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B-52 Stratofortress, Il Bombardiere Immortale


samurai

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La produzione

Il B-52 è sotto molti aspetti il simbolo del potere aereo americano nel dopoguerra, così come del concetto di deterrenza nucleare strategica della Guerra Fredda. Sicuramente è il velivolo da combattimento più vecchio, sia come concezione che come vita delle cellule, in servizio ai giorni nostri.

 

La sua storia inizia nel 1945, quando l'USAAF (oggi USAF) emise il requisito per un bombardiere in grado di assicurare un raggio d'azione di oltre 8.000 km e velocità operative superiori rispetto al B-36 (che all'epoca, peraltro, non era ancora entrato in servizio).

 

La Boeing rispose al requisito con il progetto “Model 462” che prevedeva una specie di versione ingrandita del B-29, con propulsione assicurata da sei potenti turboeliche. L'USAF approvò il progetto nel giugno 1946, assegnandogli la denominazione di XB-52, ma nell'ottobre dello stesso anno il programma fu cancellato.

 

La Boeing propose allora un altro progetto, il “Model 464-35”, che introduceva una fusoliera più corta e di disegno più moderno rispetto al Model 462, con una lunga ala a freccia e quattro turbopropulsori con doppie eliche controrotanti.

 

L'USAF non sembrò molto entusiasta della nuova proposta, preferendo puntare sugli studi della Northrop e della sua “Ala volante” (una visione che ha trovato piena realizzazione solo in questi anni, con il bombardiere stealth B-2), ma dopo la crisi di Berlino nel 1948, che sancì l'inizio della Guerra Fredda, decise di mantenere in vita il programma assicurando fondi sufficienti per la ripresa del programma e la costruzione dei prototipi.

 

Giovedì 21 ottobre 1948 il team dei progettisti della Boeing presentò il progetto Model 464-35 ai responsabili dell'USAF per l'approvazione finale, ma questi risposero che la forza aerea aveva deciso che il nuovo bombardiere avrebbe dovuto avere propulsione a getto. Dopo essersi consultati, i progettisti risposero che avrebbero presentato una nuova proposta il lunedì successivo, e nel giro di un fine settimana, lavorando giorno e notte in albergo, misero a punto un progetto di 35 pagine ed un modellino in balsa per un bombardiere propulso da 8 turboreattori JT3 (poi designati J57) montati a coppie su quattro piloni installati sotto le ali, caratterizzate da una freccia di 35 gradi.

Il progetto, designato Model 464-49, piacque all'USAF che però non prese alcuna decisione definitiva, riservandosi di valutare attentamente anche altre proposte, quali quella di un B-47 ingrandito (B-47Z) e di una versione del B-36 con motori a getto e ala a freccia (YB-60).

 

Nel frattempo la Boeing continuò a sviluppare il proprio disegno, evolutosi in Model 464-67, e iniziò a costruire i primi due prototipi, sfruttando i finanziamenti ottenuti per il Model 464-35.

 

Finalmente, il 14 febbraio del 1951, l'USAF decise di ordinare una prima serie di 13 B-52A, mentre i due prototipi (designati XB-52 e YB-52) erano ancora in costruzione.

 

L'XB-52 ebbe un incidente durante alcune prove a terra, e toccò all'YB-52 il privilegio del primo volo, che avvenne il 15 aprile del 1952.

 

L'XB-52 volò la prima volta il 2 ottobre successivo.

 

Il nuovo bombardiere era innovativo sotto molti aspetti: la fusoliera era una specie di lungo scatolone, che offriva grandi spazi per i serbatoi, la stiva bombe e l'equipaggio. L'armamento difensivo era ridotto a una sola postazione in coda, armata con 4 mitragliatrici calibro .50. Il carrello, costituito da quattro coppie di ruote, era disposto in linea lungo la fusoliera, ed era completato da ruotini estraibili posti quasi alle estremità delle lunghe ali. Otto turboreattori erano disposti a coppie su quattro gondole subalari. Le ali a freccia erano montate in posizione alta, ed erano notevolmente flessibili per cui a pieno carico di carburante si incurvavano verso il basso, ed una volta in volo si incurvavano verso l'alto, per una differenza, misurata alle estremità, di quasi 10 metri. Gli impennaggi caudali erano costituiti da un grande timone verticale e due timoni orizzontali.

L'equipaggio era ospitato in una cabina suddivisa in due ponti: su quello superiore prendevano posto pilota, copilota e EWO (addetto alla guerra elettronica) che sedevano su seggiolini eiettabili verso l'alto, mentre navigatore e addetto al radar occupavano il ponte inferiore, con seggiolini eiettabili verso il basso. In coda c'era la postazione per il mitragliere.

 

Alla prima serie di B-52A (ridotta a tre esemplari rispetto ai 13 previsti) fece seguito una serie di 50 tra B-52B ed RB-52B. Questi ultimi erano esemplari predisposti per ospitare nella stiva bombe una capsula per la ricognizione strategica, ma non furono mai usati operativamente in questo ruolo, e destinati anch'essi al bombardamento.

 

Queste prime serie manifestarono numerosi problemi sia nel sistema di puntamento per le bombe, che nell'efficienza della torretta difensiva di coda.

 

Tuttavia il 21 maggio del 1956 un B-52B lanciò un ordigno nucleare reale, della potenza di ben 4 megaton, sull'atollo di Bikini. L'ordigno esplose, per un errore di programmazione, 30 secondi prima del previsto, e l'onda d'urto dell'esplosione investì il bombardiere, che sopravvisse all'esperienza.

 

Il 16 gennaio del 1957 tre B-52 effettuarono in giro del mondo rimanendo costantemente in volo per ben oltre 45 ore, grazie al rifornimento in volo: l'USAF aveva così dimostrato di poter sganciare ordigni nucleari su qualsiasi parte del mondo.

 

I B-52 continuarono a effettuare sganci di bombe nucleari reali fino al 1963, quando entrò in vigore il trattato NTB che vietava i test nucleari nell'atmosfera.

 

Dal 1956 iniziarono le consegne della versione C, che aveva capacità di bombardamento convenzionale, ma continuava a soffrire di problemi al sistema di puntamento delle bombe e al sistema di controllo del tiro della torretta difensiva.

 

Quello stesso anno la produzione passò sulla nuova versione D, che è stata la prima versione di grande serie, con ben 170 esemplari costruiti dal giugno 1956 al novembre del 1957.

 

I B-52D erano destinati alla penetrazione nucleare da alta quota, ma lo sviluppo delle difese missilistiche antiaeree sovietiche prima, e le esigenze della guerra in Vietnam dopo, portarono alla loro conversione in bombardieri convenzionali, e all'introduzione di capacità di penetrazione a bassa quota (fino a 150 metri di altezza).

 

I B-52D furono equipaggiati con nuovi ed efficienti sistemi avionici per la navigazione, il bombardamento e il puntamento delle armi difensive. Parte di questi miglioramenti furono introdotti dopo l'ingresso in servizio.

 

La disponibilità della versione D consentì di destinare all'addestramento gli esemplari delle versioni precedenti.

 

Nel 1957 iniziarono le consegne di 42 B-52E, già predisposti per l'attacco convenzionale e la penetrazione a bassa quota, e l'anno seguente iniziarono le consegne di 89 esemplari della versione F, che presentava motori potenziati.

 

Dall'ottobre del 1958 la produzione passò alla versione G, che è stata quella prodotta in maggior numero: 193 esemplari, tutti consegnati entro il febbraio del 1961.

Questa versione presentava una parziale riprogettazione, in maniera da alleggerire il peso strutturale. Inoltre il timone di coda verticale era di dimensioni più piccole, il sistema di iniezione d'acqua per i motori disponeva di una riserva maggiore, il mitragliere di coda sedeva assieme agli altri membri dell'equipaggio e la torretta difensiva causale disponeva di un radar di tiro. Infine era stata aumentata la capacità dei serbatoi di carburante.

 

Il 20 luglio del 1960 volò il primo esemplare della nuova e ultima versione di serie, la H, prodotta in 102 esemplari consegnati ai reparti tra il maggio del 1961 e l'ottobre del 1962.

La nuova versione era equipaggiata con i nuovi motori TF33 che assicuravano una potenza superiore del 30 % rispetto ai J57 e consumi più ridotti.

I TF33 non avevano bisogno di iniezione ad acqua, consentendo così di eliminare i serbatoi per l'acqua, a tutto vantaggio del peso e delle prestazioni.

Le quattro mitragliatrici di coda erano sostituite da un cannone Vulcan da 20 mm a sei canne rotanti, gestito da un radar di controllo del tiro ASG-21.

L'equipaggio era disposto con lo stesso schema della versione G: pilota, copilota, EWO e cannoniere sul ponte superiore, dotati di seggiolini eiettabili verso l'alto anche a bassa velocità (minimo 165 km/h) e quota zero, mentre l'addetto al radar di attacco ed il navigatore sedevano nel ponte inferiore, su seggiolini eiettabili verso il basso (velocità minima di 220 km/h e quota minima di 75 metri).

Dal 1991 il cannone Vulcan è stato rimosso, e anche la postazione del cannoniere, riducendo l'equipaggio a cinque unità. In caso di necessità il cannone e la postazione possono essere ripristinati in poco tempo, ma si tratta di una possibilità più teorica che pratica.

 

Il B-52H è l'unica versione rimasta in servizio: un'ottantina di esemplari sono infatti ancora operativi, e al momento non se ne prevede la radiazione in tempi brevi.

 

La storia operativa

E' davvero impossibile descrivere in maniera abbastanza completa le vicende del B-52 nell'USAF. Non basterebbe un libro per ricostruire mezzo secolo di vita di questo bombardiere, che gli equipaggi chiamano “Buff”.

Tutte le versioni sono state interessate da numerosi programmi di aggiornamento e di adeguamento, sia dal punto di vista dell'avionica che degli armamenti.

Nel corso dell'impiego, sono stati integrati centinaia di modelli di missili e bombe di ogni tipo: nucleari, convenzionali, cluster, a guida intelligente, antinave, antiradar.

 

Durante la Guerra Fredda, un certo numero di questi bombardieri era mantenuto costantemente in volo, a rotazione, armati con 4 bombe termonucleari B-28 (con potenza da 70 kiloton fino a 1,45 megaton secondo il modello) e 4 drone ADM-20 Quail (questi ultimi erano dei missili da crociera progettati per ingannare le difese aeree nemiche, simulando l'immagine radar di un B-52).

A terra, un terzo della flotta era sempre mantenuto in condizione di allarme, con aerei ed equipaggi pronti al decollo nel giro di 15 minuti.

Le stesse condizioni valevano per le aerocisterne KC-135 destinate a rifornire i B-52 una volta in volo.

 

La pratica di mantenere un certo numero di aerei sempre in volo, con armamento nucleare reale, cessò alla fine degli anni sessanta, dopo alcuni gravi incidenti.

 

Il 15 ottobre del 1959 un B-52F entrò in collisione con una cisterna KC-135 e precipitò nel Kentucky con il suo carico di due bombe nucleari. Gli ordigni furono recuperati intatti.

Un incidente analogo accadde il 17 gennaio del 1966 quando un B-52G entrò in collisione con un KC-135 nei pressi delle coste spagnole. Il bombardiere trasportava quattro ordigni nucleari, tre dei quali finirono al suolo e rilasciarono materiale radioattivo e uno finì nell'Oceano, dove fu recuperato al termine di una complessa operazione di ricerca che durò quasi tre mesi.

Ancora, il 21 gennaio del 1968 un B-52G con a bordo quattro ordigni nucleari si schiantò nel corso di un atterraggio di emergenza sulla base aerea di Thule, in Groenlandia. Gli ordigni rimasero gravemente danneggiati e rilasciarono sostanze radioattive.

 

Questi incidenti dimostrarono, da un lato, l'efficienza dei sistemi di sicurezza destinati a impedire un'esplosione nucleare accidentale, dall'altro, l'inopportunità di mantenere in volo aerei con armamento nucleare reale.

 

I B-52 sono stati duramente impegnati nella Guerra del Vietnam, e sono sicuramente uno dei simboli di quel conflitto.

 

I primi B-52F, adattati al trasporto di bombe convenzionali (la stiva bombe e due piloni subalari potevano ospitare ben 51 bombe da 340 kg) giunsero in quel teatro nei primi mesi del 1965 ed iniziarono le operazioni di bombardamento (Arc Light) nel giugno di quell'anno.

Le missioni erano mirate a colpire concentramenti di guerriglieri Vietcong segnalati a nord di Saigon.

Ogni singola missione di bombardamento doveva essere autorizzata direttamente dalla Casa Bianca, e ciò richiedeva tempi lunghi: quasi sempre i B-52 sganciavano le loro bombe su posizioni già abbandonate dai Vietcong.

Nei mesi seguenti, per accorciare i tempi di reazione, il potere di autorizzazione fu conferito all'ambasciatore americano nel Laos.

Nel corso delle operazioni due aerei andarono persi a causa di una collisione in volo.

 

Nel marzo del 1966 i B-52F furono rilevati dai B-52D, che erano stati modificati per trasportare 84 bombe da 225 kg oppure 66 bombe da 340 kg.

 

I B-52 erano guidati sul bersaglio da una rete di stazioni radar basate a terra, che garantiva una estrema precisione nel bombardamento, allo scopo di evitare il rischio di colpire truppe amiche.

I bombardieri sganciavano il loro carico da quote così alte che i Vietcong non avevano alcuna cognizione dell'attacco se non nel momento in cui iniziavano a esplodere le bombe.

 

Nei primi mesi del 1968 i bombardamenti dei B-52 svolsero un ruolo fondamentale a Khe Sanh, dove i Nord Vietnamiti avevano isolato e assediato una guarnigione di Marines.

Nel corso di oltre 2.500 sortite (Operazione Niagara) i bombardieri sganciarono quasi 60.000 tonnellate di bombe, costringendo il nemico a ritirarsi.

 

I B-52 iniziarono ad operare anche sul Laos e sulla Cambogia, ma non avevano il permesso di colpire bersagli sul Vietnam del Nord.

 

Solo nel 1972, dopo che le forze nord-vietnamite avevano scatenato una pesante offensiva contro il Vietnam del Sud, il Presidente Nixon decise di autorizzare una campagna di bombardamenti con i B-52 contro obiettivi nel Nord, allo scopo di costringere il nemico ad accettare un accordo di pace.

 

Iniziò così la serie di operazioni Linebacker, che coinvolse oltre 200 B-52D e G.

Il B-52 si ritrovò quindi a dover fare i conti con la difesa aerea nord-vietnamita, che poteva contare su numerosissime batterie di missili terra-aria SA-2 Guideline e sugli intercettori supersonici MiG-21 Fishbed.

 

Il 22 novembre 1972 ci fu la prima “vittima”: un B-52D fu danneggiato dall'esplosione di un missile SA-2 e l'aereo riuscì a raggiungere la Thailandia, dove l'equipaggio si eiettò e fu tratto in salvo.

 

Il 18 dicembre partì la Linebacker II, che prevedeva una serie di intensi bombardamenti sul Vietnam del Nord.

Nei primi tre giorni ben nove B-52 furono abbattuti dai missili SA-2.

Altri due furono abbattuti il 21 dicembre.

 

I piloti e gli equipaggi si ribellarono, contestando che le missioni avvenivano seguendo sempre le stesse rotte, ben conosciute dalla difesa aerea nemica.

 

Il 22, 23 e 24 dicembre i B-52 attaccarono seguendo rotte diverse, e nessun aereo andò perduto.

 

Il 26 dicembre ben 120 bombardieri attaccarono contemporaneamente i loro bersagli, saturando completamente le difese aeree nemiche. Due velivoli furono abbattuti.

 

Il 27 dicembre altri due B-52 andarono distrutti, mentre le ondate del 27 e del 28 dicembre non riportarono alcuna perdita.

 

Il 29 dicembre i nord-vietnamiti accettarono di negoziare una pace.

 

Nel corso delle operazioni Linebacker, alcuni MiG-21 tentarono di intercettare i B-52, senza successo. Durante questi tentativi, almeno due caccia furono abbattuti dal fuoco delle torrette difensive dei bombardieri.

 

Per quanto le perdite subite dai B-52 possano sembrare pesanti, in effetti bisogna considerare l'elevatissimo numero di missili antiaerei lanciati: circa 800.

 

Dopo il Vietnam, i B-52G e H (gli ultimi B-52 delle versioni precedenti furono radiati nel 1983) vennero ulteriormente aggiornati con un sistema di navigazione e attacco che comprendeva due torrette montate sotto il muso, una con un sistema FLIR e l'altra con un sistema LLLTV, allo scopo di migliorare le capacità di attacco a bassissima quota.

Inoltre i velivoli furono dotati della capacità di utilizzare i missili nucleari a corto raggio SRAM e i missili nucleari da crociera ALCM, nonché le nuove bombe nucleari B61 e B83.

 

Nel 1991 i B-52 tornarono in combattimento nell'operazione Desert Storm per la liberazione del Kuwait, effettuando circa 1.600 missioni contro le forze irakene.

Un velivolo andò perduto in un incidente, e due furono colpiti da SAM irakeni ma riuscirono a ritornare alla base. Un B-52G ebbe la sfortuna di essere colpito da un missile anti-radar HARM, lanciato contro una postazione radar irakena, che preferì agganciarsi al radar di coda del bombardiere. L'aereo riuscì a rientrare alla base.

 

Nel 1994 anche gli ultimi B-52G furono radiati, mentre i B-52H sono rimasti in servizio fino ai giorni nostri, sottoposti a ulteriori e costanti aggiornamenti, e hanno partecipato anche alle operazioni belliche in Afghanistan (dal 2001) e Iraq (dal 2003).

 

Al momento non ci sono piani per una radiazione a breve-medio termine dei B-52H. L'USAF prevede di utilizzarli almeno fino al 2020, ma le cellule sono in grado di resistere anche oltre il 2040...

 

 

Dati tecnici:

 

Riferito a

B-52H Stratofortress

 

Costruttore

Boeing

 

Funzione primaria

Bombardiere strategico

 

Equipaggio

Cinque: pilota, copilota, EWO, navigatore, radarista

 

Dimensioni

Lunghezza : 49,05 m

 

Apertura alare : 56,39 m

 

Altezza : 12,4 m

 

Superficie alare : 371,6 mq

 

Pesi

A vuoto : 88.450 kg

 

Massimo al decollo : 220.000 kg

 

Propulsione

8 turbofan Pratt & Whitney TF33-P3 ciascuno con una spinta massima a secco di 7.650 kg/s.

 

Carburante interno : oltre 180.000 litri (oltre 135.800 kg)

 

Rifornimento in volo : si, ricettacolo per asta rigida.

 

Prestazioni

Velocità max ad alta quota : circa 1.000 km/h

 

Velocità di crociera : circa 820 km/h ad alta quota

 

Velocità max sul livello del mare : 650 km/h

 

Velocità di salita iniziale : circa 30 m/s

 

Quota operativa massima : oltre 15.000 m

 

Raggio d'azione operativo : oltre 5.000 km con armamento

 

Autonomia operativa : oltre 11.000 km con armamento

 

Autonomia di trasferimento : oltre 16.000 km

 

Avionica

 

Radar d'attacco AN/APQ-156 (sistema offensivo AN/ASQ-176)

Sistema FLIR / LLLTV AN/ASQ-151 (AAQ-6 + AVQ-22)

Sistema di navigazione INS/GPS AN/ASN-134

Radar di coda AN/ASG-21

Numerosi sistemi integrati di allarme radar, ESM, jamming

Sistema di radiocomunicazione strategico

Lanciatori Chaff/Flare

Armamento

Il B-52H dispone di una stiva bombe interna, due piloni sub-alari con attacchi multipli e due piloni sub-alari ai quali sono agganciati due serbatoi ausiliari di carburante da circa 2.600 litri non sganciabili.

Il carico bellico massimo teorico supera le 30 tonnellate.

 

Alcune configurazioni tipiche di armamento sono:

 

51 bombe MK82 da 225 kg o M117 da 340 kg

18 bombe MK84 da 900 kg

18 bombe JDAM o JSOW

12 missili ALCM

4 bombe termonucleari

8 missili Harpoon antinave

4 missili aria-terra AGM-142 Popeye

 

Versioni:

 

XB-52

Primo prototipo. (1952)

 

YB-52

Secondo prototipo. (1952)

 

B-52A

Serie di soli tre esemplari, considerati come velivoli di pre-serie. (1954)

 

B-52B

Prima serie produttiva, 50 esemplari. (1954)

 

B-52C

Serie intermedia, 35 esemplari. Introduceva serbatoi ausiliari subalari e compatibilità con bombe convenzionali. Questi velivoli sono stati poi portati a uno standard simile al D. (1956)

 

B-52D

Prima serie di grande produzione, con 170 esemplari costruiti. Sistema avionico aggiornato. (1956)

 

B-52E

Versione già predisposta per la penetrazione a bassa quota e il bombardamento convenzionale. Ne furono prodotti 42 esemplari. (1957)

 

B-52F

Serie di 89 esemplari, con motori potenziati. (1958)

 

B-52G

Seconda serie di grande produzione, 193 esemplari consegnati. Parziale riprogettazione strutturale, timone verticale di minori dimensioni, maggiore riserva di carburante, postazione difensiva comandata a distanza con radar di tiro AGS-15 controllato dal mitragliere, ospitato insieme agli altri membri di equipaggio. (1958)

 

B-52H

Ultima serie produttiva, di 102 esemplari. Nuovi motori TF33. (1961).

 

RB-52B

Variante da ricognizione strategica, compatibile con una capsula da ricognizione installabile nella stiva bombe. Alcune decine di esemplari del lotto produttivo della serie B-52B sono stati realizzati con questo standard, ma di fatto sono stati impiegati come normali bombardieri.

 

NB-52

Denominazione dei B-52 utilizzati dalla NASA in vari programmi sperimentali.

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Qualcosa di nuovo dovranno pur trovare...non credo siano eterni....certo la fibra è forte...

 

P.S. Articolo degno dei precedenti! Dovresti farne un fascicolo....

 

Luca

Modificato da brin
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Molto ben fatti questi articoli... :s20:

PEccato che la storia del B-52 sia raccontata in tutte le salse.. :s12:

 

Però i miei più vivi complimenti: non sapevo nè della progettazione dei motori in un week-end nè il numero di perdite in Viet Nam.

 

 

Anche i più appassionati imparano sempre qualcosa è questo il bello di avere comandanti come te disposti a pubblicare queste informazioni

 

 

Grazie SAMURAI :s03:

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Prima di tutto mi associo ai complimenti per queste belle monografie. I B-52 se non ricordo male furono anche impiegati per il minamento del porto di Hai Phong sotto la presidenza Nixon. Questo porto è il principale punto di arrivo dei rifornimenti sovietici e l'operazione di minamento portò al blocco completo. Se non erro le armi prevalentemente impiegate furono le mine del tipo Quickstrike. Al termine del conflitto la US Navy contribuì allo sminamento.

All'inizio delle operazioni sui cieli del Vietnam la US Air Force con i B-52 ed altri velivoli si trovò in difficoltà sul fronte della GE per far fronte rapidamente a questa emergenza dovette ricorrere alla US Navy che era più attrezzata.

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Esatto.

 

Eravamo in tanti a leggere la mitica Interconair !

 

P.S.: dovevo scrivere "over 50" ?

 

Concordo assolutamente sul "mitica" caro Odisseo, credo che tra i C.ti di Betasom fosse più che mai popolare. Per il momento va bene over quaranta avendo avuto una insana e precoce ma irresistibile inclinazione per questo argomento.

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No ha smesso le pubblicazione prima che tu nascessi :s06:

 

E' mitica perchè fu la prima rivista che trattava di cose militari (Aviazione e Marina) che riusci a raggiungere una grande diffusione, uscendo dalle stanze dei "professionisti" e rivolgendosi al pubblico degli appassionati.

I Comandanti cui si riferisce CB avevamo tutti fra 15-20 anni ed allora vedere un aereo o una nave (militari) in TV o sui giornali era cosa rarissima.

 

Poi, come tutte le cose belle, specie quelle della gioventù, finì, cioè cessò le pubblicazioni, lasciando un enorme vuoto.

 

Non so il parere degli altri Comandanti/Lettori di Interconair ma solo RID oggi le si avvicina.

 

Ciao.

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Vi credo sulla parola...Ma pensa un po'....io son cresciuto con RID, ed iniziai a comprarla quando avevo 11-12 anni...non mi ero mai posto il problema di ciò che c'era stato prima...Che dire...non si smette mai d'imparare...magari si può trovare qualche numero in qualche mercatino dell'usato...sarebbe giusto ed interessante averne almeno un'esemplare...

 

Luca

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ma ragazzi... vecchi voi!?? Siete molto più ricchi di energie e di interessi di tanti trentenni di mia conoscenza che si lasciano letteralmente vivere!!

Quando ero studente liceale a Roma sulle bancarelle di Piazza Vittorio si trovavano molte copie di "Aviazione e Marina" (erano gli anni 80), vendute praticamente "a peso"... ad averle conservate allora!!!

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  • 1 month later...
Visitatore Salvatore Todaro

il B52 è figlio del B29 ( che sganciò la bomba atomica sul Giappone), e nipote del B17 Flyng Fortess, tristemente noto anche in Italia durante la guerra, insieme al B24 Consolidated Liberator

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nipote del B17 Flyng Fortess, tristemente noto anche in Italia durante la guerra, insieme al B24 Consolidated Liberator

... ne sa qualcosa la nostra città.

Nel 1943 i bombardamenti a tappeto americani ed inglesi fecero danni inferiori soltato a quelli dei terremoti del 1908 e del 1783.

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Visitatore Salvatore Todaro

eccome se lo sa povera città.

ma il 43 fu solo l'anno peggiore a causa dell'arrivo deglia aerei dell'USAAF (gennaio), in realtà gli attacchi inziarono già nel luglio 40. ho calcolato che solo nel 43 ci buttarono in testa circa 2 milioni di kg di bombe, ma alcune fonti parlano di 6 milioni addirittura.

 

“MESSINA MAIN TARGET” (OBIETTIVO PRINCIPALE)

“MESSINA IN A MESS” (MESSINA NEI GUAI)

 

dicevano i piloti americani (a volte pilotesse)

Modificato da Salvatore Todaro
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eccome se lo sa povera città.

ma il 43 fu solo l'anno peggiore a causa dell'arrivo deglia aerei dell'USAAF (gennaio)

A tal proposito (anche se andiamo un po' OT) avrai visto in un'altra parte del forum un topic dedicato al Terremoto del 1908.

Bene, cercando carte e foto sul terremoto, ho trovato una pibblicazione del Comune di Messina dedicata a "Bombardamenti Aerei nella Seconda Guerra Mondiale", edito nel 1979 in occasione del conferimento alla città della Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Mi sembra molto interessante e non dovrebbe essere difficile recuperarlo: una nota dice, infatti, che il volume è stato distribuito "agli studenti delle ultime classi delle scuole medie superiori".

Si può trovare una "Cronologia dei bombardamenti aerei dal 9 gennaio 1941 al 16 agosto 1043", alcune cartine e, soprattutto, tante, tante fotografie dell'epoca.

Buona serata.

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Visitatore Salvatore Todaro

si, forse è la pubblicazione di Enzo Verzera. anche se ribadisco che il primo allarme aereo fu il 5 luglio 40 e nn il 9 gennaio 41, per logica e conoscenza di un po di storia, mi pare un po strano che dal 10 giugno 40 al gennaio 41 gli inglesi nn si siano mossi eh eh :s10:

 

6 luglio 40 Allarme diurno, primo attacco aereo dall’inizio della guerra. Tentativo Inglese di incursione prontamente sventato dalla caccia Italiana decollata dall’aeroporto di Reggio Calabria

 

9 luglio 40 Primo allarme notturno dall’inizio della guerra.

 

10 novembre 40 Debutto diurno delle artiglierie contraeree dello stretto che entrano in azione contro un ricognitore inglese intento ad effettuare rilievi fotografici

 

12 dicembre 40 Debutto notturno delle artiglierie contraeree dello stretto che con l’ausilio delle fotoelettriche entrano in azione contro velivoli Inglesi, impedendo il bombardamento del porto ove si trova ormeggiata la III° Div. Navale

 

io cmq ho diversi testi ( che in città nn si trovano) sui bombardamenti ecc, anche su intenet volendo si trova materiale.

so che nell'area dello stretto furno abbattuti oltre 100 velivli di varia natura

 

ecco adessosiamo usciti proprio fuori topic :s12: :s10: :s07:

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Spettacolare quest'ultima foto...ah a parlare di B52 mi vien in mente l'estate del 1987, Dragon Hammer, Aviano AB (io disto circa 7 km in linea d'aria), prime pomeriggio, da ovest si materializzano 4 A-10 in volo radente che passano a circa 50 metri dal suolo (il Cermis era ancora di là da venire) e dietro a circa 400 metri dal suolo 4 B-52 in volo tattico che simulavano un'attacco a sopresa, con successiva sirena antiaerea e fumo nero a simulare lo sgancio delle bombe. SPETTACOLO PURO :s20: :s20: ..Grande aereo comunque anche se per bellezza il B-29 secondo mè non batte nessuno (solo canone estetico eh)

 

Ps: un film fantstico da vedere se amate i B-52 è "La veglia delel Aquile" con Rock Hudson....Imperdibile!!!!

 

Ciao a tutti

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