGNUCOLONI,...TRADITORI,...EROI...

 

MA,...PURCHE' SI DICA MOLTO SU DI NOI...MI CHIEDO...PERCHE' SIAMO COSI' AMATI NEL MONDO?...

 

................PERCHE' SIAMO ITALIANI.....E DIVERSI DA TUTTI,....SE NO,..NON LO SAREMMO..

 

IO AMO LA MIA PATRIA,...IO AMO IL POPOLO ITALIANO,....DAREI LA VITA PER L'ITALIA....

 

FINORA NON HO AVUTO LA POSSIBILITA' DI FARLO,....MA CREDETEMI ,..LO FAREI....

 

VI FACCIO UN REGALO.....UNA LACRIMA......VI VOGLIO BENE...

 

BERILLO :s15:

Grande Berillo !!

E grande il saggio Beta. Qui,nella base,siamo tutti ITALIANI, e non solo per l'anagrafe.

Mio nonno materno, ex mitragliere sul Carso nella 15/18 , diceva sempre : Chi disprezza vuol comprare !

Mio nonno paterno,sopravvissuto all'esplosione della B.Brin in rada a Brindisi , è stato 2 giorni in acqua

prima di essere salvato da una nave francese. Non riporterò mai le sue idee in generale verso il

cosiddetto prossimo cristiano , ma la sua vita è stata un autentico romanzo. Eppure ,nonostante la vita

sia stata incredibilmente dura con lui, non ha mai smesso di sentirsi italiano.

Potremmo passare tutti i ns giorni futuri a descrivere tutto quello che funziona e non funziona qui da noi,potremmo divertirci ( ?? ) a fare statistiche fino alla nausea, ma alla fine , siamo e rimaniamo italiani. Posso capire e rispetto con tutto il cuore quello che scrive il Cte P.Persico , ma mi mi gioco quello che

volete : lui è genuinamente un italiano fiero di esserlo,sicuramente più di quanto egli stesso desideri ammetterlo. Anche parlare male del proprio paese in fin dei conti nasconde un profondo amore , alrimenti

perchè farlo se non per amore, per il desiderio di vederlo migliore.

Il fatto stesso di essere in Betasom,non è amore per l'Italia ?

Cte ETNA

Guglielmo

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La mia Patria ha dei lati negativi, ma sono convinto che gli Italiani e l'Italia hanno le capacità e le doti per migliorare su tutti i fronti,qualità che non ci vedono secondi a nessuno, di conseguenza CREDO nell'ITALIA e sono FIERO di essere ITALIANO.

 

Sì, su questo sono d'acordo.

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Visitatore Pesce persico

Etna, Toti88 e Betasom, siete dei fini psicologi, anzi degli ottimi psicologi... :s02:

 

...ma la realtà di 'sto paese è troppo triste, c'è una melma che sta salendo per sommergere tutto e tutti... :s14:

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A proposito del perchè NON essere fieri della nostra italianità!

 

Ieri era la giornata mondiale della lotta all' aids e a "porta a porta" c'erano la clerici che parlava di cucina e mastella con un grembiulone rosso da cuoco spaparanzato in poltrona... (più politicanti vari bipartisan).

Il titolo della trasmissione era (+ o -): a natale meglio la faraona o lo zampone?

 

:s03: :s03: :s03: :s03: :s07: :s09: :s12: :s14: :s06:

 

NON LA VORREMO MICA DAR VINTA A QUESTI TIZI!!??

 

Anziché emigrare indigniamoci! E facciamo sapere a tutti la nostra rabbia!

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Visitatore Pesce persico
Oltre al fatto che quoto Lupoz in pieno ( :s07: :s02: ), Persico, permettimi una battuta....

 

Stiamo con la melma fino al collo... speriamo che non arrivi qualche st@#*§0 a fare l'onda!!

 

:s03:

 

te l'ho servita su un piatto d'argento! (la battuta, non la "melma"...) :s03:

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[...] :s03: :s03: :s03: :s03: :s07: :s09: :s12: :s14: :s06:

 

NON LA VORREMO MICA DAR VINTA A QUESTI TIZI!!??

 

Anziché emigrare indigniamoci! E facciamo sapere a tutti la nostra rabbia!

Sono d'accrodo nei principi, ma mi rendo anche conto che siamo troppo civili per contare qualcosa... Oramai, e questo è il mio pensiero, siamo tornati al medioevo ideologico... non ha peso ciò che è ragionevole e razionale, ma ciò che fà più rumore. Siamo al punto che chi "bercia" di più (per citare Oriana Fallaci) è colui che detiene il potere. Non per questo mi do per vinto. La mia serena consapevolezza, per quanto limitata, non è rassegnazione. Il mio bisnonno mi diceva sempre "il mal voluto non è mai troppo" e sto iniziando a capire cosa voleva significare. Il mio compito, se mai avrò la possibilità di portarlo a termine è quello di educare i miei figli ad essere innanzitutto onesti. Un valore in cui credo ma che oggi significa diffusamente "essere fesso". Ma almeno uno onesto è un fesso che sa di esserlo.

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Bisognerebbe farle più spesso, queste discussioni!! :s03: :s03:

Ridanno speranza e formano a modo loro una bella diga al mare di melma (bell'eufemismo) che ci circonda.

Secondo me servono solo a sfogarsi tra di noi. :s01: In quanto alla speranza....no hope. :s06:

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Visitatore Etna

ROSSINI : Op. Tancredi

"Oh patria ! - dolce e ingrata patria ! alfine a te ritorno ! Io ti saluto, o cara terra degli avi miei : ti bacio.

E' questo per me giorno sereno : comincia il cor a respirarmi in seno . Amenaide ! o mio pensiero soave,solo de' miei sospir, de' voti miei celeste oggetto,io venni alfine : io voglio,sfidando il mio destino,qualunque sia,meritarti,o morir,anima mia. "

Un po' di poesia e sentimento non guasta per dare più forza ai propri ideali.

Certo,v'è stato anche chi disse : "Ingrata patria non avrai le mie ossa" . Ma il grande Scipione era forse

troppo pieno di aspettative. Se compi il tuo dovere, in quanto tale, non hai diritto ad aspettarti qualcosa

in cambio,altrimenti che razza di dovere sarebbe , lo compi e basta senza compromessi !

Del resto la storia è stracolma di torti subiti da parte di grandi personaggi. Sarebbe troppo facile

concludere che il marcio è tutto nella politica e nell' oligarchia ,che di qualunque segno,ha sempre

governato i popoli.

Ma tutto questo fa parte del grande gioco che è la vita , siamo tutti personaggi pirandelliani che

recitiamo talvolta ruoli ingrati e indesiderati . Io amo questa terra,questa vita ancorchè sia stata dura

e avara di soddisfazioni e con tratti talvolta da tragedia,come quando ho perso due fratelli in giovane età.

Eppure "The show must go on ! Qualcuno ha scritto " Non si può avere un'avventura con i propri ideali....etc" E allora amiamola questa nostra terra , senza condizioni,pregiudizi e compromessi.

Certo senza mai chiudere tutti e due gli occhi e senza mai abbassare la guardia , ma guardare sempre

avanti con fede,onore,lealtà. Se chiudo la mia giornata con la consapevolezza di averla vissuta con

dignità e di aver dato il meglio possibile , per me è già valsa la pena.

E poi,come ho già scritto in altre occasioni, in questa base vivono delle persone davvero splendide e speciali. Eppure,queste persone sono tutti italiani.

Cte ETNA

Guglielmo

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A proposito del perchè NON essere fieri della nostra italianità!

 

Ieri era la giornata mondiale della lotta all' aids e a "porta a porta" c'erano la clerici che parlava di cucina e mastella con un grembiulone rosso da cuoco spaparanzato in poltrona... (più politicanti vari bipartisan).

Il titolo della trasmissione era (+ o -): a natale meglio la faraona o lo zampone?

 

:s03: :s03: :s03: :s03: :s07: :s09: :s12: :s14: :s06:

 

NON LA VORREMO MICA DAR VINTA A QUESTI TIZI!!??

 

Anziché emigrare indigniamoci! E facciamo sapere a tutti la nostra rabbia!

 

 

Quoto in pieno per l'indignazione, e per il fatto che l'Italia e gli Italiani sono migliori di quanto lascino trasparire certe trasmissioni.

 

Per Pesce Persico:

 

Mio nonno ha fatto la prima guerra mondiale (classe 1899) mitragliere sul Piave (non mi raccontò ai molto delle sue esperienze belliche), marcia su Roma (fascista della prima ora) poi per 15 anni si dedicò ai propri affari e alla propria famiglia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale si arruola volontario nella Milizia (a 39 anni e con 4 figli) e viene mandato in Albania. Si è fatto tutta la campagna di Grecia, dei suoi amici la maggior parte è ancora sotto le montagne dell'Epiro, isolati e quasi circondati dai Greci si mangiarono persino i cani pur di continuare a combattere. Finita la campagna di Grecia venne congedato per motivi di età (aveva 41 anni) e tornò a casa che pesava 50 chili. Nel 43 i bombardamenti americani su Milano gli distrussero prima la sua attività vendeva legname per mobili, tutto bruciato), poi anche la casa dove abitavano. Sfollato ad Ariano Polesine fù nominato , all'inizio del 45 Podestà. Al 28 aprile i partigiani lo so vennero a prendere e stavano per farlo fuori (fu salvato da mia nonna e dai suoi figli che si misero in mezzo e impedirono a sti personaggi di farlo fuori, poi riuscì a scappare e nascondersi per qualche giorno), poi per fortuna gli Americani se lo presero prigioniero per verificare se era un criminale di guerra, infatti nel 1944 aveva catturato 6 aviatori americani abbattuti dalla Flack e precipitato ad Ariano Polesine, e gli USA volevano verificare come si fosse comportato mio nonno con questi prigionieri. Grazie alla testimonianza dei pilota abbattuti mio nonno fu scagionato da ogni accusa, resto comunque 3 mesi in un campo di prigionia per fascisti, gestito dagli USA e questo gli salvò probabilmente la vita (dopo i primi mesi il grosso delle esecuzioni di fascistri da parte dei partigiani finirono). Non gli era rimasto praticamente nulla e nulla ottenne dall'Italia del dopoguerra. Si trasferì a Campo San Martino e cominciò a ricostruirsi una vita, senza mai abbandonare i suoi Ideali e l'amore per la nostra Patria.

 

Nonostante tutto quello che ha passato non l'ho MAI sentito inveire contro L'Italia, e tutto l'amore che porto per la mia Patria me lo ha insegnato lui. Tra l'altro non ricordo che abbia mai inveito contro i partigiani, contro gli americani o chiunque fosse stato suo nemico..... Quando qualcuno non la pensava come lui a ci discuteva (ed era uno che non si tirava certo indietro per difendere la sue idee) alla fine chiudeva la discussione dicendo "al di la di ogni discussione ricordiamoci che siamo tutti Italiani"...... Io continuo a pensarla come lui.

 

Ciao

 

Ursus Atlanticus

Modificato da Ursus Atlanticus
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Visitatore Pesce persico
Quando qualcuno non la pensava come lui a ci discuteva (ed era uno che non si tirava certo indietro per difendere la sue idee) alla fine chiudeva la discussione dicendo "al di la di ogni discussione ricordiamoci che siamo tutti Italiani"...... Io continuo a pensarla come lui.

Ursus Atlanticus

 

Ursus, è proprio questo il punto.

 

Senza riferirmi a tuo nonno (la cui storia è esemplare), ti dico che non possiamo continuare a pensare di avere un credito infinito inesauribile: "eh ma noi siamo più brillanti", "eh, ma come si mangia qua non mangi da nessuna parte", "eh ma la moda", "eh ma il calore della gente", "eh ma l'arte", ecc. ecc. ecc.

 

Mi sa che il credito l'abbiamo esaurito, e da parecchio anche...

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Visitatore
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