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Il Pregiudizio E L'orgoglio


Totiano

Messaggi raccomandati

chiedo scusa alla famosa giornalista per avere scopiazzato il titolo di un suo libro, che però mai si addice come stavolta al post che stò iniziando.

 

il 18 luglio è apparso sul Tirreno questo articolo a firma del professor Marco Grondona, dell'università di Pisa:

articologrondonawp8.jpg

 

successivamente vi ha fatto seguito sullo stesso quotidiano, il 20 luglio, una lettera a dir poco meravigliosa, degna dei più alti valori:

orsetta1pz8.jpg

 

perchè io, acerrimo nemico di ogni innesco di flame, posto questi articoli (che l'amm. Ranieri mi ha spedito e che ringrazio salutandolo con affettuoso rispetto)?

non certo per l'indignazione (notevole) che ha creato nel sottoscritto, ma perchè si possa conoscere un certo pregiudizio e si possano salvare certi valori! Facciamolo ignorando i primi e valorizzando i secondi: in Italia c'è la democrazia e il diritto di parola, ma ognuno di noi (credo) ha anche il dovere di riconoscere gli eccessi, ridimensionandoli.

 

Vorrei ringraziare con tutta l'anima la signora Orsetta d'Elia Ronti e assieme lei le tante signore del sommergibilismo (penso ad esempio alla signora Graziella, figlia del grande C.te Todaro) che tanto hanno da insegnarci...

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Visitatore luciano pietri

certo Marco, bisogna rifuggire a certe flame, anche perchè sono talmente vuote e insignificanti che non meritano neppure commento.

Avevo letto e ritagliato le due lettere, poi le ho cestinate confortato dalla risposta che il redattre aveva già dato.

Non le ho postate nel nostro forum proprio per evitare che qualcuno potesse innescare una insulsa polemica, ho invitato però personalmente il prof. pisano a venire a Reggio Calabria, ad ascoltre l'Inno dei sommergibilisti che canteremo e a chiedere a tutti quei bischeri che là saranno perchè lo fanno.

Ancora non ho avuto risposta!!!!

Saluti a tutti.

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Purtroppo di professori così ce ne sono tanti.

Per chi fosse interessato potrei raccontare - a mezzo PM rigorosamente privato - cosa è successo a me con un altro rappresentante della categoria.

Comunque, ottima la risposta della Signora d'Elia Ronti, nipote della MOVM Longobardo (Signora con la "S" maiuscola" a differenza della "p" minuscola dell'insigne didaskalos).

Tuttavia, va notato che il professore in questione è "Longobardo" pure lui, ma nel senso dei barbari parenti degli altrettanto barbari unni e ostrogoti.

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Non ho parole....secondo voi è più la stupidità o l'ignoranza che persevera dentro la mente di questo...omuncolo?

ONORI A PRIMO LONGOBARDO E A TUTTI I CADUTI IN MARE, INDIPENDENTEMENTE DALLA NAZIONALITA'!!!

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Direttore o mi dai modo da buon toscano di inveire e bestemmiare su argomenti del genere...oppure non fai questi topic, perchè appena l'ho letto mi è aumentata la sudorazione e sono su di giri.

Non vado oltre per non essere censito dai moderatori...

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Ho trovato l'email dell'esimio professore a cui ho già provveduto a scrivere in merito. Se altri vogliono farlo questa è la mail:

grondona@flcl.unipi.it

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Persone come la Sig.ra Orsetta d'Elia Ronti hanno tutta la mia stima ed il mio rispetto - per quel che possa valere...

 

non per quello che possono valere, Silvio! è questo il grande valore che, assieme a tutti voi che avete risposto, possiamo mettere in campo per evitare certi eccessi e continuare a sperare in un mondo migliore.

 

@Fabizio: ho cancellato il tuo pm relativo alla mancanza dell'articolo nr.2

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Moreno....ferma i buoi !!.... :s02:

 

....si....sicuramente l'istinto "bestiale" che è in ogniuno di noi,come esseri umani (perchè comunque quel pizzico di "bestialità" ce lo abbiamo tutti e indistintamente nel dna !),porterebbe ad inveire e a prendere a scudisciate gentaglia di quel genere li....ma....umuncoli di quella fattispecie che si credono più intelligenti di altri solo per avere una laurea in mano (magari pure "comprata"....e non sarebbe una novità !),NON DEVONO assolutamente essere presi in considerazione....sarebbe veramente un offesa all'intelligenza umana di chi un cervello ce l'ha e lo sa usare !!....

 

....ulteriori commenti nei confronti di esseri monocellulari del genere oltre ad essere inutili,sarebbero veramente un offesa anche per la mia scarsa intelligenza (che non può vantare una laurea !)....!!....lasciamoli criticare e spargere fango sull'onore di chi veramente ha conosciuto e conosce il concetto di "patria"....lasciamoli divertire a pubblicare "proclami finto-pacifisti"....questa accozzaglia di esseri,sono quelli che poi allo stadio guardando la Nazionale di calcio,mentre suona l'Inno di Mameli,mi mettono il palmo della mano destra sul cuore per atteggiarsi a "patrioti"....ma alla fine lo fanno solo per "moda" e non per "convinzione" !!....

 

....che tristezza !!.... :s06:

 

....l'unica cosa che mi conforta è sapere che esistono ancora GRANDI DONNE come la Signora d'Elia Ronti,oppure la Signora Graziella,oppure ancora la Signora De Conti Pessini....e sicuramente tante altre....DONNE di grandi e inattaccabili valori morali,grazie alle quali possiamo ancora sperare in qualcuno che riesca ad educare le generazioni future tramandandoli quei principi di buona educazione e semplice rispetto per il loro prossimo....viceversa di coloro che sono pure stipendiati a spese di tutti per far crescere il futuro dell'Italia,ma che non sanno assolutamente fare !!....

 

....Caro Moreno....credimi....è assolutamente inutile mettersi a discutere con certi esseri....!!

....valorizziamo viceversa queste GRANDI SIGNORE su cui il nostro Paese ancora può contare....apprendiamo da loro i veri significati di quei principi morali che in questa nostra società moderna si vanno a perdere...."coccoliamole" queste Gentili Signore....e quando se ne presenta l'occasione giusta,cerchiamo di coinvolgerle in certe iniziative,affinchè tutti possano riuscire ad apprendere (finchè siamo ancora in tempo) un "pizzico" di educazione,moralità,rispetto e buona creanza...."arti" in cui queste meravigliose persone,ne sono veramente maestre e più che degne insegnanti !!.... :s20: :s20: :s20:

 

 

 

:s67: Mau

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Visitatore luciano pietri

Quoto in toto il mio Fratellone Erich, Moreno lascia perdere, non ti esporre per certa gente, vogliono solo creare confusione, come quella che hanno nel capo.

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Visitatore UPS2

Sono dovuto diventare un po' "matto" per sapere cosa aveva scritto quell'individuo e quale è stata la risposta della Signora

Orsetta d'Elia Ronti; ho scomodato l'Amico Luciano per farmi inviare il testo perchè, come ho detto a lui pur essendo certo dei valori espressi dai componenti del forum, volevo avere io una mia opinione... Ora ce l'ho! :s06:

 

Credo che la cosa migliore sia quella dettata da Mauro, anche se non mi sento di condannare Moreno...

Quoto anche Bubbe, in quanto penso che un decimillesimo del nostro tempo non valga tutta la vita di quel soggetto...

 

Lo dico e lo sostengo da tempo: la Storia ha emesso i suoi giudizi; penso sia ora di guardare oltre (questo per i "rancorososi" di ogni parte); noi dobbiamo conservare ed onorare il ricordo di chi per la Patria ha fatto il sacrifico più grande per un'Uomo... degli altri, "non ti curar di loro, ma guarda e passa!"

 

Concludo con un affettuoso (mi sia concesso) pensiero alla Signora Orsetta.

 

Michele

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Avete ragione comandanti a raffreddare gli animi, considerando che quest'essere non vale nemmeno l'inchiostro virtuale delle nostre email...ma io sono fatto così...provengo da una famiglia di barrocciai e quando mi salta la mosca al naso se non reagisco sto male fisicamente.

Scrivere a quest'uomo mi è di sollievo...cercate di comprendermi anche se capisco che il vostro contegno è quello giusto.

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Visitatore UPS2
Scrivere a quest'uomo mi è di sollievo...cercate di comprendermi anche se capisco che il vostro contegno è quello giusto.

 

E' tuo pieno diritto esternare il tuo pensiero, così come lo ha fatto lui...

 

Al limite si potrebbe dire di cercare di restare nei limiti dei termini, per un pura questione di forma, ma la libertà di espressione deve essere concessa a tutti...

Se una persona dice delle "sciocchezze", nessuno deve impedirlo; ma tutti devono essere liberi di dire, a loro volta, che sono "sciocchezze"!!

Tanto più se si usano mezzi di comunicazione di massa.

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Mi onoro dell’amicizia di un ufficiale ex sommergilista, figlio di uno che sui battelli ha fatto la guerra e che per due volte è rimasto sul fondo sotto le cariche di profondità inglesi.

La volta che di quest’uomo ho sentito più grande il valore è stato quando mi ha raccontato, a bassa voce e con gli occhi lucidi, di suo padre e degli attacchi di panico cui andava incontro per uno di quei temporali estivi che alle persone comuni mettono allegria.

Che io possa commuovermi per questo tipo di umanità, e che possa dargli un particolare valore, credo vi sia noto.

Del resto, scrivendo dello Scirè, ho detto che quel nome a me non evoca le imprese di Alessandria ma le facce degli annegati davanti ad Haifa, i loro occhi sgranati nello stupore della lamiera che non si apre a liberarli, i loro polmoni che si riempiono d’acqua di mare e che sentono unicamente la vita che se ne va per una delle morti più atroci che possano immaginarsi.

Ecco allora, abusando della vostra pazienza, questo vi dico: provate per un attimo a non dare per scontato che “quelli contro” sono solo dei nemici, provate a pensare che magari vorrebbero solo un mondo dove la gente non sventri il suo prossimo a baionettate, non lo affoghi in un sommergibile, non lo bruci col napalm, non lo mutili, vecchio, invalido, neonato o ferito che sia.

Vi ricordate Tasso ? Ce ne parlavano a scuola. Lui riteneva lo schioppo un’arma vile, perché consente di uccidere un uomo da lontano senza che si corra alcun pericolo.

Povero Cristo di Tasso. Avete mai pensato quanto siamo andati avanti su questa strada ? Quanto poco ci sia della nobiltà del battersi nel tipo e nell’uso delle armi per le quali abbiamo tanto interesse ? Chissà che versi avrebbe scritto Tasso sul siluro o sulla carica di profondità. Dite che in compenso ne ha scritto a sufficienza D’annunzio, e ne ha scritto molto meglio ? Se fosse questa la vostra risposta, io mi terrei ben stretto Tasso.

Uno dei ragazzi che potrebbero avere scritto quella lettera (ma davvero oggi i professori d’università scrivono così male ?) frequenta casa mia. Con me parla di tutto, ma scappa via se mi trova alle prese con un modello o con un libro dei miei. Ritiene che anche solo la vista di una fotografia o la pronuncia di un nome siano un cedimento al culto della guerra e possano evocare il Maligno.

E’ chiaro che sbaglia, ma sbaglia per ingenuità. Sbaglia perché ritiene che sia sufficiente fuggire davanti alla nostra natura di animale feroce per poter cambiare il destino di noi uomini. Io so molto bene che la sua testa nella sabbia é pericolosa quanto quella di chi se la riempie (la testa) di megatoni e di teorie sulla deterrenza, di fanfare e di revanscismi di tutti i colori. Glie lo dico, ma senza speranza, perché la parole sono inutili ancora più delle armi se pensi che possano cambiare le cose e il prossimo.

Ma non fate l’errore di considerare lui e gli altri dei mentecatti. Abbiamo bisogno dei parlare e di capirci (ho appena detto che parlare è inutile, ma non fateci troppo caso). L’inno dei sommergibilisti esprime dei valori, ma sono valori leggibili per chi è sintonizzato su certe lunghesse d’onda: se fate lo sforzo di mettervi nei panni degli altri forse converrete che qualche rima stonata c’é.

La guerra è un mistero sul quale medito da tutta una vita senza venirne a capo. So che condannarla a tutto può servire tranne che a dissolverla.

Tuttavia i miei eroi sono gente come il tenente di Emilio Lussu, che esce di trincea perché gli hanno detto di andare a tagliare i reticolati in pieno giorno, e lui lo fa perché glie lo hanno ordinato ma sa che l’ordine è idiota, e non fa niente per ripararsi dato che in quelle condizioni è inutile e tanto vale morire in piedi. E’ gente come Salvatore Todaro che ritiene che la guerra consista nel portare in salvo quanti più uomini possibile, senza star loro a chiedere il passaporto perché lui non è né un questurino né un doganiere. E’ gente, se me lo consentite, come mio padre che si porta per tutta la vita il ricordo del nemico a cui non è riuscito a salvare la vita.

Modificato da marat
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Encomiabili parole Marat a cui per forza dobbiamo prestare attenzione e far riflettere...purtroppo mi è venuto a noia di essere sempre quello (e quelli) che trova scusanti per gli altri e perdona errori o pensieri non giusti.

Siamo tutti grandi e vaccinati, come si suol dire, che ogniuno prenda le sue responsabilità di quello che afferma.

Ripudi la guerra? Bene fai quello che credi, ma non offendere chi per obbedire agli ordini dati ci ha rimesso la pelle.

Se le parole di una canzone di guerra, fatta per militari ha un suo connotato spiccatamente forte, si sà!

I militari fanno la guerra (che sia giusta o sbagliata, quello dipende dai politici), non sono assistenti sociali, per questo nei testi delle loro canzoni troveremo parole che incitano alla repressione del nemico.

Questo non vuol dire che chi è militare è appassionato di guerra o guerra-fondaio...anzi, proprio loro che la vedono anche in prima persona sanno che bestia è.

 

Ma poi dico questo professore dalle idee così pacifiste che ci è andato a fare ad un concerto di una Banda militare!

 

Io a sentire la Banda Bardot per fare un esempio, non ci vado nemmeno con i biglietti gratis...ma non per questo li critico e lo faccio con quelli che ci vanno (mia figlia tra questi).

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Visitatore ERICH TOPP U-552
Mi onoro dell'amicizia di un ufficiale ex sommergilista, figlio di uno che sui battelli ha fatto la guerra e che per due volte è rimasto sul fondo sotto le cariche di profondità inglesi.

La volta che di quest'uomo ho sentito più grande il valore è stato quando mi ha raccontato, a bassa voce e con gli occhi lucidi, di suo padre e degli attacchi di panico cui andava incontro per uno di quei temporali estivi che alle persone comuni mettono allegria.

Che io possa commuovermi per questo tipo di umanità, e che possa dargli un particolare valore, credo vi sia noto.

Del resto, scrivendo dello Scirè, ho detto che quel nome a me non evoca le imprese di Alessandria ma le facce degli annegati davanti ad Haifa, i loro occhi sgranati nello stupore della lamiera che non si apre a liberarli, i loro polmoni che si riempiono d'acqua di mare e che sentono unicamente la vita che se ne va per una delle morti più atroci che possano immaginarsi.

Ecco allora, abusando della vostra pazienza, questo vi dico: provate per un attimo a non dare per scontato che "quelli contro" sono solo dei nemici, provate a pensare che magari vorrebbero solo un mondo dove la gente non sventri il suo prossimo a baionettate, non lo affoghi in un sommergibile, non lo bruci col napalm, non lo mutili, vecchio, invalido, neonato o ferito che sia.

Vi ricordate Tasso ? Ce ne parlavano a scuola. Lui riteneva lo schioppo un'arma vile, perché consente di uccidere un uomo da lontano senza che si corra alcun pericolo.

Povero Cristo di Tasso. Avete mai pensato quanto siamo andati avanti su questa strada ? Quanto poco ci sia della nobiltà del battersi nel tipo e nell'uso delle armi per le quali abbiamo tanto interesse ? Chissà che versi avrebbe scritto Tasso sul siluro o sulla carica di profondità. Dite che in compenso ne ha scritto a sufficienza D'annunzio, e ne ha scritto molto meglio ? Se fosse questa la vostra risposta, io mi terrei ben stretto Tasso.

Uno dei ragazzi che potrebbero avere scritto quella lettera (ma davvero oggi i professori d'università scrivono così male ?) frequenta casa mia. Con me parla di tutto, ma scappa via se mi trova alle prese con un modello o con un libro dei miei. Ritiene che anche solo la vista di una fotografia o la pronuncia di un nome siano un cedimento al culto della guerra e possano evocare il Maligno.

E' chiaro che sbaglia, ma sbaglia per ingenuità. Sbaglia perché ritiene che sia sufficiente fuggire davanti alla nostra natura di animale feroce per poter cambiare il destino di noi uomini. Io so molto bene che la sua testa nella sabbia é pericolosa quanto quella di chi se la riempie (la testa) di megatoni e di teorie sulla deterrenza, di fanfare e di revanscismi di tutti i colori. Glie lo dico, ma senza speranza, perché la parole sono inutili ancora più delle armi se pensi che possano cambiare le cose e il prossimo.

Ma non fate l'errore di considerare lui e gli altri dei mentecatti. Abbiamo bisogno dei parlare e di capirci (ho appena detto che parlare è inutile, ma non fateci troppo caso). L'inno dei sommergibilisti esprime dei valori, ma sono valori leggibili per chi è sintonizzato su certe lunghesse d'onda: se fate lo sforzo di mettervi nei panni degli altri forse converrete che qualche rima stonata c'é.

La guerra è un mistero sul quale medito da tutta una vita senza venirne a capo. So che condannarla a tutto può servire tranne che a dissolverla.

Tuttavia i miei eroi sono gente come il tenente di Emilio Lussu, che esce di trincea perché gli hanno detto di andare a tagliare i reticolati in pieno giorno, e lui lo fa perché glie lo hanno ordinato ma sa che l'ordine è idiota, e non fa niente per ripararsi dato che in quelle condizioni è inutile e tanto vale morire in piedi. E' gente come Salvatore Todaro che ritiene che la guerra consista nel portare in salvo quanti più uomini possibile, senza star loro a chiedere il passaporto perché lui non è né un questurino né un doganiere. E' gente, se me lo consentite, come mio padre che si porta per tutta la vita il ricordo del nemico a cui non è riuscito a salvare la vita.

 

....Caro Michele....le tue parol associate ai tuoi pensieri confermano quanto già personalmente pensavo....vedi....a mio modesto parere,qui il "nocciolo" non è quanto "come la si pensa"....il "nocciolo" (come la vedo io) è molto più semplice....

 

....noi nel nostro forum esterniamo sempre i nostri pensieri,ma lo facciamo (praticamente sempre) evitandoci di finire a "sconfinare" nella politica e nelle polemiche !!....chi siamo noi ??....semplici appasionati di navi e sommergibili....eppure....ci rispettiamo come "esseri umani"....anche se tu politicamente puoi pensarla diversamente da me....anche se io sostengo che gli asini volano e tu dissenti cercando di farmi capire che gli asini non possono volare !!....

 

....però....nonostante le eventuali idee diverse....ci rispettiamo....e questa ritengo sia già una grande forma di civiltà !?....

....chi siamo noi....che in molti una laurea non ce l'abbiamo (come me) per poter riuscire a porre una così grande forma di rispetto nei confronti del nostro prossimo ??....

 

....credo che siamo solo e semplicemente persone che sono state cresciute con dei sani principi morali....tutto qui....!!

 

...."insegnare"....è una parola importante e impegnativa !!....

 

...."insegnare" non significa traspositare le proprie idee politiche in "lezioni scolastiche" !!....un insegnante dovrebbe,oltre ad essere una persona molto intelligente,anche "neutrale"....non dovrebbe cercare di "inculcare" lezioni di "educazione politica"....dovrebbe cercare di "illuminare" coloro che gli vengono affidati nell'apprendere un "educazione",trasmettendoli la vera essenza del "sapere umano"....non trasmettere loro le note dell'ultimo "girotondo" a cui ha partecipato durante l'ultimo fine settimana !!....

 

....dov'è finita la cultura ??....dov'è finita la moralità ??....dov'è finito il rispetto per prossimo ??....

 

....e poi ci si lamenta perchè i giovani imparano sempre meno dalla scuola ??....come stupirsi,finchè dietro ad una cattedra mettono esseri di quella levatura ??....

 

....Silvio ha detto una cosa giusta....un insegnante,dovrebbe far capire al proprio alunno....non che bisogna ritirare le truppe dalle missioni all'estero !!....dovrebbe incitarlo a guardarsi intorno nella sua quotidianità....apprendere da tutto ciò che lo circonda,incitarlo dandogli sicurezza che lui è un "essere umano"....con un cervello....e che quel cervello gli è stato creato affinchè ne possa scaturire un suo pensiero personale....ma per arrivare a questo deve leggere ciò che coloro prima di lui hanno scritto....con l'inchiostro....esternandolo con le parole....prima di di esternare certe affermazioni,deve imparare a valutare tutto ciò che lo circonda....nel bene e nel male....deve riuscire a capire perchè certi uomini hanno affrontato una guerra combattendo per la loro Patria....che poi fossero schierati dalla parte giusta o sbagliata poco importa....se mai....dopo aver capito perchè quelli "stupidi" si rinchiudevano dentro ad una "scatola di latta" e nel momento in cui se riuscivano a poter rivedere il cielo azzurro,un gran sorriso gli ritraeva felici....ecco....forse a quel punto "l'allievo" inizia ad esser pronto a poter usare la "ragione"....forse a quel punto potrà esternare un proprio pensiero e valutare se quelli "stupidi" erano "uomini",oppure...."guerrafondai"....!?

 

...."insegnare",credo significhi "tramandare" alle nuove generazioni delle esperienze di vita....!? credo che debba essere una "vocazione" e come tale espletarla non finalizzandola solo ad un ritorno economico....!? credo che se nelle scuole si cercasse di più di "formare" un giovane basandosi nell'ampliare la conoscenza invece di affiggere annunci dove si cerca di "reclutare" il più possibile gente per partecipare nel prossimo fine settimana ad un bel girotondo in piazza....forse si eviterebbe di abusare della mente altrui,partendo proprio da li ad insegnare il rispetto del proprio prossimo....!?

 

....Caro Michele,spero di non aver turbato la tua sensibilità e nemmeno quella di coloro che leggeranno questi miei pensieri che ci tengo a sottolineare....sono miei....e non devono assolutamente essere per forza condivisi !!....non sono una persona troppo acculturata e non voglio nemmeno passare per tale....i miei studi terminarono al 3° anno di classico....perchè ormai la scuola era già diventata un palco da comizi !!....presi quella decisione,tra lo sconforto dei miei e forse oggi in parte me ne pento,però....negli anni a seguire ho sempre cercato di leggere e documentarmi il più possibile e a 360°....per la sete del sapere....per poter cercare di non rimanere troppo indietro rispetto agli altri....il mio cervello nel frattempo si è evoluto....in bene ??....in male ??....non sta a me giudicarmi !!....sicuramente ho cercato principalmente di capire cosa significa rispettare il mio prossimo (e ancora tanto ho da imparare !)....spero di aver imparato qualcosa di buono....spero di miglirarmi ancora....

 

....spero vivemente che le generazioniche verranno,riescano a comprendere certi principi....ma sicuramente dovranno farlo da soli,finchè nella scuola ci saranno esseri per cui prima viene il dio denaro....e poi la vocazione per insegnare !!....

 

 

:s67:

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Ricordo bene che il giornalista RAI Fulvio GRIMALDI definì l"Inno dei Sommergibilisti" una "canzonaccia fascista". Fu per me un ottimo pretesto per non pagare il canone RAI (al pari di quanto dichiarò a suo tempo il deputato socialista (con la roba degli altri... :s03: ) Margherita BONIVER). Era un vero piacere non pagare il canone.....fino al giorno in cui non mi han beccato! :s03: :s03:

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Visitatore luciano pietri

E' evoluto in bene, sicuramente Mauro, è evoluto in bene ma a mio avviso la cosa importante è un'altra: l'importante è avercelo iil cervello e usarlo da persone adulte , nel rispetto del prossimo e dei valori che abbiamo nel DNA.

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A nome di tutti voglio scusarmi col Direttore per non aver tenuto di conto della sua richiesta di no flame in questo topic.

Marco scusami e scusaci...ma non ci può farci offendere la mamma e non reagire. E' troppo forte quest'articolo per non esprimere anche con parole dure quello che alberga dentro di noi.

 

W LA MARINA, W I SOMMERGIBILI, W L'ITALIA!

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Visitatore UPS2
A nome di tutti voglio scusarmi col Direttore per non aver tenuto di conto della sua richiesta di no flame in questo topic.

W LA MARINA, W I SOMMERGIBILI, W L'ITALIA!

 

Caro Moreno, nella tua inattacabile integrità morale sei persino "tenero", concedimelo.

 

Credo che Totiano abbia ben compreso gli interventi di questo topic, dove tutti hanno espresso il loro pensiero e il proprio punto di vista, anche divergenti (o non coincidenti, vedete voi!), ma mai senza mancare di rispetto a chicchesia, cosa che al signore questione proprio non è riuscita.

Pertanto non credo che di flame si tratti, ma di civilissimo scambio di idee ed opinioni tra Persone capaci di intendere e volere, consapevoli e raziocinanti; ognuna con il suo modo di vedere e sentire, senza intenzione alcuna di prevaricare il pensiero dell'altro... Chi vorrà potra pescare a piene mani da questo bell'esercizio di Libertà dialettica.

Grazie a Voi tutti.

Michele II

Modificato da UPS2
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A nome di tutti voglio scusarmi col Direttore per non aver tenuto di conto della sua richiesta di no flame in questo topic.

Marco scusami e scusaci...ma non ci può farci offendere la mamma e non reagire. E' troppo forte quest'articolo per non esprimere anche con parole dure quello che alberga dentro di noi.

 

W LA MARINA, W I SOMMERGIBILI, W L'ITALIA!

 

fossero tutte così, le flame....

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tralascio, senza polemiche, su quello che scrive il prof. universitario, il problema è che il suo comportamento e modo di pensare, CONDIZIONA la mente di tanti giovani che sono affidati a lui e che in futuro saranno la nostra classe dirigente. Certo, dipende molto dall'ambiente familiare in cui uno vive ma la frequentazione di persone che la pensano in quel modo possono essere deleteri. Io a suo tempo ho vigilato e per ora il frutto è maturato bene. Voi che avete figli più giovani del mio sorvegliate, e lasciate sparse per casa, pillole di saggezza.

ad majora

xtgold

:s06: :s05: :s67:

 

P.S. e comunque condivido in pieno Erich Topp U-552

Modificato da xtgold
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No Moreno, non c’è nessuna accensione di polveri. E non perché lo dice il Direttore, ma per l’evidente tasso di civiltà che questa compagnia è in grado di esprimere.

Casomai l’unica voce fuori dal coro è la mia. Se lo é…

Io non credo che lo sia, e, se posso permettermi, mi pare che non lo crediate neanche voi (vi ringrazio tutti, anche se non vi nomino).

Io mi limito a chiedere tolleranza e dialogo. Non tanto a voi, che tollerando me dimostrate di averne a ufo.

La chiedo a me stesso, che ogni mattina faccio il mio privatissimo alzabandiera con tanto di tromba e un pezzo di stoffa che sale con scritto sopra “tolleranza”. E lo ricordo (come tutti quelli che hanno doppiato la boa di mezza regata, e maldestramente pensano di averne acquisito il diritto) a qualche povero cristo che ha l’educazione di non mandarmi istantaneamente al diavolo.

Tolleranza non è ovviamente pazienza e comprensione. E’ soprattutto capacità di porre sul tavolo le proprie tesi, e capacità di cercare la sintesi con quelle altrui. Con l’unico limite dei fondamentali che si ritengono intangibili (che non hanno però nemmeno loro confini che siano per definizione immutabili) e che legittimano alla indignazione ed alla difesa più strenua. Ma sempre e solo dopo “averci provato”.

Dalla categoria dei professori non esigo più di quello che mi piacerebbe avesse qualsiasi passante. Se quello poi è lo stile di scrittura, é giusto avere umana comprensione per il presumibile tasso salino della cucuzza.

Dai pacifisti invece, delle cui ansie condivido molto, e dallo spirito critico dei quali non mi sento distante, mi separa un fossato incolmabile. Ed è la loro mancanza di pietà per i morti di tutte le guerre, che mi pare sconfini spesso in una infastidita indifferenza.

Quasi che a morire quelli lo abbiano fatto apposta, per dare un pretesto di commemorazione e di legittimazione ai guerrafondai.

Quasi che il lavoro per limitare al massimo la guerra sia un elegante modo di impiegare gli après midi delle dame di buona famiglia, e non il debito di pietà di tutti noi e il risarcimento che a gran voce reclama chi è morto e sarebbe stato giusto che vivesse.

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Visitatore UPS2
Casomai l’unica voce fuori dal coro è la mia. Se lo é…

 

... Sai bene che non sei fuori dal coro, al limite è un coro un po' più ristretto!

 

Dai pacifisti invece, delle cui ansie condivido molto, e dallo spirito critico dei quali non mi sento distante, mi separa un fossato incolmabile. Ed è la loro mancanza di pietà per i morti di tutte le guerre, che mi pare sconfini spesso in una infastidita indifferenza.

Quasi che a morire quelli lo abbiano fatto apposta, per dare un pretesto di commemorazione e di legittimazione ai guerrafondai.

Quasi che il lavoro per limitare al massimo la guerra sia un elegante modo di impiegare gli après midi delle dame di buona famiglia, e non il debito di pietà di tutti noi e il risarcimento che a gran voce reclama chi è morto e sarebbe stato giusto che vivesse.

 

Ed ecco subito una dimostrazione...

 

Sempre grazie, Michele

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Visitatore ERICH TOPP U-552
No Moreno, non c'è nessuna accensione di polveri. E non perché lo dice il Direttore, ma per l'evidente tasso di civiltà che questa compagnia è in grado di esprimere.

Casomai l'unica voce fuori dal coro è la mia. Se lo é…

Io non credo che lo sia, e, se posso permettermi, mi pare che non lo crediate neanche voi (vi ringrazio tutti, anche se non vi nomino).

Io mi limito a chiedere tolleranza e dialogo.

Dai pacifisti invece, delle cui ansie condivido molto, e dallo spirito critico dei quali non mi sento distante, mi separa un fossato incolmabile.

Quasi che il lavoro per limitare al massimo la guerra sia un elegante modo di impiegare gli après midi delle dame di buona famiglia, e non il debito di pietà di tutti noi e il risarcimento che a gran voce reclama chi è morto e sarebbe stato giusto che vivesse.

 

 

Michele,permettimi di poter aggiungere ancora qualche pensiero....

 

Come tu hai giustamente scritto,penso di poter dire con orgoglio che nonostante il "Dir" avesse esplicitamente richiesto "no flame",tutti e indistintamente siamo stati capaci di un ulteriore "saggio" di grande civiltà....nei confronti di Totiano,ma soprattutto nei confronti di ogni nostro pensiero esternato su queste pagine,dimostrando per l'ennesima volta che possiamo sentirci più che degni di far parte di questa comunità....uniti non prevalentemente per i pensieri,quanto per il grande senso di rispetto e stima che proviamo l'uno per gli altri !!

 

Tu non sei una voce fuori dal coro....tu esterni un tuo pensiero,che se anche può essere diverso dal mio,sicuramente mi da modo di riflettere ulteriormente....e di questo te ne sono grato !! :s20:

 

Tollerare,credo che alla fine lo si faccia tutti....chi più,chi meno....poi ovviamente ci sono dei limiti che variano da persona a persona.

Io penso che qui nessuno sia guerrafondaio,anzi sono convinto che tutti e indistintamente siano contrari alle guerre....con un unica differenza rispetto a tanti altri....la nostra "riservatezza" non ci porta a manifestare per le piazze il nostro pensiero....lo condividiamo con altre persone come facciamo qui nel forum....in modo "sottile"....senza slogan....senza bandiere !!....penso che nessuno di noi voglia mai una guerra....penso che proprio la nostra passione di navi e battaglie,ci educhi ancor di più per dire "no alla guerra !"....perchè grazie alle nostre discussioni,alle nostre letture private e alle nostre ricerche,sicuramente riusciamo a farci un quadro meglio definito dell'orrore che comporta un conflitto.

 

La differenza tra noi "pacifisti" e quelle orde di "pacifinti",è nel rispetto di coloro che non ci sono più....è usare la propria sensibilità interiore per capire che andare a distendere uno striscione con scritto "10-100-1000...." (e il resto non lo aggiungo,perchè mi viene il magone solo al pensiero !) è la più grande sconfitta per l'intelletto umano....è il modo peggiore per mancare di rispetto nei confronti di chi non è più tra noi....e oltre a tutto,senza poterli dare "diritto di replica" !! :s06:

 

 

:s67: Mau

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Visitatore luciano pietri

Ma si ragazzi,

abbiamo ampiamente dibattuto su questo argomento, siamo sicuramente convinti di aver esternato i nostri sentimenti e il rispetto che noi portiamo agli altri, direi che rimane una sola cosa da fare: ritorare in banchina, ormeggiare e andare a scolarci qualche boccia d Spalletti.

Godiamoci quel nettare con la consapevolezza di essere nel giusto. E chi non beve con noi.......beva da solo!!!!

Luciano

Modificato da luciano pietri
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.... ma ognuno di noi (credo) ha anche il dovere di riconoscere gli eccessi, ridimensionandoli.

 

con queste parole ho iniziato il topic e, caro Marat, puoi notare che non sei andato OT ma hai saputo entrare nel problema prospettando civilmente le tue idee.

 

posso non concordare su alcune cose (ad esempio sui professori, che hanno il dovere di mantenere quantomeno le distanze da certi eccessi, come io ho il dovere di combattere quando è richiesto), ma quanto è più facile trovare dei punti di contatto e delle soluzioni quando non si urla o si ergono barricate...

 

quanto è più civile confrontarsi su un simile piano piuttosto che vedere persone, magari presunti amici, che ti assalgono salvo poi chiedere scusa perchè "sai, sono fatto così"... ma adesso sono io a dover chiedere scusa perchè temo di essere andato un po OT

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Davvero difficile resistere allo spirito polemico di fronte all'astio manifestato dal professore, che ha scritto a Il Tirreno e che ha il ruolo e gli obblighi di servitore della Nazione tutta. Vorrei davvero che il nostro Paese fosse capace della stessa civiltà e capacità di dialogo con cui qui a Betasom si è affrontato l'argomento. Siamo ancora troppo dolorosamente divisi, ancora troppo odio mentre vorrei un Paese magari anche appassionato ma pacificato.

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La gente non pensa alla stessa maniera. Quel professore ha diritto di pensare e scrivere quello che vuole. Anche di pubblicarlo!

Sarebbe grave il contrario!!! Il rispetto delle opinioni altrui è, giustamente, dovuto. Quel professore ha scritto quel che ha scritto perchè non sa nulla di ciò che avrebbe la pretesa di giudicare. La guerra non la celebra nessuno. Ma ci sono uomini che, ancora oggi, fanno il loro dovere per fermarla ,a differenza di altri che, in nome della pace, incendiano e rompono vetrine.

La Marina , i suoi riti, i suoi miti e i suoi caduti non sono cosa morta e sepolta. Si può non approvare, ma il rispetto deve esserci sempre. Professore, dorma tranquillo!! C'è gente che, dopo aver letto la preghiera, veglia in armi sul mare, anche per lei e le sue opinioni! :s05:

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La gente non pensa alla stessa maniera. Quel professore ha diritto di pensare e scrivere quello che vuole. Anche di pubblicarlo!

Sarebbe grave il contrario!!! Il rispetto delle opinioni altrui è, giustamente, dovuto. Quel professore ha scritto quel che ha scritto perchè non sa nulla di ciò che avrebbe la pretesa di giudicare. La guerra non la celebra nessuno. Ma ci sono uomini che, ancora oggi, fanno il loro dovere per fermarla ,a differenza di altri che, in nome della pace, incendiano e rompono vetrine.

La Marina , i suoi riti, i suoi miti e i suoi caduti non sono cosa morta e sepolta. Si può non approvare, ma il rispetto deve esserci sempre. Professore, dorma tranquillo!! C'è gente che, dopo aver letto la preghiera, veglia in armi sul mare, anche per lei e le sue opinioni! :s05:

 

 

BRAVO!

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Visitatore luciano pietri

Mi ero riproposto di non intervenire più in questo topic, abbiamo dimostrato tutto quindi inutile insistere, però l'evoluzione degli eventi mi impone di ritornare sui miei intendimenti.

Stamani infatti, a pag. 10 dell'edizione odierna de " Il Tirreno" viene pubblicata una lettera, del sig. Sauro Toffi, dal titolo" Se non incoraggia che inno è?" e che riporto integralmente

 

Se non incoraggia che inno è?

Rispondo al professor Marco Grondona dell'Università di Pisa ( " Il Tirreno" del 18 Luglio) che grida "aiuto" perchè ha ascoltato l'" Inno del Sommergibilista".

Anche senza conoscere la storia e gli inni, militari e non, il prof dovrebbe sapere che tutti gli inni sono esaltazione e incoraggiamento, dovunque e con qualsivoglia governo.

Nazario Sauro era sommergibilista e fascista?

Quando questi marinai scendono negli abissi non sanno quando e se riemergeranno: di qui il canto esorcizzante.

Gli inni sono retorica e patriotismo, dolore e gioia e non nascono per sudditanza di capi e capetti.

Cosa direbbe il prof Grandona ascoltando il dolore e la gloria dello straziante canto della Legione Straniera?

E cosa dice del nostro inno nazionale " Fratelli d'Italia" in cui la Vittoria è schiava di Roma ( fascista?) e l'Italia indossa l'elmo di Scipio per andare a conquistare l'Africa?

Becero non è il militarismo ma chi irride o insulta coloro che per amore di Patria o di se stesso sfidano " Monna Morte ": senza esaltazione è, caro prof, o che altro?.

 

 

 

Scusate ma a me fa bene , mi sento meno "solo".

Modificato da luciano pietri
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Ho seguito con interesse il dibattito e vorrei aggiungere il mio modesto contributo: credo sia opportuno, nei casi come quello in esame, cercare di distinguere la buona dalla malafede; se mi definisco pacifista e poi la mia azione pratica, verbale, scritta, "insegnata" è sempre rivolta contro qualcosa o qualcuno (sempre gli stessi per giunta!) Se anzichè cercare di comprendere ragioni, stati d'animo, paure e ragionevoli interessi di tutti e le mie "analisi" sono spesso frutto di pregiudizio ideologico e sono espresse con toni sprezzanti, irriguardosi, intolleranti, saccenti, se sopratutto i miei "anatemi" colpisconono costantemente, puntualmente, quasi esclusivamente la sfera militare, quasi fosse un modo alieno, imposto in qualche modo a quello "normale", allora vuol dire che IO SONO IN GUERRA! Vuol dire che sto cercando di danneggiare, minare, sminuire il potenziale difensivo, economico e sopratutto umano, storico, identitario di un NEMICO! E lo faccio in modo subdolo, ingannevole; lo faccio carpendo la buona fede, i nobili sentimenti di alcuni e usando l' umana paura di molti.

Sarei come si è detto un "PACIFINTO" sarei cioè volto a distruggere e non già a migliorare, correggere l'esistente.

Forse certa gente non si è accorta che la guerra (solo fredda per fortuna) è finita? Oppure lo ha capito ma livorosamente si illude di poterla riprendere?

Che fare? Come diceva Lenin. Invocare o auspicare campagne censorie? Creare un clima da inquisizione? Esaltare oltre misura la Patria la propria Storia, la terra e il sangue? Dichiarare in pericolo la democrazia e i principi illuministici e sociali in cui crediamo fino a sopprimerli per salvarli? No certo! Non saremmo più noi! Credo però che si debba sempre rispondere alle sparate di certi "professori",come ha fatto la ricordata Signora, rispondere in modo pacato, motivato, ragionevole se è il caso anche umoristico ma rispondere. Questi signori devono capire che non sono di fronte ad una platea "bovina" ma che hanno e sempre più avranno a che fare con gente "normale", capace di usare la propria testa, gente che nelle diversità di vedute e di sentimenti si rispetta e si stima, come noi siamo o almeno cerchiamo di essere!

Giuseppe Sanna. :s02:

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Metto al corrente i comandanti, che il Professor Grondona a cui avevo inviato email a titolo privato mi ha risposto.

Pur rimanendo entrambi su posizioni non coincidenti, è già positico che mi abbia voluto instaurare un dialogo.

Ho provveduto a controbattere nuovamente alle tese da lui presentate.

 

Ovviamente non posso divulgare il testo in quanto corrispondenza tra privati.

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Metto al corrente i comandanti, che il Professor Grondona a cui avevo inviato email a titolo privato mi ha risposto.

Pur rimanendo entrambi su posizioni non coincidenti, è già positivo che mi abbia voluto instaurare un dialogo.

Ho provveduto a controbattere nuovamente alle tese da lui presentate.

 

 

......... e ti credo, gli saranno fischiate le orecchie............ spero "ritari" le sue considerazioni.

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Visitatore UPS2

Che sia disponibile al dialogo migliora, anche se di non moltissimo, la sua posizione.

Credo che nessuno pretenda di cambiargli le opinioni, ma sarebbe un bel gesto da parte sua ammettere non già di avere delle opinioni, ma di aver mancato di rispetto a qualcosa / qualcuno che è anche suo.

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ammettere non già di avere delle opinioni, ma di aver mancato di rispetto a qualcosa / qualcuno che è anche suo.

 

Qualcosa che è anche suo come la bandiera nazionale, Michele ?

Non voglio giocarmi in una botta sola l'intero capitale della nomea di equilibrio della quale immeritatamente fruisco.

E non voglio nemmeno buttare benzina su un fuoco che non si é mai acceso (del resto, non c'è proprio nessun pericolo: nessuno fra di noi ha certo benevolenza verso certe sparate da postribolo).

Tuttavia ricordati, Michele, che un paese in cui si ritiene indispensabile gabellare per simpatiche goliardate dei comizi in cui viene diffusa l'esortazione a usare la bandiera nazionale come accessorio igienico-sanitario (e si ritiene indispensabile per timore che le reazioni del popolo degli utilizzatori di quei rotoloni tricolori possano essere -povere anime- innocentemente esagitate) quello é un paese con la febbre molto alta.

Cosa c'entra con l'inno dei sommergibilisti ? C'entra perdio, c'entra nella misura in cui quella bandiera é la bandiera di un intero popolo: dei sommergibilisti, dei finanzieri, delle truppe cammellate, dei professori, dei bidelli, degli onesti, dei furbi e pure degli infami.

Non rispondetemi, per favore, mi basta l'aceto di cui mi sono preso da solo. Anzi, se volete, cancellate pure quest'intervento.

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Arrivo tardi, ma anch'io vorrei dire la mia.

Non prima d'avere ricordato due definizioni parallele della democrazia, che se per un verso è il peggiore dei sistemi (eccettuati tutti gli altri), per l'altro è quella cosa che consente a chiunque di salire su di uno sgabello e violare impunemente la grammatica (Guareschi). Al pensiero di Giovannino, datato 1946 e quindi non ancora fondato su una compiuta esperienza pratica, va aggiunta una chiosa: essa consente anche d'insultare il buon senso e il buon gusto, e lo si vede ripetutamente. Ma tant'è.

 

Non mi scandalizzo peraltro del fatto che tali affermazioni provengano da un professore, e quindi da un "educatore". Fresco, se sei anni son pochi, di studi universitari, debbo dire che non v'è certo da attendersi di trovare all'Università degli educatori, nel senso letterale del termine. Il rispetto delle virtù civiche è ahimè ben distante dai bollettini di facoltà.

Poi può capitare che un professore (o persino un assistente) possa instillare sani principi al di là della materia d'insegnamento. Io ho avuto l'onore di seguire le lezioni di Livio Paladin, già Presidente della Corte Costituzionale. Un signore d'altri tempi, che avrebbe trasmesso pacatezza e buon senso anche se avesse insegnato fisica nucleare o cardiologia. Viceversa ci sono docenti di Filosofia Morale (!) o di Etica dello Stato (!!!) che te li raccomando.

Il tutto per dire che può addirittura capitare, scendendo al caso del Nostro, che un valoroso docente di Storia della Musica dell'Ottocento e Novecento, di Forme di Poesia Musicale e Drammaturgia Musicale possa trasmettere ottimi princìpi. Può capitare, dicevo.

 

Epperò a ripensarci la cosa triste della faccenda è proprio che il Nostro è un musicologo. Lasciamo stare il povero direttore del Tirreno, che nella ingiustamente tralasciata replica si lancia in ambigue ricostruzioni. Se uno crede che le Valchirie fossero un inno delle SS, che ci si può fare? Probabilmente intendeva inconsciamente riferirsi alla encomiabile battuta di Allen ("Quando sento Wagner mi viene voglia di invadere la Polonia").

Invece il professore è un musicologo. E ne sa, capperi, sul ruolo della musica dei due secoli scorsi. Non mi verrà allora a dire che sono attuali e al passo coi tempi i versi dei librettisti ottocenteschi. Eppure, chissà perchè, ancora ci commuovono. Per restare sulla lirica nazional-popolare, Va' pensiero o L'amore ond'ardo hanno una grandiosa potenza evocativa, pur essendo scritti - diciamolo - in un italiano che manco allora si parlava in piazza. Come mai? Perchè sono testi adatti allo scopo, siano essi scritti per descrivere un esercito pronto alla battaglia o una cortigiana parigina che schiatta di tisi.

Così è per la musica militare, il cui ruolo nella cultura musicale italiana è evidentemente ignoto all'illustre cattedratico.

 

Il quale, giungendo ai temi posti da Marat, ha certamente il diritto di inorridire udendo la Preghiera del Marinaio o l'Inno dei sommergibilisti. Poi però, essendo persona colta, ammodo e civile - come sicuramente è - dovrebbe appunto fermarsi un attimo a riflettere per contestualizzare, prima di prendere carta e penna buttando tutto gratuitamente in politica (si noti la fine della lettera)

 

A contrariis, e sottoscrivo appieno Marat, è sempre doveroso porsi nei panni dell'altro, specie se distante dal nostro sentire. Per molti di noi l'ambiente militare è il "nostro" mondo, anche se vestiamo in borghese, e ragioniamo con precisi schemi mentali. Per cui se notiamo l'assenza del jack a prora (più che giustamente) ci imbufaliamo, come fa Moreno. [A un recente raduno d'arma, all'inizio della sfilata, il sottoscritto - in divisa - si è trovato con una mamma con passeggino che pretendeva di sfilare dietro ai labari, giacchè la retorica d'oggi vuole così. Ho dovuto andare dall'organizzatore a dirgli: vogliamo perdere quel poco di dignità militare che ci resta? O fuori lei, o me ne vado io].

D'altra parte il mondo militare è chiuso, fatto di regole, tradizioni, significati d'importanza capitale per chi ne fa parte quanto astruso per gli estranei. Per non parlare della Marina. Sguazzando in un ambiente alpino, io e quel complesso di norme che potrebbe definirsi etica navale veniamo visti come marziani. E' il bello della diversità. L'importante è sapere comunicare bene, e se non l'hanno fatto gli organizzatori di quel concerto, meglio non poteva farlo la nipote di Longobardo.

 

Da ultimo, ancora riprendendo Marat. Sacrosanto il riferimento a Lussu. Caso strano, alcune della pagine più belle e strazianti sulla prima guerra le scrissero due accesi interventisti, che combatterono sulle stesse montagne, quello che vedo di fronte a me ogni mattina: Lussu, appunto, e Paolo Monelli. Bisogna leggerlo, Lussu, senza guardare l'ingiusto film (Uomini contro) che ne trassero, per comprendere l'orrore infinito della guerra, e la stupidità di certi ordini. Ma noi sappiamo che quello che ciò che spingeva (e spinge) i militari ad "andare avanti", a combattere contro un nemico che tale non è, che non si odia, non è la vuota retorica ma il senso del dovere; un concetto - mi rendo conto - ben difficile da descrivere. Io posso solo dire, con la mia modestissima e insignificante esperienza, che dopo qualche alzabandiera nel piazzale di Livorno ho compreso dove hanno tratto la forza - e direi il candore - uomini come Todaro e Fecia di Cossato.

E infine, l'avrò citato sin troppe volte, ma capita a fagiolo quel che mi disse l'uomo più buono e mite che abbia conosciuto, Gigi Ferraro. Testuale:

"La guerra è la cosa più stupida che l'uomo possa fare. Ma se va fatta, si deve farla bene". Vale a dire: con dignità e senza odio. Stavo per dire all'italiana.

Modificato da GM Andrea
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