Alfabravo 59* Inviato 1 Febbraio, 2014 Segnala Share Inviato 1 Febbraio, 2014 (modificato) Nelle forme un container lo si può paragonare ad una delle cassette da frutta che noi agricoltori usiamo per portare il prodotto a destinazione. Volgarmente definiamo la "pancia" la parte lunga della cassetta, mentre la "punta" è la larghezza. Per motivi di sicurezza nel carico/trasporto /scarico delle cassette, queste vengono sistemate sui rimorchi "di punta" e, se ben legate e si guida con una certa accortezza, non ci son particolari problemi. Sulle navi, invece, i containers son imbarcati "di pancia", ossia con la propria lunghezza parallela a quella della nave. Ciò comporta una maggiore instabilità causata dal rollio del mercantile. Instabilità che aumenta in presenza di mare grosso fino ad arrivare alle conseguenze ben visibili nell' immagine. Il mio pensiero è che se si trovasse il modo d' imbarcare nel verso della larghezza ( di "punta") almeno i containers più esterni (a murata) se ne guadagnerebbe in sicurezza Modificato 1 Febbraio, 2014 da Alfabravo 59 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 2 Febbraio, 2014 Segnala Share Inviato 2 Febbraio, 2014 Interessante considerazione AB, pensi che i disastri di cui sopra siano riconducibili a gradi di sbandamento eccessivi o a cedimenti strutturali dei container bassi? nel secondo caso la disposizione giocherebbe un ruolo secondario, credo. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
chimera Inviato 2 Febbraio, 2014 Segnala Share Inviato 2 Febbraio, 2014 (modificato) Concordo col C.te Lefa. La considerazione del C.te Alfabravo è arguta ed interessante. Così, su due piedi, mi vengono in mente due motivi per la disposizione dei container col lato lungo per chiglia: Ipotesi 1: per massimizzare il numero di container stivati a bordo stanti i vincoli di dimensioni imposti, ad esempio, per il passaggio di Panama. Potrebbe darsi che, disponendo i container col lato lungo per madiere, non si riesca a sfruttare esattamente tutta la larghezza della nave. Questo "spreco di spazio" moltiplicato per l'altezza delle pile significherebbe rinunciare al trasporto di decine di container con conseguenti mancati guadagni. Ipotesi 2: per una questione di semplicitá di movimentazione. Treni e camion arrivano sottobordo su binari o strade che corrono lungo la banchina e quindi parallelamente alla nave che è ormeggiata affiancata. Le grandi gru a sbraccio su rotaia mi sembra che siano dotate di un sistema di funi e carrelli in grado solo di alzare/abbassare e traslare i container parallelamente a loro stessi senza possibilitá di ruotarli di 90°. Si tratta comunque di pensieri a voce alta. Richiederei, a tale proposito, l'intervento dei nostri C.ti ingegneri navali per avere lumi. Ciao, C. Modificato 2 Febbraio, 2014 da chimera Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 2 Febbraio, 2014 Segnala Share Inviato 2 Febbraio, 2014 Davvero i medesimi motivi a cui avevo pensato ragionando sulla questione posta da AB! ottimizzazione dello spazio in relazione ai limiti imposti dai passaggi obbligati e comodità di gestione durante la movimentazione. Inoltre credo che disponendo i container paralleli alla nave sia più facile bilanciare carichi diversi: se è il rollio la forza critica per quel genere di navi quando cariche, la posizione parallela permette aggiustamenti più sensibili. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 2 Febbraio, 2014 Segnala Share Inviato 2 Febbraio, 2014 se fosse possibile utilizzare una gru in grado di far ruotare i container e un idoneo sistema di aggancio tra container, si potrebbe realizzare un piano di carico alternato. un piano di pancia e uno di punta. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Secondo Marchetti Inviato 2 Febbraio, 2014 Segnala Share Inviato 2 Febbraio, 2014 Penso che ruotare i container durante il sollevamento imporrebbe problemi di inerzia (come smorzare la forza d'inerzia di un peso da svariate tonnellate posto in rotazione mentre è appeso a un fascio di cavi?) C'è poi da considerare il problema dell'ancoraggio fra i container, se si adottasse la soluzione di uno strato per largo ed uno per lungo. Per il momento si potrebbero dotare le portacontainer di robuste guide in coperta (prolungamenti di quelle che, immagino, si trovano già nelle stive) che aiutino a trattenere in posizione i container durante le rollate. Di certo il problema è molto serio e mi stupisce che finora non siano stati presi provvedimenti normativi per eliminarlo: tralasciando il danno economico della merce perduta, un container finito in mare diventa un pericolo per la navigazione. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 5 Febbraio, 2014 Autore Segnala Share Inviato 5 Febbraio, 2014 (modificato) http://s1369.photobucket.com/user/ursamajor2/media/gra_zpseb67c43e.jpg.html Quì vediamo che i containers centrali son sistemati "per madiere", come dicono i marinai, ovvero "di punta" come diciamo quì in Romagna. I containers esterni, invece, sono "per chiglia". E' esattamente il contrario di ciò che vorrei fare! Però questa foto della GRANDE ARGENTINA è interessante perchè mostra come i contenitori possano esser diversamente sistemati. In questo caso specifico, poi, non ha molta importanza il fatto che quelli esterni siano per chiglia, perchè la loro altezza non và oltre le tre "mani" per cui il baricentro rimane entro i limiti di sicurezza. Modificato 6 Febbraio, 2014 da Alfabravo 59 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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