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Sms Tegetthoff 1:400


marco1971

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SMS Tegetthoff (1912)

 

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. SMS Tegetthoff

 

300px-Tegetthoff.jpg Descrizione generale

50px-Flag_of_Archduchy_of_Austria_%281894_-_1918%29.svg.png 50px-Flag_of_Italy_%281861-1946%29_crowned.svg.png Tipo Corazzata Classe Viribus Unitis Cantiere STT Trieste Varata 21 marzo 1912 Entrata in servizio 14 luglio 1913 Destino finale demolita nel 1925 Caratteristiche generali Dislocamento 20.000 Lunghezza 152 m Larghezza 27,9 m Pescaggio massimo 8,7 m Velocità 20,4 nodi Equipaggio 1.087 Armamento Armamento artiglieria:

  • 12 cannoni Škoda da 305/45mm
    (4 impianti trinati)
     
  • 12 cannoni da 150/50mm
     
  • 2 cannoni da 75mm (dal 1917)
     
  • 18 mitragliatrici da 70mm
     
  • 2 mitragliatrici da 47mm
     
  • 4 lanciasiluri da 533 mm

Corazzatura acciaio al nickel cromo

 

cintura da 150 a 280 mm

torri da 50 a 280 mm

ponte da 30 a 50 mm

casematte 120 mm torrione 350 mm

voci di navi presenti su Wikipedia

 

 

 

La SMS Tegetthoff fu una corazzata della k.u.k. Kriegsmarine (Imperiale e Regia Marina austro-ungarica). La nave, così denominata in onore dell'ammiraglio Wilhelm von Tegetthoff, il vincitore della battaglia di Lissa, faceva parte della classe Viribus Unitis assieme alle altre corazzate Szent István ("Santo Stefano"), Viribus Unitis e Prinz Eugen.

La nave venne impostata il 24 settembre 1910 presso lo Stabilimento Tecnico Triestino e varata il 21 marzo 1912. Nella Marina Austro-Ungarica era in servizio un'altra unità con il nome Tegetthoff che nel 1912 venne ribattezzata Mars per lasciare libero il nome alla nuova unità.

Entrata in servizio il 14 luglio 1913, con lo scoppio della prima guerra mondiale la Tegetthoff rimase tuttavia alla fonda nel porto militare di Pola, salvo rare esercitazioni nell'Adriatico o il cannoneggiamento della città di Ancona il 24 maggio 1915, il giorno dell'entrata in guerra dell'Italia.


  •  
     
    177px-Gun_turret_on_SMS_Tegetthoff.JPG
     
    I cannoni della nave
     

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    200px-Tegetthoff_La_Spezia.jpg
     
    La nave in demolizione alla Spezia

Alla fine della guerra la Tegetthoff venne assegnata all'Italia, ma giunse a Venezia solo il 25 marzo 1919. La corazzata rimase nella città lagunare sino al 1923 e poi fu portata alla Spezia, per esservi smantellata due anni dopo. Dei vari pezzi della nave, la campana fu montata nel 1942 sull'incrociatore pesante tedesco Prinz Eugen e si trova oggi a Graz, mentre un'ancora ed un cannone fanno parte del Monumento al Marinaio d'Italia a Brindisi, un'altra è tutt'oggi esposta davanti alla facciata del Museo storico navale di Venezia, insieme a quella della gemella SMS Szent István, ed un'ultima è esposta, a Roma, all'ingresso ammiragli dello Stato Maggiore della Marina insieme a quella della SMS Viribus Unitis.

 

 

 

Ciao, dopo aver finito lo Scipione eccomi di nuoo con questo imponente ( per me ) progetto. Per la prima volta mi accingo a fare una corazzata e penso che sarà un lungo lavoro. Ecco un primo assaggio con la prima sovrastruttura con il ponte di comando.

 

Marco

 

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Complimenti,

veramente un ottimo inizio.

 

Il soggetto poi è un gioiellino, una classe di navi bellissime, che ho sempre particolarmente apprezzato, fin da quando vidi i disegni della Viribus Unitis in un paginone centrale di un fascicolo di "Storia della marina"

 

Qualche anno fa ho fatto il modellino 1/700 in resina della WSW, al quale avevo aggiunto lo scafo in legno.

 

Per i disegni, su cosa ti sei basato?

 

Ti giro il link di questo stupendo sito (anche swe immagino lo conoscerai già) della VIribus Unitis in 3D:

 

http://www.viribusunitis.ca/

 

Buon lavoro e facci sognare

Modificato da peguy
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Ciao a tutti, vi ringrazio per la vostra partecipazione. Pugio e Squadrag54 mi piacerebbe avere al lavoro dei micro schiavi :wink: ma per ora devo usare i ditoni che mamma mi ha fatto :laugh:

.

Penguy grazie per il link, tempo fa avevo trovato il sito ma poi me ne ero totalmente dimenticato. Non stò seguendo nessun tipo di piano ma solo facendo il Kit della GMP.

 

Ecco lo scafo completo e la prima ciminiera.

 

Marco

 

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Ciao a tutti, eccomi qui a spiegare la mia tecnica per fare le maniglie per camini. Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno, ma a volte basta un esempio per migliorare notevolmente la nostra esecuzione tecnica dei nostri modelli favolosi. Ci siamo.

 

Prima di tutto, bisogna forare lungo il camino per facilitare la tenuta dei nostri appigli. Nel mio caso ho sei file di fori.

 

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Una volta che tutti i fori praticati bisogna modellare il camino.

 

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Ora abbiamo bisogno di mettere nei piccoli fori del filo sottile preso dai cavi elettrici. Per semplificare la pittura ti consiglio di dipingere i fili prima di metterli , questo avrà un risultato più pulito. Per collegare i fili sulla carta sporco il filo con CA.

 

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Una volta inseriti i fili lungo l'intera riga viene tagliato in spessore con una maschera fatta in precedenza avvolgendo strati di carta fino ad ottenere la distanza desiderata.

 

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Tagliare tutti i fili

 

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Sono collegati tutti con un filo di carta sottile 160gr sempre con la Ca poi dipingere il tutto e si ricomincia con una nuova linea fino alla fine. Questo è tutto. Spero che ho spiegato in modo sufficientemente chiaro.

 

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Marco

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  • 2 weeks later...

Bel lavoro davvero!

 

E grazie sopratutto per la grande descrizione fotografica ed anche della tipologia di lavoro.

Fanno impressione vedere in alcune foto i tuoi "ditoni" e pensare come riescono a muoversi con maestria con questi piccoli e delicati pezzi.

 

Complimenti!!!

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  • 2 weeks later...
  • 3 weeks later...

Bellissimo! Queste immagini mi fano sempre + innamorare della VU.

Ciao

ps una domanda da modellista pivello: quei tappetini verdi con le scale quadrate, che mi sembrano molto utili, dove si possono trovare?

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Ciao a tutti, grazie mille per i complimenti.

 

Peguy il tappetino che vedi è essenziale per tagliare con i cutter, quello che adopero è della OLFA e qua in Italia sinceramente non sò se riesci a trovarlo. Lo puoi trovare a basso prezzo su vari siti polacchi che vendono anche i modelli come WAK e Orlik e Draft Model.

 

Una faticaccia ma la prima gru è finita.

 

Marco

 

 

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Modificato da marco1971
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Ciao Zailan, :smile: mi piacerebbe dirti che l'ho comprata ( ed è vero perchè ho il kit di lasercut di alcune parti di questa nave ) ma non li ho usati. Mi piace sudare su ogni pezzo. :wink:

 

Ti posto l'inizio della seconda gru. Ho appena iniziato il taglio su una stampa da 80gr. Poi una bella indurita con attack e una pitturata ed è pronta.

 

Marco

 

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Modificato da marco1971
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  • 1 month later...
  • 3 weeks later...
  • 8 months later...

Ciao, Marco

 

innanzitutto auguri x il passato natale ed auguri per il nuovo anno...

 

inutile dire che la tua Tegetthoff è una bellezza (no farei altro che aggiungermi al coro dei complimenti in questo ed altri forum dove ti vedo spesso...) ....ed ha una serie di particolari che spesso non si riecono ad avere nemmeno in modelli in plastica, a scale maggiori di questa.

 

Avevo anche alcune domande da farti in proposito alle tue tecniche di costruzione :

 

Innanzitutto la prima sugli alberi e sui pennoni (mia attuale bestia nera...) :

 

Come li hai realizzati?

Dalle foto mi è sembrato che siano fatti in un "mix" di materiali (carta + legno) ma non ne sono sicuro. In particolare, per gli alberi e pennoni fatti in carta, sarei curioso di sapere come riesci ad ottenere questi diametri.... che tipo di carta usi (che grammaura) e se usi anche qualche "supporto" interno durante l'arrotolamento...

 

La seconda è relativa a ringhiere e battagliole...

Anche qui la domanda è spontanea.... come le realizzi? le tagli direttamente dal disegno, oppure le costruisci pezzo a pezzo?? Io nei miei ultimi modelli le sto realizzando con sottili strisce di carta che incrocio ed incollo per fare sia i candelieri che i corsi di ringhiera.

 

Grazie in anticipo per le risposte e spero, a breve, di postare anche io le foto dello stato del modello a cui sto lavorando in questo periodo, lo yacht imperiale russo LIVADIA con scafo circolare. Un bel modello ma molto complesso sia come scfo che per i particolari da inserire....

 

Ciao ed ancora auguri a te ed a tutti gli amici del forum

 

Jp

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Ciao JP, questa nave è molto bella ma la stò tirando per le lunghe da un bel po'. Spero di darle una bella accelerata.

Finito di montare la torre numero 3 e incollato la gru appena fatta.

 

Per le domande che mi hai fatto... Per le battagliole prima le facevo con il filo di cotone imbevuto di colla poi sono passato ad autocostruirle con fili di carta pezzo per pezzo ma per questo modello ho deciso di utlizzare le battagliole lasercut della Draft, una società polocca attrezzata per il modellismo di carta.

 

Per i pennoni uso una anima di filo di metallo ricavato da vari spessori di graffette da disegno che poi ricopro con la carta ma in questa nave gli alberi avevano uno spessore troppo grande e non uniforme lungo tutta la lunghezza, quindi ho usato degli stecchi da spiedo e regolato lo spessore con della carta vetra. Metti lo stecco nel mandrido di un trapanino elettrico e con la carta vetra passi per tutta la lunghezza dell'albero modulando la pressione con cui tieni la carta sullo stecco e così ottieni la forma conica tipica di questo tipo di alberi.

 

Marco

 

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Ciao JP, questa nave è molto bella ma la stò tirando per le lunghe da un bel po'. Spero di darle una bella accelerata.

 

Finito di montare la torre numero 3 e incollato la gru appena fatta.

 

Per le domande che mi hai fatto... Per le battagliole prima le facevo con il filo di cotone imbevuto di colla poi sono passato ad autocostruirle con fili di carta pezzo per pezzo ma per questo modello ho deciso di utlizzare le battagliole lasercut della Draft, una società polocca attrezzata per il modellismo di carta.

 

Per i pennoni uso una anima di filo di metallo ricavato da vari spessori di graffette da disegno che poi ricopro con la carta ma in questa nave gli alberi avevano uno spessore troppo grande e non uniforme lungo tutta la lunghezza, quindi ho usato degli stecchi da spiedo e regolato lo spessore con della carta vetra. Metti lo stecco nel mandrido di un trapanino elettrico e con la carta vetra passi per tutta la lunghezza dell'albero modulando la pressione con cui tieni la carta sullo stecco e così ottieni la forma conica tipica di questo tipo di alberi.

 

Marco

 

Grazie delle risposte, Marco

 

Al momento io sono ancora sulla tecnica dei "fili di carta pezzo x pezzo".

 

Non ho ancora deciso al momento di utilizzare fotoincisioni (carta o metallo che siano) anche se aggiungerebbero un tocco di "vero" al modello, visto che con la corta si rischia di andare fuori scala....

 

Bellina l'idea dell'anima di metallo usando le graffette da ufficio... se non ti spiace te la "rubo" per il prossimo modello !! :-)

 

Comunque, per la Tegetthoff i complimenti si sprecano... davvero un bellisismo pezzo di modellismo, sopratutto tenendo conto della scala in cui lo stai realizzando.

 

Se deciderai di esporlo in qualche mostra o concorso fammelo sapere.... è possibile che lo venga a guardare di persona !

 

Un'ultima domanda... questa volta sui colori.

Che tipo di colori usi per ripassare le parti "bianche" di piegature e tagli?

Pennarelli, pastelli o colori a pennello? e che tipo di colori usi ?

 

 

Grazie ancora e buon nuovo anno modellistico.

ciao

 

Jp

 

 

Ciao

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Sono senza parole... :smiley19: :smiley19:

Marco1971, non potresti mettere una monetina sul ponte... tanto per apprezzare al meglio la "grandezza" del modello?

Ma come fai ha realizzare quelle nano-parti :blink::blush::smile:

Modificato da Visitatore
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Grazie amici per le vostre parole di approvazione. Mi motivano a cercare sempre più l'esasperazione :smile:

 

JP i colori che adopero sono comuni colori acrilici per aerografo per le parti di plastica o metallo come gli alberi o le canne dei cannoni, mentre per la carta uso moltissimo i pennarelli della faber castell, quelli a punta a pennello con i colori a china. Sono fantastici perchè non sbavano quando li passi lungo i bordi tagliati della carta.

 

A presto con nuovi aggiornamenti.

 

Marco

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