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Mercantile italiano assalito nel Golfo del Messico


malaparte

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Eravamo abituati a sentir parlare di pirati lungo le coste africane, non spesso nel Golfo del Messico.  Eppure già il 4 novembre c'era stato un attacco di pirati a una piattaforma petrolifera.Siamo tornati ai pirati delle Antille?? La nave attaccata è la Remas.  Due feriti.

https://www.huffingtonpost.it/entry/nave-italiana-assaltata-da-pirati-nel-golfo-del-messico-2-feriti_it_5dca66eae4b02bf579459545

https://www.corriere.it/esteri/19_novembre_12/messico-nave-italiana-attaccata-pirati-fuoco-contro-l-equipaggio-due-feriti-c6d156be-0520-11ea-a1df-d75c93ec44da.shtml

 

 

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Gia da tempo la "caccia ai pirati" si è trasferita nel golfo di Guinea e purtroppo, si vedono solo trasferimenti di aree di crisi ma on diminuzione strutturale. Ecco un bell'articolo della ICC del 15 ottobre scorso al link https://iccwbo.org/media-wall/news-speeches/maritime-piracy-incidents-down-in-q3-yet-gulf-of-guinea-remains-a-hot-spot/

Risultati immagini per pirates attack ship guinea
 

Quote

 

Maritime piracy incidents down in Q3, yet Gulf of Guinea remains a hot spot

119 incidents of Piracy and Armed Robbery Against Ships have been reported to the IMB Piracy Reporting Centre (IMB PRC) in 2019, compared to 156 incidents for the same period in 2018. Overall, the 2019 incidents include 95 vessels boarded, 10 vessels fired upon, 10 attempted attacks, and four vessels hijacked. The number of crew taken hostage through the first nine months has declined from 112 in 2018 to 49 in 2019.

While the overall number of incidents has dropped, incidents involving guns and knives remain consistent. There have been 24 knife-related and 35 gun-related incidents reported in 2019, compared to 25 and 37 for the first nine months of 2018. These statistics confirm IMB’s concerns over continued threats to the safety and security of seafarers.

Gulf of Guinea

The Gulf of Guinea remains a high risk area  for piracy and armed robbery. The region accounts for 86% of crew taken hostage and nearly 82% of crew kidnappings globally.

In July a general cargo vessel was hijacked approximately 120nm SW from Brass. Ten crew members were kidnapped from the vessel and released four weeks later. In August a bulk carrier and a general cargo vessel were boarded within hours of each other at Douala anchorage, Cameroon and a total of seventeen crew were kidnapped from the vessels. Within six weeks all kidnapped crew were released.  This incident demonstrates the range of piracy activity in the Gulf of Guinea and that all types of ships are vulnerable to attack. Lagos recorded 11 incidents in 2019, the highest number for any port.

Lagos recorded 11 incidents in 2019 – the highest number of any port in the world. Despite reporting more attacks than any other country, Nigeria has reduced Q3 piracy attacks from 41 in 2018 to 29 in 2019.

“Although incidents are down, the Gulf of Guinea continues to be a concern for piracy and armed robbery-related activities with kidnappings of crew members increasing in both scale and frequency,” said Pottengal Mukundan, Director, ICC IMB. “It is important that shipmasters and owners continue to report all actual, attempted, and suspected incidents to ensure that an accurate picture of these attacks emerge and  action is taken against these criminals before the incidents further escalate.”

Continued improvement in Indonesia

Indonesia reported a decline in overall piracy related incidents with 20 actual and attempted attacks for the first nine months of 2019. Over the past five years, Indonesia has gradually reduced its share of piracy related incidents. As recent as 2015, Indonesia reported 86 actual and attempted piracy incidents through Q3. Indonesia’s impressive gains can be attributed to continued information sharing between the Indonesian Marine Police and the IMB PRC.

No incidents in Somalia, but threats remain

Meanwhile, Somalia has no piracy-related incidents recorded for the first nine months of 2019. Although no incidents have been reported, Somali pirates continue to possess the capacity to carry out attacks in the Somali basin and wider Indian Ocean. As a result, the IMB PRC advises ship owners to remain cautious when transitting these waters.

Global anti‐piracy support

Since 1991 the IMB PRC’s 24-hour manned centre, has provided the maritime industry,  governments and response agencies with timely and transparent data on piracy and armed  robbery incidents – received directly from the Master  of the vessel or its owners.

The  IMB  PRC’s  prompt  forwarding  of  reports  and  liaison  with  response  agencies,  its  broadcasts to shipping via Global Maritime Distress and Safety System (GMDSS) Safety Net  Services and email alerts to Company Security Officers, all provided free of cost, has helped  the response against piracy and armed robbery and the security of seafarers, globally.

IMB strongly urges all shipmasters and owners to report all actual, attempted and suspected  piracy and armed robbery incidents to the IMB PRC globally. This first step in the response  chain is vital to ensuring that adequate resources are allocated by authorities to tackle piracy.  Transparent statistics from an independent, non- political, international organization can act  as a catalyst to achieve this goal.

 

 

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Eggià... i siti parlano di rapina all'equipaggio e fuga. Sia TG1 che TG2 nei titoli hanno parlato di "pirati respinti" ; non si sa respinti da chi , visto che ovviamente non ci sono più scorte armate, tantomeno in quella zona (citofonare Latorre-Girone)... Il Tg1, un po' più onestamente, ammette poi nel servizio che sì, hanno derubato l'equipaggio... ma poi se ne sono andati...eggià

Citofonare Nanni Moretti: Le parole sono importanti

 

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Nell'ormai lontano 2005 ho vissuto una interessante esperienza facendo il giro del mondo, da Ovest a Est, come passeggero a bordo di una portacontainer della compagnia francese CMA-CGM.

Allora il fenomeno della pirateria non era così diffuso come oggi e stavamo navigando nell'Oceano Indiano quando il comandante mi disse che presto avremmo dovuto prepararci a fronteggiare possibili attacchi da parte di pirati provenienti dall'isola di Socotra, dalle coste dello Yemen, della Somalia e dell'Eritrea. Pensavo che scherzasse e gli risposi che un grande scrittore italiano, Emilio Salgari, aveva ambientato alcuni suoi romanzi nel mondo dei pirati e così avremmo potuto fare un tuffo nel passato.

Il comandante apprezzò la battuta, ma mi confermò che si trattava di una realtà che avremmo dovuto affrontare, ma sarebbe sceso nei dettagli di lì a qualche giorno.

Quando ci trovavamo ad un giorno di navigazione da Socotra riunì tutto l'equipaggio e i due passeggeri (io e mia moglie) per dirci quali sarebbero state le contromisure per difenderci da eventuali attacchi. La tecnica dei pirati è di mettersi in scia della nave con barchini molto veloci e, giunti a pochi metri dalla poppa, lanciare un grappino per far presa sulla battagliola della poppa, dopodichè si arrampicano lungo la sagola che unisce il grappino all'imbarcazione: in pochi minuti salgono a bordo sette od otto pirati con l'obiettivo di prendere il controllo della nave. I gruppi più "dilettanteschi" sono dei semplici ladri, limitandosi a rubare oggetti di valore nelle cabine, saccheggiare la cassaforte della nave e farsi consegnare il denaro dai membri dell'equipaggio che vengono accompagnati uno ad uno nelle rispettive cabine con un coltello alla gola. Invece quelli più “professionali”, dopo aver operato come i “dilettanteschi”, portano la nave in un loro porto sicuro, sequestrano e tengono in ostaggio l’equipaggio, quindi fanno una richiesta di riscatto all’armatore per nave e carico.  

Pertanto è essenziale impedire che questi delinquenti riescano a salire a bordo, in azioni che avvengono preferibilmente di notte. Come primo provvedimento il comandante della nave su cui mi trovavo fece fissare con delle sagole ai candelieri della battagliola, all'altezza del giardinetto, una manichetta antincendio a dritta e una a sinistra con la lancia angolata verso l’asse della scia, in modo che i due getti si unissero a pochi metri dalla poppa. Questo violento getto d’acqua nebulizzata rendeva pressoché impossibile l’abbordaggio.99.jpg.5b85dec35777cc2b2ec63cc2e5a20bd3.jpg

Poi dalle 18:00 alle 07:00 tutte le porte che davano verso l’esterno, comprese quelle delle alette di plancia, venivano chiuse a chiave dall’interno. Il passo d’uomo tra la coperta e il ponte 1 delle due scale esterne (una a dritta e l’altra a sinistra) che collegano i vari ponti fino alla plancia fu sbarrato con una grata avvitata alla struttura del ponte 1. Infine la macchina fu portata spinta al massimo numero di giri continuativo. Tutto il personale quando si trovava in cabina doveva chiudere la porta a chiave e non aprire per nessun motivo a chi avesse bussato, ma telefonare all’ufficiale di guardia in plancia.

Queste precauzioni, che peraltro hanno avuto una durata di tre giorni, ci hanno consentito di transitare senza problemi nella zona a rischio pirati.

Ai giorni nostri il fenomeno si è espanso in altre parti del mondo, particolarmente Golfo di Guinea, Indonesia e Golfo del Messico. Forse se il comandante del Remas avesse adottato le precauzioni che ho descritto sopra, questo incidente non sarebbe successo.

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Parliamo di una nave molto differente dalla tua portacontainer Max. E' stata disegnata appositamente per determinati scenari ed è molto bassa sull'acqua. I grappini non servono, basta avvicinarsi a poppa come ai lati.

Non conosco i dettagli, ma se era in operazione invece che intransito probabilmente era ferma e magari con operatori in acqua. Quello che voglio dire è che probabilmente le normali tecniche anti abbordaggio non sono applicabili a questa nave, che sono comunque sicuro ne abbia e le applichi  perché non è la prima nave di Micoperi assalita dai pirati: ricordate la Buccaneer 

 

Per chi volesse approfondire https://www.micoperi.com/en/fleet/osv-remas

 

 

remas-test.jpg

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Concordo perfettamente con la tua precisazione, Marco. Comunque mi sembra che non si conoscano ancora i dettagli dell'aggressione e quindi resta difficile stabilire se l'incidente poteva essere evitato. Ovviamente questo resterà nelle "segrete cose" della MICOPERI. 

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