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Le Fleuron Scala 1:24 - Costruzione In Arsenale


ammutinato

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Ciao a tutti,

questo e' il modello de Le Fleuron iniziato qualche tempo fa.

Inizialmente cominciai la realizzazione del modello in scala 1:48 poi abbandonata per la 1:24.

Vedrete il modellino 1:48 in fase embrionale in qualche foto all'inizio.

 

 

La costruzione del modello e' su base monografia Ancre (Francia) in scala 1/48.

Le tavole, opportunamente plottate in scala 1/24.

 

Il modello avra' una lunghezza di 2 metri.

Il legno utilizzato e' massello di pero.

 

Come per la Roma posto un po' di foto dall'inizio dei lavori.

 

Ciao

 

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Ciao,

la partita di pero che vedi in foto e' solo una minima parte dell'approvigionamento. Ne ho preso mezzo metro cubo in panconi e conservati

in cantina. Poi mano mano che servono lo faccio tagliare e portare a spessore da un amico falegname che e' riuscito a procurarmi

la partita. Il pero e' di provenienza francese.

Quello nazionale non va bene per il modellismo in arsenale.

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Ciao Ammutinato,

Il tuo nik name è veramente confacente ai tuoi modelli,

sarebbe a dire che vai sempre fuori dell'ordinarietà, insomma non ti piace lavorare nel piccolo.

Sei all'opposto di me, io cerco sempre modelli dalle dimensioni contenute, invece te vai sul maxi.

Complimenti per il tipo di struttura che hai deciso di adottare per questo modello, praticamente la rifai con il sistema usato dai mastri d'ascia dell'epoca.

Veramente apprezzabile come lavoro, che è anche non della masima semplicità.

Complimenti anche per il Roma in 1/100, lavoro molto impegnativo anche quello,

scusami una curiosità, ma quando li hai finiti, dove li tieni?

Ti vorrei mandare alcune foto inerenti il Roma, ma mi è vietato pubblicarle, perchè mi troverei a litigare con un carissimo amico.

Se mi mandi la tua Mail te le spedisco.

La mia Mail la trovi sul forum sulla mia scheda.

 

Un carissimo saluto

 

e BRAVO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Ciao

 

Fassio

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Ciao Fassio,

hai colto nel segno. Sono affascinato dai modelli in grande scala. Per un verso (anche se non si direbbe) sono piu' facili da realizzare rispetto

a quelli piu' piccoli ma per l'altro verso, diventano piu' evidenti i dettagli e quindi di conseguenza gli eventuali errori.

La grande scala pero', mi da' emozioni forti, mi diverto. E quindi difficilmente faro' modelli al di sotto dei 2 metri.

Mi chiedi dove li tengo. Per lo spazio non ho problemi. Terminati (ci vorranno anni) li mettero' in tavernetta.

 

Per il Fleuron in arsenale. Sono un grande estimatore delle edizioni francesi ANCRE (www.ancre.fr) e quindi di Jean Boudriot.

Ho una raccolta non indifferente di volumi relativi alla costruzione di bastimenti francesi in arsenale. Quindi archeologia navale classica

francese e monografie di modelli.

Il Fleuorn, la Compagnia delle indie, il tre ponti del cavaliere di Tourville ecc ecc. Insieme ai volumi sulle tecniche costruttive di fine '600 e '700.

 

Sono preso dalle modalita' costruttive dei maestri d'ascia francesi del XVIII secolo.

 

Il mio nick name deriva dal mio primo modello, il Bounty. Da li' il nick ammutinato. Che non ho piu' cambiato dacche' sono in rete sui forum di

modellismo.

 

Ti invio una mail appensa chiudo questo post.

 

Ciao e grazie per gli apprezzamenti. Fanno sempre molto piacere.

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Blase Ollivier e' uno dei piu' importanti costruttori del 18° secolo assieme a Blaise Pangalo e Jacque Noel Sane'. I tre costruttori sono collegati tra di loro e questo li rende diversi dagli altri costruttori di quel periodo. Vorrei raccontare qui di seguito la biografia e le imprese di Blaise Ollivier (costruttore tra gli altri del Fleuron) che considero in qualche modo affascinante e che vorrei condividere con voi.

 

Tutto cio' che leggerete qui di seguito sono frutto dello studio alla monografia del Fleuron e i fatti che riporto sono quelli raccontati nel volume in italiano allegato alla stessa monografia e frutto di una mia rielaborazione personale.

Luca

 

 

Blaise Ollivier nasce a Tolone nel 1701. Nel 1720 al padre Joseph fu dato l'incarico di seguire la costruzione del Saint Philippe da 74 cannoni e del Saint Louis da 64 cannoni. Gli Ollivier si trasferiscono al porto di Rochefort nel 1720.

A Joseph fu dato icarico di realizzare la Nereide. Nel 1724, padre e figlio si trasferiscono a Brest e al padre fu dato il titolo di Maestro costruttore.

Nel 1725 Blaise fece i rilievi sul le Lys, di Blaise Pangalo. Le qualita' di questo bastimento giustificarono il suo restauro.

Nel 1729, il ministro Maurepas, diede incarico a Blaise e suo padre, di progettare e realizzare un vascello da 64 cannoni, il Fleuron.

Il Fleuron e' il migliore tra i vascelli da 64 cannoni. Questo vascello e' piu' lungo in rapporto agli altri bastimenti (146 piedi e 3 pollici invece dei 142 piedi canonici.

La stazza era di 1924 tonnellate. Questo vascello aveva le migliori qualita' di un vascello: regge bene la vela , navigava meglio di tutti i vascelli con i quali si era confrontato, era superiore a bolina.

Nel 1734 a Blaise Olivier fu affidata costruzione della Salamandre e della Tonnante.

 

Nel 1736, Blaise ebbe il brevetto di Mastro Costruttore.

Nel 1737 ebbe dal ministro Maurepas l'incarico di osservare le marine inglesi e olandesi. La missioni duro' molti mesi e divenne il soggetto di un importante manoscritto.

Nel 1739 divenne direttore generale dei lavori al porto di Brest e inizio' la costruzione del Mars, vascello da 64 cannoni.

Nel 1740 fu messo in cantiere il Royal Louis, vascello da 124 cannoni, il piu' grande vascello dell'epoca,che, sfortunatamente, ando' distrutto da un incendio sul suo stesso scalo.

In pari periodo fu realizzata una fregata, la Medee, da 26 cannoni.

Nel 1745 furono messi in cantiere tre vascelli da 74 cannoni, il Monarque, il Sceptre e l'Intrepide.

Il 20 di ottobre 1746 Blaise muore a Brest.

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Ciao,

nelle foto postate vi e' la realizzazione del quinto (nel modellismo tradizionale sarebbe l'ordinata) del Fleuron.

Penso di fare cosa gradita e per chi fosse interessato, posto una breve spiegazione circa la composizione di questo elemento

di ossatura di un bastimento francese da 74 cannoni del 1780.

 

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Comincio a descrivere la composizione di una coppia.

Prima pero', vorrei puntualizzare alcuni punti sulla terminologia da adottare.

QUINTI sono solo le coppie di innalzamento (le ordinate per usare il termine del modellismo classico).

Perche' quinti di innalzamento?

I quinti di innalzamento sono quel gruppo di "ordinate" che danno il volume al bastimento. Sono quindi le "ordinate" principali.

Tra piu' quinti di innalzamento, venivano poi interposte le cosiddette coppie di riempimento. Altro non erano che "ordinate" che andavano ad inserirsi tra un quinto di innalzamento e l'altro.

Perche' venivano chiamate coppie??

Perche ogni quinto ed ogni coppia di riempimento erano formate da un doppio spessore di legname. Nella realizzazione di un bastimento, nell'incastro di ogni pezzo, il principio dell'incrocio dei pezzi e' sempre rispettato. Poi vedremo in che cosa consiste.

Vi erano poi solitamente due ordinate maestre. Erano piu' larghe rispetto alle altre. E questo per dare il maggior volume possibile (in larghezza) al bastimento.

Il principio di realizzazione delle ordinate maestre, dei quinti innalzamento e delle coppie di riempimento sono i medesimi della foto.

 

Composizione della coppia:

 

Seganato con il numero 1 abbiamo un pezzo chiamato madiere. Come vedete e calettato. E questo per poter essere inserito nell'apposita caletta presente sulla controchiglia.

 

Segnato con il n. 3 abbiamo il mezzo madiere.

Al n. 4 lo staminale (ginocchio) ;

Al n. 2 gli scalmi;

al n. 6 lo scalmo rovescio. E' uguale al n. 2 ma con una andatura diversa.

Idem per il n. 5.

Ogni pezzo e' incrociato rispetto all'altro della costa opposta.

E da qui il princio rispettato dell'incrocio dei pezzi.

Vi e' da dire anche che il mezzo madiere ha una caletta piu' corta rispetto al madiere, poiche poggia direttamente sulla controchiglia e non nell'intaglio come il madiere.

 

Questa quindi la composizione di un quinto nel sistema francese del 1780.

 

 

Nel Fleuron abbiamo due ordinate maestre. La prima detta In Avanti. La seconda detta In Addietro.

Di seguito 7 quinti di innalzamento a partire dalla Maestra in Avanti e 7 quinti di innalzamento a partire dalla Maestra in addietro.

 

 

Abbiamo visto quindi che era prevista una doppia ordinata maetra e questo sostanzialmente per aumentare la larghezza massima del vascello, posizionate ad una distanza l'una dall'altra di circa 3 metri e 50.

 

Ulteriori precisazioni sul vascello da 74 cannoni secondo le ordinanze e gli usi del tempo:

 

1) per la batteria bassa, 14 cannoni da 36 per ogni lato del vascello.

2) Definizione di distanze precise tra 1^ cannoniera e ruota e 2^ cannoniera e dritto.

3) La larghezza del vascello doveva essere circa 1/4 della lunghezza dello stesso mentre il puntale pari ad 1/8 della lunghezza

4) Altezza di batteria pari a 1 metro e 60.

 

Dislocamento complessivo del 74 cannoni: 3000 tonnellate.

 

Ciao

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:s07: :s23: tu sei un alieno.... non c'è altra spiegazione :s03: :s03: :s68:

rinnovo i complimenti postati per la roma..... così come l'invidia per questi lavori decisamente fuori l'ordinario. :s20:

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Carissimo Luca eccomi a condividere con gli amici il tuo pregevole lavoro, non ho parole. Come dicevo in altri post, peccato non essere vicini di casa, imparerei molto nel condividere con te i tuoi lavori. Complimenti ancora. :s20: :s20: :s20:

 

Ciao carissimo Luca a presto e ventoinpoppa da Pennabianca. :s55: :s55: :s33:

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Solo stasera ho scoperto gli altri tuoi cantieri ed ho avuto modo di guardare attentamente le foto che hai inserito del tuo lavoro.

Peccato davvero non essere vicini!!!!!!

Ci saremmo visti giornalmente.

 

Siamo due pignoli e questo mi fa molto piacere. Il tuo laboratorio sembra davvero una sala operatoria per la pulizia del lavoro

e per l'ordine con cui procedi con i modelli.

 

 

Ciao

Modificato da ammutinato
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Solo stasera ho scoperto gli altri tuoi cantieri ed ho avuto modo di guardare attentamente le foto che hai inserito del tuo lavoro.

Peccato davvero non essere vicini!!!!!!

Ci saremmo visti giornalmente.

 

Siamo due pignoli e questo mi fa molto piacere. Il tuo laboratorio sembra davvero una sala operatoria per la pulizia del lavoro

e per l'ordine con cui procedi con i modelli.

 

 

Ciao

 

Ciao Luca, e grazie per le visite. E' un vero peccato non essere vicini. Si si hai ragione lo hai capito subito e l'ho detto in altri post "sono pignolo nel lavoro" cosa che mi è rimasta dentro come un tarlo dal mio lavoro, ora in pensione, lavoravo nella stampa ed esattamente con montaggio di pellicole e preparazioni per i fogli da stampare ecc ecc ecc. Ti rifaccio i complimenti, perchè ne vedremo delle belle nei tuoi cantieri.

 

Ciao e complimenti ancora.

 

Pennabianca.

Modificato da pennabianca
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Ciao Berillo,

grazie.

 

Colgo l'occasione, dopo l'esposizione teorica della composizione di un quinto di un vascello francese del 1780, per postare un passo passo della

realizzazione di uno dei quinti del modello.

 

Mi servono per cominciare una serie di tavole di pero spessore 11mm cadauna. Il quinto sara' quindi composto da un doppio strato di tavolette di pero da 11 mm per un totale quindi di 22mm di spessore del quinto stesso.

 

Poi mi serve un plottaggio in scala 1:24 (doppio monografia) del quinto da realizzare.

 

Un foglio di compensato spessore 3 di adeguate dimensioni per incollare con colla stik il disegno.

 

Incollo il disegno sul compensato. Poi verra' ritagliato per avere la dima della costola.

Il foglio di compensato deve essere perfettamente squadrato, il disegno incollato deve

essere perfettamente allineato al lato del foglio. Viceversa quando vado a realizzare la dima

avrei che la stessa risultera' storta.

 

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Vi evidenzio ora i due pezzi della costola che andro' a realizzare.

Il madiere ed il mezzo madiere con le calettature previste per l'incastro nella controchiglia.

 

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Realizzo entrambi i pezzi ognuno spessore 11mm e poi incollo con vinilica

 

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Realizzo gli altri elementi e poi incollo sempre con vinilica. E quindi concludo il primo strato.

 

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Realizzo il 2^ strato, incollo l'uno sopra l'altro. Poi non mi resta che incollare la dima con colla stik (facilmente removibile) al doppio strato di elementi e ritaglio il pezzo.

 

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Il pezzo realizzato e' largo circa 50 cm.

Per realizzare il pezzo ho utilizzato con non poche difficolta' viste le dimensioni, un traforo proxxon DSH a doppia velocita', una cartatrice combinata nastro disco. Per le varie calette ho utilizzato la microfresatrice proxxon MF70.

Modificato da ammutinato
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@ Ammutinato.

Perdonatemi esco un pò fuori dall'argomento. OT.

 

Una domanda, posseggo anch'io una sega da traforo identica alla tua acquistata qualche anno fa.

Non mi sono mai trovato bene, non riesco a seguire come vorrei il tracciato del disegno.

In pratica.....la lama va dove vuole, ogni pochi millimetri bisogna correggere l'avanzamento, di conseguenza viene fuori un taglio pieno di gobbe. Le ho provate di tutte, tensione della lama, velocità insomma tutti gli strattagemmi.

Ti chiedo, anche tu hai riscontrato questi problemi ??? Grazie.

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Ciao Anteo,

il problema che tu evidenzi si pone quando monti lame a dentatura fine.

Con quelle lame effettivamente il taglio e' a zig zag e' non e' preciso. Questo ti comporta l'uso successivo della cartatrice per la rifinitura.

Per avere un taglio preciso e fermo devi utilizzare lame a dentatura grossolana.

Io le uso da anni ed il taglio e' preciso e regolare.

Uso quelle lame su tutti gli spessori, da 1mm a 22 mm.

Certamente su spessori da 22 mm in massello ci si deve fermare spesso, pena la rottura della lama.

Il tensionamento deve essere corretto. Tensiona la lama e poi pizzicala. Quando senti un bel suono da chitarra ti fermi.

Per la velocita' usa quella bassa. Ti consente di andare di fino.

 

Fammi sapere.

Modificato da ammutinato
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Ciao Anteo,

il problema che tu evidenzi si pone quando monti lame a dentatura fine.

Con quelle lame effettivamente il taglio e' a zig zag e' non e' preciso. Questo ti comporta l'uso successivo della cartatrice per la rifinitura.

Per avere un taglio preciso e fermo devi utilizzare lame a dentatura grossolana.

Io le uso da anni ed il taglio e' preciso e regolare.

Uso quelle lame su tutti gli spessori, da 1mm a 22 mm.

Certamente su spessori da 22 mm ci si deve fermare spesso, pena la rottura della lama.

Il tensionamento deve essere corretto. Tensiona la lama e poi pizzicala. Quando senti un bel suono da chitarra ti fermi.

Per la velocita' usa quella bassa. Ti consente di andare di fino.

 

Fammi sapere.

 

Ho delle lame che ritengo abbastanza grossolane.

Vedrò se in commercio ne esistano di più grosse.

Ti farò sapere. Grazie.

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