Totiano* Inviato 29 Aprile, 2017 Segnala Share Inviato 29 Aprile, 2017 Un recentissimo articolo di RID para di un affondamento a causa di una mina navale e impiga l'evento per evidenziare come la componente mine e dragaggio stia lentamente scomparendo http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,1797.html Anche se l'articolo è focalizzato sui mari di casa, non dobbiamo dimenticare che i nostri traffici sono con l'Asia e i bassi fondali lungo quell'autostrada del mare sono davvero tanti... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 29 Aprile, 2017 Segnala Share Inviato 29 Aprile, 2017 Ipotesi non remota e preoccupante per le ventilate conseguenze... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimiliano Naressi * Inviato 30 Aprile, 2017 Segnala Share Inviato 30 Aprile, 2017 Bell'articolo, con disamina strategica attenta. Purtroppo la lotta alle mine è un settore sottovalutato e da riconsiderare. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 1 Maggio, 2017 Segnala Share Inviato 1 Maggio, 2017 (modificato) Condivido in pieno le vostre considerazioni... Aggiungo che le due navi Statunitensi (un "classe Ticonderoga" ed un "classe Iwo Jima", mi pare... ) furono danneggiate da mine di nostra produzione! Già in altre parti del Forum ho espresso il concetto che la guerra DI mine con conseguente guerra ALLE mine è di fondamentale importanza per una nazione come l' Italia. Dato che siamo "giù di cassa", per realizzare un mezzo valido non vedo altra strada della cooperazione internazionale con una od al massimo due Marine estere: un numero maggiore potrebbe far insorgere contrasti d' interessi industriali tra le Nazioni partecipanti. L' unità a cui penso deve esser in grado di svolgere anche missioni di pattugliamento/vigilanza: in definitiva faccio il "tifo" per il Cacciamine Oceanico Veloce. Tuttavia non mi dispiacerebbe una nave con scafo a catamarano: ci sarebbe il vantaggio di disporre una notevole superficie di lavoro poppiera per ospitare le numerose apparecchiature che richiede la guerra alle mine ed un ponte di volo per un elicottero-drone tipo CAMPCOPTER S-100. In tal caso riesumerei, con opportuni aggiornamenti, il progetto S.E.S. 1200 della S.E.C. di Viareggio. Naturalmente con una motorizzazione più modesta. Modificato 14 Maggio, 2017 da Alfabravo 59 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimiliano Naressi * Inviato 4 Maggio, 2017 Segnala Share Inviato 4 Maggio, 2017 I Francesi hanno effettuato un'esercitazione anti-mine nel Golfo Persico, nell'articolo si ribadisce l'importanza di garantire la libera navigazione: http://www.colsbleus.fr/articles/9563 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Squadrag54 Inviato 8 Maggio, 2017 Segnala Share Inviato 8 Maggio, 2017 si le unità cacciamine, si soro ridotte ad un nemero esiguo, occorre però tener presente che in parte sono state sostituite da nuovi apparati di ricerca, che permettono di utilizzare l'unità cacciamine solo in presenza di una minaccia concreta. ai miei tempi si diceva che bastava scangiare 1020 scaldabagni per bloccare un porto oggi non è più cosi, negli 70/80 con le tecniche di dragaggio occorrevano diverse unità impiegate per un tempo relativamente lungo per assicurare la navigazione di un canale dragato, in quei tempi quando gli Stati Uniti usavano gli elicotteri, noi utilizzavamo ancora le navi, con risultati migliori. Agli inizi degli anni 80 iniziarono ad essere trasformati i primi dragamine in cacciamine, con un miglioramento delle prestazioni di bonifica, esperienza che porto agli attuali cacciamine, che furono anche acquistati dagli Stati Uniti insieme ad altre nazioni. Oggi le unità sono affianchiate da droni che riescono ad esplorare un considerevole specchio d'acqua e grazie alle migliori prestazioni dei sonar, ad individuare con precisione possibili mine sul fondo, pertanto i cacciamine possono intervenire quasia colpo sicuro. Nonostate questo l'attuale componente di contromisure mine, non riuscirebbe a garantire conteporaneamente il mantenimento della libertà delle acque metropolitane e di rotte fuori dal Mediterraneo, infatti negli ultimi anni si sta sempre piu sviluppando un sistema di contromisure basato sulla cooperazione in ambito Nato. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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