Tuco Posted October 5, 2012 Report Share Posted October 5, 2012 E ' noto che durante i lavori di trasformazione ( anni 30 ) delle corazzate Cavour , Cesare ,Duilio , Doria gli originali cannoni da 305 mm vennero ritubati e portati al calibro di 320 . Si sa qualche cifra riguardo alla capacita' di perforare le corazze di questi pezzi ? Sul noto sito Naval Weapons of the World non si legge nulla la riguardo http://www.navweaps.com/Weapons/WNIT_126-44_m1934.htm eppure questo genere di informazioni dovrebbe essere essenziale per valutare la potenza di una nave Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted October 5, 2012 Report Share Posted October 5, 2012 Sicuramente qualcosa si trova nel saggio di Giuliano Colliva sulle nostre artiglierie navali, pubblicato tempo fa nel Bollettino d'Archivio dell'USMM. Appena possibile controllo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tuco Posted October 5, 2012 Author Report Share Posted October 5, 2012 (edited) Grazie , avevo letto tempo fa in un articolo del Cernuschi che i 320 a nessuna distanza erano in grado di sfondare le corazze di 330 mm delle vecchie NB inglesi , la cosa mi sembra improbabile . Edited October 5, 2012 by Tuco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Secondo Marchetti Posted October 5, 2012 Report Share Posted October 5, 2012 Nell'articolo dedicato a Punta Stilo Cernuschi dice che i 320 mm potevano perforare la cintura da 330 mm delle Queen Elisabeth solo a distanze "tatticamente improponibili" sotto i 10000 metri, km più, km meno. Chiaramente si trattava di un grosso svantaggio ma c'è anche da considerare che un proiettile di quel calibro, andando a segno, reca sempre un danno considerevole che può compromettere l'efficienza in combattimento. Se non si trattava di un duello ad armi pari non era nemmeno un'intifada, nel senso di sassate contro un carro armato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tuco Posted October 5, 2012 Author Report Share Posted October 5, 2012 Nell'articolo dedicato a Punta Stilo Cernuschi dice che i 320 mm potevano perforare la cintura da 330 mm delle Queen Elisabeth solo a distanze "tatticamente improponibili" sotto i 10000 metri, km più, km meno. C l' articolo che ho letto io era il numero n. 172 – gennaio 2008 non mi pare di aver visto questa precisazione Tornando in tema , avete notato i dati dei pezzi da 305 mm USA imbarcati sugli Incrociatori da Battaglia Classe Alaska ? gittata 32.000 metri , perforazione 323 mm a 18000 metri , cadenza di fuoco 2,4-3 colpi al minuto ! Ad aver avuto questi pezzi le Cavour / Duilio sarebbero state navi mooolto interessanti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
madmike Posted October 5, 2012 Report Share Posted October 5, 2012 eh ho capito, erano cannoni di 30 anni dopo..... riguardo la capacità perforante, è sempre difficile un dato simile per l'artiglieria navale. Molto dipende dall'angolo, dalla presenza di una o più corazze che provochino un effetto 'scappucciante', dalla qualità del metallo.... Comunque, erano pezzi 'di ripiego', che potevano vedersela (come le navi che le imbarcavano) coi 305, ma non certo coi 381 che erano il calibro standard delle unità inglesi del Mediterraneo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
chimera Posted October 5, 2012 Report Share Posted October 5, 2012 (edited) (fonte: "Direttive e norme per l'impiego della Squadra Navale" Parte II, Art. 9 "La scelta del proietto") Spero sia utile Ciao, C. Edited October 5, 2012 by chimera Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Secondo Marchetti Posted October 5, 2012 Report Share Posted October 5, 2012 l' articolo che ho letto io era il numero n. 172 – gennaio 2008 non mi pare di aver visto questa precisazione L'articolo era su due numeri e la frase incriminata si trovava appunto nella conclusione... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tuco Posted October 5, 2012 Author Report Share Posted October 5, 2012 Grazie Chimera , molto interessante . Chi ha dattiloscritto a suo tempo quei fogli forse ha commesso un errore , il proiettile a palla perforava piu' corazza dellla granata perforante ... E' uno svarione di chi ha battuto a macchina o sono io che prendo un granchio ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tuco Posted October 5, 2012 Author Report Share Posted October 5, 2012 eh ho capito, erano cannoni di 30 anni dopo..... Comunque, erano pezzi 'di ripiego', che potevano vedersela (come le navi che le imbarcavano) coi 305, ma non certo coi 381 che erano il calibro standard delle unità inglesi del Mediterraneo. Forse sarebbe stato il caso di progettare e costruire ex novo un cannone idoneo a essere montato sulle Cavour / Duilio . Guardando i dati forniti da Chimera le nostre corazzate rimodernate erano pero' in grado i fare molto male agli incrociatori da battaglia francesi della classe Dunkerque ed agli incrociatori da battaglia inglesi classe Repulse ( ovviamente queste navi potevano fare molto piu' male alle nostre ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
chimera Posted October 5, 2012 Report Share Posted October 5, 2012 (edited) Ciao Tuco, il proiettile a "palla" conteneva poco più dell' 1% di alto esplosivo rispetto al totale del peso. Aveva quindi una maggiore massa ed un cappuccio molto più massiccio di quello delle granate perforanti. Ciò gli conferiva maggior capacità perforante rispetto alla granata perforante. Il confronto si può vedere dalla figura sottostante. (fonte: Erminio Bagnasco, Le armi delle navi italiane, Albertelli, Parma, 2003). Ecco un'estratto delle norme citate al precedente post: " Con i grossi calibri (381 e 320) si impiegherà sempre il proietto avente la maggior carica di scoppio (granata perforante) contro incrociatori e porta aerei, perchè queste navi hanno come massima protezione spessori tali che consentono la perforazione anche con granate perforanti. Il proietto con più elevate caratteristiche perforanti (palla), e di conseguenza minore peso di esplosivo di scoppio, contro corazzate." Ciao, C. Edited October 5, 2012 by chimera Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tuco Posted October 5, 2012 Author Report Share Posted October 5, 2012 Grazie Chimera , ho preso io il ... granchio .... ho trovato on linee il documento che hai postato http://dreadnoughtproject.org/friends/dickson/Regia%20Marina%20Gunnery%201.pdf Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
chimera Posted October 5, 2012 Report Share Posted October 5, 2012 Figurati. Bello il documento, vero? Ciao C. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tuco Posted October 6, 2012 Author Report Share Posted October 6, 2012 Molto interessante . Stavo pensando a come avrei modernizzato la Cesare/ Duilio se fossi stato io a decidere . Per prima cosa avrei fatto si' che l' armamento secondario fosse a doppio scopo , sia anti nave che antiaereo , alla stregua di cio' che fecero gli iglesi con le " king of wales " Al posto dell armamento antiaereo pesante ( pezzi da 100 o da 90 mm ) avrei messo un gran numero di armi da 37 e 20 mm Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dott.Piergiorgio Posted October 31, 2012 Report Share Posted October 31, 2012 Tuco, il problema è che nel 1932-33 e nel 1937-8 non esistevano molti progetti nazionali di cannoni DP sopra i 100mm.... i 135/45 dei Doria avevano un tiro semiautomatico alle basse elevazioni, il che non era male contro una Marina che contava più sugli aerosiluranti che sui bombardieri (oltre che i controcoglioni dei piloti di essi (solo nell' estate 1943 arrivarono aerosiluranti monoplani....) Infine, in effetti il 135/45 DP (tipo Etna) doveva essere imbarcato sulla Cavour durante i lavori di ripristino (in sostanza, un secondo rimodernamento...) e vennero effettivamente imbarcati, almeno in parte. Saluti, dott. Piergiorgio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pinin Posted November 1, 2012 Report Share Posted November 1, 2012 (edited) solo nell' estate 1943 arrivarono aerosiluranti monoplani.... RAF Beaufort, Wellington arrivano prima di 1943. Edited November 1, 2012 by Pinin Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
dott.Piergiorgio Posted November 1, 2012 Report Share Posted November 1, 2012 eccesso di sintesi... mi riferivo all' aviazione imbarcata.... Saluti, e le mie scuse, dott. Piergiorgio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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