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Unità Ausiliarie E Minori Della Marina Militare


gichiano

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E' questo?

a131acv0.jpg

 

 

Si è proprio quella. E' venuta altre volte in occasione di esercitazioni a Teulada.

 

La striscia gialla e quella blu sul fumaiolo mi fanno pensare che sia proprio militare. Qualcuno più esperto di me può confermare o smentire.

Modificato da iy7597
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Prendi con le pinze quel che dico..mi è stato riportato come riferito dai piloit del porto di Cagliari (il relata refero presta sempre il fianco a mutamenti dalla versione originale...)

 

Ad ogni modo le navi di quel tipo sono "perennemente" in navigazione: la sosta in rada è fatta per consentire un po' di franchigia all'equipaggio (che nel caso di Cagliari non credo nemmeno scendesse in port ma forse veniva sbarcato altrove (magari pontile Rumianca).

Durante la loro sosta di solito sono sotto l'occhio vigile dell FF.OO locali.

Le navi sono stipate di mezzi pronti per l'impiego e non destinati ad le esercitazioni: un po' come lo erano una volta i B 52 americani che i trovavano sempre in volo con armamneto nucleare pronti ad essere indirizzati, in caso di improvviso attacco, verso il territorio nemico.

Le navi non hanno bombe ma mezzi da far sbarcare nelle eventuali zone d'impiego.

 

ciao

 

e

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Il dragamine è sempre il DR 316 e non 516 che faceva parte della Classe 300. Infatti al nome della classe nella sigla ottica Nato lo si faceva precedere dal 5 per tutte le navi ausiliarie e dragamine.

L'Ofanto è stupendo. Avevo solo il profilo della nave, grazie.

Alle spalle del DR 316 si intravede l'Aviere A 5302.

Ciao Ostro

Modificato da ostro
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nonostate l'impegno che mi sono preso nel preparare il materiale per il TOPIC della classe Gabbiano, che assorbe gran parte del mio tempo, seguo sempre con molta curiosità ed attenzione la presentazione di fotografie da parte di GICHIANO e OSTRO; benché il mio interesse sia generalizzato per tutte le navi della Marina Militare Italiana, anch' io presto particolare attenzione per le unità poco conosciute per le quali c'è carenza di documentazione fotografica; mi propongo quindi di postare quello che posseggo nel mio archivio

Buffoluto

 

aiutatemi ad identificare questo rimorchiatore, che con disappunto oggi mi sono accorto di averlo catalogato come "AUSONIA"(1948), non ricordo proprio la fonte di questa immagine

ausonia1948001id1.jpg

 

sesia4mag67441et2.jpg

 

piave18mag7701ol6.jpg

 

piavemag7702ef7.jpg

 

bambuluglio77copypi1.jpg

 

mtc1008giugno7701oj3.jpg

 

mtc1008giugno7702df0.jpg

 

mtc1010giugno7701cc7.jpg

 

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mtf120318mag7702sf1.jpg

 

adige22mag7701nn9.jpg

 

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adige22mag7703yn0.jpg

 

adige22mag7704cu8.jpg

Modificato da BUFFOLUTO
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Queste foto dei rimorchiatori sono fantatstiche...ed avrei una domanda sul Forte.

 

Il Forte me lo ricordo a Cagliari negli anni 70/80: ma direi che, rispetto alla foto vista qui, fosse leggermente diverso. di apsetto. Vi risulta cha abbia avuto delle modifiche rispetto alla configurazione iniziale?

 

e

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Il Forte me lo ricordo a Cagliari negli anni 70/80: ma direi che, rispetto alla foto vista qui, fosse leggermente diverso. di apsetto. Vi risulta cha abbia avuto delle modifiche rispetto alla configurazione iniziale?

Sì era di base a Cagliari negli anni Sessanta-Settanta l'ho fotografato diverse volte ed era proprio come quando l'ha ripreso Marcello. Non credo abbia ricevuto modifiche. Mi pare che ho pubblicato una sua foto in questo stesso topic.

Modificato da gichiano
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a me sembra il Robusto. comunque erano molto simili.

per quanto riguarda il rimorchiatore individuato come "Ausonia" è probabile che in effetti è l'Ausonia perso perche autoaffondato all'isola di Nocia nel Mar Rosso il 15 aprile del 1941 anche perchè la stazza era di 354 tonn. e nella foto li dimostra tutti. confermate?

ostro

Modificato da ostro
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In uno dei libri serie "Orizzonte Mare - Corazzate cl. LITTORIO" c'è una foto del GAGLIARDO che traina una delle due Navi attraverso il ponte girevole di TAranto. Mi pare di ricordare che il fumaiolo fosse più alto, tipico delle navi che avevano la propulsione a vapore (macchine alternative, insomma).

 

Nella foto di BUFFOLUTO il fumaiolo è piuttosto basso per cui mi chiedo: il GAGLIARDO non è che sia stato "rimotorizzato" con motore diesel?

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In uno dei libri serie "Orizzonte Mare - Corazzate cl. LITTORIO" c'è una foto del GAGLIARDO che traina una delle due Navi attraverso il ponte girevole di TAranto. Mi pare di ricordare che il fumaiolo fosse più alto, tipico delle navi che avevano la propulsione a vapore (macchine alternative, insomma).

 

Nella foto di BUFFOLUTO il fumaiolo è piuttosto basso per cui mi chiedo: il GAGLIARDO non è che sia stato "rimotorizzato" con motore diesel?

 

Il Gagliardo come anche il Robusto hanno avuto nel corso degli anni radicali trasformazioni: uno è il fumaiolo - letteramente tagliato - poi soprattutto sulla prora e alle macchine. Osservando le foto anteguerra e quelle recenti sembra che stiamo parlando di due rimorchiatori completamente diversi, in effetti è sempre il Gagliardo.

Ostro

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Grazie, OSTRO per aver confermato i miei sospetti!

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è l' immagine del "Gagliardo" a cui si riferisce Ostro; il fumaiolo più alto ed il fumo nero sono un'evidente indizio della presenza a bordo

di una macchina alternativa

gagliardopa4.jpg

 

per quanto riguarda la foto da me postata, relativa al rimorchiatore "Ausonia", Ostro mi ha aiutato a capire il motivo del mio errore;

quando ho archiviato la fotografia non sapevo se appartenesse al rimorchiatore del 1920 oppure a quello del 1948; ho sbagliato nel

giudicare la sagoma, ritenendola più moderna di quanto in realtà fosse.

Buffoluto

Modificato da BUFFOLUTO
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la nave cisterna "Bradano" il 28 maggio 1979 in manovra nel porto di Reggio Calabria

dopo aver effettuato il rifornimento di acqua; notare la linea di galleggiamento

 

bradano28mag79b02605kj4.jpg

 

bradano28mag79b02606nz0.jpg

 

bradano28mag79b02607ve2.jpg

 

 

la nave posareti "Alicudi" in visita a Taranto il 25 giugno 1966,

entrata in servizio insieme a "Filicudi" A 5305 nel 1955

alicudi25giu66247vo4.jpg

 

alicudi25giu66248zz6.jpg

 

alicudi25giu66249pk3.jpg

Modificato da BUFFOLUTO
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Una bettolina per carburante scarica 1966

 

u947xv8.jpg

 

Un'altra forse per acqua carica 1966

 

u948cc7.jpg

 

 

l'anno non può essere il 1986: i traghetti Espresso sono arrivati a Cagliari nel 1977/78...sarà per caso il 1986?

 

su questo post il Forte a Cagliari c'è...ma è un po' impallato dall'Atlante

 

e

Modificato da diplodoco
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l'anno non può essere il 1986: i traghetti Espresso sono arrivati a Cagliari nel 1977/78...sarà per caso il 1986?

su questo post il Forte a Cagliari c'è...ma è un po' impallato dall'Atlante

 

La foto delle bette è fine anni Settanta, per quanto riguarda il Forte provo a cercarlo, spero di trovarlo in un paio di mesi :s01:

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esatto caro de domenico è difficilissimo reperire notizie precise sui rimorchiatori americani acquistati dalla Marina. Anche le fonti storiche della Marina stessa denunciano una carenza di notizie.

 

a presto Giovanni

 

Qualche notizia posso darla su ATLETA (ex LT 152), COLOSSO (ex LT 214), FORTE (ex LT 159), TENACE (ex LT 154).

 

Si tratta di quattro rimorchiatori d'altura (Large Tugs) dell' US Army, del tipo cosidetto "Miki Miki", scafo in legno, due eliche, 127 piedi di lunghezza per 28 di larghezza, due motori diesel da 1380 hp complessivi (piuttosto potenti, quindi), costruiti tutti nel 1943-44 nell'ambito di una classe di 25 unità (con sigle nel range tra LT 140 e LT 378). Dislocamento standard 525 tonn. e a pieno carico 835 tonn. secondo il Jane's.

Cantieri di costruzione: Hodgson-Greene-Haldeman di Long Beach, Calif. per ATLETA e TENACE; Northwestern Shipbldg di South Bellingham, Wash. per FORTE; Puget Sound Boatbldg di Tacoma, Wash. per COLOSSO.

LT 156, un gemello, è stato acquisito dalla US Navy come ATA 244.

Si consideri che alla fine della guerra l'US Army aveva in Europa qualcosa come 167 tra LT e ST (Small Tugs), 287 MTL (Motor-Tow Launches) e 295 MT (Marine Tractors), tanto per avere un'idea delle forze navali dell'esercito americano ...

 

Non solo CICLOPE, NEREO e TITANO (di cui ho già parlato prima in questo topic), ma anche AUSONIA e PANARIA, come pure MISENO e MONTE CRISTO sono ex americani: la linea è inconfondibile. Devo cercare di ricostruire qualcosa di più.

 

La fonte delle informazioni (lunedì posterò anche una foto del tipo "Miki Miki") è "U.S. Army Ships and Watercraft of World War II", di David H. Grover, Naval Institute Press, 1987.

Modificato da de domenico
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Due immagini del Forte che dimostrano il riammodernamento riguardante l'apparato motore con modifica del fumaiolo.

Prima

v388ajw5.png

 

dopo

v389agd2.png

Entrambe le foto sono state fatte da me a Cagliari sul finire degli anni Settanta.

In effetti sono stati assieme di base a Cagliari per qualche mese mi pare.

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UN'ALTRA CARRELLATA DI RIMORCHIATORI

 

 

miseno1928001copyju8.jpg

 

 

 

alla luce di quanto ci ha riferito De Domenico anche il Miseno dovrebbe essere ex U.S.Army?

in questo caso dovrei correggere la didascalia della foto

Buffoluto

 

MISENO ex ST 795 ex DPC 29. scafo in acciaio, 1 elica, 86 piedi di lunghezza per 24 di larghezza, 285 tonn. di dislocamento secondo il Jane's, macchine diesel, costruito nel 1944 da Lawley & Sons di Neponset, Mass. Faceva parte di una serie di 26 ST nel range da 758 a 795, ex DPC nel range da 27 a 100. Lunedì posterò anche una foto di un ST simile (non identico) al MISENO.

 

Gli ST (Small Tug, rimorchiatori portuali dell'US Army), a differenza degli LT (Large Tug, rimorchiatori d'altura), non facevano la traversata dell'Atlantico in proprio, ma caricati sulla coperta di mercantili. Nel 1944 due convogli diretti in Europa provarono a rimorchiare degli ST con equipaggio a bordo: il primo convoglio di metà estate non ebbe problemi, il secondo di inizio autunno trovò cattivo tempo sulla rotta: tre ST andarono perduti, con perdite di vite umane, e l'esperimento finì lì. Si noti che gran parte degli LT avevano equipaggi della US Coast Guard, mentre gli ST in generale avevano equipaggi civili .

 

Resta da ricostruire la genealogia dell'altro ex ST, il MONTE CRISTO.

Modificato da de domenico
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Caro Ostro,

 

Questa volta sei stato tu a stimolarmi. Qualcosa mi diceva che il rimorchiatore CICLOPE raffigurato nell’immagine non era della US Navy: come non lo erano i quattro ATLETA, COLOSSO, FORTE, TENACE, ex rimorchiatori dell’US Army che infatti portavano la sigla LT (Large Tug), una sigla tipica della numerosa flotta dell’esercito americano, come quelle FS (Freight and Supply), ST (Small Tug), etc.

 

Bene, anche questa volta la mia piccola biblioteca personale si è rivelata all’altezza del compito.

Il libro in questione è il classico “From America to United States. The History of the Long-Range Merchant Shipbuilding Programme of the US Maritime Commission”, Part 3, L.A. Sawyer e W.H. Mitchell, World Ship Society, 1984.

 

Si trattava di una serie di quattordici rimorchiatori con scafo in legno, richiesti alla Maritime Commission dall’Office of Defense Transportation. Dodici di questi vennero noleggiati alla Gran Bretagna in base all’accordo Lend-Lease (gestiti dal MOWT, Ministry of War Transport) e due destinati agli inglesi ma poi passati all’Unione Sovietica (uno dei due, l’unico, aveva per un po’ di tempo portato una sigla della US Navy, cioè YTB - Yard Tug, Big - 610). Tre di quelli inglesi - costruiti da Standard Shipbldg Co. di San Pedro, Calif., numeri di scafo della Maritime Commission MC 1415, 1417 e 1419 - andarono a finire alla Marina Militare: 1) POWER, poi ribattezzato ATENGO per gli inglesi (tutti i nomi inglesi cominciavano con le lettere AT, American Tug), completato nell'aprile 1944; nel giugno 1947 diviene TITANO per la marina italiana (radiato nel luglio 1974 e demolito a Taranto). 2) DURABLE, poi ribattezzato ATARAN, completato nel maggio 1944; nel gennaio 1948 diviene CICLOPE per la marina militare. 3) HELPER, poi ATOYAC, completato nel luglio 1944; nell’ottobre 1949 diviene NEREO, in servizio con la marina italiana nel luglio 1950 ma usato solo come fonte di pezzi di ricambio per gli altri due. Radiato nel settembre 1956.

 

Tutti e tre vengono acquistati dalla Marina sul mercato dell’usato, in particolare da armatori genovesi che li avevano acquistatti nel 1947. Tutti e tre avevano avuto grossi problemi nel 1944-45 durante il viaggio di consegna dalla California al Mediterraneo. Ne parlerò dettagliatamente in seguito, visto che penso di includerle tra le navi ex inglesi (come le BYMS, le BPT, etc.) o in un futuro capitolo sulle navi ex-americane, chissà…

 

Nell’insieme il capitolo degli acquisti sul mercato dell'usato da parte della nostra Marina prima e intorno al periodo dell’adesione alla NATO (1949) mi sembra piuttosto interessante e poco studiato: ti propongo di collaborare per cercare di venire a capo di un po’ di problemi, come quello più arduo (ahimè) delle MOC e delle MTF (dovrò rileggermi da cima a fondo il “Repertorio di Marina Mercantile” dell'Aidmen, che però è appena arrivato alla lettera T).

 

Tra l’altro, ci sono altri sei piccoli rimorchiatori costruiti dalla Maritime Commission (non necessariamente militari, quindi) e ceduti ai britannici, poi passati all’Italia (90 tonnellate di dislocamento e 50 di stazza lorda). Si chiamavano TUSA (Tug USA).

Posto di seguito uno schizzo dei rimorchiatori tipo Maritime Commission V3-S-AH2 di cui abbiamo parlato sinora.

 

disegnoug5.jpg

 

Dal momento che ho cominciato a parlare dei problemi legati alla traversata dell'Atlantico per i rimorchiatori americani, tanto vale ricostruire qui anche le vicissitudini di CICLOPE, NEREO e TITANO, battelli di 557 tonn. di stazza lorda e 1220 tonn. di dislocamento (non proprio piccoli, quindi ...), lunghezza 157 piedi (47.9 metri), larghezza 32.5 piedi (9.9 metri), macchine a vapore di 1000 bhp, 10 nodi.

Cominciamo con ATENGO (futuro TITANO). Nel luglio 1944 arriva a Balboa (imbocco del canale di Panama) a rimorchio, a seguito di una panne delle macchine. Nel dicembre successivo viene bloccato a Bermuda da problemi alle macchine e salpa solo il 12 maggio 1945: il 20 è fermo a Horta, isola di Faial (Azzorre, splendido posto: dall'ottobre 1943 vi era una base navale anglo-americana), con nuovi difetti alle macchine. Nel giugno 1945 è a Gibilterra con gravi danni da incendio su una fiancata dello scafo in legno.

Sempre nel luglio 1944, ATARAN (futuro CICLOPE) subisce un incendio in sala caldaie, che fa fondere e collassare molti dei tubi, mentre era all'ormeggio a Manzanillo, Messico. Dopo oltre quattro mesi il battello era ancora lì per completare le riparazioni.

Infine ATOYAC, futuro NEREO, nel gennaio 1945 fa ritorno a Cristobal (canale di Panama) per riparazioni ai motori. A fine maggio 1945 cerca riparo a Faial (Azzorre) con danni alle macchine e allo scafo.

 

Mi pare che ce ne sia abbastanza per tutti.

 

Aggiungo che gli ignoti "armatori genovesi" acquirenti dei battelli nel 1947 ne avevano comprato anche un quarto, ATIAMURI ex RESISTER, numero di scafo MC 1420, completato nell'agosto 1944 sempre da Standard SB a San Pedro. Risulta venduto al governo israeliano nel 1954.

Modificato da de domenico
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Ok Ostro, riprendo con queste:

 

 

 

Nisida 1968, foto di A. Scrimali

u956yy9.jpg

 

 

 

Un saluto a tutti

Stefano

 

Secondo le mie note, NISIDA è l'ex ST 333, sempre dell'US Army, scafo in acciaio, 1 elica, lungh. 74 piedi largh. 20, macchine diesel da 400 hp, costruito nel 1943-44 da United Boat Service, City Island, N.Y. Faceva parte di una serie di ben 88 battelli, definiti "ST del tipo standard", con sigle nel range tra ST 12 e ST 522. Trasformato in bersaglio a Cagliari il 29.9.1983.

 

Oltre a MONTE CRISTO, mancano AUSONIA e PANARIA (che secondo me sono anch'essi ex americani).

Modificato da de domenico
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gradirei una cortesia; a distanza di tanti anni non ho ancora, in maniera completa, le sigle di identificazione

ottica adottate dai dragamine classe 400 prima di assumere l'identificazione NATO;

ringrazio chi mi vorrà fornire notizie in proposito saluti

Buffoluto/Marcello

Modificato da BUFFOLUTO
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Classe AZALEA per Buffoluto

Ostro

Anemone AN - M 5400 - ex BYMS 2009 - ex DR 409 - (due fumaioli) tipo Anemone

Azalea AZ - M 5401 - ex BYMS 2073 - ex DR 401

Begonia BG - M 5402 - ex BYMS 2073 - ex DR 403

Biancospino BP - M 5403 - ex BYMS 2012 - ex DR 410 - (due fumaioli) tipo Anemone

Dalia DL - M 5404 - ex BYMS 2141 - ex DR 403

Fiordaliso FD - M 5405 - ex BYMS 2277 - ex DR 411

Gardenia GN - M 5406 - ex BYMS 2150 - ex DR 404

Geraneo ( Geranio) GO - M 5407 - ex BYMS 2014 - DR 412 - (due fumaioli) tipo Anemone

Magnolia ML - M 5408 - ex BYMS 2206 - ex DR 405

Mughetto MU - M 5409 - ex BYMS 2023 - ex DR 413 - (due fumaioli) Tipo Anemone

Narciso NC - M 5410 - ex BYMS 2024 - DR 414 - (due fumaioli) Tipo Anemone

Oleandro OL - M 5411 - ex BYMS 2027 - DR 415 (due fumaioli) Tipo Anemone

Orchidea OD - M 5412 - ex BYMS 2037 - DR 406

Primula PU - M 5413 - ex BYMS 2278 - DR 407

Tulipano TP - M 5414 - ex BYMS 2194 - ex DR 416

Verbena VB - M 5415 - ex BYMS 2280 - ex DR 408

Gladiolo GL - M 5416 - ex BYMS 2042 - ex DR 417

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Classe AZALEA per Buffoluto

Ostro

Anemone AN - M 5400 - ex BYMS 2009 - ex DR 409 - (due fumaioli) tipo Anemone

Azalea AZ - M 5401 - ex BYMS 2142 - ex DR 401

Begonia BG - M 5402 - ex BYMS 2073 - ex DR 403

Biancospino BP - M 5403 - ex BYMS 2012 - ex DR 410 - (due fumaioli) tipo Anemone

Dalia DL - M 5404 - ex BYMS 2141 - ex DR 403

Fiordaliso FD - M 5405 - ex BYMS 2277 - ex DR 411

Gardenia GN - M 5406 - ex BYMS 2150 - ex DR 404

Geraneo ( Geranio) GO - M 5407 - ex BYMS 2014 - DR 412 - (due fumaioli) tipo Anemone

Magnolia ML - M 5408 - ex BYMS 2206 - ex DR 405

Mughetto MU - M 5409 - ex BYMS 2023 - ex DR 413 - (due fumaioli) Tipo Anemone

Narciso NC - M 5410 - ex BYMS 2024 - DR 414 - (due fumaioli) Tipo Anemone

Oleandro OL - M 5411 - ex BYMS 2027 - DR 415 (due fumaioli) Tipo Anemone

Orchidea OD - M 5412 - ex BYMS 2037 - DR 406

Primula PU - M 5413 - ex BYMS 2278 - DR 407

Tulipano TP - M 5414 - ex BYMS 2194 - ex DR 416

Verbena VB - M 5415 - ex BYMS 2280 - ex DR 408

Gladiolo GL - M 5416 - ex BYMS 2042 - ex DR 417

 

Avevo ripetuto la stessa numerazione, comunque grazie, Giovanni

Modificato da ostro
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per quanto riguarda il rimorchiatore individuato come "Ausonia" è probabile che in effetti è l'Ausonia perso perche autoaffondato all'isola di Nocia nel Mar Rosso il 15 aprile del 1941 anche perchè la stazza era di 354 tonn. e nella foto li dimostra tutti. confermate?

ostro

 

Il primo AUSONIA, costruito nel 1926 da Calcagno ad Arenzano, era di 360 tonn. di dislocamento (misurazione tipica delle navi militari) ma solo 108 tonn. di stazza lorda (misurazione abituale per le navi mercantili).

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Una foto del rimorchiatore COMPELLER, poi ATHERIDA, del tipo V3-S-AH2 come TITANO, CICLOPE e NEREO.

 

scansione0022.jpg

Fonte:

"From America to United States. The History of the long-range Merchant Shipbuilding Programme of the United States Maritime Commission. Part Three", L.A. Sawyer e W. H. Mitchell, World Ship Society, 1984

Modificato da de domenico
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Un'immagine di un rimorchiatore della serie ST da 86 piedi di lunghezza, simile ma non proprio identico a MISENO e MONTE CRISTO.

scansione0019.jpg

 

L'immagine di un rimorchiatore del tipo ST da 74 piedi, come NISIDA.

scansione0020.jpg

 

Un'immagine del LT151 della serie "Miki-Miki" da 126 piedi, come ATLETA (ex LT152), TENACE, FORTE e COLOSSO.

scansione0021.jpg

 

Fonte:

"U.S. Army Ships and Watercraft of World War II", David H. Grover, Naval Institute Press, 1987

Modificato da de domenico
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Non vorrei scrivere stupidaggini, ma....il Montecristo sbaglio o era ad Ancona! Se era lui lo ricordo con una ciminiera molto più alta della foto, e se non sbaglio andò in disarmo nel 1978.

Fatemi sapere

 

Non dici stupidaggini! il MONTECRISTO era ad ANcona. Ogni tanto veniva a RiMini dov'ero io in SML nel 1985-86.

 

Attualmente la nave è a Chioggia in attesa di demolizione (ho fatto varie foto che dovrei scannerizzare).

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doc.jpg

Fonte:

"From America to United States. The History of the long-range Merchant Shipbuilding Programme of the United States Maritime Commission. Part Three", L.A. Sawyer e W. H. Mitchell, World Ship Society 1984

 

Dal libro sopra citato risulta che nell’ottobre 1946 sei piccoli rimorchiatori portuali del tipo V2-M-AL1, piccoli battelli con scafo in legno di 90 tonn. di dislocamento e 50 tonn. di stazza lorda, fatti costruire in numero di 35 dalla U.S. Maritime Commission, di cui 34 trasferiti sotto bandiera britannica, sono stati consegnati al governo italiano. Si tratta di piccole unità conosciute anche come classe PORT SEWALL, 66 piedi di lunghezza per 19 di larghezza, macchine diesel da 240 shp. Tutti costruiti nel 1943/44 da vari cantieri americani.

 

A fine guerra ce n’erano almeno 9 nel Mediterraneo, di cui 6 con il War Department (U.S. Army), anche se con bandiera britannica. Per le unità trasferite all’Italia si conoscono solo le sigle utilizzate dal MOWT, Ministry of War Transport britannico, che sono TUSA (Tug, USA) numeri da 212 a 215 e 222 a 223. Non si conoscono i precedenti nomi americani, della serie PORT…

Qualcuno sa ricostruire le sigle, probabilmente della serie RP (Rimorchiatori Portuali), assunte da questi battelli nella Marina Italiana?

Modificato da de domenico
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Continuo nel lavoro (abbastanza faticoso) di ricostruzione delle identità dei numerosi rimorchiatori ex anglo-americani della Marina Militare. Ne ho trovati almeno altri quattro, tutti ex inglesi e tutti comprati sul mercato dell'usato: ERCOLE, VIGOROSO, FAVIGNANA ( o PANARIA?) e USTICA.

 

USTICA e VIGOROSO sono due battelli della serie EMPIRE costruiti su ordine del MOWT, Ministry of War Transport, secondo il modello cosidetto "near-WARRIOR Type". Il WARRIOR era un rimorchiatore costruito nel 1935 da Scott & Sons, Bowling, per lavorare nei fiumi e negli estuari, di 250 tonn. di stazza lorda, 425 tonn. di dislocamento, 114 piedi di lunghezza per 26 di larghezza, macchine a vapore (a carbone) di 1000 ihp per 12 nodi. "Near-WARRIOR" significa che i singoli cantieri erano lasciati liberi di produrre ciascuno la sua versione, simile anche se non identica al modello base.

 

EMPIRE RACE viene costruito da Henry Scarr Ltd., Hessle: varato il 21.11.1941 e completato nel giugno 1942, 244 tsl, 113 x 27 piedi, 1000 ihp. Fino al 1962 lavora per la Royal Navy, in quell'anno viene acquistato (insieme ad altri tre, CAPO FARO, CAPO MILAZZO e MAR SICULO) ) dalla Capiece (o Capieci) SpA di Navigaz., Rimorchi & Salvataggi di Messina come CAPO D'ORLANDO. Il 4 maggio 1973 passa alla Marina Militare come USTICA.

 

EMPIRE LUCY, costruito da J.S. Watson Ltd., Gainsborough, varato il 6.3.1946 e completato nel giugno 1946, 242 tsl, 113 x 27 piedi, 1000 ihp. Fino al 1958 presta servizio per la Royal Navy, e nel luglio 1962 è acquistato dalle Imprese Marittime Augustea SpA di Augusta (insieme ad altri tre, SANTANTONIO PRIMO, MARE JONIO E BRUCOLI di cui si dirà subito dopo) con il nome OGNINA. Nel 1972 rilevato dalla Marina come VIGOROSO. Radiato il 19.9.1990.

 

ERCOLE e FAVIGNANA (o PANARIA) appartengono invece al "Modified WARRIOR Type", battelli realizzati sempre per conto del MOWT sul modello del ROACH, altro rimorchiatore completato nell'agosto 1935 da Scott a Bowling, 112.7 piedi per 30, 258 tsl (dislocamento 455 tonn.), macchine con combustibile liquido (più facilmente rintracciabile nei porti fuori dal Regno Unito: queste unità erano quindi concepite per essere utilizzate all'estero) da 1075 ihp per 12 nodi.

 

EMPIRE BELLE viene costruito da J. Crown & Sons Ltd., Sunderland, varato il 31.10.1943 e completato il 3 febbraio 1944, 257 tsl, 114 x 30 piedi. Svolge attività navale in India e a Singapore fino al 1947, quando viene ribattezzato ELF continuando ad operare per l'Ammiragliato. Nel 1960 acquisito dalle Imprese Marittime Augustea come MARE JONIO. Nel 1971-72 passa alla Marina Militare come ERCOLE.

 

EMPIRE PHYLLIS, stesso cantiere e stesse caratteristiche del precedente, pennant no. W. 180, varato il 2.12.1944 e completato il 24 gennaio 1945. Svolge attività navale in India e a Ceylon fino al 1947-48, anno in cui passa alla Kuwait Oil Co. Ltd. come HAYAT. Nel 1960-61 acquistato dalle Imprese Marittime Augustea come BRUCOLI, e (secondo il "Repertorio di Marina Mercantile") nel 1973 dalla Marina come FAVIGNANA. Secondo Mitchell e Sawyer sarebbe stato invece acquisito nel 1982 ma poi rimasto inutilizzato a Messina e successivamente demolito. Secondo H.T. Lenton, invece, sarebbe divenuto nel 1982 il PANARIA sempre per la Marina militare.

 

Le fonti sono:

 

"British and Empire Warships of the Second World War" di H.T. Lenton, Greenhill Books, 1998

 

"The Empire Ships" di W.H. Mitchell e L.A. Sawyer, Lloyd's of London Press, 1990

 

AIDMEN, "Repertorio di Marina Mercantile" (inedito) a cura di Ilo Barbensi e Giorgio Spazzapan

 

Una foto arriva domattina.

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La foto di EMPIRE LINDEN rappresenta un gemello di USTICA ex EMPIRE RACE. EMPIRE LINDEN infatti porta il numero di costruzione 419 per il cantiere Henry Scarr Ltd., mentre EMPIRE RACE porta il numero 421 per lo stesso cantiere.

 

Devo aggiungere che da un mio sommario conteggio non meno di 27 rimorchiatori del tipo EMPIRE di diversi modelli sono stati acquistati da armatori italiani tra il 1949 e il 1969: 5 da Rimorchiatori Napoletani S.p.A., 4 da Rimorchiatori Sardi S.p.A. (ne abbiamo già parlato con Stefano in un precedente topic), 4 da Capiece e via dicendo.

 

 

 

Fonte:

"The Empire Ships. A Record of British-built and acquired Merchant Ships during the Second World War", W.H. Mitchell e L.A. Sawyer, Second Edition, Lloyd's of London Press Ltd, 1990

 

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Modificato da de domenico
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EMPIRE MAISIE, quello della prima foto, è il numero di costruzione 431 di Henry Scarr Ltd., quindi un altro gemello di USTICA.

 

EMPIRE BRACKEN, EMPIRE IVY e EMPIRE PIXIE, i tre battelli rappresentati dal disegno dettagliato (se necessario ci sono anche le piante), sono tutti divenuti italiani: rispettivamente TORTOLì poi LINDOI, POETTO (i) poi MONTELUNGO e FULGOR.

 

Fonte:

"British Steam Tugs", P.N. Thomas, Waine Research Publications, 1986

 

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Il rimorchiatore Poetto che fino a qualche anno fa era in disarmo a Caglairi ora non c'è più. Quello che si vede nelle foto aeree sicuramente non è il Poetto (dovrebbe trattarsi del Bitti). Peraltro l'aspetto del Poetto cui si fa riferimento era tale da non portarmi a ritenere appartenesse alla classe di rimorchaitori ex americani.

 

A memoria mi pare di ricordare si trattasse di un mezzo ex inglese il cui fumaiolo era di aspetto basso e largo.

Se avessi a disposizione i volumi dei Lloyd 's che ho altrove potrei controllare...ma ora non è possibile.

Modificato da diplodoco
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Confrontando l'ultima risposta con questo post ho notato che sono stati due i rimorchiatori ad avere il nome di Poetto. Il relitto di uno di questi dovrebbe trovarsi ancora oggi a Cagliari, semiaffondato nella zona del bacino galleggiante: a quale delle due classi apparteneva?

 

 

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Il rimorchiatire Poetto che fino a qualche anno fa era in disarmo a Caglairi ora non c'è più. Quello che si vede nelle foto aeree sicuramente non è il Poetto (dovrebbe trattarsi del Bitti). Peraltro l'aspetto del Poetto cui si fa riferimento era tale da non portarmi a ritenere appartenesse alla classe di rimorchaitori ex americani.

 

A memoria mi pare di roicordare si trattasse di un mezzo ex inglese il cui fumaiolo era di apsetto bass e largo.

Se avessi a disposizione i volumi dei Lloyd 's che ho altrove potrei controllare...ma ora non è possibile.

 

 

POETTO (i), prima della Rimorchiatori Sardi (dicembre 1962) poi della Soc. Siciliana Salvataggi (1963), ex FLYING TEMPEST della Clyde Shipping Co. Ltd. (dal 1946), ex EMPIRE IVY del MOWT, costruito da Goole Shipbuilding, del tipo "NEAR-WARRIOR" come USTICA, varato il 22.10.1941 e completato il 4 luglio 1942. Ribattezzato MONTELUNGO per la Siciliana Salvataggi nel 1968, demolito nel 1982 o 1986 ( a seconda delle fonti).

 

POETTO (ii) della Rimorchiatori Sardi (1969 o marzo 1970), ex SERVICEMAN della United Towing Co. Ltd. (dal 1946), ex EMPIRE STELLA del MOWT.

Un battello del tipo "STELLA", modello costruito per utilizzare macchine a vapore americane in esubero della Franklin Machine & Foundry Co. di Providence, R.I., che sviluppavano 500 ihp per 10 nodi, ma che dettero cattiva prova. Il tipo "STELLA" era di 292 tsl, 123 x 28 piedi.

Costruito da Cochrane & Sons Ltd. a Selby, varato il 30.3.1945 e completato nel settembre 1945. Subisce una esplosione in caldaia l'1.1.1946 e va in disarmo, poi viene venduto alla United Towing Co. Rimotorizzato una prima volta nel 1946 come SERVICEMAN con le macchine (inglesi, da 750-900 ihp) ricavate dall'EMPIRE KEITH (un battello del tipo "Near-WARRIOR", ordinato ad A. Hall & Co. di Aberdeen ma cancellato e demolito quand'era anocra sullo scalo).

Rimotorizzato una seconda volta nel 1961 con macchine diesel. Perde la classificazione l'1.12.1986 ed è cancellato dal RINA nel 1987.

 

La foto che posto purtroppo non è una meraviglia, ma è l'unica che ho trovato. Raffigura il SERVICEMAN, futuro POETTO (ii), insieme a diversi altri battelli. Dei due battelli più grossi, RIFLEMAN è visto da poppa e SERVICEMAN da prua.

 

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Fonte:

"British Steam Tugs", P.N. Thomas, Waine Research Publications, 1986

Modificato da de domenico
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Posto che quello della foto sia il Poetto che io conosco ed ho visto fino apochi anni fa, devo arguire che il rimorchiatore ha subito delle modifiche al fumaiolo e, in conseguenza probabile, anche ai motori.

Forse Gichiano potrebbe aiutare, se ha memoria in proposito.

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