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La profondit‡


Von Skion

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Leon siamo ancora orgogliosi di aver fatto parte della Marina Italiana, e ancora di più, per essere stati sommergibilisti.

Per tutti noi essere sommergibilista era un modo di vivere, pensa che gli insegnamenti che ho ricetuto allora hanno guidato tutta la mia vita, e penso sia stato cosi' anche per i miei compagni.

Però certe cose bisogna viverle per capire.

Dovresti leggere il libro "Delfini D'Acciaio" di Marco Mascellani, leggendo quello capiresti molte cose su chi sono i sommergibilisti.

Ciao

Luciano

 

P.S. se non l'hai ancora letto contatta Totiano, e fattene mandare una copia autografata, costa solo 15 euro.

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Mi è venuta in mente una cosa circa le prove di profondità.

L'anno scorso parlando al telefono con il mio amico Edo, gli ho ricordato di quella vota che ci hanno tagliato via timone ed elica a La Spezia, e per curiosità gli ho chiesto se avesse avuto paura, mi ha risposto, di nò, e mi ha detto " sai l'unica volta che sono stato un po' in apprensione, è stata quella delle prove di profondità massima, ero calmo ma dentro avevo un briciolo di apprensione", gli ho risposto che è stato esattamente uguale anche per mè.

Erano prove quindi conoscevamo solo i calcoli, e della reale tenuta del nostro sommergibile, non sapevamo niente.

Ciao

Luciano

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@LeonX... in realtà non è successo nulla, ma succedeva sempre che quando si andava sotto i 100 metri con il vecchio Tazzoli, quello americano per interderci, dove rimasi solo 3 mesi per rimpiazzare un RT, certi bulloni per la pressione saltavano e allora il comando ci faceva indossare un elmetto preventivo e protettivo... era una norma di sicurezza, diciamo.. ma non è successo nulla..

 

fly37

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Non l'avevi mai raccontata Fly!!!

o forse non l'avevo ancora sentita.

Comunque quando sono imbarcato io sul Tazzoli, qualche anno dopo di te, quel fatto dei bulloni che saltavano non l'abbiamo più riscontrato, evidentemente, nel frattempo ai grandi lavori, si erano accorti del difetto, e lo avevano riparato.

Probabilmente si trattava dei bulloni delle tenute di qualche passaggio a scafo.

Evidentemente quando lo hanno revisionato negli USA prima di consegnarlo, non si erano accorti di niente, perchè non aveva ancora manifestato quel difetto.

Sicuramente usura dei materiali nel tempo, e non ricordo bene ma mi sembra, che avesse fatto la guerra, e chissà da quante bombe di profondità era stato scosso.

Sicuramente ricorderai il fatto che si raccontava a bordo, che il corpo di uno dell'equipaggio morto, era stato riportato a casa, chiuso i uno dei doppifondi, dentro una cassa, di legno grezzo.

Non vorrei che dentro a quel doppiofondo ci fossero stati dei passaggi a scafo, e la cassa sballottando con il mare, li abbia lesionati.

Ciao

Luciano

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La raccontai a voce all'ultimo incontro a Roma...

Si fece la guerra il Tazzoli.. sotto bandiera americana... era un classe Gato se non erro...

io non sentii mai la storia del morto... ma come ho detto ho trascorso a bordo circai 3 mesi, durante delle manovre in Egeo, sostituendo per emergenza un RT infortunatosi... tra l'altro ero di leva e fu davvero una cosa straordinaria, ma la situazione fece fare la decisione...

forse per scaramanzia non mi parlarono del morto...

In effetti doveva andare ai lavori prima delle manovre in Egeo, ma non ci fu il tempo.. e probabilmente ci andò dopo per la gioia del bulloni e dell'equipaggio...

 

fly37

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:s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03:

Sicuramente ai lavori con urgenza!!!

In ogni caso non correvate alcun rischio, male che andava, venivate in emersione.

Quei sommergibili erano sicuri e abbastanza comodi, ti ricordi c'era anche la sala mensa con vicino la cucina, le doccie, la sala radio però era piccolina, anche se ci stavamo in tre.

Qualche giorno fà ricordavo con il mio amico Martino di Asti, che avevamo un comandante in seconda che dato che in immersione noi TLC facevamo gli orizzontali, per vedere se stavamo attenti, all'improvviso, gridava "Disimpegno" e neanche a farlo apposta tutte le volte che c'era di servizio Martino, e Lui giù i timoni 3 gradi a scendere.

Ovviamente in cucina succedeva di tutto, Lui e il cuoco bisticciavo sempre per quel motivo, e il comandante in seconda girato verso di me' ridacchiava.

Che bei tempi!!

Che bei ricordi!!

Ciao

Luciano

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