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Il Ponte Di Volo Dell'akagi


pugio

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Scartabellando tra le varie foto delle unità Giapponesi, ho trovato questa bella foto che mostra il ponte di volo dell'Akagi. Interessante notare la costruzione lignea dello stesso e le protezioni aggiuntive dell'isola. Ottimo spunto per un diorama..... :smile: :smile: :smile:

2a6v6nd.jpg

Modificato da pugio
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Da questa foto si può dedurre una certa inferiorità tecnica rispetto agli Americani. Il ponte di volo non solo è di legno, ma neanche perfettamente pari.

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Beh, considerando che questa unità in origine era un incrociatore progettato nel 1920 e varato nel 1925. Poi dopo la firma del trattato di Washington venne terminato come portaerei.Evidentemente dopo i grandi lavori di rimodernamento tra il 1935 e il 1938 fu scelto di fare un unico ponte di volo. E il legno in Giappone è materiale comunissimo :laugh: :laugh:

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Anche le Npa americane dell' epoca avevano il ponte di volo ligneo..... sul non essere esattamente pari, io andrei cauto quando si tratta di fotografie colorate elettronicamente.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

 

Concordo in pieno con il dott.Piergiorgio

 

dbqt6e.jpg

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Il ponte di volo era corazzato sulle portaerei giapponesi e su quelle americane?

ciao

Marcello

 

Per quanto riguarda l'Akagi no: solo con le portaerei successive della Marina Imperiale venne adottato il concetto di carazzamento del ponte di volo. Considera che l'Akagi era un unità gia vecchia.

Questa la foto della Akagi originale:

 

110m80y.jpg

 

 

 

 

 

 

L'Akagi era indubbiamente una nave fortemente squilibrata.

Ad una discreta velocità, una poderosa forza di attacco, erano infatti incluse la mancanza di radar (sempre la Taiho fu la prima portaerei giapponese dotata di questo importantissimo strumento) e la insita debolezza strutturale che gli veniva dalla nulla corazzatura del ponte di volo e dalla sua trasformazione da nave corazzata.

Quindi già allo scoppio della guerra si presentava come una nave "vecchia" appartenente ad una generazione di portaerei ormai sorpassate (lo stesso dicasi per la classe Lexington americana) nei confronti delle portaerei più moderne (vedi la classe Zuikaku giapponese e la classe Enterprise americana).

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Se non vado errato le uniche portaerei della WWII ad avere il ponte corazzato erano quelle britanniche della classe Illustrious, che dimostrarono tutta la loro robustezza quando la Royal Navy venne dispiegata in forze nel Pacifico nel 1945. Ad Okinawa se mi ricordo bene la Formidable fu centrata ripetutamente dai kamikaze nipponici, e riportò solo danni marginali al ponte di volo....

 

Per quanto riguarda le portaerei giapponesi, in un recente saggio sulla battaglia di Midway, viene rilevato che il difetto principale consisteva nel fatto che l'hangar non era provvisto di aperture laterali che consentissero le sfogo verso l'esterno di eventuali esplosioni. Questo requisito costruttivo è ampiamente adottato anche oggigiorno dalle moderne portaerei che sono provviste di grandi sfinestrature laterali munite di porte scorrevoli in corrispondenza dell'hangar. A Midway l'esplosione delle bombe dei Dautless americani ebbero effetti disastrosi nello spazio confinato degli hangar delle unità nipponiche pieni di velivoli riforniti di carburante e bombe, oltre che di siluri muniti di teste di guerra e non ancora riposti nei loro magazzini protetti....Le onde d'urto delle esplosioni non potendosi scaricare anche verso l'esterno, sottoposero le strutture delle navi a danni irreparabili...

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Il 19 marzo 1945 la portaerei USS Franklin della classe Essex, paragonabile all'Akagi fu centrata da un singolo aereo nemico con due bombe da 250 kg al largo del Giappone.

L'unità aveva a bordo 31 aerei riforniti ed armati sul ponte ed altri 22 nell'hangar che esplosero tutti a seguito del colpo ricevuto, le fiamme si estesero ad uno dei depositi di benzina avio e l'unità fu ridotta in condizioni molto gravi come riportato dalla seguente foto:

 

800pxussfranklin28cv132.jpg

 

L'unità sopravvisse grazie alla migliore tecnica costruttiva americana. In ogni caso anche se i giapponesi avessero avuto 4 Essex a Midway, la sostanza dei fatti non sarebbe cambiata perchè il partimonio più prezioso della Marina Imperiale, ovvero gli equipaggi perfettamente addestrati dei velivoli imbarcati, sarebbe comunque andato perduto, e a ben poco sarebbero servite quattro portaerei da ricostruire quasi completamente.

Modificato da Reinhard Hardegen
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Assolutamente d'accordo, tuttavia la Marina Giapponese commise un errore enorme nel non voler mettere a punto un adeguato programma di massa di addestramento dei propri piloti navali, così come fece l'US Navy. All'inizio della guerra i piloti della Marina Imperiale erano di gran lunga meglio addestrati di quelli americani (e dotati anche di materiale di volo superiore), tuttavia l'ostinazione dei vertici nipponici a non voler trasferire i veterani di guerra dal fronte all'addestramento fu un errore gravissimo. Infatti con la perdita dei piloti degli stormi imbarcati sulle unità affondate a Midway scomparve buona parte degli aviatori con esperienza su cui il Giappone poteva fare conto. In altre parole l'aviazione navale giapponese subì una batosta da cui non si riprese più, soprattutto perchè i rimanenti piloti esperti furono logorati irreparabilmente nella campagna di Guadalcanal. Quando i giapponesi disposero di nuove portaerei e di nuove squadriglie furono costretti ad impiegare piloti scarsamente preparati, con i risulatati disastrosi che poi si ebbero...alla battaglia delle Marianne (passata alla storia come in Tiro al Tacchino) gli americani abbatterono, al prezzo di 100 velivoli, circa 600 aerei nipponici....

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verissimo, ma i Giapponesi, pensavano ad una guerra lampo, e credevano che gli americani, non fossero disposti a affrontare i sacrifici e le perdite di una lunga guerra. pertanto ritenevano inutile distogliere i veterani, per addestarre le nuove reclute. una volta capito che avevano fatto previsioni sbagliate non avevano più i veterani.

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Si, anche questo è vero soprattutto tenendo conto di quanto disse Yamamoto alla vigilia dell'entrata in guerra. Secondo il comandate nipponico si sarebbe potuto avere ragione degli americani per i primi sei mesi, dopodichè la situazione sarebbe diventata sempre più sfavorevole, in funzione della supremazia industriale e produttiva USA.

 

Tuttavia è un dato di fatto che nè i giapponesi, nè i tedeschi, che pure si imbarcarono nel colossale conflitto con l'URSS, presero seriamente in considerazione l'idea dei turni di servizio con l'avvicendamento del personale in prima linea, inviando i veterani periodicamente presso gli istituti di addestramento al fine di condividere le esperienze e addestrare le reclute. Cosa invece che fu adottata dagli alleati con regolarità.

 

Per questo motivo alla fine della guerra, e questo vale soprattutto per la Luftwaffe, si avevano nelle squadriglie piloti di calibro molto variabile, dai novellini con poche ore di volo, agli assi pluridecorati.

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