HerrKaleun Posted January 18, 2023 Report Share Posted January 18, 2023 (edited) Buongiorno a tutti voi, da quanto leggo in rete, le due selle panciute a dritta e sinistra di un u boot tipo VII poste all'esterno dello scalo pressurizzato, imbarcavano acqua di zavorra e riserva di combustibile. La mia domanda è questa: Per l'acqua di zavorra "immagino" che la pressione tra il serbatoio e l'acqua circostante sia la stessa. Per la riserva invece? Come veniva preservata la preziosa riserva di combustibile dalla pressione trovandosi all'interno di una controcarena? Era pressurizzato anche questo comparto? Edited January 18, 2023 by HerrKaleun Inserimento ulteriore domanda Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
S513 Posted January 18, 2023 Report Share Posted January 18, 2023 Tecnicamente, da sommergibilista, penso fosse scafo resistente, domanda curiosa! provo a indagare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HerrKaleun Posted January 18, 2023 Author Report Share Posted January 18, 2023 9 minutes ago, S513 said: Tecnicamente, da sommergibilista, penso fosse scafo resistente, domanda curiosa! provo a indagare. Grazie mille! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
S513 Posted January 18, 2023 Report Share Posted January 18, 2023 Pardon, ho detto una stupidata! Anche nei Toti il gasolio per i motori veniva spinto verso i motori da acqua del circuito di raffreddamento che sostituiva il gasolio stesso nella cassa. La cassa deve sempre essere piena, il gasolio non può sciabordare nella cassa mezza vuota. Penso, negli Uboot, fosse lo stesso. Sicuramente non era scafo resistente, qualche sistema di bilanciamento teneva la pressione a l livello esterno. Nel caso dei Toti erano casse resistenti, potevano essere pressurizzate alla massima pressione in caso di risalita di emergenza; Questo si chiamava "Margherita" dalla forma delle 5 valvole sotto al tavolo tattico. Cinque casse nafta venivano pressurizzate e venivano espulsi, attraverso la cassa espulsione, circa 33 metri cubi di liquidi per dare al battello una fortissima spinta positiva. Come tenere una palla da tennis sott'acqua e poi lasciarla andare. Allego due foto di un libro della mia biblioteca Spero di non diffondere idiozie!!! Siamo nel sito più opportuno pieno di esperti del settore, se ho sbagliato scusate e correggetemi!! 😱😁 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HerrKaleun Posted January 18, 2023 Author Report Share Posted January 18, 2023 2 hours ago, S513 said: Pardon, ho detto una stupidata! Anche nei Toti il gasolio per i motori veniva spinto verso i motori da acqua del circuito di raffreddamento che sostituiva il gasolio stesso nella cassa. La cassa deve sempre essere piena, il gasolio non può sciabordare nella cassa mezza vuota. Penso, negli Uboot, fosse lo stesso. Sicuramente non era scafo resistente, qualche sistema di bilanciamento teneva la pressione a l livello esterno. Nel caso dei Toti erano casse resistenti, potevano essere pressurizzate alla massima pressione in caso di risalita di emergenza; Questo si chiamava "Margherita" dalla forma delle 5 valvole sotto al tavolo tattico. Cinque casse nafta venivano pressurizzate e venivano espulsi, attraverso la cassa espulsione, circa 33 metri cubi di liquidi per dare al battello una fortissima spinta positiva. Come tenere una palla da tennis sott'acqua e poi lasciarla andare. Allego due foto di un libro della mia biblioteca Spero di non diffondere idiozie!!! Siamo nel sito più opportuno pieno di esperti del settore, se ho sbagliato scusate e correggetemi!! 😱😁 Proprio quello che cercavo... Grazie! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted January 18, 2023 Report Share Posted January 18, 2023 Non è detto che le controcarene fossero resistenti e l'esempio dei Toti potrebbe non essere calzante per le casse interne connesse con la margherita. Forse è invece piu calzante l'ìimpiego dei doppi fondi da parte dei battelli italiani durante la seconda GM (Opzione attuabile con poche modifiche anche su Toti e Sauro), se non ci sono bolle d'aria e la cassa rimane compensata con l'esterno non serve che sia resistente Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
S513 Posted January 18, 2023 Report Share Posted January 18, 2023 Esatto, l'esempio dei Toti era una divagazione. Non per nulla Totiano era Direttore di macchina ed io ero un sergente alla tastiera!😂😂😂 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bob Napp* Posted January 18, 2023 Report Share Posted January 18, 2023 (edited) 2 hours ago, Totiano said: Non è detto che le controcarene fossero resistenti e l'esempio dei Toti potrebbe non essere calzante per le casse interne connesse con la margherita. Forse è invece piu calzante l'ìimpiego dei doppi fondi da parte dei battelli italiani durante la seconda GM (Opzione attuabile con poche modifiche anche su Toti e Sauro), se non ci sono bolle d'aria e la cassa rimane compensata con l'esterno non serve che sia resistente Posso aggiungere che in alcuni casi uno dei DF (doppi fondi) dei battelli italiani della II GM furono utilizzati come riserva di carburante. Al momento del travaso dal DF la nafta veniva sostituita dall'acqua. E' il caso del lommergibile Perla, un piccolo classe 600 da soli 60 metri di lunghezza, che durante la traversata del 1941 da Massaua a Bordeaux attraverso gli oceani indiano e Atlantico utilizzò il DF 1 (capacità di 42 mc) come riserva necessaria ad aumentare l'autonomia di navigazione. Edited January 18, 2023 by Bob Napp Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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