malaparte* Inviato 29 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 (modificato) Per gli appassionati di storia delle armi, segnalo un articolo di Flavio Russo su Archeo n. 295 di settembre, riguardante le conseguenze della battaglia di Teutoburgo sullo sviluppo delle artiglierie romane. Il disastro fu dovuto, per quanto riguardava l'armamento, al fatto che arcieri e frombolieri avevano archi e fionde inservibili per la tempesta torrenziale che li aveva inzuppati, mentre le catapulte leggere non avevano protezione dall'acqua, per cui le matasse elastiche impregnate non potevano ovviamente fornire la necessaria energia propulsiva. A questo si aggiunge che gli scudi di legname e pelle cominciarono letteralmente a scollarsi!. L'articolo fornisce una chiara documentata ricostruzione di quanto avvenne. Un secolo dopo, sulla Colonna Traiana vengono rappresentate più volte artiglierie lanciadardi (catapulte) in tutti i vari allestimenti: da fortezza, campale, ippotrainato leggero e ippotrainato pesante. Tutte esibiscono vistosi cilindri di protezione applicati alle matasse elastiche: la lezione era stata imparata, e la protezione non serviva contro attacchi nemici, ma contro gli scrosci di pioggia. L'articolo è corredato di belle e chiare tavole di grafica virtuale con la ricostruzione delle catapulte. Per inciso, fa un po' effetto, abituati come siamo alle stentate traduzioni studentesche, leggere espressioni "contemporanee" come: " due legionari, nella fattispecie serventi al pezzo, intenti a porlo in punteria senza staccarne gli animali"... Modificato 29 Settembre, 2009 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marat Inviato 29 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 (modificato) fa un po' effetto, abituati come siamo alle stentate traduzioni studentesche, leggere espressioni "contemporanee" come: " due legionari, nella fattispecie serventi al pezzo, intenti a porlo in punteria senza staccarne gli animali"... Se é per questo ricordo una messa in scena anni '60 dell'Iliade, in cui Paride entrava in scena (e non per ridere -quantomeno nelle intenzioni del regista) a bordo di una Willys. Naturalmente non voglio metterla in burla: avercene di traduttori che (come piacerebbe a De Sica) buttano a mare le perifrastiche. Tuttavia sono radicalmente scettico sulla sufficienza delle coperture cilindriche a garantire l'efficienza delle artiglierie campali: le piogge di Teutoburgo (Bussolino docet) hanno poco da invidiare a quelle di Ranchipur Modificato 29 Settembre, 2009 da marat Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
de domenico Inviato 29 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 Se é per questo ricordo una messa in scena anni '60 dell'Iliade, in cui Paride entrava in scena (e non per ridere -quantomeno nelle intenzioni del regista) a bordo di una Willys.Naturalmente non voglio metterla in burla: avercene di traduttori che (come piacerebbe a De Sica) buttano a mare le perifrastiche. Tuttavia sono radicalmente scettico sulla sufficienza delle coperture cilindriche a garantire l'efficienza delle artiglierie campali: le piogge di Teutoburgo (Bussolino docet) hanno poco da invidiare a quelle di Ranchipur Credo che anche a Crécy piovesse, ma i longbowmen proteggevano archi e frecce con panni e cilindri appositi (fiction storiche di Bernard Cornwell). Idem per Agincourt (Azencourt). Se non fosse stato così, come si spiegherebbe la supremazia degli arcieri inglesi sui francesi? Non certo con la minor quantità di pioggia della perfida Albione ... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marat Inviato 29 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 Io credo poco all'efficacia di coperture che potessero risultare in qualche modo stagne. Ma credo ancora meno che la pioggia potesse davvero bagnare le polveri delle artiglierie a elastico. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bussolino Inviato 29 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 (modificato) da base artica, marco ancora oggi si cerca la giusta zona in cui le 2 legioni caddero in un immensa imboscata. ( e non si ee trovata) pioggia o altro le legioni hanno sempre sorretto qualunque attacco, purche in campo aperto dove loro (nostra) modo di manovrare permetteva utilizzo regolare di sistemi d´allora. nella foresta di tetroburgo(ripeto ancora oggi nesuno sa dove sia) invece secondo gli storici e eruditi di allora invece le legioni furono assalite in piena foresta, non scordiamoci che foreste di allora erano enormi e vastissime oltre che molto molto fitte, al giorno oggi poi non dimentichiamo che il suolo poi viene sovente ripulito dai tronchi ed rami + grossi dalla forestale, ma allora erano grane grosse. percio anche se ...armi da lancio erano o no funzionanti, in una foresta non avevano utilizzo. RICORDIAMOCI CHE L ARMA DEI ROMANI RIMANE IL PILUM (corto giavellotto da lancio http://it.wikipedia.org/wiki/Pilum, oltre la daga). http://it.wikipedia.org/wiki/Legione_romana storia breve su legioni la batosta secondo gli storici di allora fu dovuta all impossibilita alle due legioni di manovrare. saluti marco ps coperture cilindriche: ......i romani si battevano in stagioni dove avevano la padronanza delle loro armi, macchine pesanti da guerra erano in marcia, in coda alle colonne insieme ai vettovagliamenti..... in quanto agli arcieri e frombolieri, in una foresta poco possono, se poi investiti a breve distanza da avversari, Giove guardati! Modificato 29 Settembre, 2009 da bussolino Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 29 Settembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 (modificato) Per correttezza, aggiungo che infatti non a caso ho sottolineato "per quanto riguardava l'armamento". Infatti sia l'articolo di Russo, sia gli altri (il numero comprende un intero "speciale" su Teutoburgo, disastro avvenuto appunto in Settembre), mettono in evidenza le difficoltà di manovra su quel terreno soprattutto poi per un serpentone lungo su 20 / 30 km (dicono....a me sembra esagerato!), di tre legioni, più salmerie, reparti ausiliari, civili., carriaggi vari ed assortiti, ecc. Curiosità: da quel che leggo, sono state avanzate ben 700 ipotesi sulla località. Attualmente, pare che si propenda (ma non c'è certezza) per il sito di Kalkriese, dove a partire dal 1988 sono state trovate armi di ogni genere, centinaia di punte di lancia, finimenti, schinieri, ecc. . Modificato 29 Settembre, 2009 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bussolino Inviato 29 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 Curiosità: da quel che leggo, sono state avanzate ben 700 ipotesi sulla località. Attualmente, pare che si propenda (ma non c'è certezza) per il sito di Kalkriese, dove a partire dal 1988 sono state trovate armi di ogni genere, centinaia di punte di lancia, finimenti, schinieri, ecc. . da base artica, marco mmmmm.... addiritura si sono ritrovate da poche tracce di scontro vittorioso x roma a pochi km a sud di amburgo risalenti a 20 anni dopo tetroburgo. no al momento la localita dell´imboscata rimane uno dei misteri della storia, nessuno sa oggi dove si svolse. saluti marco Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Odisseo Inviato 29 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 Hastati spargunt hastas, fit ferreus imber ... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 29 Settembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 Ma credo ancora meno che la pioggia potesse davvero bagnare le polveri delle artiglierie a elastico. Si trattava, dice l'articolo, di matasse di fibre nervine (suppongo di cavallo...) particolarmente igroscopiche, che in caso di pioggia perdevano completamente elasticità. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
de domenico Inviato 29 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 29 Settembre, 2009 da base artica, marco mmmmm.... addiritura si sono ritrovate da poche tracce di scontro vittorioso x roma a pochi km a sud di amburgo risalenti a 20 anni dopo tetroburgo. no al momento la localita dell´imboscata rimane uno dei misteri della storia, nessuno sa oggi dove si svolse. saluti marco Ma ricordo di aver visto un documentario storico televisivo in cui si mostrava una lapide posta su un colle tra i boschi a ricordo della sconfitta delle legioni di Varo. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
de domenico Inviato 30 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 30 Settembre, 2009 Ho visto il numero di "Archeo": come sempre, trattandosi di una rivista professionale e ben fatta, il pezzo su Teutoburgo contiene molte informazioni utili. Tra l'altro in Germania (a parte le riscoperte in chiave nazionalistica di Arminio/Hermann - mio zio si chiamava così - e dei suoi Cherusker) il tema del Limes, il confine romano, è molto attuale, con molte scoperte archeologiche anche recenti. Sono stato qualche anno fa a Kaiseraugst/Augusta Raurica, vicino a Basilea: l'anfiteatro romano è molto bello, il museo romano - realizzato con una certa vena polemica antiromana (ed anticattolica: siamo nella Svizzera tedesca) è insolito e perciò divertente. Il tema è quello dei Celti oppressi e dei Romani oppressori, naturalmente ... Tacito (di origini germaniche) scriveva "(della Germania i Romani) fecero un deserto, e lo chiamarono pace". Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bussolino Inviato 30 Settembre, 2009 Segnala Share Inviato 30 Settembre, 2009 da base artica, marco allora per la pax romana, si era indulgenti con chi accettava, ma con chi rompeva le scatolette, erano guai. marco Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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