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Portò Solino E Piume Al Vento:enrico Toti-m.o.v.m.


Red

Messaggi raccomandati

Inserire quì una scheda della M.O.V.M. ENRICO TOTI,

che probabilmente avrei inserita in altro tempo,è oggi

per me d'obbligo e anche,credo,per tutto il Forum,giacchè

trai nostri nuovi Com.ti dobbiamo contarne uno particolare

che ancor di più innalza il prestigio del Forum : il Com.te GOCCIA,

ovvero la Sig.ra Paola TOTI parente dell'Eroico ENRICO !

Forse il nick "Goccia" non è stato scelto a caso dalla Sig.ra;credo

lo abbia scelto a ricordo del suo Eroe che,guarda caso cari Com.ti,

portò il Solino per ben otto anni,e cioè dall'età di 14 anni sino ai 22

e fu imbarcato prima sulla R.N.Emanuele Filiberto e poi sulla R.N.

Agostino Barbarigo.

Molto probabilmente,allo scoppio della 1^ G.,sarebbe stato richiamato

in Marina se non fosse stato mutilato della gamba sinistra !

ENRICO TOTI nacque a Roma il 20 agosto 1882.

 

Ma ora Com.ti leggiamo la scheda e rendiamo ONORI !

 

ENRICO TOTI-marinaio sc.elettr.-bers.3°Btg.Cicl.(3°Regg.)-M.O.V.M.

totiin9.jpg

 

Eroe ormai leggendario,si arruolò nella R.Marina a 14 anni e tre anni dopo

come elettricista scelto fu imbarcato sulla Regia Nave"Emanuele Filiberto".

Nel 1907 si congedò ed entrò nelle ferrovie quale fuochista,dove per un infor-

tunio in servizio gli venne amputata la gamba sinistra.Senza disanimarsi,con

tenacia mirabile,percorse il mondo in bicicletta compiendo in nove mesi 18000

chilometri.Mentre stava per dedicarsi ad un'industria di lavori in legno,scoppiò

la grande guerra.Per quanto mutilato,dopo una lotta di suppliche e di ripulse,

il suo amor patrio ebbe la vittoria,mercè sopratutto l'interessamento dell'Augusto

comandante della III Armata,Principe Emanuele Filiberto,Duca d'Aosta,e divenne

bersagliere ciclista.L'ultimo suo gesto fu contro l'eterno,secolare nemico d'Italia,

l'ultimo suo pensiero di amore verso il glorioso Corpo dei Bersaglieri nel quale

aveva avuto l'onore di essere ammesso e del quale è una delle più belle figure.

Come egli fu fiero di essere bersagliere,così i bersaglieri sono oggi fierissimi

di avere un eroe in più.

 

Motiv.M.O.V.M.

 

" Volontario,quantunque privo della gamba sinistra,dopo aver reso importanti

servizi nei fatti d'armi dell'aprile a quota 70 (est di Selz),il 6 agosto,nel com-

battimento che condusse all'occupazione della quota 85 (est di Monfalcone),

lanciavasi arditamente sulla trincea nemica,continuando acombattere con ardore,

quantunque già due volte ferito.Colpito a morte da un terzo proiettile,con esal-

tazione eroica lanciava al nemico la gruccia e spirava baciando il piumetto,con

stoicismo degno di quell'anima altamente italiana-

 

Monfalcone,6 agosto 1916.-

 

Tratto da " Le Medaglie d'Oro"-Comitato "Gruppo M.O.V.M." di Torino-1925

 

cartay0.jpg

 

 

RED

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Top Posters In This Topic

Bravo Red. La figura di Toti nella duplice veste prima di marinaio poi di bersagliere ha sempre affascinato gli italiani.

 

Anche ai nostri tempi abbiamo un eroe simile: il Capitano Gianfranco Paglia.

 

Quando rimase gravemente ferito al Ceck-Point Pasta di Mogadisco nel 1993, era un Tenente della Brigata Paracadutisti Folgore, ma prima di iniziare questo percorso nell'Esercito aveva espletato il servizio di leva nella MM.

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ONORI anche al Cap.GIANFRACO PAGLIA -M.O.V.M.

Marinaio e Paracadutista nella Brig."FOLGORE".

Oggi credo che il Cap.PAGLIA,malgrado le gravi conseguenze

delle sue ferite è rientrato in Servizio continuando così l'opera di Pace.

Quel giorno vi furono anche 3 Caduti ed altri 22 feriti !

ONORI anche a Loro !!!

Non dimentichiamoli mai !!!

 

Il nostro motto è ,ricordiamoci :

"PER NON DIMENTICARE"

Esso vale per tutti !!!

 

Grazie Moreno

 

Ciao

 

Gianni

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Anche ai nostri tempi abbiamo un eroe simile: il Capitano Gianfranco Paglia.

Quando rimase gravemente ferito al Ceck-Point Pasta di Mogadisco nel 1993, era un Tenente della Brigata Paracadutisti Folgore, ma prima di iniziare questo percorso nell'Esercito aveva espletato il servizio di leva nella MM.

 

E non solo: dopo il servizio di leva l'On. Paglia è stato anche Allievo Ufficiale Pilota di Complemento nell'Aeronautica Militare.

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Trovo in TOTI ed in PAGLIA delle affinità :

 

1-Ambedue iniziarono in Marina

2-Ambedue ebbero gravi menomazioni

3-Ambedue lottarono eroicamente contro le avversità

4-Ambedue poi nell'Esercito.

 

Che forza d'animo,che coraggio questi due UOMINI !!!!

 

RED

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TOTI credo portasse anche un piccolo Tricolore sul petto,

sotto la giubba !!!

 

Aggiungo una mia foto ora ritrovata.

 

Gorizia:Monumento ad ENRICO TOTI

totigoriziaep1.jpg

 

Aggiungo anche questa rara foto :

 

toti2te6.jpg

 

Tratta da"La Guerra Italiana"-Ed.Sonzogno-1916

 

RED

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  • 1 month later...

Un saluto a tutti gli amici del forum. Mi scuso per la lunga assenza dovuta a cause di forza maggiore. Vorrei ringraziare Red per il bellissimo post pubblicato. Spero di trovare il tempo di postarvi la lettera di Enrico,indirizzata al duca d'Aosta Emanuele Filiberto, nella quale parla dei suoi anni trascorsi in marina.

 

Un caro saluto a tutti.

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Gentile Goccia,

è intanto un piacere poterLa ancora risentire.

Certamente sarà un piacere poter leggere la

lettera del nostro Eroe nella quale scrive dei

suoi anni tracorsi in marina.

Forse non crederà, giusto ieri avevo un pensiero

per il nostro Enrico che del resto è indimenticabile.

Non ha bisogno di scusarsi per la sua assenza!

Quì nel Forum sarà sempre benvenuta in qualsiasi

momento !

Nell'attesa di un suo nuovo scritto,

mi permetto,a nome di tutto il Forum,ricambiare

cari saluti.

 

RED

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Caro Red,Lei è sempre molto gentile e La ringrazio per le belle parole che ha voluto lasciarmi. Spero di poter essere più presente nel forum,impegni permettendo. Con piacere vi posto la supplica di Enrico.

 

Lettera autografa:

 

A S.A.Reale il Duca dìAosta

 

" Scoppiata la guerra contro la barbara Austria io a Roma presi parte alla testa dei dimostranti con la bandiera sventolante a parecchie dimostrazioni con parole espansive e comunicative dimostravo anche ai più refrattari la necessità di questa guerra.Più tardi ebbi il tricolore,ed io promisi di farlo sventolare per primo sul Colle redento di San Giusto. I giornali a Roma,a Milano,a Genova ed altrove ne parlarono con parole piene di fuoco e di amor patrio: mi accompagnarono alla stazione e mi offrirono fiori e dolci. Da quel giorno sono nella zona di guerra,sempre sotto il cimento,senza ancor prendere parte ad un servizio attivo,pur essendo stato riconosciuto da tanti ufficiali idoneo a compiere servizi audaci e pericolosi,e poter così dare alla Patria il mio valido contributo. Sono familiarizzato col pericolo a tal punto che nessun ostacolo sarebbe atto a farmi rimuovere dall'impresa prefissami. Mi sento fervente cittadino italiano,e fin all'ultima stilla del mio sangue non indietreggio giammai. Mi pregio di esporLe i miei requisiti,e benchè con una gamba sola,ho meritato tanta stima nel campo dell'audacia,che spero avere i titoli sufficienti per aspirare all'onore che chiedo.

Per otto anni servii lo Stato nella Marina da Guerra.Feci la campagna d'Africa, e sono autorizzato a fregiarmi della medaglia. Fui campionato militare ciclista della squadra navale per un concorso dato a Spezia nel 1903. Dopo il mio congedo militare presi parte al concorso per essere assunto in servizio nelle Ferrovie della Stato e fui primo sia nello studio che nel lavoro,ed il mio capolavoro meccanico,fu conservato negli Uffici della Direzione Generale dall'Ing. Capo Servizio signor Savio. Dopo tre anni di servizio rimasi vittima di un incidente ferroviario e mi fu amputata la gamba sinistra. Rimessomi in salute ripresi la mia vita sportiva e presi parte con una gamba sola al concorso internazionale di nuoto a Roma per la traversata del Tevere,guadagnandomi la medaglia d'argento. In seguito mi diedi allo studio di qualche invenzione e fui premiato in varie esposizioni dove esposi i miei lavori. A Parigi ebbi la croce insigne,medaglia d'oro e diploma da S.E. il Ministro Baccelli,la medaglia di bronzo e diploma,e dal Prof.Rossi-Doria una lettera di congratulazioni.

Presi poi a percorrere l'Europa in bicicletta e studiare i popoli,e d'allora ho sognato sempre di vedere l'Italia grande e prosperosa. Attraversai tutta la Francia,il Belgio,l'Olanda,la Germania,la Danimarca,la Svezia e la Norvegia.Arrivai al circolo polare artico, e convissi a causa del ghiaccio,qualche tempo con gli esquimesi della Lapponia. Di là fui in Finlandia,poi in Russia e da Pietrogrado,attraversando le innumerevoli steppe giunsi a Mosca. Attraversai la regione dei turcomanni,la Polonia,l'Austria fino che giunsi a Roma in famiglia. Dopo qualche mese di riposo andai ad Alessandria e percorsi lungo il Nilo tutto l'Egitto,la Nubia arrivando quasi sotto l'Equatore nel Sudan,poco lungi dal Congo. Percorsi nel mio giro d'esplorazione circa ventimila chilometri ed ebbi sempre a che fare colle tormente di neve,ghiacci,lupi,iene,sciacalli,subendo ogni genere di privazione,e mai ebbi a lamentarmi,ero orgoglioso della mia resistenza e della mia audacia e fiero d'essere figlio d'Italia.In Danimarca ebbi l'alto onore di vedere la mia fotografia accanto a quelle delle LL.MM. i Sovrani d'Italia. Le giuro che ho del fegato e qualunque impresa,la più difficile se mi venisse ordinata le eseguirei senza indugio. Venni nella zona di guerra con gli attrezzi necessari per recarmi dagli Alpini;non mi fu possibile arrivarci,sopra Romano sotto il fuoco del nemico mi fecero ridiscendere,vagai di trincea in trincea con la speranza di essere aggregato in qualche corpo e poter prestare l'opera mia;catturai fucili austriaci,giberne,munizioni ecc. tutta roba che portai al comando di tappa a Cervignano. Sono stato a Sagrato nei pressi di Gorizia,sulle colline di Castelnuovo,e nei miei percorsi verificavo sempre se i fili telefonici erano manomessi e scrutavo i campi con la speranza di acciuffare qualche perfida spia. Sono ormai conosciuto da tutti gli ufficiali e soldati,anzi un giorno a Cervignano fui abbracciato e baciato.

Se lo voglio sono invisibile,e potrei,son sicuro,penetrare nel campo nemico e studiarne le posizioni,scoprirne le batterie,senza da essi essere veduto. La strada che da Cervignano conduce a Monfalcone,è sorvegliatissima ma data la mia perizia e scaltrezza nel percorrere le campagne passai inosservato e mi presentai,dopo avere attraversato campi di grano turco,strade secondarie ora abbassandomi ora nascondendomi a seconda che vedevo delle pattuglie,dal signor Generale di Brigata a Monfalcone e chiesi di essere aggregato ai suoi Granatieri che eroicamente cambattevano per la grandezza d'Italia. Ammirò il mio coraggio,ma a giusta ragione non poteva assumere tale responsabilità se non c'era un ordine superiore. Il comando dei RR. Carabinieri chiese telegraficamente ai Carabinieri di Roma mie informazioni,esse furono ottime e così di nuovo fui mandato a Cervignano in attesa di qualche disposizione superiore.

Ora mi rivolgo a S.A.R. e sapendo che la Casa Sabauda è stata sempre magnanima e generosa,vengo a supplicarLa di aggregarmi a qualche corpo ed essere così lusingato dalla speranza o di morir da eroe per la Patria o entrare fra i primi a Trieste.

EsprimendoLe la mia eterna riconoscenza"

 

di S.A.Reale dev.mo

Enrico Toti

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Questa è una di quelle pagine che rendono

onore ed ancora più prestigioso questo Forum!!!

Quì, dove di continuo si raccolgono pagine scritte

dai nostri Eroi,dalle quali indiscutibilmente da esse

traspare il sentimento d'amore per la Patria e del

dovere,spesso dimostrato anche con il dono della

propria vita,quella di Toti credo proprio non poteva

mancare!

Pagina scritta da chi ricevette la disciplina del Solino

e del mare sin dalla prima giovinezza!

Quanta foga in quella supplica nel voler dimostrare,

ad ogni costo che, malgrado la sua infermità, Egli poteva

servire la sua Italia con onore.

Voleva innalzare il Tricolore a Trieste liberata,su San Giusto,

ma credo fece di più:Egli lo mise ancor di più nel cuore degli

Italiani,come sempre lo portò nel suo.

Cadde incitando i compagni bersaglieri davanti al nemico,in

mezzo ad una tempesta di proiettili:" E allora annamo nò ? ".

Colpito a morte, sprezzante, contro il nemico scagliò la

stampella.!!!

Cadde a Quota 85 che in suo onore fu chiamata Quota TOTI

che si trova all'incirca sopra la stazione ferroviaria di Monfalcone.

Il destino volle che cadesse in quel luogo dove la vista spazia verso

i Cantieri Navali,verso il mare,verso Trieste.

6 Agosto 1916:il giorno in cui si concluse la sua eroica vita !!!

 

Onori ad ENRICO TOTI

 

Grazie infinite Sig.ra Paola TOTI

 

RED

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Caro Totiano, un bellissimo e lungo articolo datato 1971 di Giulio Bedeschi comincia così:

"Una prima considerazione che accade spontaneamente di fare nell'accostarsi al personaggio di Enrico Toti è la seguente: mentre della maggior parte degli eroi della storia italiana nella prima guerra mondiale-da Francesco Baracca a Cesare Battisti,a Nazario Sauro-l'iconografia ha reso popolare e ben conosciuta l'immagine,di Enrico Toti si può affermare che nel ricordo diffuso e comune sopravvive non il volto,ma il gesto. Il gesto ultimo e definitivo,quasi che in quell'uomo ogni altra realtà concreta si sia annullata concentrandosi nell'atto estremo; oltre il quale,tutto,di quell'uomo,rimase poi indistinto e disperso nell'alone della sua stessa leggenda.

Invece,a ricercarlo nei documenti,nei ricordi di chi lo avvicinò e ne scrisse,ad ascoltare chi lo conobbe affiora e a grado a grado si compone una sanguigna figura d'uomo a tutto sbalzo,una immagine che cresce sotto gli occhi e si impone alla nostra coscienza,tanto che alla fine balza evidente che eccezionale in Enrico Toti,ben prima che il morire,fu il costante suo modo d'essere uomo.Più si avvicina alla fine,meno la biografia di Enrico Toti è confrontabile con quella di qualunque altro uomo. Nella buona e nell'avversa fortuna Toti fu sempre e totalmente se stesso."

 

Le ho citato questo articolo per riallacciarmi a quanto da Lei scritto. E' assolutamente vero che di Enrico Toti uomo non si sa che poco o forse nulla. Lo si ricorda per il suo gesto ma quali sentimenti,quali ideali,quale amor patrio,portarono a quel gesto finale,nessuno conosce. Ecco il senso vero del mio nick: Il mio nick vuole essere la rappresentazioni di una piccola goccia nel mare della vita. Una piccola goccia di conoscenza per chi non sa,non crede,non spera più. Attraverso l'esempio di Enrico,attraverso le sue parole,questa piccola goccia cerca di riaccendere nel cuore dei ragazzi di oggi quegli ideali che pure furono nostri un tempo,furono di tutti gli italiani. Oggi,purtroppo,i giovani non hanno buoni esempi ed è normale e logico che non sappiano più cosa sia il dovere,l'amor patrio,l'onore,in un mondo che vive solo di forma e di apparenza e nella forma e nella superficialità ogni sentimento bello,puro,elevato,si spegne e muore. Consapevole di quanto sia piccola una sola goccia in tale oceano,essa cercherà comunque di portare il suo contributo e la sua testimonianza di un passato glorioso che deve tornare ad essere faro e guida nella crescita morale delle nuove generazioni. E' solo con l'esempio che si insegna davvero e l'esempio di quanti diedero la vita per la propria Patria può essere di aiuto per riconquinstare quei valori senza i quali una civiltà è come un albero senza radici,destinato a morire.

 

Con affetto

Paola Toti

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Grazie Paola per avere condiviso la lettera di Enrico Toti, l'articolo di Bedeschi e per le tue parole e grazie a Red per l'articolo.

 

Posto le foto fatte alla mostra sull'Esercito la scorsa estate al Vittoriano

 

IMG_1519-1.jpg

 

IMG_1520.jpg

 

IMG_1518.jpg

 

IMG_1544-1.jpg

 

IMG_1543.jpg

 

IMG_1542.jpg

 

Un piccolo ricordo di quando ero bambino, nel nostro palazzo abitava il Sig, Mencaglia anche lui prese parte alla 1°Guerra Mondiale in un battaglione di ciclisti , rimase ferito al braccio sinistro, mi ricordo della ferita ,andava ancora in bici e quando non poteva uscire per il maltempo aveva la ciclette a casa e nei pomeriggi che si tratteneva a casa a chiaccherare con nonno mi raccontò di Enrico Toti.

Modificato da giampyg
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Ciao Giampyg,

grazie per queste tue bellissime foto

che corredano magnificamente questa

discussione.

Mi dispiace molto non aver potuto visitare

la mostra al Vittoriano dove sono stato di

ritorno da Reggio Cal. nel mese di settembre.

Probabilmente si è svolta prima.

Forse i cimeli si trovano a Roma e se potrò andrò

con molto piacere a vederli.

Credo sia vero peccato che nel Museo di Redipuglia

non vi sia un cimelio di TOTI.

Mi permetterò chiedere alla Sig.ra Paola se sarà

possibile fare in modo d'averne uno da esporre.

 

Grazie molte Giampyg

 

RED

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Caro Giampyg,grazie a te per aver postato queste belle fotografie. Non ho risposto prima perchè guardarle mi ha dato una certa emozione,così come mi capita sempre nel vedere la stampella di Enrico. Non è solo un cimelio per me. A volte,agli oggetti appartenuti a qualcuno,resta legato il loro spirito. Sarei veramente felice di conoscere i ricordi del Sig. Mencaglia circa Enrico.

Caro Red,personalmente non sono in possesso di cimeli di Enrico poichè all'epoca quasi tutto fu donato al museo di Porta Pia credo. Però qualcosa forse si può fare. Ne parlerò con il colonnello Alessandrini,responsabile del museo,appena andrò a trovarlo.Magari un modo lo troviamo per donare qualcosa al museo di Redipuglia. Non posso fare promesse al riguardo ma di sicuro posso promettere il mio interessamento.

 

Un abbraccio a tutti

Paola

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Gentile Goccia,

sono stato diverse volte a Roma e può dirsi

che quasi sempre mi sono recato al Museo

dei Bersaglieri ma che ho sempre trovato

chiuso per restauri durati lunghi anni !

Anche se nulla Lei promette,mi sento nella

condizione d'avere una speranza affinchè

un cimelio di Toti possa essere incluso tra

quelli degli altri Eroi del Carso nel Museo

di Redipuglia.

Ciò credo contribuirebbe ad una maggiore

conoscenza dell'Eroe ed anche ad un mag-

gior prestigio per quel Museo che appunto

si trova nella zona dove Egli combattè e cadde-

Un tale evento credo non sarebbe da poco e

forse potrebbe organizzarsi per un 6 Agosto

o per un 4 Novembre dopo aver reso gli onori

ai Caduti.Tutto sta nel mettersi eventualmente

d'accordo con le Autorità.Ma forse sogno !

Certamente ne sarei non contento ma felice !!!

Speriamo che il sogno si avveri!

La ringrazio intanto per il Suo interessamento !

Le sarei ancora grato se volesse tenermi informato.

 

Grazie gentile Goccia.

 

RED

Modificato da Alagi
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Gent.mo Red,

mi spiace molto che Lei non sia riuscito a visitare il museo di Porta Pia ma è un problema facilmente risolvibile. Io non prometto mai ciò che non dipende solo dalla mia volontà ma questo posso prometterglielo: Contatterò il colonnello Alessandrini,responsabile del museo, e vedremo di fargli visita insieme. Molto gentilmente mi disse che avrebbe aperto il museo se fossi andata a fargli visita. Sicuramente Le farò sapere con anticipo il giorno della mia visita così che Lei possa organizzarsi per raggiungerci. In quella occasione si potrebbe verificare se è possibile, e in quali termini, una donazione al museo di Redipuglia. Questo è ciò che posso prometterLe e che mi sembra ragionevole. Se poi riusciremo nell'intento,ne sarò felice quanto Lei. A volte i sogni si realizzano,sa? :s01:

 

Un caro saluto a Lei e a tutti gli amici del forum.

Paola

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Grazie tante Goccia per l'occasione che mi dà

e che accetto volentieri;potrò così rivedeLa ancora

una volta e ringraziarla di presenza.

L'importante: giorno ed ora e mi farò trovare in Porta Pia.

Verrò a Roma in treno.

 

Grazie ancora ed un saluto

 

Red

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Caro Red, sicuramente Le farò sapere,e con molto anticipo,la data e l'ora dell'incontro. Colgo l'occasione per allargare l'invito a quanti del forum volessero partecipare. Sicuramente questo evento non avverrà in tempi brevissimi,facciamo passare le festività Pasquali e poi si potrà organizzare con calma.

 

Un caro saluto a tutti

 

Paola

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.... Colgo l'occasione per allargare l'invito a quanti del forum volessero partecipare. Sicuramente questo evento non avverrà in tempi brevissimi,facciamo passare le festività Pasquali e poi si potrà organizzare con calma.

 

 

grazie Goccia, accolgo l'invito con molto piacere! sarà l'occasione di un nuovo incontro (le chiamiamo "licenze") con tutti i comandanti del Forum che vorranno intervenire...

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grazie Goccia, accolgo l'invito con molto piacere! sarà l'occasione di un nuovo incontro (le chiamiamo "licenze") con tutti i comandanti del Forum che vorranno intervenire...

 

 

Grazie a Lei, Totiano! Sarò veramente felice di conoscerLa. A tal proposito,se siete daccordo,suggerirei di creare una discussione dedicata a questo incontro così che tutti i com.ti del forum possano leggerla ed eventualmente aderire. Mi perdonerete se non lo faccio io ma non vorrei fare "danni",non sono molto pratica del forum :s01:

 

Un caro saluto a tutti

 

Paola

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Nessun Danno!

normalmente i raduni, finche non sono certo che vadano a buon fine, li trattiamo tra moderatori (in una sezione nascosta al pubblico).

definiti i luoghi, gli orari, le problematiche che potrebbero prospettarsi (ad esempio dalla mancanza di toilette, al divieto di scattare foto, alle lunghe file, ai ristoranti) viene fatto un annuncio ufficiale nella sezione annunci e inviata una newsletter a tutti gli iscritti a betasom.

entrambi (annuncio e newsletter) rimandano a una discussione a carattero logistico, dove sono riportate tutte le informazioni di dettaglio e raccolte le adesioni.

 

per non dare false illusioni ai membri del forum, il primo contatto andebbe preso con il Direttore del Museo, facendo presente che il gruppo potrebbe essere anche di 60 persone (tante eravamo in Accademia a fine gennaio). Se è disposto a sopportarci il resto è (quasi) routine

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:s55: Buongiorno a Tutti!

Interessante Topic! Proprio non sapevo nulla dei trascorsi "marinari" TOTI e PAGLIA!

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Caro Totiano,giusto e logico il percorso che Lei ha indicato. Seguiremo questa linea,terremoto permettendo. Purtroppo la terra qui continua a tremare e anche se siamo al confine tra campania e lazio,vengono avvertite fortemente anche in questi luoghi. Dovrei partire tra poche ore per l'Abruzzo e non so quanto tempo ci vorrà per il rientro ma appena tornerò potremo senz'altro muoverci per organizzare questa visita al museo.

Colgo l'occasione per lasciare a tutti voi i miei più sentiti auguri di una Pasqua serena e lo faccio ora perchè non credo che avrò modo di tornare ad un pc prima di qualche settimana. Se mi indica il modo le lascio privatamente il mio recapito telefonico per eventuali comunicazioni. Ancora per un po' resto collegata al forum.

 

Un caro saluto

Paola

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  • 4 weeks later...

Un caro saluto a tutti gli amici del forum. Caro Totiano,può lasciarmi quando vuole il Suo numero,per qualche giorno sarò in sede. Avremo modo così di parlare a voce dell'eventuale incontro al museo di Porta Pia. Lunedì cercherò di contattarne il responsabile.

Un caro saluto a tutti e a presto.

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Gentile Goccia,

non ho risposto prima alla Sua per

lasciare in evidenza il Suo nick .

Spero che la Sua permanenza in Abruzzo

non sia stata di grave disagio!

Ci informa che avrebbe preso contatti con il

responsabile del Museo.

Le chiedo,gentilmente, di tenermi informato

degli sviluppi in quanto non vorrei mancare

all'appuntamento giacchè dovrei assentarmi

e vorrei potermi organizzare.

Spero,con grande piacere,di poterLa incontrare presto !

 

Le porgo un cordiale saluto.

 

RED

Modificato da Red
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rispondo io Red,

ci siano sentiti ieri con Goccia, che mi ha confermato la disponibilità del museo ad ospitare un gruppo di non oltre 25 persone a Giugno.

 

di massima, aggiungo io, la data potrebbe essere domenica 28 ma è ancora tutto in itinere...

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Gentile Goccia,

non ho risposto prima alla Sua per

lasciare in evidenza il Suo nick .

Spero che la Sua permanenza in Abruzzo

non sia stata di grave disagio!

Ci informa che avrebbe preso contatti con il

responsabile del Museo.

Le chiedo,gentilmente, di tenermi informato

degli sviluppi in quanto non vorrei mancare

all'appuntamento giacchè dovrei assentarmi

e vorrei potermi organizzare.

Spero,con grande piacere,di poterLa incontrare presto !

 

Le porgo un cordiale saluto.

 

RED

 

Buongiorno,caro Red. Bene ha fatto Totiano a risponderLe dato che posso entrare raramente nel forum e corro il rischio di rispondere con ritardo,cosa che mi spiace molto. Circa la visita al museo ci stiamo organizzando e credo che la data indicata da Totiano potrebbe andar molto bene. Mi farebbe molto piacere se volesse lasciarmi il suo recapito telefonico in modo tale da poterLa aggiornare in tempo reale. La porto nel cuore,sa? Da quell'abbraccio a Redipuglia la porto nel cuore.

Dell'abruzzo preferisco non parlare. Quando lo farò lo farò a mezzo stampa,se ci sarà qualche testata coraggiosa capace di scrivere ancora notizie vere e non costruite ad arte. Le posso solo dire che la mia rabbia è tanta e che,come è mia abitudine fare quando la rabbia e il disgusto mi assalgono,prima di parlare conto sempre fino a 100. Conosco bene l'Aquila così come conoscevo bene quei banchi universitari ai quali erano seduti i ragazzi che oggi non ci sono più. E' un dolore che porterò con me fino alla fine.

 

Un caro saluto a Lei e a tutti gli amici del forum.

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  • 2 weeks later...

nel cercare il luogo dell'ultimo riposo dell'eroe sono rimasto un'attimo "spiazzato".

 

sembra che sia sepolto in 2 posti diferenti, ovvero a Monfalcone

toti4.jpg

(foto da www.circolopolare,com)

 

e anche al museo dei bersaglieri a Roma

museo_bersaglieri_2.jpg

(foto da www.esercito.difesa.it)

anche se forse questo è solo un monumento

 

spero nell'intervento della nostra Goccia per dirimere il dubbio...

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nel cercare il luogo dell'ultimo riposo dell'eroe sono rimasto un'attimo "spiazzato".

 

sembra che sia sepolto in 2 posti diferenti, ovvero a Monfalcone

toti4.jpg

(foto da www.circolopolare,com)

 

e anche al museo dei bersaglieri a Roma

museo_bersaglieri_2.jpg

(foto da www.esercito.difesa.it)

anche se forse questo è solo un monumento

 

spero nell'intervento della nostra Goccia per dirimere il dubbio...

 

Eccomi qui,caro Totiano.

Enrico Toti è sepolto al cimitero del Verano a Roma. Nel cimitero di Monfalcone si trovavano le Sue spoglie prima della traslazione a Roma. Nel museo di Porta Pia,quello che si vede è solo il suo monumento funebre ma non la tomba.

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Ecco dove cadde Toti !

Il luogo è circondato ormai da fitto bosco

ed il mare non si può vedere !

Nella zona,comunque, caddero in molti che

si ebbero la M.O.V.M.-

 

1-Il cartello che avverte della zona monumentale-

quotatoti003.jpg

 

2-Targa del Comune di Monfalcone-

quotatoti002.jpg

 

3-Indicazioni delle diverse Quote Sacre-

quotatoti050.jpg

 

4-Il vialetto che porta al cippo dove cadde Toti-

quotatoti001.jpg

 

5-Il cippo con incisa la seguente iscrizione:

ERETTO QUESTO CIPPO NEL 1928

DAI BERSAGLIERI DI TRIESTE

VENNE VANDALICAMENTE DISTRUTTO

NEL MAGGIO DEL 1944 DAI NEMICI D'ITALIA

VENNE RESTITUITO ALLA LUCE DEL SOLE

E ALLA GLORIA ETERNA DI

ENRICO TOTI

IL 12 GIUGNO 1965(?)

DAI BERSAGLIERI DI TRIESTE

CHE NON DIMENTICANO

quotatoti004.jpg

 

6-quotatoti005z.jpg

 

7-Ai lati del vialetto vi sono alcuni piccoli cippi che ricordano

Reparti che nel luogo combatterono.

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8-Il 3° Battaglione Bersaglieri Ciclisti del quale TOTI faceva parte.

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9-Reggimento Marina "Battaglione Monfalcone"

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Tutte le foto sono di mia proprietà !

 

RED

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Visitatore Salgàri

Alla Sig.ra Paola,

con la preghiera di voler accettare le mie felicitazioni per l'ingresso in Betasom.

Ricordiamo anche,come ci ha detto Maurizio,che ieri era il 24 Maggio.

Al Soldato Enrico Toti il nostro ricordo.

:s67: :s67:

Nicolò

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Grazie Totiano.

Effettivamente si sta lavorando, direi alacramente,

per rimettere alla luce tricee ecc.in quei luoghi così

altamente storici.

I lavori sono svolti da meritevoli Gruppi della zona ed anche dalla

Protezione Civile Monfalconese.

Per farti rendere ancora più conto dei lavori e della zona posto

ancora questa mia fotografia di un trincea recuperata;si trova

anch'essa vicinissima alla Quota Toti.

Essa è testimonianza d'aspre battaglie e della morte di moltissima

gente nostra !

 

 

 

 

Grazie ancora

 

Ciao

Red

 

 

:s67: :s67: :s67:

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Modificato da Red
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Buonasera a tutti gli amici del forum. Prima di tutto vorrei dire due cose. La prima è per Nicolò che vorrei ringraziare per il gentile saluto che ricambio di cuore. La seconda cosa è per Totiano: Mi spiace se oggi non ho potuto dilungarmi al telefono ma ero con un testimone di giustizia e la scorta in una situazione un po' particolare. Avremo modo di parlare con più calma la prossima volta. La terza ma non ultima è per Red. Caro Red,mi cospargo il capo di cenere e chiedo scusa dal profondo del cuore per non essere riuscita a chiamarLa. Lo farò quanto prima! La ringrazio per aver voluto postare le foto di quota 85. La prima volta che andai a quota 85 ero sola. Non dissi a nessuno che ero lì. A volte solo nel silenzio si possono ascoltare "le voci di dentro". Subito dopo quella visita scrissi un post. Se non vi spiace ve lo posto qui. A volte è difficile trovare le parole per descrivere certe emozioni. Spero di riuscire a comunicarvele con quanto scrissi allora:

 

"Ci sono luoghi che restano così, come isole solitarie nel mare della vita. Apparentemente immobili,come cristallizzati nel tempo in tutto il loro maestoso e regale isolamento. La vita scorre come un fiume impetuoso,trascinando con sè memorie,ricordi,sentimenti,emozioni. Poi ad un tratto eccole le isole della memoria. Ti sentivi travolto, trascinato via dalla corrente con addosso la paura di chi è consapevole di perdere lungo il tragitto pezzi importanti di se stesso e poi, improvvisamente,come in un sogno notturno, ti ritrovi su un'isola della memoria e ti accorgi che ci sono luoghi capaci di restituirti l'anima,la tua storia,la tua umanità. A molti il nome di "quota 85" non dirà nulla. A molti riporterà alla mente scalate mai effettuate su improbabili cime himalayane ma Quota 85 non è questo. E' un'isola della memoria!

Quota 85 si trova a Monfalcone, in provincia di Gorizia, ed è una collina, una collina come tante altre che la circondano. E' lì che, durante la grande guerra, si svolse una delle più cruente battaglie per la liberazione dell'Italia dal dominio austro-ungarico. E' lì che tanti, tantissimi giovani italiani, lasciarono la loro vita per assurgere al cielo degli Eroi.

E' lì che lasciarono i loro sogni,il loro amore per la Patria e l'onore di soldati.

Salendo lungo i sentieri che portano al sacrario, nella totale solitudine e nel silenzio che circonda uomini e cose,si avverte la presenza dell'anima del mondo. Un'anima silenziosa che solo attraverso il fruscio delle foglie degli alberi mosse dal vento fa sentire la sua voce.

E' come un sussurro,come un bisbiglio che, per chi sa e vuole ascoltare, racconta di uomini sofferenti, di gesta di fraterno amore. Si riesce quasi a percepire il rumore assordante delle granate, le urla dei combattenti,il loro strisciare tra le trincee mentre calpesti quella terra nella quale tanti bersaglieri, tanti fanti, tanti soldati italiani versarono il proprio sangue. Allora ti accorgi che, senza volerlo, stai camminando in punta di piedi con il fiato sospeso quasi a non voler intralciare, con la tua presenza, la scena.

Improvvisamente il silenzio!

Di fronte, sulla sommità della collina,tra una fila di alberi che stanno come verdi corazzieri sugli attenti, ecco...li vedi!

Uno di fronte all'altro, come due generali che si salutano silenziosamente dopo un'immane battaglia per rende omaggio l'uno alla grandezza dell'altro.

Ecco che improvvisamente ti senti fuori luogo, come chi, senza volerlo, è stato catapultato in un istante nella stanza segreta di qualcuno e ne sta spiando, senza esser visto, la vita.

Si, è questa la sensazione che si ha quando si giunge in prossimità della radura dove sono, l'uno di fronte all'altra, il cippo commemorativo di Enrico Toti e, di fronte ad esso, la Bandiera Italiana. Si guardano immobili ma improvvisamente sembrano prendere vita e allora immagini l'Uomo che, sugli attenti, saluta la Nazione per la quale volle donare la vita e, di fronte,tutto un popolo che saluta silenziosamente l'Uomo. Non c'è bisogno di parole!

Sei giunto al cospetto della Storia, ti senti piccolo e nello stesso tempo un'emozione ti assale e il cuore si riempie di meravigliato stupore nel sentir rivivere in sè, più forte che mai, tutto l'orgoglio di essere Italiano. Quell'orgoglio troppo spesso dimenticato, troppo spesso calpestato poichè non ha più memoria. Non ricorda più quanto sangue,quanta giovinezza, quante speranze sono state immolate perchè noi potessimo sentirci un giorno fieri di chiamarci Italiani e poterlo fare da uomini liberi.

 

Onore a tutti i caduti di Quota 85!

Onore a tutti i bersaglieri che spinti dal vento e sorretti dalle fiamme giunsero nel cielo degli Eroi correndo.

Onore a tutti i soldati di tutte le guerre.

Onore a chi non dimentica e costruisce per la Pace.

Onore a Voi, Uomini di ieri,che ci avete indicato la strada per poter essere degni di dirci Vostri figli.

A noi tutti il compito di non dimenticare e di far sì che il loro sacrificio non sia stato inutile."

 

Ai piedi del cippo di Enrico,ed è la prima volta che lo dico,io che non sono facile alle lacrime ne versai tante quel giorno. Non per Enrico! Non si piangono gli Eroi! Si guarda ad essi come ai fari luminosi della nostra esistenza che ci guidano attraverso il mare tempestoso della vita. Essi non hanno bisogno delle nostre lacrime ma della nostra memoria e soprattutto delle nostre azioni. Azioni che devono essere degne di tali esempi. Piansi per la nostra bandiera vilipesa e oltraggiata oggi quanto un tempo fu amata da chi per essa donò la vita e il proprio avvenire. Le isole della memoria non sono e non devono essere luoghi morti ma luoghi nei quali,il contatto con la terra che gronda ancora quel sangue deve ricordarci che solo con le opere,con le azioni,con il coraggio di difendere quei valori per i quali tanti caddero restituiremo a noi stessi il senso vero della nostra profonda umanità e il reale valore al nostro vivere.

 

Paola

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Come non condividere pensieri e sentimenti

Sig.ra Paola ?

Chi si porta in quei luoghi Sacri,chi ha ancora sentimento

per la Patria,può rimanerne rapito !

Ciò potrebbe sembrare retorica!

Ma non è !

Con quali parole,con quali espressioni potremmo oggi

far conoscere ai giovani,e forse anche ai non più tali, quale

fu il sacrificio del nostro Popolo,della nostra gente,in ogni tempo, se non

dichiarando il nostro sentimento d'amor di Patria con parole

che possono nascere solo da cuori che sentono quel sentimento

e che diversamente forse non sapremmo esprimere ?

Siamo retorici ? Non credo !

Eventualmente si potrebbe esserlo meno esprimendo altri sentimenti nei

riguardi di persone che ci feriscono con offese, per me incancellabili,rivolte

anche al nostro amato TRICOLORE.

Forse quei "tipi" non sono capaci di rendersi conto che uccidono per la

seconda volta i nostri Caduti,che pugnalano direttamente al cuore Famiglie

e sentimenti tanto da rimanerne sconvolti per il dispiacere e l'indignazione

che creano in noi !!!

E cosa ancora sconsolante che molta gente ci va a braccetto !!!

Cara Sig.ra Paola,io ho una consolazione !!!

Quale ?

Quella d'avere l'onore di poter essermi iscritto a questo FORUM dove

tutti hanno amor di Patria,amano il nostro TRICOLORE,commemorano

i nostri Caduti ed i più hanno servito o servono,portando ancora la DIVISA

con ORGOGLIO e con ONORE anche nostro !!!

Non m'importa delle loro idee politiche e non m'interessano,ma quello di cui

sono sicuro è il fatto che nessuno di Loro mai e poi mai oserebbe offendere

TRICOLORE e CADUTI.

ONORE anche a Voi tutti Com.ti,grazie di tenermi con Voi !!!

 

Andiamo avanti,Sig.ra Paola,con una missione che sentiamo,che mai finisce :

quella di non far mai scadere nelle persone il sentimento di Patria e dell'ONORE

così,come sappiamo,come possiamo !

 

Grazie per il suo bel scritto !

 

Le porgo un caro saluto !

 

RED

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io, devo essere sincero, non sono stato capace di trovare parole la prima volta che ho letto il post di goccia.

sarà perchè sono cosi legato a quel nome, o a quella quota di cui un piccolo pezzo onorava l'ufficio del comandante del battello...

 

devo ringraziare Red, che è riuscito a dare forma i miei pensieri.

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Caro Red,grazie per la Sua bella risposta che condivido pienamente. Se per retorica si intende l'arte di persuadere l'uditorio sulla bontà e giustezza di quanto l'oratore afferma,beh allora non è il mio caso. Non è mia intenzione convincere nessuno di alcuna tesi. Rispetto sempre e comunque le opinioni o gli orientamenti politici altrui se questi non ledono la libertà e la dignità di alcuno. Per quel che mi riguarda sono fermamente convinta che ci siano valori morali che si innalzano molto al di sopra delle nostre personali opinioni. Sono perfettamente consapevole che in un mondo come quello attuale certe considerazioni o certi sentimenti possano sembrare anacronistici ma questo non vuol dire che sia giusto ritenerli tali e dato che nella mia vita ho sempre agito secondo la mia coscienza e non secondo l'opinione pubblica,dico e scrivo esattamente quello che penso senza pormi il problema di essere giudicata. Portare un nome come il mio è una grande responsabilità. Una responsabilità che può condizionare le scelte di una vita. E' un po' come chi,suo malgrado,diventa esempio e riferimento per altri.Quando mi invitano in una scuola elementare e mi ritrovo in mezzo a bambini che hanno passato giorni ad imparare l'inno nazionale perchè attendono la mia visita io mi ritrovo sempre a pensare che non sono nessuno,che non ho alcun merito,che mi onorano di qualcosa che appartiene ad altri migliori di me che mi hanno preceduta.Nello stesso tempo so di essere solo un mezzo,uno strumento della Storia,affinchè quei bambini riconquistino le loro radici. Allora parlo loro con il loro linguaggio ed essi mi comprendono,lo vedo dai loro occhi attenti e curiosi. Oggi ho perfino qualche "innamorato" di quinta elementare e,mi creda,non c'è cosa che riempia l'anima di più.

Ecco che si avverte la responsabilità di essere un esempio.Sento che non posso tradirli in alcun modo e,adattando le mie azioni a questa responsabilità,cerco di essere sempre degna della loro fiducia. Quando si parla agli adulti è diverso. Quello che ho detto qui l'ho detto perchè comprendo il luogo nel quale mi trovo e le persone che lo "abitano". Le posso assicurare una cosa,caro Red. Ho imparato per esperienza che quando in noi non c'è che l'amore per la verità,per la giustizia,per il nostro prossimo,anche i più refrattari ad ogni discorso di amor patrio "ascoltano" e in qualche caso rivedono la propria posizione. L'amore apre molte porte,caro Red. Molto più che qualunque discorso o contrapposizione. Noi tutti siamo depositari di una grande eredità e questo fa di noi persone responsabili di ciò che ci è stato lasciato. Come giustamente afferma Lei,Red,ognuno come può e come sa. Non importa dove arriveremo e quanto riusciremo a fare. Quello che importa è che un giorno potremo dire di aver fatto tutto quanto era nelle nostre umane possibilità. I giovani di oggi sono molto migliori di quanto i media lascino trasparire. In loro c'è grande sete di riferimenti e di ideali. Io cerco solo di comunicare quello che non attraverso le parole ma attraverso l'esempio mi è stato insegnato. Di Enrico uomo pochi sanno veramente. Egli è conosciuto per il suo gesto finale ma quel gesto fu il frutto di un'intera vita e di un modo di essere che gli apparteneva profondamente.Meno ancora si sa che il nipote di Enrico,mio padre,fu anch'egli un eroe di guerra avendo salvato tanti suoi compagni di prigionia in un campo di concentramento russo durante la seconda guerra mondiale. Ufficiale del glorioso 3° reggimento bersaglieri,egli passò 5 anni della sua vita in quel campo ed è citato in molti libri scritti sulla campagna di Russia. Ebbene,una volta,trovandomi di fronte ad un scelta molto difficile,di quelle che fanno la differenza tra la vita e la morte chiesi a mio padre cosa fosse il coraggio. Egli mi rispose: " Il coraggio non esiste in certe circostanze,esiste la paura e chi dice di non provarla o è un pazzo o un esaltato ma ci sono esseri che hanno in sè un imperativo morale che trasforma la paura passiva in paura attiva. Tu hai in te questo imperativo. Ascolta la sua voce anche se dirti questo mi costerà 20 anni di vita. Cerca di tornare da me. Io ti aspetterò." Le stesse parole circa la paura le sentii pronunciare molti anni dopo da Giovanni Falcone. Quelle parole hanno fatto di me la persona che sono oggi. Quando qualche ragazzo mi chiede della mafia,di chi combatte contro di essa,della paura o del coraggio,io dico sempre che nessun uomo che non sappia sognare ha mai cambiato il mondo. Ecco perchè non tempo di passare per retorica se affermo ciò in cui credo. Nell'azione non c'è mai retorica poichè si rischia in proprio. Solo allora si diventa esempi credibil.Tutto il resto è solo vanità.

 

 

Per Totiano:

 

Marco...io ho "ascoltato" la tua voce. La nostra voce racconta molto di noi stessi e così,a volte,non c'è bisogno di parole. Ci sono silenzi che parlano e quando questo avviene nascono i discorsi più belli!

 

Paola

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Di Enrico Toti ricordo ovviamente l'immagine sul Libro di Lettura delle Elementari (oddio, dichiarare una cosa del genere è già un dare riferimenti anagrafici troppo precisi, che manco la legge sulla Privacy.... :s06: )

Comunque,, nei giorni scorsi sono salita (in bici, doverosamente) al Passo del Ghisallo dove c'è la Madonna del Ghisallo, patrona dei ciclisti . Bartali, Coppi, Moser ecc. hanno lasciato come omaggio alla chiesetta le loro bici e altri ricordi (alla fine, hanno dovuto creare un museo accanto per raccogliere tutto....).

Questa è una bici dell'epoca di Enrico Toti...

p1010476k.jpg

 

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