Xabaras Inviato 21 Novembre, 2006 Segnala Share Inviato 21 Novembre, 2006 (modificato) Leggendo un articolo sull'autorevolissimo Janes sembrerebbe ormai opinione concorde dei maggiori analisti di intelligence che l'ipotesi piu accreditata riguardo alla causa dell'incidente che costo la perdita del sommergibile russo sia da imputarsi ad un malfunzionamento al lancio di un esemplare del segretessimo missile SS-N-16A Stallion del quale non esistono attualmente nemmeno i disegni. ------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il Kursk K-141, sommergibile nucleare di classe Oscar II, era l'orgoglio della Marina russa, punta di diamante della sua flotta. Ora giace nelle profondita del mare di Barents, tomba silenziosa per 118 persone, forse 130. Ma quale era la sua vera missione? I russi hanno accennato ad una "missione d'addestramento di routine". Charles Smith, analista specializzato in temi di Difesa e Sicurezza Nazionale, ritiene che sotto ci fosse altro. Rapporti confidenziali intercettati dal Governo USA parlerebbero di una simulazione di battaglia navale, voluta da Mosca, in cui il Kursk avrebbe avuto l'ordine di distruggere dei finti bersagli, probabilmente vecchie navi o sottomarini in disuso e senza equipaggio situati a 200 miglia di distanza. Dopo aver testato con successo alcuni siluri "Chelomey Granit" (SS-N-19 Shipwreck, nella denominazione NATO), quel fatale sabato d'Agosto, alla pallida luce del sole artico, prese il via l'ultima simulazione: quella che prevedeva il lancio di un nuovo prototipo di missile russo, assolutamente top secret, il 100-RU Veder. Questa arma, a cui la NATO ha dato il nome in codice SS-N-16A Stallion, è un siluro propulso come un missile. Lo Stallion viene lanciato dai tubi da 26 pollici di diametro dislocati su tutti i sottomarini russi di classe Oscar II. Di tale ordigno super segreto non sono mai state divulgate fotografie. Una volta espulso, e lontano dal sommergibile, vengono attivati gli iniettori dello Stallion, che prende a volare come un normale missile, uscendo dall'acqua. Raggiunta l'area bersaglio, lo Stallion proietta un leggerissimo mini-siluro a velocita supersonica, e nel caso il bersaglio sia un sottomarino, viene attivato un piccolo paracadute che rallenta la corsa dell'ultimo stadio dello Stallion fino a fargli toccare dolcemente l'acqua, dove il mini-torpedo azionera un altro propulsore per dirigersi inesorabile verso il bersaglio. Uno Stallion convenzionale e armato con una testata esplosiva da 80 chili, ma potrebbe montare anche una mini testata nucleare. Secondo la Difesa USA, proprio nel momento in cui il Kursk si apprestava a lanciare lo Stallion, in Norvegia vennero registrate due fortissime esplosioni, che generarono rispettivamente scossoni di 1.5 e 3.5 gradi Richter. Si ritiene quindi possibile che lo Stallion si incastro nel tubo di lancio del Kursk, e dopo pochi secondi venne automaticamente attivato il motore a razzo. L'enorme calore prodotto dal getto del missile avrebbe fuso e contorto il tubo di lancio in pochi secondi, giusto il tempo di dare l'allarme: poi, la fine. La testata da 80 chili dello Stallion esplode, forando lo scafo del sottomarino russo che inizia ad inabissarsi. Ma il propellente dello Stallion è stato studiato per funzionare senza ossigeno, e cosi nonostante l'acqua sommerga tutto, a bordo continua a divampare l'incendio. Alcuni detriti metallici incandescenti vanno a colpire violentemente la sala siluri, dove sono stanziati 24 siluri Wreckship e non si sa quanti altri Stallion. L'urto con il fondale innesca l'esplosione dei siluri di bordo, che apre letteralmente a meta lo scafo del sommergibile nucleare. Tutti gli scomparti abitati, la sala controllo e le sale di riposo vengono inondate in pochi secondi: per l'equipaggio è la fine. Solo un miracolo impedisce all'impianto nucleare di bordo di andare a pezzi con relativa perdita di materiale radioattivo in tutto il Mare del Nord. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Questo giustificherebbe anche le ripetute rinuncie agli aiuti internazionali offerti per il recupero del sottomarino. Il segreto dello Stallion mantenuto a qualunque costo. Cosa ne pensate? Modificato 26 Agosto, 2010 da Totiano Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Admiral Luposky Inviato 21 Novembre, 2006 Segnala Share Inviato 21 Novembre, 2006 Ma sarebbe rimasta realmente integra una porzione così grande del Kursk se si fosse verificata una simile esplosione a catena? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 22 Novembre, 2006 Segnala Share Inviato 22 Novembre, 2006 che sia stato il malfunzionamento di un siluro è una ipotesi comunemente accettata dagli specialisti del settore. Il racconto però pecca di un particolare: seguendo la scaletta in norvegia avrebbero dovuto registrare 3 esplosioni invece di 2....insomma mi sembra un po roba da romanzeto di guerra fredda. rimango dell'idea che la prima esposione sia da imputare al carburante fuoriuscito da un siluro durante il caricamento e la cui esplosione abbia innescato gli altri siluri in camera lancio... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
R.Hunter Inviato 22 Novembre, 2006 Segnala Share Inviato 22 Novembre, 2006 Le rinunce agli aiuti internazionali però continuano a suonarmi strane: era così necessario non far avvicinare nessuno per "coprire" il segreto degli Stallion, quando siluri e missili erano ormai esplosi? i soccorritori comunque si sarebbero limitati a recuperare i superstiti, non sarebbero certo andati a tirar su lo scafo o in cerca di reperti... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Duncan Inviato 22 Novembre, 2006 Segnala Share Inviato 22 Novembre, 2006 Le rinunce agli aiuti internazionali però continuano a suonarmi strane:era così necessario non far avvicinare nessuno per "coprire" il segreto degli Stallion, quando siluri e missili erano ormai esplosi? i soccorritori comunque si sarebbero limitati a recuperare i superstiti, non sarebbero certo andati a tirar su lo scafo o in cerca di reperti... Non sarei così sicuro che i soccorritori si sarebbero limitati a fare solo quello, foto e video possono essere girati tranquillamente Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Marcuzzo Inviato 22 Novembre, 2006 Segnala Share Inviato 22 Novembre, 2006 (modificato) Io credo che la verità, se salteràfuori, la avremo tra molti anni. Vorrei però riportare all'attenzione una delle teorie sull'incidente discussa, ossia lo scontro contro un battello americano classe Los Angeles. In pratica, mentre il Kursk era in esercitazione (alla quale erano presenti i cinesi) veniva seguito da un Los Angeles per spiarne le mosse e riferire al pentagono. Gli americani vengono scoperti e verso di loto viene lanciato un siluro che però viene evitato. Naturalmente il Los Angeles risponde con un siluro MK48, il quale penetra all'interno della camera di lancio esplodendo, la conseguenza è un incendio che provoca l'esplosione di un siluro e, per simpatia, degli altri (e qui si spiegherebbero le tre esplosioni). Da cosa è supportata questa tesi? Al Kursk, dopo essere affondato, fu tagliata la prua mediante un apparato movente un cavo d'acciaio come si vede in foto: Ad occuparsi del lavoro fu una ditta olandese della quale il titolare venne assassinato. Non mi dilungo sugli interrogativi che hanno portato a tagliare la sola prua. In seguito venne recuperato il troncone centro-poppiero che era stato lasciato sul fondo e.... SORPRESA!!! Il foro di un siluro sulla fiancata di dritta. Il Mark 48 è un siluto con la testa in uranio impoverito, molto duro, studiato per perforare gli scafi ed esplodere al loro interno. Ha una potenza devastante, come è possibile vedere: Secondo una mia personale ipotesi credo che la teoria soprasposta sia verosimile, e le cause dell'insabbiamento e depistaggio delle indagini siano state dovute all'entrata in affari della Russia con gli Stati Uniti, quindi allo scopo di evitare un incidente diplomatico e politico internazionale di dimensioni apocalittiche a danno dell'America. Tutto questo spiegato ovviamente in parole povere. Non dico ovviamente che le cose siano andate in questo modo, ma è una possibilità. Le smentite le mandate a quel paese sono sempre ben accette. :s02: Modificato 22 Novembre, 2006 da Marcuzzo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Steven Inviato 22 Novembre, 2006 Segnala Share Inviato 22 Novembre, 2006 Probabilmente tra un 90 anni si sapranno molte cose tipo per esempio '' Cuba e l'affondamento della U.S.S. Maine '' Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vyger Inviato 27 Agosto, 2010 Segnala Share Inviato 27 Agosto, 2010 trovo improbabile che i russi si accorgono degli americani e gli sparano un siluro.........e gli americani rispondono!!!!! sembra una baruffa da stadio, li c'e' gente col sale in zucca. O ALMENO SPERO Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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