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Navi Iraniane Nel Canale Di Suez Motivo D'ansia Per Egitto


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TEHERAN (Reuters) - L'Iran ha manifestato oggi l'intenzione di inviare due navi da guerra attraverso il Canale di Suez, una mossa che Israele ha definito una "provocazione", mettendo i militari egiziani, appena approdati al governo, in una scomoda posizione dal punto di vista diplomatico.

L'Egitto, un alleato importante degli Stati Uniti, ha un trattato di pace con Israele mentre i suoi rapporti con l'Iran si sono complicati dopo la rivoluzione nella Repubblica Islamica del 1979.

 

L'Autorità egiziana che controlla il Canale di Suez ha detto di non avere ricevuto alcuna notifica, fino ad ora, in merito ad un'autorizzazione al passaggio per le due navi iraniane. Per le navi da guerra, infatti, è richiesta l'approvazione sia del ministero della Difesa sia del ministero degli Affari Esteri.

 

"Non ho ricevuto alcuna notifica fino ad ora", ha detto a Reuters Ahmed el-Manakhly, responsabile del traffico dell'operatore del canale.

 

La tv di stato iraniana ha detto che è previsto che le due navi da guerra attraversino il Canale di Suez, idrovia commerciale e strategica vitale tra l'Europa, il Medio Oriente e la Siria. Sarebbero le prime due navi ad attraversare il canale dopo la rivoluzione del 1979.

 

"Due navi da guerra iraniane stanno per attraversare il Canale di Suez. Le imbarcazioni sono sulla rotta per il canale", ha detto un funzionario alla rete Press Tv.

 

Secondo Press Tv, le autorità egiziane non hanno avuto "niente da eccepire" sul passaggio delle due navi.

 

"I funzionari iraniani sono rimasti in contatto con quelli del Cairo per assicurare il passaggio alle due imbarcazioni", ha detto un funzionario della marina iraniana, rimasto anonimo, all'emittente.

 

L'esercito egiziano, che ha importanti legami militari con gli Stati Uniti, sta governando il paese da quando il presidente Hosni Mubarak è stato costretto alle dimissioni lo scorso venerdì in seguito alle rivolte di massa senza precedenti per il suo governo. Ieri, Israele ha definito il presunto attraversamento da parte di navi da guerra iraniane del passaggio che dal Mar Rosso conduce al Mediterraneo come una "provocazione", facendo intendere la possibilità di una sua reazione.

 

 

*******************

Personali considerazioni

*******************

 

Personalmente, noto che gli avvenimenti che stanno accadendo nelll'area nord-africana e nel medio oriente, stanno passando quasi inosservati. In tutti questi regimi "arabi" sta succedendo qualcosa, non so se è un effetto domino, o c'è qualche oscura regia che sta manovrando il tutto, comunque a livello storico siamo ad una svolta epocale come la caduta del muro di berlino... però sembra specialmente qui in Italia che la cosa non ci interessi più di tanto, solo il "disturbo" dei profughi a Lampedusa desta qualche interesse nei giornali. Intanto se ci saranno tensioni a partire dalla neo crisi canale di SUEZ... non so come si metterà con il prezzo del petrolio.... oggi è salito ancora... siamo ai livelli di pre-crisi economica cioè ai prezzi di Settembre 2008.... di sicuro un problema GEO-POLITICO da non sottovalutare.

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Già... le proteste sono arrivate in Libia:

 

"Il vento della rivolta araba, partito dalla Tunisia e propagatosi in Egitto è arrivato inevitabilmente anche in Libia, il paese più prospero del nordafrica. Dopo la fuga di Ben Ali e le dimissioni di Mubarak il prossimo dittatore arabo a capitolare potrebbe essere Gheddafi. La scintilla che ha provocato la rivolta è stata ieri l’arresto da parte della polizia di Fethi Tarbel, un avvocato difensore dei prigionieri di coscienza libici, accusato di “aver diffuso la notizia di un incendio nel carcere“, secondo il giornale Quryna di Bengasi, la seconda città della Libia.

 

Ore dopo, centinai di familiari dei prigionieri sono scesi in strada reclamando la loro liberazione davanti alla sede della polizia e intonando slogan per la liberazione dell’avvocato. “Bengasi svegliati, è il giorno che aspettavi!” o “Il popolo sconfiggerà la corruzione” gridavano. Ancora non è chiaro se Tarbel sia stato liberato, la cosa certa è che negli scontri violenti tra manifestanti e polizia sono morte, solo a Bengasi, almeno 6 persone ed altre 38 sono rimaste ferite.

 

Il bilancio è grave anche in altre città del paese:sono almeno 9 morti, forse 13, dopo glli scontri nella città di Al Beida, nell’est del Paese tra dimostranti antigovernativi e forze dell’ordine. Ad Al Beida, terza città libica, nel corso delle proteste si è registrata la durissima reazione delle forze di sicurezza della Libia, che secondo diversi testimoni sarebbero intervenuti anche degli elicotteri, aprendo il fuoco sui manifestanti."

 

 

:s46:

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Dove sono dirette le navi?

 

Che sia una mossa in risposta ai rumors che affermano che Israele ha deciso di mandare i Dolphin coi Popeye malvagi nel Golfo Persico?

 

Credo che Suez non venga toccato, anche se riguardo il petrolio c'è da preoccuparsi che non chiudano l'oledotto sumed, la principale via di trasporto del greggio che arriva in nel bacino.

Dagli anni delle vecchie crisi, suez, sei giorni & co. le compagnie petrolifere hanno iniziato a scontare l'idea di circumnavigare l'Africa, con tutti i costi derivanti; per rientrare coi costi i tanker sono diventati mastodontici, al grido di faccio più strada ma ne porto anche di più.

Quando l'Egitto smise di puntare i piedi si vide sottratto un sacco di traffico relativo alle navi diventate ormai Over Suez, per ovviare il problema il canale è stato ingrandito ma il traffico è stato di nuovo sottratto dall'oleodotto.

 

I canali di informazione che seguo io devo dire che trattano abbondantemente le vicende in atto..

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Quello che nessuno dice è che questa situazione d'instabilità potrebbe avere riflessi, forse anche a breve termine, estremamente negativi sulla nostra economia e/o sulla sicurezza del nostro Paese. Un dato peraltro è già certo: tutti i nostri sforzi diplomatici per diventare leader nell'area mediterranea sono di fatto stati azzerati o quasi (manca ancora Gheddafi all'appello)...

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Dove sono dirette le navi?

 

Certamente in Siria, orfana da anni della VMF ma non dei sussidi iranìani (pellegrinaggi sciiti a Damasco alla tomba del genero di Maometto, mi pare); e forse addirittura a Beirut (governo a guida Hezbollah appena nominato). Quella è l'area di egemonia iraniana, oggi. Ma forse anche a Istanbul, visti i rapporti di buon vicinato tra paesi islamici...

Modificato da de domenico
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Le notizie più recenti sulla richiesta iraniana di far passare due delle proprie navi da guerra, una fregata (la ALVAND, di costruzione Vosper Thornycroft, se non mi sbaglio, risale al 1968, ma è stata riarmata con missili cinesi C802) e una nave rifornimenti (la KHARG, anche questa di costruzione britannica del 1978, tipo RFA OLWEN), attraverso il Canale di Suez.

 

http://edition.cnn.com/2011/WORLD/meast/02...ex.html?hpt=T2#

Modificato da de domenico
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Grazie Francesco!

Sinceramente non capisco tutto questo clamore, che li lascino andare dove vogliono, come fanno tutti, non sono certo un pericolo (la SH13 sarà sull'attenti durante il transito, ora interrogo le nostre potentissime fonti israeliane per sentire gli ultimi rumors..)

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notizia di ieri sera:

Egitto autorizza il transito di navi Iraniane per esercitazione antipirateria.... sul carlino ho letto come motivazione che le navi non trasportano materiale nucleare ne chimico....

 

ANSA:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mo...1585844783.html

 

video euronewisit

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notizia di ieri sera:

Egitto autorizza il transito di navi Iraniane per esercitazione antipirateria.... sul carlino ho letto come motivazione che le navi non trasportano materiale nucleare ne chimico....

 

ANSA:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mo...1585844783.html

 

video euronewisit

 

Purtroppo è vero che stiamo vivendo un momento storico impergniato sulla menzogna, ma ci vuole la faccia di bronzo ad esercitarsi per l'antipirateria dentro il Mediterraneo, e comunque dovrebbe far pensare, non solo Israele, ma l'Europa intera il completo lassismo occidentale su ciò che avviene nel Maghreb.

 

Marcoz

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ma secondo voi cari comandanti, (visto che ne saprete più di me in materia).. tutto ciò che sta accadendo in nord-Africa è un bene o un male?

 

E il popolo arabo può trarne dei vantaggi?... e qual'è secondo voi lo scenario che si va delineando nei rapporti specialmente con l'occidente?...

 

Ma forse è troppo presto per trarre delle considerazioni...

 

grazie

marco

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E' un bene, questa rivoluzione è sicuramente positiva per ora (secondo la mia opinione, ovviamente), liberarsi di dittatori ancorati alla sedia da decenni non può che far bene, il problema è il futuro, che non cadano dalla padella alla brace...

Prima di essere cacciato, Mubarak, ha detto che nessun popolo islamico sarebbe compatibile con una forma democratica di governo, vediamo se aveva ragione.

Un altro rischio molto presente è la potenziale intromissione di organizzazioni o governi con secondi fini, che potrebbero sfruttare la rivoluzione per rafforzare la loro presenza.

In Libia la situazione (da report locali) è ancora incerta, intanto leggevo che hanno fatto 100 morti.

 

Ieri leggevo che dall'altro capo del mondo, a Bangkok, le camicie rosse sono tornate in piazza, che stia montando un'altra battaglia politica anche lì?

Modificato da Lefa
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OKokok... opinione, la mia, che spero non sia troppo lunga....

 

Per quanto ci riguarda più da vicino (Libia) e nell' immediato (e dannatamente on-topic, e da quadrati ufficiali veri ) la caduta (a quanto pare dalle news, imminente, se non gia' in corso) del colonnello comporterà un enorme influsso di migranti, situazione ulteriormente complicata dall' arrivo della buona stagione, che facilita la navigazione delle carrette e barconi degli emigranti. e gia' la situazione a Lampedusa e' critica. Ricordo che accordi (e flussi di finanziamenti) tra Italia e Libia assicuravano (?) un controllo "a monte" dei migranti che a questo punto e' facile supporre che collasserà presto, e l' unico modo che resta di intervenire e' quello già effettuato nei primi '90 nei riguardi del flusso dall' Albania, cioe' intervenire direttamente sull' altra sponda. Magra consolazione, Malta e' disarmata, la RN e' ai minimi storici e abbiamo i radar.....

 

Più in generale, cercando a fatica di restare nelle linee-guida del forum, l' inazione dell' UE è in gran parte causata dalla debolezza interna all' Italia, il che sembra avvantaggiare la politica del divide-et-impera statunitense (e guarda "caso", le recenti uscite da wikileaks puntano proprio su queste debolezze della Penisola...)

 

Più avanti nel tempo, se il corso degli eventi segue la direttrice che intravedo, si realizzerà che l' unica soluzione per i migranti e' che non siano migranti, ossia che da un lato siano cittadini a pari merito, e dall' altro lato, che a casa loro abbiano gli stessi diritti e dignità che a casa nostra, ossia, integrare e fare entrare l' altra sponda nell' UE, che a quel punto cambia drasticamente fisonomia (e con essa, quella del Mondo....)

 

La soluzione del problema, quindi, resta in gran parte all' Italia e agli Italiani, e nonostante tutto, ho confidenza che gli Italiani presto comprenderanno l' enormità della partita in corso, e sapranno entrare nella partita.

 

Nota metafisica a margine, ho l' impressione che tra le altre cose, la Vecchia Lupacchiotta sta anche richiamando l' altro animale Totemico dell' Urbe...

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Visitatore giovannibandenere

Effettivamente è un pò presto per trarre conclusioni. Gli studiosi del settore ipotizzano tre scenari possibili:

Modello Turco, “Mubarakismo” senza Mubarak, Islamizzazione del quadro sociale e politico.

Credo che lo scenario preferibile, al momento, sia il primo, democrazia sotto tutela dell'Esercito; mentre una democrazia all'occidentale come la pensiamo noi, pare abbastanza lontana. Almeno nel breve-medio termine

Calmerei i facili entusiasmi, comprensibili e genuini, di chi vede spianata la via della democrazia, anche da noi la democrazia non è nata con la bacchetta magica e per alcuni non è neanche del tutto completa.

 

Eventuali approfondimenti:

 

http://ispinews.ispionline.it/

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Più avanti nel tempo, se il corso degli eventi segue la direttrice che intravedo, si realizzerà che l' unica soluzione per i migranti e' che non siano migranti, ossia che da un lato siano cittadini a pari merito, e dall' altro lato, che a casa loro abbiano gli stessi diritti e dignità che a casa nostra, ossia, integrare e fare entrare l' altra sponda nell' UE, che a quel punto cambia drasticamente fisonomia (e con essa, quella del Mondo....)

 

La soluzione del problema, quindi, resta in gran parte all' Italia e agli Italiani, e nonostante tutto, ho confidenza che gli Italiani presto comprenderanno l' enormità della partita in corso, e sapranno entrare nella partita.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

:s02: La Libia e gli altri Paesi del Maghreb nell' Unione Europea? Sì, ma fra molti anni! Già a mio parere ci siam "allargati" troppo velocemente passando da 15 a 27 (!) in un sol colpo dovendo sobbarcarci tanti e tali problemi da mettere in pericolo il gran lavoro che fecero a loro tempo DE GASPERI, ADENAUER ecc.ecc. Lavoro ancora più grande se si pensa che l' Europa era appena uscita da una disastrosa guerra fratricida con l' aggravante dell' esperienza del nazismo.

Nell' immediato è necessario continuare il monitoraggio dei flussi lasciando da parte operazioni "harasment" per evitare tragedie come quelle del SIBILLA. In secondo luogo bisogna fornire quelle popolazioni di derrate alimentari per sfamarsi a casa propria.

 

Gl' Italiani comprendono, caro DOTT PIERGIORGIO, ma la politica? :s03: Forse bisognerebbe parlarne con Ruby RUBACUORI, la donna più potente d' Italia ( di 3 giorni più giovane di mio figlio). Che faccia qualcosa lei che tra l' altro è marocchina..... fra un "bunga-bunga" e l' altro! :s03:

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Avete letto dei recenti sviluppi?

Sembra che in Libia abbiano bombardato con gli arei i manifestanti, pare ci sia un discreto stato d'allerta nella nostra Aereonautica.

 

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mo...1587570705.html

 

Bombe sui manifestanti. E' allerta in basi italiane

 

Al Jazira: 250 morti per bombardamenti a Tripoli. La Russa: 'Al momento nessun rimpatrio coatto'

21 febbraio, 19:22

 

Libia in fiamme nel settimo giorno dall'inizio della rivolta contro il governo che non risparmia neanche Tripoli: nella capitale è stata saccheggiata la sede della tv di Stato, mentre altri edifici sono stati dati alle fiamme. Il bilancio delle vittime stimato da Human Rights Watch è arrivato a quota 233.

Intanto mentre i leader islamici sostengono che la rivolta è un dovere divino di ciascuno, si diffondono voci di golpe militare. Ma sempre più insistenti anche le voci della fuga di Gheddafi in Venezuela, anche se da Caracas e da Bruxelles smentiscono. L'Onu e l'Ue chiedono stop dell'uso della forza. Frattini: siamo sull'orlo della guerra civile. Ma il regime non si ferma.

Secondo al Jazira le forze aeree hanno bombardato la folla a Tripoli causando 250 morti. Allerta massimo in tutte le basi aeree italiane.

Esodo degli stranieri: soprattutto il personale delle società petrolifere come Shell, Bp, Statoil e Eni, che ha imbarcato su charter i dipendenti non operativi con le famiglie, oltre a Finmeccanica e altre aziende italiane.

 

http://english.aljazeera.net/news/africa/2...3557377576.html

Modificato da Lefa
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:s02: La Libia e gli altri Paesi del Maghreb nell' Unione Europea? Sì, ma fra molti anni! Già a mio parere ci siam "allargati" troppo velocemente passando da 15 a 27 (!) in un sol colpo dovendo sobbarcarci tanti e tali problemi da mettere in pericolo il gran lavoro che fecero a loro tempo DE GASPERI, ADENAUER ecc.ecc. Lavoro ancora più grande se si pensa che l' Europa era appena uscita da una disastrosa guerra fratricida con l' aggravante dell' esperienza del nazismo.

Nell' immediato è necessario continuare il monitoraggio dei flussi lasciando da parte operazioni "harasment" per evitare tragedie come quelle del SIBILLA. In secondo luogo bisogna fornire quelle popolazioni di derrate alimentari per sfamarsi a casa propria.

 

Gl' Italiani comprendono, caro DOTT PIERGIORGIO, ma la politica? :s03: Forse bisognerebbe parlarne con Ruby RUBACUORI, la donna più potente d' Italia ( di 3 giorni più giovane di mio figlio). Che faccia qualcosa lei che tra l' altro è marocchina..... fra un "bunga-bunga" e l' altro! :s03:

 

Pienamente daccordo, in Europa siamo arrivati a 27 tirando su, economicamente, qualsiasi Paese diciamo strategico per la Nato, ma deleterio per l'unità, risultato: il rischio di default è per i Paesi fondatori, perlomeno quelli più deboli, - secondo punto l'errore Europeo è non rendersi conto che è cambiato il mondo, non è più statico come è stato per 40 anni, in un mese una decina di Paesi maghrebini e mediorientali stanno decidendo la loro storia futura, certo è un pò presto per

pianificare i rapporti o gli aiuti(di qualsiasi genere) ma non si dovrà pensare di esportare le ns. pseudo democrazie in Paesi che hanno un modo di vita e di concezione di comunità completamente diverso, sono ottimista che, forse tranne l'Algeria, i popoli sapranno scegliere con autodeterminazione un destino più roseo. Riguardo l'Italia penso che siamo arrivati al capolinea, non voglio parlare di politica, ma qui il problema è tra la conservazione di persone anziane arroccate nel potere che gestiscono il Belpaese e non vogliono lasciare il testimone alle nuove generazioni e purtroppo questo succede in tutti i campi.

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Visitatore giovannibandenere

E' tristemente vero che i manifestanti libici siano stati bombardati dall'aria. Lo giudico inammissibile e disonorevole per quei piloti.

Non posso che concordare pienamente col pensiero di Alfabravo 59 circa l'ipotizzato allargamento della UE.

Mentre non sarei così pessimista sull'Algeria nè altrettanto ottimista sulla automatica possibilità di autodeterminazione di tutti gli altri.

Speriamo di sbagliare il meno possibile.

gbn

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Poiche' da quando mi pare di intravedere per le news, il rischio di un coinvolgimento bellico dell' Italia e' estremamente alto, forse il più alto sin dal 1940, gradirei davvero che la moderazione postasse ben precise linee guida circostanziate sul cosa e come postare e quando nell' eventualita' che fosse necessario un differente e ben più alto livello di discrezione e circospezione...

 

tralaltro, mi pare che circolano non pochi rumours in rete che nella confusione sui cieli libici qualche oggetto volante dell' AMI stia facendo attivita' non esattamente specificate, pettegolezzi che hanno gia' causato una smentita del Min degli esteri, ma siamo "pregiudicati" da questo pdv.....

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Non avevo notizie da oggi pomeriggio,.......mi scuso per analisi varie ma se avessi saputo il precipitare della situazione libica, sicuramente non avrei postato niente, anche se penso di non aver scritto niente di particolare. Personalmente sono vicino al popolo che soffre una così deprecabile barbarie e mi auguro vivamente che la comunità internazionale faccia qualsiasi passo per porre termine a questa strage.

 

C.te Sgt Marcoz

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...richiesta iraniana di far passare due delle proprie navi da guerra, una fregata (la ALVAND, di costruzione Vosper Thornycroft, se non mi sbaglio, risale al 1968, ma è stata riarmata con missili cinesi C802) e una nave rifornimenti (la KHARG, anche questa di costruzione britannica del 1978, tipo RFA OLWEN), attraverso il Canale di Suez...

Fantapolitica: il rifornitore serve anche per la fregata, ma soprattutto per un sommergibile iraniano arrivato in Mediterraneo per il "giro largo" (periplo Africa e poi Gibilterra). Chissà. :s45:

 

alvand.jpg

 

kharg.jpg

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E se invece servisse per portare armi per qualcuno nel Med (Libano, Gaza) ?

 

Niente di più facile... anzi facilissimo... con l'appoggio siriano poi....

mmmh! :s14:

Sai come si dice..."Se vuoi nascondere qualcosa.. mettila sotto il naso!"

ciaooo

Modificato da drakkar
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E se invece servisse per portare armi per qualcuno nel Med (Libano, Gaza) ?

 

Niente di più facile... anzi facilissimo... con l'appoggio siriano poi....

mmmh! :s14:

Sai come si dice..."Se vuoi nascondere qualcosa.. mettila sotto il naso!"

ciaooo

Improbabile utilizzare una nave "ufficiale" per attività poco pulite. Ci sono le piccole portacontainer battenti bandiere improbabili per questo. Ad ogni buon conto, un container di mitra ad una banda di disgraziati mi preoccupa meno di un sommergibile da qualche parte in Mediterraneo. Molto meno. :s45:

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  • 3 months later...

sembra che il mar Rosso sia motivo di vero interesse per gli iraniani

da defencetalk al link http://www.defencetalk.com/iran-submarines...a-report-34747/

 

 

 

Military Iran submarines dispatched to Red Sea: report

 

 

 

Iran's navy has sent submarines to the Red Sea "to collect data," its first mission in distant waters, the Fars news agency reported Tuesday without giving further details.

 

"The submarines, dispatched in May, have entered the Red Sea after a mission in the Gulf of Aden to collect data on the sea bed in the high seas and to identify other warships," Fars said quoting an unnamed source.

 

"They are accompanying an Iranian navy fleet," it added, without mentioning the number of the submarines, their types or the make of the fleet.

 

The Pentagon confirmed the movement of the Iranian submarines on Tuesday and said the United States is not "concerned" at this time.

 

"We've repeatedly expressed our concerns with the actions that lead to instability but just moving forces around isn't necessarily something that we're concerned with," said Pentagon spokesman Colonol David Lapan.

 

He added that how Iran uses its forces in the region is of interest for the Pentagon. "It always has to do with what their intentions are," he said.

 

Iran has several types of submarines, including the home-produced 500-tonne Nahang which was first introduced to the navy in 2006, as well as three Russian-made submarines of the Kilo class purchased in the 90s.

 

In August 2010, Iran's army chief Ataollah Salehi announced the inauguration of a new "semi-heavy" submarine, named Qaem, capable of operating in the high seas, such as the Indian Ocean or the Gulf of Aden.

 

Iran's navy operates 11 mini submarines of the domestically built 120-tonne Ghadir class, first launched in 2007, which according to Iranian officials are "stealth" submarines and patrol shallow waters, notably the Gulf.

 

Last February, two Iranian warships were sent to the Mediterranean Sea for a visit to Syria, crossing the Red Sea and Suez Canal, a move that angered Israel.

 

The two ships docked in Syria on February 24, marking Iran's first such mission since the 1979 Islamic revolution.

 

Tel Aviv put its navy on alert, following the entry of the Iranian vessels in the Mediterranean, while Israeli President Shimon Peres described the move as a "political provocation."

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da base artica, marco.

 

...........................troppe congetture..!

non potrebbe essere invece che le tre navi iraniane facciano solo un giretto dimostrativo tanto per saggiare il ..terreno e solo per motivi che al momento alla loro flotta si chiede un po di attivita tanto per calmare certi amienti che da anni nenche si avvicinino al mare?

non dimentichiamo che la marina ..loro, ee considerata l unica arma, poco obbidiente al potere centrale e piu propensa a vecchie alleanze di 30 anni fa!!!

forse il potere centrale vuole tastare il polso ai comandi navali per saggiare loro reazioni in caso di stresss.

saluti marco

 

ps. cercate di vedere sempre un motivo all esterno e un obbiettivo all interno di un problema. :s10:

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  • 9 months later...

ecco la risposta israeliana all'arrivo delle unità navali iraniane in Mediterraneo. da defencetalk al link http://www.defencetalk.com/israeli-warship...ez-canal-40937/

 

Israeli warships pass though Suez canal

 

 

Two Israeli naval vessels passed through Egypt's Suez Canal on Tuesday, headed from the Mediterranean to the Red Sea, Israeli and Egyptian sources said.

 

"It was routine, they were on their way to Eilat" where Israel has its Red Sea naval base, an Israeli security source told AFP on condition of anonymity.

 

A source at the Canal Authority named the vessels as the Lahav and the Yafo, without giving their size or type.

 

Israel dispatched two missile boats to the Red Sea last August after Iran deployed a submarine and a warship there on what it called a patrol mission.

 

The Israeli military said at the time that its own naval deployment was "part of a routine exercise."

 

After fighting several wars since Israel's foundation in 1948, Egypt and Israel signed a peace treaty in 1979, but Israeli vessels rarely pass through the strategic waterway.

 

The military had no comment on Tuesday's crossing, which came to the backdrop of an international standoff over Iran's nuclear programme, which much of the world believes is geared toward developing atomic weapons.

 

It also comes after four days of deadly fighting between Israel and militants in Gaza, some of whom were suspected of using Egypt's Sinai Peninsula as a launch pad for anti-Israeli attacks.

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