Steffsap Posted October 28, 2014 Report Share Posted October 28, 2014 Qualcuno ha informazioni aggiuntive su questo modello di nave da bataglia custodito al Museo del genio di Roma? http://www.iscag.it/309a_003.htm Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfabravo 59* Posted October 28, 2014 Report Share Posted October 28, 2014 Il link cui fai riferimento tratta del bacino di carenaggio PRINCIPE di PIEMONTE. A mio parere il modello di nave (corazzata? Incr. da battaglia?) è di "fantasia" messo lì per ben spiegare il funzionamento del bacino. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steffsap Posted October 29, 2014 Author Report Share Posted October 29, 2014 Si il bacino è noto. Di fantasia è difficile, è un modello complesso e abbastanza ben fatto, Sarebbe interessante sapere cosa dice la didascalia sulla teca. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
giampyg Posted October 29, 2014 Report Share Posted October 29, 2014 Una visione del Bacino http://www.studioargento.com/arsenale/source/ars_063.html Se non sbaglio è il bacino dove fu portato il Roma il 5 aprile del 1941 per lo smontaggio del braccio, dell'asse e dell'elica esterna di sinistra e per carenamento , per sostituire quello danneggiato del Vittorio Veneto a Matapan, e altre due volte , per il rimontaggio del braccio dell'asse e dell'elica e per carenamento. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LT Melekhin * Posted October 29, 2014 Report Share Posted October 29, 2014 Il modello potrebbe essere riferito ad uno dei progetti preliminari della classe Caracciolo del 1911? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steffsap Posted October 29, 2014 Author Report Share Posted October 29, 2014 "L'aria di famiglia" è a metà tra la Caracciolo e qualche progetto Ferrati (post Caracciolo). Qualcuno ha fatto giustamente notare che le linee affusolate dello scafo potrebbero far pensare a una qualche versione di incrociatore da battaglia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Secondo Marchetti Posted October 29, 2014 Report Share Posted October 29, 2014 La forma delle torri è quella delle 381, potrebbe dunque trattarsi di un modello di studio di una versione ridotta delle Caracciolo. Sembra incompleto in quanto mancano molti dettagli, forse fu abbandonato assieme al progetto che doveva illustrare... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted October 29, 2014 Report Share Posted October 29, 2014 Un anonimo amico interessato alla questione propone quale soluzione dell'enigma una variante non nota dei tanti progetti per incrociatori da battaglia austro-ungarici (http://www.viribusunitis.ca/predesigns.html). Occorrerebbero però fotografie più dettagliate di poppa e centro-nave. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steffsap Posted October 29, 2014 Author Report Share Posted October 29, 2014 Ipotesi interessante (un modello trovato a Trieste e poi messo lì a scopo esplicativo?). Però, dopo aver consultato sia il Kemp che il Sieche (da dove sono tratti i disegni del sito) non mi pare che ci siamo. Il disegno delle torrette è peculiare, con il dente inferiore nella parte posteriore e una inclinazione delle lastre di copertura molto diversa dai due tipi usati nelle Caracciolo. Ricordano un po' quelle dei progetti Ferrati. La cosa molto strana è anche il taglio del ponte di coperta a poppa, del tutto inusuale. Possibile che nessuno conosca qualcuno al museo del genio? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dott.Piergiorgio Posted October 29, 2014 Report Share Posted October 29, 2014 Concordo con Steffsap; lo stile generale però mi sembra più "Regia Marina" che "K.u.K. Marine", ed è intrigante per la singolarità della sopraelevazione delle torri prodiere sul modello delle Normandie; che però qui mi da una certa impressione di scarsa stabilità, a prescindere da calibro e corazzatura. Per il resto, mi associo a GM Andrea nel richiedere immagini della sezione centro-poppiera del modello. Rilevo inoltre, che lo spazio tra i due fumaioli sembra più che sufficiente per una torre centrale... e credo che, facendo astrazione dalla sopraelevazione delle torri prodiere, molto provvisoriamente sono propenso, se davvero le linee sono da I.b. (Incrociatore da battaglia) alla possibilità di uno studio di una variante I.b. delle Cavour/Doria. In alternativa, ma a mio avviso estremamente improbabile a causa delle torri, potrebbe anche uno studio connesso al ripristino della Leonardo (mi risultano alcune proposte che in effetti fanno a meno della torre trinata di mezzo, una che ho letto, credo su un numero della Rivista Marittima del 1920 o 21, era una proposta, decisamente avanzatissima per l' epoca, di una centrale di galleggiamento) Saluti, dott. Piergiorgio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steffsap Posted October 29, 2014 Author Report Share Posted October 29, 2014 Tra l'altro c'è il colore verde dell'antivegetativo che è un marchio quasi certo della RM: qui le torrette e la linea dello scafo si vedono meglio. Concordo anche sulla stranezza delle torri prodiere così sopraelevate, che poi si ritroverà anche, se non ricordo male, in un progetto di IdB degli anni '20. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steffsap Posted October 29, 2014 Author Report Share Posted October 29, 2014 Tra l'altro, assumendo che bacino e modello siano della stessa scala (e penso che possiamo essere d'accordo su questo) quanto è lunga la nave? Direi un bel pò... questo escluderebbe ogni derivazione dalle Cavour/Doria. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted October 31, 2014 Report Share Posted October 31, 2014 Il medesimo anonimo di cui sopra precisa che ritiene il modello una variante con 6 - 380 mm del progetto 1917 Schlachtkreuzer da 32.600 t e 30 nodi, più precisamente il progetto III, ossia tre, del giugno 1917 andato perduto. La colorazione dell'opera viva può essere attribuibile allla fantasia del modellista. Continua: Sei soli cannoni da 305 sono troppo pochi. I cannoni in casamatta per l'armamento secondari furono abbandonati dalla RM con le due Duilio. I progetti Ferrati prevedevano torri quadrinate. Inoltre le cappe dei fumaioli sono tipicamente austriache. Per quelle italiane si vedano le cupole delle Saint Bon di disegno molto diverso. Inoltre mancano le direzioni tiro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dott.Piergiorgio Posted October 31, 2014 Report Share Posted October 31, 2014 L' ipotesi dell' anonimo austriaco ha senso: sarebbe un affinamento del progetto II con la torre centrale sostituita da una seconda torre prodiera... se si fa astrazione della singolare sopraelevazione; anche per navi intese per le (relativamente) calme acque adriatiche il peso in alto e connessi problemi di stabilità mi sembra considerevole. Saluti, dott. Piergiorgio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steffsap Posted November 1, 2014 Author Report Share Posted November 1, 2014 Non sono tanto convinto, pe diverse ragioni. Intanto, penso che le torri siano 4, se ingrandiamo la sezione poppiera, si vede abbastanza chiaramente una seconda area grigia a livello ponte di coperta: Mi sembra che ci sia una quarta torre, ruotata. Inoltre, il pezzi da 152 in batteria erano presenti anche nelle Caracciolo. La forma delle torri ha nulla in comune con quelle austriache in progettazione, che hanno pezzi ben distanziati mentre nel modello sono molto accostati, come nelle Caracciolo. Comunque... si tratta di andare nel Museo e vedere :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
chimera Posted November 1, 2014 Report Share Posted November 1, 2014 (edited) L' ipotesi dell' anonimo austriaco E chi ha detto che l'anonimo sia austriaco? :biggrin: Edited November 1, 2014 by chimera Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted November 1, 2014 Report Share Posted November 1, 2014 Mr Chimera knows where the octopus sleeps. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steffsap Posted November 1, 2014 Author Report Share Posted November 1, 2014 Tra Octopusses e Chimere manca solo il dottor No e poi possiamo chiamare Bond, James Bond. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted November 1, 2014 Report Share Posted November 1, 2014 Da Mr Goldinger: Erwin Sieche, Kreuzer und Kreuzerprojekte der k.u.k. Kriegsmarine 1889-1918 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steffsap Posted November 1, 2014 Author Report Share Posted November 1, 2014 Appunto, Mr. Goldfinger: non mi somiglia per niente (con lo stecchino in bocca): una lastra frontale (modello) invece di due (austriaco), raccodo con il fianco completamente diverso (angolo nel modello, curva nel progetto austriaco) niente dente posteriore lastra superiore rettangolare (modello) contro sagomata (austriaco) Tralasciamo la presenza di quelli che potrebbero essere telemetri sulla torretta del modello. Però, sulle impressioni si lavora male. L'unica è andare a vederlo. Siamo d'accordo sulle 4 torri o no? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Secondo Marchetti Posted November 2, 2014 Report Share Posted November 2, 2014 Dando un'occhiata ad "Austro-Hungarian battleships of world war one" di Z. Freivogel si nota negli ultimi progetti austriaci una serie di caratteristiche che non si ritrovano in questo modello. Tutte le navi erano a ponte continuo, con la torre 1 a livello della coperta, con le plance arrotondate, e con una manica per l'aspirazione attorno alla metà inferiore dei fumaioli, come sulle ultime navi tedesche. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
danilo43* Posted November 3, 2014 Report Share Posted November 3, 2014 (edited) Sul sito di quella struttura museale tal professor Matteo dal Santo, di Carrè (VI), conterraneo di un nostro qualificato betasomiano, recentemente commentava: interessante la visita virtuale..... Memore della discreta visita virtuale possibile al Museo Storico Navale, ho tentato l'accesso sperando di riuscire a vedere il modello sotto altra prospettiva. Non sono ancora riuscito; Tra l'altro, assumendo che bacino e modello siano della stessa scala (e penso che possiamo essere d'accordo su questo)........ Non metterei la mano sul fuoco circa la medesima scala dei due modelli, in quanto il bacino di carenaggio in questione ha una lunghezza di 250 m. Edit; chiedo venia: mi sono accorto che la visita virtuale è accessibile dal link di riferimento, dove sono anche indicate le dimensioni del bacino n°1. allora Principe di Piemonte. Edited November 3, 2014 by danilo43 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steffsap Posted November 3, 2014 Author Report Share Posted November 3, 2014 si purtroppo queste sono le uniche foto che abbiamo. Sulla scala, direi che possiamo essere abbastanza tranquilli: le Caracciolo erano 212 metri. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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