Massimiliano Naressi * Posted October 6, 2014 Report Share Posted October 6, 2014 (edited) I SOMMERGIBILI CLASSE DAPHNE’ Questa classe ha rappresentato l’ossatura della componente sottomarina diesel-elettrica della Marine Nationale tra gli anni ’60 e il 2000, e ha rappresentato per la cantieristica francese un indubbio successo commerciale, con battelli esportati anche in altri quattro paesi. Durante la costruzione si pose la massima attenzione alla silenziosità, realizzando le attrezzature di ormeggio a scomparsa e munendo i battelli di microfoni esterni allo scafo allo scopo di valutarne il livello di rumorosità. Due battelli di questa classe (Minerve ed Eurydice) andarono perduti e su un terzo (Flore) si verificò un preoccupante incidente allo schnorchel. Il battello pakistano Hangor è una dei pochi ad avere affondato in combattimento un’unità nemica (la fregata indiana Khukri) dopo al GM2. Alcuni di questi battelli sono diventati museo e il pensionamento dei Daphnè ha rappresentato anche la fine della storica base di Lorient (oggi museo), non adatta ai nuovi sottomarini nucleari d’attacco Disolocamento 869/1043 t; lunghezza f.t. 57,75 m; larghezza 6,76 m; immersione 4,56 m. Apparato motore: 2 diesel (1300 CV) e 2 motori elettrici (1600 CV), velocità di 13,5/16 nodi. Armamento: 12 tls da 550 mm; equipaggio 6 ufficiali e 39 sottufficiali, graduati e comuni. MARINA FRANCESE: S641 Daphné (1964 – 1989), S642 Diane (1964 – 1989), S643 Doris (1964 – 1994), S644 Eurydice (1964 – 1970 perdita), S645 Flore (1964 – 1989 battello museo a Lorient), S646 Galatée (1964 – 1991), S647 Minerve (1964 – 1968 perdita), S648 Junon (1966 – 1996), S649 Vénus (1966 – 1990), S650 Psyché (1970 – 1996), S651 Sirène (1970 – 1996). MARINA PAKISTANA: S131 PNS Hangor (1970 – 2006), S132 PNS Shushuk (1970 – 2006), S133 PNS Mangro (1970 – 2006), S134 PNS Ghazi (ex Portoghese Cachalote 1975 – 2006). MARINA PORTOGHESE S163 Albacora (1967 – 2000), S164 Barracuda (1968 – 2010 battello museo), S165 Cachalote (1969 ceduto al Pakistan nel 1975), S166 Delfim (1969 – 2005). MARINA SUDAFRICANA : S97 SAS Maria Van Riebeeck, rinominato SAS Spear (1970 – 2003), S98 SAS Emily Hobhouse, rinominato SAS Umkhonto (1970 – 2003), S99 SAS Joanna Van de Merwe, rinominato SAS Assegai (1971 – 2003). MARINA SPAGNOLA : S61 Delfín (1973 - 2003 battello museo a Torrevieja), S62 Tonina (1973 – 2005), S63 Marsopa (1975 – 2006), S64 Narval (1975 – 2003). Inserisco il link di un video (in francese, ça va sans dire !). Edited October 6, 2014 by Massimiliano Naressi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Massimiliano Naressi * Posted October 6, 2014 Author Report Share Posted October 6, 2014 VISITANDO IL FLORE Oggi il Flore è un battello museo conservato nella base di Lorient, nella quale sono presenti altri museo sul tema dei sommergibili. Il battello è visibile anche dal piazzale di accesso ed è visitbile all’interno. Ecco una serie di viste del Flore che permettono di apprezzare diverse caratteristiche dei battelli della classe Daphnè. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Massimiliano Naressi * Posted October 6, 2014 Author Report Share Posted October 6, 2014 LA PERDITA DEL MINERVE E DELL’EURYDICE Il Minerve (52 uomini d’equipaggio) scomparve il 27 gennaio 1968 e l’Eurydice (57 uomini d’equipaggio) il 4 marzo 1970, entrambi nel Mediterraneo. In tutte e due i casi, il sismografo di Nizza registrò un onda di choc a circa 600 m di profondità, compatibile con l’implosione dello scafo resistente. Il relitto dell’Eurydice fu individuato nel 1970, mentre la posizione di quello del Minerve è ancora sconosciuta. Nel 1971 anche il Flore rischiò di colare a picco quando nello schnorchel si aprì improvvisamente una via d’acqua a causa di una valvola difettosa. Questa viene indicata come possibile causa della perdita degli altri due battelli. Per maggiori informazioni http://s.m.minerve.free.fr/ Se ne parlato anche su Betasom http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=30903&hl=minerve Un video che ricorda i caduti del Minerve : Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted October 6, 2014 Report Share Posted October 6, 2014 Nel 1990 ancora se ne parlava a bordo dei Toti, segno che avevano lasciato un segno profondo nella comunità sommergibilistica mondiale. Questi battelli erano lo sviluppo dei typ XXIII, in effetti già con alcuni problemi di progetto sotto la croce uncinata si dice. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Massimiliano Naressi * Posted October 8, 2014 Author Report Share Posted October 8, 2014 (edited) GLI ULTIMI LUPI DELL'ATLANTICO Si tratta del titolo di un articolo di Arnaud Beinat apparso su RAIDS sul finire degli anni '90, quando i Daphnè si avviavano alla radiazione. Nel reportage si racconta l'esperienza vissuta dall'autore in una crociera sul Sirene. Ecco le immagini che corredano il testo. Alcune immagini del Sirene, appena fuori dai ricoveri e mentre lascia la rada di Lorient al tramonto. Uno scorcio della torretta (baignoire in francese). Una sezione esplicativa dello scafo del battello. Immagini prese all'interno: la camera di manovra, la camera di prora (durante un pasto) e il locale degli ausiliari. Edited October 8, 2014 by Massimiliano Naressi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Regia Marina * Posted October 8, 2014 Report Share Posted October 8, 2014 Nel 1990 ancora se ne parlava a bordo dei Toti, segno che avevano lasciato un segno profondo nella comunità sommergibilistica mondiale. Questi battelli erano lo sviluppo dei typ XXIII, in effetti già con alcuni problemi di progetto sotto la croce uncinata si dice. In effetti guardando la forma dello scafo si riconoscono tratti dei sommergibili della varie serie GUPPY (derivati appunto dagli U-boot tedeschi di ultima generazione). Visto giusto o sbagliato? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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