lazer_one* Posted August 12, 2012 Report Share Posted August 12, 2012 (de rerum) classica = sulla flotta Le rappresentazioni antiche costituiscono uno strumento raccogliere e ricostruire informazioni sulle epoche passate. Spesso un affresco od un dipinto sono molto più chiari di lunghe descrizioni. Pensando a questo tema mi vengono in mente subito i mosaici bizantini di Ravenna: uno spettacolo unico, patrimonio dell'Unesco, dove c'è posto anche per il mare. Iniziamo quindi questa carrellata da Sant'Apolinnare Nuovo il cui mosaico della parete a sinistra della navata mostra la città ed il porto fortificato di Classe, CIVI CLASSIS. Classe, il cui nome deriva da classis, flotta in latino,era infatti una delle principali sedi della flotta imperiale romana. Titolo/Anno: Porto di Classe - Dettaglio del mosaico principlae, circa 500 d.C. Autore: --- Formato: mosaico Collocazione: Sant'Apolinnare Nuovo - Ravenna Fonte immagine: http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Sant'Apollinare_Nuovo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Argo75* Posted August 20, 2012 Report Share Posted August 20, 2012 Uuuuuh, mi era sfuggita questa bellissima discussione!!! Mi è subito venuta in mente una serie di contributi! Inizio con Titolo/Anno: Colonna Traiana 113 d.C. Autore: --- Formato: scultura (bassorilievo spiraliforme) Collocazione: Roma - Foro di Traiano Fonte immagine: http://it.wikipedia.org/wiki/Colonna_Traiana Vengono qui raffigurati i preparativi ed il successivo passaggio dei Romani del fiume Danubio: il contesto storico è la spedizione del 101 d.C. finalizzata alla conquista della Dacia. All'estrema destra è ritratta la personificazione del fiume. L'imperatore Traiano (a destra) controlla lo sbarco del materiale giunto in un porto lungo il Danubio. Ancora lo scarico di materiale (notare i cavalli a sinistra) : la nave in primo piano è stata riconosciuta come l'ammiraglia della flotta; al timone l'imperatore in persona. 105 d.C., è la seconda campagna di Dacia. La flotta parte da un porto: le vele sono ammainate ed i vogatori remano agli ordini del capo vogatore mentre i cittadini (a sinistra) osservano la partenza delle navi la scena precedente continua: un toro è sta per essere sacrificato per chiedere agli dei la vittoria. Le navi fanno tappa presso un porto dell'Adriatico Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted August 21, 2012 Report Share Posted August 21, 2012 Titolo/Anno: Nave Europa Formato: graffito (affresco?) Collocazione: casa della nave europa - Pompei Fonte immagine: Marco Mascellani Il graffito, scoperto nel 1957, da il nome alla casa e ritrae unanave di carico. Doveva essere un affresco, opera di una persona con una certa familiarità con l’attività navali, e occupa la parete nord del peristilio. Rappresentata una nave nell’atto di rimorchiare una imbarcazione più piccola (dicono di salvataggio) il cui nome è riportato in una tabella sulla linea del tagliamare. Il nome deriva, proababilmente alla principessa Europa che venne rapita in mare da Giove travestito da toro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Argo75* Posted August 21, 2012 Report Share Posted August 21, 2012 Titolo/Anno: - Formato: mosaici Collocazione: Foro (o piazzale) delle corporazioni - Ostia Antica Fonte immagine: Giovanni Lattanzi http://www.archart.it/ Intorno alla metà del I° secolo dopo Cristo l'imperatore Claudio fece costruire ad Ostia un nuovo porto poichè quello fluviale in uso fino ad allora era ormai diventato insufficiente: quello nuovo sorgerà più a nord rispetto al vecchio e non sarà più fluviale ma marittimo, da qui grazi ad un canale artificiale sarà possibile giungere fino al Tevere e quindi fino a Roma. In questo contesto di rinnovamento portuale verranno realizzate nuove strutture monumentali per lo stoccaggio delle merci e le attività portuali: non possono mancare quindi quelli che oggi definiremmo degli uffici di rappresentanza delle compagnie marittime di allora, uffici che erano decorati con mosaici nei quali è tuttora possibile leggere il nome della "compagnia" che li possedeva Navicularii et negotiantes Karalitani (Cagliari) Navicularii Turritani (l'odierna Porto Torres) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted October 2, 2012 Report Share Posted October 2, 2012 (edited) Aquileia Mosaici della Basilica XI° sec. d.C. Fonte: L. Marcuzzi-M. Zanette, Aquileia. Fortolibri, c. 1980 La prima volta che sono andata ad Aquileia non esisteva ancora il "turismo di massa" (occhio:; si sa che le signore oltre gli "anta" hanno il vezzo di invecchiarsi un cincino per sentirsi dire "Ma noooooo!!! Non l'avrei mai detto!!!!!!" - quindi prendetela per come credete- ) e sui mosaici pavimentali si poteva camminare come per un millennio hanno fatto tutti. E' stata una folgorazione. Adesso ci sono percorsi sopraelevati in plexiglas. In quester immagini, con la scusa della storia di Giona ingoiato dal mostro marino, c'è un vero atlante ittico...Il rettangolo al centro è la riproduzione della pietra sepolcrale del patriarca Popone (m. 1042) Edited October 2, 2012 by malaparte Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Argo75* Posted October 29, 2012 Report Share Posted October 29, 2012 Aquileia Mosaici della Basilica XI° sec. d.C. In quester immagini, con la scusa della storia di Giona ingoiato dal mostro marino, c'è un vero atlante ittico...Il rettangolo al centro è la riproduzione della pietra sepolcrale del patriarca Popone (m. 1042) Ho dimenticato proprio casa mia!!!! Come ha sottolineato Valeria il mosaico, uno dei più grandi pavimenti musivi del Mondo, è un vero atlante ittico delle specie diffuse nell'alto Adriatico. Solo una precisazione: i mosaici risalgono al IV secolo d.C. e non all'XI, con ogni probabilità siamo molto vicini al 313 d.C. All'XI secolo risale invece il restauro poponiano che diede alla basilica le attuali forme romaniche. Valeria, non occorre aver superato gli "anta" per aver visto Aquileia pre-turismo di massa, fino a non tantissimi anni fa era praticamente deserta se non per un breve periodo d'estate quando i tedeschi, complice la vicinanza con Grado, la prendevano d'assalto: Aquileia è una piccola Roma che non è mai stata valorizzata come gli sarebbe spettato. Tra l'altro prima di tornarci fammelo sapere che ti consiglio, sempre che tu non la conosca già, una signora pasticceria-cioccolateria. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted November 9, 2012 Report Share Posted November 9, 2012 Lo so ,l 'ho postata in altre occasioni, ma credo che qui non debba mancare: è per me LA Nave Quando l' ho vista, piccola ed isolata, un guscio di noce nel buio di uno spazio scuro e pericoloso (non so se qualcuno ricordi quella mostra sui Celti a Venezia nel 1991, dal cui splendido catalogo traggo la foto) me ne sono innamorata per sempre. dal deposito di Broighter (Irlanda) I° sevc. d. C. Dublino, National Museium of Ireland. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted November 12, 2012 Report Share Posted November 12, 2012 Come già ho detto qui,http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=40343, segnalando un articolo di R. Notarbartolo su Art&Dossier di questo mese, gli antichi non rappresentavano il mare in tempesta, per varie ragioni (sia che in effetti tendevano a bordeggiare, e comunque a non muoversi col mare agitato, sia che rappresentare un fortunale richiede una tecnica ancora non raggiunta) Nel 1066 Guglielo ikl Conquistatore salpò dalla Normandia per andare a conquistare le contee inglesi. Negli anni seguenti, (probabilmente tra 1070 e 1077) su incarico a supervisione della moglie di Guglielmo, Matilde, venne ricamato il famosissimo arazzo ancora visibile (in copia) nel duomo di Bayeux, in Normandia, per rappresentare ttti i particolari di quela conquista. Ebbene, su 68 metri di lunghezza, con decine e decine di navi, non c'è un' onda appena mossa...e si tratta della Manica, mica del Mar Morto! Bah, avrà avuto fortuna... Riguardo a quest' ultima nave, ho scovato qui http://ilghilino.blogspot.it/2010/05/vexillum-beati-petri-vessillo-di.html (ammetto di aver scorso la lunga relazione un po' in fretta...) che la vela colorata rappresenterebbe il Sancti Petri Vexillum, tuttora simbolo di Alessandria, che papa Alessandro II° inviò a Gugliemo in partena per la spedizione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted November 12, 2012 Report Share Posted November 12, 2012 Per continuare l' argomento naufragi (stiamo arrivando cronologicamente al limite delle rappresentazioni "classiche"), lo stesso citato articolo di Notarbartolo segnala come una delle prime rappresentazioni di naufragio quella che si trova in una miniatura del monaco benedettino Matthiew Paris, nel XIII sec. Si tratta del naufragio di un certo High de Boves ( su cui, nei pochi minuti dedicati, non ho trovato nulla a parte uno stralcio di genealogia) Se la devono esere vista brutta assai, tanto più che navigare con tanto di cotta e capuccio in maglia di ferro (v. i due in alto a SX) non facilitava certo!! E' una piccola rappresentazione che può sembrare insignificante (colori spenti, piatti...siamo lontani dal lusso dorato e brillante di certi codici) ma mi sembra che, per essere uno dei primi tentativi di rappresentare un naufragio, il miniaturista sia riuscito a rendere bene il senso di dramma , con le navi spezzate, le vittime e i cavalloni che se le ingoiano. PS.: sono riuscita a caricare l' immagine al 5° tentativo... il caricamento mi si fermava sempre a mezza immagine, se non meno, una volta un po' di più (oltre agli indovinelli di Tinypic.. ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted September 19, 2015 Report Share Posted September 19, 2015 Calco di un rilievo raffigurante la prua di una bireme, dal Tempio della Fortuna Primigenia di Palestrina. Seconda metà sec. i° sec. a.C.; Albenga, Museo Navale Romano (già che ci sono, metto il link al museo http://www.palazzooddo.it/pagine/MuseoCivicoIngaunoBattistero.php) da Archeo di questo mese. Mi ha incuriosito il coccodrillo che nuota a prua: nell'antica Roma: era un animale portafortuna. I due sulla murata mi sembrano.... in posizione a rischio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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