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Carica Di Profondità In Littorio?


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mhm.... a me sembrano più che altro taniche per la benzina di pronto impiego per gli idro di bordo, collocate in modo da venire buttate fuoribordo in caso d' incendio (tralaltro, non dimentichiamoci dei frequenti casi in cui la torre 3 da 381 ha "abbattuto" i Ro.43 sul cassero....)

 

Circa 1991-93, Io restai perplesso per la stessa installazione, in scala minore, sul precedente Andrea Doria (l' Incrociatore Portaelicotteri) e il STV di guardia, a cui chiesi dal molo mi spiegò che erano appunto le taniche per le motolance di bordo, ed erano installate in quel modo simile alle btg per permettere un velocissimo gettarle fuoribordo nel malaugurato caso d' incendio a bordo, quindi presumo che fosse un sistema validissimo da essere ancora in uso una quarantina di anni dopo.....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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mhm.... a me sembrano più che altro taniche per la benzina di pronto impiego per gli idro di bordo, collocate in modo da venire buttate fuoribordo in caso d' incendio (tralaltro, non dimentichiamoci dei frequenti casi in cui la torre 3 da 381 ha "abbattuto" i Ro.43 sul cassero....)

Concordo con DOTT. PIERGIORGIO. Ma più che di taniche si deve parlare di fusti della capacità di circa 180 lt. Li riconosco bene perchè nella mia azienda ne ho ancora qualcuno marchiato R.E. (Regio Esercito).

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Potrebbero essere i nebbiogeni a cloridrina solforica utilizzati per l'annebbiamento in porto, e montati su rizze con ganci a scocco per lasciarli cadere a mare in caso di emergenza.

Non credo. Penso ancora ai fusti per benzina avio sistemati in tal modo da poter essere liberati in mare in caso d'incendio. Bisogna infatti ricordare che la parte poppiera della coperta delle "Littorio" era rivestito di teak.

 

Giustamente il mio Frà ALAGI mi ha fatto notare che le dimensioni di tali fusti eran ben maggiori dei 180 lt da me indicati. Osservando la battagliola si può stimare una capacità di circa 10.000 lt.

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Quoto Dott Piergiorgio, secondo me ha centrato l'obiettivo.

Sulle navi più recenti... per una capienza di una 80ina di litri (circa).. ci sono a poppa, per le esigenze dei motori fuoribordo, due contenitori per benzina.. chiaramente, hanno lo sgancio di emergenza a scocco... questo perchè il caso di incendio nelle immediate vicinanze possono essere "evaquati".

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continuo ad essere scettico sulla possibilità che si tratti di carburante.

 

Come ricorda anche il sano vecchio 'Le Armi delle Navi Italiane', '....cominciarono ad entrare in servizio nebbiogeni a cloridrina, in un primo tempo ceduti dall'Esercito,...... e successivamente imbarcati a poppa di motosiluranti, mas, vedette AS, corvette....'.

 

Questo esclude ovviamente serbatoi da 10.000 litri, che non potevano certo essere montati su unità leggere.

 

Il 'Le Navi da Battaglia Classe Littorio', Bagnasco-Del Toro, ne parla esplicitamente (dei fumogeni a cloridrina a poppa).

 

Questo l'apparato dell'Esercito:

 

 

nebbiogeni.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

che come si vede è estremamente simile a quello in foto. E sarebbe riconducibile a quanto sopra.

 

Peraltro, lo stesso volume citato sulle Littorio, parla delle sistemazioni dei carburanti per aerei e motoscafi in dotazione (rispettivamente 12000 e 2000 litri di benzina) che erano però sistemati in serbatoi speciali di sicurezza all'estrema PRORA, e che ospitava due distinti locali per benzina avio e normale. Ovviamente il tutto era collegato da tubolature alla poppa ove gli aerei erano normalmente rizzati, ma a questo punto non si vede l'utilità di 360 litri di carburante a poppa, estremamente esplosivo, quando comunque a bordo ve ne erano 12000 litri immediatamente disponibili.

 

Personalmente, resto più sul nebbiogeno.

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Mi sa che sono stato troppo precipitoso nel mio precedente intervento.

Il C.te madmike con le sue ineccepibili argomentazioni mi ha incuriosito e, di conseguenza, sono andato a controllare sul mitico volumetto 3/I della collezione "Orizzonte mare" (La monografia Bagnasco- De Toro l'ho saltata tanto l'aveva già scandagliata lui).

Ecco cosa ho trovato:

 

"NEBBIOGENI E FUMOGENI

...[omissis] anche sulle «Vittorio Veneto» quindi, furono previsti apparecchi per la produzione e lo stendimento di cortine fumogene.

 

Si trattava di otto gruppi tipo R.M. per le caldaie principali, disposti sulla base delle canne fumarie, cioé quattro per ciascun fumaiolo, piú altri due per le caldaie ausiliare. A poppa, inoltre erano sistemati quattro nebbiogeni tipo R.M., due a sinistra e due a dritta, a nafta ad accensione elettrica e manovra a distanza.

 

Tutte queste sistemazioni, se potevano essere impiegate in navigazione, non erano invece di nessuna utilità per le navi ormeggiate nei porti ed a caldaie spente.

 

Durante il conflitto, con il passare dei mesi e con l'incalzare del pericolo degli attacchi aerei sulle nostre basi navali, si dovette studiare un sistema di offuscamento degli obiettivi nei porti della penisola. Il problema venne risolto in maniera semplice ed economica con l'adozione di nebbiogeni a cloridrina, che piazzati in gran numero intorno al perimetro delle basi e all'interno, potevano in pochi minuti stendere una fitta cortina di nebbia artificiale.

 

Le navi stesse furono chiamate a contribuire alla propria difesa passiva con l'imbarco su ognuna, di uno o piú apparecchi, a seconda del dislocamento. Le «Vittorio Veneto», date le loro dimensioni ne ricevettero sei.

 

Si trattava di botti metalliche con ugelli diffusori, comandabili a distanza, sistemate su scivoli, in potere di rizze e ganci a scocco atti a liberarle e farle cadere in mare in caso di emergenza. Due erano a prora, una per lato, all'altezza degli argani a salpare; due, una per lato, a poppavia delle torri da 152 mm. prodiere; due, una per lato, a poppavia delle torri da 152 mm. poppiere.

 

Alla fine del 1942, prima del decentramento della Squadra Navale a La Spezia, per aumentare la possibilità di produrre nebbia, VENNERO AGGIUNTI AD ESTREMA POPPA ALTRI DUE APPARECCHI."

( da F. Bargoni, F. Gay, E. Andó, "Corazzate classe Vittorio Veneto - parte prima", Ed. Ateneo e Bizzarri, Roma, 1973)

 

Complimenti al C.te Madmike!

Modificato da chimera
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Confermo il testo del Bagnasco, ed l' identificazione dei cilindri, resta da approfondire la datazione della foto; la mimetica sembra quella a spina di pesce (cfr. torre 3 g.c.) però il "baffo" di poppa non sembra coincidere al 100% (ho come riferimenti la TO di Littorio e gli oblò più poppieri, che presentano però un problema interessante: negli schemi mimetici il 4° ed il 5° sono rappresentati molto ravvicinati tra di loro e nella foto appaiono spaziati tra di loro come gli altri oblò) e da questi elementi la foto la si dovrebbe datare a non più oltre del Maggio 1942, il che implicherebbe la retrodatazione dell' istallazione dei nebbiogeni a cloridrina più poppieri alla metà del 1942, almeno per la Littorio....

 

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

Modificato da dott.Piergiorgio
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Credo sia il caso di fare qualche chiarimento in maniera ufficiale, mi auguro che non ci saranno fraintendimenti.

 

Lo scopo di Betasom è di approfondire la storia e ricordare chi ha dato la vita per la propria Patria con particolare attenzione al mare. Chi gestisce il forum è il Direttivo e rimane in capo a queste persone (che vi ricordo sacrificano gratuitamente il loro tempo per cercare di garantirvi questo spazio dove potete rilassarvi) decidere cosa non è attinente al forum. frasi come

 

ah, dato il soggetto dello studio, metto chiaro in anticipo che, a meno che non abbiano cruciale importanza storiografica, quando verrà rese pubblico il grosso delle foto più recenti di una 41.000 io mi asterrò totalmente da questi livelli di analisi microscopica e mi aspetto altrettanto dagli altri Comandanti.

 

rischiano di degenerare in una flame e vi invito, pertanto, caldamente ad astenervi dal postarle. Se avete dubbi vi invito a consultare le regole del forum che avete sottoscritto per ottenere accesso a betasom.

 

Anche certi chiarimenti, come quelli piu sopra, "sporcano" un post che potrebbe invece avere forte interesse storico. i PM (o messaggi privati) servono esattamente a chiarire questi diverbi. Pertanto provvederò in serata a rendere invisibili i post piu sopra.

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ah, dato il soggetto dello studio, metto chiaro in anticipo che, a meno che non abbiano cruciale importanza storiografica, quando verrà rese pubblico il grosso delle foto più recenti di una 41.000 io mi asterrò totalmente da questi livelli di analisi microscopica e mi aspetto altrettanto dagli altri Comandanti.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

 

Scusatemi....mentre stavo per rispondere, ho visto che aveva già fatto una risposta Totiano come moderatore.

Nel chiudere ho erroneamente inviato la risposa...che non aveva risposta.

Chiedo scusa...a volte sono abbastanza imbranato!!

 

A questo punto però se mi è permesso, visto le circostanze del caso, vorrei comunque dire a dott. Piergiorio, che non capisco perchè si debba sentire "offeso" nel disquisire su questi argomenti "microscopici".

Se ritieni non siano di tuo gradimento, basta non partecipare, ma perchè esortare gli altri a non farlo?

 

Ti dirò...personalmente mi piacciono più queste discussioni "micorscopiche" che quelle ormai trite e ritrite della storiografia delle navi da guerra.

 

Guarda come vario il mondo!

 

A me per esempio piacerebbe continuare su questi argomenti "secondari".

Tanto per parlare ti potrei dire che mi esalterei venisse fuori un topic in cui si vuol determinare se i dadi dei prigionieri dei candelieri delle unità classe Littorio, erano dotati di rondella piana o rondelle grover?

 

Senza vena polemica dott. Piergiorgio, solo per sottolieneare come dovrebbe essere lo spirito di un forum.

Un cordiale saluto.

Moreno

Modificato da malaspina
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OK capito, provvedo a rimuovere le frasi incriminate e mi cospargo il capo di cenere.....

 

Le mie scuse a tutti,

dott. Piergiorgio.

 

Si va bene....ma la cenere in quale tipo di contenitore la tieni?? :smiley19::biggrin::smiley19::biggrin::smiley19::biggrin:

Un salutone dott. Piergiorgio!!!

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Concordo con DOTT. PIERGIORGIO. Ma più che di taniche si deve parlare di fusti della capacità di circa 180 lt. Li riconosco bene perchè nella mia azienda ne ho ancora qualcuno marchiato R.E. (Regio Esercito).

P&P! Come PIGRIZIA & PRESUNZIONE! Ho anch'io il libro sulle "Littorio": bastava che facessi una rampa di scale ed avrei avuto i chiarimenti ricercati. Ma la PRESUNZIONE di saperne più degli altri, come al solito, mi ha fregato! :laugh: Per questo e per tutti gli altri miei peccati non basterebbe un container da 40 feet di cenere!

 

:smiley19: :smiley19: :smiley19: BRAVO a MADMIKE per aver creduto e sostenuto le proprie convinzioni! :laugh: :laugh: :laugh:

 

Quoto appieno anche io il Dott. Piergiorgio.

Ciao,

C.

Vedi DOTT. PIERGIORGIO? Anche un autentico C.te è caduto nell'errore! :laugh:

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Ma che sarà il caso di sacrificare qualche bottiglia di Spalletti, invece di tutta questa polverosa cenere???? :tongue: :tongue: :tongue:

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Effettivamente di recente ho letto molti inviti a intervenire, aspettative varie e decisamente troppi gradirei.. Come precisa in maniera sacrosanta Totiano, innervosiscono non poco se non arrivano dalla moderazione.

Non che ce ne fosse bisogno ma ci tenevo, essendomi morso piú di una volta la lingua, a sottolinearlo.

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OK quindi accantono la cenere ? (e chi mi conosce di persona sa che ne produco a sufficienza :laugh: )

 

@Malaspina: nelle ceneriere, ovviamente !! :biggrin:

 

per il resto, incidente chiuso e vediamo un po' bene il capire la data della fotografia..... al 100% è la stazione marittima di NA, questo è certo (però a causa del Maschio angioino giusto di poppa, i venti tendono a venire dal mare, annullando l' utilita' dei nebbiogeni poppieri....)

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Vedi DOTT. PIERGIORGIO? Anche un autentico C.te è caduto nell'errore! :laugh:

 

Confermo e sottoscrivo! Dott. Piergiorgio, hai un pò di cenere anche per me???? :wink:

Confermo pure che lo Spalletti è meglio della cenere.... :biggrin:

Ciao,

C.

Modificato da chimera
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Confermo e sottoscrivo! Dott. Piergiorgio, hai un pò di cenere anche per me???? :wink:

 

In luogo della cenere, per cospargersi il capo si consiglia la FORFORADELGALLES™

E' un po' cara, ma l'effetto è assicurato.

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In luogo della cenere, per cospargersi il capo si consiglia la FORFORADELGALLES™

E' un po' cara, ma l'effetto è assicurato.

Ottimo! purtroppo in natura si trova solo nelle miniere della ridente cittadina di Sergyno sur mer....... (http://www.facebook.com/SergynoSurMer) :biggrin: :biggrin: :biggrin:

(ok, ok, qui finisce l'O/T!!! Mi cospargo il capo di.... forforadelgalles!! :laugh: :laugh: :laugh: )

Modificato da chimera
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ricevo, da un esperto conoscente, e volentieri pubblico:

 

La fotografia - in ragione della mimetizzazione dell'unità, è databile in via generale al periodo 26 agosto / 13 dicembre 1941, quando il Littorio fu ininterrottamente di base a Napoli [bagnasco e De Toro: Le navi da battaglia classe "Littorio" (Parma, Albertelli, 2008) - pag. 267]

A pag. 105 del medesimo volume è riportato che ... "Verso la fine del 1942 vennero imbarcati altri due nebbiogeni (...) sistemandoli all'estrema poppa".

Ora, poichè si tratta senza ombra di dubbio di nebbiogeni a cloridrina, è ben più probabile che - anzichè di chissa quali apparecchiature - ci troviamo in presenza di un errore di datazione. Alcuni uomini dell'equipaggio in banchina indossano la divisa da lavoro estiva della R.M., quindi l'immagine è databile al periodo fine agosto / inizio ottobre 1941.

L'imbarco dei nebbiogeni all'estrema poppa del Littorio può essere quindi tranquillamente retrodatato di più di un anno, all'estate del 1941.

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Ci ho pensato un poco, e le mie ipotesi sono queste:

 

I nebbiogeni a cloridrina poppieri furono installati in via sperimentale in periodo differente dalla fotografia della stessa pg. 267, che punta anche a una probabile assenza, o non utilizzo dei nebbiogeni a cloridina nel corso dell' ottobre di quell' anno (in quanto "partecipa alla difesa contraerei" non chiarisce se attivamente o passivamente, ed il tiro c.a. è leggermente incompatibile con i nebbiogeni in assenza di radar, o meglio, radiotelemetro (altro punto, non ricordo male, l' Incisa della Rocchetta nel suo libro descrive un tiro contraerei in porto a Napoli, ovviamente nel 1942, in cui il pezzo da 90 più prodiero l' ha continuato a sentire per qualche giorno)

 

Noto anche che la data d' installazione definitiva dei nebbiogeni a cloridrina storicamente accettata corrisponde grossomodo al trasferimento (che si rivelò definitivo nel corso degli eventi) a La Spezia, quindi reputo che vennero notati i problemi di venti che citavo che rendevano problematico l' utilizzo dei nebbiogeni a cloridrina a Napoli (per Taranto non so dire)

 

Un altro punto che vorrei fare notare, a questo punto: questi nebbiogeni, che originariamente (nel RE) erano autocarrati, a me pare che siano facili da spostare colle attrezzature di bordo (attenzione che essendo installate a poppa estrema, si avevano a disposizione le attrezzature aeronautiche) potevano anche essere montate quando necessario, anche in relazione ai venti dominanti del porto interessato (chissà perche', in questi momenti la corrente del vento in casa è diventata ben più evidente....) e questo potrebbe anche aver condotto a creare un impressione, dalla documentazione fotografica, di un installazione permanente a La Spezia; e, onestamente, avendo un tiro in ritirata che abbatte sistematicamente i ro.43 a bordo, non credo che si terrebbero i fusti, ancorchè vuoti, in posizione, invece di riporli.

 

Credo che basti proprio per oggi.... due o tre ipotesi di lavoro, non onostante un interruzione non prevista che mi ha anche leggermente innervosito... mi scuso, quindi, se l' esposizione dei miei ragionamenti non è perfetta.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

Modificato da dott.Piergiorgio
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Potrebbe trattarsi dei primi battelli autogonfiabili prodotti dalla Canepa & Campi di Genova che ne fornì alla Regia Marina. Dalla foto sembra che siano vincolati con delle funi alla nave.

 

mb09vl.jpg

Modificato da pugio
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Beh, proprio piccoli non erano dato che erano progettati per 25 persone. Quello della foto è solo un esempio del contenitore e della fune di vincolo

 

0.gif- [1926 - 1965]

Nel successivo 1926 l'oggetto sociale venne esteso anche al commercio di essenze di trementina, colofonia, pece e derivati nonchè articoli destinati alla fornitura al Regio Esercito ed alla Regia Aeoreonautica. Alla guida dell'Azienda subentrarono, nel 1929, dopo la morte del fondatore Edoardo i figli Carlo, Vittorio e Marco Campi.

 

Gli anni precedenti alla seconda guerra mondiale videro l'Azienda coinvolta in numerose forniture di carattere militare sia alla Marina che all'Esercito, raggiungendo un organico di circa 450 dipendenti, inserendosi così a pieno titolo tra le socità di medie dimensioni. c_e_c4.gif

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Il 2° Capo Radiotelegrafista Biagi, aveva compiuto il prodigio, riuscendo con la precaria radio da campo, a trasmettere il segnale di soccorso.

Maddalena, imbarcato sul suo “S 55” il Capo Radiotelegrafista della “CITTA’ DI MILANO” Marsano, che portò con sé una radio portatile, decollò per cercare nell’immensa distesa di ghiaccio, la “ tenda rossa ”. Furono loro ad avvistare per primi i sopravvissuti, ormai stremati dagli stenti ed al limite della sopravvivenza.

Prima di lasciare la zona, lanciarono sulla “tenda”, viveri, medicinali e canotti gonfiabili d’emergenza, idonei a contenere i naufraghi.

 

Tratto dal racconto del salvataggio degli uomini del dirigibile Italia

Modificato da pugio
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