chimera Inviato 2 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 2 Marzo, 2014 (modificato) Cari Comandanti, due settimane fa, quasi per caso tramite colleghi di lavoro di mia moglie, ho scoperto questa meritoria iniziativa dovuta ad una associazione temporanea d'imprese, denominata "Taranto sotterranea" che riunisce tre cooperative di archeologi e studiosi tarantini. Di seguito la pagina facebook dell'associazione: https://www.facebook.com/pages/Taranto-Sotterranea/455202184608479?fref=ts L'associazione "Taranto sotterranea" è riuscita ad ottenere, in "affidamento temporaneo e sperimentale" dal Comune di Taranto, la gestione di un certo numero di siti archeologici, precedentemente aperti in maniera sporadica, sparsi un po' ovunque nel territorio cittadino. Il progetto prevede, oltre che la loro apertura per tre giorni alla settimana (mercoledì, sabato e domenica dalle 09.00 alle 13.00), anche un interessante percorso di visite guidate che, per l'ammontare dei siti, è stato suddiviso su tre domeniche consecutive a cominciare dalla scorsa domenica 23 febbraio 2014. Ecco la locandina dell'iniziativa: (dalla pagina facebook dell'Associazione Taranto sotterranea) Dunque, venuto a conoscenza di questa bella iniziativa, ho deciso, per curiosità, di partecipare al primo di questi percorsi guidati che ha portato alla visita di ben quattro siti archeologici sotterranei ubicati nella zona orientale della città, la dove, nel periodo ellenistico, sorgeva la necropoli: (parziale riproduzione di una tavola illustrativa del M.Ar.Ta) Più in dettaglio ecco i siti oggetto della visita guidata di domenica scorsa: sono quelli indicati con i numeri 14, 17, 18 e 21: (dalla pagina facebook dell'Associazione Taranto sotterranea) Bene, fatte queste doverose premesse, ecco un piccolo reportage fotografico della visita guidata di domenica scorsa. Tutte le foto postate sono mie. Il percorso è iniziato, alle 10 di mattina, con la visita alla necropoli situata in via Marche, praticamente difronte al Tribunale, tristemente noto per alcuni fatti di cronaca degli anni scorsi. Ecco alcune delle foto migliori tra quelle che ho scattato: Visione d'insieme del sito realizzata con obiettivo fish eye: Particolare di alcune sepolture: Alcune tombe a sarcofago con lastre di copertura piane e a doppio spiovente. La disposizione delle sepolture all'interno della necropoli non era causale ma avveniva in maniera parallela o ortogonale alle strade che percorrevano la necropoli: Particolare di una tomba a camera. Si distinguono bene la scalinata del dromos di accesso ed il Kline o letto funebre: Tomba a doppia camera funeraria. Gli oggetti di corredo funerario disposti nelle due camere sono delle riproduzioni, volutamente non decorate, degli originali che sono esposti presso il Museo Archeologico Nazionale (M.Ar.Ta.) di Taranto: Ricostruzione di una tomba a doppia camera funeraria posizionata sopra l'originale. Anche in questo caso gli oggetti del corredo funebre sono riproduzioni sapientemente disposte dagli archeologi per meglio far comprendere ai visitatori come erano "arredate" le tombe: Per chi volesse saperne di più sul sito archeologico di via Marche ecco la pagina web del MARTA: http://www.museotaranto.it/via_marche.htm Lasciato il sito di via Marche dopo un ora di visita guidata effettuata da un giovane e preparatissimo archeologo dell'Associazione, il gruppo di visitatori, in tutto circa una trentina, si è spostato a piedi verso il primo dei siti sotterranei del percorso: la tomba a quattro camere funerarie di via Polibio. Circa dieci minuti di passeggiata e eccoci arrivati all'ingresso del sito, praticamente nascosto tra due enormi palazzi costruiti nel periodo del boom edilizio tarantino tra gli anni 60 e 70. Difficile da notare per chi, come me, c'è passato davanti decine di volte guidando distrattamente immerso nel traffico veicolare cittadino: Dopo un aver percorso un corridoio lungo e stretto ecco come si mostra ai visitatori il sito: Ecco come si presentava nel IV sec. a.C., secondo una ricostruzione artistica, la tomba all'interno della necropoli. Tutto il complesso delle camere funerarie era interrato. La tomba era però indicata da edicole finemente decorate o colonne posizionate ai lati della strada: (parziale riproduzione di una tavola illustrativa posta all'interno del sito) Ecco un immagine, ottenuta con grandangolo, della porta d'ingresso alla tomba dietro alla quale si scorge una delle colonne poste a sostegno della copertura: Un altro particolare, ottenuto anche in questo caso col grandangolo date le ristrette dimensioni dell'ambiente, di una colonna a lato della quale s'intravede la decorazione colorata originale del muro dietro al quale si apre una delle quattro camere: Ecco, anche in questo caso la pagina web del sito del MARTA: http://www.museotaranto.it/ItiTarantoTombaPolibio.htm Pochi minuti a piedi, ancora storditi dalla bellezza inattesa del sito appena visitato, ed eccoci arrivati all'ingresso della tomba a camera di via Pio XII: La prima sorpresa è la porta in pietra che chiudeva l'ingresso della tomba. Come si vede dalla foto, la porta conserva quasi intatta la bellissima decorazione, che riprende le fattezze di una comune porta di una residenza abitativa, risalente al III sec. a.C.: Scesi alcuni gradini eccoci difronte alla tomba, la cui particolarità è quella di avere, al suo interno, non un singolo kline, bensì due. La foto è stata scattata con il fish eye dati gli spazi particolarmente ristretti del sito: Qui un dettaglio di uno dei due kline sul quale s'intravede ancora la decorazione policroma che caratterizzava tutto l'interno della tomba: Altra piccola camminata (stavolta meno piacevole causa pioggia) ed eccoci giunti all'ultimo sito del percorso odierno: la cripta del Redentore. Questo sito, per la sua particolarità, merita una descrizione storica e archeologica particolareggiata che io, da profano di archeologia, non mi sento di dare. Vi rimando quindi al sito web del della associazione Terra d'Otranto: http://www.fondazioneterradotranto.it/2012/08/31/taranto-la-cripta-del-redentore-2/ Ecco alcune foto dello splendido sito. Ben visibile, in alto a destra, la voragine causata, nel 67, da una benna meccanica e che ne determinò la seconda "riscoperta": Alcuni particolari degli affreschi: Infine, la grotta, limitrofa alla cripta nella quale si trova una sorgente d'acqua, si dice, purissima: Questo è tutto per adesso. Nei prossimi giorni il racconto del percorso odierno presso il MARTA e la Tomba degli atleti. Stay tuned on this freq! Ciao, C. Modificato 3 Marzo, 2014 da chimera Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bezukhov Inviato 2 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 2 Marzo, 2014 Che BELLE immagini e che splendida iniziativa, la prossima volta che mi troverò a Taranto non mancherò di dare un'occhiata nei posti che hai visitato (sempre che capiti nel periodo in cui sono aperti!). Attendo con grande curiosità il prosieguo della tua documentazione Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
STV(CP) * Inviato 2 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 2 Marzo, 2014 Che bel reportage.......... grazie Commander........ Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 3 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 3 Marzo, 2014 Reportage decisamente completo, e percorso interessante. Faccio tuttavia notare che, come da regolamento,https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=37626&p=377426, la sezione Atlante in Betasom dovrebbe essere limitata a luoghi di interesse navale e militare; questo, ovviamente, per rimanere in linea col tema del forum; dati i molteplici interessi dei nostri aderenti e la loro passione turistico-viaggiatoria, occorre cercare di circoscrivere i "confini" del nostro Atlante Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
chimera Inviato 3 Marzo, 2014 Autore Segnala Share Inviato 3 Marzo, 2014 (modificato) Mi cospargo il capo di cenere. Non avevo letto il regolamento, che va assolutamente rispettato. A mia parziale giustificazione posso dire che prima di pubblicare avevo solo dato un'occhiata agli altri thread, alcuni dei quali (pochi invero) mi sembravano poco o per niente a carattere navale. Proseguirò su facebook. Ciao, C. Modificato 3 Marzo, 2014 da chimera Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 3 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 3 Marzo, 2014 (modificato) Anche a me questo post è piaciuto molto: da appassionato di storia e arte bizantina ho apprezzato parecchio - in particolare - le immagini della "Cripta del Redentore". Per rispondere all'appunto di Malaparte, è vero - da un lato - che l' "Atlante di Viaggi" deve essere maggiormente dedicato "a musei e luoghi della memoria navale e militare" (cit.). Tuttavia, a mio avviso, la funzione "didattica" dell' "Atlante" dovrebbe anche portare chi programma un eventuale viaggio a allargare il suo raggio d'azione a mete culturali di tipologia anche diversa, visitabili nella stessa zona di una base navale, di un museo militare o di un campo di battaglia. Nella fattispecie, immagino che chi - come ad esempio il sottoscritto - abita a 1.000 km di distanza da Taranto, una volta recatosi nella "città dei due mari" e visitati (ove possibile) tutti i luoghi di interesse navale, disponga ancora di tempo per beneficiare di ulteriori valenze culturali derivanti da un viaggio in Puglia, e i tesori d'arte di Taranto e dintorni sono tra i meno conosciuti dell'intera regione E' chiaro che l' "Atlante" non deve trasformarsi in una sezione di Betasom avulsa dalle finalità del resto del forum, ma - nell'ambito che ho cercato di evidenziare - a mio avviso un post come quello del com.te Chimera accresce con notevoli conoscenze e un indubbio "valore aggiunto" l'opera di chi si volesse accingere a visitare la Base navale di Taranto, il ponte girevole e il Monumento al Marinaio. Se poi il com.te Chimera vorrà proseguire solo su Facebook, lo seguirò in quella sede. Modificato 3 Marzo, 2014 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 3 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 3 Marzo, 2014 Grazie Claudio, belle foto! Talvolta mi capita di andare ad Ancona per lavoro, parallelo alla linea di costa alle spalle del porto c'è una sorta di percorso archeologico, niente di bello e "profondo" se paragonato alla tua gita ma non so perchè mi è venuto in mente.. Ti prego di continuare anche qui, non ho feisbuc. Concordo con Alagi, trovo che l'interessante report di Chimera possa senza dubbio integrarsi nella sezione Atlante di viaggi. Anzi, trovo che sia molto più in tema il suo thread rispetto ai molti link navali e militari che vengono inseriti nel thread "musei visti da Betasom", che dovrebbe essere composto solo da discussioni in cui un utente ha visitato qualcosa e ne propone immagini e impressioni.. volendo essere pignoli ( ). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimiliano Naressi * Inviato 3 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 3 Marzo, 2014 Proprio un bel viaggio nello spazio e nel tempo. Complimenti a Taranto per come ha sistemato e valorizzato il suo passato. P.S. Sistemare anche così Pompei ? (o almeno una parte) Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nichelio Inviato 3 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 3 Marzo, 2014 Al di la dei luoghi già ampliamente lodati è bella l'iniziativa delle tre cooperative di archeologi e studiosi tarantini. Sono persone che si rimboccano le maniche e si fanno venire idee ed inizative. Forse non guadagnano nulla se non il piacere di fare una cosa utile per la collettività e ricevere il nostro plauso. Per questo è un bene dare loro uno spazio ed una visibilità ove possibile. Ciao, Nichelio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Regia Marina * Inviato 4 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 4 Marzo, 2014 Ottime foto e bellissima testimonianza. Una curiosità, l'affluenza come era? la gente ha risposto a questa iniziativa oppure è passata inosservata ai più? Dalle foto sembra ci sia una buona affluenza. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato 4 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 4 Marzo, 2014 Veramente una bella iniziativa.. Complimenti ai beni culturali e a tutte le associazioni coinvolte nell'operazione e pensare che il sito di via Marche è a due passi da casa mia... Grazie Chimera per la splendida segnalazione... :smiley19: (mi viene voglia di farmi un giretto da quelle parti). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
chimera Inviato 4 Marzo, 2014 Autore Segnala Share Inviato 4 Marzo, 2014 (modificato) Cari comandanti, son contento che il report vi sia piaciuto. Avendo ottenuto il placet della moderatrice, prometto il seguito a breve. Ciao, C. @navy60: ti aspetto..... Modificato 4 Marzo, 2014 da chimera Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 4 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 4 Marzo, 2014 (modificato) . Avendo ottenuto il placet della moderatrice, Claudio... Noi un po' ci conosciamo: magari "quelli lì fuori" no... e siccome un po' mi conosci, diovresti sapere che sono dimooolto permalosa...non scherzare col fuoco... hai presente "Calafuria" usato non come termine geografico delle tue parti, ma come "attributo del soggetto"???? Comunque sì, confermo: PLACET ET IMPRIMATUR. Modificato 4 Marzo, 2014 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
chimera Inviato 9 Marzo, 2014 Autore Segnala Share Inviato 9 Marzo, 2014 (modificato) Bene, eccoci al report sul secondo dei tre percorsi di archeologia urbana proposti dall'associazione Taranto sotterranea. Stavolta la visita guidata tocca i tesori contenuti nella zona della città chiamata Borgo Umbertino. Si comincia con la visita guidata al M.Ar.Ta, Museo Nazionale Archeologico di Taranto. Dopo una lunga chiusura per ristrutturazione, protrattasi dal 2000 al 2007, il Museo ha riaperto gradualmente i battenti al pubblico, aggiungendo pian piano nuovi bellissimi spazi espositivi a quelli già fruibili man mano che ne viene completato il nuovo allestimento. Le ultime sale inaugurate, nel dicembre del 2013, sono dedicate alle nuove acquisizioni e alla storia del museo. Storia che trovate sintetizzata a questo link: http://www.museotaranto.org/web/index.php?area=2&page=0&id=0&lng=it Nella foto (mia) il chiostro del convento di S. Pasquale o degli Alcantarini, struttura successivamente ampliata ed ingrandita in più riprese, all'interno della quale è allestito il museo. Sarebbe impossibile raccontare di tutti i tesori esposti al Marta, pertanto, per darvi un idea generale, vi rimando al sito web del museo che integrerò con alcune "chicche" di cui non si può non parlare: http://www.museotaranto.org/web/index.php?area=4&page=0&id=0&lng=it Veniamo, dunque, a qualche segnalazione particolare. Incomincio con questo bellissimo vaso a cratere decorato con figure rosse: (foto: http://www.artribune.com) Ebbene, questo capolavoro di arte a pula raffigurante le gesta di Anfiarao, è rientrato in Italia dal Museo di Cleveland, insieme a altri stupendi reperti adesso esposti al Marta, a seguito degli accordi stipulati tra il Governo Italiano e vari musei esteri, che avevano acquistato in passato questi beni da canali non ufficiali. Un successo che fa ben sperare….. Questa, invece, è copia marmorea in dimensioni ridotte dell'Eracle seduto, colossale statua bronzea realizzata nientemeno che dal grande Lisippo su commissione della città di Taras alla fine del IV secolo a.C. La statua dell'Eracle seduto era collocata nell'Acropoli della città, l'attuale città vecchia e fu razziata quale bottino di guerra da Quinto Fabio Massimo nel 209 a.C. La gigantesca statua bronzea originale non esiste più, s'ipotizza sia stata fusa dai romani per farne monete, ma all'ingresso del Marta troneggia una riproduzione in legno dipinto della testa dell'Eracle in dimensioni originali. Si tratta del "benvenuto" ai turisti del Marta a seguito della ristrutturazione. (foto: http://www.artribune.com) E veniamo, adesso, alla collezione più spettacolare tra tutte quelle custodite al Marta: gli ori di Taranto. Si tratta di una collezione di centinaia di splendidi monili di arte orafa del periodo ellenistico rinvenuti all'interno delle tombe della necropoli dell'antica Taranto. Le foto che seguono, tratte dal volume ORI del Museo Nazionale archeologico di Taranto di Amelia D'Amicis e Laura Masiello (Scorpione editrice, Taranto, 2007) sono solo un piccolissimo "assaggio" di quanto custodisce il Marta: Orecchino a navicella con pendenti (seconda metà del IV sec. a.C.) Collana a nastro costituita da sei catene a maglia doppia unite insieme (prima metà del III sec. a.C.) Pendente in oro e cristallo di rocca (seconda metà del IV sec. a.C.) Nucifrangibulum (schiaccianoci) in bronzo e lamina aurea Una selezione di ottanta tra i più bei pezzi della collezione degli ori di Taranto è stata esposta, insieme alla collezione "vintage" di Bulgari, presso il padiglione italiano dell'expo 2010 di Shangai. L'esposizione ha avuto l'afflusso record di 6 milioni (dico: 6.000.000!) di visitatori in cinque mesi: http://www.expo2010italia.gov.it/ita/taranto-it Usciti dal Marta, un breve trasferimento a piedi, ed è la volta della visita alla tomba cosiddetta "degli Atleti", una delle poche tombe a camera di età arcaica pervenuteci. Ecco il link alla pagina web del Marta con l'illustrazione multimediale del sito: http://www.museotaranto.it/via_crispi.htm Queste, invece, sono le mie foto, scattate con grandangolo e fish eye: La tomba "degli atleti" non deve essere confusa con la tomba "dell'atleta di Taranto". La storia di quest'ultima è davvero interessante tanto che è stata raccontata in un documentario recentemente andato in onda e che, grazie a yuotube.com, vi propongo: Una copia del sarcofago e dello scheletro dell'atleta di Taranto nonché il suo originale, bellissimo, corredo funebre, hanno costituito il nucleo centrale dell'esposizione dal titolo: “Games and Athletes in the Ancient World”, organizzata a Pechino in occasione delle scorse olimpiadi. http://www.adnkronos.com/IGN/Altro/?id=1.0.2391860915 Beh, direi che per stasera è davvero tutto c.ti. La prossima settimana il report sull'ultimo dei tre percorsi che, per la gioia di tutti noi, ha compreso anche una visita guidata al Castello Aragonese, affidato alla custodia della marina Militare. Ciao, C. Modificato 9 Marzo, 2014 da chimera Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 10 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2014 (modificato) Osservazione "mondana": il gusto, per quanto riguarda buona parte dell' artigianato, cambia (si pensi, chessò, al gusto nei mobili, nel ferro battuto, perfino nelle rilegature dei libri: acquistano valore proprio perché "di gusto d' epoca".) Perché invece l'arte della gioeilleria a me sembra sempre così attuale? La collana a nastro potrebbe essere tranquillamente esposta in via Condotti adesso...l'orecchino a navicella, magari un po' kitsch come orecchino, sarebbbe un elegante pendente... (e in ogni caso, quello schiaccianoci.... ) Modificato 10 Marzo, 2014 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
chimera Inviato 16 Marzo, 2014 Autore Segnala Share Inviato 16 Marzo, 2014 Cari C.ti, eccoci all'ultimo report di questo interessante percorso archeologico in tre appuntamenti nelle viscere della città di Taranto. Questo terzo appuntamento è dedicato alla visita dei tre siti archeologici presenti nel borgo antico di Taranto, dove, ai tempi della città fondata dagli spartani, era collocata l'Acropoli. Stavolta il ritrovo è fissato in piazza Castello, proprio davanti alle vestigia dell'antico tempio dorico di Poseidone, il più antico della Magna Grecia. Qui di seguito un link utile per chi volesse sapere qualcosa in più sul tempio di Poseidone: http://www.tarantomagna.it/cosa-vedere-taranto/colonne-doriche-taranto-tempio-poseidone/ Ma torniamo al racconto del tour. Probabilmente il passa parola mediatico sui social network e sui forum ha dato i suoi buoni frutti perché il numero di visitatori, stavolta, è circa il doppio degli appuntamenti precedenti. Ai compiaciuti archeologi che ci accompagnano non resta altro da fare che suddividerci in due gruppi in maniera che, dopo la visita al castello aragonese, i siti archeologici saranno raggiunti seguendo due differenti percorsi lungo le strette strade del borgo antico al seguito di due distinte guide. Le colonne del tempio di Poseidone in piazza Castello Dunque, la prima tappa dell'escursione, come accennavo, è stata il castello aragonese. Sulla storia del castello non mi dilungo perché qui su Betasom il C.te Buffoluto, a suo tempo, ha postato molto materiale nell'ambito del suo bellissimo thread "La Marina Militare a Taranto. Ecco il link: https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=30621 Di mio aggiungo qualche foto che, complice la bella giornata, sono riuscito a scattare: Particolare del cortile interno Modello del castello utilizzato per illustrare l'edificio ai visitatori durante le visite guidate Stratificazioni delle opere di fortificazione risalenti ad epoche diverse. Tutt'oggi gli scavi archeologici all'interno del castello proseguono in più zone Una dei vasti locali del castello Le vecchie condotte d'acqua che dal serbatoio istallato nella torrione S. Lorenzo portavano alla turbina utilizzata per l'apertura del ponte girevole fino agli anni '30 Il castello visto dalla banchina lungo il canale navigabile Il ponte girevole anch'esso visto dalla banchina lungo il canale navigabile Postazione per cannone all'interno del torrione S. Cristoforo affacciata sul lungomare del borgo umbertino Postazione per cannone all'interno del torrione S. Cristoforo affacciata sul Mar Grande. In lontananza la S.N.M.G. della MMI e C° S. Vito Interno della postazione cannoniera Prima di passare al successivo sito archeologico visitato, due parole sulle visite al castello. Da alcuni anni la Marina Militare ha aperto il castello alle visite al pubblico. Il castello è aperto alle visite 365 giorni all'anno, inclusi quindi i vestivi. Tutte le visite sono guidate e assolutamente GRATUITE. Ecco il link al sito web della MMI con i dettagli in merito: http://www.marina.difesa.it/storiacultura/ufficiostorico/musei/aragonese/Pagine/default.aspx Lasciato il castello, una breve e piacevole camminata lungo la strada che costeggia l'isola del borgo lungo il Mar Grande, ci ha consentito di raggiungere il secondo sito archeologico sotterraneo: le mura medioevali e greche di largo S. Domenico. Si tratta di uno dei siti archeologici più recenti, venuto alla luce a seguito alla demolizione di un vecchio palazzo situato nella città vecchia. Adesso al posto occupato dal palazzo demolito è stata costruita una piazza, al disotto della quale si trova il sito archeologico: Scorcio delle mura medioevali della città Le mura medioevali (sopra) e quelle greche (sotto sulla destra) Alcuni reperti ritrovati nel sito Altra piacevole passeggiata tra gli splendidi palazzi nobiliari della città vecchia e, in pochi minuti eccoci giunti davanti a palazzo dello ponti: All'interno, anzi al disotto di questo, uno spettacolare ipogeo costituito da una cavità naturale all'interno della quale, oltre ai resti delle mura del periodo magno greco (sono la prosecuzione di quelle del sito precedente), si trova una necropoli paleo cristiana con diverse tombe a fossa e ad arcosolio. Ecco le foto, ottenute con il fish eye: Per maggiori informazioni ecco la relativa pagina web del Marta dedicata all'ipogeo Delli Ponti: http://www.museotaranto.it/palazzo_ponti.htm Direi che con questo è proprio tutto C.ti, mi auguro che questo tread possa aver destato il vostro interesse e sia stato di vostro gradimento. Ciao, C. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 17 Marzo, 2014 Segnala Share Inviato 17 Marzo, 2014 complimenti Claudio, reportage formidabile! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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