de domenico Posted December 1, 2010 Report Share Posted December 1, 2010 (edited) Titoli: "Going Bananas" e "Caviar & Cargo" Autore: Mark H. Goldberg Edizioni: American Merchant Marine Museum Anno: 1992 e 1993 Prezzo: d'affezione N. pagine: 606 per "Going Bananas" e 398 per "Caviar & Cargo" Previo espresso assenso della nostra gentile coordinatrice Valeria "Malaparte" Itzhakkini, recensisco qui due libri di una collana di cinque, usciti nel 1992/93, che rappresentano a mio avviso un modello difficilmente superabile per chi aspira a scrivere degli eccellenti testi di riferimento in materia marinara. La serie purtroppo si è arrestata, per quanto ne so, a soli cinque volumi, mentre l'autore ce ne aveva promessi una quindicina.... Goldberg ha fatto l'ufficiale addetto alla cassa a bordo di otto navi sotto diverse bandiere, e ha navigato su più di cinquanta diverse navi passeggeri o miste (se non ricordo male il nostro compianto Aldo Fraccaroli ha svolto anche lui il compito di ufficiale di intendenza). Questo autore, a quanto pare, parla solo una dozzina di lingue, il che evidentemente lo ha agevolato alquanto nel suo lavoro di ricerca. Ha conseguito un BA (Bachelor of Arts) e poi un MA (Master of Arts) alla New York University, e insegna storia americana e latinoamericana in un college della California Meridionale (Huntington Beach). Detto qualcosa dell'autore parliamo dei due libri. I titoli, da soli, "Caviar & Cargo" e "Going Bananas", sono espressivi di un atteggiamento di amore e nostalgia verso un certo periodo della navigazione passeggeri, in particolare quello sulle navi miste, che portavano sia (un numero limitato di) passeggeri che merci. Un'epoca in cui i passeggeri, proprio perché pochi di numero, e perché i viaggi duravano abbastanza, avevano modo di stabilire un rapporto personale e diretto con il comandante e con gli equipaggi, e venivano spesso coccolati dal personale di bordo (così almeno mi diceva mio padre, che aveva navigato negli anni '20 e '30 e la cui massima aspirazione in tarda età sarebbe stata quella di rivivere questo tipo di esperienza negli anni '80 - e poi si è dovuto "accontentare" di un paio di crociere, previa scorta da parte del nipote da me comandato, una alle isole Spitzbergen e una in Alaska). I due libri di Goldberg descrivono, con precisione, dovizia di particolari e scrupolo di completezza assolutamente incredibili, l'uno le decine e decine, anzi centinaia di navi bananiere che per un secolo hanno rifornito gli Stati Uniti di banane, ananas e altri frutti tropicali provenienti dai Caraibi; e l'altro le navi passeggeri veloci del modello Maritime Commission C3 degli anni '50 e '60. Il riferimento al caviale (che per me è un gusto acquisito da ragazzo, grazie ai comandanti delle navi russe che facevano scalo a Piombino con rottami di ferro e carbone, ma ahimé oggi praticamente vietato) è evidentemente inteso rappresentare il livello di servizio a bordo di quelle navi all'epoca. I due volumi sono pieni zeppi di foto, non solo degli esterni ma anche degli interni delle navi, disegni, piantine, dépliant dei menu di bordo, insomma tutto quanto può servire a rendere efficacemente l'idea di un'epoca e di un clima. In una parola, si tratta di una collana fatta su misura per il maniaco, come chi scrive queste righe. Un'ultima annotazione tanto per dare l'idea di che cosa stiamo parlando. In ogni volume della serie ci sono un certo numero di pagine, da due a cinque, dedicate all'errata corrige dei volumi precedenti (per far felici anche i numerosi maniaci della "caccia all'errore"). I titoli di questi errata corrige sono molto americani: in un caso è "Ooops!!" e nell'altro è "Yikes!". Aggiungo un po' di foto tanto per dare l'idea. Edited December 1, 2010 by de domenico Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
de domenico Posted December 1, 2010 Author Report Share Posted December 1, 2010 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfabravo 59* Posted December 1, 2010 Report Share Posted December 1, 2010 Mi risulta che, almeno fino a pochi anni fa, la G.N.V. (GRIMALDI Group) imbarcasse un limitato numero di passegggeri sulle proprie portacontainer. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted December 1, 2010 Report Share Posted December 1, 2010 Bello! :s20: Sto preparando un Power Point, ma non ne ho voglia, così ogni tanto sbircio: quando ho visto il titolo, ho fatto un salto sulla sedia: ma questo è un mio titolo! Maestra, mi copia! No, è solo l'effetto, ma ditemi voi se questo titolo http://www.ilcornodafrica.it/uc-isacchini.htm di alcuni anni fa non vi ricorda il De Domenico/Goldberg... :s03: Mi piacciono da morire le recensioni che tolgono i paludamenti e fanno riferimento a dati personali. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
de domenico Posted December 1, 2010 Author Report Share Posted December 1, 2010 Bello! :s20: Sto preparando un Power Point, ma non ne ho voglia, così ogni tanto sbircio: quando ho visto il titolo, ho fatto un salto sulla sedia: ma questo è un mio titolo! Maestra, mi copia!No, è solo l'effetto, ma ditemi voi se questo titolo http://www.ilcornodafrica.it/uc-isacchini.htm di alcuni anni fa non vi ricorda il De Domenico/Goldberg... :s03: Mi piacciono da morire le recensioni che tolgono i paludamenti e fanno riferimento a dati personali. Come diceva Oscar Wilde, "dopo un buon pranzo si può perdonare tutti, perfino i propri parenti". Karen Blixen, "La cena di Babette" e lo splendido film che ne è stato tratto. Complimenti, Malaparte, uno scrittino proprio godibile. E' un piacere copiarLa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted December 2, 2010 Report Share Posted December 2, 2010 (edited) Il Suo pezzo, Signora, é delizioso. Lo scempio che Marinetti fa del cefalo (pesce a me sacro, dai tempi dell'infanzia) é da azione risarcitoria nei confronti degli eredi, qualora ce ne siano. L'appellativo di Kappelmeister attribuito a De Domenico/Goldberg é finalmente attributo adeguato alle di Lui qualità. P.S.- Bisogna convenire che i geni del bisnonno hanno stretto i denti e serrato le fila come un sol uomo (uomo ? ... si fa per dire) per superare indenni il salto di tre generazioni. Edited December 2, 2010 by marat Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iscandar Posted December 2, 2010 Report Share Posted December 2, 2010 P.S.- Bisogna convenire che i geni del bisnonno hanno stretto i denti e serrato le fila come un sol uomo (uomo ? ... si fa per dire) per superare indenni il salto di tre generazioni. non ho il piacere di conoscere il C.te Malaparte, ma avendo visto la foto del bisnonno, e leggendo lo scritto del cittadino, posso solo unirmi ai complimenti dello stesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted December 2, 2010 Report Share Posted December 2, 2010 (edited) Signori, la galanteria sicula è giustamente leggendaria...:s19: non a caso si dice abbia provocato Vespri Siciliani et similia. Ma vogliamo tornare all'origine e chiedere al Kappelmeister ragione degli altri tre volumi editi della serie, sempre che ne sia edotto? Un inserimento in appositi topic mi faciliterebbe l'indicizzazione... Grazie e siamo seri.:s60: Edited December 2, 2010 by malaparte Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
de domenico Posted December 2, 2010 Author Report Share Posted December 2, 2010 Zu Befehl, Frau Koordinator! Domani avrà gli altri tre volumi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted December 3, 2010 Report Share Posted December 3, 2010 Signori, la galanteria sicula è giustamente leggendaria...:s19: non a caso si dice abbia provocato Vespri Siciliani et similia. Grazie e siamo seri.:s60: Quella del Vespro non fu operazione di galanteria, ma di sicilianissima manutenzione (nel senso del 1170 codice civile -molestia nel possesso- e nel senso di invito a tenere le mani a posto). La galanteria siciliana (non sicula, La prego, é peggio che chiamare sardegnoli i sardi) non mi piace: lascia fra i denti più zucchero della frutta di martorana. Do l'idea di cascarci, lo so bene, ma é solo uno dei travestimenti che uso per divertirmi prendendomi in giro da solo. Del resto, me ne vorrà dare atto, per intervenire nei duetti fra Lei e il Kappelmeister (fra i due Kappelmeister sarebbe più corretto dire, se uno di loro si chiama Goldberg) o metti una faccina che applaude o ti avventuri per sentieri scivolosi e impervi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iscandar Posted December 3, 2010 Report Share Posted December 3, 2010 o prendi in mano un violino ed incominci a suonare un aria tzigana.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.