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Incrociatore Moskva E La Fregata Pitlivy


Von Moraht

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:s08: raga ho trovato queste splendide navi, sul sito della marina militare italiana, frutto un'intensa attività internazionale di scambi tra la Marina Militare Italiana e quelle estere, alcune unità militari straniere sono in sosta in alcuni porti italiani, c'erano troppe foto, ma io ho preso solo queste strane navi, hanno una corazzatura fuori dal comune per me, e una strana aereodinamica, roba mai vista, guardate camerati :s08:

 

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( possibili tubi lancia siluri forse? ma un pò troppo grossi!)

 

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(forse è Taranto?)

 

raga mi sapete dire che di nazionalità sono, e se ne riconoscete qualcuna :s15:

grazie :s15:

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Von ha ragione Leon , la Base è Napoli, i tubi sull' Incrociatore, sono i contenitori fissi dei Missili, mare-mare/mare-terra, penso siano missili di notevole portata.

Anche noi usiamo contenitori missili del genere, magari più piccoli perchè contengono missili di dimensioni più contenute, e con altri scopi.

Comunque se ricordo bene i nostri contenitori per missili sono montati multipli su rampe brandeggiabili, come se ricordi bene anche i patriot.

Ciao

Luciano

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Visitatore Max "Quarnaro"

L'incrociatore della prima foto è sicuramente un classe Slava, gli 8 lanciatori binati per lato li rendono inconfondibili!!!!!

Qualche dato:

Erano nati come Progetto 1164"Atlant", la NATO li classificò come classe "Slava", nome della prima unità, successivamente cambiato. Sono facilmente riconoscibili per via dei lanciatori dei SS-N-12"Sandbox" sulla fiancata al lato della plancia. Anche su queste unità è presente il fumaiolo è raffreddato da una camicia d'acqua tale da limitare la traccia termica, come sui "Kara".

 

Caratteristiche classe "Slava"(progetto 1164"Atlant")

Lungh: 186m

Largh: 20,8m

Imm: 7,6m

Disl: 11.200t a pieno carico

App mot: COGAG (COmbinated Gas And Gas): 6 TAG (3 per asse), 2 eliche

Pot: 120.000cv [altra fonte del 1999: 4TAG per 108.000 cv + 2TAG per 13.600 cv]

Vel: 32kn

Comb./ aut: - / 6.000 miglia a 15kn(turbine di crociera) - 2500 miglia a 30kn

Arm.SSM: 20 lanciatori binati per missili antinave SS-N-12"Sandbox" senza ricarica

Arm.SAM: 8 lanciatori verticali per i SAM SA-N-6"Grumble", 8 ricariche per lanciatore

2 lanciatori binati per i SAM SA-N-4"Gecko", dotazione di 40 missili.

Cannoni: 1x130mm tipo AK130, 35/45 colpi/min.

8x30mm tipo AK650 a 6 canne, 85° di elev., 3000colpi/min.

Siluri: 2 lanciasiluri quintupli da 533mm interni allo scafo

(gittata dei siluri imbarcati: 3.200m a 45kn - 16.000m a 28kn)

ASW: 2 mortai a 12 canne tipo RBU 6000

1 elicottero Ka-27 "Helix"

Contromisure: 2 lanciatori PK2 o 12 PK10 [Adm. Lobov] per chaff

ESM/ECM: 8 SIDE GLOBE (jammers)

4 RUM TUBE (intercettazione)

Radar: ricerca aerea TOP PAIR (TOP SAIL+BIG NET) 3D in banda C/D

ricerca aria/sup. TOP STEER o TOP PLATE [Chervona Ukraina,Adm.Lobov] 3D in banda D/E

3 di navigazione PALM FROND in banda I

Radar del tiro: 1 FRONT DOOR per SS-N-12 in banda F

1 TOP DOME per SA-N-6 in banda J

2 POP GROUP per SA-N-4 in banda F/H/I

1 KITE SCREECH per cannoni 130mm in banda H/I/K

3 BASS TILT per 30mm in banda H/I

IFF: SALT POT A e B / 2 LONG HEAD

Sonar: BULL HORN e STEER HIDE fisso a prora per ricerca attiva e attacco

454 uomini (38 uff.)

Nel 1999 erano in servizio "Moskva", "Ustinov","Varyag" e "Admiral Lobov" (nella Marina russa).

 

Vi basta???? :s11: :s11:

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Visitatore Max "Quarnaro"

Ora vediamo che missili imbarca:

 

Il SS-N-12"Sandbox" è lungo 12 metri per un diametro di 0,88m e pesanti 4.600kg, raggiungono la velocità di Mach 2,5 (circa 2.400 km/h) [1,7 Mach secondo fonte più recente del 1999], hanno un raggio d’azione di 550 km pari a 296 miglia. Portano o una testata convenzionale da 900kg o una testata atomica da 350 KT. Queste armi sono propulse da uno statoreattore dotato di un booster integrato alimentato da una presa d’aria circolare che si trova sotto la fusoliera; hanno alette ripiegabili (apertura alare pari a 2,1m) e prese d’aria ausiliarie per altri booster secondari e per l’apparato elettronico di guida e contromisure per la guerra elettronica. Il missile si dirige verso il bersaglio seguendo una rotta prestabilita al momento del lancio, ma una volta giunto nella zona dell’obbiettivo , il sistema di guida si presume che passi ad un radar attivo di ricerca capace di rilevare il bersaglio con precisione. L’immagine radar del bersaglio verrebbe inviata, quindi, alla piattaforma di lancio che pensa ad aggiustare la traiettoria dell’arma.

 

SA-N-4"Gecko" Vero nome "9M33 OSA / R3-13" è un missile antiaereo "comandato" con guida radar semiattiva a propellente solido a corto raggio (8miglia) con velocità di 2,5 Mach, lanciabile da nave. E' lungo 3,1m con diametro di 0,21Kg e pesa circa 950Kg di cui 18Kg di carica HE a frammentazione.

 

SA-N-6"Grumble" Vero nome "S 300 FORT/RIF" è un missile antiaereo "comandato" o inerziale con radar semiattivo a propellente solido a medio raggio (45-75-90km) lanciabile da nave. E' lungo 7,25m con un diametro di 0,45m e pesa 1500kg di cui 133kg di HE o a testata nucleare.

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Visitatore Max "Quarnaro"

Secondo le mie fonti hanno impostato la prima unità nell'anno 1976 nel cantiere Nikolayev nord, l'entrata in servizio avvenne nel 1982. Navi ex URSS quindi. :s02: :s08:

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Sulle corazzate per dirla in maniera brevissima dopo affondamenti famosi si è visto che anche la miglior nave del mondo lasciata sola (senza appoggio aereo e navale) a poco serve. Inoltre diciamo che anche la tipologia e l'ambito di una possibile guerra navale sono cambiati, rendendo obsoleto il concetto di corazzata.

... per dirla molto breve ...

 

C'è da dire che sulle navi moderne un pelo di corazzatura in più non guasterebbe...

 

Basta vedere i risultati dei missili antinave Exocet e delle bombe convenzionali sulle navi inglesi durante la guerra delle Falkland...

Da dei test effettuati(appena trovo il sito vedo di postare qualcosa di più preciso), anche i missili con discrete capacità perforanti fanno una leggera fatica a penetrare la spessa corazza di quelle "città galleggianti"...

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Non mi vorrei sbagliare Jack, ma mi sembra di ricordare che i 2 caccia colpiti dagli exocet argentini, fossero proprio quelli che erano stati costruiti in durallumio, anzichè in acciaio.

Non ricordo il motivo per cui gli Inglesi avessero usato quel materiale, forse perchè amagnetico.

Non vorrei sbagliare ma mi sembra che l'alluminio in polvere sia un combustibile, mi sembra in effetti che i Booster dello schuttel abbiano come propellente, proprio alluminio in polvere, vero che nello stato di metallo in fusione è stabilizzato e non brucia, però come abbiamo visto, non si deve mai sottovalutare, l'effetto che può avere un esplosione chimica su quel tipo di metallo, non ho idea della chimica della testa esplosiva di quegli exocet, ma se per esempio avessero contenuto anche fosforo, avremmo visto, come è stato, 2 belle navi modernissime bruciare come fiammiferi.

Ricordo della polemica innescata da Margareth Thacher, che ci aveva accusato, di aver fornito agli argentini gli Exocet, cosa non vera, visto che noi avevamo fornito solo gli aerei Macchi senza gli attacchi, gli exocet li aveva forniti la Francia, e gli attacchi Israele, che gli aveva anche assemblato il tutto.

Penso che un normale cacciatorpediniere moderno, armato con cannoni a tiro ultrarapido della OTO sia in grado di contrastare anche un exocet, e di farlo esplodere prima che raggiunga la nave, tieni presente che i suoi proiettili, non sono passivi, ma hanno spolette, radio, e a sensibilità termica, quindi secondo me una maggiore corazzatura, sarebbe solo di impaccio, visto che ne pregiudicherebbe, a causa dell'aumento di peso le prestazioni, in velocità e manovrabilità.

Ciao

Luciano

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Il caccia che accompagna la Moskva si chiama Smetlivi ed era + grande (ma non molto + corazzato) del Bersagliere sul quale ero imbarcato quando facemmo esercitazione circa un anno fà. Ottime le citazioni di max sulle caratteristiche mentre ci sarebbe qualcosa da dire sull'impiego della lega leggera.

 

Era una moda degli anni 70/80, tutte le sovrastrutture erano in lega leggera per risparmiare peso (quindi maggiore velocita e risparmio di combustibile).

Quello che è emerso dalle Falkland è che un missile può far incendiare l'alluminio e trasformare la nave in un rogo. Oggi si è ripreso l'impiego dell'acciao e alcune zone particolarmente delicate vengono corazzate, da alcune marine, col Kevlar.

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  • 3 weeks later...

Salve comandanti, sono tornato....

La legha utilizzata per le sovrastrutture nelle navi inglesi impiegate alle Falkland è a base di alluminio e magnesio. Il magnesio è un metallo molto reattivo allo stato puro, che produce una forte reazione esotermica (leggi calore e luce) quando può combinarsi con l'ossigeno.

L'alluminio non è, allo stato naturale, un composto particolarmente reattivo, tuttavia la polvere di alluminio è un potentissimo esplosivo, viene infatti utilizzata per la realizzazione delle testate esplosive termobariche di alcuni missili per fanteria e razzi d'artiglieria russi, poichè produce altissima temperature e elevate pressioni. In associazione con liquidi incendiabili (cheroseni, napalm e affini ), vaporizzati assieme alla polvere, si ottengono le bombe FAE (fuel air exlosive) che , per la capacità di produrre aumenti di pressione devastanti su vaste aree e per la spettacolatità dell'esplosione vengono definite anche l'atomica dei poveri (anche se la tecnologia per ottenere una nebulizzazione del composto esplosivo cherosene+ polvere di Al è così complessa che USA e Russi ci hanno studiato per 20 anni prima di venirne fuori). L'impiego previsto per tali armi è lo sminamento di campi minati, grazie alla possibilità di creare sovrapressioni su vaste aree, la distruzione e la demolizione di vasti complessi civili, militari e industriali, nonchè l'uso contro bunker, l'idea è di saturare l'area del bunker con la miscela esplosiva, che penetra nello stesso come un gas, poi si fa detonare; in effetti i russi producono una testate termobarica per il sistema missilistico controcarro da fanteria Kornet.

Tornando all'impiego della lega di alluminio e magnesio sulle navi inglesi, gli studi e le analisi fatte sugli effetti dei missili exocet e delle bombe da 227 kg MK 83 americane (non tutti sanno che gli aerei argentini riuscirono a colpire le navi inglesi più con normali bombe che con missili) imputarono gli affondamenti agli incendi più che agli effetti esplosivi (addirittura pare che 2 voltre su 3 la terstata degli exocet non detonò e le navi vuroo danneggiate e affondate dal carburante residuo del missile che bruciò) a causa del basso punto di fusione (solo 720 gradi) della suddetta lega. La supposta "incendiabilità" della lega sembra nata da una interpretazione giornalistica del fatto, che come al solito, per fare scalpore e scandalo, alterò i termini tecnici della notizia.

Ciao a tutti

Ursus Atlanticus

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