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Adua


malaparte

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Non sto parlando di serie 600....

 

Qui sono sul monte Raio, cioè esattamente al centro dei luoghi della battaglia di Adua del 1896. Secondo voi, cosa sto facendo con una biro in mano, dato che non esiste un "libro degli ospiti"....e che NON sono una graffitara :s30: :s42: ???

 

op1010148.jpg

 

La risposta, per chi eventualmente la volesse, al

 

http://www.ilcornodafrica.it/st-adua.htm

 

PS. avevo scritto le forme più diffuse, cioè "frengi" e "Negus Neghesti", ma LUI mi ha bacchettato, perché dice ( e se lo dice LUI, non scherzo, c'è da crederci) che "frengi" è arabo, e "Negus Neghesti" è tigrino, perciò mi ha corretto entrambe le forme in amarico :s14: (la lingua ufficiale dell'Etiopia...)

 

Ma dove si trova un altro Dir Bravo e Buono :s21: come il nostro Totiano?? :s35:

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Sto leggendo un po' di cose nel sito del "Corno d'Africa": veramente interessante e ben fatto. Complimenti! (ovviamente anche per la tua "relazione storico-fotografica" su Adua, naturalmente!). :s20:

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da base artica, marco

ho un cugino che ee imparentato con la fam. Barattieri (nome ....che ricorda Adua dal lato non molto positivo :s14: ),

in ogni caso complimenti :s20: , per il raid, l´importante ee tutti insieme ricordare che anche se manco la vittoria, lo spirito di chi vi era e resto, non viene dimenticato. :s01:

saluti marco

e colplimenti ancora per esserci stata.( saresti stata bene "allora" con le batterie siciliane, senza timori senza paura!!!.)

 

Ps ho trovato questo sito : http://dgianni.blogspot.com/2007/03/cimite...di-hawsien.html

Modificato da bussolino
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Bravo! Ti sei linkato al blog di Gianni!! :s01:

Ad Hausien ho dormito due notti (le più comode e lussuose del mio soggiorno.... :s20: ); c'è il Gheralta lodge di Silvio Rizzotti, un "must" per gli Italiani che vanno da quelle parti....il suo lodge è esattamente nel posto del campo fortificato nel 1936 ...

 

p1010205y.jpg

 

p1010221n.jpg

 

 

p1010228u.jpg

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Il sito sul Corno è molto bello.

 

Sì...in effetti, i redattori sono gente che di Corno ne sa...e come ne sa :s07: ...io francamente lì sono un'infiltrata :s13: (come qui, del resto :s11: manco so distinguere il davanti dal didietro :s02: , pardon ,la prua dalla poppa... :s68: )

Modificato da malaparte
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Grazie Malaparte per il bellissimo servizio

fotografico nel quale possiamo vedere i luoghi

di quella famosa e sanguinosa battaglia nella

quale moltissimi furono i Caduti da ambo le parti.

Moltissimi furono anche gli atti d'eroismo da parte

dei combattenti italiani costretti a lottare contro

forze nemiche soverchianti !

 

Le riporto la parte di un capitolo di un libro, di mia

proprietà,dove sono inseriti gli specchietti delle forze

in campo alla vigilia della battaglia;ciò forse potrà

esserLe utile per una eventuale comparazione di dati

in suo possesso ma anche per quei nostri Com.ti che voles-

sero venirne a conoscenza per meglio rendersene conto :

 

" Comando del Corpo d'operazione,presso Adi Dichi (Entisciò).

Magazzini,Parco d'Artiglieria di riserva e servizi vari ad Agagà

Sunui(Entisciò).

Brigata Indigeni (generale Matteo Albertone) accampata sulle

colline di Saurità :

1°Batt.Indigeni...............(magg.Turitto).......fucili 950

6° "" ""....................( "" Cossu).........." 850

7° "" ""....................( "" Valli)............." 950

8° "" ""....................( "" Gamerra......." 950

 

Bande irregolari dell'Asmara,Dechi Tesfà e Tigrine,al

comando dei tenenti Sapelli e Lucca..............." 376

 

Prima Brigata Artiglieria da Montagna (magg.De Rosa):

1^Batt.Indigeni..............(capitano Henry).....cannoni 4

2^ " "....................I Sez.(ten.Vibi).........." " ...2

3^ " "....................(capitano Bianchini)..." "...4

4^ " "....................( " " Masotto)...." "...4

_________

Totali:fucili 4076-cannoni 14

 

Prima Brigata di Fanteria (generale Giuseppe Arimondi)

accampata sulle colline di Adi Dichi:

1°Regg.Stevani:

1°Batt.Bersaglieri............(De Stefano).........fucili 423

2° " "....................(Comopiano).........." 350

 

2°Regg.Brusati:

2°Batt.Fanteria................(Viancini)................" 450

4° " "......................(De Amicis)............" 500

9° " "......................(Baudoin)..............." 550

1^Compagnia Indigeni del V (ten.Pavesi)......." 220

8^Batt.da Mont................(Loffredo)............cannoni 6

2^ " " "...................(Franzini)............. " 6

_______

Totali:fucili 2493-cannoni 12

 

Di questa brigata facevano inoltre parte,ma erano assenti:

il Battaglione Cacciatori (Prestinari)rimasto di presidio ad

Adigrat;le rimanenti tre compagnie del V Batt.Ind.,una sezione

della 2^Batteria Indigeni,e le bande del Seraè (ten.Mulazzani)

si trovavano col magg.Ameglio ad Adi Qualà,dove erano state

mandate per coprire la via d'invasione del Seraè(allorchè si pre-

sumeva che il Negus volesse tentare un diversivo in quella dire-

zione).A questa colonna fu telegrafato in cifra l'ordine di raggiun-

gere per il mattino del 1° marzo Jehà,ma per errore di trasmis-

sione o di decifrazione si diresse verso Hoià.

 

Seconda Brigata di Fanteria (generale Vittorio Emanuele Dabormida)

accampata sulle colline di Zalà.

 

3°Reggimento Ragni :

5°Batt.Fant.........(Giordano)...................fucili 430

6° " "..........(Prato)......................... " 430

10 " "..........(De Fonseca)................ " 430

 

6°Reggimento Airaghi:

3°Batt.Fant.........(Franchi)......................." 450

13° " "..........(Raineri)........................" 450

14° " "..........(Solaro)........................." 450

Batt.M.M. Indigena (De Vito)....................." 950

Chitet dell'Asmara (Sermasi)...................." 218

 

2^Brigata Artiglieria da Montagna (Magg.Zola) :

5^Batteria..........(Mottino).....................cannoni 6

6^ " ".............(Regazzi).................... " " 6

7^ " ".............(Gigla)........................ " " 6

________

Totali :fucili 3808-cannoni 18

 

3^Brigata Fanteria (generale Giuseppe Ellena) accampata

sulle colline di Adi Dichi,dietro la Brigata Arimondi.

 

4°Reggimento Romero :

7°Batt.Fant..........(Montecchi)................fucili 450

8° " "...........(Violante)...................." " 450

11° " "...........(Manfredi)..................." " 480

 

5°Reggimento Nava :

Batt.Alpini...........(Menini)......................" " 550

15°Batt.Fant........(Ferrero)...................." " 500

16° " ".........(Vandiol)...................." " 500

3° " Indigeni.....(Galliano)...................." " 1150

1^Batteria..........(Aragno)................cannoni.....6

2^ " ".............(Mangia)................ " ".....6

Mezza Compagnia Genio......................fucili....70

______

Totali:fucili 4150-cannoni 12

Riepilogo delle forze:

Brigata Indigeni (Albertone)........fucili4076-cannoni.......14

Prima Brigata Fant. (Arimondi)... " 2493- " "...... 12

Seconda " " (Dabormida)....." 3808- " ".......18

Terza " " (Ellena)............." 4150- " "........12

______ _________

Totali generali :fucili 14527- cannoni 56

 

In questo specchio,avverte il generale Barattieri nelle sue "Memorie",

non sono compresi 140 uomini del Quartier Generale (carabinieri,zapriè,

ascari di cavalleria appiedati ecc.) come pure non vi sono compresi gli

uomini non armati di fucile.Per cui tenendo conto degli uni e degli altri,

si potrebbe calcolare che il Corpo d'operazione contasse circa 16700

uomini,non compresi gli ufficiali.A tali cifre bisognerebbe aggiungere

circa 1300 uomini,ascari regolari e armati delle bande,facenti parte della

colonna Ameglio,la quale,per altro,come è stato accennato,non potè giun-

gere in tempo per partecipare alla battaglia.

A presidiare le posizioni di Saurià e di Entisciò rimasero :

una compagnia del 12°Battaglione di Fanteria d'Africa (120 uomini) 115

bersaglieri,intorno a 1400 conducenti armati di fucile (metà italiani e metà

indigeni) 200 conducenti italiani armati di rivoltella,più un cinquantina d'uf-

ficiali.Altri 900 individui,non armati di fucile,erano addetti al Corpo ed ai di-

staccamenti.In tutto 2735 uomini.

Quale la consistenza numerica dell'esercito che le Brigate di Baratieri andavano

ad incontrare ed a sfidare per la terza o quarta volta nel giro di poche set-

timane ? Mistero.

Il servizio d'informazioni del Comando (bisogna riconoscerlo) non funzionava

in modo perfetto,tanto che dal primo urto d'Amba Alagi,avvenuto il 7 dicembre,

alla vigilia di Adua,non riuscì mai a conoscere con esattezza la forza del nemico,

nè l'entità dei frequenti spostamenti di masse che ora lo venivano ad ingrossare

ed ora lo assottigliacvano.

Le valutazioni erana cervellotiche :chi diceva trattarsi di un'accolta di 50 0 60 mila

armati;chi la faceva ascendere agli 80 ed ai 90 mila.

Le notizie,portate da informatori infidi,dipingevano la situazione al campo di Menelich

a tinte forti:c'era la fame,c'era la moria e la discordia;grosse bande erano partite per

andare a razziare paesi lontani,poichè ormai i vicini erano ormai stremati d'ogni

risorsa;altre avevano tolto la razzia a mero pretesto per abbandonare il Negus e far

ritorno ai loro villaggi.Per esempio alla vigilia del nostro movimento in avanti,al

Comando italiano risultava come ormai l'armata scioana fosse in piena ritirata;

nella conca di Adua rimaneva soltanto una retro guardia da 20 a 25 mila uomini.

Il generale Albertone annota nei suoi ricordi:" mi sarebbe parso follia lasciar sfug-

gire l'occasione d'attaccarla con le truppe che si avevano alla mano".

Anche questa era una notizia propalata ad arte dalla scaltro Menelich,per indurci

ad uscire dalle nostre posizioni rafforzate ed andare ad attaccarlo in campo aperto,

dove avrebbe potuto metter in opera l'enorme preponderanza del numero.

Ma che navigasse in acque poco buone,è verità che più tardi si è potuta accertare.

I viveri difettavano,ed un po' di malumore cominciava a serpeggiare nei suoi accam-

pamenti.A detta degli stessi capi abissini,se noi non gli avessimo porto il destro d'una

battaglia,la dissoluzione dell'immenso esercito non avrebbe tardato molto.

Certo è che la mattina del primo marzo il nemico si trovava con quasi tutte le sue

forze nella conca di Adua e nella vallata di Enda Mariam Sciavitù,alcuni nuclei che si

erano distaccati dal grosso per fare incetta di bestiame e di granaglie,si trovavano

molto non molto distanti e fecero a tempo ad accorrere all'ultima fase della battaglia

contro la Brigata Dabormida.Altre poche migliaia di uomini,trovandosi più lontane,

non poterono parteciparvi.

Il computo di tali forze è stato fatto,vagliando le informazioni dei nostri ufficiali prigionieri,

le fonti estere e specialmente russe e francesi,nonchè le dichiarazioni fornite da molti

capi principali che erano presenti al combattimento.

Il Pollera ne ha desunto uno specchio,nel quale figura il numero di armati di ciascun

capo e la località in cui le varie orde si trovavano accampate.

 

Negus Menelich,a Adi Mahleà,presso

Adua,armati......................da 34 mila a 38 mila-

Itteghie Zaitù....................." 5 mila a 6 mila-

Fitaurari Gabaiù sulla destra del Mai Guoguà,dopo

la confluenza del Mai Asem..da 13 mila a 14 mila-

Ras Micael,fra Sennai Zebaò e Enda Micael...da 14 mila a 15 mila-

Ras Maconnen,presso Adi Abun,con punte avanzate verso

Daro Taclè.........da 15 a 16 mila-

Ras Mangascià Atichin,presso Adi Abun.........da 5 mila a 6 mila-

Ras Oliè,a Mai Delatà.......da 6 mila a 7 mila-

Negus Taclè Haimainot,sulla sinistra del MaiGuoguà,oltre la confluenza

del Mai Asen.........da 5 mila a 6 mila-

Ras Mangascià Iohannes(con Ras Agos e Ras Alula)in regione Gherrà

(Enda Mariam Sciavitù)....da 3 mila a 4 mila-

Uagh Scium Guangul,pure in Gherrà.....da 10 mila a 11 mila-

Totale degli armati da 110 mila a 123 mila-

 

Il Negus disponeva,inoltre,di alcune batterie Hotchkis (cannoni 46) i cui

serventi erano stati istruiti da ufficiali e graduati francesi,ed un francese

pare fosse il comandante dell'artiglieria scioana ad Adua.

A tale enorme cifra d'armati,bisognna aggiungere un numero pressochè

uguale fra i soldati disarmati,pronti a raccogliere le armi dei caduti ed a

prendere il loro posto,di schiavi e di donne,che ,negli eserciti abissini,accu-

discono alla maggior parte dei servizi,disimpegnando i combattenti da man-

sioni non propriamente guerriere.

Circa gli armamenti di Menelich,noi possedavamo di dati molto precisi.

Sapevamo,anzitutto,quali e quante armi e munizioni gli avevamo ceduto per

guadagnarci le sue simpatie,prima,per ammnsire le sue furie poi.

Ma egli non si contentava di ciò che l'Italia poteva somministrargli;fino dall'83

aveva cominciato a provvedersi di grosse partite in Russia,in Francia ed in Olanda.

Dall'85,secondo quanto riferisce l'ing.Ilg,gli acquisti furono intensificati,ed agenti

del Negus,per tali operazioni,furono i famigerati Chefneux,Soleillet,Labalut,Rimboud

(il celebre poeta francese),Baral,Savaurè,Bremont,Borelli e Pinot.

Dall'89,epoca della venuta di Macconen in Italia,al settembre del '95,le forniture

continuarono ininterrotte.

Sarebbe troppo lungo elencare tutte le piccole e grosse partite d'armi entrate in

Abissinia negli anni che precedettero Adua;bastino le seguenti cifre riassuntive.

Nel settembre del'95 Menelich poteva disporre di 189000 fucili a retrocarica,di

35 cannoni e 4 mitragliere.Una buona parte di codesto armamento eravamo stati

proprio noi a fornirglielo;il rimanente non gli era stat difficile a procurarselo,mercè

la compiacente sollecitudine delle varie Potenze europee.-

 

Posto anche le seguenti immagini :

 

1-Spiegamento delle forze di Albertone all'inizio del combattimento.

Come si vede,è sguarnito il Monte Gosossò,la cui occupazione da parte

del nemico doveva vulnerare gravemente la resistenza della Brigata.

L'aggiramento si compirà attraverso la valle che divide il Sendedò ed il

Semalata e la valle che divide il Monte Monoxeitò ed l Monte Diriam.

cartina1.jpg

 

2-Un gruppo di ufficiali delle intrepide batterie siciliane:

capitano Masotto,teneti Castelli,Saya e Aynis.

masotto.jpg

Sul lungomare di Messina vi è un monumento che ricorda la battaglia

e la Batteria Umberto Masotto-M.O.V.M.-una sua sua foto si può vederla

in "Collezionismo" postata da Odisseo.

 

3-Il generale Dabormida che guida i suoi battaglioni all'assalto nella valle

Mariam Sciavitù-(disegno di E.Ximenes)

dabormida.jpg

 

4-Il maggiore Luigi De Amicis,incrollabile difensore di Monte Erar,caduto

durante la ritirata-(mia nota:era fratello dello scrittore Edmondo)

deamicis.jpg

 

Dal libro "La giornata di Adua " di Ridolfo Mazzucconi-Edito da A. Mondadori-1935

 

Spero che il tutto possa essere di vostro interesse.

 

RED

Modificato da Red
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Circa gli armamenti di Menelich,noi possedavamo di dati molto precisi.

Sapevamo,anzitutto,quali e quante armi e munizioni gli avevamo ceduto per

guadagnarci le sue simpatie,prima,per ammnsire le sue furie poi.

 

 

 

Già: non solo non solo gli avevamo regalato 6000 fucili, ( e, per quel che so, fornire armi al proprio potenziale avversario può essere cosa saggia e utile, perchè magari ne puoi controllare il munizionamento) ma pure 600.000 cartucce ! e questo pochi MESI prima di Adua!

 

 

Posto anche le seguenti immagini :

 

 

 

2-Un gruppo di ufficiali delle intrepide batterie siciliane:

capitano Masotto,teneti Castelli,Saya e Aynis.

masotto.jpg

 

Da D. Quirico, Adua, Oscar Mondadori, 2005 (1. ed Le scie, 2004)

 

"...sentì Masotto che gridava ai suoi messinesi: "Se vi viene qualche dubbio e vi sembra di essere in pericolo guardatemi in faccia: se vi accorgete che anch'io ho paura, scappate subito, vi autorizzo"p. 272

 

"...Emilio Ainis[...] teneva sempre nella giubba le foto della sua famiglia adorata [...] e e se la guardava e l'esibiva ai colleghi [...]" p. 271

Modificato da malaparte
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Credo che il tutto ruotò sul circa !

Ma a quanto pare causa della sconfitta fu anche la solita

testardagine di qualche capo.

E poi anche le cartine non erano esatte !

Si ebbero poi anche interessi economici e politici non proprio chiari

da parte di persone e Potenze!

 

Grazie

RED

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Già: non solo non solo gli avevamo regalato 6000 fucili, ( e, per quel che so, fornire armi al proprio potenziale avversario può essere cosa saggia e utile, perchè magari ne puoi controllare il munizionamento) ma pure 600.000 cartucce ! e questo pochi MESI prima di Adua!

 

Se non sbaglio erano addirittura due o tre milioni le cartucce! E Menelik denunciò il trattato di Uccialli solo dopo che il nostro delegato gli ebbe consegnato queslle vitali cartucce, graziosamente comprate coi soldi del prestito concesso a suo cugino Makonnen durante il suo viaggio in Italia dopo Uccialli. Pare che Menelik fu più che sorpreso quando gli furono consegnate e, dubitando che fossero difettose, sembra le abbia addirittura provate per assicurarsi che non provocassero l'esplosione della canna del fucile.

 

Fra i fucili di diversi tipi si trovarono persino

quelli di marca Regminton con impresso lo stemma

papalino !!!

Chissà chi riuscì a farli arrivare in Africa ?

 

REd

 

Non saprei, ma a fornire le armi al Negus ci pensammo noi, ma anche francesi e russi che si avvalevano dei porti della zona di Gibuti. Comunque gli Abissini avevano cominciato assai presto a dotarsi di armi da fuoco ed artiglierie.

Modificato da brin
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Si potrebbero trovare giornali dell'epoca

con articoli relativi all'argomento ?

Se si,quali ?

 

Esistono in qualche museo italiano cimeli

di quella battaglia ?

 

Ringrazio in anticipo per le eventuali risposte.

 

RED

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Per rispondere alle tue domande e per notizie precise e competenti su Adua, ti consiglio di rivolgerti a Gian Carlo Stella, trovi i riferimenti in

 

http://digilander.libero.it/africana/

 

Ha fatto anche un documentario sull'argomento:

 

http://www.ilcornodafrica.it/b-gcsaduadvd.htm

Modificato da malaparte
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Eccezionale !

Ecco cosa vuol dire cercare,chiedere, conoscere ed eventualmente

poter approfondire trovando informazioni come le sue che gentilmente

mi dà !

 

Il fatto che ancora oggi ci sono delle persone interessate a quella battaglia

quasi mi sorprende come ugualmente l'esistenza,per me sconosciuta,della

Biblioteca Archivio e Museo che credo, quasi sconosciuto in Italia.

Ho potuto apprendere inoltre che il libro in mio possesso potrebbe essere

rarità,fatto che sinceramente sospettavo,in quanto si afferma che gli scritti

furono copiosi ma con poche immagini ed oggi di poca reperibilità !

Il libro l'ho acquistato ormai molti hanni fa e non ne ho più trovati di uguali !

E' illustrato con molte immagini di personaggi e con cartine.E' ancora in buone

condizione condiderando gli anni.

Il fatto è che bisognerebbe vivere sette vite,come si dice per i gatti,per poter

conoscere tutto l'interessante nostro patrimonio storico !

 

Grazie ancora Malaparte

 

Red

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Il fatto che ancora oggi ci sono delle persone interessate a quella battaglia

quasi mi sorprende come ugualmente l'esistenza,per me sconosciuta,della

Biblioteca Archivio e Museo che credo, quasi sconosciuto in Italia.

Ho potuto apprendere inoltre che il libro in mio possesso potrebbe essere

rarità,fatto che sinceramente sospettavo,in quanto si afferma che gli scritti

furono copiosi ma con poche immagini ed oggi di poca reperibilità !

Il libro l'ho acquistato ormai molti hanni fa e non ne ho più trovati di uguali !

E' illustrato con molte immagini di personaggi e con cartine.E' ancora in buone

condizione condiderando gli anni.

Il

 

Diciamo che la Biblioteca Africana e Stella sono conosciuti tra gli appassionati...Tra l'altro ( e questo dovrebbe interessare il ns. Malaspina e parecchi dei comandanti della Base), Stella è il coordinatore dell'Ass. Agmen Quadratum, che si occupa di ricercare e recuperare relitti storici, v. per es.

 

http://nuke.nicoenico.it/Eventipubblicati/...90/Default.aspx

 

http://web.tiscalinet.it/warbirds/warbirds/mc205-bo.htm

 

Il libro non credo sia particolarmente raro, me ne risultano diverse copie sul mercato antiquario, tra i 15 e i 20 € ca., ma senz'altro interessante.

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