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sommergibili nucleari e sicurezza


C.te Simone

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Oltre che estremamente costosi, rumorosi, anche estremamente pericolosi!!!!

 

Viva gli U-212 e soci!!!

 

Ciao

 

Luciano

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con uno di quelli ci fai un bel pontone di carica e illumini La Spezia per sempre....

 

io non capisco perchè siamo cosi "bigotti"...da comprare il nuclare Francese al confine perchè non ci piaciono le centrali.

 

I soldi risparmiati potrebbero andare a Sanità, scuole, investimenti tecnologici, Monumenti NUOVI!!...ecc. ecc.

 

mah... :s14:

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Ragazzi mi trovate pienamente daccordo con Voi

A suo tempo votai per il Nucleare Italiano, come male minore, visto che comunque, il Grand Fenis, era piazzato sopra le nostre teste.

Ricordo benissimo la propaganda dei Verdi che puntava sulla pericolosità del nucleare, omettendo che comunque il rischio per noi permaneva da parte Francese, e che le centrali Italiane tipo Caorso erano di gran lunga più sicure di quelle Francesi al Plutonio.

Personalmente se dipendesse da mè farei pagare ai Verdi tutti i danni che hanno causato in questi anni.

Io abito ad Alessandria che sicuramente grazie a loro è stata allagata.

I verdi 20 anni fa' hanno spinto per eliminare le draghe che mantenevano costante il livello del fondo del Tanaro, adducendo come scusa il fatto che creavano un impatto ambientale. Ora dopo più di vent'anni e l'allagamento della citta', il fondo del Tanaro e' di ben 3 metri e 1/2 più alto di quanto dovrebbe essere.

E questo perchè quei signori non si sono chiesti come mai Leonardo Da Vinci, quando, per ordine di Ludovico Il Moro ha completamente ristrutturato la parte idrica della città, avesse stabilito che il Tanaro doveva essere dragato in continuazione, a monte della città(Sembra addirittura che abbia inventato la draga per quel motivo, allora veniva tirata da cavalli e corde dalle sponde).

Ma che volete basta guardarli in faccia sprizzano di Intelligenza!!!

Chi era mai Leonardo al loro confronto!!!

:s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05: :s05:

 

Un mio vecchio compagno delle Scuole CEMM, di Bologna mi raccontava sempre questo detto (scusate per il dialetto Bolognese) "L'Ignuransa consentrela l'è na forsa maledetta che l'Atomica putent al fà nianca na pugnetta"

Ciao

Luciano

 

P.S. con questo non voglio generalizzare demonizzando i Verdi, ed il mio non è un discorso politico, però i fatti sono questi, e mi risulta molto evidente che tra le loro fila abbiano o militino molti Imbecilli.

Ciao

Scusate lo sfogo

Luciano

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non è possibile neanche parlarne...come si fà ad informare e far confutare dati e spese.

 

ps...per non parlare poi ,che quel poco di scorie che abbiamo lo dobbiamo portare a ns. spese per non sò quanti annni (25) in Inghilterra a prezzi scandalosi.... :s14: :s14: :s14:

 

e poi riprendercele..... :s06: :s06: :s06: :s06:

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Davvero scandaloso il fatto del nucleare!!!!!!!!

 

Con il referendum abbiamo cancellato di sana pianta tutte le nostre conoscenze e capacita' nucleari.

 

E pensare che eravamo all'avanguardia negli impianti nucleari.

 

Mi viene da ridere pensando che adesso si sta tornando indietro, per cio' che riguarda la produzione di energia elettrica al carbone!!!!!!!!!

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Per fortuna l'Ansaldo se ne è fregata delle commesse Italiane, e ha continuato a produrre centrali tipo Caorso all'estero. A me risulta che ha commesse per 50 anni, Dagli USA, dalla Russia, dal Sud America, etc. etc.

Tra l'altro sempre l'Ansaldo Leader in campo Mondiale, produce inceneritori di spazzatura, che generano energia elettrica, e tutta una serie di materie chimiche, ricavate dall'abbattimento dei fumi.

Vi faccio un esempio Copenaghen, è la città piu' pulita d'Europa, nel parco in mezzo alla città ci sono due inceneritori dell'Ansaldo, da 5 megawatt l'uno di energia elettrica, e alimentano anche i termosifoni di tutta la città, con acqua calda, bruciando la spazzatura prodotta dalla popolazione,il loro costo di gestione e' zero, visto che danno un grosso utile a chi li gestisce, producono anche vari tipi di materie chimiche, che poi vendono.

A mio parere, dopo quel referendum, che gli costo' una paccata di miliardi, col cavolo che l'Ansaldo anche se azienda Italiana produrrà mai più o centrali nucleari o generatori per noi!!!

E questo solo perchè l'Italia non e' un cliente affidabile.

Grazie alle intelligentissime pensate di certa parte della nostra popolazione.

In altri post, avevo già fatto notare che una gran parte della nostra popolazione è evidentemente composta da masochisti, che provano piacere a darsi grandi martellate sulle Ba**e.

E come ho già detto mi piacerebbe portare a questi il conto da pagare, non ritengo giusto che alla fine dobbiamo pagare tutti.

Scusate per la franchezza!!!

Ciao

Luciano

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E invece noi in Italia siamo con i rifiuti fino alla gola!!!!!!!!!!

 

Al sud il governo si sta facendo a pezzi per risolvere il problema.

 

Alle scuole medie ti insegnano che dai rifiuti si puo' ricavare energia elettrica (come diceva giustamente Luciano).

 

Al sud, dove hanno problemi di rifiuti gravissimi, bloccano autostrade per non volere questi impianti (capitanati, ovviamente da verdi, verduncoli, rossi e rossuncoli)

 

Ma allora si puo' sapere cosa vogliamo?????????

 

Le discariche, no (e dico giustamente)

 

I termovalorizzatori no

 

Gli elettrodotti no

 

Ma insomma!!!!!!

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Vi faccio un esempio Copenaghen, è la città piu' pulita d'Europa, nel parco in mezzo alla città ci sono due inceneritori dell'Ansaldo, da 5 megawatt l'uno di energia elettrica, e alimentano anche i termosifoni di tutta la città, con acqua calda, bruciando la spazzatura prodotta dalla popolazione,il loro costo di gestione e' zero, visto che danno un grosso utile a chi li gestisce.

 

senza andare in danimarca basta guardare all'inceneritore di brescia (visibilissimo dall'autostrada).

col calore dei bruciatori offre il teleriscaldamento a centinaia di famiglie bresciane.

ad alzano lombardo poi (alle porte di bergamo) hanno deviato un pezzo di fiume serio verso la centrale termica delle cartiere pigna e col calore dei forni producono migliaia di metri cubi d'acqua al giorno utile per scaldare le case...

 

prima di aprirmi una centrale nucleare però, vedano i politici di usare al millesimo questi sistemi alternativi di produzione e/o risparmio energetico.

e anche se una volta usati le centrali nucleari le aprono lo stesso, le scorie che rimangono radioattive 12.000 anni le vadano a stoccare negli anfiteatri delle ville sarde oppure nei maneggi delle ville brianzole.

 

p.s. ogni riferimento al nano di arcore (che negli ultimi mesi ha riesumato la voglia di atomo) è puramente... voluto!!

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Personalmente auspicherei una migliore gestione delle risorse energetiche.

Il progetto Rubbia mi sembra abbastanza valido anche se limitato a bassa produzione energetica.

Però ricordo che molte persone che ho conosciuto quando ero ragazzo, mi parlavano del fatto che prima della IIGM, ogni canale ed ogni ansa di fiume, erano provvisti di turbine per produzione di energia.

Qualcuno dovrebbe spiegarme perchè, con l'avvento dell'ENEL sono state tutte eliminate!!!

La loro produzione, anche se limitata, sopperiva al 50% del consumo, visto che erano affidate a privati, che riversano all'Ovest Ticino, l'eccesso di produzione.

Con i soldi che l'Ovest Ticino, gli riversava, per l'energia, provvedevano,alle manutenzioni.

Oggi ci sono Molte industrie dotate di proprie centrali, d'emergenza, che non usano, ad esempio qui' ad Alessandria, se venissero messe in funzione, la centrale della Michelin e la centrale dell'Ausimont, saremmo completamente autosufficenti!!!

Pero' sembra che per pastoie burocratiche tutto ciò non sia possibile.

Tengo a precisare che i generatori delle sopradescritte fabbriche sono comunque funzionanti per produzione di vapore per uso industriale!!!

Certo bisognerebbe che i Ns politici invece di quardare i loro interessi, ogni tanto cercassero di guardare anche gli interessi della collettività

Ciao

Luciano

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e anche se una volta usati le centrali nucleari le aprono lo stesso, le scorie che rimangono radioattive 12.000 anni le vadano a stoccare negli anfiteatri delle ville sarde oppure nei maneggi delle ville brianzole.

 

p.s. ogni riferimento al nano di arcore (che negli ultimi mesi ha riesumato la voglia di atomo) è puramente... voluto!!

 

 

siete senza speranza....che brutte notti che vi fate da 4 anni....sai che incubi!

 

Silviooooooooooo.....Uhuuuuuuu.....Silviooooooooo

 

:s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03:

 

Aaken mettimi giù una branda che scappo!

 

:s08:

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Alla fine tutto quello che hai scritto Aaken, non fà che confermare quello che ho scritto in un altro Post.

In Italia una grande parte della popolazione è formata da masochisti che evidentemente provano piacere a darsi martellate sulle B***e.

Penso che se i nostri politici smettesero di litigare, e pensassero un pò di più al benessere della popolazione, anche spiegando chiaramente come stanno le cose, senza perdersi in chimere, forse si potrebbe risolvere almeno parzialmente il problema energetico.

Ciao

Luciano

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Vi allego un appunto del genitore sul progetto "GUGLIELMO MARCONI" - Primo battello nucleare italiano ... mai costruito.

 

Buona Lettura !

 

=======================================

 

Alla fine degli anni '50, quando la Marina stava ancora operando la sua ricostruzione, si definirono i lineamenti di quello che si voleva dovesse essere il nostro strumento navale: una Marina necessariamente piccola ma di qualità. Non più una Marina fatta prevalentemente di dragamine, ché quello era il compito assegnatoci nel quadro strategico mediterraneo, ma qualcosa di più. Ciò era nel pensiero dei vertici della Marina ma, soprattutto, in quello dell'allora Ministro della Difesa, Giulio Andreotti, che resse quel dicastero per circa 7 anni. Si vararono discreti programmi di costruzioni navali, con certe coraggiose ambizioni. Per esempio, l'installazione di missili Polaris (le cosiddette "uova d'oro") a bordo del vecchio GARIBALDI, prima marina europea a battere questa strada, anche se poi senza seguito. Ma seguito universale ebbe, invece, l'adozione degli elicotteri per la lotta antisom quando, prima Marina al mondo, li imbarcammo sulle fregate cl. "FASAN".

In questa temperie, non poteva rimanere trascurato il mezzo subacqueo nucleare, che col suo primo esemplare, il NAUTILUS, aveva destato interesse il tutto il mondo. Così, nel 1959 viene annunciato l'inserimento di tale progetto nei programmi di costruzioni. Si sarebbe chiamato GUGLIELMO MARCONI, progettato guardando alla cl. "SKIPJACK" americana, con una potenza propulsiva di 15.000 HP e una velocità in immersione di oltre 20 nodi.

Va da sé che una tale realizzazione avrebbe richiesto la collaborazione degli Stati Uniti, tanto per la fornitura del reattore (si mirava all'SW5, della Westinghouse, raffreddato ad acqua pressurizzata) quanto, soprattutto, per l' approvvigionamento del combustibile nucleare, del quale non disponevamo affatto.

All'epoca, i rapporti con gli USA era ottimi e Andreotti cominciò a fare i suoi passi presso il governo americano; soprattutto col suo omologo Mc Namara, che in quel momento aveva molto peso. Pur non arrivando ad impegni formali, Andreotti ottenne il consenso del Governo americano e la promessa da parte di Mc Namara della necessaria assistenza, sì che, ancora nel 1963, egli poteva affermare in Parlamento che l'impresa proseguiva regolarmente.

Fu, quindi, sviluppato il progetto (mi pare che Giampiero ne abbia rintracciato qualche piano al Ministero) e fu istituito a S. Piero a Grado, fra Livorno e Pisa, il CAMEN (Centro Applicazioni Militari Energia Nucleare). Il sottoscritto, in una rovente giornata dell'estate 1959, resa ancor più penosa dalla divisa ordinaria bianca col collo "strozzacani", presenziò di comandata alla posa della prima ordinata su una scalo dei Cantieri Tosi di Taranto.

In verità, in Marina non mancarono perplessità sulla faccenda, peraltro non del tutto infondate. Al di là del lustro e del prestigio che ne derivava e dell'indubbia ricaduta tecnologica, la realizzazione del MARCONI poneva anche qualche problema. Primo fra tutti, il necessario supporto tecnico-logistico, molto più complesso di quello necessario ad un battello convenzionale, e per il quale non eravamo minimamente preparati. E poi, la considerazione che un solo battello, a fronte dell'elevatissimo costo, non avrebbe cambiato significativamente il nostro peso fra le Marine occidentali. Tuttavia, l'entusiasmo c'era.

Senonché, verso la fine del '63, la situazione mutò. Vuoi perché in Italia cominciavano a vedersi le prime avvisaglie di un'apertura verso oriente (come, ad es., la Fiat a Togliattigrad); vuoi perché, nel quadro politico italiano, la sinistra si faceva sempre più attiva; sta di fatto che gli USA ritennero l'Italia sempre meno affidabile e si richiusero. Tirarono fuori la legge MacMahon, che vietava di esportare tecnologie strategiche (ma che non fu applicata nei confronti della GranBretagna, alla quale l'assistenza nucleare fu elargita a piene mani), e si rimangiarono tutte le promesse. Del resto, nonostante cinque anni di contatti, non esisteva un impegno scritto. Anzi, la Difesa americana chiuse ufficialmente l'argomento affermando che la Marina italiana, nel contesto strategico del momento, non aveva alcun bisogno di sommergibili nucleari. Insomma, il principale membro del cosiddetto "club atomico" ci chiuse la porta in faccia e l'impresa "Smg. MARCONI" abortì definitivamente. E, sempre per le stesse motivazioni, non ebbe seguito neppure il progetto della nave ausiliaria FERMI, sulla quale il CAMEN aveva dirottato i suoi studi nucleari: gli americani, fin da subito, ci negarono l'uranio. Peraltro, per scoraggiare una volta per tutte ogni ulteriore velleità, poco dopo l'Italia fu ... persuasa a sottoscrivere il Trattato di non proliferazione nucleare, tuttora vigente.

Questa è, in sintesi, la storia del mancato MARCONI atomico.

 

Amm. Attilio Duilio Ranieri

Taranto

 

 

=======================================

 

:s14:

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Aggiungo un paio di cosette:

 

avrete notato l'on. Pecoraro Scanio (verdi) che in questi giorni afferma di voler montare su tutti i palazzi dell'amministrazione pubblica i pannelli solari (e xchè no, potrebbe anche essere sensata da alcuni punti di vista) e di voler diminuire (ulteriormente :s06:) le risorse alla FF.AA.

I commenti li lascio a Voi

 

una nota piacevole può essere che il modellino di quel Marconi esiste ancora anche se è nascosto al pubblico. E' infatti conservato nell'atrio della caserma Scirè di La Spezia (o almeno lo era fino a qualche anno fà...

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Ma non ci sono più pecore in Italia?

Perchè quello non si adegua al suo nome, e cambia mestiere!!!

Scusate lo sfogo forse ingiusto, però non mi è mai stato simpatico, ne lui ne i suoi compagni:Quando si e' allagata Alessandria, nel fango a spalare c'eravamo tutti, c'era un gruppo di studenti siciliani di Palermo, sono venuti ragazzi da tutta Italia. Però Lui e i suoi non li ho visti!!!

Eppure avrebbero dovuto sentire rimordere la loro coscenza per il fatto!!!

Ciao

Luciano

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una nota piacevole può essere che il modellino di quel Marconi esiste ancora  anche se è nascosto al pubblico. E' infatti conservato nell'atrio della caserma Scirè di La Spezia (o almeno lo era fino a qualche anno fà...

 

Eccolo ....

 

(anche se questo modello ... non è proprio identico al progetto originale).

 

CIAO

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Bellissimo!!!

:s15: :s15: :s15: :s15: :s15: :s15: :s15:

Una domanda come mai negli SSN Americani la vela, e' posizionata molto avanti, mentre nel progetto del Marconi è posizionata centralmente?

Noto comunque che la vela in posizione centrale esteticamente dà più armonia allo scafo.

Ciao

Luciano

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