Capitano Nemo Inviato 22 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 22 Febbraio, 2008 In caso di problemi in immersioni nel periodo della seconda guerra mondiale come venenivano abbandonati i battelli??? C'erano dei sistemi??? E l'auto affondamento di un sottomarino come avveniva??? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 22 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 22 Febbraio, 2008 ma che domande fai?!? non lo sai che i sommergibilisti sono superstiziosi? :s02: scherzo, nemo! in quel periodo esistevano 3 tipi di sistemi: 1) la maschera davis, inventata da Swede momsen, con i vari derivati o paralleli nelle varie parti del mondo. ad esempio in Italia il Belloni aveva inventato qlc di simile ovvero una maschera che consetisse la fuoriuscita rimanendo però a contatto con la pressione esterna. pur con tutte le diferenze tra i vari paesi credo fosse il più diffuso tra chi decise di trovare una soluzione al salvataggio degli equipaggi. 2) la campana MCCann, anche questa inventata dal grande Momsen. credo sia stata operativa solo nell' USNavy fino alla fine della guerra anche se fu acquistata da diversi paesi. è molto simile a quella che tutt'oggi si impiega. 3) l'apparecchio Gerolimi-Arata, una specie di ascensore in dotazione al sommergibile che poteva trasporare l'equipaggio (una persona alla volta) in superficie.E' lo stesso apparato che si vede in funzione nel film "uomini sul fondo" e rimase una esclusiva italiana. L'autoaffondamento dipendeva dalla nazionalità dei battelli, alcuni avevano una carico apposta, altri bloccavano aperte le varie valvole di allagamento e i TTLLSS Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
drakkar Inviato 22 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 22 Febbraio, 2008 ciao TOTIANO.. scusa ma a questo punto voglio chiederti anch'io una domanda... sempre sull'argomento.. Ma oggi come oggi, esistono dei micro battelli di salvataggio con flangia universale per il recupero dell'equipaggio?.. o è solo frutto dei romanzi cinematografici?... vedi CACCIA A OTTOBRE ROSSO, per esempio... ciao e grazie Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lugher* Inviato 22 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 22 Febbraio, 2008 esistono......... al Direttore la dovuta spiegazione................... il film ha preso spunto dalla realtà :s02: lugher :s55: :s55: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 23 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 23 Febbraio, 2008 oggi esistono tantissime soluzioni, compresa quella di caccia a ottobre rosso ovvero il mystic qui ritratto: una foto che mi è molto cara, donatami in occasione di una esercitazione un po di tempo fà, cui risale anche questa foto scattata dal sottoscritto. c'è da dire che il sistema comincia a evidenziare i suoi anni e nuove soluzioni si affacciano. oggi la più quotata è il remora, già in uso presso la marina australiana cui vi rilancio il link e da cui proviene la foto http://www.navy.gov.au/fegs/subrescue.html è un sommergibile di soccorso senza equipaggio con potenzialità notevoli. nel campo dei minisommergibili anche l'Italia si difende bene, tanto che nella sorbet roal 2000 fu l'unico a potare a termine tutti i task affidati ricevendo elogi da tutta la stampa mondiale (tranne quella italiana, nemo propheta in Patria). questo che linco è uno degli articoli migliori e da cui ho tratto la foto http://www.janes.com/defence/naval_forces/...10219_3_n.shtml anche lo svedese URF sembra un buon battello, ma che risente di una vecchia filosofia come anche il tanto decantato LR5 inglese, li trovate qui http://www.sorbetroyal2002.celex.net/parti...ESCUE%20VEHICLE http://www.sorbetroyal2002.celex.net/parti...m.htm#LR5%20SRV da cui provengono anche le relative foto LR5 (Royal Navy) URF (Svezia) anche altre nazioni hanno battelli simili, il panorama e vasta e sopratutto in sviluppo continuo (purtroppo grazie al Kursk) un'ultima nota riguuarda la filosofia sovietica di portarsi dietro la capsula di salvataggio. praticamente una sfera collegata al sommergibile che può ospitare l'intero equipaggio e staccarsi dal DISSUB. l'India chiesa una cosa simile ai cantieri tedeschi quando ordino i suoi 209/1400 e credo siano gli unici battelli al mondo ad avere la capsula di salvataggio dai tempi del sistema girolimi arata Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
drakkar Inviato 23 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 23 Febbraio, 2008 grazir TOTIANO.. sempre pronto ed esaudiente.... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 23 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 23 Febbraio, 2008 di nulla Marco, questo è un argomento cui sono esempre stato particolarmente sensibile, nonchè quello che mi ha dato maggiori soddisfazioni assieme alla Direzione di Macchina... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magico_8°/88* Inviato 23 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 23 Febbraio, 2008 (modificato) un'ultima nota riguuarda la filosofia sovietica di portarsi dietro la capsula di salvataggio. praticamente una sfera collegata al sommergibile che può ospitare l'intero equipaggio e staccarsi dal DISSUB. l'India chiesa una cosa simile ai cantieri tedeschi quando ordino i suoi 209/1400 e credo siano gli unici battelli al mondo ad avere la capsula di salvataggio dai tempi del sistema girolimi arata :s12: :s12: :s12: Marco ci puoi dire come funzionano i sitemi di salvataggio Russo e Indiano, cosa si sgancia dal sommergibile un parte dello stesso che poi viene riutilizzato per il resto dell'equipaggio (tipo girolimi arata) o addirittura tutta una zona per "tutto" l'equipaggio??? Cosa intendi per "sfera collegata al sommergibile che può ospitare tutto l'equipaggio"???? Esitono disegni di questi sistemi??? magico_8°/88 Modificato 23 Febbraio, 2008 da magico_8°/88 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 23 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 23 Febbraio, 2008 forse un disegno è più chiaro di mille parole: qui sotto il 209 1500 indiano dove ho cerchiato la sfera di salvataggio. è in comunicazione on entrambi i compartimenti stagni e, mi sembra di ricordare, il distacco avviene tramite bulloni esplosivi. la tavola proviene dalla versione originale di UBoat di Rossler ovvero "Geschichte des duetschen ubootbaus" recensito qui http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=17228 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 23 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 23 Febbraio, 2008 Nell'ambito della VMF i moduli di salvataggio (VSK) erano impiegati almeno a partire da alcune unità (probabilmente tutte) della classe 705/705Shmt/K (Alfa) della fine degli anni '70. Su queste unità il modulo era installato nella vela davanti agli alberi. In un caso, quello della tragedia del Komsomolets del 1989, la capsula venne impiegata in condizioni reali e critiche. In quelle circostanze ci furono difficoltà nel liberarla forse anche perchè l'intero battello era oramai compromesso dall'incendio scoppiato in immersione che poi ne determinò la perdita. La VSK comunque si staccò dal Komsomoltes consentendo il salvataggio di parte dell'equipaggio. La vicenda dell'unico Mike della VMF forse merita prima o poi di essere ricordata in un post a parte. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 23 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 23 Febbraio, 2008 grazie mille CB! mi sono perso alla ricerca di una tavola dove era ben rappresentata questa capsula (che non è sferica sui battelli russi ma cilindrica) e non riesco più a trovarla! hai mica qlc tu? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 23 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 23 Febbraio, 2008 Non ho uno scanner ma spero vada bene questo : http://books.google.com/books?id=F9XvKWm3a...MEGb0#PPA172,M1 P.S. : dopo aver visto le foto di Sorbet Royal con dedica capisco ancor più gli attacchi di nostalgia! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 23 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 23 Febbraio, 2008 ottimo libro ed eccellente immagine! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magico_8°/88* Inviato 24 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 24 Febbraio, 2008 forse un disegno è più chiaro di mille parole: qui sotto il 209 1500 indiano dove ho cerchiato la sfera di salvataggio. è in comunicazione on entrambi i compartimenti stagni e, mi sembra di ricordare, il distacco avviene tramite bulloni esplosivi. Parafrasando in parte le parole di Totiano, forse un immagine è più chiara di mille disegni, ecco due foto con schema del sistema di salvataggio dei 209 indiani trovati su un sito Koreano :s12: :s12: Marco in qualità di esperto quali sono i pro e i contro dei vari sistemi??? Quello indiano/tedesco mi sembra un ottimo sistema perchè non è stato utilizzato anche da altri acquirenti del 209?? magico_8°/88 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 24 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 24 Febbraio, 2008 Bel colpo Magico! Immagini molto esplicative. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 24 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 24 Febbraio, 2008 eccellente Fabrizio, ancora meglio dell'immagine che avevo postato ma direi che tutte si integrano perfettamente! riguardo ai sistemi molto dipende dalla filosofia di impiego dei battelli. ad esempio i tedeschi hanno battelli monocompartimento e fanno affidamento soprattutto sull'abbandono di emergenza in superficie. in seconda battuta alla rush escape mentre non considerano affatto l'evenienza di un DSRV (infatti non c'è la piattaforma di atterraggio sui battelli tedeschi. Questa mentalità è tipica di chi lavora in bassi fondali e credo che presto prenderanno una nuova direzione. Gli americani hanno fatto affidamento solo sui loro DSRV per molti anni e solo recentemente si sono dotati delle tute di fuoriuscita (in coincidenza col disastro del Kursk). questo è l'eccesso opposto di chi lavora in alti fondali e in mari aperti. ovviamente anche loro, adesso che si lavora in brown water, si stanno adattando a nuove esigenze. Gli esperti (quelli veri, io sono un apprendista stregone) guardano con un po di diffidenza il sistema russo per diversi motivi. intanto c'è una sola capsula e se non si arriva in tempo non c'è una seconda possibilità (in genere i battelli NATO hanno 2 garitte di fuoriuscita con 2 piastroni x DSRV). inoltre sembra che il sistema dei bulloni esplosivi non sia affidabile se non perfettamente manutenuto e, anche in questo caso, risente fortemente delle inclinazioni longitudinali e sopratutto trasversali del DISSUB. anche questo sistema è tipico di una marina da alti fondali e mari aperti. da questo punto di vista la versione tedesca della capsula di salvataggio mi sembra meglio riuscita. Credo che i più lungimiranti siano stati gli inglesi. la loro tuta di fuoriuscita è ottima, hanno un ottima ingegnerizzazione per le garitte di fuoriuscita, hanno il piastrone per il DSRV e un buon battello di soccorso. inoltre hanno sviluppato per primi gli SPAG, ovvero una serie di subacquei paracadutisti in grado di portare soccorso sul luogo del disastro mediante un C130 o un SH3D. E anche se consci delle minime possibilità di salvezza non trascurano di addestrarsi alla rush escape. In Italia siamo una via di mezzo tra tedeschi e inglesi. curiamo ancora l'abbandono di emergenza in superficie ma ci concetriamo di più sul DSRV e sulla tuta. inoltre abbiamo SPAG ottimi al pari degli inglesi. Chi era al raduno di Rapallo/Spezia ricorderà sicuramente il buon Giacomo, che è a capo della sezione tecnica del soccorso ai DISSUB nonchè uno dei primi SPAG della nostra Marina. Qualcosa di cui essere orgogliosi.... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Charlie Bravo Inviato 24 Febbraio, 2008 Segnala Share Inviato 24 Febbraio, 2008 A proposito di apparati di fuoriuscita dal sito della US Navy : 070517-N-7656R-003 SILVERDALE, Wash. (May 17, 2007) - Sonar Technician (Submarine) 1st Class Stanley Lowe, assigned to USS Michigan (SSGN 727), learns how to use the Submarine Escape and Immersion Equipment (SEIE) MK-10 at the Naval Base Kitsap Fitness and Aquatic Center. The SEIE MK-10 is a new survivability system the Navy is using to help Sailors escape from a submarine in distress. U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 2nd Class Eric J. Rowley (RELEASED) Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 16 Ottobre, 2008 Segnala Share Inviato 16 Ottobre, 2008 (modificato) rispolvero il post per una foto interessante, ancorche perfettibile dal punto di vista dei colori. dovessi darle un titolo sarebbe "passato e futuro" ma sarebbe inadeguato, perchè la campana McCann può ancora dare il suo valido contributo in determinati contesti. e questo a onore del suo inventore che fu un genio del soccorso ai battelli sinistrati: "swede" Momsen in questa foto, dall'Ufficio Sommergibili dello Stato Maggiore Marina, l'Anteo stà testando la piastra di appontaggio del SRV300/campana (la gonna è identica) del sommergibile Scirè. penso che l'evento sia stato nel cosrso dei test preconsegna di un paio di anni fa Modificato 17 Ottobre, 2008 da Totiano Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 17 Ottobre, 2008 Segnala Share Inviato 17 Ottobre, 2008 (modificato) ancorche perfettibile dal punto di vista dei colori. Il Dir è accontentato! :s01: (Di più "non se pò fà") Modificato 17 Ottobre, 2008 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Capitano Nemo Inviato 17 Ottobre, 2008 Autore Segnala Share Inviato 17 Ottobre, 2008 molto bella come foto, grazie dir :s01: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 4 Marzo, 2010 Segnala Share Inviato 4 Marzo, 2010 (modificato) Nell'ambito della VMF i moduli di salvataggio (VSK) erano impiegati almeno a partire da alcune unità (probabilmente tutte) della classe 705/705Shmt/K (Alfa) della fine degli anni '70. Su queste unità il modulo era installato nella vela davanti agli alberi. In un caso, quello della tragedia del Komsomolets del 1989, la capsula venne impiegata in condizioni reali e critiche. In quelle circostanze ci furono difficoltà nel liberarla forse anche perchè l'intero battello era oramai compromesso dall'incendio scoppiato in immersione che poi ne determinò la perdita. La VSK comunque si staccò dal Komsomoltes consentendo il salvataggio di parte dell'equipaggio. La vicenda dell'unico Mike della VMF forse merita prima o poi di essere ricordata in un post a parte. A questo proposito, segnalo un interessante articolo di una decina di pagine scritto da Turrini per la Rivista Marittima (Luglio 2008), dove viene descritto e analizzato tutto l'episodio, rescue sphere compresa. Ma è vero che i Mike sono stati collaudati a -1000m e che potevano tranquillamente raggiungere i -1500? [edit] Segnalo inoltre questi due link, ambedue di subescapetraining.org, dove si possono vedere delle interessanti immagini dell'esercitazione SPAG congiunta ITA/UK (EX HELO SPLASH - Marzo 08 e SMASHEX - maggio 2009) oltre all'evoluzione storica della tuta da fuoriuscita: http://www.subescapetraining.org/Italy/rolloverimages.htm http://www.subescapetraining.org/History3.html Modificato 4 Marzo, 2010 da Lefa Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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