Vai al contenuto

La Moglie Del Navigante


Visitatore Marcuzzo

Messaggi raccomandati

Visitatore Marcuzzo

Il Signore era intento a creare un esemplare di moglie del navigante. Erano sei giorni che faceva straordinari attorno a quest’opera quando

un Angelo Gli si avvicino e Gli disse “Signore, mi sembri in difficoltà con questo lavoro. Cosa c’è che non va?”

Il Signore rispose: “Hai visto l’ordinazione? Non si tratta di fare una moglie qualsiasi. E’ stata richiesta una moglie di navigante: qualcosa di veramente eccezionale. Essa deve essere del tutto indipendente, saper fare da madre e da padre nello stesso tempo, destreggiarsi in ogni emergenza senza l’aiuto di un manuale, affrontare senza scomporsi una gravidanza come una influenza; deve avere sei paia di braccia”.

”Sei paia di braccia? Impossibile” disse l’angelo scuotendo il capo. “Non preoccuparti – continuo il Signore – farò altre mogli di marittimi che le

saranno di aiuto e cli incoraggiamento; le darò un cuore grande senza uguali, capace di inorgoglirsi dei successi del marito, di dire "Comprendo” anche quando non riesce a farlo e “Ti voglio bene” anche nelle situazioni più disarmanti; un cuore forte, per reggere al dolore del distacco e della separazione e per resistere alla stanchezza e al superlavoro”.

L’angelo girò attorno all’esemplare di moglie del marittimo, la guardo da vicino e disse: “E’ bella ma e troppo fragile”. “Può sembrare fragile

– replicò il Signore – ma in realtà e forte come un leone ed ha una resistenza incredibile”. L’angelo si chinò sulla donna e noto qualcosa sulle

sue guance: "qualcosa non va in questo modello; sul volto c’è un’incrinatura”. Il Signore si mostrò risentito per la poca fiducia da parte dell’angelo: “Ciò che tu vedi non e un’incrinatura; sono lacrime”. “Lacrime! E per quale motivo?” chiese l’angelo. “Sono lacrime – rispose il Signore – di gioia., tristezza, dolore, delusione, solitudine, orgoglio e dedizione ai valori in cui lei ed il marito credono”. “Sei un genio, Signore!” esclamo l’angelo. Il Signore lo guardò imbarazzato e soggiunse: “Ma non le ho messe io quelle lacrime”.

 

(da Anchor Magazine e Stella Maris)

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore UPS2

Come preannunciato ho girato il testo in argomento ad un mio amico che naviga, anche se oggi si tratta di "piccolo cabotaggio", e l'effeto è stato quello previsto: apprezzamento e un paio d'occhiate con la consorte che dicevano più di qualsiasi commento... :s15:

Ancora grazie C.te Marcuzzo!

Link al commento
Condividi su altri siti

Visitatore Marcuzzo
Come preannunciato ho girato il testo in argomento ad un mio amico che naviga, anche se oggi si tratta di "piccolo cabotaggio", e l'effeto è stato quello previsto: apprezzamento e un paio d'occhiate con la consorte che dicevano più di qualsiasi commento... :s15:

Ancora grazie C.te Marcuzzo!

 

Felice di avere regalato questa emozione al tuo amico. Magari puoi proporgli di fare un salto qui ogni tanto, un navigante ha sempre esperienza da regalare!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 months later...
  • 3 weeks later...

Bellissima!

 

Pensate che proprio stamattina stavo parlando di questo discorso con una mia collega. Anche se siamo tutte due trentine e nessuna ha sposato un marinaio ... parlando del più e del meno siamo arrivate anche a questo argomento.

Complici due recenti fatti: aver conosciuto il Comandante del Vespucci a Venezia e il mio guestbook.

 

Ieri infatti pensavo al "mio" veliero, che sta rientrando pian piano a La Spezia (cosa ci volete fare, ormai è il mio chiodo fisso!) :s10: e così ho proprio pensato che, dato che hanno fatto una tappa a Bari e una la faranno a Civitavecchia, il rientro si prolunga.

Meglio per chi ama navigare, ma ... è da giugno che sono "a zonzo", forse ci sono anche dei familiari che li aspettano e forse dopo diversi mesi anche loro vorranno rientrare a casa.

E così mi sono proprio pensata: "che coraggio sposare uomini così, che sai che poi stanno via mesi". Sia chiaro, li capisco perfettamente, sicuramente farei anch'io così, è fantastico imbarcarsi ... però appunto devi avere a fianco qualcuno che ti capisce.

Io capirei sicuramente che se quella è la vita che lui vuole, lo devi lasciar fare, altrimenti soffrirei io stessa di averlo trattenuto a terra, ma allo stesso tempo non so se, e non credo che, sarei capace di accettare questa lontanza, pertanto ammiro moltissimo queste donne.

 

Il secondo fatto è il guestbook del mio sito. Sono alcuni giorni che c'è una "discussione" in ballo. C'è una ragazza che vorrebbe sposarsi, ma il suo ragazzo è imbarcato e, lui (lo dice lei però) non può più scendere e chissà quando si sposeranno. Vi tralascio tutti i particolari e il fatto che secondo me si tratti di una scusa, ma questo eventualmente lo appurerà lei.

Così appunto stamattina riflettevo alla luce di questi due avvenimenti che si sono intrecciati in questi ultimi giorni. Stasera poi ho visto questo post e così ... mi è venuto spontaneo dire la mia!

 

La conclusione a cui sono giunta è stata che se ami un navigante devi capire quanto lui ami il mare, devi lasciarlo seguire la sua passione (altrimenti si è infelici in due, lui che non può imbarcarsi e tu che avrai sempre questo rimorso di averlo fatto rinunciare), e allo stesso tempo devi avere la forza per affrontare ogni evenienza quando lui non c'è, è lontano, è irraggiungile, insomma ... bisogna essere donne forti! Mogli intelligenti, preparate e pazienti. Complimenti a queste grandi donne! :s20:

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 months later...
credo che il termine SANTA si addica perfettamente a quelle donne che scelgono di stare tutta la vita a fianco a un Marinaio e riescono anche a mantenere quella promessa

 

Caro Marco, come non quotarti.... leggendo questo post non posso non pensare a mia moglie. Le mie lontananze sono un argomento che affrontiamo spessissimo, sei/sette mesi all'anno fuori casa, con picchi di 8/9 sono duri da sopportare per la famiglia tutta, specie se va avanti da anni. A questo proposito vorrei citare il bellissimo libro del Com.te Norberto Biso, "I vivi, i morti ed i naviganti"(Longanesi, 1996) Egli infatti divide l'umanita' in queste tre categorie (a mio avviso con ragione da vendere), ed e' un libro che va letto se si vuol capire cosa significa essere un navigante. Ora non sono a casa (sic) ma appena torno in Patria vorrei postare la recensione in Biblioteca, per il momento vi lascio un link.

 

Vivi , morti e naviganti.

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,7k
×
×
  • Crea Nuovo...