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La Lunga Storia Dell'ossero


LColombo

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Cercando, come al solito, notizie su una nave completamente diversa, ho appreso che, oltre al RAMB III oggi Galeb, esiste in Croazia un'altra nave che fu - per un breve periodo - della Regia Marina. Una breve storia messa insieme con quanto rapidamente trovato qua e là:

 

Questa ultracentenaria unità uscì nel 1896 dal Cantiere San Rocco di Trieste, con il nome di Ossero: era il panfilo di Carlo Stefano d'Asburgo, cugino di Francesco Giuseppe, una nave lunga 45 metri e larga 6, del dislocamento di 270 tonnellate. Nel 1899 cambiò nome in Dalmat e venne incorporato nella Marina austroungarica, che lo dislocò dapprima a Zara e poi, durante la prima guerra mondiale, a Cattaro. Prima dell'inizio del conflitto, anzi, fu proprio il Dalmat a trasportare le salme di Francesco Ferdinando e della moglie lungo la Narenta, dopo il loro assassinio a Sarajevo.

Nel 1920, dissoltosi l'Impero Austro-Ungarico e nata la Jugoslavia, la nave fu ribattezzata (per la seconda volta) Vila, e divenne il panfilo della ramiglia reale jugoslava. Cadde dalle loro grazie quando, nel 1937, essi si fecero costruire un nuovo panfilo, il Beli Orao (anche quello poi passato in guerra sotto bandiera italiana, come Zagabria). Al pari della quasi totalità della flotta jugoslava, fu catturata dalle forze italiane nell'aprile 1941, con l'invasione della Jugoslavia, ed incorporata nella Regia Marina come cannoniera: nuovo nome (e tre!), Fata, ed armamento di due mitragliere. Sopravvissuta agli eventi armistiziali, la nave venne restituita alla Jugoslavia nel dicembre 1943, riassumendo il nome di Vila. Nel 1945 divenne il panfilo del comandante della flotta jugoslava con il nuovo nome di Orjen, poi degli alti ufficiali.

Nel 1954 altro cambio di nome (...e cinque), stavolta in Istranka. Radiato dalla Marina jugoslava nel 1970, venne impiegato come nave passeggeri tra Spalato e Brazza, poi dal 1972 ormeggiato a Spalato come ristorante galleggiante, senza più caldaie.

Rimorchiato a Vienna (lungo il Danubio) e messo all'asta, nel 1989 fu acquistato da due giocatori di basket della nazionale croata, intenzionati a farne un albergo galleggiante, ma la guerra civile e lo sfaldamento della Jugoslavia mandarono tutto a monte; abbandonato all'ormeggio nel cantiere Brodospas di Spalato, l'Istranka vi affondò nel 1999. Nel 2003 venne acquistato per 500.000 euro dal deputato Gianfranco Cozzi, intenzionato a restaurarlo, ma a quel punto (...solo allora) le autorità croate dichiararono la nave monumento culturale, vietandone l'uscita dalle acque territoriali della Croazia. Ne scaturì una contesa, Cozzi morì nel 2004, e sull'Istranka calò il sipario per un altro decennio.

Quel che resta di questa martoriata nave è stato infine recuperato l'anno scorso per iniziativa del Museo croato della marineria di Spalato, con mezzi forniti dal Ministero della Cultura croato; l'idea è di restaurarlo e farne una nave museo, con l'aiuto dei fondi UE, ma sarà un'ardua impresa, credo, viste le sue condizioni.

È decisamente ora che vada a dormire.

Modificato da LColombo
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La nave è malconcia...ma con un pò di buona volontà (e molti soldi) è restaurabile.

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