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Cantieristica grandi navi


malaparte

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Parlavo con un'amica di quanto è successo e  della sua avversione al Mose, dovuta all'attacco di molluschi al metallo.

Le ho fatto notare che da quando le navi sono in metallo si sono trovate soluzioni ma lei ha ribattuto che "le barche" (parole sue) vengono tirate in secca. .. Ovvio che le navi non vengono propriamente tirate in secca, questo lo so perfino io...😂 ma mi chiedo come effettivamente si faccia cantieristica su bestioni immensi come le navi da crociera attuali. O certi. portacontainer

Esistono da qualche parte nel mondo (Cina?) arsenali così vasti? e le navi di proporzioni immense si rivolgono quindi, nel caso, necessariamente a tali arsenali? O esiste la possibiltà di "ripulire" in acqua?

Modificato da malaparte
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Per poter eseguire riparazioni o pulizia di carena alle navi maggiori, le stesse vengono immesse in appositi bacini detti, per l'appunto, di carenaggio.

https://www.nautipedia.it/index.php/Bacino_di_carenaggio

Cantieri o in  località che siano sprovviste di tali bacini, o qualora gli stessi siano al momento impegnati,  possono mettere a secco le navi impiegando i bacini galleggianti.

E' senz'altro possibile effettuare la pulizia di carena in mare, a mezzo di operatori subacquei che pilotano particolari cart idraulici dotati di spazzoloni rotanti e/o getti d'acqua ad alta pressione https://www.brush-kart.com/

Per le grandi navi, viste le grandi superfici in gioco, con questo sistema si interviene, in particolari occasioni, preferibilmente per la pulizia  di eliche e timoni.

E' da tener presente che normalmente l'autorità marittima vieta tale pratica in acque portuali a causa dell'inquinamento provocato dal distacco di particelle della vernice antivegetativa sottostante,  contenente materiali o additivi tossici. Perfino gli organismi marini, cozze o cirripedi, una volta staccati dalla carena, vengono considerati inquinanti,

E' possibile, inoltre, effettuare, tramite divers, la sabbiatura subacquea preventiva all'applicazione di particolari resine epossidiche che polimerizzano in presenza d'acqua per effettuare piccole riparazioni o ripristinare temporaneamente quelle parti del fasciame che, a causa di abrasioni, presentano aree mancanti di vernice e primer protettivi.

Navi minori, pescherecci e imbarcazioni, vengono messe a secco sugli scali di alaggio, impiegando invasature ( slitte posizionate sotto carena a nave galleggiante ) e tirate a terra sul piano inclinato dello scalo, preventivamente ingrassato, per ridurre gli attriti.

Per quanto riguarda le paratoie del MOSE è prevista la messa a secco di ciascuna di esse una alla volta, ogni anno, ma tale frequenza potrebbe variare, adottando particolari tipi e cicli di verniciatura. Il Registro Navale Italiano prevede la massa a secco ogni due anni per le navi e quattro per i galleggianti (privi di motori di propulsione)

Una particolare attrezzatura, che si può attualmente vedere ormeggiata ai bacini   https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/mose_jack_up_venezia_laguna_consorzio_venezia_nuova-694122.html

consistente in una piattaforma autosollevante , che si appoggia al fondale con 4 zampe/colonne e si solleva idraulicamente fuori acqua, trasporterà in loco la paratoia da sostituire a quella da manutenzionare, una volta sganciata dai perni di fissaggio ai cassoni di base in cemento armato.

Tieni presente che sulle tre bocche le paratoie sono in totale un'ottantina, pertanto manutenzionandole una volta all'anno si tratterebbe di un lavoro particolarmente impegnativo.

Modificato da danilo43
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Grazie, Danilo, in questo campo sei al top.

13 hours ago, danilo43 said:

Per quanto riguarda le paratoie del MOSE è prevista la messa a secco di ciascuna di esse una alla volta, ogni anno, ma tale frequenza potrebbe variare, adottando particolari tipi e cicli di verniciatura. Il Registro Navale Italiano prevede la massa a secco ogni due anni per le navi e quattro per i galleggianti (privi di motori di propulsione)

[...]

Tieni presente che sulle tre bocche le paratoie sono in totale un'ottantina, pertanto manutenzionandole una volta all'anno si tratterebbe di un lavoro particolarmente impegnativo.

 Mi pare di capire che occorra stabilire se il gioco vale la candela: la manutenzione è costosa (magari meno se si usano  nuovi  tipi di verniciatura); ma anche gli interventi su VE allagata sono costosi. Tralascio appositamente ogni considerazione artistica o morale perchè sarebbe gioco facile

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Mi inserisco con una considerazione collaterale ma che dovrebbe essere tenuta in considerazione. In un periodo in cui l'Italia era più ricca il governo (non ci interessa la corrente politica) decise per un sistema che lasciasse per quanto possibile intatto il panorama. Le scelte fatte devono essere perseguite, iniziare un processo progettazione/esecuzione ex novo sarebbe ancora più dispendioso. Questo senza contare i tempi lunghissimi che il codice degli appalti impone, un ulteriore motivo di costo elevato delle opere rispetto ad altre nazioni. Tralasciate, per favore, tutte le considerazioni varie su bustarelle e corruzioni, che hanno colpito tutte le correnti politiche maggiori.

 

Per rispondere a Valeria, il gioco vale la candela perché il MOSE perché  è stato ideato per tutelare il "bene culturale" Venezia.

A proposito, sapete il significato dell'acronimo? MOdulo Sperimentale Elettromeccanico ed era riferito solo alla fase sperimentale. Poi il nome si è rivelato comodo e lo hanno impiegato per tutto il sistema… Ma in questo sono sicuro che Danilo è molto più ferrato   

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Complimenti a Danilo per l'esauriente spiegazione. Mi lascia molto amareggiato che (se ho capito bene) per quella che mi sembra una ripicca burocratica il MOSE non sia stato attivato in questa nefasta occasione. Pare che "qualcuno" non si renda conto che Venezia è unica, che racchiude dei tesori incalcolabili,  che prima di essere un patrimonio dell'Umanità è un patrimonio di noi Italiani. Che pena vedere i soliti turisti sorridenti e divertiti scattare delle foto. Quanta superficialità e ignoranza! 

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Purtroppo, Massimo,  attualmente non è possibile mettere in funzione il sistema MOSE, non tanto per ripicche burocratiche, ma in quanto lo stesso non è ancora del tutto operativo, sebbene l'avanzamento lavori sia  valutato intorno a una percentuale del 95%.

Finora sono state effettuate saltuarie  prove  di sollevamento, iniziate in tempi diversi, mai simultanee, alle tre bocche portuali, condizione indispensabile per arrestare il flusso di marea nel bacino lagunare. Le paratoie di bocca di Lido (San Nicolò e Treporti),  le prime posate, sono state lasciate in immersione prolungata per un periodo di circa due anni, a causa  del fermo imposto dalla magistratura a seguito delle  note vicende giudiziarie  In ripetute prove hanno presentato problemi sia nella fase di sollevamento che in quella di rientro nella loro sede a causa dell'accumulo dei detriti e delle incrostazioni.

La sospensione dei lavori è stato il provvedimento più opportuno o sarebbe stata cosa migliore agire in altro modo per affrettare la conclusione dell'opera? 

Alla bocca di Chioggia, dopo il ripristino di un cassone danneggiato, il sollevamento della barriera è stato rinviato a data da destinarsi per eccessive vibrazioni alle tubolature del sistema di mandata aria di esaurimento, riscontrato nel corso dell'ultima prova. Sarà da rivedere una buona parte dell'impiantistica per scongiurare disastrose rotture in fase di sollevamento.

L'iter dell'ultimazione lavori comporterà necessariamente una serie di prove generali, simultanee alle tre bocche per affinare il sistema,  a cui seguiranno il collaudo e la consegna dell'opera al committente.

A mio giudizio, uno dei grossi problemi consiste nel fatto che le tre grandi imprese che hanno operato finora in oltre tre lustri, sono state estromesse per via giudiziaria.

Mi domando chi sarà in grado di completare i lavori, senza aver potuto usufruire dell'esperienza pregressa, assumendo le responsabilità anche per eventuali errori commessi in precedenza  da terzi.

Quanto tempo, inoltre,  ci vorrà per reperire nuovi soggetti ed esperire le gare d'appalto ?

Come ogni veneziano di buon senso, che abbia a cuore la propria città, mi auguro il completamento del sistema nei termini più brevi possibili, ma credo sara dura rientrare nei tempi previsti.

 

 

 

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Ancora una volta grazie, Danilo per le tue spiegazioni. Sono stato tratto in inganno da una notizia apparsa in TV che diceva che il MOSE era stato messo in funzione in passato per effettuare delle prove, ma non specificava che il sollevamento di tutte le paratoie non era avvenuto simultaneamente. Quanto aggiungi circa i lavori non eseguiti a regola d'arte (Chioggia) e le pastoie tecnico/burocratiche in cui ci si troverà ad operare ora sono sconfortanti ... intanto Venezia muore!

Ancora una volta la "casta" è colpevole di questo vergognoso iter che ha caratterizzato la realizzazione del MOSE, che rischia davvero di restare l'ennesima opera incompiuta.

Non voglio gettare la croce addosso a questo o quel partito politico. Il marcio si annida e cresce indisturbato all'interno di tutte le forze politiche, ma quanto è riportato su Wikipedia riguardo all'ex governatore del veneto Galan è emblematico di come in Italia alla "casta" si consentito di fare le cose più vergognoss restando impuniti o subendo delle condanne irrisorie. Che schifo!!!

 

Il patteggiamento per corruzione[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 ottobre 2014, dopo 78 giorni di carcere il GIP firma i domiciliari per Galan che patteggia una pena di 2 anni e 10 mesi restituendo 2,5 milioni di euro (a fronte di un maltolto di oltre 15 milioni) accolta dai PM e confermata dal GIP insieme con 19 dei 35 indagati -tra cui l'ex commercialista e l'ex segretaria Minutillo-, estinguendo definitivamente il procedimento a suo carico.[33]

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Proprio ieri hanno mandato in onda un'intervista di un tecnico all'interno delle gallerie del sistema MOSE (credo era una delle sale controllo) al quale hanno esattamente posto questa domanda, ovvero perchè anche se non ufficialmente completo il MOSE non sia stato attivato durante l'emergenza.

La risposta è stata precisa e del tutto in linea con quanto gia detto da Danilo (che sicuramente ne sà più di me e di molti a riguardo) ovvero che non solo il MOSE non è completo al 100% ma non sono completi tutti i vari sistemi di ridondanza, sicurezza e monitoraggio per cui se capitava qualche cedimento meccanico o problemi vari di sorta si poteva andare incontro al collasso totale o parziale dell'opera con ulteriori danni e quindi ritardi sui lavori dell'opera.

 

Io ritengo che seppur "sperimentale" e da molti ritenuto insufficiente debba essere completato e reso operativo e con la dovuta futura manutenzione in regola.

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