atlas Posted January 11, 2006 Report Share Posted January 11, 2006 Titolo: IL MISTERO DI SCAPA FLOW Autore: Alexandre KORGANOFF, traduz. a cura di Franco BISSOCOLI Casa editrice: U. MURSIA & C. - MILANO Anno di edizione: 1972 Anno di riedizione: ----- Pagine: 217 Prezzo: ---- Reperibilita: piuttosto difficile La mia recensione: Scapa Flow: chiunque conosca, almeno un po', cio che significo la cosiddetta "Battaglia dell'Atlantico", sa altrettanto bene quali pagine di Storia siano legate a questo nome. Nome che, fatalmente, rievoca le gesta (che non appare retorico definire leggendarie), del Comandante Gunther PRIEN, allorche questi, una notte dell'Ottobre 1939, al comando del suo U-47 riusci a penetrare all'interno della prestigiosa base navale inglese, affondando la ROYAL OAK, per poi ritornare indenne a Wilhelmshaven. Questo libro narra di quell'impresa, lasciandone spesso la cronaca alle parole di coloro che ne furono i protagonisti (siano essi Inglesi o Tedeschi); in primo luogo attingendo al Giornale di Bordo di quei giorni, tenuto dallo stesso Comandante Prien. Narrazione avvincente, tesa, palpitante; a tratti resa "divertente" (come quando si narra di come nacque, in gran segreto tra gli uomini dell'equipaggio, l'idea del soprannome e del disegno, del "Toro di Scapa Flow"...). Non sfugge, ed è, certamente, la peculiarita del bel libro del Korganoff, l'esposizione di un inquietante dubbio (che comunque, personalmente non prendo nemmeno in considerazione...): ma Gunthre Prien e l' U-47, violarono veramente Scapa Flow...? Molto interessanti anche le appendici. In apertura dell'opera, i complimenti e gli auguri dello stesso Amm. Karl DOENITZ. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
antonio Posted April 28, 2008 Report Share Posted April 28, 2008 L'autore ricostruisce con imparzialità le gesta che hanno portato fama e gloria all'U-47 e al suo equipaggio, avvalendosi delle testimonianze di alcuni dei marinai dell'U-boot che violò la base inglese, e quelle dei superstiti della Royal Oak. Dalle parole dei protagonisti, alla fine del volume, l'autore fà il punto delle possibili "varianti" del risultato dell'attacco, lasciando al lettore la libertà di trarre le proprie conclusioni.......... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted May 24, 2009 Report Share Posted May 24, 2009 finalmente è arrivato, nell'ultima edizione di Mursia ma che dovrebbe essere uguale all'originale. è stimolante gia all'inizio con quella bella dedica di Doenitz all'autore e al libro (che usci in Italia nel 1972)... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfabravo 59* Posted May 24, 2009 Report Share Posted May 24, 2009 Ho letto l' edizione del 1972 tanti anni fa...Effettivamente è un bel libro che si legge volentieri grazie anche alla scelta "romanzata" (che non vuol dire inventata!) dell' A. Le quasi 60 pag. delle 12 appendici, poi, forniscono al lettore preziose informazioni ulteriori. A mio parere l' unico difetto del libro è riposto nella lunghezza dei capitoli: 113 pag. in soli 6 capitoli. L' Ed. MURSIA fa bene a ristampare queste vecchie edizioni ormai introvabili se non a prezzi elevati del mercato dell' usato. Si raccomanda solo di porre particolare cura nella rilegatura onde evitare che il libro si trasformi in uno schedario. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alagi Posted May 24, 2009 Report Share Posted May 24, 2009 (edited) finalmente è arrivato, nell'ultima edizione di Mursia ma che dovrebbe essere uguale all'originale. L' Ed. MURSIA fa bene a ristampare queste vecchie edizioni ormai introvabili Confermo i giudizi positivi sulla validità del libro e sull'opportunità di ristamparlo. Peccato per la copertina della nuova edizione, che presenta una fotografia per nulla correlata alla perdita della Royal Oak, essendo riferita ad una corazzata germanica tipo “Baden” durante l’autoaffondamento delle principali unità della “Hochseeflotte”, avvenuto a Scapa Flow il 21 giugno 1919! Naturalmente non è colpa dell'autore (che temo sia ormai passato tra i più), ma di chi ha curato la veste editoriale del volume... :s12: Edited May 24, 2009 by Alagi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted May 24, 2009 Report Share Posted May 24, 2009 :s68: :s68: :s03: L'avevo visto già in libreria ma non l'ho comprato ... il titolo, la foto, ho subito pensato che si riferisse all'autoaffondamento delle unità tedesche ... Devo ripassare in libreria, pazienza. Grazie di aver pubblicato la copertina. Ciao. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted May 24, 2009 Report Share Posted May 24, 2009 Felice possessore di un'edizione anni '70, ottimamente rilegata a fronte di quelle odierne (per il che si utilizza pregiata saliva di yak tibetano) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted May 31, 2009 Report Share Posted May 31, 2009 Peccato per la copertina della nuova edizione, che presenta una fotografia per nulla correlata alla perdita della Royal Oak, essendo riferita ad una corazzata germanica tipo “Baden” durante l’autoaffondamento delle principali unità della “Hochseeflotte”, avvenuto a Scapa Flow il 21 giugno 1919!Naturalmente non è colpa dell'autore (che temo sia ormai passato tra i più), ma di chi ha curato la veste editoriale del volume... :s12: Con un evoluto e complesso ragionamento chi ha curato la veste grafica avrà voluto evidenziare che la vendetta era compiuta! scusate, sto sragionando.... pero il libro me lo sto davvero godendo: è notevole! L'autore è riuscito a trasformare un resoconto storico in un romanzo avvincente; direi quasi un mezzo miracolo. a parte lo stile, probabilmente non saprei distinguerlo da romanzo di Robinson o di Clancy. Completo il tutto con piantine e fotografie, alcune lodevoli, che permettono veramente di entrare nel racconto. Quell'autore aveva davvero un "dono". infine, alla fine, lasciando in sosopeso quello che è "il mistero di scapa flow" , riporta i profili e le caratteristioche delle unità che l'autore coinvolge qyando passa dai fatti alle ipotesi. perche Prien affermo di avere affondato una nave (e gli inglesi concordano sulla Royal Oak) e di averne danneggiato un'altra (e qui gli inglesi negano)... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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