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ESCLUSIVO -- Il TOTI a Milano entro Ferragosto --


LUCA

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Se intendi dire "vedere il Toti a Milano a fare la polvere" sì...

Ma lo scopo è di portarlo a Milano, nel Museo dove è raccolta la storia della Tecnologia italiana, da Leonardo Da Vinci fino ai giorni nostri...

Tieni conto che si parla non dell'isola Palmaria ma di un museo che è visitato dalle scolaresche di tutta Italia...

 

Credo che adesso sia il posto migliore per il Toti... Chiedi conferma a Totiano...

 

Ciao

sfera

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Top Posters In This Topic

sono molto legato al Toti (lo so che tutti l'avete imparato a memoria, lo dico per il C.te Bosun) per esserne stato dil Direttore di Macchina dal 1990 al 1995.

 

E anche per questo che mi metto in cattedra....

 

Il Toti rappresenta la migliore tecnologia; sommergibilistica convenzionale di quel periodo, è stato il primo battello Italiano del dopo guerra;

E' un mezzo che suscita la curiosità derivata dai tanti film del settore.

 

Il museo di Milano rappresenta la tecnologia in ogni campo, anche quello navale (hai dato un occhiata al sito del museo?)

E' uno dei pochi musei non di arte che possa vantare in Italia un afflusso "decente" di persone

E' un luogo di insegnamento alle generazioni + giovani

 

 

Perchè allora sarebbe fuori luogo come un trattore alla Palmaria? Se vuoi ci sarebbero altre città che meriterebbero un battello a museo ma hanno esperienza e capacità necessarie? Neppure l'Acquario di Genova è stato capace, finora. (si perchè adesso che la vicenda Toti è in corso di risoluzione vi torturerò alla paranoia col Sauro)

 

Milano è un ottimo luogo e vanterà il 2° sommergibile allestito a museo in Italia.

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Totiano come sai sono d'accordo con tè.

Milano essendo la Capitale commerciale d'Italia e oserei anche dire d'Europa, mi sembra La città più indicata per Ospitare il Smg. Toti.

E poi non sò se la cosa corrisponde a verità, ma quando ero ragazzo circolava voce che fosse la città con più Marinai in Italia.

Ciao

Luciano

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Rimango fortemente legato alla mia idea!

Come ho detto, penso che Milano possa fungere egregiamente come vetrina per un considerevole numero di visitatori. Comunque anche se si tratta della "capitale economica d'Italia", rimane sempre nella pianura padana un luogo non certo idoneo per un battello sommergibile. Mi hanno sempre insegnato che "le barche" stanno bene solo in mare!!!

La speranza è che il "Sauro" abbia sempre la chiglia ben bagnata dall'acqua salata, magari quella di una delle più importanti basi navali di tutto il mediterraneo, La Spezia!!!

 

Un saluto

 

BOSUN

 

 

"...ed il mare donerà all'uomo nuove speranze così come il sonno porta i sogni... C.C."

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Purtroppo la chiglia del sauro è ancora bagnata dalle acque del Golfo dei Poeti, ma l'unica visita che riceve è il guano dei gabbiani!

 

Tempo fà (fine anni 90) ricordo un tentativo di ricerca di un sito a Spezia per un battello museo. Purtroppo non è emerso xchè all'interno dell'Arsenale nn avrebbe avuto visibilità (con in aggiunta i problemi di ingresso dei visitatori), all'esterno nessun luogo poteva preservare l'immagine del battello da "profanatori".

 

Ad essere sinceri forse un posto nel nuovo porto turistico dietro al Circolo Ufficiali si poteva pure ricavare, cmq...

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Il fatto che anche il Sauro possa prendere il largo con destinazione Milano è quanto di più indecoroso si possa sentire.

Speriamo che il Toti sia l'unico ad essere portato così lontano dal mare.

Non è che esiste il tentativo di creare la squadriglia del "Lago di Como"?????!!!!!

:s04: :s04: :s04: :s04: :s04:

 

Un saluto

 

 

BOSUN

 

"...ed il mare donerà all'uomo nuove speranze così come il sonno porta i sogni... C.C."

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Il fatto che anche il Sauro possa prendere il largo con destinazione Milano è quanto di più indecoroso si possa sentire.

 

 

 

:s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05:

 

A Parigi (che non è propriamente sul mare...) c'è una "cosa" che si chiama "Cité de la Mer"...

Vi si può visitare tra l'altro un sottomarino di classe Redoutable.

 

A Milano c'è un museo che vanta la sezione navale più ricca (come allestimento) e più visitata di tutta Italia.

Forse c'è qualcosa di più ricco in Italia, ma è tutto dentro strutture militari non accessibili al pubblico.

 

Se qualcosa di indecoroso c'è, semmai, è l'indifferenza della classe politica, ma mi risulta che questo atteggiamento sia molto ben radicato negli schieramenti e nella società. Non è un problema localizzato solo a Milano.

 

Mi permetto di suggerirti, prima di valutare il livello di decoro del Museo, di fare un giro qui a Milano, in Via San Vittore 21, raggiungibile con la linea "verde" della metropolitana (fermata S. Ambrogio).

Prima della visita (che non puoi assolutamente perderti) ti suggerirei anche di dare un'occhiata A QUESTO LINK.

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Non mancherò assolutamente di far visita al Museo della Scienza, cosa che ho già fatto diversi anni fa e dove non mi risulta esistesse nessuna area dedicata alle navi.

Trovo difficile pensare che possa essere il migliore in questa categoria anche se penso che possa essere davvero il più visitato.

Non ho l'abitudine di permettere che le mie parole siano fraintese: la cosa è indecorosa, per un uomo di mare, è vedere una barca a secco!!!! Questo è indecoroso!!!Per quanto riguarda la classe politica standiamo un velo pietoso, specialmente in questo periodo storico.

Grazie per il link offertomi è piuttosto interessante, sopratutto per quanto riguarda la parte dedicata alle navi in rete.

Comunque spero che quella parte buona della nostra classe politica si adoperi al massimo per mantenere almeno un sommergibile qui a La Spezia, rendendolo un momento di visita e di informazione per molte persone; il successo della mostra sui sommergibili realizzata presso il museo navale di La Spezia è stato un favoloso esempio di attaccamento a questo tipo di esperienze.

Un saluto.

 

BOSUN

 

 

"...ed il mare donerà all'uomo nuove speranze così come il sonno porta i sogni... C.C."

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Bosun se guardi bene in rete puoi scoprire che tutti i Battelli del mondo adibiti a Museo sono posizionati a terra, per un motivo molto semplice, la manutenzione degli stessi in acqua sarebbe molto più onerosa, ed anche il loro posizionamento.

Per mantenerli in acqua andrebbero messi in una piscina, svuotabile periodicamente per eseguire le manutenzioni, non si potrebbero aprire aperture di accesso più agevoli (Ti posso garantire che non tutti si adattano a scendere dai portelli).

Ci vorrebbe un piccolo equipaggio di almeno 3 nocchieri, per posizionare il battello quando si svuota la piscina, in modo che possa posarsi sulle sue selle di sostegno etc. ect.

Puoi capire che la cosa incomincerebbe a diventare anche più complessa.

Credo sia meglio accontentarsi come fanno tutti nel mondo di poterlo visitare a terra.

Ciao

Luciano

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Neppure l'Acquario di Genova è stato capace, finora. (si perchè adesso che la vicenda Toti è in corso di risoluzione vi torturerò alla paranoia col Sauro)

 

Ricordo a Totiano che dal settembre 2004 (vedi post https://www.betasom.it/forum/index.php?boar...=4732;start=30) sono in contatto con il curatore del Museo del mare, dott. Campodonico proprio al fine di perorare la causa "SAURO".

Quindi gioisco per quanto tu mi dici e, in qualità di infiltrato in loco (sono genovese, ricordi?), mi metto a tua disposizione per qualsiasi iniziativa in merito o per semplice appoggio logistico.

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Caro Bob,

anche Genova potrebbe essere un ottima alternativa, ma l'importante sarebbe che rimanesse nelle acqua liguri. Io da spezzino non posso fare a meno che sperare in una degna collocazione nel nostro golfo.

Per quanto riguarda le preoccupazioni di Luciano, sono senz'altro legittime, ma io sostengo che, con la buona volontà e l'utilizzo di tecniche ad oggi all'avanguardia, è possibile farte tutto.

Un saluto.

 

 

BOSUN

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Visitatore Gotrek

Onestamente?? In acqua secondo me non ci deve restare.... a terra in un bel museo, ma in acqua, per quanto mantenuto, si andrebbe a rovinare.... E poi xkè proprio in acque liguri?? Non dimenticarti che bisogna fare in modo che tutta la popolazione possa vederlo, quella del nord-ovest (e il Toti esaudisce questo compito), il SUD e l'EST. E magari qualcosa al centro...

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  • 3 weeks later...
  • 3 weeks later...

Toti, a tre chilometri l'ora per attraversare la città

Il 14 agosto il sommergibile arriverà al Museo della scienza e della tecnica Reti elettriche tagliate, travi in acciaio sulle strade, circolazione bloccata

Partenza alle 21 del 13 agosto. Arrivo previsto tra le 9 e le 12 del giorno seguente. Il Toti approda a Milano, muovendosi lento per la città: il pachiderma in acciaio viaggerà su due carrelli da 15 assi ciascuno, dalla periferia di Milano al Museo della scienza e della tecnica di via Olona, tenendo una media di 3 chilometri all'ora. Una passeggiata neppure troppo spedita, insomma. I tecnici del Comune coordinati dall'ingegner Antonio Acerbo e di tutte le aziende coinvolte nell'operazione (Atm, Aem, Mm, Ferrovie) hanno avuto mercoledì scorso l'incontro definitivo con i rappresentanti della Marina militare, del Museo che ospiterà il monumento, della ditta Fagioli che effettuerà il trasporto: e per dopodomani è previsto il sopralluogo lungo tutto il percorso ormai concordato. Lo storico sommergibile, costruito in Italia nel dopoguerra con funzioni di spia contro i lanciamissili nucleari sovietici (chiamato il «killer del mare») verrà trasportato il 12 a Milano e trascorrerà la notte e la giornata successiva in piazza Mistral, vicino a un passaggio a livello. In serata, quando ormai la gran parte dei milanesi avrà abbandonato la città per il weekend di Ferragosto, cominceranno le grandi manovre descritte nel progetto di transito studiato dagli ingegneri Maurizio Acito e Antonio Migliacci. E dunque: da via Toffetti, dietro l'Ortomercato, il gigante (350 tonnellate di peso, per 48 metri di lunghezza e 5 di larghezza) si muoverà lungo via Bonfadini, via Varsavia, via Cadibona e raggiungerà viale Molise. Deviando su via Monte Ortigara e via Anfossi, il Toti raggiungerà la circonvallazione interna: viale Regina Margherita, viale Caldara, e poi Filippetti, Beatrice d'Este, Gian Galeazzo, D'Annunzio. L'ultimo tratto va da piazzale Cantore a viale Papiniano: si gira in piazza sant'Agostino e poi in via Olona. Tutto a posto, dunque. L'operazione richiede un impegno aggiuntivo dell'Atm: per far passare il Toti dovranno infatti essere tagliate alcune reti aeree che garantiscono l'elettricità necessaria per far muovere i mezzi pubblici. Per la giornata del 14 verranno disposti alcuni mezzi sostitutivi dei tram: e non ci saranno problemi perché in pieno agosto le corse sono ridotte e i depositi dell'Atm hanno a disposizione molti bus. A Ferragosto, poi, ci sarà tutto il tempo necessario per ripristinare i fili elettrici. Altra questione delicata è quella del passaggio sui tratti stradali che appoggiano sulle fognature: la Fincantieri ha messo a disposizione alcune strutture d'acciaio e il Toti passerà sopra questo sistema di travi affiancate a mo' di ponte. Per altri attraversamenti meno complicati verranno invece utilizzate delle piastre in acciaio. Lavoro straordinario anche per la vigilanza urbana: i ghisa dovranno accompagnare tutto il tragitto del sommergibile, bloccando in anticipo le strade interessate e garantendo che non si formino ingorghi in prossimità degli incroci vicini al perimetro dell'operazione Toti. Tecnici e amministratori contano però sul fatto che nei giorni a cavallo di Ferragosto la città si svuota: e non ci saranno disagi per i pochi automobilisti rimasti a casa se per una notte e una mattina non saranno transitabili tutte le vie. Il Comune è stato ampiamente rassicurato sul fatto che l'intervento non comporti rischi di cedimenti o di incagli: per evitare sorprese, comunque, il Toti sarà sempre scortato da una squadra di tecnici dei vari settori e delle varie aziende, con le dita incrociate e pronti ad intervenire in caso di emergenza. L'ultima questione è quella economica. L'amministrazione comunale, pur favorevole al trasporto del Toti in città, ha da sempre dichiarato di non essere disposta ad accollarsi i costi dell'intervento. E, anche se non ci sono stime definitive, si prevede una spesa di qualche milione di euro. Su questo, però, la Marina e il Museo hanno garantito che sono già a buon punto le trattative con due grossi sponsor disponibili a pagare il trasloco del sommergibile. Il resto è la soddisfazione di tutte le parti coinvolte nell'operazione Toti. A partire dalla Marina: l'ammiraglio Sergio Biraghi, Capo di Stato maggiore e milanese d'origine, aveva spiegato che l'approdo definitivo del Toti a Milano rappresentava il suo «sogno». E l'obiettivo è quello di affiancare questo cimelio storico, «un gioiello della tecnologia navale», alla nave scuola Ebe e al ponte di comando del transatlantico Conte Biancamano già ospitati nel Museo della scienza e della tecnica: perché soprattutto i giovani possano vederlo, ammirarlo e anche salirci sopra. E «far volare i ragazzi con la fantasia».

Elisabetta Soglio

 

 

:s15: :s15: :s15:

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Il caso. Albera e Regis commentano: «I dettagli del trasporto del sommergibile devono essere ancora fissati»

Il 13 agosto il Toti parte per Milano

Ma al Porto nessuna comunicazione ufficiale

 

 

 

di Nicola Arrigoni La partenza è fissata per il 13 agosto alle ore 21 dal Porto di Cremona. Il conto alla rovescia per il viaggio terrestre del Toti verso Milano sembra essere iniziato. L’arrivo davanti al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano è fissato — salvo imprevisti — tra le 9 e le 12 del giorno successivo. Dopo quattro anni — l’arrivo del sommergibile Toti nel porto è del 6 maggio 2001 — il cimelio della Marina Militare dovrebbe finalmente giungere a destinazione. A realizzare concretamente l’impresa sarà la ditta Fagioli di Sant’Ilario d’Elsa, ditta specializzata in trasporti eccezionali.

 

Se la data del viaggio che sembra ormai certo del Toti era già fissata da tempo, per dichiarazione della stessa Marina Militare che sembra tenere il pallino dell’affaire Toti. La definizione dell’ultimo viaggio del sommergibile fa cadere dalle nuvole alcuni dei diretti interessati. In primis il Museo della Scienza e della Tecnica non lascia dichiarazioni, non smentisce ma neppure conferma gli estremi dell’itinerario. «Sul Toti non abbiamo elementi per dare notizie», spiega la responsabile della comunicazione Debora Chiodoni. Dello stesso tenore sono le dichiarazioni che arrivano dal Porto di Cremona, l’istituzione che da quattro anni ospita il sigaro nero. Il presidente Giorgio Mario Albera, raggiunto in Francia: «La data si sapeva già da tempo — spiega —, ma i dettagli non sono ancora stati definiti. Almeno l’Azienda dei Porti non è stata ancora interpellata, anche se si sta lavorando perché il Toti raggiunga Milano; e questo sembra ormai certo». A commentare la notizia del viaggio ferragostano del Toti che porterà il sommergibile davanti al Museo della Scienza e della Tecnica il prossimo 14 agosto fra le 9 e le 12 è il capitano Fulvio Regis: «Prima di dare per certi i dettagli resi noti dalla stampa si dovranno riunire i soggetti coinvolti. Non basta infatti definire quando il Toti partirà per Milano, ma c’è tutta una serie di operazioni da concordare. L’ultima trasferta del Toti verrà decisa e definita nella prima settimana di giugno. Per ora non c’è nulla di ufficiale se non la data del 13 agosto». Insomma fra qualche incertezza e decisioni da ufficializzare questa sembra la volta giusta: il Toti a 3 chilometri all’ora percorrerà la Castelleonese e arriverà a Milano.

 

:s15:

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  • 1 month later...

pem_produzioni@tiscali.it

Buongiorno a tutti , ho letto con piacere i vostri post sulla "questione Toti" .

Lavoro per una casa di produzioni televisive , la PèM di Milano , che quest'estate seguirà il trasporto del Toti a Milano e realizzerà un documentario sulla storia del S506.

Io e i miei colleghi stiamo cercando in tutti i modi di metterci in contatto con qualcuno che abbia lavorato sul Toti , o che lo conosca bene , in quanto avremmo bisogno per il filmato di varie interviste , a ufficiali e non .

Se poteste aiutarci vi sarei molto grata ed inoltre il Toti avrebbe la possibilità di non essere dimenticato in una sala di museo.

Grazie

Sara Zucca

 

per contatti

pem_produzioni@tiscali.it

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l'EX del Bagnolini sono Io, Preso a Monfalcone quando era ancora sugli scali, e navigato con Lui fino al 9 Gennaio del 1971 come Capoposto RT, e operatore Cifra, ho contatti con altri miei compagni di allora residenti in Friuli, che conoscono tutti quelli del Forum, Gino Ecogognometrista ed Edo Motorista navale, ho anche contatto con l'EX Elettricista del Toti, mio amico fin dalle scuole CEMM. Alessandro, che ora abita a Spezia, in pensione da Ufficiale di Marina. Poi c'e' il Grande Totiano, uno del nostro consiglio direttivo, Ufficiale di Marina in Servizio, che è stato Direttore di Macchina del Toti, Quello che ha scritto il libro "Delfini D'Acciaio".

Essendo stato direttore di Macchina praticamente il Toti per Lui non ha segreti.

Comunque tutti i ragazzi del forum conoscono la classe Toti come le loro tasche, hanno visitato scortati da Totiano sia il Toti che il Dandolo, e anche la scuola sommergibili di Taranto, conoscono anche gli aneddoti che abbiamo raccontato, e che sono postati sul forum(almeno i miei e quelli di Totiano) come primo equipaggio, sui primi anni di vita del Toti e del Bagnolini.

Rimani in contatto Sara, quando torna dalla Trinacria Totiano ti contatterà di sicuro.

Intanto approfitto del Post per ricordare a tutti che non la prossima, ma l'altra settimana ancora, non ci sono, vado a Parigi al matrimonio di mia Figlia Giada, e sarò OFF fino al 12/07/05.

Ciao

Luciano

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  • 2 weeks later...

CREMONA: SOMMERGIBILE TOTI ARRIVERA' A MILANO INTERO =

MUSEO SCIENZA E TECNICA, ASPORTATE TORRETTA E TUTTE LE SPORGENZE

 

Milano, 6 lug. (Adnkronos) - Si stanno ultimando i preparativi per il trasporto del sommergibile 'Enrico Toti', che lascera' il porto fluviale di Cremona alla volta di Milano per essere ospitato nel Museo della Scienza e della Tecnica. Il mezzo militare, sottolinea il Museo milanese, verra' trasportato pressoche' intero, dato che sono state compiute solo opere di alleggerimento smontando la vela (cioe' la torretta), il contenitore del sistema idrofonico di prua e tutte le sporgenze che potrebbero causare impedimenti nel trasferimento.

 

La preparazione dello scafo per consentire l'allaggio,

un'operazione necessaria allo spostamento del sottomarino, e' stata affidata al Gruppo operatori subacquei della Marina militare italiana.

Tutti i pezzi smontati, compresi periscopio e skornel, verranno

rimontati appena il Toti arrivera' nel capoluogo lombardo.

 

(Red-Tdg/Lr/Adnkronos)

06-LUG-05 20:05

 

Non abbiamo nessuno in zona per documentare l'evoluzione della faccenda?

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Il quotidiano "Il Giornale" di martedi (mi sembra) riportava la notizia del sezionamento dello scafo in 4 tronconi.

 

Intero o a tocchi, a questo punto l'importante è che arrivi a Milano... Purtoppo non riesco ad andare a Cemona a verificare. A meno che i miei commerciali non trovino un cliente da quelle parti...

Provo a convincerli... :s25: :s25:

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da...

 

Albino Lovera

www.marinai.it

 

Ettore Dognini, corso64, mi invia quanto segue:

I tecnici della Marina hanno spinto il Toti in secca, la torretta è già stata smontata, stanno togliendo la zavorra. Sarà possibile visitarlo la prima settimana di Agosto. L' 8 di Agosto è prevista la partenza per Milano. Il 13 è previsto il percorso cittadino per il museo.

Salutoni, Ettore

 

Vuoi vedere che finalmente ci siamo ?

 

Alla prossima, risaluti a tutti

 

:s02:

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Il «Toti» a pezzi per portarlo al museo - di Redazione -

 

 

Daniela Uva

 

Dopo più di quattro anni il sommergibile Toti è pronto a lasciare il porto di Cremona per raggiungere Milano. Il «Killer del Mediterraneo» approderà al museo della Scienza e della Tecnica il 13 agosto chiudendo, così, una lunga odissea.

Una parte del colosso è già stata smontata dai militari della Marina Militare. Si tratta della torretta principale, che è stata trasferita in un container. In questi giorni i tecnici stanno anche rimuovendo le aste di acciaio che si trovano nella parte sommersa dello scafo. Al loro posto verranno inserire alcune funi che serviranno a facilitarne il trasporto in superficie.

Il Toti (il primo sommergibile costruito in Italia nel Dopoguerra) si trova nel Po dal 6 maggio 2001. Il mezzo (realizzato nel 1967 per dare la caccia ai lanciamissili sovietici) fu donato al museo della Scienza e della Tecnica dalla Marina Militare dopo essere «andato in pensione». Il suo viaggio verso Milano fu interrotto a causa dell'opposizione del Comune. Si temeva che il suo trasporto (si tratta di un gigante di 46 metri di lunghezza per 350 tonnellate di peso e otto metri di altezza) avrebbe distrutto strade e alberi. Da quel momento giace in tre metri d'acqua. Ma la sua attesa è finita. Non appena sarà stato diviso in quattro pezzi, potrà finalmente raggiungere la sua meta. E farsi ammirare dai visitatori del museo. Il suo viaggio comporterà la rimozione di semafori e segnaletica stradale.

 

:s15:

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Contattata la pEM produzioni ed in attesa di sviluppi facciamo qlc precisazione:

 

sono stati asportati la vela e il cuffione di prora, quanto era contenuto era già stato spedito al mueso tanto tempo fà.

Le aste di acciaio sono i pani di piombo stivati in barchetta. sono la zavorra che danno la stabilità di peso (l'ercolino sempre in piedi, ricordate?) al sommergibile.

 

Le operazioni sono partite ora aspettiamo il caro tuibetto di ferro alla sua ultima destinazione...

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Il sommergibile Toti, da quattro anni ormeggiato nelle acque cremonesi del Po, finalmente sbarcherà a Milano, attorno a Ferragosto: e per muovere il «gigante» dei fondali attraverso la città interverranno gli uomini del Secondo Reggimento Genio Pontieri di Piacenza. Porto d'approdo, il Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia «L. da Vinci», a cui, quattro anni or sono, l'aveva donato la Marina Militare. Saranno in tutto una quarantina i pontieri al comando del colonnello Amedeo Santoro che parteciperanno all'operazione, che si annuncia già ora colossale, per numero di persone e di mezzi che verranno impiegati. Il Secondo Reggimento, in particolare, opererà collocando sovrastrutture mobili (ovvero, travi e piastre) in corrispondenza dei punti critici del percorso.

Lungo il reticolo di vie che, da Rogoredo, il Toti percorrerà per giungere al Museo (che si trova alle spalle del carcere di San Vittore). Punti ritenuti a rischio di sfondamento perchè attraversati, nella sezione sotterranea, da cavi e fognature, in relazione alla considerevole stazza del sottomarino, attorno alle 400 tonnellate. Gli uomini del colonnello Santoro, chiamati al lavoro per l'ormai «epico» ingresso del Toti in città quando il sommergibile sarà arrivato a Milano da Cremona, opereranno nella fase di trasporto interno: in particolare, l'intervento dei pontieri piacentini scatterà in due date precise, la notte tra l'11 ed il 12 di agosto, e quindi quella tra il 13 ed il 14, vigilia di Ferragosto. «Nell'operazione - ha annunciato il colonnello Santoro - impiegheremo dai 35 ai 40 uomini, mentre, per i mezzi, utilizzeremo autogru e fotoelettriche, in quanto tutto, in entrambe le date, si svolgerà nel corso delle ore notturne». «Per i nostri pontieri - ha proseguito il comandante - si tratterà di movimentare e mettere in opera sovrastrutture mobili, parlo di travi e di piastre - ha precisato Santoro - che verranno posizionate nei punti critici del percorso urbano, lungo il quale il Toti sarà condotto da un rimorchio speciale». I «ponti» del Secondo Genio avranno lunghezza variabile, fino a 17 metri: la loro collocazione partirà da Milano Rogoredo per svilupparsi su via Varsavia, via Molise, viale Margherita e raggiungere quindi viale Papignano, nei pressi del Museo. L'Odissea del «grande» Toti (46 metri di lunghezza e 4,75 di larghezza, per 400 tonnellate oggi in corso di alleggerimento in vista del trasferimento) era iniziata quattro anni or sono: partì ad aprile 2001 dalla Sicilia, e più precisamente dalla base navale di Augusta. Era diretto a Milano, al Museo a cui la Marina Militare l'aveva regalato, ma, dopo aver risalito il Po, si «incagliò» a Cremona, dove sarebbe rimasto dal 6 maggio di quell'anno fino ad oggi. Motivo dell'empasse, le straordinarie misure del mezzo sottomarino, il cui trasporto a Milano, finora, era stato fonte di migliaia di ipotesi (anche quella di «farlo a pezzi» per condurlo dentro la città) ma nessuna azione. Fino ad oggi, dunque: perchè è ormai ufficiale che il Toti partirà da Cremona ad agosto (il giorno preciso non è stato ancora comunicato) per raggiungere Milano durante i giorni di Ferragosto. I 90 chilometri che separano Cremona da Milano il sommergibile li coprirà su un mezzo speciale (della ditta Faggioli, lunghezza complessiva del trasporto, 62 metri) lungo la strada Paullese (fuorigioco, per motivi di traffico, l'autostrada). Il Toti procederà a velocità di lumaca, attorno ai 5 chilometri orari. La trasferta avverrà durante le ore notturne, per arrecare il minimo disagio agli automobilisti. Dopo aver solcato le vie di Milano raggiungerà il Museo. Ma anche qui nessun padiglione è apparso sufficientemente ampio da ospitarlo: e la sua nuova permanenza nella città della Madunina avverrà all'aria aperta, in un'area esterna del Museo.

Simona Segalini

 

:s15: :s15: :s15: :s15: :s15:

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domenica appena passata sono stato al porto ma era tutto chiuso (capitava qualche volta di trovare aperta l'entrata da picenengo).

 

sabato questo sono a piacenza per lavoro. spero sabato prossimo di poter fare un' altra capatina.

 

inoltre durante il trasporto a milano sono in russia in ferie ca##o!! non potrò assistere al toti che passa sulla paullese a meno di un kilometro da casa mia!! :s05:

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vista la delicatezza (e le misure di antinfortunistiche) dell'operazione il luogo è stato blindato.

Al momento il battello dovrebbe essere già a terra, senza vela e senza cuffione del sonar, in preparazione per il trasferimento.

E non escluderei un po di maquillage per fare bella figura con chi vorrà assistere!

 

a dire la verità si era anche parlato di qlc ritardo per problemi tecnici (immancabili all'ultimo minuto!) ma grazie ai subacque del Varignano sembra che l'allarme stia rientrando...

 

oggi inoltrè c'è stata una intervista all'amm. Biraghi presso il museo da parte di televisioni locali. Mi sembra incredibile a pensare che solo un anno fà mi disperavo per l'assoluto immobilismo che regnava ...

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Dal Corriere della Sera:

 

La fiaba del Toti ha il suo lieto fine. Il sommergibile costruito nella seconda metà degli anni ’60, pezzo storico della nostra Marina, farà il suo ingresso al Museo della Scienza e della Tecnologia la mattina del prossimo 14 agosto, dopo aver percorso oltre 90 chilometri dal porto canale di Cremona al centro di Milano. «Sarà un evento per la città e per i milanesi», ha annunciato il sindaco Gabriele Albertini, intervenuto ieri durante l’incontro che ha ufficializzato l’arrivo del Toti. Padrone di casa, il presidente del Museo di via San Vittore, Michele Perini, ha spiegato che il battello verrà collocato negli spazi all’aperto che oggi ospitano i padiglioni aeronavale e ferroviario: dove verrà realizzato il nuovo ingresso della struttura museale. Nel frattempo, sono già iniziati i lavori di allestimento: sono stati spostati gli aerei ed è stata smontata la torre sonda.

Il Toti si muoverà l’8 agosto da Cremona per arrivare, dopo aver attraversato alcuni paesi del cremonese, a Milano in via Toffetti. E saremo all’11 agosto. La Traversata del Toti in città comincerà alle 21 del 13 agosto: i 62 metri del convoglio, il cui peso stimato è di oltre 450 tonnellate, si sposteranno a 6 chilometri all’ora. Il monumento verrà sistemato nei giorni successivi all’esterno del Da Vinci e potrà essere visibile intorno a dicembre, perché prima verranno effettuati tutti i lavori di musealizzazione. «Facciamo un investimento per i giovani - ha spiegato l’ammiraglio Sergio Biraghi - che qui potranno capire quanto l’Italia sia un paese di mare e quanto il mare sia la chiave di volta per l’economia, la crescita, lo sviluppo ma anche il divertimento del nostro paese». Il Toti era stato donato dalla Marina Militare al Museo della Scienza e della Tecnica: durante molti interventi di ieri, è stato ricordato l’impegno di Carlo Camerana, già presidente del Da Vinci, per portare a termine l’impresa. Ma gli intoppi burocratici ed economici avevano sempre bloccato tutto.

«Era rimasta una spina nel fianco», ammette Biraghi, un «milanese di mare». Poi, la svolta: Albertini incontra Biraghi il 14 marzo scorso e si decide che la fiaba del Toti non può finire in una secca del Po. Si forma un tavolo di lavoro con i tecnici del Comune, dell’Atm, dell’Aem, della Mm, della vigilanza. La Regione, rappresentata ieri dall’assessore Piergianni Prosperini, garantisce il proprio sostegno e il Museo trova gli sponsor: la Fincantieri e la Telecom. «Milano - commenta Marco Tronchetti Provera - lancia ancora una volta un messaggio concreto dimostrando che lavorando insieme si possono fare cose grandi, usando grande competenza di azione e capacità telefonica».

Soddisfatto anche il vicesindaco Riccardo De Corato, che con il direttore dei Lavori Pubblici, Antonio Acerbo, ha coordinato il tavolo di lavoro: «Vince lo spirito di squadra e la voglia di superare gli ostacoli, come abbiamo dimostrato anche in altri grandi interventi fatti in questi anni per la città».

Il presidente dell’Atm, Bruno Soresina, ha ammesso i disagi che ci saranno sulla circolazione dei mezzi pubblici: il percorso del Toti è stato studiato in modo da garantire il miglior impatto possibile sul sistema urbano e i minori rischi per le strade. La ditta Fagioli trasporterà il sommergibile su dei carrelli portati da 240 ruote. Sono state previste delle strutture «di scavalcamento», con pannelli modulari in acciaio, per superare il cavo Redefossi in tre punti (via Rogoredo, piazza Mistral e viale Montenero). Le linee tranviarie subiranno una serie di modifiche (gli utenti dell’Atm possono avere i particolari chiamando il numero verde 800.808181 o consultando il sito www.atm-mi.it ) e nella giornata di domenica 14 agosto sulla linea 2 sarà soppresso il servizio tra le stazioni di Cadorna e Abbiategrasso, sostituito da un servizio di autobus navetta. E i milanesi che non saranno in ferie potranno godersi lo spettacolo inusuale del «bestione» d’acciaio che si muove in città. Verso il suo lieto fine.

 

Finalmente Milano ha tirato fuori un po' di dignità...

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C'è una attività addirittura frenetica attorno al Toti (e al suo gemello veneziano) in questi giorni. Dopo i 4 anni di oblio è meraviglioso vedere rinascere così il caro tubetto di acciaio!

 

P.S. vi aspetto (anche) su Specchio del 6 Agosto!

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Quello che c’è da sapere

 

 

30 anni di carriera

11 aprile 1965 inizio lavori Fincantieri di Monfalcone

12 marzo 1967 varo

22 gennaio 1968 consegna

30 giugno 1999 radiazione dal servizio attivo TENSIONI E PERICOLI

Negli anni della Guerra Fredda nell’area del Mediterraneo si riflettono le tensioni tra i due blocchi. Una delle minacce è rappresentata dai sommergibili nucleari sovietici, provenienti dalle basi del Mar Nero e dallo stretto di Gibilterra. Anche il nostro Paese entra in azione. Dopo il divieto di avere una flotta di sommergibili, sancito dalle clausole del Trattato di Pace della Seconda Guerra Mondiale in quanto Paese sconfitto, tornano ufficialmente in azione la tradizione, la conoscenza e le grandi capacità - sopite ma mai cancellate - della scuola sommergibilistica italiana.

SOMMERGIBILE E SOTTOMARINO

Nell’uso comune le due parole si sovrappongono. Ma tra sommergibile e sottomarino esiste una chiara differenza. Un sommergibile è un battello in grado di immergersi ma ottimizzato per la navigazione in superficie. Un sottomarino, invece, è un’unità navale utilizzata per la navigazione in immersione.

Il sommergibile Toti tecnicamente è in realtà un sottomarino. Viene però usato “impropriamente” il termine sommergibile perché ormai è entrato nell’uso linguistico comune.

Tanto che sono ufficialmente riconosciute parole derivate: ad esempio i marinai imbarcati nei sottomarini si chiamano sommergibilisti e non sottomarinisti.

PRIMO NEL

DOPOGUERRA

La grande importanza dell’Enrico Toti è data dal fatto di essere il primo sommergibile a venir costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. I lavori alla Fincantieri di Monfalcone partono nel ’65. Il varo di lì a tre anni. Intorno al 1970 i sommergibili gemelli sono quattro, tutti della Classe Toti: Enrico Toti, Dandolo, Mocenigo e Bagnolini.

MISSIONI

Quanti siluri ha lanciato il Toti? Su questa e altre domande vige ovviamente il segreto militare. Il sommergibile comunque non ha mai preso parte a operazioni di guerra.

Si sa, però, che ha partecipato - distinguendosi - a numerose esercitazioni nel Mar Mediterraneo, scavalcando le difese dei “nemici” e avvicinandosi a obiettivi sensibili.

Nel corso della sua attività ha accumulato 27.030 ore di moto percorrendo 137.000 miglia.

Alla sua guida si sono avvicendati 34 comandanti e 10 direttori di macchina.

 

 

 

PS 1 dei 10 lo conosco.... :s11: :s11: :s11:

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