Totiano* Inviato 24 Aprile, 2010 Segnala Share Inviato 24 Aprile, 2010 (modificato) Inizio un nuovo post, in cui chiedo la collaborazione di tutti per il completamento, che sarà sicuramente lungo e non facile. L'idea è quella di determinare l'origine del nome dei sommergibili Italiani, di tutti i sommergibili. Inizio con la classe Toti, in se la piu semplice (per il sottoscritto) perchè avevo gia i dati in mano. credo che la cosa migliore sia di aprire un post per ogni nome, in modo che sia immediatamente disponibile ENRICO TOTI Sommergibili Enrico Toti SSK 506 https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=32011 sommergibile classe Toti (1965), ispirato al precedente battello che ne porto il nome Regio sommergibile Enrico Toti (1929) https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=25777 sommergibile oceanico cl. Balilla(1925) ispirato al bersagliere medaglia d'oro al valor militare ENRICO TOTI https://www.betasom.it/forum/index.php?show...t=0&start=0 Medaglia d'oro al valore militare nacque a Roma il 20 agosto 1882 Monfalcone 6 Agosto 1916 Fu prima Marinaio nella Regia Marina poi, allo scoppio della guerra, nonostante l'amputazioe della gamba, riusci ad arrualarsi nei bersaglieri ciclisti. Mori eroicamente nella battaglia di Gorizia Modificato 24 Aprile, 2010 da Totiano Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 24 Aprile, 2010 Autore Segnala Share Inviato 24 Aprile, 2010 (modificato) ALPINO ATTILIO BAGNOLINI Sommergibile Attilio Bagnolini SSK 505 https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=32011 sommergibile classe Toti (1969), ispirato al precedente battello che ne porto il nome Regio sommergibile Alpino Bagnolini https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31946 sommergibile oceanico cl. Liuzzi (1939) ispirato all'alpino medaglia d'oro al valor militare BAGNOLINI ATTILIO, Medaglia d’oro al valore militare Villadossola 1913 - Mai Ceu (Etiopia) 1936 Alpino del btg. Intra del IV Reggimento, combattente in Africa Orientale durante la guerra italo-etiopica (1935-36), difese da ferito la postazione di Passo Macan, nella battaglia cruciale di Mai Ceu o del lago Ascianghi, poi con sacrificio della vita sventò il tentativo di accerchiamento dell'esiguo gruppo dei compagni d'armi. Modificato 2 Maggio, 2010 da Totiano Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 25 Aprile, 2010 Autore Segnala Share Inviato 25 Aprile, 2010 ENRICO DANDOLO Sommergibile Enrico dandolo SSK 513 https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=32011 sommergibile classe Toti (1969), ispirato al precedente battello che ne portò il nome Regio Sommergibile Enrico Dandolo https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31939 sommergibile oceanico classe Marcello (1937) ispirato al Doge Veneziano Impostazione: 14/06/1937, Varo: 20/11/1937, Servizio: 25/03/1938, Radiazione: 01/02/1948 Corazzata Enrico Dandolo https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31946 La corazzata Enrico Dandolo, ispirata al Doge Veneziano, faceva parte della Classe Caio Duilio che prestò servizio dal 1880 al 1909. Con i suoi 4 cannoni da 450mm in due torri binate e la velocità di 15 nodi, al momento della sua apparizione fu, per le caratteristiche di velocità, protezione ed armamento, unanimemente riconosciuta come la corazzata più potente in servizio. ENRICO DANDOLO Enrico Dandolo (Venezia, circa 1107 – Costantinopoli, 21 giugno 1205) fu il quarantunesimo doge della Repubblica di Venezia, eletto a tardissima età, il 21 giugno 1192. Sfruttando al massimo l'occasione offerta dalla IV crociata, riuscì prima a riconquistare Zara e poi a prendere Costantinopoli, gettando le basi dell'impero coloniale veneziano. fonte wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Dandolo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 2 Maggio, 2010 Autore Segnala Share Inviato 2 Maggio, 2010 LAZZARO MOCENIGO Sommergibile Lazzaro Mocenigo SSK 514 https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=32011 sommergibile classe Toti (1969), ispirato al precedente battello che ne portò il nome Regio Sommergibile Lazzaro Mocenigo (2° del nome) https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31939 sommergibile oceanico classe Marcello (1937) ispirato all'ammiraglio Veneziano motto: Semper paratus (Sempre pronto) Impostazione: 19/01/1937, Varo: 20/11/1937, Servizio: 14/08/1938, Affondato: 13/05/1943, Radiazione: 23/09/1949 Regio Sommergibile Lazzaro Mocenigo (1° del nome) https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=23619 sommergibile classe Micca (1915) ispirato all'ammiraglio Veneziano motto: Semper paratus (Sempre pronto) Impostazione: Febbr. 1916, Varo: 26/07/1919, Servizio: 1919, Radiazione: 10/04/1937 LAZZARO MOCENIGO Lazzaro Mocenigo (Venezia, 1624 – stretto dei Dardanelli, 17 luglio 1657) è stato un ammiraglio italiano della Repubblica di Venezia. Lo scoppio della guerra contro i turchi, nel 1645, gli permise di far carriera e già nel 1654, durante la prima spedizione veneziana dei Dardanelli, comandava una galeazza, potente unità militare. Morto l'ammiraglio e richiamato in patria il suo vice egli si trovò al comando dell'intera flotta (pur ufficialmente sotto il comando del provveditore Francesco Morosini, impegnato nella difesa della fortezza di Candia a Creta) ed il 21 giugno 1655 impegnò a battaglia i turchi, durante la seconda spedizione veneziana dei Dardanelli, sconfiggendoli, ma rimettendoci un occhio. L'arrivo dell'esperto Lorenzo Marcello, più anziano ed esperto, lo fece “retrocedere”. Un'altra battaglia vittoriosa avvenne il 26 giugno 1656 in cui l’ammiraglio Marcello perse la vita ed egli ritornò a fungere da ammiraglio a pieno titolo. Deciso a penetrare attraverso lo stretto dei Dardanelli ed ad bombardare Istanbul per costringere i turchi alla pace, Mocenigo allestì una potente flotta e si diresse verso il territorio nemico durante il 1657 (terza spedizione veneziana dei Dardanelli). Una prima battaglia, presso Scio, gli permise di esser elevato alla dignità di procuratore per meriti di guerra. Penetrato nello stretto e messo in difficoltà dalle avverse condizioni temporali, il 16 luglio 1657 venne nuovamente a battaglia con il nemico sconfiggendolo. Pur non potendo sfruttare il successo per motivi sempre di carattere atmosferico, il 17 luglio, nel pomeriggio, si diresse verso la capitale turca con l'intento di colpire il potente nemico al cuore e salvare Candia (Iraklion) assediata. Mentre stava per realizzare l'impresa un colpo di cannone di una batteria costiera turca fece cadere una velatura che lo colpì uccidendolo. Poco dopo la nave, colpita alla polveriera, esplose, impedendo il prosieguo della missione. Venezia, sfibrata da tante perdite, rinunciò a proseguire con le spedizioni. (fonte wikipedia) Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bussolino Inviato 3 Maggio, 2010 Segnala Share Inviato 3 Maggio, 2010 da base artica, marco Regi Sommergibile ATROPO motto: “Inesorabilmente” Uploaded with ImageShack.us Battezzato con il nome della più truce delle tre Parche, (i personaggi della mitologia greca responsabili della durata dell’esistenza umana), colei che recideva al momento opportuno il filo della vita che le sue sorelle filavano, Atropo fu varato il 22 marzo 1912 e consegnato alla Regia Marina il 5 febbraio dell’anno successivo, dopo aver sostenuto brillantemente tutte le prove di collaudo. Dato il nome che portava, molto opportunamente, il suo motto fu “Inesorabilmente”…… Venne destinato alla base di La Spezia, ed aggregato alla II° Squadriglia Sommergibili, nell’ambito della quale svolse attività addestrativa nel Tirreno, con saltuarie dislocazioni alla Maddalena, e partecipò alle manovre svolte dalle forze navali. All’entrata in guerra dell’Italia, al comando del TV Tullio Bonamico, venne trasferito a Venezia e messo in forza alla I° Flottiglia, ed impiegato prevalentemente in missioni di agguato offensivo presso le basi nemiche dell’Alto Adriatico. Nel marzo del 1918 passò al comando del TV Mario Viotti, ed operò poi, fino al termine del conflitto in missioni operative a Porto Corsini. Negli oltre quaranta mesi di guerra, svolse una intensa attività di pattugliamento e portò a termine numerosissime missioni, tra cui quella del 23 ottobre 1915, quando, in navigazione presso Civitanova, lanciò i suoi siluri contro due torpediniere della classe “Huszar”, che però riuscirono con rapida manovra ad evitarli; e poi il 13 giugno 1916 quando Atropo, al comando del TV Giotto Maraghini e con l’eroe Nazario Sauro in veste di pilota, affondò al largo di Pago, il piroscafo austro- ungarico Albanien (1222 tsl.). Dopo l’armistizio operò lungo le coste dalmate e partecipò all’occupazione della località di Buje, rimanendo in servizio in quella zona fino alla data della sua radiazione, il 23 gennaio 1919. Nel 1910, la Regia Marina nell’intendimento di sperimentare un sommergibile di costruzione estera che aveva già dato ottime prove, ordinò ai Cantieri Krupp di Kiel, la costruzione di una unità di piccolo dislocamento simile a quelle che prestavano allora servizio nella Marina Tedesca. La caratteristica principale di questo tipo di sommergibile era rappresentata dalla struttura dello scafo costituito da due involucri: uno interno a sezioni circolari chiuso agli estremi da calotte emisferiche ed atto a sostenere forti pressioni, ed uno parziale, leggero, esterno: fra i due fasciami erano ricavati i compartimenti allagabili ed i depositi di combustibile. Questo tipo di scafo conferiva al sommergibile una robustezza maggiore e l’esperienza confermò inseguito l’importanza, ai fini della resistenza,di questo particolare tipo di scafo a sezioni circolari. Durante le prove, Atropo raggiunse la velocità di 14,5 knt, sensibilmente superiore a quella dei battelli tedeschi dello stesso tipo, grazie alle modifiche apportate dalla Regia Marina allo scafo leggero esterno. Caratteristiche tecniche Dislocamento: in superficie: 231 t. in immersione 315 t. Dimensioni: lunghezza: 44,5 m. larghezza: 4,4 m. Apparato motore: 2 motori diesel tipo Germania 2 motori elettrici di propulsione AEG 1 batteria di accumulatori al piombo. Velocità massima: in superficie: 14,75 knt. In immersione: 7,8 knt. Autonomia in superficie: 950 nm. a 12 knt 2300 nm. A 7,8 knt. Autonomia in immersione: 16 nm. a 7,8 knt. 70 nm. a 4 knt. Armamento: 2 tubi lanciasiluri AV da 450 mm. 4 siluri da 450 mm. Equipaggio: 2 sottufficiali e 12 tra ufficiali e marinai. Profondità di collaudo: 50 metri. fonti bibliografiche e fotografiche: “Sommergibili italiani” – di A. Turrini/O.Mozzi – USMM “Rapidi ed invisibili” – a cura di A. Marzo Magno – Il Saggiatore) saluti marco Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 3 Maggio, 2010 Autore Segnala Share Inviato 3 Maggio, 2010 troppa grazia Marco! in effetti il topi è stato aperto solo per l'origene del nome, bastavano le prime 3 righe! per il resto, l'idea è di raccogliere i dati storici e tecnici in sommergibili d'Italia però grazie della collaborazione, piu che benvenuta! :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bussolino Inviato 3 Maggio, 2010 Segnala Share Inviato 3 Maggio, 2010 (modificato) da base artica, marco sommergibile balilla 1915 Fu varato l’ 8 agosto 1915, ed entrò immediatamente in servizio. il nome di Balilla (dal sopranome del giovane patriota genovese Giovanni Battista Perasso, che il 5 dicembre 1746, lanciando un sasso contro le truppe austriache, diede l’avvio alla rivolta popolare che portò alla liberazione della città) - Etimologicamente, la parola balilla equivale a monello o ragazzo, ma molte fonti la fanno derivare da Baciccia, adoperato a Genova come diminutivo del nome Giovan Battista (o Giambattista). Giovan Battista Perasso o Giambattista, detto Balilla (...) è una popolare figura storica di patriota della Genova del Settecento. La sua reale identità è rimasta dubbia ma in lui viene identificato il giovane da cui il 5 dicembre 1746 prese le mosse la rivolta popolare contro gli occupanti dell'impero asburgico nel quartiere genovese di Portoria. La popolazione venne incitata dal ragazzo a sollevarsi attraverso il lancio di un sasso contro le truppe austro-piemontesi che sotto il comando del ministro plenipotenziario Antoniotto Botta Adorno occupavano la città, a quel tempo alleata con i francesi e gli spagnoli. Il 10 dicembre 1746 la città fu così liberata dalle truppe austriache. L'arroganza dei soldati austriaci, che pretendevano di essere aiutati ad estrarre fuori dal fango un pezzo di artiglieria, fu la miccia che fece esplodere la risolutiva - per le sorti di Genova - rivolta popolare. http://it.wikipedia.org/wiki/Giovan_Battista_Perasso saluti marco ps non ho capito se servono anche i dati tecnici e disegni. Modificato 3 Maggio, 2010 da bussolino Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 3 Maggio, 2010 Autore Segnala Share Inviato 3 Maggio, 2010 saluti marcops non ho capito se servono anche i dati tecnici e disegni. in questa discussione non servono, stiamo raccogliendo i dati in questo subforum: https://www.betasom.it/forum/index.php?showforum=178 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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