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Classe "600 Serie Argonauta" (1929)


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Sommergibili classe " 600 " serie " Agonauta "

 

cl.600.serie.ARGONAUTA_I.smgg.italiani_Pollina-1963.1024.jpg
da "I sommergibili italiani" di Paolo M. Pollina - USMM - 1963, per g.c. Sergio Mariotti

 

Caratteristiche generali della classe "600" serie "Argonauta":

Tipo: Sommergibile di piccola crociera

Dislocamento:
- in superficie: 666,56 t
- in immersione: 810,43 t
Dimensioni:
- Lunghezza: 61,50 m
- Larghezza: 5,65 m
- Immersione: 4,64 m
Apparato motore superficie: 2 motori Diesel FIAT (Tosi per le unità costruite dai cantieri di Taranto e 1 FIAT e 1 CRDA per il solo Medusa), 2 eliche
- Potenza: 1.500 cv
- Velocità max. in superficie: 14,0 nodi
- Autonomia in superficie: 2.300 miglia a 14 nodi - 4.900 miglia a 9,5 nodi
Apparato motore immersione: 2 motori elettrici di propulsione CRDA (Marelli per le unità costruite dai cantieri di Taranto)
- Potenza: 800 cv
- Velocita max: 8,0 nodi
- Autonomia in immersione: 7 miglia a 8,0 nodi - 110 miglia a 3 nodi
Armamento:
- 4 tls AV da 533 mm, 4 siluri da 533 mm
- 2 tls AD da 533 mm, 2 siluri da 533 mm
- 1 cannone da 102/35 mm
- 2 mitragliatrici 13.2 singole
Equipaggio: 4 ufficiali, 32 tra sottufficiali e marinai
Profondità di collaudo: 80 m

 

cl_600.compartimentazione_Smgg.italiani.fra.le.2.GM_Turrini-1990.1024.jpg
da "I sommergibili italiani fra le due guerre mondiali" di Alessandro Turrini - MariStat/UDAP - 1990, per g.c. Sergio Mariotti

 

Unità della classe "600" serie "Argonauta":

Regio sommergibile ARGONAUTA (2°)
Cantiere: C.R.D.A., Monfalcone
Impostazione: 09.11.1929, Varo: 19.01.1931, Consegna: 01.01.1932, Affondato: 27 giugno 1940, Radiazione: 18.10.1946

Regio sommergibile FISALIA (2°)[/b]
Cantiere: C.R.D.A., Monfalcone
Impostazione: 20.11.1929, Varo: 02.05.1931, Consegna: 05.06.1932, Affondato: 28 settembre 1941, Radiazione: 18.10.1946

Regio sommergibile MEDUSA (2°)
Cantiere: C.R.D.A., Monfalcone
Impostazione: 30.11.1929, Varo: 10.12.1931, Consegna: 08.10.1932, Affondato: 30 gennaio 1942, Radiazione: 18.10.1946

Regio sommergibile SERPENTE
Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 23.04.1930, Varo: 28.02.1932, Consegna: 12.11.1932, Affondato: 12 settembre 1943, Radiazione: 27.02.1947

Regio sommergibile SALPA (2°)
Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 23.04.1930, Varo: 08.05.1932, Consegna: 12.12.1932, Affondato: 27 giugno 1941, Radiazione: 18.10.1946

Regio sommergibile JANTINA (2°)
Cantiere: O.T.O., La Spezia
Impostazione: 20.01.1930, Varo: 16.05.1932, Consegna: 01.03.1933, Affondato: 5 luglio 1941, Radiazione: 18.10.1946

Regio sommergibile JALEA (2°)
Cantiere: O.T.O., La Spezia
Impostazione: 20.01.1930, Varo: 15.06.1932, Consegna: 16.03.1933, Radiazione: 1.02.1948[/b]
 

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da "I sommergibili italiani fra le due guerre mondiali" di Alessandro Turrini - MariStat/UDAP - 1990, per g.c. Sergio Mariotti

 

Generalità di classe
La progettazione di questi sommergibili, che furono chiamati di "piccola crociera" e successivamente "costieri", fu anch'essa opera del Bernardis che si attenne al criterio da lui propugnato del semplice scafo con doppi fondi centrali resistenti.
L'esperienza fatta con la classe "Pisani" consigliò però di prevedere le controcarene, già in sede di progetto, per garantire una buona stabilità in superficie; pertanto queste unità nacquero senza deficienze sostanziali e si dimostrarono subito indovinate.
Come è già stato accennato, questi sommergibili erano a semplice scafo con controcarene all'altezza del galleggiamento; nei doppi fondi resistenti interni erano ricavate anche le casse emersione, rapida e compenso; le controcarene contenevano combustibile nelle estremità lunate e doppi fondi leggeri nelle parti centrali.
Le unità dettero ottime prestazioni in servizio; ben suddivise internamente, robuste, di ottime qualità nautiche, manovriere sia in superficie sia in immersione; avrebbero forse potuto essere un po' più veloci in superficie, ma il tipo d'impiego per il quale erano state costruite non richiedeva elevate caratteristiche di mobilità.
La classe "600" venne pertanto riprodotta in numerose serie alle quali vennero apportate successive piccole migliorie ed ammodernamenti, ma che sostanzialmente non cambiarono le caratteristiche della prima serie della classe. Per la sola Marina italiana i cantieri costruirono 49 unità di questa classe; molti altri esemplari ne furono poi ordinati da Marine estere che apprezzarono subito sia la bontà del progetto sia l'ottima qualità della costruzione.

 

Smg.FISALIA.e.MEDUSA.in.allestimento.a.Monfalcone_I.smgg.italiani.fra.le.2.GM-A.Turrini-990).800.jpg
I sommergibili Fisalia e Medusa a Monfalcone (31.10.1932) da "I sommergibili italiani fra le due guerre mondiali" di Alessandro Turrini - MariStat/UDAP - 1990, per g.c. Sergio Mariotti

 

Attività di classe
Queste unità non furono mai organicamente riunite in reparti omogenei, ma fecero sempre parte di squadriglie miste principalmente nelle basi di La Spezia (quelle OTO), di Taranto (quelle TOSI) e di Messina (quelle CRDA). Nel 1933 Argonauta, Fisalia e Salpa compirono una crociera addestrativa nel Dodecaneso toccando durante il ritorno i porti della Libia.
Dal 1934 in poi gli "Argonauta" fecero sempre parte di squadriglie composte da unità della classe « 600 » delle serie che man mano entravano in servizio.
Anche nel corso del 1934 quattro unità effettuarono una lunga crociera addestrativa, in Grecia, Dodecaneso, Palestina, Egitto: il Serpente visitò invece le Baleari ed alcuni porti spagnoli; l'Argonauta rimase in acque nazionali. Verso la fine del 1935 Medusa e Jantina furono avviati in Egeo alle dipendenze del Gruppo Sommergibili di Lero e vi rimasero circa un anno. Salpa e Serpente nel 1936 furono dislocati in Mar Rosso per alcuni mesi per vagliare l'attitudine dei "600" a permanere ed operare in quei mari. L'Argonauta, sempre nel 1936, rimase molti mesi fuori delle acque metropolitane: fu per qualche tempo dislocato a Tobruk ed effettuò crociere addestrative toccando sia i porti del Dodecaneso sia le basi dell'Africa Settentrionale.
Durante la guerra di Spagna Fisalia (1), Jalea (2), Jantina (2) e Serpente (1) effettuarono sei missioni speciali per la durata complessiva di 82 giorni.
Nei successivi anni, che precedettero l'inizio del secondo conflitto mondiale, le unità CRDA rimasero prevalentemente in porti metropolitani: Salpa e Serpente furono dislocati, prima in Egeo e poi a Tobruk: Jantina e Jalea prevalentemente nel Dodecaneso.
Allo scoppio delle ostilità Salpa e Serpente facevano parte del gruppo sommergibili di Tobruk: Jalea e Jantina di quello di Lero e le rimanenti unità erano dislocate fra Taranto (2) e Cagliari (1).

 

Smg.JANTINA.e.JALEA.in.allestimento.Monfalcone_I.smgg.italiani.fra.le.2.GM-A.Turrini-1990.800.jpg
I sommergibili Jantina e Jalea in allestimento a Monfalcone, da "I sommergibili italiani fra le due guerre mondiali" di Alessandro Turrini - MariStat/UDAP - 1990, per g.c. Sergio Mariotti

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  • 2 years later...

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Regio sommergibile ARGONAUTA (2°)
Inlicitas temptare vias
(Tentare vie proibite)

Cantiere: Cantieri Riuniti dell'Adriatico, Monfalcone
Impostazione: 9 novembre 1929
Varo: 19 gennaio 1931
Consegna: 1 gennaio 1932
Affondato: 27 giugno 1940
Radiazione: 18 ottobre 1946

Attività operativa
Assegnato alla base di Taranto nel 1932 e a quella di Messina nel 1933, inizio successivamente una lunga crociera addestrativa nel Mediterraneo. Nel 1936 sarà assegnato alla Base di Tobruk da dove inizia il secondo conflitto mondiale al comando del TV Cavicchia Scalamonti con un agguato davanti al porto di Alessandria. Intercettato mentre tenta l'attacco di unità avversarie è sottoposto a intensa caccia che procurerà danni consistenti obbligandolo a rientrare il 22 Giugno.
Il 27 Giugno il battello lascia Tobruk con destinazione Taranto affinché vengano riparate le gravi avarie subite ma nel transito, tra Ras Hilal e Capo Colonne, viene intercettato da cacciatorpediniere britannici della forza "C" di stanza ad Alessandria ed affondato senza alcun superstite.



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di seguito il link al post di Marpola con delle bellissime ed inedite immagini del C.te Romolo Polacchini, del varo del sommergibile Argonauta...

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Smg.ARGONAUTA_in.bacino.centronave_Somergibili.italiani_A.Turrini-1999_800.jpg
Un bella immagine a centronave del sommergibile Argonauta in bacino.
da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999

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  • 6 months later...

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Regio sommergibile FISALIA (2°)

 

Cantiere: Cantieri Riuniti dell'Adriatico, Monfalcone
Impostazione: 20 novembre 1929
Varo: 2 maggio 1931
Consegnato : 5 giugno 1932
Affondato: 28 settembre 1941
Radiazione: 18 ottobre 1946

Attività operativa

Appena consegnato alla Marina, il battello salpò per una crociera nel Dodecaneso e nel 1933 assunse base a Messina. Effettuerà diverse crociere addestrative ed una missione durante la guerra civile spagnola.

Trasferito di base a Tobruk, inizia il secondo conflitto il 12 Giugno 1940 al comando del TV Acunto con un Agguato al largo di Alessandria dove effettuerà un attacco a piroscafo avversario, senza colpirlo, ed evita un attacco col siluro portato da un sommergibile avversario.

Il 12 luglio torna in missione per un agguato nel golfo di Sollum dove non riuscirà ad arrivare per la forte caccia avversaria che lo obbligherà al rientro.

Effettua altre missioni fino all'ottobre 1940, quando viene trasferito a Pola e posto a disposizione della Scuola Sommergibili effettuando 46 uscite di addestramento per i sommergibilisti.

Torna in zona di guerra nell'Aprile 1941 ed il giorno 22 avvisterà un grande incrociatore la largo della costa Cirenaico-Egiziana senza però riuscire ad arrivare alla giusta distanza per il lancio.

Il 23 settembre salpa da Lero per un agguato al largo di Haifa e Giaffa dove il 28 settembre sarà affondato dalla corvetta Hyacinth senza alcun superstite.

 


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Regio sommergibile MEDUSA (2°)

Terret hostem Medusa
(Medusa spaventa il nemico)

 

Cantiere: Cantieri Riuniti dell'Adriatico, Monfalcone
Impostazione: 30 novembre 1929
Varo: 10 dicembre 1931
Consegnato : 8 ottobre 1932
Affondato: 30 gennaio 1942
Radiazione: 18 ottobre 1946

Attività operativa

Allo scoppio della guerra l'unità, in forza alla base di Cagliari, effettuò un agguato offensivo al largo di Ajaccio, rientrando in sede il giorno 14 senza aver ottenuto risultati.

Il 24 settembre 1940, mentre l'unità, al comando del capitano di corvetta Enzo Grossi, si trovava in navigazione, in superficie, per portarsi in agguato al largo di Philippeville, fu attaccata da un aereo "Sunderland". Nello scontro, l'aereo venne ripetutamente colpito dalle mitragliere del Medusa e fu visto allontanarsi in fiamme mentre perdeva quota.

Dopo altre missioni compiute lungo le coste algerine, il 5 marzo 1941 il Medusa venne dislocato a Pola, dove operò a disposizione della Scuola Sommergibili e in agguati antisommergibili a sud di Punta Maestra, nel Quarnaro ed a ponente dell'Isola di Cherso.

Il 30 gennaio 1942, alle ore 14.10, l'unità, al comando del capitano di corvetta Enrico Bertarelli, in rientro dal Golfo del Quarnaro dopo aver compiuto esercitazioni nello specchio d'acqua fra l'Istria e l'Isola di Cherso, avendo a bordo, oltre all'equipaggio, 6 ufficiali e 21 sottocapi e comuni di Mariscuolasom, venne attaccato con il lancio di quattro siluri dal sommergibile britannico Thorn.

Uno dei siluri colpì al centro a sinistra, provocando l'immediato affondamento del Medusa.

I tentativi posti in atto per il suo recupero non furono coronati dal successo. Perirono 7 ufficiali, di cui 4 di Mariscuolasom, 8 sottufficiali e 43 tra sottocapi e comuni su una forza di 60 uomini; i soli superstiti tratti in salvo, feriti, furono 2 ufficiali di Mariscuolasom.

Durante il conflitto l'unità effettuò 10 missioni offensive-esplorative, 9 di trasferimento tra porti nazionali e 65 uscite addestrative per Mariscuolasom.


Vedi anche:
https://www.betasom.it/forum/index.php?s=&a...st&p=303512



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Regio sommergibile SERPENTE (fino al 1931 NAUTILUS)


Insidiarum experient
(Perseverante nelle insidie)

 

 

Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 23 aprile 1930
Varo: 28 febbraio 1932
Consegnato : 12 novembre 1932
Affondato: 12 settembre 1943
Radiazione: 27 febbraio 1947

Attività operativa
Il 20 dicembre 1940, in missione di agguato a 85 miglia a sud-est di Malta, il Serpente, al comando del tenente di vascello Antonio Dotta, avvistò una formazione di tre incrociatori leggeri ed un cacciatorpediniere britannici in linea di fila. Stando in superficie, alle ore 01.02 il tenente di vascello Dotta lanciò contro la penultima unità della formazione, ritenuta un incrociatore leggero. Effettuato il disimpegno udì, dopo due minuti dal lancio, l'esplosione delle armi, per cui il Comandante ritenne di aver colpito il bersaglio.
Secondo fonti britanniche l'unità colpita fu il cacciatorpediniere Hyperion, successivamente affondato dal sezionario Janus per le gravi avarie riportate, essendo risultato difficile il suo rimorchio in acque sorvegliate dall'aviazione e dai mezzi insidiosi dell'Asse. Da altre fonti risulta, invece, che l'affondamento dell'Hyperion debba essere attribuito ad urto contro mina in quanto il Serpente avrebbe dovuto trovarsi in agguato molto lontano dal punto di affondamento dell'Hyperion.
Nel 1941 l'unità fu intensamente impegnata in agguati offensivi nel Mediterraneo occidentale e lungo le coste tra Orano e Algeri.
Il 29 settembre 1941, al comando del tenente di vascello Renato Ferrini, rilevò una formazione navale britannica composta da una nave battaglia scortata da quattro cacciatorpediniere in navigazione al largo delle acque spagnole. Cominciato l'attacco contro l'unità maggiore, non poté portarsi in zona favorevole al lancio per l'ostacolo frapposto dalla scorta e dalla navigazione zigzagante delle navi avversarie; lanciò, tuttavia, contro un cacciatorpediniere della scorta e si disimpegnò prontamente. Dopo 50 secondi venne udita a bordo del Serpente una forte esplosione da attribuire, probabilmente, alla intensa caccia antisommergibili cui il battello fu quasi immediatamente sottoposto, in quanto le fonti ufficiali britanniche non segnalarono perdite di unità in quella circostanza.
Dal 4 maggio 1942 fino alla data dell'armistizio, l'unità rimase a disposizione di Mariscuolasom, a Pola, da dove effettuò 105 uscite addestrative con gli allievi ed alcune missioni nell'Alto Adriatico.
All'armistizio, in ottemperanza agli ordini ricevuti, il battello si portò ad Ancona dove, alle ore 15.00 del giorno 12 settembre, con a rimorchio il sommergibile tascabile CB 12, salpò per raggiungere Taranto.
A breve distanza dal porto di Ancona il Serpente (tenente di vascello Raffaello Allegri) mollò il rimorchio e si autoaffondò, mentre l'equipaggio trasbordò su un peschereccio di passaggio e approdò poi a Civitanova.
Al termine del conflitto il tenente di vascello Allegri venne sottoposto al giudizio di un Tribunale Militare per il reato di "perdita di nave", ma il procedimento penale si concluse favorevolmente per l'Allegri in quanto venne tenuto conto del suo onorevole passato in guerra e del disorientamento provocato nel suo animo dalla confusa e gravissima contingenza armistiziale, per cui non riuscì a valutare con serenità la situazione, nonostante gli ordini chiarissimi del Comando Marina di Ancona.
Durante il conflitto, il Serpente compì 17 missioni offensive-esplorative, 12 trasferimenti tra porti nazionali, 105 uscite con gli allievi di Mariscuolasom, ed alcuni agguati in Alto Adriatico.



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Il sommergibile Serpente mimetizzato mentre rientra in porto da una missione di guerra.
da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999

 

 

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Regio sommergibile SALPA (2°)

Sub aquis latens prodigia ausurum
(Nascosto sotto le onde ma pronto ad ardimenti prodigiosi)

 

Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 23 aprile 1930
Varo: 08 maggio 1932
Consegnato : 12 dicembre 1932
Affondato: 27 giugno 1941
Radiazione: 18 ottobre 1946

Attività operativa

 

Allo scoppio del secondo conflitto mondiale, al comando del C.C. Antonio Biondo, venne inviato al largo di Gaudo per la sua prima missione di guerra. Rientrò alla base il 16 giugno 1940 senza aver intercettato alcuna unità avversaria. Il giorno 29 dello stesso mese, in missione di agguato al largo di Derna, fu avvistato da navi antisom britanniche che lo sottoposero ad un nutrito e centrato lancio di bombe di profondità che provocarono numerose avarie ai macchinari di bordo, tanto da costringerlo a entrare nel porto di Bengasi (3 luglio). Si trasferì a Taranto il 19 luglio.

Il 3 febbraio 1941, durante la navigazione di trasferimento da Augusta a Derna per portarsi a pattugliare le acque di Marsa Matruh, l'unità avvistò alcuni cacciatorpediniere britannici in ricerca sistematica antisom; sottoposta a violenta caccia, fu costretta, per le avarie riportate alle batterie accumulatori, ad interrompere la missione ed a rientrare alla base.

Il 18 giugno 1941 il Salpa, al comando del T.V. Renato Guagni, salpò da Messina per portarsi a contrastare il traffico navale costiero nemico nelle acque comprese fra Ras Uleima e Marsa Matruh. L'unità avrebbe dovuto raggiungere la zona assegnata la notte del 21, rimanendovi fino alla sera del 30 giugno; ma da questa data non si ebbero più sue notizie.

Da fonti britanniche si desume che il Salpa venne affondato, al largo di Marsa Matruh, da un siluro del sommergibile Triumph, il giorno 27 alle ore 08.15 circa.

Non vi furono superstiti; perirono 5 ufficiali, 11 sottufficiali e 32 tra sottocapi e comuni.

L'attività in guerra dell'unità fu di 11 missioni esplorative e di agguato e di 4 trasferimenti tra porti nazionali; furono percorse complessivamente 10.755 miglia.

 


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Il sommergibile Salpa subito dopo il varo.
da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999

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Regio sommergibile JANTINA (2°)
Per undas victoriam
(Alla vittoria attraverso le onde)

 

Cantiere: O.T.O. La Spezia
Impostazione: 20 gennaio 1930
Varo: 16 maggio 1932
Consegnato : 1 marzo 1933
Affondato: 5 luglio 1944
Radiazione: 18 ottobre 1946

Attività operativa
Allo scoppio della seconda guerra mondiale l'unità era di base a Lero. Partì per la prima missione di guerra nel giugno 1940 e si portò nello stretto di Caso. Il 21 giugno rientrò a Lero senza aver intercettato traffico avversario di nessun genere.
Il 27 giugno 1941 lo Jantina, al comando del C.C. Politi, mentre pendolava in agguato nelle acque egiziane, avvistò un cacciatorpediniere britannico contro il quale lanciò da distanza ravvicinata un siluro. Dopo i secondi previsti, venne udita una violenta esplosione. Subito dopo il battello fu sottoposto a durissima caccia antisom che si prolungò per ben 48 ore e che provocò danni sensibili ad apparecchiature e macchinari. Tuttavia lo Jantina riuscì a disimpegnarsi e a rientrare a Lero. Il 5 luglio successivo, mentre navigava in superficie da Lero a Brindisi dove doveva essere sottoposto ad un turno di lavori a causa delle avarie riportate nei giorni precedenti, fu attaccato dal sommergibile britannico Torbay che gli lanciò contro sei siluri. Colpito da due armi, lo Jantina affondò rapidamente portando con sé gran parte dell'equipaggio. Ci furono solamente sei superstiti. Aveva compiuto complessivamente 11 missioni in guerra percorrendo 6.837 miglia.


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Regio sommergibile JALEA (2°)
Aude et vinces
(Osa e vicerai)

 

Cantiere: O.T.O. - La Spezia
Impostazione: 20 gennaio 1930
Varo: 15 giugno 1932
Consegnato : 16 marzo 1933
Radiazione: 01 febbraio 1948

Attività operativa
Allo scoppio della guerra fu inviato in agguato nello stretto di Caso, in una zona confinante con quella dello Jantina. Rientrò a Lero il 14 giugno 1940 senza essere venuto a contatto con forze nemiche. Successivamente per tutto il resto del 1940 svolse intense attività nel Mediterraneo orientale senza mai avvistare unità avversarie. All'inizio del 1941 lo Jalea fu destinato alla scuola sommergibili di Pola dove rimase fino all'agosto 1943. Ritornato di base a Taranto, disimpegnò intensa attività bellica fino all'8 settembre 1943. Fino ad allora aveva compiuto 33 missioni in guerra e percorso 11.259 miglia. Dopo l'armistizio si recò a Malta, quindi fu inviato ad Augusta ed infine a Taranto nuovamente per un turno di lavori. Nel giugno 1944 fu destinato dapprima a Gibilterra e successivamente ad Algeri, Ismaelia e Porto Said per svolgere attività addestrativa per le unità antisom alleate. Alla fine del 1944 ritornò a Gibilterra dove rimase fino al termine del conflitto.
Nel maggio del 1945 lo Jalea, unico sommergibile superstite della sua classe rientrò in Italia dove venne messo prima in disarmo e successivamente radiato.


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  • 5 years later...

Alcune belle immagini (credo inedite) del R. Smg. ARGONAUTA (classe “600”), costruito nei C.N.R dell’Adriatico a Monfalcone, che fu varato il 9 settembre1931 e consegnato alla Regia Marina il 14 gennaio 1932.

 

Su questo battello fu imbarcato per un breve periodo mio nonno Romolo Polacchini, allora Capitano di Corvetta.;)



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