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Arsenale Napoli


F21

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Non riesco neanche a capire dove si collocherebbe rispetto al 1860... di sicuro la fregata di colore scuro presenta una batteria alquanto rialzata, mentre quella di colore chiaro presenta un ponte sottostante alla batteria (notare gli oblò sottto i sabordi, e queste due cose non mi sembra coincidere, a quanto ne so, nè con Real nè con Regie Navi del periodo; di sicuro esclude che si tratti di uno dei tre Vascelli (Capri, 74 Vesuvio e Monarca, 80) ma rilevo che l' altra rilevante differenza tra le due grosse Navi è l' assenza dello specchio di poppa in quella scura.

 

Elemento che aiuterebbe a datare, l' impalcatura dietro la "palazzina spagnola" (successivamente sede dell' istituto universitario Navale) che non corrisponde a nessuna struttura oggi esistente e la chiara antecedenza alla costruzione della darsena Acton.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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:smiley19: ...In ogni caso... :smiley19: COMPLIMENTI per questa bella foto! :smiley19:

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Non riesco neanche a capire dove si collocherebbe rispetto al 1860...

 

Una traccia: in questo videoclip, nella carrellata di immagini cittadine che ritengo coeve a quelle portuali, è visibile il liceo ginnasio Vittorio Emanuele, inaugurato il 10 marzo 1861.... http://bonjourno.club/watch/?v=sD3dbataC7M

Modificato da danilo43
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Penso che molte foto inserite nel filmato postato da Danilo siano fine ottocento/primi novecento; quindi (secondo il mio modesto parere) posteriori alla foto in oggetto.

Per inciso ho frequentato l'allora Istituto Universitario Navale ora università "Partenope".

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Effettivamente alcune di quelle immagini sembrano essere più tarde.

Non che sia significativo ma ho trovato questa foto con le medesime cataste della precedente sul filo banchina, recintato in quest'ultima, Ne ho una mezza idea, ma mi chiedo cosa siano quegli oggetti di forma sferica...

 

CyRSsK.jpg

Napoli - Arsenale della Marina con vascelli 1865 circa

Modificato da danilo43
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... Ne ho una mezza idea, ma mi chiedo cosa siano quegli oggetti di forma sferica...

Palle da cannone, penso...

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Palle da cannone, penso...

Lo penso anch'io, mi pare spropositato il diametro, ma non so cosa altro potrebbero essere.

Ho trovato in un sito russo la stessa foto postata da F 21, con miglior definizione rispetto alla precedente. Si notano maggiori particolari tra cui il muretto mancante nella seconda, perlomeno in quel tratto di banchina. Potrebbe essere di maggior aiuto se Piergiorgio volesse perseverare nella ricerca.

Purtroppo la foto non è datata e viene attribuita ... al porto di Marsiglia :biggrin::biggrin::biggrin:

 

Ms9qC3.jpg

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a parte che all' epoca sia il concetto di sicurezza e antinfortunistica era praticamente inesistente e l' altezza media era inferiore a quella odierna, quindi non si dovrebbero misurare ad occhio i parapetti con i criteri odierni, rammento che, al netto del vento il calibro del 32 libbre era di ~17 centimetri e quello del 68 libbre ~ 20 centimetri (esistevano diversi criteri nel calcolare il vento) e grossomodo la ci siamo, se misuriamo i parapetti con un criterio di, chiamamola "spannometrica vittoriana", và....

 

Inoltre credo che chiunque abbia guardato il Mare dall' Ammiragliato o dal circolo Ufficiali alla fine di via S. Lucia dovrebbe comprendere al volo come mai la mente dietro Abukir e Copenaghen non abbia preso in considerazione l' uso della forza contro i Real Vascelli durante gli Eventi del 1799. (e avendo avuto occasione di traguardare e calcolare sul campo in presenza del Vespucci (la Stazione marittima grossomodo coincide con la posizione ottimale per tentare "copenaghenizzare" la Real Marina Napoletana) ho un idea precisa delle devastazioni, specie alle alberature, che dei cannoni da 32 o 42 possono effettuare, che appunto mi fanno scrivere tentare. da qui avanzo un ipotesi di una possibile natura di "pronto impiego" delle palle in questione.

 

Riconosco che il "para bellum" mal si associa a Napoli, ma d' altro canto la perfetta e precisa disposizione geometrica delle palle in questione risponde pienamente a una caratteristica precisa di Napoli: qualunque cosa non sia molto pesante o solidamente bloccata è destinato invariabilmente a "sparire" prima o poi, quindi il notare subito ammanchi viene ad essere fondamentale quando si tratta di 15-20 chili di ferro di ottima qualità in un ambiente propenso al "prendere in prestito senza chiedere" :wink:

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Non sono pienamente d'accordo con il simpatico dott. Piergiorgio.

Il "se vuoi la pace prepara la..." si associava bene a Napoli che, nonostante considerasse il suo Regno un'isola circondata da tre parti dall'acqua salata e da una parte dall'acqua santa, aveva comunque preparato una bella "Marina" in grado di far fronte ad ogni impegnativa esigenza. Penso che quelle "palle" siano la a proseguire una consuetudine della Real Borbonica e ne dimostrano l'accortezza ad eventuali urgenti necessità

 

Per quanto riguarda poi la precisa disposizione geometrica proprio non credo che sia stata effettuata per evitare furti come sottintende il dott. Piergiorgio. Nelle foto e nei dipinti di tutte le marine veliche si notano perfetti e geometrici accumuli di palle, e questo fin dal medioevo.

Grazie. Peppe - F21

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attenzione nel valutare le rappresentazioni artistiche; un artista è sempre affascinato dalla regolarità delle forme geometriche, inclusa una piramide di sfere... e qui potremmo persino anche aprire un discorso "filosofico" sulla possibilità che la rappresentazione abbia influenzato la realtà.

 

Chi scrive conosce un aneddoto di famiglia, che dal '44-'45 la biancheria intima venne ricavata da tele di paracadute "Government Issue" procurate "chissà come"... e durarono fin ben addentro gli anni '50, non so bene se per la robustezza intrinseca del materiale o per la quantità di "riserva strategica di materia prima"...

 

Entrambi concordiamo, comunque, che non ci sta bisogno del Citoyen Bonaparte, ma basta un Sergente Gennaro Esposito o un Sottotenente Antonio Maria di Cerniola per fare stracci delle velature e sartiame di un vascello incautamente ostile dalla ridotta naturale di Santa Lucia; da questa prospettiva, però, rilevo che sarebbero decisamente più indicate le palle incatenate...

 

(vediamo se qualcuno nota l' aggancio sottile alla contemporanea Regia Marina Sarda...)

 

Sulla Real Marina Napoletana, poi delle Due Sicilie, ci sarebbe moltissimo da approfondire, ed indubbiamente lo sforzo tecnologico era considerevole, colla produzione in serie di Vascelli prima e potenti Fregate poi, e l' industrializzazione, colla realizzazione del primo "polo tecnologico" nella penisola, tra San Giorgio e C/Mare, collegate tra loro e Napoli attraverso le comunicazioni più veloci dell' epoca....

 

Sulla reattività della Real Marina delle Due Sicilie, infine, credo che parli da solo il fallito colpo di mano Garibaldino contro il Vesuvio a C/Mare.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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mi pare di scorgere che sono tutte navi in disarmo. mancano i pennoni e gli alberi sopra le coffe e crocette. per quanto riguarda le piramidi con sferre, è uso di diverse marinerie impilarle per darle un certo ordine, ma certamente non si trattano di zavorre... con quella forma farebbero saltare tutti i calcoli sulla stabilità della nave :wink:

Modificato da nostromodiroma
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Disquisizioni sulle palle di cannone a parte ...

Da http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=35949&p=348784 post di Buffoluto

 

oKvXBD.jpg

Pirofregata corazzata Messina classe “Principe di Carignano” (Principe di Carignano, Conte Verde, Messina);
costruita nel cantiere di Castellammare di Stabia, impostata il 28 settembre 1861, varata il 20 dicembre 1864;
in servizio nella Regia Marina dal 1867; radiata nel 1880; nata come pirofregata ad elica; tre alberi a vele quadre

 

Nella “nostra” foto dell'unità in primo piano si notano i corsi di fasciame; vedo il Messina nata come pirofregata ad elica; quindi non corazzata ?

Ho evidenziato il particolare: troverei una certa somiglianza fra i due scafi...

 

UR7fCL.jpg

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...Elemento che aiuterebbe a datare, l' impalcatura dietro la "palazzina spagnola" (successivamente sede dell' istituto universitario Navale) che non corrisponde a nessuna struttura oggi esistente ...

 

Porto di Napoli: l'avviso Messaggere – anno 1969 - Foto Archivio USMM

 

OIj5RY.jpg

Vista da altra prospettiva la struttura chiara retrostante alla "palazzina spagnola", in questa bella immagine e parzialmente nascosta dall'albero di mezzana,

parrebbe quella vista in restauro tra le impalcature nella foto originaria, ma ho un certo qual dubbio che possa esser parte dell'attrezzatura velica...

 

0fkWpy.jpg

 

Modificato da danilo43
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se non mi sbaglio, la Classe Principe di Carignano comprendeva una Nave che non venne corazzata: la Principe Umberto. Però non ricordo se le PdC erano corazzate a murata completa o meno, e... so che uno dei miei libri ci ha una larga tabella degli schemi di corazzatura delle pirocorvette e pirofregate corazzate italiane, ma non ricordo quale !! Aiuto !!

 

Ingrandendo la riproduzione più definita da Danilo 43, si distingue meglio l' ornamento poppiero, sotto il quale ci sono le lettere del Nome; ingrandendo a 250% si possono distinguere T R (o P) e A finale... e non riesco a completare il rebus.

 

Sulla tua foto del 1869 del Messaggere, devo dire che stai indicando un punto differente, fuori campo nella fotografia. Per dire, le due grosse Navi nella foto stavano ormeggiate al molo nello spazio deleimitato grossomodo dal fumaiolo prodiero e dall' albero di maestra del Messaggiere. L' impalcatura sta tra il Maschio Angioino e il Teatro San Carlo, aerea che venne risistemata in periodo umbertino.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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A proposito delle palle...

 

jqs6d5.jpg

 

Claude Joseph VERNET (1714 - 1789) Ports de France

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Grazie, AB59: illustra pienamente il concetto da me esposto. (Tralaltro, chi scrive ha sempre preferito le vecchie "impressioni d' artista" ai moderni rendering 3D in computergrafica, pur essendo possibile realizzare lavori artistici in computergrafica; chi scrive giocherella volentieri con questo programma/linguaggio:

 

http://www.povray.org/

 

e ritiene che l' omaggio del M° Cestra ai Caduti di Matapan, di cui si è parlato qua in passato sia tra le migliori realizzazioni in computergrafica.)

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Porto di Napoli: l'avviso Messaggere – anno 1969 - Foto Archivio USMM

 

 

Vista da altra prospettiva la struttura chiara retrostante alla "palazzina spagnola", in questa bella immagine e parzialmente nascosta dall'albero di mezzana,

parrebbe quella vista in restauro tra le impalcature nella foto originaria, ma ho un certo qual dubbio che possa esser parte dell'attrezzatura velica...

mezzana?non si sta parlando dell'albero indicato con la freccia rossa, giusto?

Modificato da nostromodiroma
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Me ne ero reso conto subito ed ero certo di aver corretto qualche minuto dopo l'invio, in "maestra" . Devo aver corretto qualcosa d'altro e non quella più importante. In ogni caso un gran brutto errore: da giri di chiglia :blush:

Modificato da danilo43
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per quanto riguarda le piramidi con sferre, è uso di diverse marinerie impilarle per darle un certo ordine, ma certamente non si trattano di zavorre... con quella forma farebbero saltare tutti i calcoli sulla stabilità della nave :wink:

So bene che i calcoli di stabilitá salterebbero con zavorra sferica. Ma visto che si dubitava se fossero o meno palle di cannone (per la grandezza) e visto che negli arsenali le zavorre sbarcate spesso venivano accatastate suoi luoghi di lavorazione ho avuto questa strampalata idea.

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