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Targhe


Lefa

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Rovistando in cantina alla ricerca di tutt'altro, mi sono imbattuto in queste targhe che a detta di mi mamma sarebbero state acquistate da un demolitore navale a Spezia in un non meglio precisato periodo degli anni 60..

Carine no? meritano di essere pulite, raddrizzate e montate su un bel supporto ligneo! Secondo voi si può fare qualcosa per capire su che tipo di navi fossero installati? non avendo trovato alcun marchio che faccia riferimento a una Marina credo appartengano a mercantili americani..

 

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Modificato da Lefa
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Sono veramente uno spettacolo!!

Sono d'accordo, a differenza dei crest però, utilizzerei del legno non troppo lavorato... per intenderci, tipo arte povera (marina).

spero di essermi spiegato

Ciao

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Visitatore giovannibandenere

A mio avviso le monterei su supporto in legno conforme allo spirito delle targhe ed in maniera movibile e non rigida.

Bellissime targhe, da valorizzare e mostrare con soddisfazione.

gbn

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Grazie a tutti per gli apprezzamenti, secondo voi la prima a cosa si riferisce?

Me ne è sfuggita una:

 

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Sono veramente uno spettacolo!!

Sono d'accordo, a differenza dei crest però, utilizzerei del legno non troppo lavorato... per intenderci, tipo arte povera (marina).

spero di essermi spiegato

Ciao

 

Si, pensavo a qualcosa di semplice ma caldo.

Al'inizio volevo montarle tutte assieme per fare un unico quadro, poi ho valutato meglio i pesi e credo sia meglio montarle separatamente, tutte assieme pesano oltre 8kg!! (solo la targa della The Falk è spessa 1cm x circa 2kg, ma in guerra non c’era mica carenza di materia prima!?)..

Per raddrizzarle avrò bisogno di una mazza da fabbro e di un pezzo di legno straduro..

 

davvero belle!

sembrano appartenere ad un impianto a vapore abbabstanza datato.

penso tu abbi aragione circa le navi mercantili, anche se nnon è detto che debbano per forza riportare dati militari come specifiche, contratto o altro...

 

Non tutte hanno l'anno inciso, si va dal 42 al 51, chiederò agli esperti di demolizione navale che tipo di navi hanno fatto a tocchi a Spezia in quel periodo, anche se credo sia una ricerca molto dura..

 

Molto Belle, C.te Lefa..Lasciale cosi' come sono,..

 

BERILLO :s01:

 

Sono ancora indeciso se pulirle per bene: a quella in rame del separatore gli ho dato una botta con una soluzione di limone/sale/aceto, per vedere se era effettivamente rame (era totalmente ossidata), ora vorrei darle una passata col bitume per colorare di nero solo le scritte, creando un contrasto attraente, che ne dici?

 

 

A mio avviso le monterei su supporto in legno conforme allo spirito delle targhe ed in maniera movibile e non rigida.

Bellissime targhe, da valorizzare e mostrare con soddisfazione.

gbn

 

Spiegati meglio, che mi servono idee! rivetti o bulloni?

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Foster-Wheeler faceva caldaie: la data 1942 potrebbe indicare una Liberty, comunque una costruzione USMC. Allis-Chalmers faceva turbine a vapore e generatori di corrente continua: una C2 o una C3 quindi, sempre USMC comunque. Welin sono davit, i supporti per mettere a mare le scialuppe mossi dalla gravità. The Falk sono turboriduttori (ancora C2 o C3). Bethlehem è un filtro per nafta. Comunque sono tutti reperti da mercantili di costruzione standard bellica, 1a g.m. (c'è un 1918, mi pare) dell'USSB/EFC e 2a g.m. dell'USMC. La Coast Guard è incaricata di ispezionare le navi per controllare il rispetto degli standard di sicurezza (come il nostro RI.NA.): se non passavano l'esame (come per esempio le ex italiane confiscate nel 1941), in genere passavano sotto bandiera panamense o honduregna...

 

Il sito migliore per le costruzioni navali USA è Tim Colton:

http://shipbuildinghistory.com/

Modificato da de domenico
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Visitatore giovannibandenere

Cercherò di non essere troppo lungo.

Per supporti in legno immagino qualcosa come sotto indicato in foto. Al posto di una tela, ovviamente una tavoletta di legno compensato ed un gancio di sostegno più forte; o due, vedi tu.

Le targhe verrebbero sorrette (grazie ai fori che presentano), da viti a L , ev.te rivetti ma mi sembrano più sicure le viti a L.

In ferramenta vendono chiodi e viti "brutti" ma anche "belli", d'ottone e poco invasivi.

Come fondo vedrei bene il colore oro che si vede in foto; se vuoi potresti applicare intorno alla cornice, una cornice di tutta corda bella spessa, meglio se non colorata; ma potrebbe piacere anche senza corda a cornice. Diciamo che ora come ora non saprei, bosognerebbe vedere un campione prototipo.

Non disdegnerei neanche 2 targhe insieme -non di più- purchè siano "intonate" fra loro; dipende anche dallo spazio in parete che vuoi o non vuoi occupare.

---

Inoltre, all'insegna de "Il miglior restauro è il non-restauro" io non luciderei le targhe, le lascerei con le tracce del tempo addosso, eventualmente il minimo indispensabile; giusto togliere ogni tanto la polvere che fisiologicamente si accumula dovunque.

---

Ma sono soltanto gusti e i gusti sono notoriamente personali.

Buon lavoro, Giovanni.

 

fuo0va.jpgjzh2cz.jpg

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Grazie a tutti per gli apprezzamenti, secondo voi la prima a cosa si riferisce?

Me ne è sfuggita una:

 

IMG_8666.jpg

 

Si, pensavo a qualcosa di semplice ma caldo.

Al'inizio volevo montarle tutte assieme per fare un unico quadro, poi ho valutato meglio i pesi e credo sia meglio montarle separatamente, tutte assieme pesano oltre 8kg!! (solo la targa della The Falk è spessa 1cm x circa 2kg, ma in guerra non c’era mica carenza di materia prima!?)..

Per raddrizzarle avrò bisogno di una mazza da fabbro e di un pezzo di legno straduro..

 

 

 

 

 

Spiegati meglio, che mi servono idee! rivetti o bulloni?

Credo che il legno che faccia al caso tuo sia l'Iroco (non so come si scrive)

Per le placche in legno potresti "copiare" una delle forme utilizzate per i crest...

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